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L’Elettrogruppogeno pubblica il nuovo singolo per “Genetica”

La nerd band italiana Elettrogruppogeno ci porta di nuovo a lezione di scienze con il suo nuovo singolo Genetica, ultimo estratto dall’album d’esordio self-titled uscito a gennaio per Maninalto! Records. Dopo il videogioco ufficiale per La mia ragazza è una nerd, il fumetto animato allucinato per Sudococa e il videoclip girato nel metaverso per Tutti rockstar, sembra quasi strano vedere un video normale per un singolo dell’Elettrogruppogeno.

In realtà il video di Genetica normale lo è solo fino a un certo punto: basta arrivare al punto in cui una serie di figuri a metà fra Esplorando il corpo umano e i Corti di Aldo Giovanni e Giacomo ballano travestiti da gameti per capire che non è proprio tutto regolare. Ma è proprio così che piace all’Elettrogruppogeno. E del resto, stiamo parlando di un brano che descrive l’inizio di una relazione amorosa, ma non dal punto di vista dei sentimenti e dei batticuori, bensì da quello degli ormoni e delle reazioni chimiche che avvengono all’interno del nostro corpo e del nostro cervello.

“Il video racconta lo svolgimento di una classica avventura da colpo di fulmine: siamo in discoteca, l’Elettrogruppogeno suona sullo sfondo. Il nostro protagonista, in mezzo alla festa, nota una ragazza in disparte e decide di tentare l’approccio: nel farlo già sogna a occhi aperti il loro idillio d’amore in una Firenze anni ’80. Il racconto si svolge tutto in questo breve istante, dilatato nello spaziotempo dai balli degli umani e dei gameti, in un’atmosfera lynchiana che lascia lo spettatore interdetto sul finale aperto”, racconta la band. Il video vanta la partecipazione dell’attore Nicola Pecci, già presente in film come Il colibrì e Love & Gelato.

Guarda il video di Genetica: 
https://www.youtube.com/watch?v=VWc9hfIPhfU

Concerti in arrivo:

venerdì 17 marzo @ Jazz Club, Firenze
Ingresso gratuito con tessera (drink incluso)

BIO

Elettrogruppogeno è un progetto di Andrea Capirchio che mette in musica i temi della cultura nerd, scientifica e fantascientifica. Ogni canzone è ottenuta mescolando un’ampolla di synthpop con vari dosaggi di indie, punk rock, elettronica e integrando il tutto con un pizzico di ironia. Nel 2020 producono un EP dal quale vengono estratti due singoli, Mekkaniko e La mia ragazza è una nerd. Quest’ultimo viene corredato, oltre che dal classico videoclip, da un videogame a tema, creando così il primo esperimento di singolo/videogame della musica indipendente italiana. Iniziano da settembre 2021 a suonare e farsi conoscere nei locali della scena underground fiorentina, e a luglio 2022 vengono selezionati come finalisti dell’Ivisionatici Music Festival, dove vincono due premi della giuria. A gennaio 2023 esce il loro album d’esordio omonimo, anticipato dai singoli Tutti rockstar e Sudococa. Voci non confermate affermano anche che i membri del gruppo siano in realtà dei viaggiatori del tempo, tornati dal 2099 per suonare nei garage, assemblare il Megazord della musica italiana e conseguentemente salvare il mondo in tutine sintetiche monocolore.

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“Parole a mezz’aria” è il nuovo singolo di Andrea Poggio

Esce mercoledì 5 aprile 2023,per La Tempesta (e in distribuzione Believe Digital), il nuovo singolo di Andrea Poggio dal titolo “Parole a mezz’aria“. Un irresistibile uptempo, che sembra guardare ai momenti più tirati ed indie rock dei Big Thief attraverso la lente dei Devo; un brano triste su cui però si può anche ballare, in bilico tra atmosfere primaverili e un profluvio di pioggia: un nuovo capitolo che ci avvicina all’uscita del secondo album del cantautore, in uscita il venerdì 5 maggio 2023… “Il futuro“.

Andrea Poggio riesce in un’impresa non facile, coniugando con estrema naturalezza la tradizione cantautorale italiana con un approccio decisamente contemporaneo, moderno e – sì! – futuribile all’arrangiamento ad alla produzione. Il brano vede la partecipazione, tra gli altri, di Luca Galizia (Generic Animal) alla chitarra, Caterina Sforza (Nicaragua) ai cori, Enrico Gabrielli (Calibro 35) al piano e Lorenzo Pisoni (Tropea) al basso. Registrata tra Milano e Bristol da Ali Chant (PJ Harvey, Perfume Genius e Yard Act) e Federico Altamura, “Parole a mezz’aria” è un’irrequieta successione romantica di fotogrammi e diapositive di due amanti divisi dalla vita e dal tempo, ma sempre uniti e fedeli.
 

ANDREA POGGIO LIVE x MIAMI PREVIEW
13 aprile 2023 @ Teatro Filodrammatici, Milano
prevendite disponibili su DICE.FM

 

Registrato da Federico Altamura e Ali Chant*
Mixato da Ivan Antonio Rossi
Masterizzato da Giovanni Versari

Producer: Federico Altamura e Andrea Poggio
Arrangiatore: Andrea Poggio
Autore: Andrea Poggio
Compositore: Andrea Poggio

Francesco Bianconi – sintetizzatori 
Peppe Burrafato – batteria
Sebastiano De Gennaro – percussioni
Enrico Gabrielli – piano elettrico
Luca Galizia – chitarra elettrica
Lorenzo Pisoni – basso
Andrea Poggio – voce 
Caterina Sforza – voce
Angelo Trabace – piano elettrico

* La partecipazione di Ali Chant alle registrazioni del disco è stata resa possibile grazie al contributo di SIAE – Italia Music Export.


BIO:

Il percorso musicale di Andrea Poggio ha inizio con i Green Like July, gruppo con cui incide tre dischi, due dei quali – “Four-legged fortune” (Ghost Records, 2011) e “Build a fire” (La Tempesta, 2013) – vengono registrati da AJ Mogis nei prestigiosi ARC Studios di Omaha, Nebraska (studi in cui hanno registrato artisti come Bright Eyes, Julian Casablancas e Dev Hynes). 

Nel 2017 esce per La Tempesta “Controluce”, il suo primo album solista. 

“Controluce” viene registrato tra Milano e New York da Eli Crews, produttore statunitense che – oltre ad aver lavorato con Yoko Ono, Why? e Deerhoof – è il principale artefice del suono di “Whokill” e “Nikki Nack” di tUnE-yArDs. Il disco vede la partecipazione di Enrico Gabrielli e Adele Altro (Any Other) ed è nella cinquina del Premio Tenco – Opera Prima.

Il tour di supporto a “Controluce è un tour di più di quaranta date che porta Andrea Poggio ad aprire concerti di noti artisti italiani (Colapesce, Baustelle e Brunori Sas) ed internazionali (Erlend Oye e Jonathan Wilson). Nel settembre del 2019, ha luogo un tour di dieci date in Germania, tour che porterà Andrea Poggio a calcare palchi prestigiosi quali il palco del Maifeld Derby e del Reeperbahn Festival. 

Nell’autunno del 2019, Andrea Poggio inizia a lavorare alla colonna sonora del film “Onoda” del regista francese Arthur Harari. La colonna sonora verrà composta assieme ad Enrico Gabrielli e Sebastiano De Gennaro, oltre che al sound artist giapponese Gak Sato ed al musicista francese Olivier Marguerit. Il film viene presentato al Festival di Cannes nel luglio del 2021 in apertura della prestigiosa sezione Un Certain Regard

Nell’ottobre del 2021 iniziano le registrazioni del disco nuovo intitolato “Il futuro”, in uscita nella 5 maggio 2023 per La Tempesta. L’album è stato registrato tra Milano e Bristol da Ali Chant (PJ Harvey, Perfume Genius e Yard Act) e Federico Altamura, prodotto da Federico Altamura e Andrea Poggio e mixato da Ivan Antonio Rossi (Baustelle, Dente e Dimartino). Alle registrazioni, tra gli altri, hanno partecipato Adele Altro (Any Other), Luca Galizia (Generic Animal), Galea, Angelo Trabace, Francesco Fugazza, Caterina Sforza (Nicaragua), Lorenzo Pisoni (Tropea, Marco Castello), oltre a membri di Esecutori di Metallo su Carta (Enrico Gabrielli, Sebastiano De Gennaro e Damiano Afrifa).

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“Città del futuro” è il nuovo singolo di Moonari

É uscito venerdì 31 marzo 2023 il nuovo singolo di Moonari dal titolo “Città del Futuro“.

Un nuovo capitolo per il progetto solista di Giovanni Cosma, in arte Moonari, che affonda nella scena underground romana e che ci accompagna verso la stagione calda con un brano che nasce come una qualsiasi canzone d’amore. Sempre estiva, sempre avvolta da un mellifluo strato di nostalgia con un po’ di rimorso estivo, sempre speranzosa. Dedicato a chi si sposta di città in città, verso un nuovo luogo da chiamare casa e agli ultimi romantici. Siete pronti? 
 

Il brano è stato preso e abbandonato più volte, fino a che a Londra, lontano dal mio senso di appartenenza, sono riuscito a portare a termine l’impresa, soprattutto a livello melodico e testuale. Nei miei pensieri quando la suono torna sempre un terrazzo condominiale con vista San Giovanni, il letto sfatto di Silvia a Bologna, le chiamate di tre ore al buio (asse Londra-Bologna) e una serie di dettagli che sarebbero troppi da scrivere, dal supersantos all’aerosol (me lo dovevo fare due volte al giorno). Questo è stato il secondo vero brano che mi ha aperto un modo di ragionare e di scrivere, sia in termini musicali che di testo. Lo considero il mio secondo vero pezzo in italiano.
 


Scopri il brano su Spotify: https://spoti.fi/3G4Pgv9

Testo e musica di Moonari
Rec e mix by Daniele Ferreri
Produzione by Moonari, Daniele Ferreri
Master di Andrea Pellegrini
Basso di Aurelio Tarabella
Batteria di Simone Lanzillotti
Goccioline di piano by Alessandro Recanati
Paddone di Moog nella parte calma a cura di Emanuele BonoRingraziamento speciale a Leonardo Di Paola per i vari Sound FX e distortone finale
Foto copertina di Angelica Amodio
Grafiche di Lorenzo Micozzi Ferri con SEGMENTO FUTURO
Management by Flamingo Management
Distribuito da ADA Music Italy

BIO:

Giovanni Cosma aka Moonari è un cantautore, compositore e polistrumentista romano nato nel ‘95. Da sempre pendolare tra Roma e Milano, a 21 anni si trasferisce a Londra, dove suona e studia ingegneria del suono. Va poi a vivere in via definitiva a Roma nel 2021, luogo da cui non si schioderà mai più.

Moonari sorge dalle ceneri della ex-boyband BASE, gruppo che a causa di differenti vedute e di esose distanze topografiche tra i membri della stessa (Inghilterra-Italia-Austria) si è sciolto, divenendo così un progetto solista nel 2017 a Londra. Il nome Moonari nasce da una storpiatura di Bruno Munari, artista, inventore e designer del ventesimo secolo resosi unico per la sua ecletticità e il suo enorme estro creativo in campi diversi. Il progetto ha già all’attivo un EP (2016), due album (2018 e 2021) e svariati singoli usciti fra il 2018 e il 2021, tutti autoprodotti e distribuiti autonomamente con DistroKid. Di questi brani si trovano online alcune live session e un paio di videoclip (Sandcastles and Clues, Giocà a Pallone), sempre autoprodotti. L’ultimo disco in inglese, Back Home, è stato presentato (prima dell’uscita online) a Londra in un paio di piccoli locali con una tracklist in forma ridotta.

Moonari ha pronto un disco in italiano di 13 brani (di cui 4 interludi e 1 strumentale), interamente registrato presso lo studio di registrazione romano BDR Studio di Daniele Ferreri, e prodotto e arrangiato da Moonari, Daniele Ferreri e Michele Santoleri. In questo album, rispetto ai precedenti, si sente (oltre che al cambio lingua da inglese a italiano) anche un forte bisogno di leggerezza. Reduce da suite di 7-8 minuti in inglese con strutture molto articolate, il bisogno di vivere la vita con un po’ di leggerezza in più porta il progetto ad accogliere in fase di scrittura dei pezzi che si sviluppano di più in “forma canzone”, arrivando a creare dei brani in italiano in cui il progetto si ritrova.  L’album nasce in un periodo di transito, che parte da una leggera malinconia nella prima parte dell’album fino ad arrivare a un malessere più radicato sul finale, arrivando poi all’ultima canzone che è come se fosse un’analisi di ciò che si ha appena ascoltato. 

Il progetto comincerà l’attività live con due aperture degli Eugenio in Via Di Gioia: il 4 Aprile all’Orion, Ciampino (Roma) e il 6 Aprile in chiusura del tour degli EIVDG all’Alcatraz a Milano. Seguiranno poi altre date, tra release party del disco e date del tour Moonari.
 

https://www.instagram.com/moonari_official/
https://www.facebook.com/MoonariOfficial

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“Trenitalia” è il nuovo singolo di Doriah

Fuori da venerdì 31 marzo 2023 il nuovo singolo di Doriah dal titolo “Trenitalia”, una collaborazione Freak&Chic e Giungla Dischi. I rimpianti, i sensi di colpa, gli amori non ricambiati, la sensazione di essere sempre in ritardo; un testo intimo e personale, estremamente autentico, di cui Doriah dice di essersi vergognato di averlo scritto per mesi, con la terribile sensazione di sentirsi nudo e impotente di fronte a sé stessi. Parole vomitate rabbiosamente direttamente dall’inconscio dell’autore, dal “fondo più fondo e più scuro”, dove si è sé stessi “con il coltello fra i denti e il pianto”.


“Un viaggio su un treno in ritardo, sempre in ritardo, verso le proprie scelte, che ci ostiniamo a pensare che siano sbagliate, a non accettare semplicemente come il meglio che riusciamo a fare in quel preciso momento della vita. Da qui tutti i malumori, i sensi di colpa, i “non detti”, e insomma quella pervasiva sensazione di essere sbagliati, di essere in ritardo che spesso ci accompagna. Una canzone tutto sommato di speranza, una canzone che invita a non sentirsi soli quando si provano tutte queste sensazioni disturbanti. Una canzone da ascoltare come antidoto quando si sta male e come veleno quando si sta bene”


Scopri il brano su Spotify: https://spoti.fi/3nBZcpq

Registrato all’home studio di Federico Doria e il Freak Studio (Bologna) di Stefano Maggiore aka Keen.
Prodotto da Federico Doria e Stefano Maggiore.
Missato da Stefano Maggiore presso il Freak Studio.
Masterizzato da Francesco Brini presso lo Spectrum Mastering (Bologna).

Federico Doria: voci, chitarre, basso elettrico, synth, programmazione drum
Stefano Maggiore: synth, programmazione drum

Cover foto di Stefano Maggiore



BIO:

Doriah, all’anagrafe Federico Doria, è un cantautore siciliano, bolognese d’adozione, classe 1987, già attivo dalla fine degli anni Zero con il moniker El Señor Pablo. È stato vincitore di Italia Wave Sicilia nel 2015, anno in cui ha pubblicato l’EP interamente in siciliano “Comu si nun t’havissu vistu mai”; fa inoltre parte insieme a Luca Minelli del duo Gente Vergine, con cui ha pubblicato nel 2021 il singolo “Bologna Batticuore”. Definisce se stesso come “il gesto apotropaico che faresti se un dio ti dicesse che il senso della vita è che la vita non ha senso”. Sospese tra cantautorato classico e (post)post-moderno, le sue canzoni, spesso dissacranti e surreali, sanno anche essere insospettabilmente romantiche e, a loro modo, indubbiamente “pop”. Immerse in un mare fluttuante di sintetizzatori, oscillando tra riferimenti più disparati (da Lucio Dalla ai CCCP, dalla trap alla techno commerciale anni ’90) e in costante bilico tra iconografia e iconoclastia (da Hemingway a Sartre, da Maradona a Gesù Cristo, da PornHub a Non è la Rai).

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“Autogrill” è il nuovo singolo di Guzzi

Una doccia, la vita di coppia, un celebre brano indie e la quotidianità: come si fa a cantare una perfetta canzone pop senza cuori spezzati e senza drammi generazionali? GUZZIlo sa e lo mette in pratica con la sua nuova AUTOGRILL.

AUTOGRILL è un brano che non complica le cose ma che racconta le difficoltà di tutti i giorni, ma anche i vantaggi di una coppia che funziona e i sentimenti che salvano dall’essere “medaglia d’oro in fallimenti”.

AUTOGRILL è un brano nato al pianoforte – racconta GUZZI – mentre la mia ragazza stava facendo la doccia. Credo che sia la mia maniera di dire grazie alla persona che mi è stata più vicina nei momenti peggiori, quando proprio era difficile starmi accanto. Non sono una persona facile, o perlomeno non con tutti. Quando mi sono seduto al piano non avevo idea di cosa dire di preciso, quindi mi son lasciato andare completamente… un flusso di coscienza diciamo. Credo che sia bello ringraziare qualcuno per quello che ha fatto e continua a fare per te, soprattutto oggi, in questo mondo che ci vuole sempre più egoisti e sempre meno complici”.

AUTOGRILL è un brano spontaneo, semplice e diretto senza troppi giri di parole. È una canzone che racconta uno spaccato di pochissimi minuti, ma anche di anni di relazione. GUZZI l’ha scritta in un periodo in cui stava ascoltando molto il pop/rock inglese. Per quanto riguarda l’intro del brano invece è un tributo, una citazione al Vasco di VITA SPERICOLATA.

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BIOGRAFIA

GUZZI, nome d’arte di ALESSANDRO DOMENICI, è un cantautore versiliese classe 1991. Il progetto nasce nel 2019 dall’incontro con il produttore MIRKO MANGANO, che diventa parte integrante del progetto occupandosi della parte degli arrangiamenti dei brani. Nel dicembre 2019 esce il primo singolo dal titolo LAMPIONI. Nonostante l’arrivo della pandemia GUZZI non si ferma e continua a pubblicare singoli. Con il brano LA NOTTE PORTA CONSIGLIO raggiunge la finale di AREASANREMO 2020, e nel 2021 rientra nei finalisti di FATTISENTIRE FESTIVAL. Nel 2022 collabora con un cantautore che ha contribuito alla sua voglia di scrivere canzoni, IL CILE, scrivendo a quattro mani IL GRANDE FREDDO, un brano che tratta il tema della solitudine in tutte le sue sfaccettature. GUZZI raggiunge anche la finale del prestigioso PREMIO LUNEZIA con il brano ELVIRA E MODÌ, vincendo il PREMIO RADIO BRUNO.

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“Il verso giusto” è il nuovo singolo de Il Metz

É in uscita venerdì 24 marzo 2023 su tutte le piattaforme digitali “Il verso giusto“, il nuovo singolo de Il Metz. Un nuovo capitolo, che segue il precedente singolo “Canzone per non crescere“, per il cantautore di Milano che ci invita nel suo personalissimo mondo a tinte pastello dove il cantautorato italiano si fonde con influenze di respiro internazionale e vibes crepuscolari, in un brano dedicato a chi si sta leccando le ferite. “Il verso giusto” è un nuovo piccolo tassello di un’autobiografia musicale privata che si comporrà in un disco di prossima uscita.
 

Il Verso Giusto è una canzone che parla di accettazione; trovare la propria strada è sempre un percorso difficile e alle volte ci si concentra su quello chi si ritiene giusto anche se non sempre si rivela essere la soluzione adatta a noi. Non c’è un modo giusto per essere sè stessi.



SCOPRI IL BRANO: 
https://open.spotify.com/album/52lToRuWbDVxboKWdKIwRi?si=Ez4dO1n_S1aSN2NkOpGa6Q

 

Artista: Il Metz
Brano: Il Verso Giusto
Musica e parole : Il Metz
Produzione: Il Metz

Edit Audio: Il Metz
Mix audio : Il Metz & Luca Piana
Master : The Buildzer https://www.instagram.com/thebuildzer/
Photos: Anna – Sofie Baas https://www.instagram.com/miomag__/

BIO:

Nasce a Milano e inizia con la musica fin da piccolo; studia pianoforte in conservatorio e si diploma al CPM specializzandosi durante gli anni nel mondo della produzione musicale. 

Nei primi anni 2000 si trasferisce per qualche anno a Genova dove inizia la sua attività come cantautore e autore e polistrumentista. Lì viene a contatto con la scuola e la scena genovese, suonando nella band Scarlet Diva con la quale incide due album. Tornato a Milano inizia una militanza come cantante, tastierista, Dj e producer in svariati progetti (Lekka, Herbadelici, BollaTrio, Lelio Morra) con i quali suona in Italia e all’estero per lungo tempo. Durante gli anni ritrova la passione per la scrittura e la produzione dei propri brani e crea il suo progetto solista “IL METZ”. Nel 2021 comincia a pubblicare i primi singoli con Platinum Label.

La musica di Metz vuole fondere la canzone italiana ad un sound più internazionale Questa ricerca è alla base della sua musica; le sue canzoni esprimono la necessita di raccontare sentimenti sinceri il tutto sotto un’eclettica ricerca musicale. Le sue influenze vanno da autori con cui è cresciuto come Battisti e Dalla passando da band come Radiohead, Blur o in Italia i Bluvertigo, Subsonica, Tiromancino. Cresciuto con la musica dei Beatles, Beach Boys, Ray Charles ma in famiglia anche la musica classica con autori come Mozart, Beethoven, Debussy, Chopin e Stravinsky. Come musicista sviluppa diversi linguaggi musicali cercando di creare, durante gli anni, un proprio suono anche a livello di produzione. Nel giugno 2021 pubblica con Platinum Label il primo singolo “Elettricità” con un video a cura di A. Brivio; a luglio il secondo singolo “Confuso” con un videoclip diretto da G. Pellegrino. Ad ottobre esce “Anche meno”, brano dal suond più r’nb che mette in luce la passione per la black music e la fusione con la musica italiana d’autore. Nell’aprile 2022 esce il singolo “Fulmine Nero”, in collaborazione con il rapper Davide Borri. Il brano esce con un video diretto da L. Passerotti. Il brano ha un buon seguito e l’estate 2022 vede una nuova collaborazione a 4 mani con il cantautore e producer Fred Branca con il brano “Questione di denti”. 

Ad ottobre 2022 è il momento di “Canzone per non crescere”, canzone più etera e intimistica che vede anche l’uscita di un videoclip live in acustico.

Tra il 2021 e il 2023 Il Metz si esibisce in molti locali e club tra cui  Blue Note Milano, Mare Culturale Urbano, Circolo Arci Bellezza e poi al Cane (Ge) e Apiode Club (VC), Le mura (Roma), Ostello Bello (MI-Ge), Est (Mi), Ride (MI) Tambourine (Mi) Mosso (Mi) Bonfim Club (Ge) Consorzio (Rg) etc… e nell’estate del 2023 partirà, accompagnato dalla band, per un piccolo tour di concerti dalla Lombardia fino alla Sicilia passando per il Lazio, La Toscana e la Campania.



https://www.instagram.com/il_metz/

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“L’importanza inderogabile del mio rendez-vous” è il nuovo album di Manlio Maresca

Esce venerdì 10 marzo 2023 per Record Y “L’importanza inderogabile del mio rendez-vous“, il nuovo album che porta la firma di Manlio Maresca. Il disco, già anticipato dai singoli “Le mie cose” e “Hope is a trap“, è un nuovo e definitivo capitolo per il refrattario ed eclettico chitarrista classe 1977, oggi di stanza a Berlino. Maresca ha fatto dell’estetica del rumore e la poetica dell’errore due componenti fondamentali della sua musica, dando vita a varie esperienze sonore internazionali tra cui quella dei Neo e degli Andymusic
 

Mi affretto a ridere di tutto, per la paura di doverne piangere.”
Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais
 

SCOPRI IL DISCO SU SPOTIFY: 
https://open.spotify.com/album/1KRQ06qUuijtn1VSWtXIk8?si=Mqdt3FI6QxuEZiZJYJCMKA

Thanks to:
Frank Martino, Francesca Palamidessi, Eva Grieco, Carlo Lucarelli, Fabrizio Rossi

Credits:
Manlio Maresca: guitar, synth, sampler, vocal
Francesca Palamidessi: vocals on track #5 
Mixed and Mastered by Frank Martino at Y Studios

Cover art by LSKA
Foto di Eva Grieco
Executive Producer: Frank Martino

BIO:
 

Manlio Maresca, classe 1977, fonda nel 2001 i Neo e successivamente gli Squartet, con i quali si esibisce in tutta Europa. Nel 2010 intraprende un tour negli Stati Uniti, insieme ai “Neo”, durante il quale registra Neoclassico, nell’Electrical Audio Studio con il sound engineer Steve Albini (Shellac, Pixies, Nirvana, The Ex) a Chicago. Nel 2006 collabora con Steve Piccolo e dal 2008 al 2015 con Joe Lally. Nel 2012 fonda il trio Andymusic, che esordisce accompagnando il poeta, attore e scrittore Remo Remotti. Con Andymusic, nel 2016, si esibisce al Torino Jazz Festival Fringe, al Fano Jazz by the Sea e ad Urbino Jazz Festival. Nel 2013 entra a far parte dell’Orchestra Operaia di Massimo Nunzi, collaborando a fianco di ospiti del calibro di Gabriele CoenFabrizio BossoJavier GirottoNiccolò FabiPaolo FresuGreg Hutchinson, e suonando sul palco del Primo Maggio. Nel 2016, sempre insieme all’Orchestra Operaia, registra il disco omonimo, uscito il 30 marzo per la collana “Jazz Italiano Live”, in collaborazione con la Casa del Jazz di Roma, edizioni l’Espresso. Sempre per la stessa raccolta registra l’album tributo ai Nirvana con il gruppo Giovani Leoni composto da Francesco Diodati, Fulvio Sigurtà, Beppe Scardino, Enrico Bracco, Gabriele Evangelista e Federico Scettri. Nel 2016 suona con il contrabbassista Ameen Saleem, leader del progetto The Groove Lab.

L’esaltazione dell’errore è all’origine dell’ultimo album di Manlio Maresca. Un elogio di raffinate scorrettezze musicali dal titolo Hardcore chamber music, uscito ad ottobre 2016 per l’etichetta Auand. Nel 2017 si trasferisce a Berlino ed inizia a collaborare con musicisti attivi sia nel panorama del Jazz berlinese sia in ambito di musica contemporanea come Ugo AlunniIgor SpallatiEldar Tsalikov. Nel 2019 entra a far parte dei CONTORTIONS del sassofonista newyorkese James Chance con il quale partecipa a svariati tour in Europa. Sempre nel 2019 esce per AuandNoisy  Games, con Daniele Tittarelli, Francesco Lento, Ivan Liuzzo e Matteo Bortone.

https://www.instagram.com/manliomaresca/
https://www.facebook.com/manlio.maresca

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I RENTAL0012 ci raccontano, traccia dopo traccia, il loro EP d’esordio “La vita in una sera”

I RENTAL0012 sono un giovanissimo progetto triestino di ragazzi classe 2004, che dopo un album d’esordio scritto quando i membri avevano ancora quindici anni, è tornato ora con un EP intitolato La Vita in una Sera. L’EP, cantato in italiano e in sloveno, è concepito come parte prima di una trilogia che si propone di raccontare la storia di una sera intera: dal pomeriggio, passando per la notte durante la quale si terrà una festa, fino alla mattina e il momento di after. Abbiamo chiesto al produttore e chitarrista del gruppo, Ilija Diviacco, di raccontarci più nel dettaglio le canzoni che compongono l’EP.

LJUBLJANA 

È il pezzo più vecchio del disco. La base risale a ottobre del 2021, nel periodo nel quale io, Carlo e Giovanni ci siamo trasferiti a Lubiana per quasi sei mesi in una casa dello studente. Frequentavamo la scuola locale e vivevamo lì 5 giorni su 7. Giovanni all’epoca non era ancora parte del gruppo, ma era solo nostro coinquilino. La base l’ho fatta quasi tutta in un weekend, durante il quale ero tornato a Trieste. Il ritornello invece ricordo benissimo di averlo scritto una sera, in camera nostra, dopo aver finito la serie di Zerocalcare… che non credo abbia avuto molta influenza sul testo, ma comunque cito perché piace molto a tutti i Rentalini.

In quel momento mi sentivo molto solo e bloccato, come stessi annegando e non potessi chiedere aiuto a nessuno, come fossi rimasto bloccato fuori dalla navicella come in 2001: Odissea nello spazio. Un sentimento simile a quello che si ha quei pomeriggi d’agosto noiosi, quando si rimane soli in città, o nella soffocante compagnia dell’afa. Il resto del testo è invece nato da un dialogo che ho avuto a giugno con Giada riguardante la mia esperienza a Lubiana. Abbiamo deciso di scriverlo insieme, in modo da dare due prospettive diverse sull’esperienza a Lubiana: da chi l’ha vissuta in prima persona e da chi invece l’ha vista ‘da fuori’. 

SPEGNERE IL SOLE 

È il brano più vivo, radioso e allegro dell’EP, d’altronde rappresenta la “golden hour” del tramonto, durante la quale anche la via più brutta diventa un paradiso in terra dorato. Secondo noi ha quell’energia che si ha sempre d’estate, anche se è già sera; quella specie di speranza così sfrontata verso il futuro, che si sa, sarà bellissimo comunque, perché d’estate si è liberi. O almeno lo si è alla nostra età. Finita la base, ricordo le espressioni sul nostro viso dopo averla riascoltata: era marzo, ma erano visi da mare a metà luglio, pieni di quella speranza descritta poco sopra. Anche se credo sia una di quelle emozioni veramente difficili da esprimere a parole, un po’ come l’amore. O forse non c’è una vera differenza fra le due, e quella speranza è solo un amore, ma verso il futuro.

SOGNI D’ORO 

Sogni d’oro rappresenta un po’ quegli ultimi momenti del tramonto nel quale il sole comincia a nascondersi dietro l’orizzonte. Anche questo brano è nato in quel periodo di trasferta slovena, anche se un po’ più tardi di Ljubljana. La base è nata durante un altro weekend invernale, quando a Trieste si gela, ed è stata fatta tutta in una giornata (l’unica modifica ricevuta più tardi è stata un po’ di sound design dal nostro amico Kalpa). Il testo invece è arrivato appena ad aprile. Era una soleggiata mattina primaverile, seduto in un parco a studiare ascoltando i Catherine Wheel (quindi non stavo studiando poi così tanto).

In quel momento la prima strofa mi è semplicemente uscita dalle mani e, rimasto pure io affascinato, ho poi dedicato il resto del giorno a concludere il testo. L’ultima parte invece, in sloveno, racconta in quattro righe una presa di coscienza del fatto che il mondo intorno a me stava cambiando, e non avrei mai più provato certe emozioni e ricordi come avevo fatto finora. Il che era vero, perché queste righe le ho scritte l’ultimo giorno di permanenza a Lubiana, di fretta, su una scatola di cioccolatini alla banana che ancora conservo in studio. Quelle quattro righe occupano ancora un posto molto speciale nel mio cuore.

19:57 

È un interludio che funge un po’ da cornice al resto dell’EP, dando un po’ di contesto e di storyline alle tracce. L’idea è di permettere all’ascoltatore di tuffarsi nella chat di gruppo di questi amici che si preparano per una festa (che arriverà nel secondo EP) ascoltando i loro messaggi vocali.

BLU ADESSO 

L’abbiamo sviluppata da un arpeggio di chitarra che registrai per la prima volta a fine settembre, sempre nel periodo a Lubiana. La prima versione era un po’ in stile Push di Slowthai, ma dopo l’abbiamo fatta diventare completamente diversa. Cosa che succede spesso quando ci si pone degli obiettivi troppo specifici nella produzione musicale. Non sempre i nostri desideri razionali riescono a seguire la linea del nostro inconscio espresso sulla traccia. E a proposito di irrazionalità, Blu adesso è un po’ uno sfogo di aspettative mancate. Descrive una “blue hour”, che più che sfumature di colori ha sfumature di abbandono, delusione, ansia e infine evasione, per fortuna. 

PUNTINI BIANCHI 

È l’ultimo pezzo dell’EP e anche l’ultimo che abbiamo composto. Possiamo considerarlo una continuazione dei sentimenti espressi in Blu adesso. Sempre in forma di sfogo, parla del panico emotivo che sale ai quattro amici (che a dire la verità siamo noi) durante l’arrivo alla festa. Possiamo forse definirla una grande tempesta di emozioni, pensieri e insicurezze. Il sound invece funge da transizione verso il secondo EP, che avrà sonorità molto più forti, basse e anche ballabili. E infine un piccolo spoiler: di Puntini bianchi uscirà anche un videoclip, ultimo per questo EP nei prossimi mesi.

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Comunicato stampa

“Il nuovo mare” è il nuovo singolo dei Vintage Violence, un singolo scritto a 2 mila metri di altitudine

Vintage Violence tornano con un singolo inedito intitolato Il nuovo mare, in uscita venerdì 24 marzo 2023 per Maninalto! Records. Si tratta del primo nuovo brano della band lecchese dall’uscita del “best of” Violenza primordiale dello scorso anno. È una canzone breve e fulminea, nello stile che i Vintage Violence ci hanno fatto conoscere bene durante i loro vent’anni di carriera.

Il brano è stato scritto e composto interamente sopra i 2.000 metri di altitudine, in completa solitudine e all’aria aperta. Nessuna parola è stata aggiunta al testo una volta fatto ritorno nella civiltà: l’intento dichiarato di quest’operazione insolita di scrittura è quello di pesare la natura del pensiero -e della scrittura che ne deriva- in un ambiente quanto più lontano dalla cattività in cui è solitamente immerso.

Ascolta Il nuovo mare: 
https://open.spotify.com/track/6Ozcuq3JqLMMl3PIjy8u4L

I Vintage Violence saranno in tour nei prossimi mesi:

venerdì 31 marzo @ Mercato Sonato, Bologna (con: I Trillici)
venerdì 14 aprile @ Wishlist Club, Roma
sabato 15 aprile @ Bobby’s Live Bar, S. Giacomo d. Schiavoni (CB)
martedì 25 aprile @ Festa della Birra, Lodi
venerdì 12 maggio @ Legend Club, Milano

CODICE ISRC: IT-ZB5-23-10001
si autorizza utilizzo per trasmissione radiofonica

Musica e testi di Rocco Arienti
Arrangiato da Vintage Violence
Hanno partecipato Franco Cassinelli (seconda chitarra) e Dario Senese (synth)
Produzione artistica di Rocco Arienti
Registrato, mixato e masterizzato da Lorenzo Monti allo Yard Audio Studio

BIO

I Vintage Violence sono uno dei gruppi storici dell’underground punk e garage rock italiano. Operativi dai primi anni 2000, hanno più di 400 concerti sulle spalle e quattro album all’attivo, più una raccolta acustica e un “best of” (Violenza primordiale) uscito nel 2022, con una tracklist composta da brani scelti direttamente dai fan. Nel 2021 esce l’ultimo album elettrico Mono, il cui tour ha fatto registrare svariati sold out, ultimo dei quali allo storico Bloom di Mezzago nel 2022. Numerose le collaborazioni in vent’anni di carriera, tra cui Zen Circus, Bologna Violenta e Afterhours.

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Comunicato stampa

“Solo il tempo” è il nuovo singolo di Beatrice Pucci

É uscito giovedì 23 marzo 2023 su tutte le piattaforme digitali “Solo il tempo“, il nuovo singolo della cantautrice Beatrice Pucci, un nuovo capitolo che anticipa l’album “Indietro” di prossima uscita. Il brano unisce innovazione e tradizione, una solida base folk e melodie e strutture alternative le cui svolte non sono prevedibili. A Beatrice sta a cuore la musica suonata e la sensazione di “realtà” che è nello strumento, infatti l’uso della chitarra acustica è imprescindibile nel sound. I temi al centro del brano: la nostalgia, il desiderio e l’amore, o forse un caleidoscopio di emozione che sta all’ascoltatore interpretare.

 

SCOPRI IL BRANO SU SPOTIFY: 
https://open.spotify.com/album/0XOIYEgLaDm0fmtY5OnZSi?si=vw9scgCJQoaSbE9_qZhylg





Prodotto ed eseguito da Beatrice Pucci
Mastering Joe Lambert

BIO:

Beatrice Pucci è una cantautrice originaria di Civitavecchia. Le interessa la musica piena di contrasti che riesce ad esprimere verità non dette, e quando è il giusto momento catturarla così com’è senza cercare di cambiarla. Le piace la musica che può essere interpretata in tantissimi modi, infatti preferisce non parlare del significato dei suoi testi. Le canzoni contengono paesaggi sonori personali in cui non esiste un tempo o uno spazio preciso.

https://www.instagram.com/oh_heron/