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Le cinque cose preferite di Elia Turra

Fuori dal 22 marzo “Punk di quartiere”, il nuovo singolo di Elia Turra. Il brano fa parte dell’EP “Trilogia di quartiere” anticipato dal singolo “LSB”. Un concept di tre canzoni che raccontano la vita del cantautore attraverso le zone di Verona che hanno segnato la sua crescita. Il primo brano parlava delle case popolari di San Bernardino, dove Elia è nato e ha trascorso la sua infanzia. Invece in “Punk di Quartiere”ci spostiamo nel cuore di Veronetta dove l’adolescenza del cantautore è esplosa.

Il titolo potrebbe far pensare che ci troviamo di fronte un brano punk, ma non è così.Abbiamo tonalità indie rock insidiose, frizzanti e cariche di vitalità, ma l’appellativo non è riferito al genere quanto allo spirito. Un momento della vita in cui si vuole spezzare le catene della società per trovare se stessi.

E per conoscerlo meglio, abbiamo deciso di farci raccontare le sue cinque cose preferite.

LA MIA PRIMA CHITARRA ACUSTICA:

E’ stato il mio primo acquisto, con cui ho iniziato a “farmi i calli” sulle dita seriamente e con cui ho esordito suonando dal vivo. Oltretutto, il 29 novembre del 2023 è stata firmata dal songwriter inglese Pete doherty (Frontman dei The Libertines e Babyshambles) che ho avuto occasione di conoscere all’Apollo di Milano, e quell’incontro mi ha portato a suonare la stessa sera in sua apertura, presentato sul palco da lui in persona. ESPERIENZA INCREDIBILE, e ogni volta che guardo la mia chitarra, quella firma mi riporta su quel palco.



IL MIO BOOSTER 50 SPIRIT:

Il mio fedele compagno di viaggio, che mi permette di spostarmi dalla periferia/quartiere alle strade di città senza rimanere imbottigliato nel traffico, cosa che invece accadrebbe sempre qualora fossi in auto. E’ pratico e comodo da guidare, e poi è un modello storico, di cui ho bei ricordi sin da piccolo, quando era molto in voga nel mondo underground dei giovani rapper.


IL MARE:

Per mare non intendo quello di sottomarina o di Riccione, dove le spiagge sono affollate e caotiche e l’acqua è terribile, ma quello dove l’azzurro dell’oceano ti fa sentire al sicuro e dove puoi respirare aria di pace e libertà a pieni polmoni. Nella foto mi trovavo a Cabo da roca, dove la terra finisce e l’oceano comincia.

SUONARE DAL VIVO:

Fin dal mio primo concertino live ufficiale, in un’osteria del mio quartiere, mentre stavo suonado live le mie canzoni ho percepito una bellissima sensazione, che poi si sarebbe resa sempre più intensa con l’aumentare dell’esperienza e della consapevolezza.
Suonare le mie canzoni davanti ad un pubblico (soprattutto se partecipe) mi fa sentire libero, sprigiona in me una scarica di endorfine, e quando finisco i miei set, mi sento bene come se avessi appena finito una corsa sportiva in riva al mare, per l’appunto.



LE PASSEGGIATE IN CAMPAGNA COL MIO CANE :

Ho sempre abitato in quartieri del centro storico, e quindi a portata di traffico e smog.
Ora che mi sono trasferito da un paio d’anni in zona “Oltre Adige” di Verona, in mezzo al verde, le passeggiate col mio cane nei tanti campi vicino a casa mia sono all’ordine del giorno:
Sono spesso delle occasioni liberatorie, in cui posso rilassarmi, ascoltando un po’ di buona musica nelle cuffie, o dove posso pensare liberamente alle mie cose. E lo stesso vale per il mio cane ovviamente 🙂

“Otre Adige” sarà tra l’altro il mio prossimo singolo, in uscita verso metà maggio, e chiuderà la mia TRILOGIA DI QUARTIERE.