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Nictagena: gli anni Novanta, lo spazio e i lunatici

Un passo regolare, quello che introduce “Plutone”, prima canzone e primo singolo tratto da “Lunatica”, il nuovo album di Walter Tocco, in arte Nictagena. Progetto nato vent’anni fa ma sicuramente rimasto al passo con i suoni dei decenni successivi, Nictagena vede la collaborazione di svariati musicisti, per esempio qui Francesco Tedesco, che ha collaborato sostanzialmente a tutte le fasi del disco, ma che conserva come unico punto fermo Tocco.

Rock alternativo, in particolare internazionale ma non solo, in particolare anni ’90 ma non solo, filtrato attraverso testi per lo più in italiano. Ma non solo, ça va sans dire.

L’idea di fondo è un concept album che finga di raccontare di pianeti lontani, mentre nella realtà fa riferimento a vite ed emozioni vicinissime, troppo umane. Le angosce di oggi passano attraverso chitarre molto insistite e anche vagamente lamentose, qui e là.

Il cantato di Nictagena si modella secondo il brano, con versatilità interessante e passione conclamata. Le sonorità non puntano alla pulizia estrema, le influenze vagano tra il post grunge e l’indie rock, con universi che si congiungono in quel grande calderone che sta tra Mark Lanegan e i Csi.

Il lavoro di Nictagena è anche la riscoperta di una vena produttiva per un po’ smarrita: “Ritrovare la musica è stato come riemergere e ritornare indietro nel tempo e stabilire le priorità nella mia vita. C’era qualcosa scritta che andava ripresa, una mezza idea di un concept album sui pianeti che mi era venuta 8 anni fa ma mai realizzata. La pandemia arriva al momento giusto per me: riprendo in mano la chitarra e la penna e così comincio la stesura dei brani del disco. I brani sono stati scritti con un forte desiderio di far sentire che la calma di cui si era appropriata della mia anima era solo un passaggio importante per ritornare a vivere come musicista”.

Un album di ottima fattura, consistente e convinto, che merita l’ascolto e l’attenzione che richiama. E che può trovare la propria collocazione anche nei pur affollatissimi schemi d’ascolto di oggi. 

Redazione