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Fuori oggi wLOG con il suo nuovo singolo KillerOne

wLOG è pronto ad iniziare un vero e proprio progetto wLOG 3.0. Ed il primo step è la release di oggi, venerdì 23 Aprile: è fuori su tutte le piattaforme digitali “KillerOne”, un brano prodotto da AVZ studios, masterizzato da EMYK e distribuito da Artist First.

Musicalmente, l’artista introduce chitarre acustiche, elettriche, basso, batteria unitamente all’elettronica. Ancora una volta alla ricerca di un sound peculiare, wLOG racconta così questo nuovo singolo: “KillerOne è un brano sulla dualità moderna della personalità individuale e sull’imitazione sociale. È la proiezione del nostro sè verso uno stereotipo virtuale megalomane, e giudicante,  che ci segue ovunque. Qualcosa dal quale non si può piu’ fuggire.  Una serata romantica, un film e in un istante ci si rivede in una figura scura e ci si sente confusi con un’altra personalità, ma si continua a fare l’amore e a vivere la propria natura che forse solo nell’amore stesso può realizzarsi”. 

wLOG è il più atipico dei cantautori che si possa immaginare. Dietro questo nome un po’ complicato da scrivere, ma davvero facile da pronunciare c’è uno tra i più misantropi personaggi della scena indie italiana, che ha mollato la caotica Milano per il suo studio in montagna, nel Parco Orobico in Val Seriana. I suoi brani, tra it-pop, dance ed elettronica, un po’ punk e un po’ prog, sono malinconici, autobiografici, la maggior parte delle volte piuttosto tristi sui quali è impossibili stare fermi.

Quando può, wLOG “ruba” un tram a Milano, e lo riempie di gente scatenando una vera e propria festa itinerante dove si suona, si balla e si beve, un mondo sospeso che, non appena si scende dal tram, scompare alle nostre spalle. Ed è successo già tre volte: una vera e propria festa con il nome di Partyamo.

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Si intitola Tu il nuovo singolo dei Revinck

Un legame profondo che sta per finire ma dal quale proprio non ci si vuole staccare. È su queste basi che “Tu”, il nuovo singolo dei Revinck uscito oggi, martedì 20 Aprile, poggia la propria essenza. La ripetizione del tu che caratterizza la canzone è la metafora di un pensiero insistente, ciclico e inarrestabile che gli artisti hanno voluto imprimere in musica. “Tu nasce un paio di anni fa – raccontano i Revinck – in un periodo in cui tutti noi avevamo molti impegni. Una sera ci vediamo a cena da Max che ci dice che ha una nuova idea su cui lavorare. Ci fa sentire il riff di chitarra e il “tu” che simula una batteria. In questi due anni ha cambiato diverse forme, fino a quella attuale”.

I Revinck sono Matteo, Massimo e Lorenzo, che suonano, fin dall’adolescenza in varie band della provincia romana, quindi si ascoltano prima di parlarsi per la prima volta. Anni dopo quei primi incontri si cercano e si ritrovano per scrivere musica insieme.

Nell’aprile del 2014 pubblicano l’Ep di esordio “lì sospeso”, progetto che contiene 4 brani e che porterà qualche mese più tardi alla realizzazione del video di  “Vieni a prendermi”. 

Numerose le apparizioni live e le partecipazioni a concorsi (finalisti del contest Fuori Scena, premio della critica It’s up to you). Nel 2018 producono il loro primo album “Partire dal meglio” presentandolo al pubblico due singoli “La vita che volevi” e appunto “Partire dal meglio”.

“Il suono dei Revinck è frutto della voglia di comprendersi e di ascoltarsi, dell’amicizia, dell’equilibrio tra le nostre grandi diversità”

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Fuori il nuovo singolo di Gabe, Afferrarsi

“Afferrarsi” è la nuova ballad indie-pop di Gabe, che torna oggi, venerdì 26 marzo, con questo nuovo singolo dopo un 2020 trascorso tra musica, riflessioni e prospettive future. Il testo ruota attorno ad una grande domanda aperta: “in mezzo a questo mare c’è qualcuno che ti afferrerà?” Il brano è quindi una riflessione, intima e non, che Gabe rivolge ai suoi ascoltatori. “Afferrarsi” – racconta l’artista – nasce dall’esigenza di comunicare con la parte più leggera di me. Quando l’ho scritta avevo bisogno di capire e analizzare cosa mi stesse succedendo. Sentivo la mia parte migliore scivolarmi via dalle mani, lasciando spazio a una grande solitudine e alla sensazione di sentirmi persa in mezzo a questo mare. Il concetto è : Stai cambiando o stai peggiorando?, sei sicura di star bene?” 

Chiara Gabellone, in arte Gabe (che non si pronuncia è Gheib ma Gabbe) è una giovane cantautrice romana.

Abbraccia la chitarra da bambina e inizia a scrivere le prime canzoncine intorno ai dodici anni sotto le stelle tra boschi e falò. Prendendo coraggio, un giorno Gabe registra tre di queste canzoni col cellulare e le condivide su YouTube  arrivando alle orecchie di altri giovani artisti che la invitano a suonare a diversi live.

Gabe comincia così a girare per le serate romane di musica indipendente, suonando in quasi tutti i più tutti i più importanti club della capitale: Ex Dogana, Le Mura, Whishlist, Quirinetta e alle serate del collettivo “La Vetrina” e di Spaghetti Unplugged, dove vince anche il premio speciale Pop Up Live Session. 

Da questi anni di esperienza nel 2019 arriva il primo singolo ufficiale “C’ho l’ansia” distribuito Artist First, seguito all’inizio del 2020 da primo Ep “Letargico Presente” sempre Artist First. 

Quest’anno inizia una nuova fase del suo percorso artistico, dopo la firma di un contratto con Believe Digital, il 26 marzo esce il singolo “Afferrarsi”, primo di una lunga serie di nuovi brani, dove Gabe ci racconterà lo smarrimento della tarda adolescenza.

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Fuori oggi il nuovo singolo di Crepaldi intitolato Coltelli

Esce oggi, lunedì 29 marzo, il nuovo singolo di Crepaldi intitolato “Coltelli”. Supportato dall’etichetta MC MUSIC\DEPOSITO ZERO SAS. e distribuito da MUSIC RAILS, rappresenta la naturale prosecuzione del percorso intrapreso dall’artista con l’ultimo singolo “Oceano”. 

“Il brano – racconta Crepaldi – nasce da un’idea musicale che avevo sviluppato già da un po’ ,ispirato dai Mumford And Sons e dagli Stones. Avevo scritto tempo fa una bozza di testo, ispirandomi a vicende amorose personali un po’ scanzonate ,che allo stesso vivevano anche molti dei miei amici. Un modo per prendermi e prenderci un po’  in giro. Appena ho composto e  sviluppato  l’idea musicale ho pensato che sarebbe stato perfetto”.

La leggerezza e la spensieratezza di “Coltelli” sono probabilmente il lato più goliardico di Crepaldi, che ha rivelato: “Mi immagino a cantare questo brano nel bel mezzo di una serata goliardica, in un pub pieno o in osteria con gli amici, magari in  piedi sopra un tavolo con il boccale di birra in mano. Ogni tanto è giusto ricordarsi che a trent’anni si è ancora molto giovani e che si ha il diritto di vivere le cose con leggerezza!”

L’artista ha poi raccontato una chicca su questo singolo: “Il brano originariamente aveva un sound acustico, suonato, un vero e proprio stomp… In fase di post-produzione abbiamo deciso di  trasportarlo in una dimensione leggermente elettronica”.

Marco Crepaldi nasce a Roma nel 1987, si trasferisce in adolescenza sul litorale nord romano dove inizia a studiare chitarra e canto. Durante il liceo si iscrive all’Accademia Saint Louis di Roma dove si specializza in chitarra blues, rock e Fingerstyle. Concluso il percorso accademico inizia  a lavorare come turnista per alcune realtà romane e non solo, accompagna il cantautore Leo Pari in tour in Italia e in Europa,suonando  le chitarre nel suo album “Resina”. Nel 2012 fonda il progetto Mancini e pubblica l’EP “Fango”(Gas vintage Records)contenente quattro brani dal sapore street-rock. Nel 2013 produce l’EP “Va tutto bene” contenente una cover di “Fuoco sulla collina” del compianto Ivan Graziani con la quale arriva finalista al “Premio Pigro” 2014. Nel 2014 esce “Io non sono bravo”, brano sarcastico che anticipa l’uscita dell’album “Punti di vista”prevista per l’anno seguente(Elegante musica). Negli anni a venire suona  in vari club della penisola,si appassiona alle sonorità hip hop/rap e nel 2017 produce il brano “La mia guerra “per il progetto”Crepax”. Nel 2018 riprende il nome di battesimo riscoprendo un genere più intimista e cantautorale,vince il premio” Cremona Acoustic guitar Village” e  il “Montesilvano pop rock festival”con il brano “Amore in abbondanza” per poi  firmare un contratto con la Mea record company label che produrrà alcuni dei suoi singoli tra il 2019 e il 2020. Durante l’estate del 2020 con il produttore e storico amico Marco Battistini inizia a produrre un nuovo lavoro che verrà alla luce nella primavera del 2021,anticipato da alcuni singoli tra i quali “Oceano” e “Coltelli”(MC music).Tra gli artisti a cui si ispira maggiormente troviamo Lucio Dalla ,Edoardo Bennato, Ivano Fossati, Fabrizio De André,Cesare Cremonini,Paul McCartney e Bruce Springsteen.

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Caravelle e il suo “Muro di Berlino”

Incontrarsi di nuovo, capirsi, vivere un’emozione al 100% e mettere tutto in musica. È su queste basi che poggia “Muro di Berlino”, il nuovo singolo di Caravelle disponibile da oggi su tutte le piattaforme digitali. Il brano, prodotto da Zafa e distribuito da Artist First, è un vero e proprio flusso di sensazione lasciate libere di abbracciare, in musica, il mondo interiore dell’artista. 

“Devo dire che il testo è molto esplicito – racconta Caravelle – lascia poco spazio all’immaginazione. In “Muro di Berlino” emergono delle emozioni/sensazioni provate dopo essermi rivisto con una persona importante, con la quale ho trascorso parte della mia vita. Mentre ero di ritorno a casa in macchina, le emozioni sono uscite liberamente e come spesso accade nei confronti, tante idee sono venute dopo (appunto in macchina ripensavo a cosa avrei potuto rispondere, o a come avrei potuto spiegarmi meglio). In altre parole quella macchina era diventata un mix di felicità, di tristezza, di consapevolezze, di cose dette e non dette”. Dopo gli ottimi feedback ottenuti con il precedente singolo, “San Lorenzo”, Caravelle torna quindi con un brano carico di intensità: “Ci sono molto legato affettivamente – rivela l’artista – e ha un significato per me davvero importante, perché sono comunque riuscito ad esprimere concetti che magari li per li non ho avuto la prontezza di esternare. Penso capiti a tutti di ripensare a conversazioni importanti e ‘mangiarsi le mani’ per concetti non detti o espressi male…certo non è facile racchiudere tutto in 3 minuti, però “Muro di Berlino” mi ha dato questa possibilità e gliene sono grato”.

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Lontano dalla tua città è il nuovo singolo di Alessandro Bruni

Fuori il 26 Febbraio 2021 il nuovo singolo di Alessandro Bruni intitolato Lontano dalla tua città, prodotto da Zafa, edito da Grm Managment (Riccardo Marini) e distribuito da Artist First.

Il brano per me significa Inizio, l’inizio che parte da una scelta e il coraggio di vivere la propria scelta, prendendone tutti i momenti belli e non, riempiendo il proprio zaino  di ricordi ed esperienze. La vita è una sola, Viviamola, afferma il giovane cantautore, che considera Lontano dalla tua città un brano all’insegna della scoperta, o meglio ancora, all’insegna della crescita personale, descrivendo il momento in cui si sente il bisogno di diventare ognuno responsabile della propria vita e delle proprie scelte; all’interno delle scelte arriva la vera scoperta di sentirsi pronti, la scoperta di riuscire ancora a meravigliarsi con stupore delle proprie decisioni, la capacità di trovarsi davanti ad un bivio e sapere quale strada prendere senza conoscerne la destinazione.

Con le sue parole Bruni decide di raccontare quelle sensazioni e quei momenti vivi all’interno di qualsivoglia viaggio, insieme a persone che non si conoscono, ma che sono lì per il tuo stesso motivo, universitari fuori sede, chi cerca lavoro in un altro paese, chi raggiunge l’amore della propria vita e chi invece serve il proprio paese onorando una divisa, lontano dalla propria città, lontano da casa sua.

È proprio da questa ultima immagine che ha preso spunto per la copertina, un ragazzo che si guarda dietro, ricordando il suo passato ma che diventa uomo camminando verso il suo futuro.

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Pgreco e il suo terzo fortunato singolo Anche stanotte andrà

“Anche Stanotte Andrà”, terzo singolo del cantautore romano Pgreco, descrive il burrascoso andamento delle notti che seguono la fine di una relazione: a momenti di gioia o indifferenza seguono attimi di tristezza e dolce rassegnazione. Il tutto culmina in una presa di coscienza del dolore scaturito dalla perdita della persona amata, e in un messaggio che invita l’ascoltatore a non lasciarsi cadere nel rimorso. Il brano, prodotto magistralmente da Zafa (Gianni Bismark, Pretty Solero) per GRM Management e distribuito da Artist First, rappresenta l’ultimo capitolo di una trilogia dal sapore romantico e allo stesso tempo malinconico.

Pgreco – nome d’arte di Lorenzo Lisi, classe ’97 – comincia ad avvicinarsi alla musica fin da piccolissimo. Figlio d’arte, ha sempre vissuto tra mille stimoli creativi grazie a sua madre Angela Caporale della band Baraonna (Premio della Critica Sanremo ’94). Il suo stile è influenzato dall’ascolto di artisti della scena indie quali Franco126, Frah Quintale e Giorgio Poi, ma anche dall’ascolto di quasi tutto il rock 60-90. I testi di Pgreco si ispirano interamente al quotidiano, alle sensazioni umane fondamentali per la crescita personale e artistica, ai turbamenti e alle piccole cose che rendono il mondo un posto da esplorare e vivere anche attraverso la musica. 

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Tornano i Ludimà con Memento

I Ludimà sono una band napoletana composta da Alessandro Guarino (voce), Francesco Aviani (basso, cori), Andrea Landolfi (chitarra), Niko Pugliese (batterista). Suonano un pop rock arricchito da influenze musicali personali, come pop punk, post-grunge, britpop e altri generi che sembrano non avere nulla in comune apparentemente. Le chitarre sul palco non le sfondiamo ancora, ma in futuro se ci fate incazzare (e per vendere di più ovviamente) lo faremo.

Lo stesso titolo del brano “Memento”, fuori l’8 gennaio, edito GRM Management, si impone di non dimenticare, concetto spiegato tramite l’utilizzo del verbo latino. 

Il brano nasce un anno e mezzo fa,  scritto dopo aver vissuto un’esperienza importante che in primis che ha portato alla comprensione e al bisogno di restare sempre in guardia, attenti alle circostanze, alle situazioni, ma soprattutto alle persone che da un momento all’altro possono cambiarti la vita; tutto è vago e incerto in un modo o nell’altro, ma quando arriva uno strappo alla regola bisogna essere pronti coglierlo.

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Ida Nastri fuori ora con il suo nuovo singolo EROI

Esce venerdì 12 febbraio “Eroi”, il nuovo singolo di Ida Nastri che segue l’uscita di  “Comfort Zone” (Romolo Dischi/Pirames International) avvenuta lo scorso novembre.

Si conferma la collaborazione con Giuseppe Salvaggio cui è affidata la produzione del brano.

Eroi, nata un anno fa, si è evoluta a partire da una melodia ben chiara sin da subito, snodando il testo in un secondo momento, ricavato da un gomitolo di pensieri che faceva capo ad una tematica non di poco conto, ovvero il tempo che passa, le scelte giuste e sbagliate, i momenti importanti della vita e quanto questo valore, che a volte è un prezzo da pagare, cambi di continuo. Alcuna risposta, ma tante domande, riportate accuratamente all’interno del brano, proprio perché il ruolo della musica, per Ida Nastri, diviene propedeutico circa le riflessioni e gli interrogativi. La melodia e il testo strizzano l’occhio a un cantautorato classico, mentre il sound della produzione curata da Giuseppe Salvaggio, tendendo all’elettronica, dà notevole freschezza al brano. Eroi insieme a “Comfort Zone” vanno definendo una cifra stilistica riconoscibile, ma mai monotona e che riserberà nuove sorprese anche in futuro.

Ida Nastri nome d’arte di Chiara Padellaro. Cantautrice di Roma che fin da piccola ha la fortuna di vivere a stretto contatto con la musica, come un istinto e esigenza primaria. Questo progetto prende vita a seguito degli anni di studio, di formazione ( con tanto d Laurea in Consevatorio)  e delle prime esperienze come autrice. Ida Nastri è riflessiva, a tratti romantica, ironica, piena di valori. Il suo nome è un omaggio alle grandi donne della sua famiglia, alle quali è orgogliosa di assomigliare. E’ sensibile, abbastanza permalosa, e molto esigente. Soprattutto con se stessa. Ama stare con le persone e condividere esperienze memorabili. Ida è in continua ricerca e scoperta. Nella sua musica c’è tutto questo, senza la pretesa di dimostrare nulla, ma di condividere, quello sì… e di divertirsi.

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Ecco a voi Introduzione di un’isola, il primo disco di Santimone

“Introduzione di un’isola”, fuori il 12 febbraio su tutti gli store digitali, è il primo disco della cantautrice milanese Santimone, un disco che rimane indipendente, prodotto da Giorgio Baù e distribuito da Artist First. 

Composto da 5 brani sospesi tra cantautorato e pop, l’artista decide di comunicare il suo mondo interiore che, al pari delle stagioni, cambia colori, suoni e atmosfere. 

“Nemmeno Puoi” è il primo estratto dall’EP di Santimone ed è il brano che apre il disco. È un brano che nasce durante un viaggio di ritorno. È la paura di rivelarsi, ma la voglia di scoprirsi. Parla del momento in cui due anime si incontrano e iniziano a conoscersi, racconta quella precisa fase in cui si ha paura di lasciarsi andare e di mettersi a nudo. 

“Milano blu” è stata scritta in un momento di cambiamento e incertezza che ha trovato rifugio nella stanza dei genitori dell’artista dove ha scritto questo brano di getto. Il brano parla della paura che tutto possa cambiare attorno a sé stessi e di non riuscire a stare al passo. 

“Di Bianco e di Blu” è stata scritta durante un periodo di rassegnazione. Descrive ciò che si prova nell’esatto momento in cui si realizza il vuoto che lascerà la fine di una relazione. 

“Dei tuoi riccioli” è il brano che prima degli altri ha preso forma. Parla della nostalgia di qualcosa che non potrà mai succedere, dell’intensità dei sentimenti di un amore inespresso che non vedrà mai la luce. 

Chiude il disco un brano strumentale che richiama l’elemento dell’acqua, simboleggiando così l’inesorabile scivolare via di tutti i sentimenti mescolati fino a qui. La dolcezza del brano accompagna l’ascoltatore verso uno stato di veglia come quando si capisce che ci si sta per svegliare da un momento all’altro. 

Santimone, all’anagrafe Francesca Giannella, è l’evoluzione di un’idea.
Senza mai imparare a fare il barré sulla chitarra, inizia a creare le prime canzoni in inglese influenzata da cantautori malinconici come Damien Rice e Laura Marling e nel 2011 fonda la sua prima band: le Marshmallow Pies.
Spinta dall’esigenza di scrivere in italiano, trae ispirazione dalle voci femminili del cantautorato indie e dalla leggerezza del pop per iniziare a realizzare i primi brani.
I suoi pezzi sono introspettivi e intimi e trattano temi profondi in una forma fresca e leggera.
Nel 2015 inizia a portare le nuove canzoni al pubblico con lo pseudonimo di Bye Bye Blue, calcando il palco di diversi club Lombardi e aprendo i concerti di Bianco, Io e la Tigre, Violetta Zironi e Angelica.
Nel 2019 inizia la sua collaborazione con il produttore Giorgio Baù che porterà alla realizzazione del suo primo EP “Introduzione di un’isola” in uscita il 12 febbraio 2021.
Il disco vanta la presenza al basso di “Morco” alias Marco Amadio (L’Officina della Camomilla).