Categorie
Comunicato stampa

“Mille viole” è il nuovo singolo di Felix Rovitto

MILLE VIOLE è il nuovo singolo di FELIX ROVITTO:attendendo una primavera non lontana, ecco un nuovo capitolo di una storia in musica, ricca di sentimento e di pop. Dopo due brani spensierati come MARINELLA e MARIPOSA, FELIX ROVITTO non rinuncia al ritmo ma chiude una trilogia con qualche rimpianto e una certa malinconia.

“Questo pezzo – racconta FELIX ROVITTO – chiude una sorta di ciclo/cerchio delle “M” personale, iniziato con “Marinella”, proseguito con “Mariposa” e che oggi atterra a “Mille Viole”.

La canzone inizialmente voleva essere ancora una volta divertente dal punto di vista testuale, alla stregua delle due precedenti “M” (l’idea di festa in “Marinella”, la nottata sexy e spensierata in “Mariposa”), ma durante la lavorazione in studio ho deciso una cosa diversa, vale a dire: affrontare la tristezza che può derivare dalla fine di un rapporto con una base ritmica comunque ballabile, che in un certo modo lasci ai 2 protagonisti del brano voglia di riscatto e ricerca di sensazioni positive, nonostante la separazione tra i due.

Ho cercato di “limare” leggermente la voglia reggaeton dei miei ultimi tempi (anche se un bravo ascoltatore a tratti si accorgerà lo stesso di questo ritmo), definendo in studio col mio fedele amico e producer Michele Casalini una sezione ritmica sfacciatamente pop commerciale/da club, al fine di scuotere i bacini lo stesso, nonostante l’argomento affrontato.

La canzone è nata dalla mia chitarra, quindi in acustico, e rielaborata dunque in studio con batterie elettroniche e arrangiamenti ad hoc per indirizzarla verso un sound più pop e moderno.

Il protagonista non si rende conto che la storia d’amore con la sua partner è veramente giunta al capolinea; pertanto, per cercare di evitare la sofferenza derivante dalla fine della relazione, si consola raccogliendo fiori (le viole): nel linguaggio dei fiori le violette indicano la timidezza, il pudore e la profondità di sentimenti, ma tra gli antichi Greci e Romani venivano anche associate alla morte e alla sofferenza.

Le violette inoltre hanno un richiamo anche di blu, che evidenzio nella frase del ritornello dove cito il mare e le sue onde. Ho cercato di unire la semplicità delle parole giovanili (“chat”, “spunta blu” per esempio) con il significato più profondo dei colori viola e blu, e del fiore relativo”