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Cosa c’è nella camera di Freddo

É uscito venerdì 17 novembre 2023 su tutte le piattaforme digitali il nuovo album del progetto Freddo, un disco che prova a dare una personalissima definizione a una parola che non esiste: “Sinestetica“. Freddo l’ha infatti inventata per dare una forma a quella che gli piace immaginare come “l’arte della sinestesia”. La sinestesia è tecnicamente la capacità di percepire intrecciando i sensi, un’associazione espressiva tra parole pertinenti a diverse sfere sensoriali.

Noi per conoscerlo meglio ci siamo fatti portare a casa sua, ed ecco cosa ci ha mostrato.

Would John approve?

Ho un rapporto molto controverso con lo shopping, specie con gli abiti. Compro quasi esclusivamente roba usata perche’ ha già vita dentro e diciamo che esco a comprare solo quando arriva la “chiamata”. In sostanza visualizzo qualcosa, ci penso, ci ripenso, e quando sento che mi e’ vicina vado.. Nello specifico abbiamo una pelliccetta sintetica bianca stile John Lennon, dopo averla sognata per un po’ un bel giorno dal bus 29 ho visto questa meraviglia triste e sconsolata dentro la vetrina di un Charity Shop. Ci siamo guardati negli occhi, ed ora e’ con me.. 29.99 Sterline ben spese. Mi ha anche accompagnato nel video di Francamente, il primo singolo dell’album. Brilliant!

Ritratto di famiglia

Questa piu’ che un solo oggetto e’ un ritratto di famiglia. Visto che dormo poco (e la musica e’ un business crudele) cerco di usare la meditazione per far quadrare il cerchio. Palo Santo e sage che brucio per meditare sono la certezza che si puo’ staccare dal mondo, specie la mattina presto prima che inizi il traffico del giorno. Provo a inondarmi di silenzio, legno o foglie bruciate e spesso mi riporta indietro a qualche vita fa.

Il Mostro

Questo dramma matematico in bella vista che occupa quasi tutto un muro di una stanza e’ il calendario gigantesco che ho costruito un anno fa con carta e tape. Mi ha accompagnato nella programmazione dell’Album con tutte le scadenze, le uscite dei singoli, i video, i mix, le parolacce, e gli obbiettivi da seguire per 12 lunghi mesi. Mai fatto prima, e’ stato un oggetto difficile da gestire, ma averlo li davanti mi ha allontanato dalla disordinata spontaneità con cui spesso si fa arte insegnandomi una disciplina e una tenacia di cui oggi sono abbastanza fiero. Piu’ che un calendario e’ stato una montagna da scalare. Provate a programmare un anno intero..e’ un’avventura pazzesca.

Il mandolino di Constance

Amo gli anziani e le cose vecchie. Quando ho visto questo meraviglioso strumento di fine ‘800 su Marketplace non potevo sapere che dietro ci fosse Grace, una gentile signora inglese che mi avrebbe sottoposto ad un lungo ed empatico test di domande su una poltrona Chesterfield davanti ad una tazza fumante di Earl Grey.. Voleva conoscermi per sapere se lo strumento potesse “migrare” verso di me dopo essere stato per tanti anni nelle mani gentili della vecchia zia Constance appassionata di mandolini. Esame superato! Il timbro cristallino e’ ora spesso nelle mie produzioni, e anche in questo Album in uscita ho mescolato con piacere il suono di Constance con synth, chitarre elettriche e qualche 808.

Click!

Chiudo la carrellata con una parte importantissima della mia vita che tengo sopra la testa mentre dormo: una delle mie stampe fotografiche. Si perche’ la fotografia non e’ solo un lavoro per me ma e’ anche una parte imprescindibile del mio fare musica: i principi fondamentali sono gli stessi che si usano per scrivere, comporre e produrre canzoni. Si cerca e si inquadra un soggetto, e poi si ferma nel tempo vestendolo di una sensazione, dandogli o togliendogli luce. Questo sopra e’ parte di una serie scattata ai Palazzi rossi di Val Melaina a Roma dove De Sica giro’ Ladri di Biciclette. Mi mette estetica pace e mi ricorda sempre chi sono...