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Indie Pop

Avarello: “il mio disco è la metafora di ciò che provo

Ormai Avarello fa parte dei nostri schermi fin dal suo primo singolo di esordio “Indigestione”, possiamo dire che noi di Perindiepoi, insieme alla sua etichetta Revubs Dischi, lo abbiamo preso un po sotto la nostra ala. Non poteva dunque mancare un’intervista in seguito all’uscita del primo album del nostro autore siciliano, dal titolo “Mentre ballo mi annoio”, un disco in cui Avarello ci mostra i suoi lati deboli senza mai prendersi troppo sul serio.

Ma non perdiamo altro tempo e andiamo diretti con le domande:

Ciao Avarello, il 19 esce il tuo primo disco “Mentre ballo mi annoio” per Revubs Dischi. Come ci si sente ad aver pubblicato un album dopo un percorso musicale nato e cresciuto tutto in un periodo di pandemia?

Ciao ragazzi, ma non ne ho idea, non saprei fare neanche il paragone, non ho avuto la fortuna di far uscire qualcosa in un periodo normale, quindi non riconosco nessuna sensazione che possa essere collegata alla situazione attuale. Forse l’unica differenza è non poter suonare dal vivo. Per il resto sono emozionato, entro in para e come qualsiasi altro sto là a pensare “chissa che pensa di sto disco la gente che l’ascolta”

È paradossale pensare che tutti hanno voglia di ballare e divertirsi, come mai te invece ti annoi anche quando ci si può distrarre in qualche modo?

Beh, diciamo è una metafora, anche a me capitano le serate dove mi diverto un sacco a ballare, mi scateno proprio, posso dirvi anche di essere abbastanza bravo. Ma c’è da ammettere che nel periodo di gestazione delle “Le cento cose” brano da cui prendo il titolo dell’album, mi capitava spesso di fare serata e non riuscire a distrarmi dai turbamenti e quindi sì, in un certo senso mi annoiavo non vedevo l’ora di tornare a casa.

Quali sono state le tue ispirazioni maggiori per la stesura di questo disco?

Di certo mi ha ispirato l’ambiente che frequentavo, aldilà degli ascolti, molte sono nate da conversazioni avute con amici, coinquilini e altra gente conosciuta su qualche scalino davanti a una birra.

“Le cento cose” credo sia il brano focale dell’album, in cui ci sono descritte tutte e cento le cose che immagino vorresti realizzare, i buoni propositi da seguire…c’è effettivamente qualcosa che sai di per certo che farai non appena sarà possibile?

A fine anno, molti hanno l’abitudine di scrivere una lista di buoni propositi. È una cosa che non ho mai fatto, un’usanza mai presa sul serio, ma alla fine per gioco ho provato a fare una lista di buoni propositi inverosimili, anche io. Ma una cosa che vorrei fare appena ci sarà occasione è quel lancio in paracadute!