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Pop

Le 5 cose preferite di Mc Matt e Marica Rotondo

Dal 18 giugno è disponibile in rotazione radiofonica “IT’S MAGIC”, nuovo brano di MC MATT che vede il featuring di MARICA ROTONDO. Il singolo è stato pubblicato su tutte le piattaforme di streaming il 12 giugno. Viviamo in un mondo meraviglioso, una realtà in cui tutto ciò che desideriamo si può avverare magicamente. Il segreto per far accadere le cose è realizzarle prima dentro di noi, in coerenza con ciò che siamo veramente: questo è il messaggio principale e il cuore pulsante di “IT’S MAGIC”, nuovo brano di MC MATT in collaborazione con MARICA ROTONDO. Un singolo caratterizzato da sonorità  tipicamente associate all’estate, la stagione che più tra tutte regala emozioni che poi si trasformano in ricordi senza tempo.


«“It’s Magic” è il frutto di un percorso personale di riscoperta e consapevolezza – spiega MC Matt a proposito del nuovo brano – Una serie di coincidenze e segnali mi hanno guidato durante la composizione e l’arrangiamento del brano, la scelta della performer con cui collaborare, la scelta della location del video musicale. Tutto si è incastrato perfettamente lasciandomi la sensazione di vivere, non a caso, una magia».

Il videoclip ufficiale di “It’s Magic”, diretto dallo stesso MC Matt, vede protagonisti lui e Marica Rotondo mentre sembrano cercarsi tra i meandri di suggestive location estive. La canzone prosegue, la sequenza di immagini cambia alternando cornici e colori fino ad arrivare all’incontro tra i due che si ritrovano, nella suggestiva cornice del faro di Murro di Porco (Siracusa) con le luci del tramonto del Sud.

Abbiamo chiesto loro quali sono le loro 5 cose preferite!

MARICA:
 – Correre sotto la pioggia: adoro correre sotto la pioggia e ascoltare musica , lasciare andare le emozioni , piangere o ridere 


– Stare con il mio cane: Pedro è entrato nella mia vita è mi ha restituito il sorriso in un momento un po’ buio…. è un vulcano di energia 


– Allenarmi in palestra, una passione riscoperta da poco tempo…. sono un diesel … fatico a partire ma poi non mi fermo più

MATTIA:
– Coltivare relazioni alla pari, che siano di amicizia, amore o lavoro.
– Visitare sempre nuove mete. La passione per il viaggio, la storia e la cultura dei vari paesi è una cosa che mi affascina e scarica lo stress della routine.


– Fotografare. La passione per la fotografia nasce dalla mia professione di filmmaker, entrambe coltivate dal mia attrazione per l’immagine.

IN COMUNE: 
– Sedere a tavola, mangiare e bere bene. Se c’è una cosa alla quale proprio non sappiamo rinunciare è il buon cibo. 
– Cantare e suonare … anche se siamo in casa, ci aiuta a scavare dentro le nostre emozioni con i brani che meglio le possono interpretare.

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Indie

In un mare di ricordi con Nube

Nube, lo abbiamo conosciuto con “come un film di wes”, il suo singolo d’esordio per casa Revubs Dischi e continuiamo il viaggio mistico della sua conoscenza con il nuovo brano “Dejà vu”, fuori dal 9 luglio.

Continua l’attenzione dell’artista per tutto ciò che è immateriale ed etereo, come la musica, il passato, un dejà vu appunto. Per anni la scienza e la psicologia hanno tentato di spiegare un fenomeno tanto verisimile quanto paranormale: una connessione con il nostro io più lontano? Oppure una sorta di back up dei nostri ricordi mentre siamo impegnati a fare altro?

Nube ci dà la sua versione. E anche noi, incuriositi, non potevamo non intervistarlo, per farci spiegare tutti i segreti nascosti dietro la genesi del suo nuovo brano.

Non perdetevi la video intervista qui sotto!

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Indie Pop

Le 5 cose preferite di Giacomo Luridiana

Dal 16 luglio è disponibile in rotazione radiofonica “IL DIAVOLO DEL JERSEY”, nuovo brano di GIACOMO LURIDIANA già presente sulle piattaforme di streaming.IL DIAVOLO DEL JERSEY” è una canzone che attraverso le sue sonorità folk parla di sentirsi confusi e spaesati, ma immensamente liberi. In questo pezzo, GIACOMO LURIDIANA canta e racconta una storia sul senso di libertà, un sentimento che può essere dolorosissimo. Spiega l’artista a proposito del singolo: «Il diavolo del Jersey” è una canzone che guarda il mondo attraverso gli occhi di chi si sente fuori posto e sbagliato e che celebra la strana libertà che ne deriva».

Gli abbiamo chiesto le sue 5 cose preferite!

Inter

Non so bene come sia nata la mia passione per l’Inter. Per tanti sono i genitori che ti introducono a una squadra e ti portano allo stadio, io allo stadio ci sono stato per la prima volta 6 anni fa. Mia mamma si è sempre definita interista, ma più per spirito di ribellione visto che dei suoi tre fratelli due erano milanisti e uno genoano. Nessuno però in famiglia segue particolarmente il calcio. Da piccolo andavo a vedere le partite dai miei vicini di casa seduto di fianco al signor Paoletti, toscano come mio nonno e interista DOC. Da ragazzino non avevo molti amici con cui condividere questa passione e alle superiori ho smesso per alcuni anni di seguire il calcio. Date le premesse non dovrei essere così interista, non ho un legame familiare saldo con la squadra come tanti altri tifosi e non è una passione che ho ereditato da mamma o papà, eppure le emozioni che mi regala da sempre l’Inter sono indescrivibili. C’è qualcosa nell’essere interisti in cui mi identifico, l’essere fratelli del mondo, la sofferenza quasi omicida prima del successo, le bandiere e i campioni silenziosi come Picchi e Zanetti; tifare Inter per me non è solo tifare una squadra di calcio, è molto di più.

Pesci

Quando vedo un pesce mi imbambolo. Non so cosa sia, ma mi affascinano tantissimo; forse è che sono esseri viventi, ma così radicalmente diversi da tutti gli altri e pensare a come sarebbe la vita subacquea mi incuriosisce. Gli uccelli volano, ma sanno anche camminare, mentre i pesci sanno solo nuotare, in questo senso sono più “alieni” degli uccelli. Poi la loro forma, i loro colori, il mistero dell’ambiente che abitano dove non ci sono praticamente insediamenti umani fissi a eccezione di qualche stazione petrolifera solitaria, sono tutte cose che mi affascinano. In sostanza, mi piacciono i pesci.

Nuotare

Fin da piccolo ho avuto una paura irrazionale dell’acqua. Mi piace tantissimo sentirla addosso, tuffarmici dentro, immergermi, ho questa fascinazione per i pesci, eppure dopo un po’ che nuoto o galleggio a morto non posso fare a meno di pensare che il rumore dei sassolini sul fondale potrebbe essere uno squalo. Per questo quando ho bisogno di una scossa, di scrollarmi di dosso un po’ di apatia e mi capita di essere in un posto di mare mi piace fare una lunga nuotata e quando inizio a pensare costantemente che uno squalo potrebbe saltare fuori in qualsiasi momento spingermi un po’ più in là. Perché in fondo in fondo lo so che le probabilità che uno squalo mi mangi sono prossime allo zero, solo che sul momento si amplifica nella mia testa quel pensiero che so essere irrazionale e per darmi una scossa di adrenalina è l’ideale.

Viaggi

Con viaggi intendo proprio la parte del viaggio. Certo, mi piace visitare posti nuovi, ma se il viaggio da casa a qualche altro posto è in macchina, in treno o in autobus è probabile che alla fine mi piaccia più il viaggio della destinazione. Guardare fuori dal finestrino, il panorama piatto dell’autostrada, il cielo che si sposta tutto intorno a te, le pause in autogrill, le campagne che sfrecciano di fianco ai binari. C’è qualcosa nel viaggiare che ti ricarica, come una strana forma di meditazione.

Cucinare

Mi piace un sacco cucinare, soprattutto quando ho un po’ di tempo. Non pianifico molto quello che cucino, mi lascio abbastanza trasportare dal momento, cosa che ha sempre dato abbastanza fastidio a mia nonna che cucina da dio; a me piace dover far saltare fuori delle idee al momento. Però direi che me la cavo bene, mi piace sperimentare in cucina e se dovessi sparare delle statistiche direi che il 50% delle volte ne esce qualcosa di veramente buono, il 30% qualcosa di decente e il 20% delle volte è un fallimento.

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Indie Pop

Le cinque cose preferite di Aljssa

Fuori dal 15 giugno “Questioni di tempo”, il singolo di debutto della giovane Aljssa. Un brano frizzante dai ritmi pop che racconta un amore giovanile. Quegli amori che hanno bisogno di tempo per consolidarsi.

“Questioni di tempo” è stato scritto da Fabrizio Berlincioni. Il noto autore ha già collaborato con cantanti di grandi rilievo come Anna Oxa, Andrea Bocelli, Mina e tanti altri. I suoi brani si sono sempre classificati in modo egregio al Festival di Sanremo. Ci vengono in mente brani come “Non lo faccio più” e “Ti lascerò” che hanno vinto rispettivamente nel 1976 e nel 1989.

Poesie d’amore e di vita di Pablo Neruda

Questo libro raccoglie le poesie più belle di Pablo Neruda. Ricordo di averlo letto per la prima volta a 19 anni e di esserne rimasta totalmente affascinata. Durante l’adolescenza e la giovinezza sperimentiamo emozioni e sensazioni nuove che ci stimolano ad intraprendere un percorso di ricerca di noi stessi e delle cose della vita. La curiosità e la voglia di trovare risposta alle domande esistenziali ha permesso d’imbattermi in questa meravigliosa lettura. La poesia di Neruda é creativa,energica, musicale, speciale ma allo stesso tempo semplice, diretta e reale. L’amore viene celebrato in ogni suo aspetto ed è vissuto dall’autore in modo intenso e totale. La mia poesia preferita è “Il tuo sorriso” in cui il poeta  ricorda il sorriso della donna da lui tanto amata e ogni volta che pensa a lei si rafforza e riesce a superare ogni difficoltà. I versi più belli per me sono:”Toglimi il pane se vuoi, toglimi l’aria ma non togliermi il tuo sorriso”.

Il quadro “La quiete” di mia zia Danila Colucci

É stato realizzato nel 1986 da mia zia ed ha per me un grande valore affettivo ed una grande forza evocativa . Il quadro è uno squarcio d’Africa al tramonto. Sullo sfondo si scorgono delle colline azzurre baciate dagli ultimi raggi di sole. A sinistra si trovano una donna in attesa ed il suo bambino: sagome in ombra ,sotto un albero d’acacia ad ombrello. Questo quadro mi conduce in uno spazio incontaminato dov’è possibile gioire delle meraviglie della natura.

“My octopus Teacher”

Ho visto questo docufilm lo scorso inverno in un momento di nostalgia dell’estate.

Racconta la storia di un’insolita amicizia nata tra il registra sudafricano Graig Foster e un polpo selvatico femmina nelle fredde acque oceaniche al largo di Città del Capo. Il legame che si instaura tra i due è speciale e commuovente. Questo cortometraggio mi ha colpito per la bellezza delle immagini e mi ha permesso di vivere insieme all’autore un’immersione fisica e spirituale come parte integrante della natura.

I love you more than I’ll ever know di Donny Hathaway

questo brano,ascoltato per la prima volta a 18 anni mi ha permesso di scoprire il soul e di entrare quindi in contatto con la cultura black. Il testo è una dichiarazione d’amore forte e diretta in cui l’autore dice di voler essere non un uomo qualunche ma qualcuno che la sua donna possa amare,credere e capire. È questo il suo sogno: essere ciò che vuole la sua amata e scoprire le parti più profonde della sua anima. I miei versi preferiti sono: “ Io sono carne e sangue ma posso essere qualsiasi cosa tu chieda diventare il presidente della General Motors o solo un piccolo inutile granello di sabbia”.

I sospiri del mio cuore

https://www.youtube.com/watch?v=ig1Z8feELco

È un film d’animazione giapponese del 1995 ispirato al manga “Sussurri del cuore” di Aoi Hiiragi. Lo vidi per la prima volta quando ero piccola in una fredda sera d’inverno. Mi piacciono tantissimo questo tipo di pellicole perchè raccontano storie semplici con entusiasmo e maturutà in cui realtà e fantasia si fondono.

Narra la storia d’amore tra Shizuku e Seiji, due ragazzi giapponesi pieni di sogni e speranze per il futuro. Lei sogna di diventare un scrittrice di romanzi, lui un bravo liutaio. Tutto nasce in biblioteca quando Shizuku si accorge che nella scheda dei prestiti ricorre sempre un cognome di un ragazzo prima del suo. Il primo incontro avviene in un negozio di antiquariato in cui Seiji si rileva essere la misteriosa persona con i suoi stessi gusti letterari . Nasce così una bella amicizia che si intensifica sempre più finchè il ragazzo rileva di dover partire per un tirocinio di due mesi a Cremona. Durante questo periodo lei decide di decicarsi alla scrittura di un romanzo. Un giorno shizuku svegliatasi alle prime luci dell’alba si affaccia alla finestra e vede Seiji rientato in anticipo dall’Italia e le confessa il suo amore nel suo posto segreto chiedendole se fosse disposta a sposarlo un giorno.

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Indie

Le 5 cose preferite dei Garpets 30k

Esce martedì 22 giugno 2021 il singolo 22 giugno dei Garpets. Un nuovo atipico singolo estivo che vuole raccontare il rapporto conflittuale che si ha con il proprio compleanno, un brano nostalgico che si muove tra cantautorato e it-pop che sa far ballare, piangere e si prende anche un po’ in giro.

Abbiamo chiesto loro quali sono le loro cinque cose preferite.

Massimo – “Storia di un impiegato” di Fabrizio De Andrè: Quando ho dovuto scegliere l’argomento per la mia tesi non ho mai avuto dubbi. Un concept album unico nel suo genere che non riesco a skippare, dove c’è tutto: lotta, politica, amore, delusione, rapporti conflittuali con le figure del potere. Mi ci perdo, mi ci incazzo, ci piango e ci trovo la forza per superare le ingiustizie della vita.

Simone – “Il Piccolo principe” di Antoine De Saint-Euxupéry:

Chi non lo ha mai letto o é un pazzo… o mente. Letteralmente un’esperienza. Viaggio, sentimenti, aspirazioni, ossessioni, brame, amicizia, amore, esplorazione, ammaliamento, tristezza, depressione, gioia. Tutto racchiuso in un libro di poco più di un centinaio di pagine. Si dice che questo libro vada letto almeno tre volte nella vita, da bambini, adulti e vecchi… Ed é vero. Ti fa rendere conto di quanto cambi la percezione che hai della vita a distanza di pochi anni… Influenzando il tuo modo di concepire le tue passioni, compresa la musica.

TuttiTre uomini e una gamba di Aldo Giovanni e Giacomo: semplicemente da dove è partito tutto. Il nome della nostra band, le nostre citazioni continue e il nostro logo. Tutto gira intorno a quel film. Ci piace pensare che come quei tre amici che fanno un viaggio verso qualcosa che però non gli appartiene e che scoprono le bellezze della vita tramite imprevisti durante il viaggio, anche noi nel nostro viaggio musicale capiamo che è bello fermarsi a gustarsi le piccole cose che succedono durante il cammino, senza però avere una meta finale, ma sempre la forza di camminare.

GiacomoBlade Runner di Ridley Scott: Blade Runner il colosso, forse anche un po’ banale che, da amante della Synthwave e del genere Cyberpunk, non posso non mettere tra le mie cose preferite. Un film che fa riflettere sulla natura dell’uomo, sul “cosa ci rende umani” e che, nel celeberrimo monologo finale, ti strappa anche qualche lacrima. Il tutto condito da un’ambientazione incredibile (ma sono di parte) e le inconfondibili note di Vangelis.

Tommaso – La Notte
Amo tutto di lei, dai suoi abitanti, alle sue atmosfere, alle sue tradizioni. Ne abbiamo passate tante insieme, Cara Dolce Notte, e mai dimenticherò tutto quello che mi hai regalato e tutto quello che avrai un serbo per me. Con qualche bella musica di sottofondo, Mentre avanzo nella tua oscurità, Verso l’infinito e oltre…

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Indie Pop

Il lockdown secondo Limoni

Fuori per Visory Indie da venerdì 21 maggio un nuovo singolo di Limoni dal titolo Brucia la stanza. Il cantautore ferrarese milita nella scena indie dal 2017 e con questo pezzo ci regala un affresco nitido e tagliente di che cosa si possa provare quando amore e odio si miscelano in un’unica tinta. La produzione, realizzata da Sugar Teddy miscelando il pianoforte suonato da Limoni con chitarre e sintetizzatori, crea un ambiente evocativo e nostalgico che si apre definitivamente in un ritornello da cantare a squarciagola.

Gli abbiamo chiesto com’è andata quando c’è stato il lockdown.

Come stai passando questo strano periodo, qual è la tua routine?

È un periodo un po’ così, sa un po’ di tempo sprecato, no? La routine va avanti tra studio, lavoro e soprattutto musica, che penso sia stata fondamentale per colmare quella sensazione di vuoto e di prigionia degli ultimi lunghi mesi. La scrittura, la composizione rappresentano per me una boccata d’ossigeno all’interno di questo strano universo pandemico, come se fossero l’unica maniglia con cui tenersi aggrappati ad una normalità che facciamo sempre più fatica a ricordare. Nonostante tutto, sono sempre fiducioso riguardo ad una rapida ripresa: torneremo presto a cantare insieme!

L’arrivo della pandemia ti ha sconvolto qualche piano? Quale? 

Sì, fondamentalmente ha sconvolto un po’ il mio piano di vivere, che penso sia un po’ il piano di tutti. Per un artista è importante provare un determinato tipo di sensazioni, l’ispirazione nasce anche da esperienze nel quotidiano, da una serata all’insegna del vino rosso, da una passeggiata alle due di notte. Non poter più sperimentare sulla propria pelle questo tipo di situazioni priva di un importante lato artistico: ci vogliono emozioni forti.

Te la ricordi la primissima quarantena? Come la passasti?

Assolutamente si! Ero nella fase finale di un progetto in lingua inglese all’epoca e mi ricordo che me ne stavo tutto il giorno a scrivere canzoni in camera mia, che ha queste finestrelle quadrate da cui entra davvero poca luce! L’unica gioia era il Montenegro: il numero di bottiglie bevute durante il lockdown davvero non riesco a ricordarmelo. Stavamo tutti un po’ crollando, a parte i bilanci dei produttori di amari, quelli salivano a razzo.

Di cosa parla il tuo ultimo disco? L’hai scritto nell’ultimo anno?

Il mio primo singolo “Brucia la stanza” è un po’ un misto di situazioni, pensieri, immagini che si riferiscono ad una passata storia piuttosto burrascosa. Ricordo di averla scritta la scorsa estate, in spiaggia libera: avevo litigato con questa ragazza e allora qual miglior occasione per prendere in mano la penna?! È uscita di getto, era necessario solo un input reale per far scaturire il tutto dalla testa. È interessante come ci siano giorni in cui apri il notes e in due ore non esce una parola, mentre in certi momenti, all’improvviso, ti si palesa tutto nella mente come un pacco regalo. Per “Brucia la stanza” è stato così, mi sono seduto sul telo ed era tutto lì, musica e parole: dovevo solo trascrivere.

Cosa ti manca più di qualsiasi cosa? 

Mi manca vedere le persone senza la paura di abbracciarsi, di baciarsi, di sussurrarsi pensieri da vicino. Mi manca il contatto umano quello vero, non quello intimorito. Manca ballare e sudare in una sala, manca il non dover guardare continuamente l’orologio per tornare a casa entro un orario prestabilito. Direi che mi manca un po’ l’emozione del vecchio quotidiano in generale, ecco. Ma sono speranzoso: finirà presto.

Ti ricordi ancora l’ultima serata che hai fatto post 22.00?

In verità no, ma sicuramente mi ricorderò bene la prima che farò a coprifuoco eliminato! Limoni per tutti!

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Indie Internazionale Pop

Il lockdown secondo Pietro Berselli

Esce venerdì 9 luglio 2021 Nord Europa, il nuovo singolo di Pietro Berselli, che segue l’uscita di Spettatore, singolo pubblicato a giugno. Il cantautore bresciano ma padovano di adozione ci avvicina al suo secondo album dal titolo Evidentemente No, fuori per Dischi Sotterranei. Nord Europa è per tutti quelli che conoscono fin troppo bene l’altra faccia della nostalgia, quella che spezza il cuore.

Scelgo il Nord Europa come feticcio di terra dalle mille opportunità, ma potrebbe essere qualsiasi luogo, dipenda da chi ascolta. Non è così scontato pensare che alle volte per andare avanti, bisogna lasciarsi qualcosa alle spalle.

Gli abbiamo chiesto com’è stato il suo lockdown.

Come stai passando questo strano periodo, qual è la tua routine?
La mia routine ruota attorno ai due grandi momenti della giornata: il pranzo e la cena. Adoro la cucina quasi quanto la musica e la fotografia, quindi durante questo strano periodo ho potuto applicarmi parecchio alla prima, essendo le altre due impossibilitate maggiormente dagli spostamenti o da un improvvisa mancanza di creatività dovuta allo sbalestramento a cui siamo tutti stai soggetti.

L’arrivo della pandemia ti ha sconvolto qualche piano? Quale?
Ha sconvolto tutto. Ogni piano che avevo è stato rimandato a data da destinarsi, cancellato o nei migliori casi modificato.

Te la ricordi la primissima quarantena? Come la passasti?
La passai in un piccolo bilocale a Brescia, isolato come tutti. Dio benedica l’internet.

Shot with NOMO 135 B.

Di cosa parla il tuo ultimo singolo? L’hai scritto nell’ultimo anno?
No fa parte dell’era pre-covid. Spettatore parla della sensazione di restare fermo mentre tutto scorre ai 300km/h, della sensazione di perdere il treno, di restare indietro, di non essere riusciti a cogliere l’occasione. Dell’ansia di dover fare e avere tutto e subito.

Cosa ti manca più di qualsiasi cosa?
Sopra ogni cosa i concerti.

Ti ricordi ancora l’ultima serata che hai fatto post 22.00?
Devo essere sincero. Non mi ricordo.

Shot with NOMO 135 Ti.

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Pop

Max Casali: il mio “St3rzo” è un calembour

Il 4 giugno 2021 è la data che sancisce il ritorno discografico del cantautore romano Max Casali con “St3rzo“, a cinque anni di distanza da “Secondo a…nessuno!” e a dieci da “Per certi versi”.

Noi abbiamo colto l’occasione di farci raccontare il suo nuovo album, buona lettura!

Ciao Max benvenuto! Complimenti per l’uscita del tuo album “St3rzo”, ti va raccontarci qualcosa su questo progetto?

Certamente! Anzi, vi ringrazio per questa occasione che mi date. E’ un progetto forse un pò fuori epoca, poichè far uscire 13 canzoni non è lo standard richiesto da ascoltatori sempre meno pazienti di far sostare le orecchie per tentare di ca(r)pirne i significati più reconditi; però è intriso di onestà: quella che perseguo da sempre per non essere banale e, soprattutto, per portare rispetto a chi ascolta le mie canzoni, donandogli il mio impegno….Massimo.

Quale tra le 13 tracce ti emoziona di più?

Spesso è molto difficile fare delle scelte, però c’è un dato eloquente che ti dà un’indicazione precisa: quando, nel momento che la sto incidendo o ri-ascoltando mi percorre un brivido sulle braccia. Indicherei Popolo di maghi”, riproposta con un finale di violini più lungo e maestoso e poi “Segnali di noi(a)” perchè in sala d’incisione ho provato l’emozione di sentirmela addosso con  passione ed ardore a tal punto che è stata l’unica della serie “buona la prima…”

Parlaci del significato del titolo “St3rzo”!

Per citare un francesismo, è un “calembour”, un gioco di parole che racchiude il doppio significato che trattasi del mio Terzo album, ma poi basta aggiungere una “S” per evidenziare che conterrà una tratta di virata stilistica, soprattutto nella parte centrale del disco, quella che va da “Bulli e rupe” a “Manipo(po)lazione”

Dove ti piacerebbe suonare live questo album?

Più che concerti, la dimensione migliore per presentare il disco la vedrei con degli show-cases nei centri commerciali: meno pubblico per poter avere il piacere di scambiare parole con gli estimatori ed accontentare, cosi, un pò tutti. 

Cos’hai in programma ora?

Avvicinandosi le ferie per tutti, questo primo mese di uscita è stato come dare un’anteprima dell’album ma poi a settembre uscirà il disco anche in formato fisico e potremo, cosi, riprendere la sfera promozionale con testate, radio e tv. Inoltre, non ignorerò chiaramente le voci di altre ispirazioni, pronto a mettere nero su bianco altre tematiche . Buone ferie a tutti e vi aspetto dopo l’estate.

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Indie Pop

Il tema natale di Giallo

Da venerdì 4 giugno sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme digitali “La teoria dell’universo”, il nuovo singolo di Giallo. La Teoria dell’Universo è un brano nato a gennaio 2020. Pensato da Giallo per l’uscita del suo primo EP (ancora progetto ipotetico al tempo), la Teoria dell’Universo è una dedica alla musica. Nasce da una poesia scritta al pianoforte di notte, che fa da intro al brano. Nuda, è poi stata vestita da Federico Sapia. Un abito su misura. Colletti orchestrali e gemelli che sono bischeri di   violini. La Teoria dell’Universo è un brano che esplode verso l’alto, per poi ritornare di colpo dentro la stanza di Dorchester House a Notting Hill.

Abbiamo calcolato il suo tema natale.

Sole in Toro
Per te è importante aver soldi quanto basta per vivere senza ansie. Sei una persona istintiva che ama le gioie semplici della vita: ti piace mangiare bene, dormire a lungo e profondamente, vivere il più possibile a contatto con la natura. Vero o falso?

Vero. Anzi falso. No vero. Boh, è un casino.

Quando si hanno tanti progetti e sogni per la testa è difficile vivere senza ansie. Perché vorrei sempre un po’ di più. Voglio qualcosa di più da un cielo che guarda impassibile. I soldi non mi ossessionano, vivo con la fiamma al minimo da sempre. Però per i miei progetti i soldi serviranno. Quindi devo rimboccarmi le maniche. Viola dice che sono uno stereotipo. Che voglio i soldi, che voglio andare veloce, e che mi piace il pallone. Viola, non lo vuoi capire che sono solo un romantico con troppi sogni per la testa?

Ho un parrucchiere fidato a Malta, Frank. Poi ne ho uno a Roma, il Moro. Ed uno a Torino, il-Gu. Il primo lo pago in fiori, il secondo a schiaffi, il terzo in cocomero. Frank non si fa fare foto. Mangiare bene sì. L’ho preso da mio nonno Arnaldo credo. Lui era di Genova. Cucinava un coniglio con i pinoli che mi faceva impazzire. Poi le alici al limone. Era un toro, come me. Amava cucinare, e godeva nel mangiare. Io amo cucinare se godo nel mangiare. Mi manca Arnaldo, lui si che era un uomo grande. Falso che dormo a lungo e profondamente. Non mi piace dormire, perché sento di perdere tempo. Quando ero al liceo avevo fatto un calcolo tutto ragionato. Allora, andare a dormire 10 minuti più tardi ogni sera significa guadagnare 5 ore di vita al mese. Che sono 60 ore all’anno. Due giorni e mezzo. Se vivo 80 anni sono 200 giorni guadagnati. Dico, duecento. Finisce che non dormo mai. Molti mi dicono che è un ragionamento stupido. Probabilmente lo è. Ma io ci sto bene.

La natura è mia amica. Da sempre e sempre lo sarà. Dormire nella natura. Immergersi in mare fino a perdere il respiro per sentire la sua forza. Sotto sono morto. Sopra sono vivo.

Ascendente in Pesci

Sei sensibile e fantasioso. Sei generosissimo e poiché non ti piace promettere quel che non puoi dare, ti dedichi concretamente al bene del prossimo, dai familiari alle persone bisognose. Vero o falso?

È vero. Che la fantasia è la mia migliore amica, e che mi aiuta a trovare le risposte alle domande più difficili sulla terra. Fantasia che sembra un mondo totalmente immaginario, scollegato da quel che esiste. Creare una realtà fittizia come gli uffici delle aziende di Malta. In realtà per me la fantasia è traduzione della realtà vera. Quella che vedo e che sento. Come tradurre quel che vivo in una maniera da me più comprensibile. La fantasia è un astronauta. Di quelli che sono nati con il desiderio di scoprire cosa c’è oltre le stelle. Che sale da una scala lunga fino all’infinito, fino alle nuvole. E da lì si vede la luna. In tutta la sua bellezza e fragilità. La luna ha una rosa, un’antenna, un satellite che prende tutti i canali di TVFantasia. Sì, io sono la luna. Sì, io sono sensibile. L’astronauta deve essere delicato, se non può fare male.

Non prometto quasi mai. Se prometto è perché so di potercela fare. Underpromise, overdeliver. Fondamentale per me, che amo il bene degli altri, ma amo il bene di me stesso. Mi dispiace. Perché a volte so essere più egoista che generoso. Però si impara, si migliora.

Luna in Ariete
L’ideale inconscio per un uomo che nasca con questa posizione lunare sarà di unirsi ad una donna poco remissiva e piuttosto attiva, decisa, autonoma e combattiva. Vero o falso?

Vero. Il mio balconcino è stretto stretto. Come i funghi fritti fritti di Benigni. Non lo vuole nessuno. A parte che almeno c’è un filo d’aria da respirare. Mentre il caldo è fermo in questi giorni. Tanto da esaltare i pensieri ed annientare i muscoli. Però pare una prigione. Con tanto di sbarre tutte intorno che non vogliono farmi scappare. Il caldo dentro casa, e le sbarre tutte intorno. Non è che ho tanta alternativa se non stare qui. Ve lo faccio vedere in foto, così capite cosa intendo.

Io che invece vorrei poter essere Peter Pan. Avere della polvere magica che mi faccia crescere le ali. Mentre ascolto “Wheels fall out” dei Good Housbands. Far crescere le ali e volare via da questa isola. Che è bella ma è troppo lontana. Per uno come me che ora come ora vorrebbe solo darti un bacio di quelli che fanno un suono fortissimo. A stampo sulle labbra. Per far sentire a tutti come mi sei mancata questa settimana. Per far sapere al mondo che mi sei mancata da morire. Vorrei volare da te e nascondermi dentro al tuo giardino. Guardare quei fiori che tanto ami. Perché quando ami qualcosa devi saperlo volere, e devi saperlo dimenticare. Per poterlo amare sempre. Fiori amati e dimenticati. Perché mi mandi queste foto dai? Sto provando a raccontarti una storia. Sappi dimenticare.

Voglio arrivare nel tuo giardino come un’ombra. Ed entrare dalla porta finestra come un ladro di opere d’arte. Un puma. Silenzioso. Che alla fine un puma è un leopardo. Passare accanto alla porta del bagno e vederti lavare i denti. O magari struccarti. Con tutta la faccia nera come fossi un pagliaccio nel suo camerino. Vorrei prenderti lì. Invece entro in camera e mi nascondo dietro la porta. Voglio farti piangere. Di gioia. Di rabbia. Allora tu entri in camera. Ed io ti copro gli occhi con le mani. Voglio che pianga nelle mie mani. Vorrei piangere anche io, ma non so se so farlo. Tu piangi pure nelle mie mani. Poi ti prendo con le mani vicino alle orecchie. Perché le tue orecchie sono petali di calle. E ti bacio. Ti bacio fortissimo perché non riesco a tenermi. E sento quanto sei fragile. E sento quanto sei forte. Questo è il mio ideale adesso.

Venere in Pesci
Occorre sottolineare il lato masochistico di questa posizione planetaria, trattandosi di una Venere molto propensa a vivere l’amore con una certa dose di sofferenza. Difatti la sensibilità del segno conferisce a Venere delle tinte spesso drammatiche, dalle sfumature scure, in quanto la realizzazione affettiva risulta condizionata da scelte difficili di compagni complicati. Vero o falso?

Vero. Credo che chiunque sia alla ricerca di qualcosa di più possiede un’innata tendenza a vivere con una certa dose di sofferenza. È banale da dire, ma i momenti di sofferenza rimangono più impressi. Colpiscono forte e fanno crescere, come il vento. In amore, come in tutto quello che esiste attorno, mi piace incontrare la sofferenza. Però ho imparato ad accoglierla a braccia aperte, aspettandomi un abbraccio e ricevendo uno schiaffo. Non mi piace mostrare la mia sofferenza. Sono sensibile, molto, sì. Però sono anche orgoglioso, molto, sì. Quando soffro lo so io. Quando soffro vesto maschere di Venezia. Se soffro lo puoi leggere tra le righe.

Marte in Toro
Spesso è evidente una tendenza al sovrappeso, alla testardaggine e ad una incontrollabile gelosia, magari mascherata da un’apparente calma esteriore. Vero o falso?

Molto vero. Molto. Tutto vero. Sovrappeso mentale piuttosto che fisico (anche se, non fosse per il mio metabolismo, le carbonare che sbrano si farebbero sentire). Mentale inteso come sovraccarico di idee, progetti, che mi riempiono la testa e in qualche momento prendono il sopravvento sulle leggi del possibile. Devo imparare a gestire meglio. Di conseguenza la testardaggine è d’obbligo. Anche perché i miei progetti tendono ad andare contro a tutti e tutto. L’unica che mi sa far cambiare idea è Sofi. Perché ha capito come prendermi. Di petto. Io che voglio camminare da solo, ma poi me la prendo se gli altri si allontanano. Geloso lo sono stato fin da piccolo, quando davo i pizzicotti alle allieve di pianoforte di mia mamma. Ve l’ho detto, vesto maschere di Venezia molto bene. So sembrare calmo. Ma se sei attento me lo leggi dentro.

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Indie Pop

Le 5 cose preferite di Romeo e Drill

Esce oggi venerdì 25 giugno 2021 per Lizard Records Music CALMANTI, il nuovo singolo del duo formato da Romeo e Drill. Il brano affonda le proprie radici nelle influenze pop dei primi anni 2000 e crea un contrasto tra testi d’amore sofferti e strumentali leggere, come se la musica fosse lo strumento perfetto per scrollarsi via di dosso le delusioni sentimentali.
 
Romeo e Drill mettono a confronto la fase pre e post relazione con l’elenco di ciò che il rapporto ha dato e poi tolto per arrivare alla conclusione che una situazione di stallo non era più tollerabile. Il brano unisce le movenze pop degli Zero Assoluto, la malinconia urban degli PSICOLOGI e l’irriverenza punk dei Blink 182: un riassunto musicale di una generazione in bilico.

Per l’occasione, abbiamo chiesto loro le loro 5 cose preferite!

ROMEO – PASSARE IL TEMPO CON IL MIO CANE: sicuramente uno dei tratti fondamentali della mia persona riguarda il rapporto che ho con il mio cane, Jack. Oltre la musica, lui possiede una valenza emotiva incredibile, alleggerisce le mie giornate ed anche nei momenti tristi è sempre il primo a starmi vicino. È un rapporto che ho coltivato nel tempo, basato su un elemento a me caro, la fedeltà. Essendo un ragazzo che difficilmente si fida delle persone, con Jack ho riscoperto la bellezza del poter affidare una mia emozione a qualcuno che non sia io stesso. È bellissimo, mi segue ovunque, mi sveglia la mattina e si addormenta con me la notte.

DRILL – L’ALBATRO DI BAUDELAIRE: estraniarsi e rimanere in disparte in situazioni particolari è forse un tratto più che distintivo del mio carattere. Essendo molto legato alla letteratura, la poesia di Baudelaire, nel quale descrive l’albatro come animale che si distacca dalla nave dei marinai e li guarda dall’alto osservando in silenzio, rappresenta a livello di immagine esattamente il mio comportamento. Amo ascoltare ed osservare.

Spesso, per divertirsi, i marinai

Prendono degli albatri, grandi uccelli dei mari,

Che seguono, pigri compagni di viaggio,

Le navi in volo sugli abissi amari.

L’hanno appena depositato sulla tolda [il ponte della nave],

E già il re dell’azzurro, maldestro e impacciato,

Strascina pietosamente accanto a sé

Le grandi ali bianchi come se fossero remi.

Com’è sinistro e fiacco il viaggiatore alato!

Lui, poc’anzi così bello, com’è comico e brutto!

Uno gli mette la pipa sotto il becco,

Un altro, zoppicando, imita lo storpio che volava!

Il Poeta è come lui, principe delle nubi

Che sta con l’uragano e ride degli arcieri;

Esule in terra fra le grida di scherno,

Le sue ali da gigante gli impediscono di camminare.

ENTRAMBI – PING PONG: entrambi siamo grandi amanti del ping pong, tra una registrazione e l’altra passiamo le ore a sfidarci. È quel momento della giornata in cui stacchiamo anche mentalmente dal lavoro e ci sfidiamo costantemente, mettendo in palio anche due birre hahah!

ENTRAMBI – LE SIGARETTE: chiedeteci tutto, ma quando davvero chiediamo un momento intimo per stare per fatti nostri, la notte diventa il luogo ideale per fumare una sigaretta, pensando ai suoni e alle melodie da utilizzare per una canzone. Entrambi abbiamo il vizio del fumo in situazioni analoghe: fumiamo sempre durante l’ascolto di un brano in studio o in momenti di creatività. Sappiamo che fa male e forse più in la dovremmo smettere, ma per ora ciò che ci accomuna ce lo teniamo stretto.

ENTRAMBI – IL CALCIO: Drill, grande tifoso romanista e Romeo ottimo estimatore di calcio. Condividiamo spesso momenti in cui guardiamo le partite di calcio, commentando qualsiasi cosa. Ogni tanto, nel tempo libero, organizziamo una partitella di calcetto e ci ammazziamo dalle risate hahah. Cerchiamo sempre di passare molto tempo insieme, fondamentalmente per noi è questo l’importante.