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“Equidistanti” è il nuovo singolo di CASX

Esce venerdì 26 gennaio 2024, per l’etichetta V4V “Equidistanti“, il terzo singolo estratto nuovo album di CASX. Continua quindi il percorso dell’alter ego musicale di Arianna Puccio (founder della realtà Studio Cemento) che aggiunge un capitolo alla sua autobiografia musicale dove convivono influenze alternative rock, dark e infinite citazioni cinematografiche che vanno a formare un’intensa autobiografia musicale.

Si tratta di un pezzo che parla di ricordo, più precisamente di memorabilia, di tutte quelle cose che rimangono di noi dopo la morte che raccontano ciò che siamo stati e che continueremo ad essere nei ricordi dei nostri cari. Un altro tassello della storia che verrà raccontata nel disco di Casx, in uscita nei prossimi mesi.

Di “Equidistanti“, Casx racconta: “… c’è un momento esatto quando qualcuno a te caro muore in cui devi costringere il tuo cervello a vedere i ricordi come la cosa più bella che ti rimane di qualcuno e non come cento pugnalate al cuore“.

 

SCOPRI IL BRANO: https://orcd.co/casxequidistanti

Scritta da Arianna Puccio e Matteo Rizzi (@casxmusica ; @forsedanzica )
Testo di Arianna Puccio (@casxmusica)
Prodotta da Forse Danzica (@forsedanzica ) e Armo (@maybearmo )

Mix & Master: Davide Foti (@alone.nowhere ) 

Batterie: Omar Ghezzi (@sad_lovers_and_omar)

Chitarre, Basso e Tastiere: Francesco Tribbia Azzola @muddy_oter
e Matteo Rizzi @forsedanzica  e  Marco Boffelli @maybearmo
 

Art Direction: Studio Cemento (@studiocemento) 
Foto e Video:: Davide Saleri (@davidesaleri) 
Assistente: Emanuele Bodei (@bodeiemanuele) 
MUAH: Monica Crosta (@_monica.crosta )
Styling: Federica Furfaro (@fe___fy )
Clothes: @ninnapicola @drmartensofficial @hubcommnet @marsell.official @dollskill 

MGMT: @v4vrecords  
 Distribution: @the_orchard_

BIO:

Arianna Puccio, in arte CASX (si legge ‘Casper’, come il fantasma), è una cantautrice di Milano. Laureata in cinema, media design e web marketing, nella vita di tutti i giorni lavora come Art Director per i cantanti con la sua agenzia ‘Studio Cemento’. Scrive da quando è piccola, ma è nel 2020, dopo aver conosciuto Matteo Rizzi (aka Forse Danzica) il suo produttore, che comincia a lavorare a questo progetto, rifinito poi in studio da Davide Foti (Studio Cemento). La sua musica unisce sonorità che vanno dal post-punk allo shoegaze, respirando influenze come: Joy Division, Citizen, Brand New, Nirvana, Editors, Daughter, Ethel Cain e tanti altri.

A Maggio 2023 rilascia “Nessuno Vuole Essere Mio Amico” il suo disco d’esordio, preceduto da 5 singoli. Due volte scelta da Spotify Italia come copertina della playlist Rock Italia, nel corso del primo anno di attività è stata intervistata e recensita da alcune testate come: The WomRockit,BossySky TG24.

Dopo una pausa estiva, CASX lavora alla scrittura del suo secondo album in uscita nel 2024. Il suo prossimo disco, sempre prodotto da Forse Danzica, racconta un’altra faccia del progetto, una versione più adulta di Arianna. Sonorità post-punk/midwest emo si uniscono ad un mondo più indie-folk/alternative rock, attraverso quello che sarà un concept album profondo che intinge dalla storicità passata fino ad arrivare alla contemporaneità dell’oggi, rivelando contraddizioni mai scomparse e ancora oggi attuali.

https://www.instagram.com/casxmusica/
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“Work in progress” è il nuovo singolo degli In June

Esce il 2 febbraio WORK IN PROGRESS, primo singolo della nuova produzione degli IN JUNE. Il pezzo anticipa l’EP “COLLAPSE” in uscita nei prossimi mesi.

Il brano è la perfetta cerniera tra COMMON GROUNDS, loro ultimo lavoro in studio realizzato nel 2021, e una nuova era, più cupa, autentica e rock. WORK IN PROGRESS è un brano che indaga la scoperta di se stessi, della propria crescita, e i dubbi e le incertezze che si trovano sul percorso. 

È un dipinto vivido di conflitti interiori, della difficoltà di creare legami genuini. La canzone è ricca di metafore per esprimere la gravità delle sensazioni che nascono dalla solitudine, e dalla ricerca di una crescita personale.

“Work in Progress / But it Never Progresses”: un lavoro, quello su se stessi, che non sembra progredire mai. L’immagine dell’edera che cresce sui ponteggi di questa costruzione (“Ivy growing /On the scaffolds of my healing”) rinforza questa immagine, come una lenta e difficile guarigione che non porta mai ai frutti desiderati. Cercare posti lontani per poter fuggire da questa irrisolutezza. 

La musica segue le parole e il significato con una struttura ricca di sezioni, che cambiano: non appena ci si abitua a una melodia, a uno strumento, ecco che ne arriva un altro e sembra ribaltare le certezze. 

L’arpeggio di chitarra, seguito come una marcia dai suoni pulsanti di batteria, sembra ricordare una centrifuga di pensieri e di incertezze, che vengono ammorbiditi da una melodia vocale quasi timida, mai invadente, soft, fino alla fine, quando esplode. 

Il basso potente catapulta in una dimensione scura e viscerale, con delle chitarre elettriche che crescono senza mai liberarsi del tutto, affilate come coltelli, sembrano intrecciarsi in un nodo che richiama quello tipico dei sentimenti raccontati, che si ingarbugliano nel petto e rendono pesante il respiro.

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BIO

Gli IN JUNE sono DANIELA ‘DAN’ MARITI (voce e chitarra), MARA GRAZIANO (batteria) e PIERPAOLO IULIANELLO (basso).

Si formano nel giugno del 2018 a Roma, dove iniziano a lavorare su brani originali mentre affinano le proprie capacità live sui palchi migliori della capitale e non. Nel 2020 pubblicano i primi tre singoli ‘YEARS’, ‘AFTER MIDNIGHT’ e ‘HOME’ accompagnati da tre video pubblicati su Vevo. 

I tre singoli vengono poi seguiti dal loro EP di esordio “COMMON GROUNDS” uscito nell’ottobre del 2021. Tra esperienze live nazionali e internazionali, come SOFAR SOUNDS a Madrid e la rassegna Retape di Ernesto Assante all’Auditorium Parco della Musica a Roma, riconoscimenti ed esperienze formanti, gli IN JUNE sono tornati in studio nel 2023 per rilasciare il singolo “WORK IN PROGRESS” il 2 febbraio 2024, che anticipa un EP di 3 brani, “COLLAPSE”, in uscita nei primi mesi di quest’anno.

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“Fari rotti” è il nuovo singolo di nudda

Esce venerdì 26 gennaio 2023 Fari Rotti, un’istantanea piena di immagini cinematografiche che raccontano la separazione da un amore turbolento che lascia ricordi e oggetti in casa.  “Fari Rotti” è un nuovo capitolo per nudda, frutto di una intensa ricerca di nuove sonorità, tra chitarre riverberate e distorte, dream pop, e un alternative indie che va ad attingere alle sonorità americane (d4vd, Cigarettes After Sex, Mitski).

Nudda si guarda dentro e mostra la malinconia più intensa e delicata del suo cuore, portando come mai prima d’ora la sua vita di tutti i giorni in musica e usando come copertina la sua figura come protagonista di una ‘locandina cinematografica’ (con la complicità di Scorsese e Godard, menzionato anche nel testo).
 

SCOPRI IL BRANO: 
https://bfan.link/fari-rotti



BIO:

nudda nasce a Siena il 2 giugno del 2000. Partecipa a X-Factor 2021 dove raccoglie da subito consensi e  apprezzamenti, fino al suo primo singolo “nonusciraidaqui”. É la  vincitrice della targa Quirici al Premio Bindi 2022, dov’era tra gli 8  finalisti e la terza classificata al Premio George Brassens 2022. É tra  le artiste invitate al primo anniversario di EQUAL Italia di Spotify. Il  suo primo album “Vedo il mondo un po’ sfocato” esce a ottobre 2022, ottenendo complessivamente quasi 900.000 ascolti, oltre a numerosi  inserimenti editoriali di tutti i suoi singoli. Inizia a novembre 2022,  il suo tour in tutta Italia, che conta numerose date fino a estate 2023,  e che porta live la sua discografia in band. Dopo “ventidue”, in feat con la cantautrice chesma,esce ora Fari Rotti, il primo capitolo di una nuova era all’insegna di sonorità intime e ricercate. 

https://www.instagram.com/nudda.mp3/

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Pop

Soppalco Studio: cosa c’è nello studio di Fringuello

Lorenzo Fringuello (in arte semplicemente Fringuello) è nato a Narni l’11 settembre 1990. Tra i 16 e i 30 anni suona in vari gruppi che lo portano sui palchi di tutta Italia. Dopo queste esperienze, nel 2020 decide di fondare un progetto solista che gli permette di sperimentare nuove sonorità come l’Hip Hop, il Contemporary Jazz, il Folk e il Dream Pop. È il proprietario di Fringuello Dischi, un negozio di vinili usati con sede a Terni.

Lo scorso 26 gennaio è un uscitoper Giungla Dischi il suo nuovo album: “Iceberg” ha un’anima LoFi e DIY ed è un disco registrato interamente su nastro usando apparecchiature analogiche di, almeno, 40 anni fa. Musicalmente è un album con forti rimandi alla scena inglese degli anni ’60 ma con molte velature anni ’90 e primi 2000. I testi non ricercano un senso logico: le parole sono state scelte per la loro musicalità ed adattabilità alla melodia vocale, così da costruire frasi più attente al suono che al significato.

Abbiamo colto l’occasione per chiedere a Fringuello di farci fare un giro nel suo studio. Queste sono le 5 cose che sono state imprescindibili per creare il suono di “Iceberg”:

Tascam 38: Tutti gli strumenti sono stati registrati su questo registratore a nastro degli anni 80, un 8 tracce con nastro da 1/2 pollice. La scelta di registrare su nastro per me è stata fondamentale, perché pone dei limiti e richiede una preparazione dettagliata a priori del suono che si vuole registrare. Il nastro non inganna e ti restituisce una “pastosità” unica.

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Yamaha AE 1200: Ovvero l’attore protagonista del disco. Ho trovato questa chitarra anni 80 made in Japan in una cantina, era sporca e un po’ rovinata, ma proprio quella sporcizia ha reso un suono molto particolare; i pickup ossidati danno un suono mai pulito al 100% e questa particolarità me l’ha fatta amare.

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Sennheiser MD441-U: Questo è un microfono da broadcasting degli anni 70/80, si può vedere in mano agli inviati dei telegiornali in vecchi spezzoni televisivi. E come quasi tutta la strumentazione usata in “Iceberg”, anche questo microfono è stato recuperato in uno scantinato. Nato quindi per riprendere la voce, ho pensato di usarlo fuori contesto, ovvero come overheads per la batteria. 

Questo uso non classico di questo microfono mi ha restituito un suono molto particolare dei piatti e tom che mi è subito sembrato molto interessante.

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Viscount international piano: è un piano elettrico a transistor di fine anni 70. Scovato in un mercatino e preso per 50 euro, ho subito adorato il suo suono acido e senza sustain. Ho lavorato il suo suono affiancandolo a dei pedali (Vibrato, chorus ed echo) per creare il suono di piano elettrico di Smoking, Sontag e gli altri brani.

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Effetti per Chitarra: La pedaliera è stata scelta con cura, con Leonardo (il mio braccio destro e sinistro) abbiamo speso molto tempo a cercare il suono “perfetto” del disco e l’abbiamo trovato in questa pedaliera. I due cardini imprescindibili sono il preamp Fender col suo reverb spaziale e il Julia, un chorus/vibrato che ha donato ai brani un’eleganza unica.

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Pop

Cosa c’è nella camera di Giallo

É disponibile da venerdì 26 gennaio “Effetto Mentos”, il nuovo singolo di Giallo, fuori per CITRO. 

Dopo l’album di debutto “#FFB427”, Giallo ritorna con rinnovata grinta e spirito di cambiamento(s). “Effetto Mentos”è il primo capitolo del suo 2024. Il brano parla di quanto sia facile mentire agli altri e a noi stessi pur di piacere e di ricevere approvazione; di come questo porti a costruire un gigantesco castello di carte che prima o poi è destinato a crollare (o a esplodere come le Mentos nella Coca-Cola). “Volevo fingermi un altro, ma ho fatto una brutta controfigura” Questa dinamica ci viene così semplice e automatica che ormai nella nostra società viene quasi data per scontata: dai social alla televisione, alle amicizie di facciata pur di integrarsi. Ma quando ci renderemo davvero conto che è molto più semplice e bello essere noi stessi?

Noi abbiamo avuto la fortuna di poter fare un salto a casa sua, e lui è stato così gentile di mostrarci cinque cose in particolare.

I MIEI GATTI – Non sono ovviamente oggetti ma tra tutto ciò che c’è in casa mia, Torta e Beretta hanno sicuramente il mio cuore più di tutto il resto.
Accolgono chiunque entri in studio facendogli mille feste (a volte anche duemila) e anche se spesso fanno danni e salgono sugli strumenti, non riuscirei mai a immaginare la mia vita senza di loro.

IL MIO PIANOFORTE – Ci sono cresciuto insieme, dalle prime lezioni di musica classica, alle prime canzoni scritte, a quelle registrate. Non credo che per lui siano necessarie tante altre spiegazioni. Ah, il suono di piano in Leti B. è proprio lui.

LA COLLEZIONE DI MAGAZINE POP ANNI 80 DI MIA MADRE – Che poi le ho “fregato” io. Una cassa piena zeppa di magazine musicali anni ’80, da quelli per teenager a quelli più complessi per amanti della musica. È assurdo leggere recensioni (a volte anche negative) di brani allora appena usciti che sarebbero poi diventati degli evergreen della musica mondiale. E quanto sono belle le palette super sbrillucicose e colorate? Sicuramente una reference enorme per me.

IL VINILE DI CITRO – Primo regalo di natale di Margherita, la mia manager e co-fondatrice del nostro collettivo CITRO, contiene tutte le nostre prime demo, registrate un anno prima che uscissero. Ha un valore enorme per me, ricordo ancora benissimo il momento in cui lo regalò a me e Wilde e la felicità sui nostri volti.

IL CARILLON DI “YOU ARE MY SUNSHINE” – Regalatomi da una persona davvero importante per me, ho deciso di campionarlo e inserirlo come outro di Brico.

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“Acoustic Curtain” è il nuovo disco di Roberto Quassolo

“Acoustic Curtain” è il viaggio sonoro di Roberto Quassolo. Il cantastorie ha deciso di tornare alla base della canzone proponendo dieci brani in chiave acustica.

Un rock avvolgente ed emozionante che tocca fin da subito le corde giuste per arrivare al cuore dell’ascoltatore. Nonostante siano tutte in acustico possiamo ritrovare dei brani con ritmi frizzanti ed intriganti come “Liar”, “Empty Mirror” e “Sea Sirens”. 

Non mancano certo canzoni più dolci e intime come “Time is A Healer” e “Flying In The Wind”.

Ci sono brani ai cui per vari motivi ti senti maggiormente legato, canzoni che ti hanno accompagnato nel corso degli anni e nei confronti delle quali ti senti in qualche misura in debito, nonostante sia stato tu a dar loro vita.

E così ti accorgi che le emozioni che queste ti muovono conservano la stessa intensità dei giorni passati e si accende il desiderio di riproporle spogliate delle loro vesti abituali, per dar loro ed in parte anche a te stesso un’ulteriore opportunità, ripercorrendo il percorso della creazione delle stesse a ritroso fino a quel momento in cui gli accordi incontrano melodia e parole.

Acoustic Curtain nasce così, un’esperienza sonora appassionante e coinvolgente che connette passato presente e futuro”, così Roberto Quassolo descrive il proprio disco.

ASCOLTA SU SPOTIFY: https://open.spotify.com/intl-it/album/5OgrASyUfOn3jCKfDyAWzD

TRACKLIST:

Back to the real

Empty mirror

Master of the bright sea

Future World

Sea sirens Voices

Flying in the wind

The Age of the Light

Liar

Victim of changes

Time is a healer

https://www.instagram.com/quassoloroberto/

https://www.facebook.com/roberto.quassolo.94

https://www.youtube.com/channel/UCI1SypSzywvX57Ru7vZjTbQ/videos

Biografia

Roberto Quassolo nasce a Pavia nel 1974 ed è appassionato di musica fin da giovane, grazie all’ascolto dei grandi classici del rock italiano e internazionale. Inizia gli studi di chitarra, pianoforte, canto e flauto al CPM di Milano. Il suo habitat naturale è il palco e fin da subito si diletta in piccole esibizioni in locali della provincia.

L’artista non perde tempo e per un lungo periodi milita in diversi gruppi. La sua prima band sono i Eva, The One. Nel 2002 entra a far parte dei Dark Horizon, dove trova in Daniele Mandelli. Un valido partner per la realizzazione di brani originali che a distanza di due anni si concretizzano nella realizzazione di un primo lavoro in studio, Dark Light Shades.

Nel 2010 sempre con la band piacentina realizza Angel Secret Masquerade, disco dalle linee melodiche ricercate in cui l’artista contribuisce ancora generosamente alla stesura dei brani. Nell’estate del 2012 esce per l’etichetta Underground Symphony Dark Light Shades Deluxe Edition, doppio-cd contenente un live registrato in Germania per celebrare il quindicesimo anniversario del combo piacentino.

Il 2013 è un anno di grande attività live, in Italia con numerose partecipazioni a manifestazioni e festival, spesso presentando spettacoli anche in versione unplugged, all’estero con date sia in Germania che in Grecia. Nello stesso anno comunque registra Free una cover degli Heavy Load presente in una raccolta tributo alla band svedese intitolato Tales of the northern swords.

Dalla condivisione di un’idea con Daniele Mandelli, coautore, nel 2014 registra e pubblica insieme alla band Christmas Hallelujah, un brano a cui segue la realizzazione di un videoclip. Nel 2015 collabora con i Ghostcity, band heavy metal, come Guest nel brano Lord Byron

Nel 2016 realizza ancora con i propri compagni di viaggio Metalhead, una sorta di omaggio ai fans. Nel febbraio del 2018 dopo una lunga e travagliata gestazione esce Aenigma, ultimo atto, prima della separazione dai Dark Horizon.

Nel 2021 si lega all’etichetta LaPOP pubblicando diversi singoli che anticipano l’uscita del suo primo album “Il Fabbricanuvole”.

Nel 2024 Roberto ritorna con un progetto diverso: un disco acustico in inglese “Acustic Curtain” anticipato dall’uscita del singolo “Back To The Real”

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“Difficile” è il nuovo singolo di Colonne

Dopo aver pubblicato i propri primi singoli nel corso del 2023, Colonne annuncia l’uscita del suo EP d’esordio con il nuovo brano Difficile, in uscita giovedì 31 gennaio 2024. La canzone fa da apripista all’EP Tutto a posto, che vedrà invece la luce il prossimo 29 febbraio. L’artista prosegue la propria esplorazione di un sound che cerca di congiungere le melodie e la leggerezza dell’indie nostrano con l’intensità e l’energia dell’emo/pop punk di matrice angloamericana. Questa volta troviamo anche dei synth che aumentano l’elemento catchy e istantaneamente orecchiabile del pezzo, indubbiamente fra i più pop e immediati fra quelli ascoltati finora.

“Difficile descrive a grandi linee il rapporto che ho con mio padre, spiega Colonne a proposito del brano. “La conversazione che descrivo non è mai avvenuta e non so se mai avverrà, ma ho fantasticato pensando a quello che gli direi se avessi la forza di essere brutalmente onesto con lui, il classico uomo che non può mai dimostrarsi fragile, e che preferisce tenersi tutto dentro. Visto che la canzone ha un significato abbastanza triste e pesante, ho pensato di utilizzare degli accordi e un tono vivaci, per non caricare tutta l’esperienza di ascolto in maniera negativa. Mi piace molto il fatto che se si ascolta Difficile senza far caso alle parole, si può godere di una canzone apparentemente leggera e catchy”.

Ascolta Difficile: 
https://open.spotify.com/intl-it/track/00S7OzNxsBIYvGTpEg7hk2?si=3a92aff119ba4aa8

Guarda il video: 
https://www.youtube.com/watch?v=qKpNu2wMJ3I

CODICE ISRC: USY282309118

si autorizza utilizzo per trasmissione radiofonica

Autore e compositore: Andrea Daniele
Artwork: Anna Burke Wulfson

BIO

Colonne è il progetto solista di Andrea Daniele. Con un sound influenzato da ciò che ha ascoltato e amato negli anni, anche il nome del progetto è un omaggio a un luogo che è stato negli anni testimone dei vari capitoli nel suo percorso da musicista, specialmente nelle band sittingthesummerout e Cold Hands, Warm Hearts. Dall’amore per la scena alternative/emo americana dei primi anni 2000 alla riscoperta dell’indie italiano dell’ultimo decennio in tutte le sue sfaccettature, Colonne è un’espressione fresca e unica di queste influenze, che si mescolano in un sound singolare.

COLONNE

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Pop

Cosa c’è nella camera di Francesco Sbraccia

PIOVE è il nuovo singolodi FRANCESCO SBRACCIA, talentuoso cantautore abruzzese, disponibile da venerdì 26 gennaio per Genziana Dischi, in distribuzione ADA Music Italy. Il brano è impreziosito dalla partecipazione di BIANCO alle voci e alla produzione insieme a Riccardo Parravicini (Fabi, Levante, Marlene Kuntz). 

PIOVE anticipa il secondo album di Francesco Sbraccia, in uscita prevista nella seconda metà del 2024. Un brano delicato, dove la ricercatezza del testo e del suono vuole portarci dentro quell’attimo, dove le suggestioni sonore si fanno olfattive e visive, prendendo forma in ricordi di un tempo indefinito. La scrittura eterea di Francesco e l’intuito creativo di Bianco si sono abbracciati immediatamentePIOVE è una canzone che riempie gli spazi, che circonda lentamente, che conforta ed emoziona. 

Due amanti si riparano dalla pioggia lasciando liberi i pensieri. Ho scritto Piove in una bottega a porte aperte – La città della canzone – nella quale ho incontrato Alberto Bianco. Con lui sono bastati un pomeriggio e un computer per dare vita a una canzone dalle tinte notturne: sintetizzatori imprevedibili sono diventati luminose lucciole di una foresta piovosa. Piove è poi passata nelle mani di Riccardo Parravicini 

Noi volevamo conoscerlo meglio, e come sempre siamo partiti proprio da casa sua. Ecco cosa ci ha mostrato.


Il disco della vita, l’alfa e l’omega. Ha come unico difetto il non avere in tracklist anche Kashmir.

Almeno una volta al giorno dico una frase tipo “vorrei fare il […]”, scegliendo ogni volta un mestiere diverso. In quelle parentesi sono avvicendati fornai, falegnami, edicolanti e molto altro. Quando guardo questa stampa di Ebe Babini è il momento del tipografo.

Per quelli della mia generazione è un oggetto cult. Da bambino un’amica me ne regalò uno, ma lo scambiai avidamente senza remore. Nonostante tutto siamo ancora in buoni rapporti, e quasi sempre parliamo di Charizard. Qualcuno una volta ha origliato e mi ha regalato quello della foto. Le persone buone esistono.

Un amico ha detto che chi ha giocato a Monkey Island è diverso: se faccio battute dall’umorismo così sottile da essere praticamente invisibile, è anche colpa sua.

Il libro più importante della mia vita.

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“Leica” è il nuovo singolo dei Bosco

Bosco tornano con un nuovo singolo che porta il nome di “Leica“, fuori da venerdì 26 gennaio 2024, una canzone commovente che tratta il tema di Cernobyl e la celebre macchina fotografica. La canzone racconta di un’immaginaria scena del 1986, anno di nascita della Leica, in un periodo in cui le persone si trovavano a scattare foto, ignare del disastro che si stava per verificare, senza sapere che non sarebbero mai state meglio di così.

Con sonorità simili a quelle di artisti come Niccolò Fabi, Bianco, Baustelle, Brunori e I Cani, i Bosco creano ballate emozionanti sui synth elettronici, intrecciando diverse voci e loop musicali.  Il singolo “Leica“, pubblicato e distribuito da McFly Dischi / Visory Records, è un inno all’amore e alla nostalgia, e con il suo tocco malinconico, riesce a mettere in musica ricordi e rimpianti di grande impatto emotivo.
 

un viaggio sonoro tra nostalgia e radioattività


SCOPRI IL BRANO:
https://open.spotify.com/intl-it/album/1em9sAgGwobp3OhdyOUqRE?si=w-UPDWnMTgGFtAibwvccCg


BIO:
 

Bosco è nato a Roma e ci vive, ne parla, ne respira l’aria viziata sognando Berlino e Parigi.
Bosco crea:  scrive ballate in bilico sui synth, tra le voci che si intrecciano ed i loop elettronici.
Bosco ascolta, assimila, prova, si prende sul serio quel che basta prima di farsi mandare affanculo.
Bosco è innamorato e non ne fa mistero, soffre, ride, si stona e vorrebbe non finisse.
Bosco è Daniele, Giulia, Francesco e Alessia.

Il progetto Bosco è nato a Roma da Daniele, Giulia, Francesco e Alessia e dal 2015 suona in giro per l’Italia. La band ha all’attivo un album (Era) e un tour nelle principali città italiane. 

A gennaio 2024 i Bosco pubblicano per McFly Dischi / Visory Records il singolo “Leica”, che farà da apripista al nuovo lavoro: un EP di 6 tracce, di cui 3 realizzate in collaborazione con Matteo Cantaluppi(TheGiornalisti, Dimartino, Ex Otago, Canova, Fast Animals and Slow Kids, Dardust, Tommaso Paradiso, Bugo, Dente) e altre 3 con la produzione artistica di Andrea Messina (Bartolini, Cost, Levriero) e Gianluca Danaro (Sadside Project, 1789, Supernova Collective).

https://www.instagram.com/nelboscoofficial/
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Pop

Le cinque cose preferite di Andrea Fish

Andrea “Fish” Mattioli è un cantautore marchigiano di quasi trent’anni che dopo la classica trafila nelle band locali ha iniziato un percorso da solista che lo ha portato fino al nuovo singolo, “Hai paura”, in cui racconta dei suoi attacchi di panico. Gli abbiamo chiesto di indicarci le sue cinque cose preferite.

LEGGERE

Adoro leggere specialmente la sera prima di addormentarmi, è un appuntamento fisso con l’immaginazione e la curiosità, preferisco in modo particolare. Biografie e libri storici anche se il primo vero amore con la lettura è nato attraverso “Uno studio in Rosso”, primo romanzo sulle avventure di Sherlock Holmes che mi ha spinto poi a collezionare tutti i libri sul celebre detective!

CUCINARE

La mia passione per la cucina nasce con la pizza, ho lavorato come pizzaiolo per alcuni anni ed ora mi diverto ad organizzare cene con amici dove propongo svariati piatti, su tutti riscuotono maggior successo ricette della tradizione romana e la mia personale versione del chili con carne! 

FILM DI CARLO VERDONE

Un amore spassionato verso questo artista e il suo modo di fare cinema!

I suoi film continuano a riempire le mie giornate di gioia, specialmente le più difficili, basta ricordare una battuta e torna il sorriso …il potere di un modo di fare cinema unico, sempre in equilibrio tra comicità e malinconia “buona” che permette di riflettere sulle varie sfumature della vita. Il mio film preferito? C’era Un Cinese In Coma!

LONDRA

Pazzesca! Sono andato a Londra per la prima volta con mio fratello nel 2022, per andare a trovare uno dei miei più cari amici che vive là ormai da anni… Una città piena di energia, un nuovo mondo da esplorare ricco di storia musicale, un’aria nuova mai respirata prima che ritrovo ogni volta che ritorno con appuntamento fisso ad aprile.

REGIA 

Sono sempre stato appassionato di cinema e in particolar modo di regia cinematografica, un interesse scaturito inizialmente dalla curiosità, che mi spingeva ad approfondire la realizzazione dei miei film preferiti.

Ho concluso da poco un corso per approcciarmi in modo più concreto e professionale a questa favolosa arte che mi permetterà di curare in prima persona i videoclip dei miei brani. Tra i vari sogni nel cassetto ci sarà spazio anche per un cortometraggio.