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Cosa c’è nella camera di Marinè

Esce venerdì 12 aprile 2024 su tutte le piattaforme digitali il nuovo singolo di Mariné, nome d’arte di Alessio Marinelli. Il brano nasce dalle profondità del cuore e accompagna l’ascoltatore in un intenso viaggio emotivo: quello dei labirinti amorosi, dove ognuno di noi si è perso almeno una volta. Immaginate le melodie avvolgenti di Harry Styles, l’energia di Shawn Mendes, il tocco poetico di Levante, l’originalità di Francesco Gabbani e la sincerità di Ermal Meta. Ora, aggiungete il tocco pop di Mariné: il risultato è “Sorpreso Disincanto“.

Questo brano è una confessione, uno specchio delle emozioni che nascono, crescono e talvolta si perdono nei meandri delle relazioni. È la storia di un viaggio dal passato al presente, dove il futuro è incerto, fermo a un bivio: la scelta è tra l’affrontare il disincanto della realtà o il lasciarsi trascinare, seppur consapevoli dell’imminente delusione.

L’ispirazione per “Sorpreso Disincanto” arriva dall’esperienza personale, un dialogo tra colleghi che hanno condiviso turbamenti e risate. Il singolo si distingue per la sua apparente semplicità armonica, una danza su due accordi che, sotto le mani del produttore Alessandro Liccardo e arricchita dal sax di Alex Di Rocco, si trasforma in un mix irresistibile di twist, country e blues. 

Noi volevamo conoscerlo meglio, e per farlo siamo stati a casa sua. Ecco cosa ci ha mostrato!

OGGETTO 1: Divisa di lavoro autografata dai colleghi.

Questa divisa rappresenta molto per me, segna tutto ciò che mi rimane di dieci anni trascorsi nell’azienda dove ho lavorato. Dieci anni in cui ho visto volti e parlato con le loro anime tutti i santi giorni. È un simbolo reale e autentico di un capitolo della mia vita che si è chiuso, una testimonianza dei legami e delle esperienze condivise. Guardando questa maglia che mi hanno regalato, posso rivivere quei momenti, sentire ancora la presenza e la solidarietà dei miei ex colleghi. È un promemoria di quanto sia importante il tempo trascorso insieme, un ricordo di un periodo che ha plasmato chi sono oggi.

OGGETTO 2: Le chiavi di casa

Le chiavi di casa sono un simbolo di fondamentale importanza per me. Non che il cuore se ne dimentichi, ma la mia passione per la musica, per quanto abbia cercato di farla viaggiare a braccetto con la mia quotidianità e i miei compiti di genitore, talvolta mi distoglie. Quando sono fuori in giro per concerti, spesso mi trovo in quel momento in cui vorrei che il tempo si fermasse, che la musica non smettesse mai. In quei momenti, basta mettere le mani in tasca e toccare le chiavi di casa per ricordarmi dov’è il mio vero posto nel mondo. È come se le chiavi, con il loro freddo metallo, mi connettessero immediatamente al calore e alla serenità del mio rifugio. Un promemoria tangibile del legame con la mia famiglia.

OGGETTO 3: Il kimono

Il kimono, nella cultura occidentale, incarna un’armonia tra bellezza esteriore e interiore, riflettendo l’essenza di una cultura profonda e ricca di significato.
E così come la spiritualità e l’autenticità sono legate al kimono, anch’esse sono qualità che risuonano profondamente in me e rappresentano una meta a cui ambisco. La ricerca di una connessione più profonda con me stesso, la volontà di essere autentico e fedele alla mia essenza, sono pilastri fondamentali del mio percorso di vita. 

OGGETTO 4: Il porta-torte

Il ciambellone è molto più di un semplice dolce. Rappresenta il calore di casa, l’affetto e l’amore di chi, con dedizione, ha preso tempo e cura per prepararlo. Un abbraccio mattutino che fa iniziare ogni giornata con un tocco di “dolcezza”.

OGGETTO 5: Il papillon

Non può mancare tra gli oggetti di casa il famoso papillon. Il simbolo fondamentale del mio cambiamento. Rappresenta ideologicamente il mondo degli eventi, quello che mi ha dato l’opportunità di sostenere me stesso e di dedicarmi finalmente completamente alla musica. Riprendere i miei vecchi brani e circondarmi di persone del settore che fossero interessate a condividere con me questo progetto. Una devozione talmente forte, che ho scelto di incorporare il papillon nel mio nome proprio perché mi ricorda costantemente che non è mai troppo tardi per prendere in mano la propria vita e cambiare, per sentirsi liberi e felici di fare ciò in cui si crede.