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“Ragazza O.D.” è il primo singolo di WUT

Esce venerdì 13 settembre 2024 su tutte le piattaforme digitali il primo singolo del progetto WUT, dal titolo “ragazza o.d.“. Il primo capitolo di una serie di brani che narrano le vicende di tre ragazze immerse in diverse parti di società, per un progetto strizza un occhio all’alternative rock e uno all’indie, “ragazza o.d. parla di come l’abbandonarsi possa avere una sfumatura drammatica con uno sfondo di bellezza. La voglia di partire e non tornare più a volte non è sinonimo di viaggiare.
 

SCOPRI IL BRANO: 
https://open.spotify.com/intl-it/album/4VET3ikbOiIqxG7hUmREyS?si=dB_31t9xRfqAHZYiroXrQQ


BIO:

WUT nasce da un’idea di provincia, da un bisogno di evasione e di narrazione dei moti di questi tempi moderni.

Figlio del post-punk, dell’alternative e della musica elettronica, l’obbiettivo di questo progetto musicale solista è quello di mescolare onde sonore ad un agglomerato di parole che portino l’ascoltatore dentro sé stesso, che facciano vivere situazioni che spesso si vogliono evitare. La parte testuale all’interno di WUT è fondamentale e molto spesso è proprio da lì che nasce il prodotto finito di canzone. Musica mossa dal cinismo del cemento, dalla purezza della natura, dalla freddezza dei sintetizzatori e dal calore delle chitarre elettriche.


FB https://www.facebook.com/WUTmusica 
IG https://www.instagram.com/wutmusica/

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“Uragano” è il nuovo singolo di Giulia Boria

Un URAGANO di energia e di colori soul: GIULIA BORIA incomincia a scrivere da sé le proprie canzoni e parte decisamente con il piede giusto.

L’artista romagnola, forte di esperienze musicali molto significative, ha capito all’improvviso, di colpo, che poteva cimentarsi con la scrittura di brani che potessero esprimere ciò che sentiva, e interpretarli grazie a una voce particolarmente vellutata, con un pizzico di sensualità che non guasta.

Ed ecco URAGANO, un brano nato per caso in un periodo di vita particolare di GIULIA BORIA. Collocato in un momento di transizione emotiva, spirituale e di maturazione, il testo del brano abbraccia tutte le emozioni e sensazioni che tale risveglio porta alla luce, nascendo in maniera ridondante e spontanea durante un viaggio in macchina.

Una volta abbozzato è stato facile comporre un giro armonico che potesse creare una contrapposizione emotiva tra testo e melodia. La particolarità del brano è la collocazione temporale: non rispecchia le sonorità tipicamente contemporanee e non si adatta a pieno neppure a un sound più datato.

URAGANO di fatto nasce senza un costrutto stabilito ma si struttura naturalmente, privo di imposizioni stilistiche. Sicuramente emergono alcune influenze vocali, una modulazione che rimanda alla vocalità della cantautrice Giorgia e spunti melodici alla SERENA BRANCALE, con la quale Giulia ha in parte scandagliato il brano per ricevere feedback ed eventuali migliorie lavorando a stretto contatto con la Brancale stessa.

La base è stata strutturata in elettronico a eccezione della linea di basso, la cui stesura e registrazione è a cura del polistrumentista MATTIA SIMONCELLI. La produzione è stata affidata a MARIO DE LUCA, producer presso la casa discografica bolognese IRMA RECORDS. Ha collaborato il videomaker NICOLA DADDARIO.

“Ero nel bel mezzo di un periodo folle – racconta GIULIA BORIA – sentivo un torpore costante e la sensazione di eccessiva energia in circolo, quasi surreale. Un giorno, mentre guidavo l’auto, mi esplosero in testa alcune parole; decisi così di fermarmi e scrivere nero su bianco questo “URAGANO” che avevo dentro”.

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GIULIA BORIA nasce il 30 gennaio del 1993 da genitori giovanissimi e passa la sua infanzia cantando svariati generi canori insieme alla madre, rigorosamente dalle audiocassette, ignorando ancora di avere ereditato un bel dono. Durante infanzia e adolescenza il canto non faceva ancora parte integrante della vita di Giulia ma all’età di 16 anni un coetaneo sentendola cantare decide di accompagnarla a lezione dal Maestro Gilberto Del Chierico, noto insegnante di Cattolica e dintorni.

Inizia così il percorso che di lì poco la porterà sui palchi di contest e locali della zona insieme a una live band di giovanissimi musicisti con repertorio funky e disco dance. Parallelamente intraprende altre lezioni con MICHELE LUPPI, l’attuale tastierista nonché voce corale degli Whitesnake, e fondatore del metodo di studio Voice Control, partecipando al suo corso Visione Globale Della Musica per diversi anni, percorso durante il quale oltre allo studio era stata affiancata l’attività concertistica presso il Teatro della Regina di Cattolica e in ulteriori occasioni sporadiche.

Giulia intraprende anche il percorso conservatoriale presso il Rossini di Pesaro, che la vedrà però partecipe solo per il primo anno, constatando in corsa di non essere la situazione adatta agli interessi musicali ricercati; in tale occasione studia tecnica jazz insieme alla Maestra di canto Jazz MARTINA GROSSI. Partecipa a diversi eventi di musica dal vivo e alla registrazione di Cover e parti corali per alcuni album.

I suoi progetti musicali la vedono protagonista nel trio acustico BEAUTY AND THE BEASTS EXPERIENCE, la cui formazione di chitarra acustica, contrabbasso e voce è in attivo tuttora e nelle più disparate situazioni, tra cui matrimoni, eventi e locali di musica dal vivo. Nel 2017 inizia anche una collaborazione insieme alla big band JBEES, continuando parallelamente la formazione musicale attraverso Masterclass con nomi importanti della musica italiana e internazionale, entrando tra le altre cose in contatto con l’artista SERENA BRANCALE, oggi particolarmente in auge nel panorama italiano.

Collabora con diversi musicisti di grande pregio fra cui STEFANO SERAFINI, SIMONE NOBILI, LORENZO ANGELICI, PASQUALE MONTUORI, MECCO GUIDI, EMANUELE FILANTI, MAX FERRI, ENRICO MONTANARO, Nicola Fasani alias FASO (bassista di ELIO E LE STORIE TESE), FILIPPO TIRINCANTI e altri nomi di eccellenza come la famosa corista sanmarinese di Eros Ramazzotti e Laura Pausini, MONICA HILL.

L’attività musicale di Giulia si espande poi anche nel settore dell’insegnamento del canto, in diverse scuole della zona tra cui Musicantiere a Riccione, Hall Of Music a Morciano di Romagna e Distretto della Musica a Morciola. Di recente ha iniziato a dedicarsi alla scrittura di brani inediti, tra cui il primo singolo, URAGANO.

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“Nessuno resterà”, il brano intimo e leggero dei Napstamind

“Nessuno resterà”, disponibile su tutte le piattaforme digitali dal 23 agosto, è il secondo singolo estratto dal primo album dei Napstamind pubblicato per l’etichetta Saint Louis Production.

La band romana con il precedente singolo ci ha trasportato in un mondo cupo, ma questa volta si toglie di dosso un clima più pesante per giocare con melodie delicate e sognanti. Le chitarre smorzano i toni senza perdere la loro verve rock. I Napstamind si muovono su suoni quasi psichedelici per raccontarci un senso di solitudine.

Nonostante il tema intimo e introspettivo, il sound sembra coccolare l’ascoltatore facendogli scrollare di dosso i problemi e pensieri. “Nessuno resterà” non ci lascia soli neanche nei momenti più cupi.

Nessuno Resterà è il secondo singolo del disco, un pezzo che parla di un melanconico abbandono alla solitudine. Infatti le sonorità sono leggere e sognanti, con l’alternarsi di una strofa incalzante ad un ritornello più sospeso, fino a sfociare nell’assolo finale dove si raggiunge il climax“, così la band descrive il proprio brano.

Il progetto ha il sostegno del MiC e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”.

ASCOLTA SU SPOTIFY: https://open.spotify.com/intl-it/album/0pyrEQsivBtmb1vlw313ka  

https://www.youtube.com/channel/UCIRLWDeLvydsxk6jAxM0WuA
https://www.facebook.com/NapstaMind/
https://www.instagram.com/napstamind/

Biografia

I Napstamind sono una band rock psichedelica di Roma composta da Michele, Lorenzo e Michelangelo. La band racconta la sua visione della condizione umana attraverso le voci di tutti i membri che si alternano durante lo show.

Musicalmente propongono un’esibizione caratterizzata da una continua variazione di intensità ed emozioni, passando da momenti introspettivi e spaziali fino a raggiungere sonorità fuzzose / hi-gain e ritmi movimentati.

I Napstamind fanno parte della scuola Saint Louis College of Music e hanno pubblicato i loro primi lavori discografici nel 2024 suscitando fin da subito l’interesse del pubblico.

Lo stesso anno il Saint Louis College of Music vince due Bandi SIAE PER CHI CREA “NUOVE OPERE” per la produzione di album di 11 tracce e “TOUR INTERNAZIONALE” per la produzione di un tour internazionale. 

E’ proprio grazie a questo bando che i Napstamind pubblicheranno a fine estate “Nel Giardino a Vapore”, il loro primo album che verrà promosso tramite un tour internazionale.

“Rovi” e “Nessuno resterà” sono i primi singoli estratti dal disco.

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Pop

“Nomea” è il nuovo album di Giorgia D’Artizio

Esce per l’etichetta LILITH LABEL il terzo lavoro in studio di GIORGIA D’ARTIZIONOMEA, una suite musicale tra jazz, folk e indie scritta a più mani che racconta il disagio del vivere in un pianeta ancora troppo lontano dalla nostra comprensione.

La suite ruota attorno a precisi nuclei tematici e si può considerare a tutti gli effetti come una forma di arte rigenerativa ripensata e adattata ogni volta che si fa.

GIORGIA D’ARTIZIO – testi, melodie, voce

CATERINA DE BIAGGIO – voce

DAISY DE BENEDETTI – voce

LAURA GIAVON – arrangiamenti cori, voce

MAX RAVANELLO – arrangiamenti musicali, tuba, trombone

FREDDY FRENZY – chitarra

MARCO D’ORLANDO – batteria e percussioni; nei live prenderà il suo posto CAMILLA COLLET

MIRKO CISILLINO – tromba, trombone, fisarmonica; nei live prenderà il suo posto GABRIELE MARCON alla tromba

CLARISSA DURIZZOTTO – clarinetto e sax contralto

Registrato all’East Recording Studio di Gorizia da FRANCESCO BLASIG e al Greenfog Studio di Genova da MATTIA COMINOTTO.

Mixato e masterizzato da MATTIA COMINOTTO.

Disegni della copertina e del libretto di FREDDY FRENZY.

Etichetta LILITH LABEL/LILITH ASSOCIAZIONE CULTURALE.

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GIORGIA D’ARTIZIO racconta NOMEA:

NOMEA è una suite musicale scritta a più mani portata avanti da un collettivo di artisti con l’obiettivo di mantenere vivo uno spazio creativo dove ognuno possa partecipare con la propria parte migliore e dove i progetti possano prendere forma attraverso lo scambio e la partecipazione.

Con MAX RAVANELLO e FREDDY FRENZY cominciammo a scrivere musica e parole seguendo la tematica della follia come musa ispiratrice e fu dato il compito a Freddy di occuparsi, con il suo disegnare psichedelico e magico, della copertina dell’album e del libretto che abbiamo subito pensato di includere nel nostro progetto.

L’atmosfera della canzone prima degli arrangiamenti era molto cupa, con Max spesso ci divertiamo a contrapporre i nostri punti di vista opposti per creare dei contrasti. In questo caso Ravanello ha scritto una musica decisa e luminosa che ne cambiò completamente l’atmosfera.

Arrivò come secondo brano L’UMILE PERSO, una storia che avevo in saccoccia da tempo. La trasposi in parole e ne venne fuori una melodia popolare con coro ingombrante; parla della pendolare stanca che la mattina dal suo paesello se ne va in stazione a prendere il treno che la condurrà nell’alienazione del lavoro.

In stazione incontrerà l’umile perso, un senzatetto. L’incrocio dei loro sguardi lascerà trapelare un possibile riconoscimento dell’amore. Anche questa traccia vuole guardare con dolcezza gli ultimi, gli emarginati e i disagiati.

INSOLITA ALLEGRIA fu la terza ad arrivare ma da qui in poi i lavori in corso presero una svolta decisiva: entrarono in squadra LAURA GIAVON, CATERINA DE BIAGGIO e DAISY DE BENEDETTI nella parte corale e la pazzesca e valorosa Laura prese in mano la scrittura dei cori.

INSOLITA ALLEGRIA parla del distacco dal proprio nome, mette in dubbio la definizione di identità unica e definita, una sbarazzina sbadataggine è ironicamente narrata come salvifica dal peso di doversi per forza definire in qualche modo.

CHI NON C’E’ sarebbe dovuta seguire a L’UMILE PERSO come prosieguo dall’incrocio di sguardi che non basterà a farli veramente incontrare perché disobbedienti, persi e incapaci di individuarsi.

Definimmo da qui in poi l’entrata di nuovi musicisti e Ravanello scelse eccellenze locali per eseguire l’opera nel miglior modo possibile: chiamammo MARCO D’ORLANDO alla batteria, CLARISSA DURIZZOTTO al clarinetto e sax contralto, MIRKO CISILLINO alla tromba, al trombone e fisarmonica e la ciurma si solidificò con diverse prove dove tutti collaborammo nella scelta dei particolari e i musicisti furono liberi di poter esprimere le proprie emozioni attraverso il loro sguardo musicale.  

Le STRAMBE sono improvvisazioni create per collegare le canzoni in un’atmosfera di rumori, versi, suoni disordinati e stridenti. Nacque così l’idea di conferire a ogni stramba uno stato d’animo e un tempo; ci sono risate, sospiri, urla, pianti e le voci rappresentano qui paura, allegria, rabbia, tristezza. Era necessario inserirle  per portare chi ascolta esattamente lì con noi a soffrire insieme.

La STRAMBA NUMERO 4 è l’unica ad avere una melodia suadente e mantrica. Qui frasi descrittive di vari stati d’animo tenteranno di confonderci e di portarci là dove si smargina, dove i contorni perdono nitidezza e tutto si mischia deviandoci e disturbandoci.

NOMEA è la traccia che dà il titolo all’album, racconta del chiacchiericcio alimentato dalle perversioni della nostra mente sugli altri e su di noi. Ad alleviare un poco le nostre sofferenze ci penserà Maria, un’alleata capace di fare fluire meglio la vita. Parla di anaffettività manifestata con eccessi o privazioni.

È l’unico brano reggae dell’album dove colei che non sente niente morirà incompresa per lasciare spazio nel finale dell’opera a una riflessione che sarà fatta lontana dalla TERRA MADRE. TERRA MADRE è una canzone nata quasi per ultima, quando si stava già da tempo lavorando con il coro. La polifonia insegnata da LAURA GIAVON cominciava a trovare un posticino.

Nella prima TERRA MADRE avrebbe dovuto predominare il coro in risposta alle domande esistenziali di questo essere che nasce e vive sul pianeta Terra.

Nella TERRA MADRE OUTRO sarebbero stati i fiati e ritmica a predominare per finire tutti insieme a mille in un delirio folclorico corale; qui le parole sono narrate da qualcuno che sulla Terra non c’è più e sono crudissime e disincantate su quello che è stata la vita, tanto da chiedere come ultima frase “Non farcelo ricordare se dovremo ancora morire…”.

Visto il momento storico non poteva mancare una riflessione sulle guerre e sulle migrazioni:

“Quanti corpi di persone e sulla Terra spostamenti molti corpi minacciati dalla guerra e la fame, sfrutta s’infiltra è mordace il capitalismo qui ci toglie la pace, donne e bambini violentati uomini ignobili e governi deviati, i nostri corpi di passaggio terrestri della carne e delle ossa non rimarranno resti…

FREDDY FRENZY ha disegnato una bellissima copertina a tema scegliendo di usare colori come viola e giallo per il loro significato simbolico ricollegabile a sentimenti e situazioni affini alla storia. Il viola si può associare alla morte, all’individualismo ma anche alla spiritualità e all’accettazione di sé.

L’album esce in versione digitale su tutte le piattaforme di distribuzione e in formato CD per l’etichetta LILITH LABEL e sarà presentato il 13 settembre al Chiostro di S.Andrea a Genova con l’organizzazione di LILITH ASSOCIAZIONE CULTURALE/LILITH LABEL”.

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GIORGIA D’ARTIZIO è una cantastorie nata a Genova e cresciuta a Busalla, paese dell’entroterra ligure. Esordisce nel 2017 con l’EP autoprodotto SINTOMI, sei canzoni di protesta dalle sonorità rock, testi acidi interpretati con dolcezza dalla delicata voce di Giorgia.

Nel 2018 si trasferisce nel Veneto orientale e con FREDDY FRENZY, cantante della NORTH EAST SKA JAZZ ORCHESTRA, si esibisce in duetto, trio o formazione di sei elementi, portando in giro repertori di ska originale giamaicani e brani propri tra il levare e il cantautorato.

Nel 2021 esce il suo secondo EP autoprodotto, ULTIMA NOTIFICA con arrangiamenti musicali di MAX RAVANELLO, compositore e musicista della NORTH EAST SKA JAZZ ORCHESTRA. Raccoglie canzoni sue e di FREDDY FRENZY qui anche autore del disegno per la copertina dell’EP.

I brani sono scritti durante la pandemia, fotografie di un tempo che è passato lasciando un segno, raccolte come inizio di una direzione musicale che il trio D’ARTIZIO, FRENZY, RAVANELLO porteranno avanti in vari progetti.

GIORGIA D’ARTIZIO si diletta anche come regista e produttrice di video musicali a basso costo autoprodotti e partecipa ad alcune produzioni. 

Per questo EP esce il video LA DERIVA, valzer classico dal sapore antico in 3/4 dove Giorgia canta e racconta con ironia le nostre debolezze di fronte a vizi, bugie e cumuli di rifiuti.

Il video è stato girato in un campo agricolo tra il Veneto e il Friuli dove un’orchestrina di spaventapasseri accompagna la cantastorie in un’esibizione senza pubblico, rappresentativa del momento storico, la pandemia da Covid.

Uscirà a seguire il video di ANIMALI LIBERI brano dalle  sonorità hip hop elettroniche spezzate da un ritornello in stile habanera anni Cinquanta, girato nell’atelier del pittore STEFANO ORSETTI, in cui si partecipa alla realizzazione di un’opera su carta tirata con tematiche attinenti alla canzone, che parla degli animali selvatici liberi per le città svuotate durante il lockdown.

Infine per questo EP produce il video di WE DON’T WANT THIS WORLD, brano reggae roots dal messaggio semplice e chiaro: non vogliamo il pianeta inquinato per colpa di un sistema che non se ne prende cura. Il video è stato realizzato con immagini scaricate da internet, un collage dalle tematiche ambientali e politiche.

Nel 2021 scrive i testi per la suite musicale di MAX RAVANELLO, ADRIATICO STATICO, presentata al Teatro Nuovo Giovanni da Udine insieme ad altre suite musicali della Udine Jazz Ensemble, si occupa di progettare e stampare il libretto con testi e poesie disegnato da FREDDY FRENZY.

Nel 2023 produce il video del brano PETROLIO della NORTH EAST SKA JAZZ ORCHESTRA in collaborazione con FREDDY FRENZY e MAX RAVANELLO.

Nel 2024 scrive i testi di ATTENTO e ROMA TOKYO PARIS canzoni dell’album SULLA ROTTA DEI VENTI della NORTH EAST SKA JAZZ ORCHESTRA cantate da FREDDY FRENZY.

PAGINA FACEBOOK: Giorgia DArtizio

CANALE YOUTUBE:  UCMHjwsNSwEsoQG_PC1K2yDQ

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Pop

Cosa c’è nella camera di EMIT

Esce venerdì 13 settembre 2024 su tutte le piattaforme digitali (per Believe Digital) il nuovo singolo di Emit, alter ego musicale di Emanuele Conte. Il brano, dal titolo “bacio“, è un brano stratificato di influenze dalle tinte color pastello, che ci accompagna alla fine dell’estate, come un nuovo inizio. Racconta il momento in cui si lascia alle spalle qualcosa che non ci appartiene più. Che può essere un’esperienza, uno stile di vita o qualsiasi altra cosa. Qualcosa che non ci aiuta più a diventare quello che vogliamo essere. Il bacio rappresenta sia un saluto finale a quello che c’è stato prima e che si sta lasciando indietro, sia un incontro con quello che ci aspetta dall’altra parte di questo attraversamento.

Noi per conoscerlo meglio, abbiamo deciso di fare un salto a casa sua ed ecco cosa ha deciso di mostrarci Emanuele.

mini amplificatore:

È un piccolo amplificatore che ho comprato di seconda mano durante l’erasmus nei Paesi Bassi e che usavo anche per andare a suonare per strada ad Amsterdam. In quel periodo ho scoperto della musica che mi ha ispirato tantissimo e mi piaceva molto mandare dei beat e suonarci sopra con la chitarra elettrica, ma ovviamente non avevo portato il mio fender deluxe da 800 chili dall’Italia. In quel periodo mi ha accompagnato questo oggetto. E meno male che l’ampli era piccolo e leggero perché la chitarra elettrica con la custodia rigida era un po’ difficile da portare in bicicletta, non so come ho fatto a non schiantarmi.

braccialetto Outside Lands:

Sono andato a questo festival l’estate scorsa a San Francisco con mio fratello. Ero curioso di sentire Alex G, poi ha suonato Willow. A un certo punto incredibilmente ho ritrovato mio fratello dopo che c’eravamo separati, senza bisogno di sentirci o scriverci. C’era questo set di un dj/chitarrista che è stato spaziale. Era il primo evento di quel tipo a cui andavo e il fatto di condividerlo con mio fratello è stato bello e speciale. “San Fran, ‘till next time” cit. Kendrick Lamar

chitarra Takamine:

Era del mio insegnante di chitarra Claudio Olimpio, di quando ero al liceo. Mi piaceva tanto questa chitarra perché mi sembrava morbida sulla tastiera e aveva la spalla mancante, quindi era perfetta per suonare alcuni pezzi blues che studiavo in quegli anni. Poi con lei ho scritto le prime canzoni, registrato il primo disco. Aveva dei problemi di accordatura verso il dodicesimo tasto e l’amplificazione era mezza rotta, quindi ha fatto qualche giro dai liutai e adesso suona da paura, secondo me. È ancora la mia chitarra acustica principale, le voglio tanto bene. 

spartiti Lucio Battisti:

Non so da dove venga questo libro ma semplicemente mi dà la possibilità in qualsiasi momento di sedermi e imparare qualcosa di bello e cercare di farlo mio. E poi sono canzoni che cantavo da bambino in macchina. Infatti lo uso con parsimonia perché comunque sono cose delicate.

Billionaire:

Credo sia il gioco da tavolo più divertente dell’universo. Ho un sacco di ricordi delle partite e soprattutto delle risate fatte giocando a Billionaire. Gente che urla, si alza, ti strappa le carte di mano. Qualcuno non riesce più a giocare, piegato in due dalle risate. Alla fine di ogni mano per vincere bisogna prendere prima degli altri una valigetta che si trova al centro del tavolo e in quel momento le consuete norme sociali perdono ogni significato. Se ne sono rotte di valigette.

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“Tagadà”, il secondo singolo di BOOM.BO

Dopo il buon riscontro di “Come una Tennent’s aperta in frigo”, BOOM.BO è pronto a sorprendere ancora con il suo nuovo singolo, “Tagadà”. Disponibile su tutte le piattaforme digitali a partire dal 30 agosto 2024.

“Tagadà” è una canzone che tratta di un doloroso addio in amore, catturando la fotografia dell’attimo esatto in cui questo si concretizza. Il testo cristallizza il momento e la sua ambientazione notturna, descrivendo immagini evocative come “serpenti di lampioni” e “chilometri di stelle”. Le parole dipingono una scena intensa e malinconica, riflettendo le emozioni crude e reali di un distacco inevitabile.

BOOM.BO si riconferma un artista interessante che sa mescolare sound differenti. “Tagadà” è un’esplosione di elettronica e di strumenti suonati dal vivo con un marcato accento funk. Un’aggiunta di energia contagiosa!

Le chitarre funky e la batteria elettronica creano un mix unico che caratterizza lo stile inconfondibile di BOOM.BO, questa volta impreziosito anche da una sezione di archi. Il brano vede continuare la collaborazione molto fruttuosa con Il Cile, autore multiplatino noto anche per le sue collaborazioni con Loredana Bertè, Negrita e J-AX.

“Tagadà” è pubblicato sotto l’etichetta 04011 Records, la stessa che BOOM.BO ha fondato nel 2013, diventando un punto di riferimento per la scena musicale indipendente.

Questo singolo segna un ulteriore passo avanti nel progetto del producer Apriliano, in attesa dell’album in uscita in autunno dal titolo “Canzoni al Piatto”.

ASCOLTA SU SPOTIFY: https://open.spotify.com/intl-it/album/5w3WoVz8T8XU9rVFGUYech

https://www.instagram.com/boombo.jpg/ 
https://open.spotify.com/intl-it/artist/6b8Lp120YIStSbKROjG18Y

Biografia

BOOM.BO, nome d’arte di Andrea Palumbo è un produttore, musicista e compositore che ha iniziato la sua carriera nel 2006 come bassista in diverse formazioni rock locali. A partire dal 2011 ha affiancato all’attività di musicista quella di fonico e produttore. 

Dopo aver conseguito il diploma all’APM di Saluzzo, ha avviato una collaborazione con i Revolver Studio di Roma, dove ha avuto l’opportunità di lavorare con nomi di rilievo come Nicola Piovani, Marina Rei e Fabrizio Moro.

Nel 2013 BOOM.BO ha aperto il proprio studio e fondato l’etichetta 04011 Records. Nel corso degli anni, ha sviluppato un sound unico, che ha attraversato diverse fasi evolutive. Inizialmente influenzato dal genere vaporwave, il suo stile si è successivamente evoluto verso sonorità italodisco e retrowave.

Durante questo periodo, alcune delle sue produzioni hanno ottenuto un particolare riscontro, tra cui “Lido dei Pini” e “Lovin’ in Toscanini”.

BOOM.BO ha una vasta esperienza nella collaborazione e produzione di artisti sia locali che nazionali. Tra le sue collaborazioni più recenti, si segnalano quelle con artisti del calibro di Pupo e Il Cile.

Nel 2024 BOOM.BO torna a pubblicare la propria musica ed escono i singoli: “Come una Tennent’s aperta in frigo” e “Tagadà”. Entrambi sono un anticipo del suo disco in uscita in autunno.

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“Lido Caina” è il nuovo singolo dei Love Shower Love

Esce martedì 10 settembre 2024 su tutte le piattaforme digitali, in distribuzione Believe Music Italy, un nuovo singolo dei Love Shower Love, dal titolo “Lido Caina“, un brano che è una cavalcata garage trainata da riff di chitarra ipnotici e spigolosi e un protagonista che si chiede se il monologo che sta ascoltando provenga da fuori, oppure da dentro la sua testa. 

Questo brano sancisce una nuova collaborazione l’etichetta Gelo Dischi, ed anticipa una raccolta di brani realizzati nel periodo 2002 – 2009 (7 anni in cui i Love Shower Love hanno attraversato generi e formazioni con nomi diversi), ancora inediti su Spotify ed ereditati dalle precedenti incarnazioni della band (nata come Ashen Wave, proseguita come LaCorte, e divenuta infine Love Shower Love). Un nuovo inizio, il ritorno alla lingua italiana, ma anche un culmine di un percorso per una band, tra le rappresentanti di una scena underground che forse non esiste più.

Lido Caina è un non luogo della mente.
Lido Caina è un viaggio da fermi. 
Lido Caina ti chiede di tuffarti.
Lido Caina non esiste.
Lido Caina è molto reale, almeno finché l’effetto durerà



SCOPRI IL BRANO: https://bfan.link/lido-caina





Perfetto S., Chiodi C., Chiodi M., Davide G.

BIO:

Love Shower Love sono una band alt rock formata da 4 musicisti attivi da diverso tempo nella scena indie italiana: Stefano Perfetto (The Crooks, The Twerks) alla batteria e alla voce, Claudio Chiodi (Castelli) alle chitarre, Marco Chiodi (Nails & Castles, Clone Culture) al basso, Davide Genco (One Boy Band, Into the Wild Night) alla voce e alle chitarre.

Il progetto comincia nel 2017 con il primo LP – Common Useless Mistakes – pubblicato per l’etichetta indipendente FIL1933. L’album è anticipato dal singolo “Grey”, viene citato come disco del giorno da Indie-Zone, mentre il video del successivo singolo “VCV” ottiene un’anteprima esclusiva su Rockerilla.

Nel 2019 esce il singolo “Love at the Grocery Store” sempre per FIL1933, mentre nel 2020 la band autoproduce un EP di ballad, “Slow Down”, interamente registrato a distanza a causa delle allora restrizioni per la pandemia e introdotto dal singolo “Ring of Time”, una elaborazione del lutto ispirata dal film “Arrival” per cui viene realizzato un video DIY che documenta in tempo reale la “reunion” della band dopo il periodo di quarantena.

L’ultimo lavoro è il singolo “Lido Caina” per Gelo Dischi, che anticipa una raccolta di brani realizzati nel periodo 2002 – 2009 ancora inediti su Spotify ed ereditati dalle precedenti incarnazioni della band (nata come Ashen Wave, proseguita come LaCorte, e divenuta infine Love Shower Love).
 

https://www.instagram.com/loveshowerlove
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Torna Conserere a Milano, una doppia residenza artistica fino al 14 settembre

In ViaFarini.Work (in via Marco d’Agrate 33, Milano) una settimana di incontri tra il collettivo di musicisti Conserere e artisti esterni, coordinato da Barbara Tongander (Svezia) e Maria Grand (Svizzera): un workshop tradizionale si espande fino alla resa di un lavoro finale sotto forma di concerto

 

PROGRAMMA: 
prima residenza artistica: 9 – 11 settembre 2024
serata con concerto finale: 11 settembre 2024, ore 21, offerta libera (con Barbara Tongader – Svezia)
seconda residenza artistica: 12-14 settembre 2024
serata con concerto finale: 14 settembre 2024, ore 21, offerta libera (con Maria Grand, Svizzera)


Divisa in due parti di tre giorni l’una, ognuna conclusa con un concerto, la residenza darà modo agli artisti e alle artiste selezionate di lavorare collettivamente con esponenti di spicco nel panorama internazionale della musica improvvisata e di ricerca.
 

CONSERERE: 

Conserere è un collettivo autogestito e autofinanziato composto da musicisti e musiciste che fanno dell’improvvisazione il centro della propria ricerca artistica. Nato nel 2016 in risposta ad un bisogno condiviso di avere spazi e luoghi in cui potersi confrontare sul tema, Conserere vuole creare una rete di supporto, educazione e diffusione riguardo al tema della musica improvvisata.
 L’attenzione del collettivo si rivolge in particolare ad un tipo di improvvisazione fondata sull’idea di ascolto e dialogo. Non ci sono generi, sonorità o strumenti che non siano ben accetti, purché questi si integrino nel paesaggio sonoro con intelligenza e senso critico. L’idea che muove Conserere è quella che possa esistere una collettività che tutela la crescita degli individui, che a loro volta attraverso la propria crescita rendono viva e sana la comunità in cui vivono. È solo attraverso lo sviluppo di un’acuta capacità di osservazione, ascolto e analisi che è possibile prendere delle scelte consapevoli e determinanti nello stabilire la qualità del mondo in cui viviamo. Tramite la pratica dell’improvvisazione si esercita il corpo a reagire in maniera creativa e immediata a situazioni inaspettate ed estemporanee. In questo senso, si pone l’attenzione sull’improvvisazione sia come pratica di innovazione che di adattamento, intendendo nel primo caso una ricerca spinta dalla volontà di scoperta, nel secondo dalla necessità di adattamento.



https://www.instagram.com/conserere_lab/

BARBARA TOGANDER:


Barbara Togander utilizza voce, elettro- nica e giradischi.
Nata a Uddevalla (Svezia), è cresciuta in Tunisia, Spagna, Svezia, Liberia e Argentina. Questi spostamenti regolari e costanti nei suoi primi anni si riflettono chiaramente nella sua musica: un uni- verso sonoro di frammentazioni, colla- ge di texture sonore e un frenetico caos vocale di suoni e parole inventate (o meno). Residente in Argentina dall’adolescenza, la sua formazione musicale e carriera inizia con il basso elettrico nella scena jazz mainstream di Buenos Aires.

Nei primi anni ’90 si avventura nella musica libera, sperimentale e nell’im- provvisazione libera. Per più di tren- t’anni ha approfondito la ricerca vocale e l’improvvisazione, dando workshop e suonando in club e festival europei e argentini. Collabora regolarmente con artisti come, tra gli altri, Otomo Yoshihide, Edgardo Rudnitsky, Larry Polanski, Paula Shocron, Camila Nebbia, Cecilia López, Wade Matthews, Ferrán Fages, Christof Kurzmann, Sergio Verdinelli, Vinzenz Schwab.

https://www.barbaratogander.com

MARIA GRAND:

María Grand è una sassofonista, compositrice e cantante. Nata in Svizzera, si è trasferita a New York City nel 2011. Da allora è diventata un membro importan- te della scena musicale creativa della città; il New York Times la definisce “una giovane sassofonista tenore coin- volgente con un attacco vivace e una solida gamma tonale“, mentre Vijay Iyer afferma che ha “una visione potente e una risonanza emotiva crescente”. Il suo album Magdalena è stato elogiato da importanti pubblicazioni come il New York Times, Downbeat, JazzTimes, Billboard, JazzIz.

Suona regolarmente in progetti guidati da o che includono musicisti come Nicole Mitchell, Vijay Iyer, Craig Taborn, Mary Halvorson, Jen Shyu, Aaron Parks, Fay Victor, Joel Ross, suonando in club e festival in Europa, Stati Uniti e Sud America.

Da attivista e artista visiva, María è tra le fondatrici del collettivo We Have Voice, impegnato nella lotta per l’uguaglianza sociale e di genere.

https://www.mariakimgrand.com/

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Comunicato stampa

Accame presenta il videoclip ufficiale de “Le mie cure”

L’8 settembre è uscito il videoclip ufficiale de “Le mie cure”, il nuovo singolo di Accame. Il brano uscito a fine agosto si è fatto subito notare catturando l’attenzione di pubblico e addetti ai lavori. LE MIE CURE nasce come canzone di protesta contro le ingiustizie perpetrate da chi si crede di poter comandare sulle persone e sul mondo.

Il video, realizzato da Ottavio Bolzoni, ha l’intento di portare una, seppur piccola, dose di speranza e di fiducia in un futuro sempre più incerto a causa della prepotenza di chi si crede di poter governare su tutto e su tutti.

Nasce così l’idea di mettere solamente delle persone con sogni che si riescono a leggere dai loro sguardi e dal modo di sorridere.

“Persone di tutte le etnie ed estrazioni sociali, ma sempre sorridenti, perché non possiamo dargliela vinta a chi ci vorrebbe tristi e sottomessi. La tolleranza e l’uguaglianza non devono essere solo diritti inalienabili scritti su qualche pezzo di carta, bensì uno stile di vita e di approccio continuo verso gli altri

Si è anche deciso di mettere i doppi sottotitoli, con l’aggiunta dell’inglese per dare al videoclip un respiro ed un’apertura ancora più universale”, così Accame descrive il proprio video.

“Le mie cure” è stato concepito in chiave Country che è un genere che ha radici antiche e che unisce diverse culture da quando si ha memoria. E’ lo stile popolare per eccellenza ed esprime la chiara evidenza che con intelligenza e rispetto altrui, anche mondi e modi completamente opposti possono vivere in maniera armonica tra loro. Il brano è arricchito dalle voci del Piccolo Coro Anna e Aldo Faldi di Lavagna (GE).

GUARDA SU YOUTUBE: https://www.youtube.com/watch?v=arZZQkcvi9M

https://www.instagram.com/accamegiuseppe
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https://www.youtube.com/@AccameGiuseppe

Biografia

Accame è il nome d’arte del cantautore ligure Giuseppe Accame. Si è avvicinato alla musica grazie allo studio della chitarra, strumento che poi è diventato la chiave per le sue creazioni.

Il suo viaggio nella musica inizia nel 2023 con lo pseudonimo Giù pubblicando l’EP “Ragazza Rossetto Fragola”, una raccolta di quattro canzoni che parlano d’amore senza tanti compromessi e giri di parole.

Il 2024 si apre con la pubblicazione del suo secondo EP “Non doveva andare così” e di altri due singoli: “Dimmi che lo sai” e “Lacrime di Venere”. 

E’ a questo punto che Giuseppe decide di dare una svolta diversa al suo progetto e cambia nome in semplicemente Accame. Il suo primo singolo con questo nuovo sé sarà “Estate da Rich Remastered Summer 2024”, un brano fresco e adatto all’estate.

Il suo genere di riferimento è il Cantautorato-Pop ma Accame ama spaziare anche con contaminazioni di tipo British, Country, Rock ed Elettronico, cercando sempre il migliore vestito per le proprie canzoni.

A fine agosto dello stesso anno pubblica il singolo “Le Mie Cure”, un brano country che riesce a trasmettere un messaggio profondo e importante.

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Comunicato stampa

BOHRIS si presenta al mondo con “Dosi di Nostalgia”

Fuori dal 14 luglio “Dosi di Nostalgia”, il primo singolo di BOHRIS realizzato con Saint Louis Production. Il cantautore di Roma si presenta al mondo con un brano indie pop coinvolgente con un retrogusto cupo, nostalgico.

BOHRIS ama scrivere di notte e lo si percepisce sia nel testo che nella melodia. Sonorità pop si scontrano con elementi lo-fi creando un brano intimo e profondo. “Dosi di nostaglia” sono tutti quei momenti in cui non riusciamo ad affrontare il presente e guardiamo a ciò che era stato. 

La generazione definita millennials sembra essere una di quelle che più soffrono la nostalgia e così Bohris sembra riassumere perfetttamente tutto quello che si prova in questi momenti.

Esplodiamo tutti i giorni come polvere da sparo, andiamo continuamente alla ricerca di sguardi e paesaggi che ci ricordino qualcosa.

Creiamo meccanismi di autodifesa per resistere alle rapide, ci perdiamo continuamente tra i ricordi. Perdiamo il senso del tempo e ci rifugiamo nel passato. Pensiamo, Ridiamo, piangiamo… andiamo sempre alla ricerca delle nostre dosi di nostalgia”, così il cantautore descrive il proprio brano.

“Dosi di nostalgia” è accompagnato da un videoclip dove vediamo il protagonista ripetere gli stessi gesti in loop. Sembra non cambiare nulla tranne l’orario che vediamo alla televisione. Il video trasmette un senso di oppressione e blocco, l’esatto effetto che ci provoca la nostalgia.

ASCOLTA SU SPOTIFY:https://open.spotify.com/intl-it/track/6cCWcJzKLXypUuXowhghZ9https://lnk.to/dosidinostalgia

https://www.instagram.com/bohris_/?hl=en

Biografia

Bohris è un cantautore nato nel 1998. La sua carta d’identità dice che ha 26 anni, ma in realtà a volte si sente bambino di 8 anni e altre volte un ragazzo di 18. Nato in un paese sul mare che si chiama Tarquinia, in provincia di Viterbo, vive a Roma dal 2016.

Ha da sempre avuto un’attitudine per la musica che lo ha portato a fare le prime esperienze sin da piccolo. Gli piace scrivere e raccontare tutto quello che passa per la sua testa.

L’atmosfera notturna fa da padrona nelle sue canzoni, infatti è il momento della giornata in cui preferisce scrivere. La notte fa riflettere e nel silenzio i pensieri si fanno più nitidi e Bohris cerca di tradurli in musica. Nel Pop/Elettronico trova la sua principale espressione artistica ama sperimentare anche generi differenti (EDM, Rock, ecc)

Nel 2023 firma con l’etichetta Saint Louis Music Production e nell’estate 2024 pubblica il suo primo singolo “Dosi di Nostalgia”.

La sua musica per Bohris è un viaggio tra il caos della vita quotidiana e la tranquillità della vita notturna con qualche tappa nella spensieratezza dello svago.