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Pop

Le cinque cose preferite di Daniele D’Elia

Fuori dal 26 maggio “Un po’ di te”, il nuovo album di Daniele D’Elia. Un disco di tredici canzoni anticipate dal singolo “Quando sarò grande”. Un dialogo tra ragione e sentimento, sogni e realtà. “Un po’ di te” è un disco che mostra all’ascoltatore diversi volti. Ci sono brani più frizzanti, come “Scaglie di diamanti” e “Stagioni dell’amore”, e altri più malinconici, come “Col naso all’insù”. Particolari sono anche i brani “Onde” e “Quando sarò grande” che sanno mescolare al pop cantautorale un pizzico di elettronica.

Daniele D’Elia con il suo nuovo album mette in risalto il suo talento di compositore e scrittore. Melodie perfettamente armonizzate e mai scontate accompagno una lirica profonda e capace di far sognare l’ascoltatore.

Noi volevamo a tutti costi conoscerlo meglio, e gli abbiamo fatto qualche domanda.

I FIORI

Come metafora delle nostre esistenze: “Ogni fiore sboccia quando è il suo momento, prima o dopo lentamente sfiorirà, ma l’essenza va ben oltre spazio e tempo, come un’eco vibra per l’eternità” (“Che male c’è?” – Hello World 2022).

LE MONTAGNE

Anelito verso il cielo, silenzio per ascoltarsi dentro, ossigeno per i polmoni e per l’anima, fare i conti con la paura di non farcela, gioire invece per avercela fatta, il bianco della neve che infonde pace e rende ovattato ogni suono, il verde della rinascita primaverile dopo il lungo sonno invernale.

LE NUVOLE

Dalle forme e colori cangianti, bianche, nere, grigie, rosate,  alte, basse, monolitiche, frastagliate. Mi piace infilarci la testa e perdermici dentro, staccandomi per un po’ da ciò che è terreno. Osservarle mentre vengono sospinte dal vento, velocemente o a rallentatore.

VIAGGIARE

Conoscere posti e persone nuove per scoprire qualcosa di più su me stesso. Perdersi per ritrovarsi, vagare senza metà, lasciando che la metà si riveli da sè. Aprirsi al non noto per, allargare i propri orizzonti.

CUCINARE

Adoro cucinare, per gli altri ma anche solo per me. È un modo per prendersi cura e per dare spazio alla propria creatività. Si compone un piatto come se fosse una musica o una canzone. Nutrimento per il corpo e per lo spirito.

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Pop

“Riviera” è il nuovo singolo dei Daushasha

Esce mercoledì 24 maggio 2023 su tutte le piattaforme digitali il nuovo singolo dei Daushasha, dal titolo “Riviera“, band e collettivo veneto che spazia dalle influenze balcaniche a quelle della pizzica salentina. “Riviera” è una canzone per accogliere l’estate, un’estate fatta di un miscuglio di nottate passate in riva al mare a Jesolo, a bere l’ultima sulla sabbia fredda dopo le serate a fare festa nei locali e nelle discoteche del lido.  
 

Ma le notti in riva al mare ci evocano anche quelle estati idealizzate delle canzoni anni ‘60, con Modugno e Bindi che cantano in sottofondo. Per cui per forza questo pezzo doveva avere un’anima sia elettronica che anni ‘60, il tutto suonato da una band che da sempre fa folk e da sempre ha voglia di ballare e di far ballare. 

La produzione del pezzo è stata curata dai nostri chitarristi Luca Lago e Francesco Casagrande che si sono chiusi in studio per creare questo brano. “Riviera” nasce come un remix di una canzone folk che deve ancora essere scritta, probabilmente nel prossimo futuro ci sarà un Riviera De-Mix.


 

SCOPRI IL BRANO: 
https://daushasha.hearnow.com/riviera



Recorded, Produced & Mixed By: Luca Lago & Francesco Casagrande
Mastering: Damiano Ferrari
 

BIO:

Daushasha sono una folk/rock band ballabile ed esplosiva con influenze che spaziano dalla musica balcanica alla pizzica salentina, dal cantautorato italiano anni ’60 all’elettronica. Il gruppo è formato da una base rock a due voci (maschile e femminile) a cui si aggiungono quattro funambolici strumentisti impegnati al violino, alla fisarmonica, alla chitarra classica e al tamburello salentino. Questa combinazione di suoni e di influenze crea un sound caratteristico che trova la sua migliore espressione in sede live.

Nell’aprile 2013 esce l’album “Canzoni dal Fosso” prodotto da Officine Underground Records, promosso dalla stessa etichetta e dalla Dreamingorilla Records. Il disco, contenente 10 canzoni inedite, ottiene numerose ottime recensioni da parte della critica e la band è invitata da varie emittenti radiofoniche per essere intervistata e per diffonderne i brani. I Daushasha nel 2015 concludono il tour promozionale che li ha portati ad essere invitati a solcare i palchi più importanti del Veneto e delle regioni limitrofe e ad aprire i concerti di artisti del calibro di Tre allegri ragazzi morti, Finaz (chitarra solista Bandabardò), Mellow Mood e tanti altri.

 Il 2016 è l’anno di “Luna”, il secondo album della band, che esce per Indiebox Music. Il disco è accolto con ottime recensioni dalla critica e i brani vengono diffusi da svariate emittenti radiofoniche italiane ed europee. A fine 2016 esce il video de “Le bestemmie”, il secondo singolo estratto dall’album che attira la simpatia del pubblico. Nel 2016 la band viene chiamata a curare per intero la colonna sonora del fortunato documentario “Cresceranno le Siepi” di Dimitri Feltrin, proiettato nei cinema di tutto il Veneto.

Dopo il tour di “Luna” la band torna nel 2019 un nuovo Ep (alla cui produzione ha lavorato un artista del calibro di Damiano Ferrari) e una formazione in ottima forma, forte di una sintonia maturata in oltre 200 live. L’Ep, che contiene un featuring con i Los Massadores, è preceduto dal video del singolo “Flaco” che fonde il folk cantautorale della band ai ritmi della pizzica salentina. Nel 2021 la band pubblica un’ipnotica versione riarrangiata della pizzica popolare “Lu rusciu te lu mare”.

Il singolo è accompagnato dal video della registrazione del brano, effettuata in presa diretta subito dopo il lockdown, occasione in cui la band si è ritrovata dopo mesi di stop forzato dall’attività live. Il video ottiene un’ottima risposta da parte del pubblico su YouTube e continua a registrare un alto numero di views. Nel 2023, dopo un’intensa attività live, i Daushasha ritornano con due nuovi singoli, con i quali la band si è divertita a mescolare il classico sound folk/rock all’elettro pop. I brani anticiperanno il terzo album, in uscita in estate. 

Suonano nella band allargatissima Daushasha:

– Voce: Federico Pavanetto
– Chitarra Classica: Francesco Casagrande
– Violino e voce: Lorenza Bano
– Basso e Tamburello: Vito Giuliani
– Fisarmonica: Federico Zugno
– Chitarra elettrica: Luca Lago
– Batteria: Marco Perin
– Tamburello: Roberto Maffei
– Chitarra elettrica: Andrea Cagnin
– Basso: Daniele Zabeo

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“Twenty Something” è il nuovo singolo dei Six Impossible Thing

Dopo due EP come duo, i Six Impossible Things fanno un passo importante coinvolgendo altri due membri nel progetto e incorporando quindi un sound full band a tutti gli effetti. Twenty Something, fuori martedì 6 giugno 2023, è il singolo che inaugura il nuovo corso per il gruppo, ed è anche il primo brano tratto dal prossimo EP, The Physical Impossibility of Death in the Mind of Someone Living, che vedrà la luce nel 2023.

Twenty Something è una canzone dove lo stile ormai familiare dei Six Impossible Things, influenzato da generi come dream pop, emo e post-rock, è immediatamente riconoscibile, ma stavolta arricchito e reso più pieno dall’incorporazione del sound full band. Nonostante la maggior carica sonora, la band non ha perso quella sensazione di intimità quasi confessionale che ne ha sempre caratterizzato i brani.

Il brano è stato scritto e composto da Lorenzo Di Girolamo, chitarrista e una delle due voci del gruppo, che ne ha parlato così: “il mese prossimo entrerò ufficialmente nei trenta, per cui ho deciso di pubblicare una canzone che parlasse dei miei vent’anni. È un tributo agli ultimi dieci anni della mia vita, perché ho pensato ‘quando se non ora?’ È l’unica canzone del prossimo EP a essere stata scritta prima della pandemia, e anche l’unica canzone scritta interamente da me, quindi rispetto al resto del disco suona un pochino diversa… strana scelta per un singolo, me ne rendo conto. Il testo è intriso di nostalgia e il ritornello poggia su chitarre di stampo emo, a differenza dell’approccio più oscuro ai testi e alle melodie che caratterizza il resto dei brani”.

Ascolta Twenty Something:
https://open.spotify.com/track/172v9IHQI0hCOjq8AI2cnC

Guarda il video: 
https://www.youtube.com/watch?v=-5HyD2sRoG4

si autorizza l’uso del brano per trasmissione radiofonica
CODICE ISRC: USHM22349467
AUTORE: Lorenzo Di Girolamo
COMPOSITORE: Lorenzo Di Girolamo

Recorded by Daniele Mandelli and Maurizio Baggio
Mixed and mastered by Maurizio Baggio at La Distilleria in Bassano Del Grappa (TV)
Photos by Hélio Gomes
Cover photo by Alberto Rigato

BIO

I Six Impossible Things sono una band fondata da Nicky Fodritto (voce e tastiera) e Lorenzo Di Girolamo (voce e chitarra) a Lodi nel 2017. Il loro sound include elementi di dream pop, emo e post-rock. La band scrive e registra i primi due EP, I Tried to Run Away from Here (2019) e Sometimes You Fall Asleep in Front of Me (2021), con i quali va in tour in tutta Europa, suonando a fianco di band come Delta Sleep, Tre Allegri Ragazzi Morti, Hickeys, Flor e molti altri. Nel 2023 uscirà il loro terzo EP The Physical Impossibility of Death in the Mind of Someone Living, che è anche la loro prima release full band, mixata e masterizzata da Maurizio Baggio (The Soft Moon, Merchandise, Messa).

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“Dopamina per tutti” è il nuovo EP dei Masu

Esce venerdì 19 maggio 2023 su tutte le piattaforme digitali (in distribuzione Boc Music Group) il primo EP del progetto Masu, dal titolo “Dopamina per tutti“. Un nuovo e definitivo capitolo per la band che emerge finalmente dalle segrete dello studio casalingo di Samuel Pellegrini, artista poliedrico già noto come bassista dei Senura (alt/rock), Bifolchi (folk/rock) e  Gran Turismo Veloce (progrock), poi producer e tastierista degli Interiorama (dub/latin) e Domestic Arapaima (breackcore), questi ultimi due attualmente attivi.

Il disco è stato anticipato dai singoli “Annegare” e “L’epilogo dell’uomo“, due brani che ci hanno accompagnato verso “Dopamina per tutti“, per la produzione di Giulio Ragno Favero (Il Teatro Degli Orrori).

SCOPRI IL DISCO: 
https://links.altafonte.com/dwdj3r5



L’iperstimolazione del presente, il conformismo e le discriminazioni sono gli argomenti cardine di Dopamina per tutti. Quattro canzoni che parlano di ognuno di noi, di quanto sia complicato rimanere sè stessi, nonostante martellanti e alienanti inviti a fanatici alter ego e le continue contraddizioni della società. Correre verso il piacere e fuggire dal dolore oppure sentire e reagire

Registrata al Macina studio di Camposampiero (Padova)
Prodotto da Giulio Ragno Favero e Masu

Mix Giulio Ragno Favero
Master Giovanni Versari

Musica/testi Masu
Sax su “Dopamina per tutti” – Alessandro Riccucci
Seconde chitarre su “L’epilogo dell’uomo” Giulio Ragno Favero



BIO:

Le segrete dello studio casalingo di Samuel Pellegrini (synth/voce). È da lì che nascono le stesure di musica e testi da portare in sala prove, è lì che emerge un alternative/rock contaminato da musica elettronica. Un anno di esperienze con varie formazioni porta alla pubblicazione ad aprile 2022 del primo singolo Fame, accompagnato da un video su Youtube e concerti durante la stagione estiva e autunnale.

Il secondo singolo Virus, prodotto insieme a Emiliano Pasquinucci, esce a dicembre 2022 ed è presentato a Contatto-Radio durante la trasmissione RiservaIndie. Dopo l’uscita dei due singoli, la band trova la sua formazione ideale con Nico Grassi (chitarra), Gianmarco Carlini (batteria), Samuel Pellegrini (voce/ synth) e Alessandro Ferri (basso) ed entra in contatto con il produttore artistico Giulio Ragno Favero, la cui collaborazione porta alla realizzazione del primo EP Dopamina per tutti, masterizzato da Giovanni Versari. Con la musica MASU ci racconta la necessità di revisionare le nostre abitudini, concentrandoci sulla parte riflessiva della nostra quotidianità. Nelle canzoni si parla di lotte e sconfitte, di gioie mancate e rimorsi sociali, di anestesie politiche ed esiti scontati.

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Pop

Le 5 cose preferite di Martin Hesta

Si intitola MACERIE E GRATTACIELI il nuovo singolo di MARTIN HESTA, ex chitarrista di matrice underground che ha riscoperto la propria anima semplice e ricca di sostanza, ritirandosi sull’Appennino e scrivendo canzoni intime e sincere. MACERIE E GRATTACIELI rappresenta un’immagine, materiale ed emotiva, del punto di vista di MARTIN HESTA sulla società. Il contrasto tra questi due elementi è alla base della scrittura del brano.

Il testo racconta della solitudine che prova il protagonista nell’interfacciarsi con le persone che incontra nella vita, dai rapporti personali a quelli di svago, e della sua sensazione di sentirsi estraneo e non riconoscersi in quegli ambienti, in cui la sensazione principale è quella che tutto corra troppo veloce. Le persone molto spesso interagiscono tra di loro a un livello superficiale, perdendosi nei dettagli effimeri che cannibalizzano la verità dei rapporti umani. Da qui, MACERIE E GRATTACIELI, apparenti grandezze e piccole miserie interiori.

Il brano si basa sulla voce e sulle chitarre ma con inserti di sintetizzatori e sub bass che danno il calore necessario per portare avanti le strofe e accompagnare il testo. Il finale strumentale arriva con una cadenza più intensa, con un coro di suoni in crescendo che si uniscono per creare una sensazione di unità fino all’ultima nota, dove si rilascia la tensione che si è accumulata fino a quel punto.

Ma quali sono le sue cinque cose preferite? Glielo abbiamo chiesto. 

Lo strumento

La chitarra che possiedo ha una storia singolare, ero entrato nel negozio per un’altra chitarra più costosa (dopo anni ero deciso a fare un salto di qualità) ma tornando a casa mi sono accordo che era difettosa, quindi l’ho riportata al negozio dove mi dissero che la avrebbero cambiata ma ne avrei dovuta scegliere un’altra. Ho passato praticamente tutta la giornata a provare chitarre su chitarre di marchi celebri a prezzi maggiori fino a che non ho incontrato lei, marca cinese mai sentita prima. Era quella che suonava meglio di tutte e non ci ho pensato un’attimo.

Il rifugio

La cascina è il posto dove vivo, il tempo scorre più lentamente che in città (dove sono nato e cresciuto) e il passare delle stagioni è molto più intenso. Credo che ognuno nella propria vita debba trovare la propria bolla e entrarci dentro. La mia è questa.

L’autoproduzione

C’è una certa soddisfazione a mettere sotto i denti qualcosa che con tempo e fatica è sopravvissuto alla furia della natura. E molto spesso anche più gustoso.  Condivido la passione della musica con quella dell’autoproduzione alimentare. Dal seme alla padella.

Il ritrovo 

Sicuramente tra le mie cose preferite c’è il tempo passato con gli amici. Sono momenti di inestimabile valore. Sono spesso un animale solitario ma allo stesso tempo provo sempre a circondarmi di persone che possono insegnarmi qualcosa che ancora non conosco, oltre che farmi fare una bella risata. Come esempio di tutto questo metto un posto del cuore per me, il Rabbit bar gestito dal mio amico Paolo. Un locale frequentato da bella gente (spesso musicisti) che organizza piccoli concerti e offre ottime birrette. Quando torno a Milano un salto lo faccio sempre.

La focaccia genovese 

Potrei cibarmi di focaccia genovese 24/7/365.  Purtroppo diventerei presto 120 kg se lo facessi ma sarebbe un sogno. Il segreto è l’aria dicono, e pochi ingredienti di qualità che possono creare questa ricetta divina che amo classica o in tutte le sue varianti. Lo so sono un invasato. 

(Nella foto la ricetta della “fugassa co-a salvia” di un vecchio libro di cucina ligure)

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“Noia” è il nuovo singolo di Inartenodo

Esce venerdì 2 giugno il nuovo singolo di INARTENODO, al secolo Edoardo Bombardelli. “Noia” è il secondo capitolo musicale dell’anno per il giovane cantautore toscano che con questo brano torna a catturare l’ascoltatore con un pop sempre più energico. Un pezzo frizzante, cui cui l’artista si allontana sempre di più dalla sua zona di comfort per liberarsi una volta per tutte di ogni parola non detta.
 

“Con NOIA ho voluto togliermi qualche sassolino dalla scarpa. Anche se in via anonima la canzone punta il dito a tutti gli amori finiti che ancora oggi mi tengono in pugno o che hanno lasciato una scia tale da farmi sentire ancora irrisolto. La NOIA di cui suono è una sorta di torpore che mi porto addosso da queste storie passate ma non dimenticate. Spero che arrivi all’ascolto quella voglia di superare tutte quelle altalene sentimentali che la vita ci riserva. Pensate a NOIA come quel brutto quarto d’ora che volete far passare a qualcuno che si merita di sentirsi almeno una volta indifeso e spalle al muro. Perché vivere con inutili sensi di colpa e ingoiare lo stesso rospo che non vede invece l’ora di uscire? Con NOIA tutto è concesso (incazzature incluse).”

Scopri il brano su Spotify

Prod. Marco Matrone
Rec-Mix-Master: Marco Carnesecchi

BIO:

La passione per la musica è seconda solo a quella del teatro dove Edoardo Bombardelli, artista sancascianese, muove i suoi primi passi a livello amatoriale sotto l’ala protettrice del teatro vernacolare di paese. Qui viene iniziato ai primi spettacoli, catapultato su un palco “da cui non è più sceso”. Di pari passo agli studi superiori frequenta anche alcuni corsi e si distingue anche in laboratori di scrittura creativa. Decide poi di cimentarsi in generi diversi quali il cabaret/varietà che gli apre una nuova stagione sia teatrale che compositiva. Sceglie poi di cercare occasioni professionalizzanti e trova un valido banco di prova in veste di animatore presso villaggi turistici anche all’estero. Da queste esperienze il percorso di Edoardo si biforca infine in due filoni: performances e scrittura che trovano in ambo le direzioni il proprio corrispettivo; musical e pubblicazione di opere di prosa/poesia dall’altra. Ed è proprio a questo punto che i due interessi instaurano un legame nuovo e tutto produttivo. Da qui l’artista fiorentino dirotta la scrittura verso la musica e così nascono le prime canzoni e il suo primo progetto musicale inedito dove debutta con il nome d’arte INARTENODO e spiega: “‘nodo’ è quel nodo alla gola che ti prende prima di andare in scena. Sintomo di ansia, Sintomo di arte”. A gennaio 2022 ha inizio il suo primo progetto musicale (CINQUE) che si rifa’ ai 5 sensi; nasce così un concept artistico che trova espressione sia nella musica che nella fotografia. Nel 2023 inizia un nuovo progetto che si apre in primavera con la pubblicazione del singolo “Itaca” cui segue a giugno “Noia”.

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“Letargo” è il nuovo singolo di Allarme

Fuori da venerdì 2 giugno 2023 per Sputnik Music Group “Letargo”, il nuovo singolo degli Allarme. Un brano che affronta il tema dell’auto-isolamento e di tutti i significati che esso comporta, con cui il duo marchigiano aggiunge un nuovo tassello musicale a un progetto che culminerà con la pubblicazione di un disco che vedrà la luce entro l’anno.
 

Letargo è un brano con basso e voce che arpeggiano, scandiscono e si muovono in una maniera che sembra dovuta, necessaria, quasi facendosi forza per affrontare il tema; lo fanno sopra un pad elettronico, poi arricchito con chitarre e piano, intense quanto soavi, decise quanto dolci. È un brano che parla di autoreclusione e tutte le riflessioni che ne scaturiscono: è hikikomori, clausura e recupero di energie, preparazione e distacco, ma siamo soltanto animali e lo chiameremo semplicemente letargo.”

Scopri il brano su Spotify

BIO:

Gli Allarme sono un duo composto da Jacopo e Mateusz, amici da quasi due decadi. Proveniente dalle Marche, dalla provincia meccanica, scrivono musica per portare coscienza e morale aldilà dei meccanismi. Sono stati attivi per diverso tempo sotto questo nome, producendo demo ed esibendosi dal vivo. Attualmente sono al lavoro su nuovi brani con Claudio, producer e mix engineer, che si occupa della produzione degli stessi. Da questa sinergia sono stati già rilasciati due singoli, “Fuori Dal Tempo” e “Come Fosse L’Universo”, usciti rispettivamente a settembre 2022 e marzo 2023. Il nuovo singolo, “Letargo”, sancisce l’inizio della collaborazione con Sputnik Music Group ed è il primo di una serie di singoli che anticiperà il primo disco del duo.

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“Italien*” è l’album di debutto solista di Ascari

Esce venerdì 19 maggio 2023 per Gelo Dischi il nuovo album, primo full length, di Ascari, dal titolo “Italien*un concept album, un viaggio sonoro all’interno di dieci tracce strumentali e cantate collegate fra loro dal tema dell’alienazione, dell’appartenenza e della non-appartenenza. Il titolo stesso presenta un quadruplo livello semantico e di significato: il gioco di parole tra “italiano” ed “alieno” (da cui la crasi “italieno”), che racchiude il senso di sentirsi smarriti nella propria cultura di riferimento; l’asterisco che neutralizza il termine e lo assurge ad un genere universale, introducendo così il concetto di smarrimento all’interno del binarismo di genere espresso dalla lingua italiana.

L’artista è particolarmente sensibile a quest’ultimo tema essendo egli stesso una persona queer e non-binary. Italien* è anche “italiano” in lingua tedesca, ed è così che gli invasori italiani venivano percepiti (con ostilità) dagli abitanti delle regioni altoatesine annesse a seguito della seconda Guerra Mondiale, luoghi d’elezione dell’artista, come abbiamo già avuto modo di menzionare nella biografia, che si sente quindi in un crocevia di culture ed è proprio da questa apparente dissonanza che ricerca costantemente una consonanza nella sua arte. In ultimo , lo stesso Ascari descrive così la propria nascita: “Sono nato 33 anni fa attraverso un taglio cesareo, sono uscito dalla pancia di mia madre proprio come il piccolo alieno nel film Alien (1979, Ridley Scott). 33 anni dopo sono rinato in un corpo non binario, grazie ad un altro taglio chirurgico, divenendo finalmente l’alieno che sono sempre stato: un essere androgino, fuori da ogni classificazione”.
 

Italien* è dunque un racconto di vita, morte e rinascita fatto attraverso i suoni e le storie dei sei personaggi ciascuno protagonista di una canzone e legati fra di loro da un intreccio invisibile, come potrebbero essere i personaggi di un romanzo di Italo Calvino. A livello musicale, Italien* si presenta come un raffinato intreccio fra canzone d’autore, musica da film e musica elettronica minimalista. Il timbro è caratterizzato dall’unione fra strumenti cameristici (ad arco, pianoforte, voci) e sintetizzatori analogici, creando un sound che guarda al futuro e al passato insieme. L’album vanta collaborazioni con alcune delle eccellenze musicali italiane fra ospiti e collaboratori: Francesco Bianconi, Pippo Kaballà, Enrico Gabrielli, Sebastiano De Gennaro, Stefano Pilia, Gianluca De Rubertis, Mauro Palmas, Ferruccio Spinetti, Francesca Guccione e Lele Gambera.

 

SCOPRI IL DISCO: https://bfan.link/italien

Italien* è pubblicato e distribuito a cura di Gelo Dischi (Luca Urbani e Stefano Castelli), edizioni musicali LANIMALE EDIZIONI MUSICALI, HUMBLE SRL.  / L’artwork di copertina è a cura dell’artista Alessandro Ottodix Zannier. / La pre-produzione, le registrazioni e i pre-mix sono stati effettuati fra Bologna, Milano e Torino ad opera di Roberto Rettura de Lo Studio Spaziale grazie al contributo del Bando per le Nuove Produzioni Musicali del Comune di Bologna (2020, “Bologna UNESCO City of Music”). Addtional recordings, produzione, mix e mastering sono stati effettuati a Scordia (Catania) a cura di Lele Gambera.    

BIO:

Ascari (Franz Martin Ascari) è un compositore, cantante, pianista, performer e artista poliedrico. 

Nasce a Reggio Emilia nel 1989 e cresce fra l’Emilia Romagna e le Dolomiti, luogo legato alla famiglia paterna e dal quale trae la massima ispirazione. Sin da piccolo si forma studiando canto, canto corale, solfeggio, chitarra, batteria, basso, pianoforte, fino a diplomarsi in Composizione per la Musica da Film al Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna e successivamente al “F. Venezze” di Rovigo. Si forma lavorando presso il M° Paolo Buonvino a Roma e il M° Marco Biscarini a Bologna.    

Dai 18 anni in avanti vive a Venezia, Bologna, Roma, Londra e Firenze. Il linguaggio compositivo di Ascari fonde assieme musica pop, musica elettronica, musica antica, neo-minimalismo e musica da film. La sua ricerca tende sempre un filo tra passato e futuro, privilegiando organici quali il quartetto d’archi, il piano solo, la voce, il violoncello solo, la tromba, uniti all’uso di sintetizzatori analogici. Con il suo progetto precedente, La Tarma, pubblica due album solisti e un EP, parallelamente partecipa come cantante e performer a produzioni in ambito sperimentale e contemporaneo e scrive numerose colonne sonore per videogame, divenendo in poco tempo uno dei principali riferimenti italiani in tale ambito.  Nel 2021 entra in cinquina ai David di Donatello per l’interpretazione vocale del brano Invisible, scritto per il film “Volevo Nascondermi” (2020, Giorgio Diritti), e nello stesso anno ottiene numerosi riconoscimenti per il tema scritto per il film “Maternal” (tit. originale “Hogar”, 2019, Maura Delpero). Nel 2022 accompagna Francesco Bianconi nel suo tour solista come ospite vocale.

https://www.instagram.com/ascari.composer/

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“Letale” è il nuovo singolo dei Turbospettro

Fuori da mercoledì 31 maggio 2023, con distribuzione Artist First“Letale”, il primo singolo del progetto TURBOSPETTRO. Il duo alt-rock milanese debutta con un pezzo che è un vero e proprio inno alla libertà e alla bellezza selvaggia, il cui sound farà impazzire gli estimatori di band come Verdena, Ministri e Afterhours. 

Letale è un’ode a questa creatura che viene continuamente desiderata ma che finisce per sottomettere e collezionare i suoi partners. È un inno alla bellezza violenta e selvaggia e alla libertà di decidere della propria sessualità senza pregiudizi.”


Scopri il brano: https://turbospettro.lnk.to/Letale

 

BIO:

TURBOSPETTRO è un progetto alternative rock nato a Milano durante il primo lockdown tra aprile e maggio 2020. La band è formata da Giulio Oldrini (voce e chitarra) e Davide Montorio(basso), ai quali si aggiungono per i live due turnisti. Per il nome, il duo ha cercato un’immagine evocativa che definisse sound. TURBOSPETTRO è l’unione di “Turbo” inteso come Turbine, ossia qualcosa di velocissimo che nella sua azione propaga un’energia dirompente intorno a sé, e “Spettro”, una visione soprannaturale, un fantasma che torna dal mondo dei morti per vendicarsi. Il sound si ispira a gruppi alt-rock come Verdena, Ministri, Afterhours e Zen Circus nella scena italiana,  e Kasabian, Royal Blood, Qotsa e Mogway,  tra le band interazionali. Tra giugno e luglio 2022 la band registra un ep di 4 canzoni completamente autoprodotto registrato e mixato a BLAP studio da Antonio Polidoro e masterizzato da Claudio Giussani.

https://www.instagram.com/turbospettro/
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“Torpedine” è l’EP di debutto de L’Avvocato Dei Santi

Esce venerdì 19 maggio 2023 su tutte le piattaforme digitali il primo disco del progetto solista di Mattia Mari, L’Avvocato Dei Santi. Un EP di debutto dal titolo “Torpedine“, il primo di una serie di volumi che verranno, già anticipato dal singolo “Non puoi scegliere“. Finalmente, un nuovo e definitivo capitolo per il cantautore, musicista, produttore e poliedrico esponente della scena romana, già conosciuto anche per la sua attività coi Giuda e i Belladonna. 
 


Torpedine è un solo momento ,durato però anni nella mia vita. 

É un disco libero: mi sembra di vederlo come un fiume la cui acqua scorre verso qualcosa di più grande, ma solo per istinto, senza sapere veramente in quale mare andrà a finire e quale, nuova, acqua diverrà. Proprio come un corso d’acqua nasce cauto nell’oscurità, affronta violente rapide, calme vallate e accarezza la pelle di chi vi si immerge. “Torpedine” è un disco che suona forte, che deve essere suonato forte, nel quale ho detto ciò che volevo dire come ho imparato a dirlo, con un linguaggio che mi rappresenta pienamente, senza cercare di essere nient’altro che me. Una cosa che risulta più che chiara sia dal punto di vista sonoro, che da quello delle liriche. 


“Torpedine” è’ il primo di una serie di volumi (preferisco chiamarli così) che verranno.



SCOPRI IL DISCO: 
https://lavvocatodeisanti.hearnow.com

La copertina è un’opera originale di Ludovica Bargellini: “OMBRA SU PRATO”.
 

Credo rappresenti pienamente questo disco e ciò che sono. Proprio come disse Ludovica  stessa quando me lo regalò: -Questo sei tu, ombra su prato. La luce e l’ombra, l’elettricità ed il buio.   L’illustrazione mi è sembrata perfetta per un disco con un nome come Torpedine.

 

Scritto da L’Avvocato dei Santi a.k.a. Mattia Mari
Registrato da Mattia Mari ed Alex Elena tra la Stanza del Lebbroso e M15 West Studio di Roma. 
Mix e Master di Mattia Mari presso M15 West Studio di Roma.Voce, chitarre, basso, tastiere, batteria, percussioni, theremin: Mattia Mari
Voce femminile in Non puoi scegliere: Karla Massiel Merencio Castellanos
Sax in Non puoi scegliere: Max Fuzz

Voce femminile in Perso per perso: Karin Maltempo
Fender Rhodes in Perso per perso: Marta Lucchesini
Cori in Via di qua: Ntendarere Djodji DamasAlessio CataldoMichele Malagnini

BIO:

L’AVVOCATO DEI SANTI, al secolo Mattia Mari, è un musicista, produttore e cantautore romano.  La sua è una musica che contiene tutto ciò che è gli è passato attraverso, non solo quello che è riuscito a trattenere. É fatta di un grave, intenso muro di suono che lascia spazio a degli scampoli di luce, ma a pochissime tracce di minimalismo. É, sicuramente, musica libera. 

Dopo le pubblicazione di singoli sparsi ed essere arrivato alle fasi finali di concorsi come Musica da Bere e Musicultura, a distanza di anni torna con TORPEDINE il primo vero e proprio volume di quello che si può preannunciare come un ciclo di uscite.

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