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Cosa c’è nella camera di Desìo

É disponibile da venerdì 30 maggio 2025 per Piuma Dischi, il nuovo EP di Desìo, cantautore classe 2003 – cresciuto in una famiglia amante della musica, si è avvicinato presto al pianoforte e alla batteria, sviluppando una passione che lo ha portato a intraprendere la carriera musicale.

Via”, questo il titolo disco, è un nuovo è importante capitolo di un viaggio interiore, un percorso che attraversa sette canzoni nate in un grande momento buio. Un giorno tutto sembra andare per il meglio, e quello dopo, improvvisamente, crolla ogni certezza. Paure, ansie e dubbi diventano compagni di viaggio inevitabili. Come si supera un periodo del genere? Non esiste una risposta semplice, ma una possibilità è mettersi in movimento: viaggiare, cambiare prospettiva, liberare la mente da tutto ciò che la opprime. Via” è proprio questo: la ricerca di un’uscita, di una strada nuova, anche quando sembra impossibile trovarla.
 

Ogni brano rappresenta una tappa diversa di questo percorso, tra momenti di profondo smarrimento e barlumi di speranza. Non è un cammino lineare: ci sono passi avanti, cadute, ripartenze. Ma alla fine resta l’idea che, nonostante tutto, una via d’uscita esiste sempre. Bisogna solo avere il coraggio di cercarla.

Noi per conoscerlo meglio non potevamo che farci invitare in casa sua, ed ecco cosa lui stesso ci ha mostrato.

Sono un po’ ossessionato, ma colleziono da anni vinili di qualsiasi tipo, italiani, esteri, di musica classica, pop, rock… Mi piace pensare che col tempo tutti invecchiamo, tranne la musica registrata, che invece rimane lì, immutabile, non cambia mai. Ogni volta che metto un disco sul giradischi, vengo catapultato nel momento in cui lo ho comprato o ascoltato per la prima volta. Forse ho speso più in vinili che in qualsiasi altra cosa nella mia vita.

Da quando sono piccolo suono sia il pianoforte che la batteria: per questo in camera mia ho una collezione di bacchette che non riesco a contare, mentre in casa ho almeno 6 tastiere diverse, una per ogni stanza quasi, oltre che un pianoforte a muro. Questo è il pad con cui ho scritto la maggior parte dei miei primi pezzi, mentre a queste bacchette tengo molto, perché mi sono state regalate da una persona che mi sta a cuore (per questo motivo non le userò mai probabilmente).

Questo orologio nel mio salotto ha un significato importante per me. Innanzitutto segna 3 diversi fusi orari, e ogni volta che lo guardo mi perdo ad osservarli. Amo Londra e sogno da sempre di andare a New York, e per questo penso che, se ad esempio sono in ritardo, forse sono solamente nel posto sbagliato al momento sbagliato. Inizio così a viaggiare con la mente, sperando di poterlo fare presto in altro modo.

Questo angelo di pietra l’ho comprato quando ero piccolo con i miei genitori, e da quel momento lo abbiamo sempre tenuto da qualche parte in casa, cambiandogli periodicamente posizione. Ricorda un po’ il me da piccolo, molto riccio e appassionato per la musica. Se la prima cosa col tempo si è andata ad affievolire (e i miei ricci ahimè sono diventati crespi), la passione per la musica non è mai diminuita, anzi.

Questo corno l’ho comprato in vacanza con i miei genitori a Cracovia qualche anno fa. Da quel viaggio ho iniziato ad amare incondizionatamente questa città, che ancora oggi non smette di stupirmi. Per questo motivo nell’ultimo anno ci sono stato più volte, per scoprire le parti che non conoscevo, e ho deciso anche di dedicarle una canzone del mio nuovo EP (Cracovia – Intermezzo). È la mia città preferita in assoluto, in cui, forse, ho già lasciato molte volte il cuore.