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Le cinque cose preferite dei La Belle Epoque

Esce giovedì 14 ottobre 2021 Ad un passo dalla luna, il nuovo singolo de La Belle Epoque. In questo brano, alcune cose accadono semplicemente perché devono accadere. Giuste o sbagliate, buone o cattive. E noi in un impegno costante nell’affrontarle, per sentirci adatti ad ogni contesto. Ma se fuori fa paura non andartene, c’è sempre una soluzione. C’è tutto il tempo.

Dopo “Tutto quello che saremo” un secondo nuovo singolo ad anticipare l’album di prossima uscita per La Belle Epoque. Un brano intenso in cui un’arrogante sezione ritmica si scontra con le suadenti e malinconiche melodie di chitarre e tastiere. Serve lasciarsi trasportare e perdersi completamente in questo piccolo allunaggio moderno.

Abbiamo chiesto loro, quali sono le loro cinque cose preferite. Ecco com’è andata!

I NOSTRI STRUMENTI – La Belle Epoque

Da sempre abbiamo una passione sfrenata e maniacale per gli strumenti musicali. Chitarre, bassi, sintetizzatori, tastiere, amplificatori, percussioni, siamo costantemente alla ricerca del dettaglio. Tra vintage e moderno, dal feticcio che necessariamente bisogna avere in sala prove al punto fermo da portare sempre con se durante le serate. Ci piace vagare per i mercatini e le fiere in cerca di rarità, recuperare e riparare quello che altri hanno già destinato a morte certa. 

Link un interessantissimo sito dedicato al vintage italiano: www.fetishguitars.com

CUCINARE – Luca

Il cibo è un piacere fondamentale, un risveglio sensoriale. Cucinare per me è divertimento, dalla ricerca attenta degli ingredienti alla messa in opera delle svariate tecniche, sino all’assaggio finale. Mi piace cogliere tutti i particolari di una preparazione e rubare informazioni qua e la, dalle riviste, in rete o di persona quando possibile. Viviamo ormai in un epoca in cui tutto scorre velocissimo, quasi senza lasciare il tempo di rendersene conto, per me la cucina – esattamente come la musica – sono un momento di assoluta evasione.

L’ISLANDA – Daniele

Adoro i contrasti e le terre di confine. Sono le mete preferite dei miei viaggi vicini e lontani. L’Islanda è stato un desiderio, un sogno inseguito per tanto tempo. Una volta arrivato è facile perdersi in quei paesaggi sempre diversi, sferzati dal vento e segnati dai ghiacciai in una calma apparente che nasconde tutto il potenziale dei vulcani attivi. La vita scorre lenta lontano dalla capitale, la gente è rude e amabile mentre affronta ogni giorno con la consapevolezza che tutto si aggiusta. C’è tutto il tempo.

MIO COGNATO (IL FILM!) – Dario

Un film che torno spesso a riguardare con piacere (sarà perché è stato girato a Bari, la mia città natale). Il regista è Alessandro Piva, lo stesso di quel capolavoro underground di ‘La Capa Gira’. La trama gira attorno ai due protagonisti diametralmente opposti Vito e Tony che a causa di un furto si addentrano nelle viscere di questa città misteriosa. I gesti, gli sguardi, i dialetti fanno tutti parte di un codice da interpretare per capirla appieno. 

LA STREET ART – Aronne

Tutto è iniziato con le opere di Keith Haring. Una sensazione di rapimento, la difficoltà a distogliere lo sguardo da qualcosa di semplice, immediato e potente. Questa sensazione la ritrovo in continuazione ogni volta che per strada, girato un angolo, mi ritrovo davanti ad un murale che occupa un piccolo muro o l’intera facciata di un edificio (o dinnanzi a stencil, sculture, etc..). Amo la Street Art, trovo che sia una delle forme d’arte più originali,  a portata di tutti, provocatoria e che difficilmente lascia indifferenti. Se passate da Bergamo vi consiglio questo interessante tour a tema Street Art,  https://storymaps.arcgis.com/stories/96b2e17ca13f4218b78ab64b682665a8, Bergamo è molto vivace da questo punto di vista.

Link la street art: https://youtu.be/FltRKyi6vKs