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“Niente” è il nuovo singolo degli Spaghetti Spezzati

In uscita venerdì 18 aprile 2025, Niente è il nuovo singolo degli Spaghetti Spezzati. La band torinese presenta un brano che mischia musica elettronica, synth e chitarre distorte con influenze post-punk, in una canzone che parla di incontri e troppe sigarette fumate solo per far passare il tempo.

“È tutto ciò che rimane tra la fine di una relazione e il susseguirsi di mille appuntamenti che fai solo per distrarti”, spiegano gli Spaghetti Spezzati. “Tempo che alla fine si riduce a scrollare la bacheca di Tinder chiedendoti se forse non era meglio fare altro, tipo leggere un libro, andare in montagna o finire un trasloco. Ma sei diviso perché la voglia di scopare rimane anche a fronte dei sentimenti che non ci sono”. 

Niente è un brano importante per gli Spaghetti Spezzati, perché parla di un momento di transizione che si colloca in uno specifico anno in cui anche a livello di band sono cambiate un po’ di cose. Il trio ha sublimato le proprie sperimentazioni utilizzando diversi strumenti, concentrandosi sulle produzioni, aggiungendo in maniera più preponderante le tastiere ma senza snaturare la propria indole rock, che esce molto nei live. 

Ascolta Niente: 
https://open.spotify.com/intl-it/track/2p83SsznqKBh0ZiHjA77aD?si=6f0681f5d28f4f20


https://www.youtube.com/watch?v=Vx2765vkZ2s

Prossimi appuntamenti dal vivo:
6 maggio @ La Cricca, Torino
11 maggio @ Borealis, Torino

si autorizza utilizzo per trasmissione radiofonica

Autore: Fabio Paladino
Compositori: Fabio Paladino, Rodolfo Sgro e Dario Cortese

Formazione:
Fabio Paladino – Voce principale, chitarra acustica e tastiere
Rodolfo Sgro – Chitarra elettrica, seconde voci
Dario Cortese – Batteria

Prodotto e registrato da Alessandro Di Dio Masa presso MusicantieRecords di Carrara (MS)
Video girato da Mauro Paladino

BIO

Gli Spaghetti Spezzati nascono a Torino durante la pandemia quando Capitan Gruccia decide di sposare a vita la propria band di supporto. I presupposti del sodalizio risalgono al triennio 2016-2019, in cui “Capitan Gruccia e gli Spaghetti Spezzati” sfornano un album cantautoriale a partire dalla stesura dei brani già esistenti del Capitano. Il disco viene registrato a Officina Sonora, autoprodotto e arrangiato in chiave indie-rock. Il Capitano e la sua band schiacciasassi vengono contattati in questi anni per suonare nell’underground torinese a ritmo frenetico (Hiroshima, CAP 10100, Gianca, El Barrio).

Dal 2020 fino al 2022 il gruppo collabora con Pan Music Production di Fabrizio Panebarco (Melody Fall) con cui vengono prodotti i primi tre brani sotto la nuova veste “Spaghetti Spezzati”. Le nuove uscite sono caratterizzate da forti influenze dream pop: Una lettera di cazzi miei, Siamo pari, Le luci. I tre brani sono corredati ciascuno di una breve bonus track strumentale fornita come outro al singolo principale.

Gli anni del covid sono duri e frustranti con poche date live, tuttavia non inutili perché il gruppo si dedica alla ricerca di nuovi stimoli e sonorità. Lo studio e la ricerca li portano verso il mondo magico del grunge e del primo indie italiano. I brani prodotti sono affidati a Marco Martinetto (Eugenio Finardi) per mix e mastering. La fine del 2023 è segnata da una ripartenza delle date live, con un tour del centro e nord Italia con live in locali underground e giornate di busking (Roma, Bologna, Milano).

Il 1° dicembre 2023 viene pubblicato I Cinici + outro, inserito in Rock Italia da Spotify: la sonorità è visibilmente differente rispetto alla prima triade di brani, ora ricca di citazioni punk, grunge e indie. Nel 2024 vengono pubblicati altri due brani con la firma di Supernino alla produzione, a maggio Vivere felice senza e a giugno Non ci sono più. La band si esibisce all’Oltranza Festival in apertura ai Selton a luglio 2024 e nello stesso mese vince il Festival delle Alpi Apuane insieme al premio “miglior performance live”. Il 18 aprile esce il nuovo singolo Niente, prodotto da Alessantro Di Dio Masa di MusicantieRecords.

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Internazionale

Cosa c’è nella sala prove dei Golden Hind

É disponibile da martedì 15 aprile 2025 su tutte le piattaforme digitali il nuovo singolo dei Golden Hind. Un nuovo intenso capitolo dal titolo “Hypno-Girl“, un racconto di un’attrazione fatale, una relazione che consuma, che ipnotizza fino a svuotare chi ne cade vittima. Il brano, che anticipa l’album di debutto di prossima uscita, utilizza la figura di un vampiro come metafora di un amore tossico, un legame in cui si finisce per cedere completamente, perdendo pezzi di sé, senza più distinguere il piacere dalla dipendenza, la passione dalla distruzione.

Il sound è un perfetto specchio di questa ambiguità: chitarre vibranti e synth magnetici avvolgono l’ascoltatore in un’atmosfera sospesa tra desiderio e pericolo. La voce attraversa melodie seducenti e taglienti, proprio come la relazione di cui parla il testo: un gioco di seduzione e manipolazione in cui il protagonista sa di perdersi, eppure non riesce a resistere. Hypno-Girl” è la colonna sonora di chi ha amato troppo, di chi si è lasciato trascinare oltre il punto di non ritorno, di chi si è ritrovato a guardarsi allo specchio senza più riconoscersi.

Noi per conoscerli meglio, non potevamo che farci accompagnare nella loro sala prove. Da questo ambiente, ci siamo fatti raccontare cinque oggetti.

Il clamp è un accessorio essenziale: serve a fissare il rullante e lo usiamo sempre durante i nostri set in strada.

Un giorno, a soli venti minuti dall’inizio della nostra esibizione in Piazza del Duomo, ci siamo accorti che mancava proprio il clamp. Tiziano è corso subito nello studio di Simone a prenderlo, mentre gli altri si occupavano di montare tutta la strumentazione per suonare. Nonostante l’imprevisto, siamo riusciti a iniziare puntuali, come sempre.

La 500, la nostra “Golden Mobile”, ci ha accompagnato in numerosi viaggi, sia in Italia che all’estero.

Un aneddoto divertente che riguarda questa macchina risale a dopo un concerto a Milano, quando ci siamo trovati tutti e tre a dover tornare in auto. Il problema? Avevamo tutta la batteria nel retro, quindi i posti disponibili erano solo due. Alla fine, Ivan è salito in braccio a Giordan, nel sedile del passeggero, e così siamo tornati a casa sani e salvi.

Il tappeto per il nostro batterista è essenziale: senza di lui, non può suonare.



Recentemente siamo dovuti andare a Roma per un concerto, e ovviamente il tappeto era con noi. Trasportarlo in treno è stata una vera avventura: trovare un posto dove non desse fastidio agli altri passeggeri è stato veramente molto difficile. Immaginate la scena: cercavamo un angolo in cui sistemarlo senza creare intralci, mentre intorno a noi il treno si riempiva sempre di più. Alla fine, siamo riusciti a sistemarlo, ma è stato un momento di pura improvvisazione!

I pannelli fonoassorbenti del nostro studio sono stati una vera e propria impresa collettiva, un lavoro di squadra che ha coinvolto non solo tutta la band, ma anche i nostri genitori e amici.



Ogni pannello è stato creato interamente “home made”, con tanta creatività, ma anche un bel po’ di imprevisti lungo il percorso. Tra tagli di materiale che non andavano, colle che non incollavano come dovevano, e giorni passati a sperimentare le soluzioni migliori, ogni fase è stata un’avventura. Ma il bello di tutto questo è che, nonostante il caos e le sfide, siamo riusciti a portare a termine il progetto con successo. Alla fine, vedere il risultato finale è stato incredibile: lo studio è diventato non solo funzionale, ma anche un po’ il nostro orgoglio. Un mix perfetto di fatica, risate e soddisfazione.

I carrelli ci hanno seguito ovunque, senza mai fermarsi. La loro avventura è iniziata quando li abbiamo acquistati per trasportare la strumentazione, suonando per le strade di Milano.

Da lì, li abbiamo portati in giro per l’Italia, caricandoli sempre più, fino a rischiare di farli esplodere. La prova più impegnativa è arrivata quando siamo saliti su un Flixbus diretti a Londra, con tutta l’attrezzatura a bordo, tra cui una batteria al litio che, da sola, pesava 25 kg. Ogni viaggio si è rivelato una sfida, ma i carrelli non ci hanno mai deluso, continuando a fare il loro lavoro senza mai cedere.

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“Fimmana” è il nuovo singolo di Giulia Imperato

É disponibile da venerdì 18 aprile 2025 in distribuzione Believe Music Italy il nuovo singolo di Giulia Imperato: un nuovo capitolo per la cantautrice classe 1994, un brano intenso dal titolo “FIMMANA” che vuole esplorare la complessità dell’essere donna e del dover affrontare un percorso di consapevolezza e ribellione, un nuovo specchio dove si potrà ritrovare chiunque stia cercando il proprio equilibrio, tra le aspettative della società e la propria libertà. Qui Giulia Imperato, di stanza a Milano ma col cuore nel Salento, mischia abilmente influenze, di terra e di musica, ritmi e parole, con la produzione complice di Vittorio Brigida
 

FIMMANA” è una canzone che nasce ormai due anni fa da una riflessione molto personale, ma che penso possa risuonare con chiunque abbia dovuto confrontarsi con aspettative sociali e imposizioni di qualsiasi genere. In questo pezzo, esploro la complessità del mio essere donna, italiana e salentina, e racconto un percorso di consapevolezza e ribellione, senza la paura di affrontare e ammettere le contraddizioni e le difficoltà che l’hanno accompagnato. La canzone è fortemente connotata dalla mia identità culturale, che emerge non solo nei temi trattati, ma anche nell’arrangiamento musicale, creato in collaborazione con il produttore Vittorio Brigida. Insieme, abbiamo voluto rendere l’atmosfera della canzone suggestiva, con sonorità che richiamano la nostra terra e, al contempo, si aprono a un linguaggio più contemporaneo. C’è una forte componente di “salentinità” che si intreccia con un arrangiamento emotivo creando una narrazione intima e allo stesso tempo universale.

Spero che chi ascolta questa canzone possa modellarla sul proprio concetto di libertà. In fondo, è un pezzo che vuole parlare a chiunque voglia trovare il coraggio di riscrivere la propria identità, seguendo la propria natura e le proprie inclinazioni, liberandosi dal peso di giudizi e condizionamenti.”


SCOPRI IL BRANO: https://bfan.link/fimmana

AUTORE: Giulia Imperato
COMPOSITORE: Giulia Imperato, Vittorio Brigida
PRODUTTORE: Vittorio Brigida, Andrea Cattaldo
 

BIO:

Giulia Imperato nasce in Salento nel ’94 e scrive canzoni da quando, a 8 anni, riceve in regalo la sua prima chitarra. Cresce in un piccolo paesino fra mare, musica e tradizioni popolari, che formano, e a tratti disfano, la sua giovane identità. Proprio questo rapporto controverso con le sue origini diventa il motore della sua scrittura.

Sin da giovanissima, comincia a distinguersi nella piccola realtà della sua penisola con un repertorio influenzato dalla scena pop del momento. Crescendo, Giulia si innamora del cantautorato, che, insieme a un ormai radicato amore per la musica tradizionale salentina, segna un cambio di rotta nella scrittura di musica e testi, che da quel momento avranno un’impronta cantautorale e folk. Nel 2020, Giulia conosce il produttore Vittorio Brigida, con il quale ha da subito un forte imprinting artistico. Nel 2021 esce il suo primo singolo “La Felicità”, seguito dai brani “Onde Bianche” e “Nue devant toi”, con i quali Giulia comincia a far apprezzare e conoscere la sua musica.

Attualmente vive a Milano e lavora al suo primo EP che, ad aprile 2025, anticipa con il singolo “Fimmana”, che rappresenta il primo tassello di una continua ricerca che tende ad amalgamare sonorità pop-indie con i suoni e le sensazioni della sua terra natia.

https://www.instagram.com/lagiuliaimperato/

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“Cartapesta” è il nuovo singolo dei Seriole

Fuori su tutte le piattaforme digitali da venerdì 18 aprile 2025 per Plus Mgmt (distr. Believe) il nuovo singolo del trio Seriole“Cartapesta” è una donna effimera, capace di risvegliare nelle sue vittime un desiderio tangibile di contatto. Tra le rughe delle sue risposte contraddittorie, ci si perde, finendo per innamorarsene, intrappolati più della colla vinilica di Giovanni Muciaccia. Nemmeno le forbici dalla punta arrotondata, né le pagine dei giornali che segnano i giorni senza di lei, riescono a farcela dimenticare. Alla fine, ciò che resta di Cartapesta è solo il nostro cuore, stanco e alla ricerca di un appiglio. “Cartapesta” è per tutti quelli che hanno vissuto questa sensazione.
 

“Sono fatta di strati sottili, fragili, sovrapposti come fogli di giornale incollati con troppa speranza. Mi sfiorano e credono di potermi modellare, ma più mi stringono, più cedo tra le loro mani. Sono contraddittoria, lo so. Dico sì e poi no, mi avvicino e poi svanisco, eppure restano tutti lì, intrappolati più della colla vinilica di un pomeriggio d’infanzia. Cercano di decifrarmi tra le rughe delle mie risposte, di salvarmi con le forbici dalla punta arrotondata di Giovanni Muciaccia, ma non sanno che non sono io a dover essere salvata. Alla fine, l’unica cosa che resta davvero di me è il loro cuore—stanco, sospeso, ancora in cerca di qualcosa che somigli a un appiglio.”


Scopri il brano: https://bfan.link/cartapesta


BIO:

Seriole è un progetto musicale che nasce nel lontano 2022 da una pessima idea di Simone Bassani, Davide Mazzola e Niccolò Rebuffoni. Il rapporto amorevole/sessuale tra i tre amici ha dato alla luce il primo Ep “Mediocre” nel 2023. Nel 2025 tornano sull’internet con il primo brano del nuovo Ep “Decadi” (l’accento a piacimento) dal titolo “Cartapesta”.

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“Aspettando la notte” è il nuovo album di Karter

Disponibile da lunedì 14 aprile 2025 su tutte le piattaforme digitali (per Gelo Dischi, e in distribuzione Believe Music Italy) il nuovo album di Karter, nome d’arte del cantautore polistrumentista Andrea Biolcati Rinaldi che, dopo un lungo periodo di assenza (l’ultima sua pubblicazione: l’oscuro album “L’uomo vola la sua ombra a terra” del 2019), torna finalmente con un nuovo disco dal titolo “Aspettando la notte“, già anticipato dal singolo “Odio l’estate“, realizzato in collaborazione con Luca Urbani, amico e nome fondante dell’underground musicale.

Aspettando la notte” è un viaggio nell’attesa, il momento sospeso tra la frenesia del giorno e la quiete del crepuscolo che si apre alla riflessione. La notte diventa rifugio, la realtà si dissolve lasciando spazio alle emozioni che trovano spazi per emergere e trasformarsi in musica e parole.
 

SCOPRI IL DISCO: https://bfan.link/aspettando-la-notte




Karter – voce, chitarra, basso e batteria
Luca Urbani – tastiere e voce
Gianluca Moretti – chitarre
Arrangiamenti – Karter, Urbani e Moretti Prodotto da Luca Urbani
Art work – Karter e Roberto Morellini
Foto e video – Roberto Morellini

Testi di “Sinestesie“, “Vorrei che nevicasse“, “Sei Settembre“, “Come la pioggia” di Paola Casartelli



Ringraziamenti –  Luca Urbani, Gelo Dischi, Stefano Castelli, Andy Bluvertigo
DEDICATO A ROGER MANTOVANI
 

BIO:

Andrea Biolcati Rinaldi, in arte Karter, è un cantautore polistrumentista, classe ‘68, milanese di nascita e ferrarese di adozione. Fin da giovanissimo si appassiona alla musica intraprendendo a soli 13 anni il suo percorso e diventando poi parte di diverse band della scena locale, quali “Radioluna”,“Lo stato delle cose”, “Olsen” e “Paradox”. 

Il suo stile spazia dal post-punk, new wave, shoegaze fino ad arrivare al pop rock. Tra il 1997 e il 2000 lavora come backliner nel tour “Metallo non metallo” dei Bluvertigo, vivendo da vicino l’esperienza dei grandi palchi e continuando a coltivare, in parallelo, la sua carriera artistica, pubblica ben tre album – “Fiori elettrici“, “Vivendo di gioia riflessa” e “L’uomo vola la sua ombra a terra” – che testimoniano la sua crescita e ricerca musicale.

Karter non è solo un nome d’arte, è una nuova sfida e una continua ricerca di sonorità e dimensioni da esplorare, è il primo progetto solista prodotto da Luca Urbani e pubblicato con Gelo Dischi.

https://www.facebook.com/profile.php?id=61562527393580

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Filippo Poderini e il singolo con Giorgio Canali “Perché rimani”

Dopo la pubblicazione “Dopamina”, il progetto di Filippo Poderini prosegue con i singoli “Perché Rimani” e “Sete”.

“Perché Rimani” è fuori dal 11 aprile su tutti i digital store e vede la collaborazione di un’istituzione dell’indie italiano, ovvero Giorgio Canali. 

Un brano che affonda il sound design nella drum and bass. Accattivante, quasi rimbombante ti entra in testa come un grido. Una riflessione sul lasciare andare qualcosa che non ci appartiene più che fino a quel momento ci ha fatto affondare. Un po’ come dei pensieri ricorrenti “Perché rimani” risuona nella mente.

Si parla di rimpiazzare qualcosa che ci identifica, che non serve più nonostante rimanga lì, solenne, imperitura come I mostri di Lovecraft. Gridano, quei mostri, parole che non comprendo ma mi graffiano lo stesso.

Sarebbe stato meglio non ci fossimo mai incontrati, se non fossimo pervenuti l’un l’altro, come dice Canali stesso”.

Solo un paio di settimana prima, “Perché rimani” è stato anticipato dal singolo “Sete”, fuori dal 21 marzo. Il brano è fortemente influenzato dall’elettronica tedesca alla Moderat e si avvale del feat. di un talentuoso rapper umbro, Kime (aka Alessio Nulli).

Sete racconta il sentire in una relazione di co dipendenza. La sete, il bisogno di bere dall’anima di qualcun altro, dalle sue vene per darsi un senso. Quelle situazioni in cui l’altro è una cura palliativa, che non fa bene”.

ASCOLTA PERCHE’ RIMANI: https://open.spotify.com/intl-it/album/3vywafGGiGQRr3zBkIzdJy?si=MoAE9q17SBiVpsokwZQGag  

ASCOLTA SETE: https://open.spotify.com/intl-it/album/6B0J31gji7lDyHVY5Lwiy6

https://www.instagram.com/filippo_poderini_/
https://www.youtube.com/@FilippoPoderini

Biografia

Filippo Poderini è un musicista di formazione jazzistica e producer umbro. Gestisce lo studio di produzione Audio Monk Prod. a Città di Castello (www.audiomonkprod.com).

Per diversi anni si è dedicato solo alla musica altrui creando ed esaltando brani interessanti, ma nel 2020 è arrivata la svolta e ha sentito il bisogno di pubblicare anche qualcosa di suo. “Dopo 5 anni di onorato servizio conto terzi, sono riuscito a vedermi dall’esterno e trattarmi come uno dei clienti dello studio”.

Pubblica così “Moshi Moshi Pronto Pronto”, il suo primo disco seguito da svariati singoli. Il 2025 si apre con l’uscita di “Dopamina”, primo singolo di un progetto che proseguirà per tutto l’anno. Seguito da “Sete” e “Perché rimani”, pubblicato l’11 aprile con feat. Giorgio Canali.

Filippo racconta di provocazioni emotive, contraddizioni , trip mentali e dichiarazioni d’amore post-datate.

Ha diviso I palchi con: Dente, Young Signorino, Giorgio Canali, Francesco Pellegrini, Meganoidi, Nicolò Carnesi. 

Ho 39 anni, chiamarmi emergente sarebbe grottesco. Sono un onesto professionista che ha vissuto nell’ombra di altri. Avevo paura di ricevere rifiuti, ma ora, alla soglia dei 40, forse non mi importa più”.

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“Dutty Beagle” condivide il video per “Luna Piena”, il suo nuovo singolo

Dutty Beagle cala il secondo asso, dopo l’uscita de “La Ventana” è il momento di “Luna Piena”, di cui è disponibile il videoclip ufficiale, da mercoledì 16 aprile 2025. Qui, Intimità e sentimento fanno da sfondo ad una vera e propria storia introspettiva che abbraccia la tematica dell’emarginazione e del disagio sociale. Ruolo fondamentale è ricoperto dal protagonista (Giuseppe Clemente) nelle vesti di un Pierrot moderno, e dalla magia che porta con sé, invisibile agli occhi degli altri. Viene raccontato il suo viaggio, fisico ma soprattutto interiore, spingendosi fin dove tutti abbiamo più paura di approdare, nel nostro intimo. Il racconto ripercorre i luoghi dell’anima del protagonista, si passa infatti dalla sua dimora, nido di pace e serenità circondato dalla natura, ad un ambiente dominato da indifferenza e scetticismo.

Cruciale è l’incontro con Dutty Beagle: attraverso Dutty, Pierrot riesce a percepire la sua arte con occhi nuovi e a riscoprire la sua essenza davanti l’immensità del mare. Consapevole di questa nuova condizione, Pierrot riesce finalmente a manifestare gioia e spensieratezza ritrovandosi tra la sua gente, privo di inibizioni. 

Una canzone che conferma l’identità musicale di D.B.: sonorità folkloriche e ritmo in levare mescolati al suono ambient di chitarre elettriche, conferiscono al brano un carattere danzereccio dalle note intime e romantiche. 
 

«Ho scritto Luna piena durante un viaggio in giro per la Francia, lasciandomi ispirare dalle canzoni dei Mano Negra e della Bandabardò e, a Coutansouze, ho letto le poesie di Cristina, che parlano della natura e delle sue stagioni. Così mi sono soffermato sulla primavera, una scommessa sulla vita che non sempre ci regala i suoi bei fiori, sul mare indagatore al quale non posso nascondere nulla e sulla luna, una gitana che si può soltanto desiderare.» 

Le riprese del videoclip sono state realizzate a Marina di Camerota, immortalando scorci come quello della Torre dello Zancale e la costa degli Infreschi, a bordo di un pescherecchio, nella soffitta dell’amico Andrea, e alla Marticana, locale in cui la gente canta e si innamora ancora della luna.

Il brano è stato registrato e mixato all’Hexagonlab studio di Vallo della Lucania (SA) da Edoardo Di Vietri, e vede la collaborazione dei musicisti: Pantaleo Rizzo che oltre alla registrazione delle chitarre ha curato anche tutta la parte dell’arrangiamento, Antonio De Leo alle percussioni, Ferdinando De Martino al basso, David Garofalo alla batteria e Lorenzo Manente al trombone. La voce femminile che si sente è di Giulia Diotaiuti, cara amica di Dutty.

Il mastering è a cura di Giovanni “Meniak” Nebbia presso Ithil World Mastering.

BIO:

Dutty Beagle nasce a Marina di Camerota, borgo marinaro del basso Cilento e porta con sé le ispirazioni della sua terra. La fusione di chitarre, fiati e percussioni caraibiche crea un’atmosfera danzereccia e malandrina dal messaggio intimo ed autentico, che arriva al pubblico come una confidenza tra due perfetti sconosciuti. Dalla sua scrittura emerge una profonda sensibilità: viene raccontata la storia di persone, spesso ai margini della società e il ruolo che la natura gioca nelle loro vite. Se dovessimo descrivere Dutty Beagle lo immagineremo in chitarra e canottiera, seduto al bar, davanti al mare, a suonare le sue canzoni che sanno di Mediterraneo e che in quel lembo di Sud si mescolano con i colori del Caribe, effetto del suo animo latino.

Nel 2023 gli viene conferito il Premio Marcello Colasurdo per la ricerca e il richiamo delle sonorità folkloristiche dei popoli del mediterraneo presenti nella sua musica. Nel 2024 è semifinalista ad Isernia con la XXIII edizione del Premio Fabrizio De André. Arriva a calcare importanti palchi come quello del Meeting del Mare, aprendo i concerti dei Gogol BordelloDubioza Kolektiv e Inti Illimani.

https://www.instagram.com/duttybeagle/

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“Eva”, il brano pop dance sensuale dei Gate 66

Fuori dal 27 marzo “Eva”, il nuovo singolo dei Gate 66 che non si fermano mai. Un brano che si muove tra dance e pop anni ’80 e rispetto ai precedenti qui c’è una vena in più di sensualità.

“Eva” ha quel suo stile che lascia spazio all’interpretazione dell’ascoltatore. Può essere una storia d’amore che ci tormenta o una situazione da cui siamo attirati nonostante non sia salutare per noi.

Eva è una donna, la terra, la vita. Sfuggente, scomoda, scorretta e sensuale. Eva è quella parte di noi che rifuggiamo da cui, alla fine, non possiamo che tornare. Eva è il lato nascosto della verità, quello inconfessabile. 

Per quanto riguarda il titolo, originariamente si era pensato a “San Babila h.20.00: una canzone inutile” ma ci sembrava troppo lungo per cui si è deciso di scegliere un nome maggiormente memorizzabile. Nella cultura occidentale, EVA è la prima donna per cui la scelta è stata automatica. 

Per gli arrangiamenti, stiamo portando avanti il nostro pop anni 80 “revisited” secondo la nostra sensibilità di post umani transfughi del 2096. 

Groove potente con giro di basso dal sapore carpenteriano, a tratti un po’ 70, e tanti synth, cercando di dare una dimensione cinematografica in funzione del video che realizzeremo, come sempre, con l’ausilio dell’AI”, così i Gate66 raccontano la genesi e gli sviluppi del pezzo.

ASCOLTA SU SPOTIFY: https://open.spotify.com/intl-it/album/44UcF8UrUTVDILLkiDBVBo

https://www.youtube.com/@GATE66Music

https://open.spotify.com/intl-it/artist/5UeNAAQKTE4oLXRX9hzUGFhttps://www.tiktok.com/@gate.66

https://www.instagram.com/gate66music/

Biografia

GATE 66 sono Bruno J e L’uomo Stokastico. Due “allegri e spensierati” produttori musicali e viaggiatori spazio temporali.

Provenienti dal 2096, hanno deciso di tagliare la corda della loro epoca e tornare nel passato, nei nostri anni 20. La meta originaria sarebbero stati i mitici anni ’80, periodo storico su cui erano più preparati, ma il destino li ha portati nella nostra epoca.

Le loro avventure e le loro esperienze sono diventate storie in musica. Storie di come, dopo una rocambolesca fuga da future prigioni marziane, finita la benzina spazio temporale, si siano ritrovati bloccati qui ed ora con una gran voglia di synth pop un po’ retrò. 

L’avventura dei Gate 66 è partita il 27 ottobre 2023 con il brano “La tecnica del doppio” e prosegue nel 2024 con il singolo “Il Battello” e “747”.

A settembre dello stesso anno pubblica il singolo “Al mattino” e successivamente il brano “Quando Nevica”. Il 2025 si apre con il remix di “Quando nevica”. Ma potevano fermarsi lì? Ovviamente no, a fine marzo esce anche “Eva”.

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Dopo la fortunata partecipazione a The Voice Senior, il cantante e imitatore Luca Virago è pronto a lanciare il tour italiano

Reduce da una fortunata partecipazione a The Voice Senior 2025, in cui è arrivato sino in finale conquistando il pubblico e la giuria con le sue straordinarie doti vocali e il carisma, Luca Virago, cantante e imitatore professionista, si prepara a portare in tour per tutta l’Italia il suo spettacolo “Luca Virago canta Baglioni (e non solo)”, in partenza sabato 17 maggio dal Teatro Pietro d’Abano di Abano Terme (PD).

Lo show prevede due ore di concerto dal vivo dove l’artista, accompagnato da quattro musicisti e una corista, reinterpreterà i grandi successi di Baglioni, intervallati dalle imitazioni per cui Luca Virago è ormai famoso, di cantanti italiani -uomini e donne- dagli anni ’70 a oggi (fra gli altri, Renato Zero, Zucchero Fornaciari, Andrea Bocelli, Vasco Rossi, Ornella Vanoni, Eros Ramazzotti, Mia Martini, Jovanotti e non solo).

Guarda il video dell’interpretazione di Luca Virago
di Arrivederci a questa sera (Lucio Battisti) a The Voice Senior: 
https://www.youtube.com/watch?v=a-VO5eSn0Zs

BIO

Nato a Busto Arsizio in provincia di Varese, Luca Virago inizia la propria carriera artistica negli anni ’80 come batterista, e dopo diverse esperienze con la sua band, nel 1990 decide, dopo lunghi studi ed esperienze canore, di passare al canto specializzandosi nell’imitazione di oltre mille cantanti famosi italiani. Nel 1992 partecipa su Rai 2 alla trasmissione Stasera mi butto (campionato di imitazione) vincendo il primo premio al Bandiera Gialla di Rimini. Segue Una voce per Sanremo su Rai 1 e otto puntate a Domenica In in cui si aggiudica, nel 1993, la partecipazione al Festival di Sanremo condotto da Pippo Baudo e Lorella Cuccarini. A partire dall’estate del 1993 intensifica le sue performance nelle piazze d’Italia. Sempre in quell’anno lo troviamo nei panni di Zucchero nella trasmissione Re per una notte su Italia 1 e viene premiato come miglior imitatore alla notte di San Silvestro a Saint Vincent.

Negli anni successivi ha partecipato festival di Pamukale in Turchia rappresentando l’Italia e vincendo il premio della critica e partecipato come cantante solista a Mi ritorna in mente e Passo in tivù su Telenova, oltre che essersi esibito a Miss Italia, a Sì sì, è proprio lui su Rai 1 e a Quelli che il calcio su Rai 2. Nel 2013 ha pubblicato il disco Ricantami volume 1 per l’etichetta G Records, mentre nel 2018 ha vinto il Premio Giovanni Paolo II. Nel 2025 ha partecipato a The Voice Senior arrivando sino alla finale, preludio a un tour nelle piazze d’Italia e anche negli Stati Uniti.

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Sta per uscire il nuovo secondo album di MORETTI

È disponibile da venerdì 18 aprile 2025 su tutte le piattaforme digitali il nuovo album di Moretti, un nuovo capitolo fuori per Bradipo Dischi e in distribuzione Believe Music Italy

Anticipato dai singoli “Cesare” e “Milano“, “nomi cose città“, questo il titolo del disco, è il secondo album di Moretti: tre città, tre nomi e due cose. Prodotto da Giovanni Doneda Pietro Gregori (Il Mago Del Gelato), il secondo lavoro del musicista milanese supera i toni irriverenti del disco d’esordio ed espone il lato più intimo e introspettivo del suo autore, con arrangiamenti minimalisti e raffinati che recuperano la tradizione cantautorale italiana degli anni ’70, da Guccini a Vecchioni, da Camerini a Giurato.

RELEASE PARTY IN TEATRO
GIOV. 17 APRILE – MILANO @ Teatro Bello


prevendite: 
https://dice.fm/event/nvmbaq-nomi-cose-citt-release-party-17th-apr-teatro-bello-milan-tickets
 

Tutte le tracce descrivono segmenti di vita spicciola, diretta o raccontata. Direi che in nessuna delle canzoni si trova segno consolatorio – al più, un po’ di tenerezza. Quando si parla di amore questo è negato, distruttivo, tossico o semplicemente finito. Lo stesso vale per la famiglia, che è relazionata o alla morte o alla malinconia. Le canzoni d’attualità sono tragiche (o tragicomiche). C’è però in tutto l’album, latente e in sottofondo, un attaccamento inguaribile alla vita. (Moretti)


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Compositori: Federico Oliverio (eccetto Cesare: Federico Oliverio e Matteo Portugalli)
Autore: Federico Oliverio
Editore: Bradipo Dischi
Produttore: Giovanni Doneda, Pietro Gregori

Federico Oliverio (voce, chitarra acustica, Gem Rodeo 61, organo Farfisa, cori)
Giovanni Doneda (basso, contrabbasso, Gem Rodeo 61, organo Farfisa, StringVox, toy piano, balalaika)
Pietro Gregori (batteria e percussioni, Gem Rodeo 61, organo Farfisa, StringVox, flauto dolce)
Pierpaolo Alberici (pianoforte, cori)
Ferruccio Perrone (chitarra elettrica, trombone)
Lorenzo Di Cola (chitarra acustica)
Giulia Imperato (cori, tamburello)
Marta Zibani (cori)
Matteo Portugalli (chitarra elettrica, chitarra acustica, Fender Rhodes, Gem Rodeo 61, StringVox, cori)
Andrea “Jimmy” Catagnoli (sassofono)

Produzione e registrazioni di Giovanni Doneda e Pietro Gregori presso La Sabbia
Voci, chitarre acustiche e pianoforte registrati da Matteo Portugalli presso Garage 206
Mix di Matteo Portugalli
Master di Andrea De Bernardi presso Eleven Mastering Studio

Foto di Agnese Carbone

 

BIO:

Moretti nasce artisticamente nel 2022 fra gli apribottiglie e i cacciaviti con cui si costruiscono le canzoni. Milanese d’adozione altrui, esordisce nell’autunno dello stesso anno col suo primo album “Moretti ha fatto anche cose buone” per Bradipo Dischi, descritto da Rockit come “un esordio molto incoraggiante, ricco di brani ben scritti e con ottime prospettive future” e da MusicMap come un “disco schietto, bipolare, anticonformista, all’occorrenza irridente ma non sprezzante, che si divide tra risvolti quotidiani e oscurità esistenziali, con un inchiostro figlio di notti insonni ed un risolutivo voyeurismo cantautoral-ispirativo“.

In seguito ai consueti live di promozione, nel 2023 fa uscire due nuovi singoli: “Lorem Ipsum” e “Natale”, stilisticamente molto simili al lavoro precedente. L’anno successivo, complice un infortunio di cuore, si chiude in studio per registrare il secondo album prodotto da Giovanni Doneda e Pietro Gregori (Il Mago Del Gelato), in uscita nella primavera del 2025.

https://www.instagram.com/cantamoretti/