Categorie
Comunicato stampa

“Dhimma” e il nuovo video degli Electric Circus

La musica degli Electric Circus è groove funk, ricami blues, note jazz, psichedelia e profumi world.

Guarda subito il nuovo video degli Electric Circus Dhimma!

Dhimma è un riferimento alla lingua e alla cultura araba: è la tassa che veniva pagata dai non musulmani per la protezione legale in uno Stato islamico. Con questo brano paghiamo il pedaggio per entrare in terre straniere. 

Il paesaggio sonoro desertico fa da sfondo al tema principale dalle sonorità turche e medio-orientali, eseguito all’unisono da strumenti elettrici e tradizionali (come l’oud ed il saz). Successivamente i suoni si dissolvono in sfumature spagnole ed un break di percussioni ci riporta all’inizio per un crescendo finale. 

Il pezzo è stato prodotto nel 2022, registrato fra Torino e il Trentino, partendo dalla sezione ritmica, per poi aggiungere chitarre, fiati e strumenti a corda nelle sessioni successive. Grazie alla co-produzione di Marco Sirio Pivetti al Metrò Rec Studio di Riva d/G, le fasi finali sono state dedicate alla cura dei suoni e dei dettagli, con l’idea di un risultato che parta da una composizione world-music, ma fortemente influenzato da sonorità acide e psichedeliche. 

Videoclip 

Il videoclip è totalmente astratto e lascia al pubblico la possibilità di percorrere il proprio viaggio attraverso suoni e forme inaspettate. 

Dhimma // Electric Circus

Links 

Sito ufficiale electriccircus.it 

Spotify 

Bandcamp 

Credits 

Giuliano Buratti – sax 

Paolo Pilati – guitars 

Gabriele Perrero – organ / synth 

Paolo Urbani – drums 

Francesco Cretti – bass / oud 

Federico Bevacqua – percussion 

Tommaso Santini – saz 

— 

Marco Sirio Pivetti – sound mix and master 

Cover art by Stefano Grisenti (www.instagram.com/musolungo.dsgn)

Produced by Electric Circus and Marco Sirio Pivetti Recorded at Metrò Rec (Riva del Garda, TN, Italy) – www.metrorec.it

Categorie
Comunicato stampa

“Polisportiva Stradazza”: fuori ora il video de Il Dallas

A distanza di tre anni dall’uscita del video “Polvere”, il progetto di musica e teatro trevigiano torna con un nuovo video: “Polisportiva Stradazza”. Il brano, realizzato sotto la direzione artistica di Gianmaria Accusani (Sick Tamburo – Prozac+), è stato registrato da Tommaso Mantelli presso il Lesder studio, mentre il video è stato diretto da Davide Vettori.

La Banda del Dallas si raduna per salvare il protagonista dal suo più grande nemico: sé stesso. In questa lotta è bene essere allenati, si entra in Polisportiva Stradazza e si sale sul ring per ritrovarsi. Nel percorso, il ricordo dei tempi passati; e allora nuove facce e vecchie maschere a tentare il pugile verso la resa, per farlo tornare nel sogno, in quel presente costante, all’apparenza mutevole, in realtà imperturbabile come la lancetta di un orologio. Ma questo viaggio è reale, o è tutto un sogno ad occhi aperti? Quanto c’è di vero in quello che pensiamo di noi stessi? Provate a scoprirlo, ma prima fareste meglio a chiedervi: conviene saperlo?

image.png

IL DALLAS sono:

Davide Faraon: voce, performance
Antonio Rebuf: basso
Raffaele Bianco: batteria
Andrea Bolinelli: chitarra
Zeno Marchetti: cornetta, synth, basi elettroniche

CREDITS VIDEO:

Direzione artistica brano: Gianmaria Accusani (Sick Tamburo – Prozac+)
Registrato da Tommaso Mantelli presso il Lesder studio, mixato e masterizzato da Gianmaria Accusani.

Il video è stato girato al CSO Django di Treviso sotto la direzione artistica di Davide Vettori e grazie alla preziosa presenza di: La Ciccina, Paso, Michele Romanello (Superportua)

IL DALLAS: Il Dallas | Il Dallas (bandcamp.com)
Il Dallas | Facebook

Categorie
Comunicato stampa

Fuori ora il nuovo video dei Giudah!

GIUDAH!  “DOGGEREL” 

Primo singolo estratto da “Failures” (2022), “Doggerel”, è una filastrocca, una canzone rapida ed immediata,  composta, suonata e registrata in otto ore complessive, divise in due giorni. 

Una canzone che parla di ricordi, del desiderio di uscire e del bisogno di contatto. 

Scritta a maggio del 2020 durante il lockdown la canzone esce diretta, spontanea, senza filtri, arrangiamenti  o altro. La nuda chitarra che suona in un pomeriggio primaverile in cui tutto il mondo è spento, o meglio, fuori  dalla nostra portata. Quel momento in cui molti di noi si sono trovati ad affrontare il mostro più grande di tutti:  noi stessi.

Parla di quei momenti in cui, dopo molti anni, abbiamo avuto il tempo di tirare delle somme o  semplicemente guardare indietro, visto che il futuro era congelato tra bollettini medici e code ai  supermercati. E lì troviamo alcune cose che avevamo lasciato indietro, pezzi di noi che improvvisamente  recuperiamo. Questa è la loro canzone, una ode a ciò che è rimasto indietro, a ciò che ci ha plasmato oggi, il  sospiro prima del prossimo passo. 

Guarda subito il nuovo video dei Giudah!