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Le 5 cose preferite di Eleviole?

Se qualcuno dovesse mai scrivere un libro a proposito di come dev’essere la malinconia, dovrebbe includere alcuni elementi ben precisi. Elementi che ELEVIOLE?, nome d’arte della cantautrice ELEONORA TOSCA, conosce così bene da averne fatto il centro del proprio nuovo EP, MALINCONIE DA MANUALE (LEVEL UP DISCHI), che è anche il titolo del suo nuovo e originalissimo spettacolo. Quattro canzoni, un fil rouge fatto di parole e di sentimenti, un netto cambio di sonorità ma anche una sensibilità spiccata e già ben nota, grazie a una carriera che ha saputo affiancare alla musica anche le abilità aeree delle evoluzioni sui tessuti, che completeranno le esibizioni di un tour che ha già preso inizio. Si sale a bordo delle MACCHINE VOLANTI per esplorare una Milano molto vicina e molto sognante. Supereroi molto umani quelli che si incontrano con CLARK KENT, mentre la BRINA, che è rimasta sul cuore, si scioglie. È già tempo di prendere un FLIXBUS per scoprire nuove mete e lasciarsi alle spalle le nostalgie. 

MALINCONIE DA MANUALE è un piccolo viaggio attraverso la malinconia, una manciata di canzoni per raccontarci cose che avevamo dimenticato. L’autunno, una storia che finisce nel tentativo di “salvare” l’altro, l’affezionarsi a un’idea e poi imparare a lasciarla andare, la disillusione. Queste sono le malinconie di ELEVIOLE?, ma anche quelle di tutti noi. Quattro brani intimi ma anche prepotentemente pop, con sonorità che si distaccano dal mondo acustico e toy del primo album DOVE NON SI TOCCA, per abbracciare suggestioni elettroniche. Ad accompagnare questi brani, l’omonimo spettacolo di musica d’autore e tessuti aerei ideato dalla cantautrice condurrà lo spettatore in un’esperienza del tutto nuova e inaspettata, in bilico tra circo, teatro e canzone. Sul palco con lei IL GEOMETRA MANGONI e ANDREA FRANCHI racconteranno la malinconia con stili e modalità differenti. Lo spettacolo ha debuttato il 21 giugno e rappresenta un unicum nel panorama musicale attuale.

I MIEI- GATTI
Un amore nato in età adulta, grazie all’arrivo di un catorcino bianco e nero chiamato poi Vittorio (destinatario e protagonista del mio brano “caro Vittorio”).I miei gatti, oltre a essere ovviamente membri della famiglia, sono sempre fonte di grande ispirazione.Sono venerati come semidei, pieni di giochi che naturalmente ignorano e ogni giorno mi insegnano come non sia per forza necessario farsi ogni giorno un mazzo tanto, ma si possa vivere anche semplicemente sonnecchiando e mangiando cibo buono.

L’AEREA
Non sono una ex ballerina, non sono una ex ginnasta. Sono una di quelle che a un certo punto della vita scoprono che anche se non sono state dotate di un fisico ad hoc, possono fare quello che hanno sempre visto fare alle altre. Per me la cosa più bella del mondo è stare per aria. In particolare sui tessuti, ma ho proprio un’attrazione incontrollabile per tutto ciò che è volare. Ogni tanto mi maledico per la fatica, i lividi e altre amenità, poi però me ne dimentico.Ho appena comprato un trapezio.

MILANO
Non ci abito più ormai da 10 anni, ma ho vissuto la Milano quella vera: quella della scighera, dei tram con i sedili in legno, del lavoro duro e dedito, con la sua modalità un pò fredda e distaccata che i non milanesi ci rimproverano tanto.MIlano è bellissima, ma non è per tutti, una delle poche città ad essere più bella che mai a novembre.E mi manca si, ogni giorno.

LA BICI
Nella foto è ritratta la Cinziona, la mia bici storica. Unica insostituibile compagna di mille avventure. Il suo cestino bianco ha accolto fiori, torte, il navigatore che legavo in modo improbabile per ovviare ad un senso dell’orientamento disastroso, e altre mille cose.la bici per me è l’immagine visibile del vento e la rappresentazione di una femminilità muscolare.

I DOLCI
La mia rovina. Ogni giorno penso con invidia a quelli che “ma io mangio un sacco e non ingrassoooh”. Io invece ingrasso eccome… ed è per quello che dobbiamo avere un rapporto come dire “misurato”.I dolci sono la cosa più bella del mondo, capaci di dare conforto e far partire bene una giornata.Una volta, alcuni anni fa, il mio fidanzato che si cimentava nella pasticceria mi ha chiesto “vuoi che ti faccia una panna cotta ai frutti di bosco?”Potevo forse rifiutare? ne ha fatte DICIOTTO. Inutile dire che non ne sia avanzata nessuna.