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“Cowpunk!” è il primo album dei Maverix

Anticipato dai singoli Sweet Alberta e Josh Brolin, COWPUNK! è l’album d’esordio del trio cowpunk MaveriX, in uscita venerdì 20 ottobre 2023 per l’etichetta Rocketman Records. Nove tracce ad alta intensità che vedono il classico punk rock californiano mescolarsi con riff country-western generando singalong da pub e ritornelli su cui scatenarsi in qualche diner in stile rockabilly.

COWPUNK! è più che un titolo: è un’esclamazione, una dichiarazione. Con quest’unica parola i MaveriX vogliono descrivere i brani contenuti nel disco, frutto del viaggio intrapreso fino ad ora che dal Parco Agricolo Sud Milano li ha portati -anche letteralmente- dall’altra parte dell’Oceano. Date una spolverata ai vostri stivali, ripassate qualche passo di line dance senza dimenticare come si poga e partite anche voi per quest’avventura insieme ai MaveriX”, è l’invito della band.

Ecco la tracklist di COWPUNK!
1. 8.6 (1:39)
2. Josh Brolin (3:09)
3. The Saddest of the Bar (2:57)
4. Spaghetti Hymn (2:05)
5. Cigars & Guns (2:55)
6. House in the Mountains (2:53)
7. Sweet Alberta (3:41)
8. 2022 (When September Ends) (3:05)
9. To the Alps (2:43)

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Ascolta COWPUNK!
https://open.spotify.com/intl-it/album/5ToNbjHBECI9CwDoAy2Mvj?si=lDoUAsXXTGKUYhce7b3klQ

Autori e compositori: Niccolò Cagnoni, Matteo Bonini, Alberto Dragoni

Registrato, mixato e masterizzato da Andrea “Trix” Tripodi ed Ettore Gilardoni
Artwork di Sara Cagnoni

BIO

Nati quasi per caso nel 2022 nel bel mezzo del Parco Agricolo Sud Milano, per i MaveriX l’intesa è stata da subito così forte da spingere Drago, Teo e Nix a cimentarsi con pezzi originali in un mix di punk e country: le loro più grandi passioni musicali. Dal vivo il power trio è un connubio di energia, buone vibrazioni e melodia. Una miscela esplosiva che unisce sonorità alla Green Day con il tipico ritmo incalzante del country alla Johnny Cash. Dopo aver calcato i palchi italiani e di alcuni festival europei per diversi anni con altri progetti (Madddog, The Hickeys), i tre componenti dei MaveriX sono di nuovo in sella e pronti a lanciarsi in questa nuova avventura: in seguito all’uscita di Sweet Alberta a giugno 2023 e di Josh Brolin  a ottobre dello stesso anno, la band, sempre in collaborazione con Rocketman Records, pubblica il suo primo disco, COWPUNK!, il 20 ottobre 2023.

MAVERIX

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Pop

Le 5 cose preferite di Roberto Quassolo

Fuori dal 4 ottobre “Back To The Real”, il nuovo singolo di Roberto Quassolo. Il brano fa parte dell’album “Acoustic Curtain”, una raccolta di canzoni ben suonate e cantate in inglese. Il cantastorie è tornato dopo il disco “Il Fabbricanuvole” con uno progetto pulito dove si sente come nasce davvero una canzone: voce e chitarra. “Back To The Real” è il primo tassello di questo grande puzzle.

“Back To The Real” ha un sound avvolgente, a tratti malinconico ma di quella malinconia che riesce a darti la carica per andare avanti. Il singolo è una riflessione su sogno e realtà.

Noi volevamo conoscerlo meglio, e gli abbiamo chiesto quali fossero le sue cinque cose preferite.

Val Varaita

Ci sono luoghi a cui senti di appartenere da sempre, strade e sentieri di montagna che riconoscono il suono dei tuoi passi, piccoli corsi d’acqua che sembrano chiamarti per nome, mentre ancora una volta vai perdendoti nei boschi alla ricerca di lupi e caprioli sperando tutto ciò possa ricordarti chi sei. E in un attimo seì già al confine…

Il due Fiumi 

Sono nato e cresciuto nella città dove Ticino e Po si incontrano. Ho sempre amato fin da bambino sedermi sulle rive di questi fiumi dove spesso mio padre mi portava a pescare. Ora come allora, tutte le volte che ne avverto il bisogno, mi rifugio là, dove puntualmente rivolgendomi allo scorrere delle loro acque, cerco risposte alle infinite domande che sono solito porgermi.

Il Fuoco 

Ho ancora vivo il ricordo dei fuochi accesi nei camini delle cascine che ero solito frequentare in giovane età nelle fredde giornate di inverno. Come ipnotizzato rimanevo per ore a guardare la colorata danza delle fiamme che veniva da me alimentata di volta in volta con carta e piccoli pezzi di legna. Altrettanto significativo è stato poi il fuoco dei primi falò nelle notti d’estate, quelli in cui bastava una chitarra e una buona compagnia per accendere la vita. 

Il fuoco è la passione, quella per la vita, per la musica, la fiamma che spero possa ardere, ancora per lungo tempo.

Abigail

Bastò una foto e me ne innamorai. Come poteva non far parte della mia vita una gatta così? Lei che sembra uscita da una cover di un disco dei Kiss e che non perde occasione per ricordarmi quanto il suo temperamento sia effettivamente rock. Chiamatela Abby, se ne avrà voglia vi risponderà.  

 Le Nuvole

Amo le nuvole, amo ciò che per me rappresentano, amo la loro fragile esistenza, amo prendermene cura. Perché mai, mai, mai, ho pensato fosse inutile fabbricare nuvole, ma questa…è un’altra storia.

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“Aspettando Ribot” è l’album di debutto di Roberto Benatti

Già anticipato dal singolo “Tu dove sei“, il cantautore e musicista del Teatro alla Scala Roberto Benatti condivide finalmente il suo album di debutto dal titolo “Aspettando Ribot“, fuori su tutte le piattaforme digitali (in distribuzione Artist First) da venerdì 13 ottobre 2023. Luoghi periferici e quotidiani, animali (cavalli, strolaghe, vespe), l’Inter e il tennis, figure umane amate, a volte rimpiante. Understatement, sincerità, un velo di malinconia. Roberto Benatti ci offre una sua personalissima autobiografia musicale dal sapore dolce-amaro: Milano, Silvia, il ruolo di padre e molto altro…


SCOPRI IL DISCO: 
https://open.spotify.com/album/4FjAuA7t8UWvtNZgDVbs2N?si=_znYQQXvS0iylwyc13ShzA
 

Ho vissuto, per tre anni, a fianco dell’Ippodromo di San Siro. Eppure, non so per quale ragione, dalla mia finestra al primo piano, che permetteva di superare con lo sguardo il muro che si alza tra via Diomede e le piste, non si è mai visto un cavallo. Ciò nonostante, ogni giorno, una squadra di operai si dedicava alla cura dell’erba, dei percorsi, degli ostacoli. E pensavo a quanto sia giusto provare a fare le cose bene, pur sapendo che forse il migliore di tutti i cavalli, il cavallo superlativo, non tornerà mai più.

RELEASE PARTY
14 ottobre 2023 – LA LOCO – Osnago (LC)
ingresso riservato ai soci ARCI


Ma il cavallo superlativo – quello che non solleva polvere e non lascia tracce – è qualcosa di evanescente e fuggevole, elusivo come l’aria impalpabile.  
Apologo taoista raccontato in J.D. Salinger, Alzate l’architrave, carpentieri.

TRACKLIST

1. Aspettando Ribot
2. Airuno
3. Una Volée
4. Tu dove sei
5. Il valzer degli animali di papà
6. Cernusco
7. Silvia Spaesata
8. QT8
9. Da Po alla Breda
10. La mia parte
11. Saluto a QT8
12. Brivio
 

BIO:

Nato a Lecco, si approccia agli studi musicali in adolescenza, mentre frequenta ragioneria, grazie alla passione per la musica indipendente degli anni ’90 maturata attraverso le cassette passategli sotto banco dal suo insegnante di economia aziendale. Fonda una band, i Clerici Vagantes, con altri contabili improbabili e, grazie a questa esperienza, decide di abbandonare i conti per iscriversi al conservatorio di Milano dove si diploma nel 2001 in contrabbasso e al liceo musicale. Nel 2005 entra a far parte dell’Orchestra del Teatro alla Scala; da allora svolge la professione di contrabbassista d’orchestra nel teatro milanese.  In ambito classico, inoltre, collabora con gli Esecutori di Metallo su Carta, incide regolarmente per l’etichetta discografica 19’40’’ di Sebastiano De Gennaro, Enrico Gabrielli e Francesco Fusaro,  fonda insieme all’inseparabile percussionista De Gennaro il Micro Collettivo Pisolini, ed è l’autore delle Situazioni di Contrabbasso, l’opera vista dal basso, serie di video divulgativi, disponibili in rete, che raccontano il mondo dell’opera attraverso il punto di vista più basso, quello del contrabbassista nella buca d’orchestra.

L’amore per la canzone d’autore lo porta a partecipare, nelle vesti di esecutore e arrangiatore, a diversi spettacoli teatrali sulle musiche e la poetica di Fabrizio De André e a scrivere e cantare accompagnandosi con la chitarra, strumento amato e da lui inseparabile; da un gruppo di canzoni scritte tra il 2022 e il 2023, nel quale confluiscono i suoi diversi interessi, il cantautorato, la letteratura e la poesia, è nato un disco, Aspettando Ribot. 

Ha pubblicato “Poesiola” per la casa editrice Pulcino Elefante di Alberto Casiraghy. 

https://www.robertobenatti.org/
https://www.instagram.com/robertobenatti.dovesei/

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Pop

Le 5 cose preferite di Nodonord

NODONORD presenta il suo singolo di debutto “Il Mostro“, disponibile in tutti i digital store dal 29 settembre. Si tratta di un brano dai ritmi incalzanti: un indie pop condito di un po’ di elettronica.

Il Mostro” attraverso un sound leggero e accattivante vuole parlare di temi profondi, vuole parlare delle contraddizioni dell’animo umano. Uno scontro tra valori, vita reale e desiderio di essere buono. NODONORD come un esploratore si tuffa nel suo inconscio alla ricerca di risposte portando a galla questa canzone.

Noi volevamo conoscerlo meglio, e siamo partiti dalle sue 5 cose preferite.

1 Mia moglie

Greta, la mia persona preferita: è un’inesauribile fonte di ispirazione ed un’incredibile compagna di vita. E’ la prima persona che ascolta la mia musica, la prima persona a cui chiedo consiglio, la prima persona a cui affiderei la mia vita, un pilastro fondamentale della mia esistenza. Anche se non abbiamo sempre gli stessi gusti, condividiamo la passione per la musica e ascoltiamo un sacco di cose insieme.

2 La natura 

Luogo privilegiato dove trovare me stesso, periodicamente ho la necessità di uscire dall’ambiente urbano per ritrovare gli spazi e le sfide offerti solo dalle montagne, dal mare e dalle piante. Mi appassiono ad osservare gli animali e voglio scoprirne ogni più piccolo segreto (ore e ore immerso nelle pagine di wikipedia a studiare le rotte degli uccelli migratori). Sogno un mondo che sia in grado di tutelare il magnifico regalo che ci è stato fatto con questo pianeta. 

3 I miei gatti

Calcifer è un coccolone pazzesco, Birki è una fuori di testa. La nostra routine quotidiana prevede cinque minuti di coccole ogni mattina e ogni volta che attraverso la soglia di casa per rientrare. La loro passione è salire sul pianoforte mentre sto suonando per reclamare il loro diritto inalienabile alla mia attenzione. Ovviamente io cedo sempre!

4 Le seghe mentali

Come ogni artista rispettabile passo ore intere immerso nel mio mondo interiore, non posso farne a meno. Che sia per progettare un qualche futuro immaginifico oppure per capire quali corde della mia emotività ha toccato l’ultima serie che ho guardato, spendo una quantità incredibile di tempo (e di importanti energie mentali) a scavare dentro di me. Il prezzo è un costante spaesamento nel mondo reale, il premio sono le mie canzoni

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5 La musica

Da che ho memoria, ogni momento della mia vita è associato in qualche modo alla musica. Ogni mia esperienza, brutta o bella che sia, è rielaborata con la musica. Passo le giornate a canticchiare canzoni, ad ogni parola che mi viene rivolta rispondo con un motivetto. Mi sono dato come compito personale di ascoltare almeno una volta tutta la musica in cui mi imbatto, ovviamente è difficilissimo perché ce n’è veramente tantissima, ma alla fine a tutti è concesso di sognare in grande.

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“Come sarà”: i compromessi dell’amore visti da Fiori 

Con il brano “Come sarà”, Fiori propone un arrangiamento contagioso che cattura fin dalle prime note, amalgamando atmosfere anni ’70 e ’80 con riff più moderni. Le pulsanti percussioni e le voci riverberate, insieme a un’energica linea basso, offrono un’esplosione di ritmo e vitalità che si differenzia nettamente dai precedenti lavori dell’artista.

Questa variazione di stile è una mossa audace; tuttavia, ciò che rende la canzone davvero speciale è il suo significato: la decisione di una coppia di fidanzati di andare a convivere. Fiori canta in prima persona sfide e incognite di questa nuova fase nella relazione. Le parole riflettono l’ansia e l’entusiasmo di affrontare l’ignoto insieme, in un quadro di emozioni contrastanti, dal desiderio di avventura all’ansia dell’incertezza e della vulnerabilità.

Il cantautore romano offre una performance coinvolgente, catturando l’ascoltatore con la sua voce sincera e la capacità di trasmettere il turbamento e l’eccitazione di chi si trova di fronte a un bivio importante nella vita. Liriche ben congegnate e una melodia accattivante si fondono in un connubio perfetto, rendendo “Come sarà” un brano che si staglia con carattere nel panorama musicale contemporaneo.

Fiori ha creato un’opera che parla di amore, crescita e la complessità di unione, incanalando questi sentimenti in un’esperienza musicale che lascia il segno e che si preannuncia come un inno per tutte le coppie che hanno deciso di intraprendere il percorso dell’amore condiviso.

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“Parallelo 38” è il nuovo singolo di The 24 Project feat. Forse Danzica

Esce venerdì 13 ottobre 2023 il nuovo singolo di The 24 Project dal titolo “Parallelo 38“, in collaborazione con Forse Danzica. Qui, le suggestioni IDM di The 24 Project, il progetto solista di Rodolfo Liverani,  si incontrano con il cantautorato indie rock di Forse Danzica. Guardarsi storti, decifrarsi, scoprirsi simili e per questo non fidarsi: “Parallelo 38“, il confine delle due Coree, ma anche il punto di contatto di un rapporto in cui i rancori nascosti sotto al tappeto sono troppi per riuscire a capirsi di nuovo, e il dolore è il prezzo inevitabile dell’orgoglio.

SCOPRI IL BRANO: 
https://open.spotify.com/album/1JAxiAPuIACHM2bjWBibz2?si=72ku-gG6QIWCEF-IvvhpNA


BIO THE 24 PROJECT: 

Rodolfo Liverani è The 24 Project. 
Inizia a suonare il pianoforte fin da bambino ma successivamente si avvicina alla musica elettronica, sviluppando una passione per i sintetizzatori e i campionatori. Si laurea in Pop Keyboards (tastiere elettroniche) al Conservatorio A. Boito di Parma e nel frattempo inizia a suonare come tastierista in numerosi progetti musicali. Le sue influenze musicali vanno dall’hip-hop al soul ma ritrova se stesso nei suoni elettronici. Esordisce nell’estate del 2022 con il disco “Chapters“, raccolta di tutti i singoli precedentemente pubblicati. 

https://www.instagram.com/the24project_music/

BIO FORSE DANZICA: 

Forse Danzica è il progetto di Matteo Rizzi, cantautore, musicista e produttore bergamasco, in collaborazione con Armo (Marco Boffelli), produttore. 

Il progetto nasce a Bergamo nel 2020 durante la pandemia. Dopo un anno, Matteo si trasferisce a Milano e inizia la sua collaborazione con Studio Cemento e con Believe, che porta alla pubblicazione di Lunaire, primo EP uscito nel maggio del 2022, di matrice indie e cantautorale con influenze elettroniche. Durante il 2022 e i primi mesi del 2023 avviene la scrittura di Toman (TYMAH), album di ampio respiro che verrà pubblicato nel 2023, in cui si assisterà a una svolta che recupera le radici post rock e post punk dei musicisti coinvolti nel progetto: un ritorno di cui si è già avuto un piccolo assaggio nel singolo “Posso Tenerti Con Me” in collaborazione con Casx, progetto di cui Matteo Rizzi è anche produttore e co-autore.

Dal vivo Matteo e Marco suonano accompagnati da Omar Ghezzi e Francesco Tribbia Azzola.

https://www.instagram.com/forsedanzica/
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Le magliette preferite dei Poni Boi? Eccole!

Loro si chiamano Poni Boi; il loro nuovo singolo “Doppia XL Fit Regolare”. Il titolo è una metafora che parte dal film Spider per parlare della ciclicità del male e di come “gli abiti fanno l’uomo. Meno c’è l’uomo più cresce il bisogno dell’abito”. Naturale quindi chiedere ai Poni Boi di parlarci delle loro magliette preferite, cosa che i tre ragazzi marchigiani hanno fatto.

ANDREA

Bad Brains

Ho acquistato la T-shirt su Impericon un paio di anni fa perché mi piacciono i Bad Brains, mi piace quel disco e perché la maglietta è stupenda (son gusti, dai…). Poche settimane fa sono andato in America e a Hollywood mi ferma per strada un tipo fuori di testa. Era Israel Joseph I dei Bad Brains (cioè quello che sostuì H.R. tra il ’91 e il ’94). Non ci credevo ovviamente. Poi mi ha fatto vedere le foto dell’epoca ed era lui. Ha obbligato una giovanissima coppia a farci un video (credo che siano ancora tra lo scioccato e il divertito). I due malcapitati si sono dovuti sorbire lui che cantava o rappava una sorta di rastafari/freestyle e il sottoscritto che gli faceva da spalla. A un certo punto si è inginocchiato chiedendomi di sposarlo. Poi abbracci, risate, ancora freestyle e mezza Hollywood che ci riprendeva con il telefono. Bei momenti!

Brian Wilson

Ero un bambino e uno zio di mia madre mi regalò un The Best Of dei Beach Boys in cassetta. Fu un’epifania! Da quel momento il mio obiettivo divenne uno solo: scrivere e suonare le mie canzoni. Nel 2017 vidi Brian Wilson e soci all’Umbria Jazz di Perugia per il 50° anniversario di Pet Sounds. C’era gente di ogni età, da ogni parte del mondo. Chi rideva, chi ballava, chi piangeva. Anche Brian Wilson, durante l’esecuzione dell’ultimo brano in scaletta (Love and Mercy) si commosse. Così tante emozioni diverse in un solo posto, in un solo momento, condivise con sconosciuti che per qualche ora sono diventati compagni di un viaggio indimenticabile. È stato il più bel live che abbia mai visto, nonostante spesi più di 200€ in merchandising: cappellini, borse, tazze, accendini e ovviamente, questa T-shirt! Ah, entrambe le T-shirt sono “Doppia XL Fit Regolare”.

LUCA

Shandon

Ho comprato questa maglietta a un concerto a Cesena nel 2016 e la cosa che mi ha divertito è che era di quattro anni prima. A parte la data, sono sempre stato legato agli Shandon. Forse uno, anzi, l’unico gruppo che ho amato e ancora adoro davvero molto. Dopo aver visto l’ultimo concerto al Rolling Stone di Milano nel 2004, prima dello scioglimento, rivederli dal vivo mi ha ricordato tutti i bei tempi passati con loro. Quello del 2016 è stato per me il loro ultimo concerto e quando riguardo o indosso la maglietta, in automatico nella testa parte solo una canzone: “Vorrei piangere… senza fingere… che sia facile per me”!

MATTEO

Whitesnake

T-shirt che ho preso al loro concerto in Piazza Duomo di Pistoia nel 2016. Questa è per me il simbolo di tutte le cose belle che ho scoperto quel giorno, sia band che stili diversi di musica, a partire dal metal che ho iniziato ad assaporare proprio grazie a quel concerto. Le band d’apertura di quel giorno erano micidiali, mi hanno colpito tutte, in particolare mi ricordo i Crazy Rain e gli Hardcore Superstar. Non posso non menzionare il concerto vero e proprio degli Whitesnake: non li avevo mai sentiti prima di quel giorno, sono capitato lì perché il babbo dell’amico che era lì con me è amico e allievo di Michele Luppi (tastierista del gruppo dal 2015). L’energia, la passione e la bravura che ho visto quella sera da parte di ogni singolo membro resterà sempre per me fonte d’ispirazione, perché è questa la cosa più importante che deve emergere dai concerti.

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“La casa del tempo”, il nuovo toccante singolo di Elia Truschelli

Fuori dal 11 ottobre “La casa nel tempo”, il nuovo singolo di Elia Truschelli.Un’armonica malinconica accompagna l’ascoltatore nel passato del cantautore, in un paese con una casa piena di ricordi.

“La casa nel tempo” è una vera e propria fotografia di una realtà che è sempre più difficile da conservare. Uno di quei luoghi che racchiudono dentro di sé il sapore di famiglia, genuinità e contatto con la natura. Elia Truschelli dedica questa canzone a un luogo per lui significativo, un modo per non far si che quelle realtà vengano sempre ricordate.

“E’ un brano che racconta le mie radici, il mio paese e i suoi abitanti.

Un pezzo di storia ormai andato perso, o se è sopravvissuto qualcosa, è davvero poco rispetto alla purezza di quel tempo. E’ il caso di questa casa abbandonata. Passandoci davanti si possono ancora rievocare molti ricordi, particolari caratteristici di una vita semplice nella natura, piena di amore per tutto ciò che essa ha da offrire”, così Elia Ttruschelli descrive il proprio brano.

ASCOLTA SU SPOTIFY: https://open.spotify.com/intl-it/album/530B3ehnWJ7GPgFuJgMm5N

Link: 

Sito Ufficiale: 

Facebook: 

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https://www.instagram.com/elia_truschelli/

Youtube: 

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Spotify: 

https://open.spotify.com/artist/4UoaPJEZ7Y6AyAzGqpkZUa? si=swZcpD_iRr25xJDFvaf6Aw 

Biografia

Elia Truschelli è nato a Verona il 20 settembre 1987. Sin da bambino si appassiona alla musica grazie alla famiglia e agli amici e ben presto sente l’esigenza di iniziare a studiare chitarra. Forma la sua prima band con la quale inizia a fare le prime esperienze live nei vari locali veronesi e in poco tempo crea diversi progetti musicali con i quali tuttora ha un intensa attività live che lo porta ad esibirsi in tutta Italia.

Nel 2012 inizia un percorso di studi all’accademia di musica moderna Lizard di Verona dove studia canto e scrittura. La sua vera espressione tutt’ora è nello scrivere e comporre.

La sua carriera di cantautore inizia nel 2017 quando pubblica il suo singolo d’esordio: “Buona prospettiva” per l’etichetta ThisPlay Music di Vicenza. Nel 2021, pubblica il suo EP contenente i 2 singoli “E invece” e “Gelato a mezzanotte”, altri 4 brani e una versione piano voce di “Buona prospettiva”. 

Nel 2022 escono i singoli “Punto e a capo”, “Un’altra luna” e nel 2023 il singolo“Fortuna”. “La casa del tempo” è il suo nuovo singolo e precederà l’uscita del nuovo album nel 2024, che segnerà una svolta importante per il cantautore.

Damien Rice, Glen Hansard, Paolo Nutini, The Lumineers, Cesare Cremonini, Nicoló Fabi, Motta e Samuele Bersani sono i principali artisti di riferimento e di ispirazione per la sua musica. Quello che possiamo sentire oggi è frutto di una profonda introspezione che lo portano ad essere vero e genuino, descrivendo emozioni e sentimenti in poche parole, con una sottile ironia, a volte malinconica e nostalgica, caratteristica che lo accompagna nel suo modo semplice di vivere.

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“Giuro non avevo capito” è il nuovo singolo di Bombay

Succede, delle volte, di trovarsi in una situazione senza sapere come si è arrivati fin lì. Per esempio ci si può trovare buttati fuori da una relazione, senza avere la minima idea di che cosa si è fatto di sbagliato.

Per raccontare, in modo sicuramente pop, sincero e ironico, questo tipo di situazione, venerdì 13 ottobre esce GIURO NON AVEVO CAPITO, il secondo singolo di BOMBAY che precede l’uscita del nuovo disco.

GIURO NON AVEVO CAPITO è un brano pop scritto da BOMBAY, arrangiato, registrato e missato da RICCARDO PASQUARELLA.

GIURO NON AVEVO CAPITO è nata di getto per consolare il mio amico (che manterrò anonimo) la prima volta che è stato lasciato dalla sua ragazza. Il pezzo gli è piaciuto subito, si è commosso mentre lo ascoltava in fila alle poste. Poi, però, si sono rimessi insieme e non voleva che pubblicassi più la canzone che racconta la sua storia. Per fortuna poi si sono lasciati di nuovo”.

– o –

Estate del 2014, al tramonto sulla spiaggia della Lecciona a Viareggio, nasce la prima strofa di MALEDETTA ESTATE, pezzo che farà da traino al primo disco BOMBAY.

Da quel momento in poi sono arrivati quattro dischi, centinaia di versi, strofe, ritornelli, slogan, melodie. I pezzi di BOMBAY sono un modo istintivo per liberarsi e per raccontare storie.

“Faccio musica perché mi piace e al meglio delle mie possibilità”: la musica di BOMBAY non rincorre un traguardo o una speranza.

 “Faccio tutto da solo (e con gli amici), perché è divertente e appassionante”: BOMBAY crede nel potere salvifico del DIY.

“Mi tengo alla larga dalle religioni, dai fascisti e dai razzisti, e dagli omofobi.

E dalle autovetture”: la musica di BOMBAY è triste, tenera, onesta, ingenua. E a volte stonata.

DISCOGRAFIA

BOMBAY– 2015 (self released)

NUMERO2 – 2016 (self released)

RITRATTO DI BOMBAY – 2017 (self released)

ALBUM –2020 (self released)

Nuovo album in arrivo a breve (ma non a brevissimo)

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“Che freddo fa” è il nuovo singolo Martin Hesta

Cade la neve, sul percorso da cantautore di MARTIN HESTA: CHE FREDDO FA è il nuovo singolo del singolare musicista, rintanato sull’Appennino Ligure.

Un titolo antico (ma non una cover) per un brano che racconta di freddezze esteriori e interiori, narrate però con una passione che sa scaldare.

CHE FREDDO FA di MARTIN HESTA è una canzone che incarna l’essenza della musica emozionale. Con una melodia e un testo cantato con tono appassionato, questa canzone è come un viaggio sonoro attraverso una storia di connessioni fragili, di discorsi interrotti e di confronti con l’ego, evocando una sensazione di vulnerabilità e di incertezza sulle relazioni umane.

Il freddo citato, oltre che richiamare l’immaginario ambientale è ovviamente anche interiore e mette in evidenza una sensazione di solitudine che permane nonostante gli sforzi di stabilire una comunicazione tra due persone che hanno valori ed esperienze personali differenti.

L’arrangiamento musicale è minimale ma avvolgente, con pochi strumenti che si fondono armoniosamente per creare un suono il più possibile distintivo. Le chitarre sono il cuore dell’arrangiamento con accordi malinconici e arpeggi delicati per creare una base sonora ricca di sentimenti. I sintetizzatori sono invece utilizzati per aggiungere strati di suoni eterei e atmosferici che aprono durante i ritornelli.

La canzone esplora temi di comunicazione e introspezione, creando un’atmosfera emozionale e complessa che invita l’ascoltatore a riflettere sulle relazioni e sul proprio mondo interiore.

Il brano è stato scritto e registrato da MARTIN HESTA nello studio adibito nella cascina dove ha lasua base nell’Appennino Piemontese-Ligure. Il mixaggio e il mastering sono stati affidati all’AEMME RECORDING STUDIOS di Olginate (LC).

– o –

MARTIN HESTA nasce e cresce a Milano. Dopo la conclusione del suo percorso di studi con risultati alterni, intorno a vent’anni durante un viaggio in Canada con zaino tenda e fornello lavorando in alcune fattorie della British Columbia, scopre il lato agricolo della vita. Da allora inizia a girovagare tra aziende agricole e agriturismi come contadino e giardiniere. Dopo anni passati ad accumulare esperienza, riesce a realizzare il suo grande obiettivo, quello di avere una cascina di proprietà, la sua attuale base, una struttura isolata risalente alla fine dell’800 nell’Appennino piemontese-ligure, dove vengono registrati i suoi brani nel piccolo studio ricavato in una mansarda.

Nel frattempo prima di arrivare a questo punto, ancora prima di scoprire la passione per il mondo naturale, trova in giovane età quella della musica che da più di 15 anni lo accompagna in qualsiasi momento della propria vita. Muove i propri passi nel circuito punk hardcore come chitarrista e nel corso degli anni matura esperienza sia in studio sia dal vivo, visitando locali e centri sociali in Italia ed Europa, girando con furgoni scassati e dormendo a casa dei promoter del luogo, se non direttamente sul palco. Bellissimi ricordi.

Dopo aver accumulato esperienza con diversi gruppi, decide di intraprendere una carriera solista e trascorre gli ultimi tempi a sviluppare il suo stile e a lavorare al suo nuovo progetto musicale. MARTIN HESTA.

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