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La seduzione pop dei fenomeni paranormali di Iosonorama

Ho sempre fatto parecchia fatica a trovare un disco pop che riuscisse anche a lasciarmi qualcosa. In qualche modo, in questo mio complicato di post-adolescenza, dopo che Calcutta aveva deciso di urlare a tutti che cosa ci manchi a fare, tutto si sia tutto appiattito, banalizzato e che sia effettivamente impossibile fare pop senza scivolare, allo stesso tempo, sulla pelle come shampoo come se non avessi mai ascoltato il disco che invece mi è appena passato traccia dopo traccia in macchina. Ascolto tanta di quella musica da macchina, e raramente torno da voler ascoltare qualcosa a casa, non mi innamoro più di niente, perchè niente si sforza di conquistarmi. E poi è arrivato Fenomeni paranormali di Iosonorama, un trascinante disco pop d’esordio, che non mi ha fatto smettere di ondeggiare, che mi ha fatto abbassare i finestrini e mi ha fatto sentire bene, nonostante stessi andando tristemente al supermercato, che ha saputo ben sedurmi e conquistarmi.

Sono una figlia degli anni Novanta, che si innamorava dei contanti e attaccava i poster delle boy band ovunque, e sono ancora cedevole a quel tipo di fascino, la musica che vuole anche averti, che vuole anche che tu rimanga lì, incollata, che ripeta le parole, che torni a casa dopo una mezz’ora in macchina, e tu non voglia effettivamente scendere dalla macchina per non smettere di ascoltare Iosonorama. Rama è in effetti l’acronimo di Raffaella Maria Anna, semplicemente iosonorama sui social network. Rama è una giovane artista partenopea con l’arte che le scorre nelle vene in tutte le sue forme, dalla danza alla musica. Di base c’è una forte identità e voglia di sognare e far sognare attraverso la propria arte e Rama lo fa con la sua autenticità, nel bene e nel male, lasciando indietro giudizi e portando con sé solo la voglia di continuare a credere nelle sue passioni.

Sette brani e una chiusura magistrale con una versione moderna di Bocca di rosa, arrabbiata e scontrosa, suadente. Un punto di vista femminile, da collega, del celebre brano di De Andrè, quello che canticchiavo timidamente in cucina con mia madre che, senza remore mi chiedeva se sapessi il significato di ciò che stavo cantando. Iosonorama è una dama del pop ballabile, regina della mia estate 2022 che non vedo l’ora di far risuonare viaggiando in Italia in macchina, e in loop quei sette brani che mi sono rimasti nel cuore. Forse più che la musica, alla scena italiana manca l’attitudine, la seduzione e la voglia di divertirsi, tutte cose che a Rama, ora la chiamo come se fosse mia amica, non mancano.

Sin da piccola nutre una forte passione per la musica, iniziando a 6 anni praticando danza classica.  Nel 2021, anno decisivo, una nuova Rama, pubblica 3 inediti: HemingwayZero Volume e Pos/To/Me. Con quest’ultimo brano si aggiudica un posto al Deejay on stage di Riccione, cantando con i big della musica. Ad inizio anno, arriva semifinalista al premio Fabrizio De André ed è tra i partecipanti di Musicultura 2022. A febbraio 2022 esce il suo primo EP Fenomeni Paranormali. E non dovreste perderlo per nessun motivo al mondo!

CF