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Pop

Cosa c’è nella camera di Filippo D’Erasmo

É uscito venerdì 10 marzo 2023 “Dedalo” per Ohimeme (www.ohimeme.com) il nuovo album di Filippo D’Erasmo. Torna così il cantautore di Acqui Terme (AL), con un nuovo disco già anticipato dal singolo “Piccoli piaceri borghesi“. In questo disco, Filippo D’Erasmo raccoglie gli ultimi due anni di scrittura, un lavoro di auto-psicanalisi in cui è impossibile non lasciarsi assorbire. 
 

Per conoscerlo meglio, ci siamo presentati a casa sua.

Ecco cosa ci ha mostrato!

L’arte degli amici

Da quando vivo qui a Torino in questa stanza in affitto, mi sono portato dietro poche cose: una di queste sono i quadri dei miei amici disegnatori e illustratori. Questo in particolare è un regalo che mi è stato fatto da Gabriele Sanzo, amico nonchè illustratore delle copertine di tutti i miei primi lavori.

La letteratura

Nella formazione del mio pensiero, della mia arte e della mia musica, sicuramente la lettura e la letteratura hanno avuto e continuano ad avere un ruolo fondamentale. Sono diverse le canzoni che ho scritto ispirate a personaggi dei libri e tutta la mia opera è piena di citazioni consce o inconsce. Qui a Torino ho un centesimo dei libri che ho a casa mia nel Monferrato, mi piacerebbe nella prossima casa dare ai libri uno spazio maggiore.

Il cinema e la musica

Confesso di non essere bulimico in ambito cinematografico, di conseguenza è facile che i pochi film che decido di vedere mi facciano innamorare. Questo è accaduto ad esempio con Bianca di Nanni Moretti, il cui VHS fu trovato per terra nei pressi del mio studio, intonso. Lo recuperai e feci della copertina questo quadretto. 

Il caffè americano

Fu durante un viaggio a Berlino che mi innamorai del caffè filtrato in tazza grande. Mi piace la filosofia di come viene consumato, il giusto tempo che richiede, l’estetica chilled che si porta dietro. L’upgrade fu quando questa mia ex ragazza mi regalò questa macchinetta per farlo in casa.

La stand up comedy italiana

Da poco tempo e quasi per caso ho scoperto la stand up comedy. Ho iniziato a seguire un po’ di artisti italiani, tra cui Stefano Rapone: ecco quindi che per il mio scorso compleanno, una cara amica mi ha regalato questo bizzarro e simpatico poster. 

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“Riding Monsters” è il nuovo album di Henry Beckett

Esce venerdì 17 marzo 2023 su tutte le piattaforme digitali “Riding Monsters“, il nuovo album di Henry Beckett, di ritorno dopo la pubblicazione del primo EP “Heights” nel 2017. 

Nove tracce che solcano le onde del suo universo introspettivo e profondo. I testi dei brani hanno una forte ispirazione autobiografica e delineano un chiaro ritratto della personalità del cantautore “milanese ma di anima americana”. Henry è alla ricerca del suo posto nel mondo ed è in lotta costante con le difficoltà che fanno da freno al raggiungimento dei suoi obiettivi. Nonostante questo, in brani come “Riding Monsters”, “Some People Get Lost” o “Blackbird” ciò che viene messo più in luce non è la frustrazione dovuta ai numerosi ostacoli, ma la voglia di conoscersi anche attraverso tali difficoltà in modo da familiarizzare con esse per trasformarle in qualcosa di positivo per sé. Vince dunque la forza e la voglia di rialzarsi sempre, combattendo il più possibile contro la rassegnazione e il senso di impotenza che spesso ci portano a rimanere seduti ad aspettare che sia il caso a spostare i nostri binari sul tracciato giusto. È proprio questo il pensiero che viene rappresentato nella foto di copertina, in cui primeggia, appunto, il bisogno di reagire prendendo il controllo degli eventi.

Musicalmente, nell’intero viaggio di “Riding Monsters”, Henry Beckett rimane fedele alla tradizione americana dell’alternative-rock e, in generale, al mondo anglofono cantautorale, portando l’ascoltatore ad immergersi in spazi sconfinati colorati da chitarre riverberate e dalla sua voce calda e sognante. 
 

Riding Monsters è stato per me un monte altissimo che ho dovuto scalare piano piano e con tanta pazienza. Ora sono sulla vetta di questo traguardo e da qui vedo finalmente tutte le altre cime che vorrò raggiungere. Quindi per me questo è di fatto l’inizio di un viaggio che penso non vorrò mai terminare.”  


SCOPRI IL DISCO SU SPOTIFY: 
https://open.spotify.com/album/2zQLPyneblJfL1jQ1YUIYQ?si=GRqRWL0eTquMSSjMFcchPw


 

Henry Beckett è un cantautore italiano nato a Milano, ma di anima americana. È proprio il mondo dell’alternative rock, tinto da chitarre riverberate e atmosfere d’oltreoceano, ad averlo attirato verso la musica e ispirato a comporre i suoi pezzi.
 
Nel 2017 autoproduce il suo EP di esordio “Heights”, che presenta nello stesso anno al MI AMI Festival di Milano. In questo primo lavoro emerge una sensibilità profonda, intima e romantica, contornata allo stesso tempo da sfumature più tenebrose proprie di una personalità irrequieta quanto riflessiva. Nel 2019 Henry avvia la produzione di un album di 9 brani inediti, intitolato “Riding Monsters”.

In questo introspettivo nuovo viaggio, il suo sguardo rimane rivolto verso il panorama artistico del cantautorato americano (Bruce Springsteen, Ryan Adams, Jonathan Wilson). Henry Beckett accompagna dolcemente l’ascoltatore in un immaginario fatto di viaggi on the road, lungo sconfinate autostrade circondate dal deserto o bagnate dalle coste. Lo spirito sognatore del cantautore milanese riecheggia in ogni brano, ma è ora plasmato da una maggiore maturità e consapevolezza. I testi parlano di passati amori, di crescita e di ricerca, attraverso i quali l’artista si interroga sul proprio futuro e sulla direzione da dargli. Dopo un lungo periodo di silenzio a seguito della pandemia, Henry pubblica il nuovo album “Riding Monsters” il 17 marzo 2023.

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“Ho paura del giorno (AM)” è il nuovo singolo di Giovanni Carnazza

É uscito martedì 21 marzo 2023 in distribuzione Artist First “Ho paura del giorno (AM)“, il nuovo singolo di Giovanni Carnazza. Un nuovo capitolo per il cantautore e produttore romano, che timidamente riaffora nella scena musicale underground, dopo un lungo periodo di assenza. Producer, discografico e inevitabilmente cantautore, Giovanni Carnazza ci regala una canzone che lo ha salvato in un periodo buio. Gli ingredienti? Un beat di “Do I wanna know” degli Arctic Monkeys, i legami umani, anche quelli che si sono spezzati e un piccolo riscatto. 
 

“Ho paura del giorno” è una canzone che mi ha salvato.

Quando tutto sembrava perduto e di fronte a me non vedevo nessuna alternativa, ho ricordato a me stesso ciò che mi teneva legato all’esistenza: i legami. E anche se oggi quei legami di cui parlavo sono in parte svaniti, mi piace ricordare che niente ci lascia davvero per sempre. Come un libro di cui dimentichiamo la trama, i personaggi vivono dentro di noi plasmando ogni giorno il nostro presente. Partendo da un campionamento del beat di “Do I Wanna Know?” degli Arctic Monkeys ho costruito una progressione elettronica che trascina l’ascoltatore fino alla fine in un eterno loop di cassa e rullante. Einmal ist keinmal, tutto ciò che viene vissuto una sola volta è come se non fosse mai davvero accaduto.



SCOPRI IL BRANO SU SPOTIFY: 
https://open.spotify.com/album/1Qf22eWBCnF5q8NFjpWLZb?si=GwvqZ4wsRNifnKkxrRHNwA

Autore, compositore e produttore: Giovanni Carnazza
Cori: Alessandra Nazzaro
 

Una persona un giorno mi disse: “un producer è soltanto un artista che non ce l’ha fatta”. Lo stava dicendo a me che, in quel periodo, stavo facendo proprio quello. Non ce l’ho fatta, pensai, ma ha davvero tanta importanza? Ho vestito molti panni dell’industria musicale e, in nessun vestito, sono riuscito a resistere. Perché di resistenza si tratta, quando si parla di musica. Mi piacerebbe dire che i sogni si possono realizzare, che esistono le eccezioni, che lavorare duramente può fare la differenza. La verità, la mia verità, è che ormai il mondo della musica si è difeso dietro una corazza indistruttibile dove le persone che ruotano intorno all’artista di turno sono talmente tante che le esigenze e le possibilità espressive dello stesso artista sono vicine all’ultimo posto delle priorità. “Ricomincia da ciò che ti fa stare meglio”, mi sono detto una sera di fronte allo specchio. E allora ho deciso di ricominciare dal rimettere mano alla canzone che più ha segnato la mia vita cantandola insieme a una persona che ha significato tanto per me ma che poi ha preso un’altra strada. La vita unisce, la vita divide in un eterno ritorno dell’uguale. Resta a noi dare un significato a ciò che ci accade, traendo il meglio in ogni occasione. “Trasforma il tuo dolore in amore”, mi disse una volta un’altra persona. È quello che cerco di fare ogni giorno, avrei voluto ripetere ma la risposta arrivò con troppo ritardo.


BIO:


Giovanni Carnazza insegna Scienza delle Finanze presso il Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Pisa. Ha conseguito il dottorato in Economia a Roma, la sua città natale. I suoi interessi di ricerca si focalizzano su temi di macroeconomia pubblica, sulle disuguaglianze nell’ambito dell’economia sanitaria e sulla dipendenza energetica e sulla transizione ecologica. Nell’ambito musicale, è stato tante cose – cantautore, produttore, label manager (Le Siepi Dischi) – fino a un punto di rifiuto in cui ha chiuso tutto. Oggi cerca timidamente di rinascere, lì dove si era interrotto, con la cosa che gli riesce meglio: le parole.


https://www.facebook.com/giovannicarnazzamusica
https://www.instagram.com/giovanni.carnazza/

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“Nirvana” è il nuovo singolo di Cienne

É uscito venerdì 17 marzo 2023 su tutte le piattaforme digitali per Benzai Records “Nirvana“, il nuovo singolo di CIENNE, cantautrice, modella e content creator, reduce dall’incontro con il musicista e produttore Frank Bonavena

Nirvana” è un singolo caratterizzato da un ritornello power pop, cantabile, travolgente e radiofonico. CIENNE nel brano racconta, con un velo di tristezza, la storia di una ragazza che arriva ad essere libera di esprimere se stessa senza limiti, una rinascita dopo aver sopportato il peso di una relazione che l’ha profondamente segnata: “Sola in una stanza che sembra un castello quando lui non c’è una parete bianca foto sullo specchio da buttare via.” La prima parte del brano è legata al dolore per la fine della relazione, mentre è nel ritornello che racconta la rinascita e la comprensione che nella vita si ha bisogno sopratutto dell’amore verso se stessi per essere felici.
 

«Nirvana è un punto di svolta, è la decisione di una ragazza che finalmente decide di lasciarsi tutto alle spalle e ricominciare da capo, iniziando ad amare se stessa. So di essere anche io parte di quella ragazza, so cosa si prova, e ogni tanto sento ancora il freddo di quel fantasma sulla mia pelle. La ragazza della canzone è come me e le tante altre che hanno già trovato la forza di reagire. Nirvana non è dedicata solo a loro, ma sopratutto a coloro che ora stanno rifiorendo, rinascendo dalle ceneri dei proprio errori e dei propri amori sbagliati, a coloro che stanno per ricominciare a ballare.»


SCOPRI IL BRANO SU SPOTIFY: 
https://open.spotify.com/album/2V77yrqfmzJVkSMvnqDFBT?si=U5EkpuipR8-DZ2b1DDxQog


Direzione Artistica: Frank Bonavena 
Produzione: Luca Narducci 
Stylist: Tommaso Rosati
Foto: Emanuele Ferrari

BIO:

Cienne, Cristal Nannoni (2000, Milano), inizia la sua carriera come modella e content creator, ma sogna e studia da cantautrice. Si avvicina alla musica da piccola, intraprendendo successivamente percorsi di studio di canto pop. All’età di 18 anni dopo una pausa dalla musica si approccia alla scrittura di canzoni e inizia a suonare l’ukulele e in seguito la chitarra. Nel mese di Maggio 2022, l’artista conosce Frank Bonavena con il quale intraprende un nuovo percorso, che la porta alla nascita del suo progetto musicale all’interno dell’etichetta indipendente Benzai Records.

https://www.instagram.com/cristalnannoni/

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Pop

Cosa c’è nella sala prove di Fedi e Rewind

“CAOS” è il nuovo singolo del duo Fedi e Rewind, disponibile da venerdì 24 febbraio e distribuito da ADA Music Italy. Già all’attivo dal 2020 come Addict. e Rewind, il duo è riuscito a totalizzare oltre 40 milioni di stream in due anni in modo del tutto indipendente, con i loro progetti in lingua inglese. Dal 2022 invertono la rotta con un progetto nuovo e totalmente in italiano, iniziato con il primo brano Blu (8 dicembre, ADA Music Italy). 

Per conoscerli meglio, siamo andati a trovarli.

Abbiamo scelto il nostro studio in quanto la nostra voglia di collaborare è nata proprio qui, dopo esserci conosciuti dal vivo per la prima volta. Abbiamo pensato che avremmo potuto creare qualcosa unico insieme. Abbiamo raccolto qualche oggetto che ci racconta più da vicino.

 Fedi: Questa targa rappresenta la nostra prima collaborazione. Siamo molto legati ad essa ed in più è la nostra traccia più ascoltata. E’ una delle canzoni più ricondivise nel mondo lo-fi e ne siamo molto fieri! A ripensarci mi vengono i brividi.

Rewind: Questo è il regalo che feci a Fede quando “I met you at the station” arrivò al suo primo milione. Per noi sembrava incredilbile, ma ogni volta che lo riguardiamo ci ricordiamo che possiamo fare cose davvero fighe, che rimangano nel cuore della gente.

 Fedi: Abbiamo riempito lo studio con poster di film. Ogni tanto quando non ci sentiamo ispirati guardiamo un film di quelli cult e torna tutto al suo posto. Così per non essere sicuri di perderci abbiamo appeso i poster!

Rewind: Amo Pulp Fiction, è il mio preferito. Abbiamo trovato i poser nei mercatini vitntage (la cosa che più amo in assoluto), è stata una ricerca “estenuante” ma ne abbiamo trovati una decina che ci mettessero d’accordo e ci siamo fatti il nostro muro da cinefili.

 Fedi: I nostri strumenti preferiti. Quando iniziammo a collaborare ci scambiavamo i MIDI ed i sample che creavamo con le tastiere. Sono stati (e lo sono ancora adesso) una parte fondamentale della nostra collaborazione, ci divertiamo ancora adesso a passarci i sample durante le session di produzione!

Rewind: Ancora oggi quando non sappiamo cosa fare in studio ci mettiamo a suonare e cantare accompagnandoci col piano. Spesso escono robe fighe che trasformiamo in canzoni vere e proprie.

 Fedi: Questo è la rappresentazione dei nostri sogni. CI divertiamo a far girare il mappamondo e fermarlo a caso, sognando di andarci e produrre qualcosa in ogni singola nazione del mondo.

Rewind: AmIamo entrambi viaggiare, appena abbiamo la possibilità andiamo a farci un paio di giorni fuori, per spegnere un po’ il cervello e ricaricare le batterie. Come ha detto Fedi, sognamo un giorno di girare il mondo con la nostra musica e la nostra arte.

 Fedi: Lo strumento che ha contraddistinto il nostro primo EP internazionale e le nostre prime produzioni E’ anche un piacevole passatempo, continuiamo a strimpellare e divertirci con l’ukulele, rifacciamo le nostre canzoni in versione “chill” e non escludiamo dei live con le nostre tracce in versione Ukulele! 🙂

Rewind: Se mai vi capitasse di entrare nel nostro studio un pomeriggio qualsiasi ci trovereste sicuramente a cazzeggiare con l’Ukulele. E’ stato lo strumento del nostro primo EP ma preparatevi ad un ritorno nei nostri prossimi lavori! 🙂

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Internazionale

Cosa c’è nella sala prove dei Daushasha

É uscito venerdì 10 marzo 2023 su tutte le piattaforme digitali “Pertegan“, il nuovo singolo dei Daushasha, band e collettivo veneto che spazia dalle influenze balcaniche a quelle della pizzica salentina. Questo nuovo pezzo, che si nutre di venature elettropop, è un nuovo capitolo in attesa di un disco in uscita in primavera.

Per conoscerli meglio, abbiamo deciso di andarli a trovare. Ecco cosa ci hanno mostrato!

  1. Il tamburello salentino:

Nella nostra saletta non può mancare il tamburello salentino, il motore che fa alzare il pubblico dai tavoli e dà inizio alle danze. Ritmi ipnotici ed atmosfere mediterranee.

  1. La macchina piena zeppa di strumenti:

Per preparare il live set di una folk band di 7/8 musicisti ed essere pronti ad ogni imprevisto è necessario caricare in macchina qualsiasi cosa si trovi sotto mano in sala prove e dintorni: strumenti, impianto, aste, tappeti, in ear, ripetitori di segnale wifi, cavi, strumentini bizzarri e cianfrusaglie di ogni tipo.

  1. L’home studio:

Per registrare le idee a tarda notte e preparare gli arrangiamenti dei nostri brani. In una band così numerosa è importante comporre le parti di ogni strumento con calma, provando decine di combinazioni di suoni e arrangiamenti per trovare il giusto equilibrio.

  1. Il calendario condiviso:

Nell’organizzazione delle date e dei tour estivi non può mancare il calendario condiviso in cui appuntiamo i nostri impegni. Senza di lui confermare le disponibilità diventerebbe un inferno di messaggi nel gruppo whatsapp.

  1. Il turpiloquio in dialetto veneto:

Un famoso studio ha recentemente rivelato che per mantenere la serenità e riequilibrare l’umore, sfogare le proprie emozioni negative tramite il turpiloquio è davvero un toccasana. Migliora la qualità della vita e addirittura migliora l’efficienza nel lavoro che si sta svolgendo. Ma noi che siamo cresciuti nella campagna veneta lo sapevamo già.

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“Porno” è il nuovo singolo di Guidoboni

É uscito venerdì 17 marzo 2023 su tutte le piattaforme digitali “PORNO“, il nuovo singolo del progetto solista di Filippo Guidoboni, in arte, più semplicemente, Guidoboni. Un nuovo capitolo che segue il precedente singolo “BELLA FIGURA“, che continua a scavare, a partire da Roma, nella scena underground, grazie alla produzione di Alex Elena (Nominato ai Grammy, Alice Smith, Lily Allen, Citizen Cope tra i tanti) e Mattia Mari (L’Avvocato dei Santi, Giuda, Belladonna).

PORNO“è quella canzone per gli amanti passeggeri, per quei pianeti che si incrociano, si sfiorano e si baciano ogni 1000 anni. È una lettera in cui l’amore e il sentimento vanno oltre il rapporto fisico e sentimentale. L’egocentrismo e l’avidità vengono messi da parte per dare forma e spazio alla nostalgia e alle sincerità.
 

SCOPRI IL BRANO:  http://ADA.lnk.to/porno_

Scritta da: Filippo Guidoboni e Mattia Mari 
Prodotta e registrata da Alex Elena e Mattia Mari presso M15 West Studio – Roma 
Mix e Master: Alex Elena e Mattia Mari – M15 West Studio – Roma 
Voce e chitarra acustica: Filippo Guidoboni
Batteria, basso, chitarre, tastiere, percussioni, cori: Alex Elena e Mattia Mari 
Guitar solo: Valerio Panzavecchia 
Cori: Karla Massiel Merencio Castellanos
Fiati: Enrico Lupi – registrati presso The Wolf Studio – Peglio (Urbino)

BIO:

Figlio dell’Emilia temprato dal lambrusco e dai cappelletti. Classe 1991. Capricorno.

Nella vita avrei dovuto fare il postino, che è romantico e nostalgico come piace a me. Poi ho cominciato a cantare così forte che mi sono ritrovato col cuore in mano, e allora ho cominciato a scrivere canzoni. 



https://www.instagram.com/guidobonisono
https://www.facebook.com/guidobonisono
Management – marco@flamingomanagement.it

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“Instabile” è il primo singolo singolo dei Monna Lisa Blackout

Esce giovedì 16 marzo 2023 il nuovo singolo dei Monna Lisa Blackout dal titolo “Instabile”. Con un sound rock e deciso la band toscana ci regala il primo capitolo di un EP che vedrà la luce nel corso dei prossimi mesi, il pezzo più intimo dell’intero disco, il cui testo nasce dall’esperienza personale di uno dei membri.  
 

“La canzone Instabile nasce da un’esperienza personale vissuta da Leonardo con una ragazza. La frequentava da alcune settimane quando un sogno lo ha riportato al passato, a una persona di cui era stato innamorato. In quel momento ha capito di avere lasciato alcune cose in sospeso e ha deciso di condividere i suoi pensieri con la ragazza con cui usciva. Quella è stata l’ultima volta che si sono visti.

Il pezzo si apre parlando di un cambiamento rapido e irreversibile: rimanere troppo “stabile” vuol dire sentirsi in trappola (”come squali in movimento / sento lo stesso terrore / se rimango troppo fermo / mi si fermerà il cuore”) Si arriva al ritornello, poi il pezzo prende un taglio più personale nella seconda strofa. Si accenna a ciò che è successo con quella ragazza (”conversazioni difficili con le persone che amavo ma ho lasciato indietro”) e al dolore, tuo e degli altri, che accompagna i cambiamenti importanti (”causo dolore / non lo – nego / senso di colpa è il dio che – prego”).

Il lancio del secondo ritornello, anticipa il tema del finale: a volte soffrire è un passaggio inevitabile del nostro percorso di vita (”per amare questa vita devi amare il dolore”). Il finale chiude il discorso invitando l’ascoltatore ad agire: i cambiamenti sono difficili, faranno soffrire te e gli altri, ma devi affrontarli comunque. Rimanere fermo è solo logoramento, o disperazione. Quindi fatti coraggio. “Stringi la spada, uccidi il drago”. Instabile è forse il pezzo più personale dell’EP. È un privilegio e una sfida poterlo cantare davanti a un pubblico e speriamo possa rappresentare anche per altri quello che rappresenta per noi”


Scopri il brano su Spotify: https://spoti.fi/3lkT18I

BIO:
 

Monna Lisa Blackout sono una rock/crossover band fondata a Lucca da Leonardo, Luca, Matteo e Michele, col progetto di fondere sonorità rock e stoner con un cantato di chiara influenza rap/hip hop. Nell’ultimo anno presentano i loro brani inediti in vari contesti live riscuotendo un discreto successo. Ad agosto 2022 al SAM Recording Studio registrano il loro primo EP di 4 brani, dal titolo “Monna Lisa Blackout: Volume I”. La produzione dell’album è curata da Kikko De Luca, noto per il suo lavoro coi Blind Fool Love, mentre la registrazione e il mix sono stati affidati ad Andrea Ciacchini, già collaboratore di artisti come Teatro degli Orrori, Emma Nolde e Zen Circus. L’EP verrà pubblicato a partire da marzo 2023 col videoclip del primo singolo.

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“Vaj si kenka ba dynjaja” è il nuovo singolo degli Shkodra Elektronike

È in uscita giovedì 16 marzo 2023 su tutte le piattaforme digitali “Vaj si kenka ba dynjaja“, il nuovo singolo del progetto Shkodra Elektronike, il duo formato da Kole Laca (già tastierista de Il Teatro degli Orrori) e Beatriçe Gjergji. Finalmente un nuovo capitolo, questa volta il riadattamento di uno dei brani più struggenti della musica tradizionale albanese: Vaj si kenka ba dynjaja.

Si dice che il brano sia stato composto da Ndrekë Vogli nei primi del ‘900 e che il testo, una dolorosa poesia sulla desolazione e povertà dei diaspori, fu ispirato dalle corrispondenze che lui ebbe con un amico emigrato a Istanbul. Il loro riadattamento mantiene integra la melodia vocale ma scombina la maggior parte delle armonie per mezzo dell’improvvisazione della brass band albanese Fanfara Tirana. Il leggero beat deep house e il provocatorio “come in my boat, welcome/mirësevjen, let’s cross the sea in fifty degrees” riconfermano la loro volontà di traghettare al presente vecchi canti popolari, ancora così attuali e significativi.
 

SCOPRI IL BRANO SU SPOTIFY: 
https://open.spotify.com/album/5zE3XJprEOGURYIsJq5lz0?si=N8azhiRDSRSv0U9OMeYw5w

Credits foto della band: Marcello Batelli

Credits copertina singolo: Marcello Batelli (foto) Pandeli Shatraj (grafica)

BIO

Shkodra Elektronike sono Kole Laca (già tastierista de Il Teatro degli Orrori) e Beatriçe Gjergji: entrambi nati a Scutari, in Albania, ed emigrati in Italia nei primi anni ’90. La loro musica porta nel presente la tradizione popolare scutarina (Scutari, città del nord dell’Albania), vestendola di un sound elettronico che spazia senza distinzioni dalla trap alla dance. Sono i primi a compiere una rilettura in chiave contemporanea di un repertorio popolare tanto riconosciuto e importante in patria quanto ancora poco noto al resto del mondo. Loro definiscono questo genere come immigrant pop.

Il progetto si è già fatto notare grazie a un live set magnetico, che li ha portati ad esibirsi su importanti palchi e festival in molti paesi del continente europeo (Italia, Olanda, Grecia, Lituania, Serbia, Albania e Kosovo). A gennaio 2020 hanno pubblicato il loro primo singolo, il brano originale “Ku e Gjeta Vedin”, con il quale hanno vinto il premio della critica del Festival della Canzone scutarina “Lule Borë”. Il brano, che fonde in maniera magistrale i canoni della musica popolare albanese con un sound contemporaneo, è già sulla bocca di molti giovani albanesi.

Nel dicembre 2021 scrivono il brano “E Jemja Nuse” per la cantante albanese Rezarta Smaja, con il quale si aggiudicano il terzo premio del Festival della canzone albanese (Festivali i Kengës), l’evento musicale più importante d’Albania. Nel settembre 2022 vengono selezionati tra centinaia di artisti per Most Music, il principale programma europeo di diffusione della musica balcanica emergente. A marzo dello stesso anno pubblicano il loro primo EP live, una raccolta di 4 brani tradizionali scutarini eseguiti in un vecchio teatro di posa, e immortalati da Kube Studios.

https://www.instagram.com/shkodraelektronike/

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“Meduse” è il nuovo singolo dei Moscova

Fuori da venerdì 17 marzo 2023 per Le Stanze Dischi e in partnership con Visory Records (indie) il nuovo singolo dei Moscova. La band torna con un nuovo singolo dalle sonorità lo-fi indie per raccontare, attraverso la metafora della medusa, cosa si prova quando ci trova in una relazione tossica senza uscita.
 

Meduse nasce per descrivere il parallelismo che tra una specie di medusa estremamente velenosa e alcune relazioni tossiche con certe tipologie di partner.
Ti ritrovi imprigionato in breve tempo in qualcosa da cui spesso è troppo tardi per uscirne indenne. Questa dicotomia è rappresentata dalla calma placida delle strofe contrapposta all’esplosione dell’inciso”



Scopri il brano: https://bfan.link/meduse

 

BIO:

La band deve la sua origine all’incontro tra Stefano Radice e Giuliano Cento nel Gennaio del 2020. Poco dopo, si aggiunge il chitarrista Domenico Giordano. I Moscova portano sulla scena italiana un cantautorato indie con sonorità rock miscelate a suoni elettronici e ad atmosfere syntheggianti, Rhoodes ed altri strumenti musicali dell’epoca ’70s. Non mancano mai Reveberi e Delay usati quasi per avvolgere l’ascoltatore e trascinarlo nella loro dimensione musicale. Due loro singoli, “Frigo Vuoto” e “Toast”, sono stati inseriti nella playlist Scuola Indie di Spotify.  Vantano già apparizioni sul palco dell’Ariston di Sanremo (per eventi non in relazione con il più conosciuto Festival) e per Radio Deejay, nell’Agosto del 2022, oltre ad un seguito di oltre 2k follower su Spotify e oltre 4.4k follower sulla loro pagina Instagram.

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