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Le 5 cose preferite degli Zipper Blues

Fuori dal 23 maggio “AOC”, il nuovo singolo degli Zipper Blues. La band di Verona torna con un singolo rock pieno di energia, il primo tassello di quello che sarà il loro prossimo album. Il brano si apre con la frase “Appellation d’Origine Contrôlée” per poi esplodere con chitarre potenti e una voce graffiante pronta a farti entrare nel vivo. “AOC” è incalzante, ritmata e tutto ciò che un’amante del rock può apprezzare.

Il titolo e l’incipit del brano richiamano all’acronimo della denominazione di origine controllata francese, che insieme a quella italiana, gridano il bisogno assoluto di certificare provenienza e qualità, non solo nel mondo del vino; suggerendo un parallelismo con il mondo della musica.  Rimasto in un cassetto per qualche tempo questo brano ha trovato la giusta pasta sonora durante le sessioni di registrazione del nuovo album della band. Musicalmente è un brano potente ed energico, intriso del sound ruvido e diretto dei primi anni ’90. Sincero e corposo come un buon bicchiere di vino, è un omaggio sentito della band alla passione per il nettare di Bacco“, così gli Zipper Blues descrivono il loro pezzo.

Noi per conoscerli meglio, abbiamo chiesto loro quali fossero le loro cinque cose preferite.

Sono Sara, la cantante del gruppo, e coltivo una profonda passione per tutto ciò che si cela dietro un bicchiere di vino. Gli studi da sommelier mi hanno sempre incuriosita, spingendomi ad approfondire questo mondo in tutte le sue sfaccettature. A partire dalla sua origine, amo passeggiare tra i filari e osservare il ciclo di vita dell’uva: dalla nascita del germoglio fino all’acino maturo sulla pianta. Per me è un’esperienza rilassante, che mi riconnette con la bellezza della natura. È un po’ come nella musica, quando nasce un brano inedito: un percorso da seguire con cura, dedizione e amore.

Sono Davide, il bassista della band.
Ho sempre nutrito una passione per le arti visive, in particolare per il disegno e la fotografia. La necessità di documentare il nostro percorso musicale – prima in sala prove, poi durante i live – ha acceso in me un crescente interesse per il mondo delle riprese e del montaggio video, specialmente quando si intreccia con la musica. Nel tempo libero ho iniziato a collaborare come videomaker con associazioni e artisti del territorio, realizzando videoclip, interviste e riprese di concerti dal vivo. L’idea di ampliare il nostro linguaggio artistico oltre la musica, curando anche l’aspetto visivo, mi ha sempre affascinato. Per questo, con il nostro singolo AOC, stiamo affrontando per la prima volta la sfida dell’autoproduzione del videoclip, che accompagnerà presto l’uscita del brano.

Sono Matteo, chitarrista della band.
Amo la tranquillità della campagna e, senza esitazione, preferisco godermi un’alba piuttosto che passare la notte a girovagare. Il tempo libero adoro impiegarlo in solitudine, amo la mia solitudine e il silenzio, tranne che per i rumori della natura. Amo leggere un buon libro e strimpellare la mia malandata chitarra acustica. Odio avere sveglie e orari e quando posso seguo i ritmi biologici della vita, non c’è niente che mi faccia sentire così libero.

In questo mi ritrovo molto in John Bonham: uno dei suoi principali “malanni” era proprio il dover restare lontano da casa durante le lunghe tournée. Per quanto possa sembrare strano, era una persona pacata, amante della quiete e della semplicità. La frenesia dei tour finiva spesso per logorarlo. Anche per me, dopo un live, non c’è nulla di meglio che tornare a casa, farmi una doccia fresca e lasciare che le emozioni del palco decantino con calma.

PS…adoro camminare a piedi nudi

Sono Nicola, detto “Sciapu”, il batterista!
Un po’ come Matteo, amo la tranquillità dei piccoli paesi, senza traffico e rumore.
Mi piace passeggiare anche di notte, da solo, immerso nel silenzio. Forse è un’esigenza nata dalla vita di fabbrica, che frequento da ben 38 anni.
Sono una persona allegra, amo stare in compagnia e scherzare, ma non mi sento a mio agio sotto i riflettori. Le interviste mi mettono in difficoltà, non amo apparire, anzi: quando ci sono tante persone ai nostri live, mi viene l’ansia. Eppure, nonostante tutto, amo suonare la batteria. Il richiamo del palco è come una droga: non riesco a farne a meno! Nella foto la mia sala studio per esercitarmi con la batteria, proprio come piace a me, immerso nel verde e nella tranquillità.

Quando siamo insieme, nei ritagli di tempo tra una prova e l’altra, amiamo condividere il cibo. Cucinare e banchettare in sala prove è per noi un’occasione di leggerezza, comunione e condivisione: uno degli aspetti più belli dell’essere parte di un progetto collettivo. È anche il momento in cui si pianificano nuove idee, si fanno bilanci, si immaginano strade future. Abbiamo imparato a gustare fino in fondo questi momenti, che ci hanno tenuti uniti anche nei periodi più difficili. D’altronde, spesso la soluzione a un problema si trova davanti a un buon calice di vino.