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Quali oggetti sono immancabili, se sei in tour con i Rumba De Bodas

Venerdì 22 aprile esce Krabu di Rumba de Bodas, per la label italotedesca Rubik Media, disponibile da questa data su tutte le piattaforme digitali e in rotazione radiofonica. È un inno alla musica africana, un inno alla vita, un viaggio musicale senza sosta alla scoperta del continente nero. Il brano, scritto dal bassista Giacomo Vianello Vos, cerca di racchiudere quanti più sapori africani mischiati insieme, dalla Tanzania al Mali, dal Madagascar alla Guinea Bissau. Ritmo, melodie e arrangiamenti incalzanti trasportano subito l’ascoltatore in luoghi caldi e potenti, vivi.  Rimanere immobili sarà un’impresa ardua: in pieno stile Rumba de Bodas!

– Giacomo Vianello Vos, bass

Durante il tour porto sempre al collo le mie 3 collane: una fatta da me, una fatta da mia mamma e una che ho comprato in India quando ci andammo con i Rumba per suonare al Sula Fest. Queste collane rappresentano i miei affetti e i miei sogni e sono per me come un promemoria che mi ricorda di continuare a viaggiare, sempre.

– Alessandro Orefice, drums

In tour ci ritroviamo sempre nelle situazioni più variegate: a volte ci capita di dormire in hotel di lusso; altre volte invece finiamo a dormire in tenda nel bel mezzo di un campo con la musica a palla in sottofondo. E spessissimo dobbiamo recuperare le ore di sonno perdute in furgone! Per cui il mio must da tour sono i miei tappi per le orecchie rosa, super ergonomici e che mi aiutano a dormire ovunque capiti!

– Rachel Doe, vocals

Gestire i capelli afro non è semplice, anzi, è un vero e proprio stile di vita! E quando andiamo in tour le cose si fanno ancora più complicate. Negli anni ho perfezionato delle tecniche per gestire i miei capelli, e tra queste c’è il prezioso foulard di seta per raccogliere i miei ricci durante i viaggi in furgone, di modo che rimangano perfetti (o quasi) anche dopo 8 ore di viaggio!

– Kim Gianesini, sax

La vita di uno strumentista a fiato è sempre sul filo del rasoio: quando meno te lo aspetti ecco che quel filino di aria che hai preso il giorno prima sul palco si trasforma in un mal di gola incredibile! Ecco perché con me in tour ho sempre il magico botticino di propoli puri spray, ottimi sia per prevenire che per curare. Qualche spruzzo e via che si soffia di nuovo!

– Pietro Posani, guitar

L’oggetto di cui non posso fare a meno in tour (e nella vita in generale) è il mio zaino con mille tasche. Dentro ci sta tutta la mia vita, insieme ad attrezzi e attrezzini per ogni situazione.

Citando il mio scrittore preferito, con uno zaino ben caricato in tour puoi fare qualsiasi cosa: da aprire una macchina a chiudere una conversazione.

– Mattia Franceschini, synth/keys

L’oggetto da tour per me indispensabile è il cuscino che mi permette di dormile almeno 7 ore su 10 durante i viaggi in cui non devo guidare. Ovviamente va abbinato a dei super tappi per le orecchie per filtrare il casino che c’è in furgone!