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rock

Dena Barrett, l’elemento anarchico della scena nazionale

I Dena Barrett sono uno di quei progetti che sembrano avere alle spalle un percorso di maturazione lungo, fatto di diverse tappe discografiche capaci di dare consistenza ad un brano come “Halloween”, che tutto sembra tranne che un esordio. Sì, perché il gruppo di Viareggio debutta solo oggi sulla scena, ma la maturità del primo passo sembra celare una consapevolezza che viene da lontano: un sound compatto e determinato che gode della mano saggia di Andrea Pachetti (Emma Nolde, Zen Circus…).

Il brano parte con un groove che riesce a creare in modo efficace un crescendo che esplode pian piano, incastrando l’ascoltatore in una climax ben riuscita; l’ansia “positiva” della canzone regala sin dal primo play la sensazione di trovarci di fronte all’immagine sonora riuscita del significato che “Halloween” prova a trasmettere, raccontando il disagio di una generazione in cerca di un nuovo baricentro che possa finalmente regalare, alla pace stagnante del nostro presente, un “elemento anarchico” capace di risvegliare dal torpore le nostre coscienze. 

Il melpot del brano è un mix riuscito di cantautorato e post-rock, epigono rinnovato di un linguaggio che negli anni Novanta ha saputo sfornare grandi capolavori di band come Verdena, Afterhours, Marlene Kuntz e altri, sempre sospesi tra piglio esplosivo e volontà di riflessione poetica.

Insomma, un ottimo debutto che conferma la nascita di un progetto da non perdere d’occhio. E le novità, ne siamo certi, non tarderanno ad arrivare.