Categorie
Comunicato stampa

“Polaroid e paranoie” è il nuovo singolo dei Cassandra

Venerdì 11 marzo 2022 escesu tutte le piattaforme digitali e in radio Polaroid e paranoie, il nuovo singolo dei Cassandra,fuori per Mescal.Con allegria, qualche paturnia, attitudine pop rock naif, quel tanto che basta di sfrontatezza, leggerezza condita da una dose di schiaffi e belle storie da raccontare, i Cassandra con cadenza bimestrale hanno regalato alle nostre orecchie 4 brani inclusi nell’album in uscita su etichetta Mescal e distribuito da Columbia/Sony Musica a fine Marzo.

L’avventura è partita il 16 Settembre 2021; una nuova band bella croccante con un nome che ci riporta a fasti epici. Il primo programma televisivo – X Factor 2021 – dove fu bello presentare “Kate Moss” prima di passeggiare sul lungomare toscano cantando “Novembre”, e prima ancora di salutare da Reggio Calabria questi 12 mesi sgangherati, portando a casa anche il primo riconoscimento, ricevuto da Radio Rai Tutta Italiana: Top Of The Year per la nuova musica d’autore. Si apre il 2022 con l’augurio dissacrante di “Ti auguro tutto il peggio che c’è” e si arriva al nuovo singolo che precede di poco la pubblicazione dell’album d’esordio.


SCOPRI IL BRANO SU SPOTIFY: 
https://open.spotify.com/album/6yhUQ5lbSLQwkaxQkwb4yX?si=nhfJpFwKSsqjZLxZb7hAWg

Come tutti i musicisti che sanno il significato di “gavetta” la loro vera casa non ha quattro mura ma quattro assi dove appoggiare gli strumenti, sistemare due spie e prendere in mano un microfono. È indiscutibilmente una bella soddisfazione pubblicare singoli a raffica e vedere che il popolo di Spotify risponde ma poi si torna a casa, tra la gente, con la musica che invade il locale e l’adrenalina che sale. Il loro 50137 TOUR è partito il 5 Marzo da Pistoia

Cassandra sono due fratelli di sangue e un fratello acquisito, Matteo & Francesco Ravazzi e Giovanni Sarti, voce, chitarre e batteria, ma sul palco saranno affiancati da Enrico Mega al basso.


BIO:

Cassandra nascono nel 2019 da un’idea di Matteo Ravazzi (voce), Francesco Ravazzi(chitarra) e Giovanni Sarti (batteria), tre musicisti fiorentini che decidono di concludere il capitolo Kelevra per inaugurare un nuovo percorso artistico. Come Kelevra hanno realizzato un album che li ha portati ad avere collaborazioni importanti (con Davide Toffolo dei Tre Allegri Ragazzi Morti) oltre a calcare palchi di rilievo come quelli del Pistoia Blues, del Mengo Music fest, del Metarock, etc…

L’incontro con il produttore Marco Carnesecchi, spinge il progetto su un livello più intenso di scrittura e di arrangiamento, che si sviluppa in un anno di lavoro, dando alla luce nuovi pezzi vestiti di un pop genuino, ricercati nei suoni e che pur non seguendo nessun tipo di trend, si appoggiano benissimo su quest’epoca trasversale.  Ed ecco che nascono i Cassandra, dal nome evocativo, ed ecco che arrivano in Mescal, con la voglia di organizzare una festa, inaugurata Giovedì 16 Settembre 2021, come “fosse un after party di una sfilata milanese”, dove l’unica protagonista è Kate Moss, che esce dalle casse a tutto volume in questo scorcio di fine estate; Kate Moss, oltre ad essere il 1° singolo dei Cassandra, è anche la canzone presentata alle audizioni di X Factor 2021 che ha consegnato alla band il lasciapassare per i bootcamp. 

Il concerto, da sempre scuola e rito catartico, li ha visti presto protagonisti applauditissimi a La Limonaia (3 Settembre 2021), in quella Firenze che è casa, ispirazione e scenario naturale per le storie che diventano canzoni, e sempre live – in versione acustica – anche a La Santeria 31 di Milano (8 Ottobre), per presentare gran parte dei loro nuovissimi brani, come Novembre,  il singolo pubblicato il 12 Novembre (Mescal/Sony). Ancora live il 30 Dicembre al “Reggio Calabria Fest Tutta Italiana”, con il primo riconoscimento ufficiale, ricevuto da Radio Rai – Top Of The Year per la nuova musica d’autore – e pochi giorni dopo (12 Gennaio 2022) il saluto più dissacrante al nuovo anno, condito da schiaffi: Ti Auguro Tutto il Peggio che c’è.

Arriviamo a Marzo, mese importante per almeno 3 motivi: il 5 da Pistoia è partito il 50137 Tour; l’11 Marzo esce il nuovo singolo Polaroid e Paranoie e a fine mese, l’album d’esordio.

Categorie
Pop

Cosa c’è nella camera di iosonorama

sce venerdì 25 febbraio 2022 Fenomeni Paranormali, l’EP di debutto diiosonorama, fuori per Disordine Dischi e in distribuzione Believe. Finalmente si svela il mondo dell’artista partenopea: determinata, vulcanica e piena di grinta, dopo anni di gavetta ha deciso di rimettersi in gioco ripartendo da zero e di realizzare il suo nuovo progetto artistico con il produttore Paci Ciotola.

RAMA è l’acronimo di Raffaella Maria Anna, semplicemente iosonorama sui social network. RAMA è una giovane artista partenopea con l’arte che le scorre nelle vene in tutte le sue forme, dalla danza alla musica. Di base c’è una forte identità e voglia di sognare e far sognare attraverso la propria arte e Rama lo fa con la sua autenticità, nel bene e nel male, lasciando indietro giudizi e portando con sé solo la voglia di continuare a credere nelle sue passioni.

Noi siamo stati a casa sua, e questo è quello che ci ha mostrato!

La palla di neve di NYC. Qui ci sta tutto il mio amore che nutro per la Grande Mela, ci sono stata 3 volte e ci manco da 10 anni, ma per me ancora tutt’ora rappresenta la mia città ideale. È una delle poche realtà che tiene fede alle rappresentazioni cinematografiche, detta in parole povere, è come nei film.  Non dimentico quella volta in cui uscendo da un negozio mi sono ritrovata in un flashmob. 

Ci tornerò, l’ho promesso.

Questo oggetto apparentemente insignificante per me rappresenta il mio tesoro più grande. Questa è stata la mappa concettuale del mio esame di maturità.  Il soggetto? Johnny Depp, ovviamente.Avevo associato ogni materia ad un suo film. Per me Johnny Depp è sempre stato l’icona principale della mia vita; il suo trasformismo, la sua poliedricità, e se ci aggiungiamo anche il fatto che lui sia un musicista si capisce ancora di più perché io sia stata così influenzata dal suddetto. Ero veramente piccola quando mi sono appassionata alla sua arte, era un periodo in cui le bambine guardavano i cartoni animati ed io vedevo tutti i film di Tim Burton, cosa abbastanza insolita per una bambina di soli 5 anni.

Ad impreziosire maggiormente questo oggetto sono i disegni realizzati da Gianpiero D’Alessandro, che ad oggi lavora per Justin Bieber, ed è uno degli artisti più quotati al mondo. Beh che dire, questa “tesina di maturità” per me è una reliquia. Carillon from Paris, questo rappresenta umilmente la mia infanzia, il suono, i colori pastello sono dei ricordi che mi lasciano piacevolmente un retrogusto malinconico e che custodisco gelosamente.  Quando mi sento giù, giro la manovella e mi lascio abitare dalla bambina che sono stata.

Jack l’orsacchiotto. Questo teddy bear risale al 2009, mia prima vacanza studio fatta a Londra, l’ho avevo realizzato da sola, in un negozio “BUILD A BEAR”. Ricordo che fu una figata pazzesca, bisognava costruire il peluche dalle basi, scegliere anche l’imbottitura interna, per poi completare il tutto con l’outfit giusto. Io volevo rendere il mio teddy bear unico e così l’ho vestito da Jack Sparrow di Pirati dei Caraibi. (L’ho detto di aver sempre adorato Johnny Depp). E ad oggi quel peluche è un simbolo della mia persona: vestito da pirata quindi emblema di libertà e forza, ma che fondamentalmente è un orsacchiotto simbolo di eterna tenerezza.

Momento di arte pura. Questo è un dipinto su tela del compianto pittore impressionista moderno Leonid Afremov. Questo quadro ha 10 anni, e quando mi sono imbattuta nel sito web dell’artista mi sono immediatamente innamorata dei colori così caldi e così vividi, infatti poi ho scoperto che le sue opere vengono usate in psicoterapia per la riduzione dello stress. Da quel momento in poi ho acquistato una decina di opere sue, perché poi quando mi innamoro di un’artista è la fine. Però questa l’opera ci sono particolarmente legata perché è stata la prima che ho acquistato e perché venivo da un periodo in cui non vedo colori nel mio futuro prossimo.

Categorie
Comunicato stampa

“Apatia” è il nuovo singolo di Gretel

Fuori da venerdì 11 marzo per Formica Groove nuovo singolo di Gretel dal titolo Apatia (distr. Artist First).Con questo suo secondo brano, la cantautrice toscana ci regala un pezzo fresco e dal sound vivace, un pezzo scritto in chiave ironica con cui la giovane artista si propone di scherzare sui propri difetti e invita gli ascoltatori a prendere la vita con leggerezza e autoironia.
 

“Ridi di più”, “mostra i tuoi sentimenti”, “smettila di sembrare apatica”: sono solo alcune delle frasi che mi sono sentita ripetere dagli altri per anni. Adesso (grazie anche alla musica) non sono più quella ragazzina timida e introversa che, chi non mi conosceva abbastanza bene, definiva “apatica”. Apatia è stata scritta in chiave ironica per incitare a prendere la vita con un po’ di sana autoironia, scherzando su alcuni miei difetti che avevo in passato che però mi hanno aiutato a migliorare e me stessa e ad essere ciò che sono in questo momento.

(Gretel)


Scopri il brano su Spotify: https://spoti.fi/3CvjIeY



Autore: Greta Parra, Andrea Maestrelli
Etichetta: Formica Groove
Publishing: Gianni Rodo Edizioni
Distribuzione: Artist First

 


BIO:
Greta Parra, in arte Gretel, nasce il 4 maggio 2000 in provincia di Pisa e attualmente frequenta la facoltà di Psicologia dell’Università di Firenze. Studia canto dall’età di dieci anni partecipando a vari concorsi nazionali e regionali e vincendone alcuni. Nel 2017 è stata semifinalista ad Area Sanremo e semifinalista a Castrocaro. Ha avuto alcune esperienze lavorative sia come solista in alcuni locali, sia facendo da corista in una cover band di David Bowie. Negli ultimi anni ha preso parte ad alcuni spettacoli a scopo benefico. A suo dire, la sua più bella esperienza musicale è stata quando ha vestito i panni della principessa Disney Cenerentola all’interno di uno spettacolo presso l’ospedale pediatrico Meyer di Firenze. A settembre 2019 vince il concorso nazionale “Fantastica” a Fiuggi, portando il titolo in Toscana dopo tanti anni. La finale è stata trasmessa su Sky. Negli ultimi due anni si è dedicata alla scrittura di brani inediti e con uno di essi, a febbraio 2020, ha vinto un concorso nazionale. Sulla fine del 2021 esordisce ufficialmente con il singolo Mal di testa cui segue, a marzo 2022, Apatia. Il suo sogno più grande è quello di poter trasformare la passione per il canto in un vero e proprio lavoro.

Instagram
Facebook

Categorie
Comunicato stampa

“Uroboro” dei Dejawood ha anche un video!

Esce venerdì 11 marzo 2022 il video per Uroboro, singolo più recente del progetto Dejawood, fuori per Pioggia Rossa Dischi. Un nuovo capitolo per il trio di base a Roma che si impone nella scena indipendente con riff di chitarra dal sound desertico, secco ma alle volte più caldo e melodico, batterie, beat e percussioni incalzanti e dinamici che richiamano stili hip-hop ma anche caraibici e orientali, testi rap diretti ed espliciti ma anche intimi e metaforici.

Uroboro è un pezzo metacomunicativo, ovvero parla direttamente all’ascoltatore, ponendogli delle domande dove non c’è una risposta giusta o sbagliata. L’intento è di proporre le innumerevoli alternative che ognuno di noi può avere di fronte ad un bivio concettuale e trattarle in chiave critica.

Regia di Brendon Lainez
Fotografia Di Jacopo Luvisotti
Montaggio a cura di Luvi kermit e Pedro M. Sanchez
Produzione 3.52 lab e PioggiaRossaDischi
 

L’Uroboro è un simbolo molto antico rinvenuto per la prima volta nella tomba del faraone egizio Tutankhamon, databile al 1350 a.c. circa e nei millenni successivi ha preso molteplici significati più mistici e archetipici di stampo esoterico e psicoanalitico. L’immagine dell’uroboro è rappresentata da un serpente circolare che si morde la coda formando un moto ciclico e ripetuto all’infinito. La sua interpretazione è ascrivibile al ciclo della vita, alla morte e alla rinascita, al maschile e al femminile e alla condizione della persona che soddisfa e rifiuta perpetuamente se stessa. 

BIO: Il progetto Dejawood nasce nel 2019 dallo sfogo musicale di tre artisti che si ritrovavano dopo molte esperienze a comporre brani per il semplice gusto di farlo. Tutti e tre (Andrea Proietti, Matteo Teodori e Luca Rossi) si conoscevano già da qualche anno ed avevano condiviso in passato ed in varie formazioni, il piacere di suonare insieme. Ritrovandosi, hanno saputo coniugare i loro diversi gusti musicali in un linguaggio che entusiasmava tutti; nella musica dei Dejawood infatti è possibile trovare riferimenti musicali che vanno dal Blues al Rock, dalla World Music all’Ethnic music, dal Rap alla Trap, dal Folk nordafricano ai ritmi caraibici, dall’elettronica all’ Indie ed altri ancora. Nonostante i loro gusti musicale siano attualmente distanti, in realtà esiste un trait d’union culturale e amicale che lega saldamente i tre artisti. Inizialmente non pensavano alla produzione artistica con lo scopo di racchiuderla in un album ma ne capirono da subito le potenzialità quando, brano dopo brano, iniziava a prendere concretezza la loro creatività. Il progetto Dejawood inizia a prendere forma durante il primo lockdown, lavorando a distanza e componendo bozze che prendevano forma man mano che l’un l’altro imprimeva il proprio stato d’animo su software digitali, per poi ricondividerli con gli altri del gruppo così da creare una vera e propria catena di montaggio artistica quotidiana e salvifica. Quel momento di sospensione spazio temporale, che abbiamo provato tutti, ha potuto stimolare l’espressione artistica degli ancora prematuri Dejawood: “la musica e l’amicizia in quel periodo così drammatico, ci ha davvero salvati da un alto momento di crisi!”, così gli artisti definiscono la loro gestazione artistica, facendo riferimento proprio al loro primo album ufficiale dal titolo appunto: Alti Momenti Di Crisi, registrato alla fine del 2020.Il nome del gruppo vuole dare il senso che qualcosa di nuovo incontra qualcosa di vecchio (tutti i gruppi musicali in cui avevano gravitato insieme): come in un déjà-vu quando si ha l’impressione di rivivere emozioni e percezioni tanto ingannevoli quanto stupefancenti e viscerali. Modificano il Voo con Wood, in un semplice gioco di parole, per identificarsi con qualcosa di atavico, ancestrale quale il legno. 

https://www.facebook.com/dejadejawood
https://www.instagram.com/_dejawood 
Categorie
Comunicato stampa

“Un posto sicuro” è il nuovo album de Il Corpo Docenti

Un posto sicuro è il secondo disco de Il Corpo Docenti, in uscita venerdì 11 marzo 2022 con Believe Music. Prodotto dalle sapienti mani di Divi dei Ministri e registrato presso il Blapstudio da Antonio Polidoro, l’album è stato anticipato dai singoli SottotitoliEntrambiIl migliore argomento entrati nelle principali playlist del genere come Rock Italia di Spotify, Novità Rock di Amazon Music e New Music Daily di Apple Music, e arriva a due anni di distanza dall’esordio con Povere bestie uscito a gennaio 2020. Si tratta di un disco che parla di incertezze, di mostri sotto al letto, e “del rammarico provato perché non si è mai riusciti a fare tutto il possibile per ignorarli in ogni nostra scelta”.

Un album che nasce quindi dall’impotenza, dalla sfiducia e dalla disillusione, sentimenti in parte acuiti dal biennio che tutti noi abbiamo appena vissuto, culminati nella realizzazione che non possiamo più scappare nella speranza che le cose si aggiustino da sole: ora siamo costretti ad affrontare questi mostri, anche se il solo pensiero ci immobilizza in quanto stanchi, demotivati, disarmati e impauriti. La conseguenza, e qui capiamo il significato e la portata del titolo dell’album, diventa la tendenza a rifugiarsi nel proprio posto sicuro (che sia una casa, gli affetti o un’occupazione, purché ci faccia sentire a nostro agio, rilassati e lontani da ansie e minacce portate dal mondo esterno), e cercare di trarne il maggior beneficio possibile, consci del fatto che da soli siamo inermi di fronte ai nostri problemi.

“Non c’è un orizzonte verso cui volgere lo sguardo, non ci sono prospettive e non c’è una strada percorribile quando non si sa dove andare, ma se troveremo un posto sicuro dove passare la notte abbiamo la certezza che non avremo paura di rimetterci in cammino”, afferma la band per spiegare in nuce il messaggio di cui il disco si fa portatore.

Di seguito la tracklist dell’album:

1. Un equilibrio da proteggere (2:54)
2. Entrambi (3:19)
3. Bastava cantare (2:55)
4. Il migliore argomento (3:24)
5. Un posto sicuro (3:49)
6. Buchi neri (2:08)
7. La nostra città (3:34)
8. Sottotitoli (3:18)
9. Fantasmi (3:59)

Ascolta Un posto sicuro:
https://open.spotify.com/album/2eocM3c7Mj3d9rx7DUmITa

La band porterà il disco dal vivo in tour nelle seguenti date:

16-03 @ Arci Bellezza – Palestra Visconti, Milano (release show)
08-04 @ Latteria Molloy, Brescia w/ Cara Calma
30-04 @ Mare Culturale Urbano – Raster Festival, Milano
04-05 @ Santeria Paladini, Milano (acoustic showcase)
tbc/05 @ Wishlist Club, Roma
19/05 @ Spazio 211, Torino w/ Ros

Testi e musica de Il Corpo Docenti
Prodotto da Davide Autelitano
Registrato al Blapstudio da Antonio Polidoro
Masterizzato all’Energy Mastering da Claudio Giussani
Artwork a cura di Margherita Morotti

BIO
 Il Corpo Docenti nasce a Milano nella primavera del 2017. Il trio, composto da Lorenzo “Benzo” Manenti, Federico Carpita e Luca Sernesi, inizia a lavorare ai primi brani che prenderanno vita in Scivoli, EP d’esordio della band, prodotto, registrato e mixato da Michele Marelli (Mahmood, Bugo e Paletti) al Monolith Studio di Brescia e uscito il 5 ottobre 2018 per Libellula Music/Tempura Dischi. Dopo il tour dell’EP, in cui la band condivide il palco con nomi come Punkreas, Giorgio Canali, Gomma, Cara Calma ed Endrigo, il gruppo entra a far parte della squadra di Tube Agency. Da gennaio 2019 i ragazzi iniziano a lavorare con Davide “Divi” Autelitano, cantante de I Ministri, al loro primo album ed entrano ufficialmente in studio a fine agosto ripetendo l’esperienza al Monolith. Terminate le registrazioni, il mastering del disco viene affidato da Andrea “Berni” De Bernardi dell’Elevenmastering. L’album, intitolato Povere bestie, è uscito il 24 gennaio 2020 per Manita Dischi ed è stato presentato all’Alcatraz di Milano in apertura ai Punkreas in occasione del trentennale della loro carriera. Il 9 settembre 2021 pubblicano il nuovo singolo Sottotitoli riuscendo a entrare in Rock Italia su Spotify. Il singolo successivo, intitolato Entrambi, entra al quinto posto nella playlist Novità Rock di Amazon Music. Anticipato dal terzo singolo Il migliore argomento, l’11 marzo 2022 esce il nuovo album Un posto sicuro, prodotto ancora da Divi de I Ministri e registrato al Blapstudio da Antonio Polidoro.

Categorie
Comunicato stampa

“Live @ Uzina” è l’EP di debutto del progetto di Shkodra Elektronike

Esce giovedì 10 marzo 2022, per l’etichetta internazionale Alt OrientLive @ Uzina, il primo EP del duo italo-albanese Shkodra Elektronikeche parla della propria musica come di post immigrant pop. La tracklist comprende 4 brani tradizionali scutarini, riarrangiati in chiave elettronica e suonati dal vivo in un vecchio teatro di posa della periferia di Tirana, la capitale dell’Albania. Il set completo è stato ideato e girato anche in video da KUBE studios (www.kubestudios.com), una delle maggiori agenzie creative d’Albania. Televisori a tubo catodico, caleidoscopi fatti a mano, drappeggi di una scenografia desolata, polvere, campionamenti di vecchi nastri come flashback di una memoria storica: il ricordo degli anni bui della dittatura scorre in questa estetica e riflette perfettamente un incubo che è ricorrente anche nelle nuove generazioni di albanesi; quello di un’evoluzione negata e la sensazione che il tempo stia scorrendo sempre troppo lentamente.

 SCOPRI IL DISCO: https://altorient.fanlink.to/SE-LiveUzina

  
BIO:Shkodra Elektronike sono Kole Laca (già tastierista de Il Teatro degli Orrori) e Beatriçe Gjergji: entrambi nati a Scutari, in Albania, ed emigrati in Italia nei primi anni ’90. La loro musica traghetta nel presente la tradizione popolare scutarina (Scutari, città del nord dell’Albania), vestendola di un sound elettronico che spazia senza distinzioni dalla trap alla dance. Sono i primi a compiere una rilettura in chiave contemporanea di un repertorio popolare tanto riconosciuto e importante in patria quanto ancora poco noto al resto del mondo. Loro definiscono questo genere come immigrant pop.Il progetto si è già fatto notare grazie a un live set accattivante, che li ha portati ad esibirsi su importanti palchi e festival sia italiani sia albanesi – dalla Biennale di Venezia (Padiglione Albania/Kosovo) allo Zâ Festival – e ha suscitato l’interesse di personaggi noti della cultura albanese, tra cui l’artista internazionale Adrian Paci, che li ha voluti per l’inaugurazione della sua personale a Tirana e per l’inaugurazione della sua opera “We Apologize” ad Atene.A gennaio 2020 hanno pubblicato il loro primo singolo, il brano originale “Ku e Gjeta Vedin”, con il quale hanno vinto il premio della critica del Festival della canzone scutarina “Lule Borë”. Il brano, che fonde in maniera magistrale i canoni della musica popolare albanese con un sound contemporaneo, è già sulla bocca di molti giovani albanesi.Nel dicembre 2021 scrivono il brano “E Jemja Nuse” per la cantante albanese Rezarta Smaja, con il quale si aggiudicano il terzo premio del Festival della canzone albanese (Festivali i Kengës), l’evento musicale più importante d’Albania.

SOCIAL:
https://www.facebook.com/shkodraelektronike/
https://www.instagram.com/shkodraelektronike/

foto di Erdiola Mustafaj
Categorie
Comunicato stampa

“Senza Gravità” è il nuovo singolo delle Yayanice

Dal 18 Marzo 2022 è disponibile in rotazione radiofonica “Senza gravità” (LaPoP), il nuovo singolo delle Yayanice, già disponibile su tutte le piattaforme digitali dal 11. “Senza Gravità”, singolo che anticipa il nuovo album in uscita in primavera, vuole essere l’incipit di un viaggio più maturo, di un’esplorazione consapevole all’interno del loro mondo che viene offerto al pubblico sempre con la leggerezza e l’ironia che le contraddistingue. Il brano parla di una realtà parallela, che porterebbe sollievo se fosse reale, e invita a volare in una dimensione sospesa, abbandonando le pesantezze in favore dei nostri desideri più profondi. È il brano più “mistico” dell’album che in virtù della sua essenza si presta, come prima uscita, ad anticipare tanto altro di originale ed inaspettato. Spiegano le artiste a proposito del brano: “Noi siamo in viaggio, e l’inizio ce lo immaginiamo così

Biografia

Yayanice è un duo formato da Chiara Iannice (voce) e Giulia Facco (tastiere). Chiara comincia a cantare a 16 anni in un gruppo del liceo tutto al femminile che si scioglie dopo la maturità. Si riavvicinerà al canto solo a 32 anni, conseguenza di una necessità profonda, prendendo questa volta lezioni mirate all’esplorazione e allo studio della voce. Giulia si avvicina allo studio del piano classico da bambina. In tarda adolescenza scopre il jazz e si diploma al conservatorio jazz di Rovigo nel 2014, anno in cui esce anche il suo primo disco (“The Prophecy” Emme records label). Le due ragazze si conosco nel 2017 e cominciano a suonare insieme nella band bolognese Ya-nice, cimentandosi in cover di brani Funky, R’n’B, New Soul e nell’ultimo periodo anche House. Finita questa avventura Chiara e Giulia decidono di continuare per fare della musica originale e, con il prezioso aiuto di Nicolò Scalabrin e Riccardo Di Vinci, quasi per caso nasce il progetto Gu.A.St.O. che si concretizza tra il 2020 e il 2021 con l’uscita di un EP. “Senza gravità” delle Yayanice uscirà in radio il 18 Marzo.

Categorie
Comunicato stampa

“Nevrosi” è il nuovo singolo de Ilmostrodellaband

Esce venerdì 18 marzo 2022 in distribuzione Artist First “Nevrosi”, il nuovo singolo del progetto alternative rock Ilmostrodellaband, ultimo e definitivo capitolo prima dell’uscita dell’EP di debutto dal titolo “L’abbandono“. Il branoè stato prodotto da Kazemijazi edha un retrogusto amaro, trasmette rabbia rock imprigionata in una scatola elettronica. Il significato di “Nevrosi” è invece da ricercare all’interno delle dinamiche di coppia che portano a un rapporto nevrotico che va a logorare i sentimenti.

BIO:

Ilmostrodellaband è un progetto musicale solista nato nel 2020. E’ stato ideato da Tiziano Piu, classe 1981, nato a Carbonia, una piccola cittadina del Sulcis Iglesiente  (Sardegna), si stabilisce nel Cagliaritano all’età di 23 anni per studiare e successivamente lavorare. Scrive musica dall’età di 14 anni, periodo in cui inizia a suonare la chitarra e militare in qualche rock band locale. Dopo svariate delusioni musicali, da vita a un progetto solista di stampo alternative rock, Dorom Dazed (2016) dal quale seguono due album: “Shameless” e “Ireneo”. La dimensione rock però diventa qualcosa che limita la voglia di sperimentare e di evolversi, nel 2020 Tiziano crea un progetto completamente diverso dal precedente. Il nome glielo suggerisce il figlio di appena 5 anni; si avvale della preziosa collaborazione di Kazemijazi (Water In Face, Verdena) per la produzione dell’intero EP che si presenta con sonorità elettro pop/rock, cantautorato italiano, synth pop.

Nei primi mesi del 2021 viene girato tra Cagliari e Carbonia il videoclip del primo single “L’abbandono”. Il video è caratterizzato da 9 diversi scenari con altrettante persone (compreso l’autore) che, in diverse situazioni, interpretano la canzone. “L’abbandono” in questo caso significa rinascita, libertà, vita. A volte le difficoltà, le ansie, le paure ti imprigionano e chiudono in uno spazio nel quale non ti riconosci più, soffocandoti lentamente. Liberarsi da questa bolla, e ritornare a “vivere” comporta un importante crescita interiore, un abbandonarsi completamente alle proprie verità. Il video diretto da Francesca Corona è prodotto dal Whispering Studio di Stefano Spanu. Il singolo “L’abbandono” viene rilasciato il 13 Maggio del 2021 su tutte le piattaforme digitali. Il 9 Agosto viene pubblicato su You Tube , senza preavviso e promozione, il brano “9 Agosto” con il relativo videoclip. E’ stato girato in modo amatoriale sempre dalla “fedele” Francesca Corona con Stefano Spanu. Il brano è un tributo alla figura del padre dell’autore, scomparso precocemente e parla di ricordi e emozioni avvertite durante un viaggio in macchina nel giorno del suo compleanno. 

Dopo l’estate del 2021, vista la situazione del Covid, si prende la decizione di posticipare l’uscita dell’Ep di esordio che contiene 5 brani e si chiama “L’abbandono”, registrato tra il V Studio di Cagliari e l’Hot Studio Records di Londra. Nella primavera del 2022 dopo quasi un anno dal primo singolo viene rilasciato “Nevrosi” che anticipa l’uscita dell’Ep “L’abbandono”. Il significato del brano è da ricercare all’interno delle dinamiche di coppia che portano a un rapporto nevrotico che va a logorare i sentimenti.
https://www.instagram.com/ilmostrodellaband/
https://m.facebook.com/ilmostrodellaband/

Categorie
Comunicato stampa

“Voglia di parlare” è il nuovo singolo di The Brand

Esce venerdì 11 marzo 2022 Voglia di parlare, il primo singolo del progetto The Brand prodotto da OhiMeme (https://www.ohimeme.com): un ritratto di quei rapporti di coppia “imperfetti”, lontani dalle pagine patinate dei romanzi rosa: litigi, sesso riparatore, convivenza forzata e aspirazioni future, il tutto incorniciato in un ritornello spensierato e difficile da dimenticare. La scrittura goliardica e provocatoria che contraddistingue The Brand trova un sound contemporaneo e ricercato, curato nei minimi dettagli ma fresco e imprevedibile. Il risultato è un brano dall’anima colorata, sintetica e introspettiva



BIO: 

The Brand, aka Fabio La Marca, si fa strada nello scenario torinese partecipando a spettacoli teatrali, concerti live e, in qualità di vocalist, serate nei club. Classe 1986, cantante e videomaker, apre il suo canale Youtube sul quale, a partire dal 2011, pubblica cover musicali, impreziosite da video diretti e realizzati in compagnia di colleghi e amici. 

Nel 2017, nasce il progetto The Brand, con il quale si inaugura la sua carriera di cantautore: Con le nutrie nel Po, il suo primo singolo, è un brano di chiara influenza clubbing che riflette sull’infelice decadenza della movida notturna torinese. Il video, girato per le strade di Torino, in compagnia di drag queen (tra loro, una giovanissima Elecktra Bionic, prima vincitrice di Drag Race Italia, in onda su Discovery+), mostra una città ormai vuota, uno sbiadito ricordo della patria dell’intrattenimento giovanile dei Murazzi, di “Piazza Vitto”, della Gare, dell’Ultimo Impero.

Tra il 2019 e il 2021, The Brand produce con l’etichetta milanese di DJ Ross, Bang Record i brani: Mia Nonna, di ispirazione reggaeton, sul consumo delle droghe leggere; Ok Google, un brano d’amore dolce amaro nei confronti della tecnologia; Io sto con Greta, con sonorità pop-dance, scritto in collaborazione con Roby Santini, autore, tra le altre cose, di alcuni successi internazionali anni novanta. A fine 2021 The Brand approda in OhiMeme. Dal primo momento gli spiriti creativi si fondono in un’unica colorata, sintetica, introspettiva anima. Il primo singolo è Voglia di parlare, un ritratto di quei rapporti di coppia “imperfetti” incorniciato in un ritornello spensierato e difficile da dimenticare.

La cifra stilistica di The Brand è finalmente a fuoco: il progetto musicale, basato sull’accostamento tra discussi temi di attualità e una scrittura goliardica e provocatoria, trova il suo sound contemporaneo e ricercato, curato nei minimi dettagli ma fresco e imprevedibile. 

Categorie
Pop

Cosa c’è nella camera di Parker

Esce venerdì 18 febbraio 2022 per Disordine Dischi in distribuzione Believe Solo colpa mia, l’album di debutto di Parker, progetto solista di Manuel Pippus: un viaggio tra tristezza e sensi di colpa con l’ostacolo della solitudine. Undici tracce che si sviluppano come un’autobiografia musicale tra riferimenti letterari e movenze sfacciatamente pop. 

E noi, come sempre, siamo stati a casa sua ed ecco cosa ci ha mostrato.

FLYART: Ho giocato molto a calcio nella mia vita ma l’esperienza fatta con la Flyart Napoli è un qualcosa che mi porterò per sempre. 5 anni di famiglia, 5 anni di vittorie e soddisfazioni. Persone bellissime nessuna esclusa. In primis Capitan Iommelli al quale ho dedicato addirittura un tatuaggio.

Chitarra Arrow: La primissima chitarra che ho avuto. Ricordo come se fosse ieri. Camminavo con mio padre per il centro storico e mi fissai che volevo cominciare a suinare la chitarra. Non ero giovanissimo, avevo 18 anni, mio padre non se lo fece dire due vilte e me la comprò. Ci sono molto affezionato, la porto in tutti i miei viaggi

Maradona: Quando canto mi piace farlo davanti a questo quadro. Quello che è stato Diego per Napoli va oltre il calcio. Un simbolo. Mi piace identificarmi, di credere che si può lottare e vincere o anche perdere ed essere comunque amati per quello che si è. In un mio brano nomino Messi, ma solo perche “Maradona” metricamente non andava bene☺

Mac e foglio: Qui è dove nascono tutti i miei provini prima di portarli in studio. Scrivo ancora sui fogli, mi piace molto di più. Questo in foto è l’inizio del testo di TOKYO

  1. Famiglia: E’ molto importante avere sempre la famiglia al prorpio fianco. Sono una persona fortunata ma questa foto mi ricorda soprattutto che una volta i capelli li avevo anche io ☺