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Comunicato stampa rock

Electric Cherry: “Cherry Heart” è il nuovo album

“Cherry Heart” è il secondo album di inediti della rock band capitolina Electric Cherry dopo l’esordio omonimo del 2021.

Un disco di dieci brani tra cui spiccano i singoli “Anyway you want”,  “Slower” e “Quarantine” con il prezioso featuring del cantante e bassista romano Andrea Ra. I brani del disco spaziano dall’hard rock classico di “Seclusion” al rock più mainstream di “Roallercoaster Love”, dall’alternative di “Wipe it out” al blues rock di “Slower”, passando per l’energia  incalzante del singolo di lancio “Anyway you want” e la power ballad “Cherry Heart”, che dà il titolo  all’album.

La band racconta principalmente di riscatto e malinconia, di amore che muta in amicizia, di  voglia di reagire a una chiusura mentale, sociale, fisica che gli eventi del passato recente hanno  portato prepotentemente alla ribalta, in maniera dura e precisa. Le registrazioni dell’album e la  produzione artistica sono a cura di Alessandro Forte (Pepperpot Studio, già produttore di Aiello,  Galeffi, Scrima).  

  

Gli Electric Cherry sono formati da Cristian Ferrara (voce, chitarra), Alessandro Santucci (chitarra,  tastiere, cori), Stefano Sforza (basso, tastiere, cori) e Giorgio Spila (batteria), Dopo esperienze individuali  nella scena indipendente romana e in cover band, nascono gli Electric Cherry che già nel 2021 pubblicano il  disco omonimo “Electric Cherry”: registrato in pandemia contiene i singoli “Right or Wrong” e “Fly Away from  This. Nel 2022 accedono alla fase finale delle audizioni Sony Music e si classificano tra le prime nove band,  ottenendo un articolo su Rolling Stone Italia. Registrano la cover Don’t Stop the Music di Rihanna e  partecipano alla finale di Sanremo Rock all’Ariston. Concludono le registrazioni del nuovo album sotto la  produzione di Alessandro Forte. A marzo 2025 firmano con Vrec per l’uscita del secondo disco, “Cherry Heart.

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Comunicato stampa Elettronica Post-Punk rock

“Il primo cane” è il nuovo singolo dei Limonov: la città come specchio emotivo

“Il primo cane” è il nuovo singolo dei Limonov, uscito martedì 29 aprile 2025 via Gelo Dischi. La band lombarda cristallizza il momento drammatico in cui si realizza il significato del lutto, mentre l’ambiente metropolitano notturno riverbera i sentimenti interiori.

Foto: Limonov

Queste le parole con le quali la band presenta la traccia:
«”Il primo cane” parla di perdita come, d’altronde, tutto il resto dell’album “Cose in cui non ci sei più”. Il singolo affronta quel momento in cui, per la prima volta, la morte si presenta all’interno di una vita: quel senso di colpa che deriva dall’incapacità di salvare le cose che amiamo.
L’immaginario del videoclip, girato in modalità night-vision, in bassa definizione e in formato verticale, recupera il senso di solitudine di una camminata notturna a Milano.
La città, attraverso il testo del brano, si trasforma nel teatro di un dolore che si riflette nelle sue superfici fino a invadere il “centro commerciale” e “il bosco verticale”, restituendo così l’immagine patinata e straziante di un oggetto perduto.»

Puoi ascoltare il brano qui:

BIO
Nati e cresciuti tra l’hinterland milanese e la provincia di Como, dal 2019 i Limonov esplorano sonorità techno-rock e un’estetica dark, oscillando tra la sperimentazione elettronica e l’immaginario del mondo post-punk. La loro produzione musicale si apre inoltre al mondo dell’audiovisivo, da cui provengono essendo a loro volta registi e autori di cortometraggi. Prodotti e accompagnati da Luca Urbani (Soerba) e ispirati alla scena inglese (These New Puritans) ma con testi in italiano, nel 2019 pubblicano il primo singolo “Bimbo negativo”, che confluisce nell’EP d’esordio “Imparare a dormire” (Discipline, 2020).
Il singolo “Città di K”, contenuto nello stesso EP, ha avuto un’eco particolare grazie al videoclip realizzato da Pietro Lafiandra, Andrea Rossini, Samuele Sala e Claudia Vanacore che esplora una Milano pandemica.
La sperimentazione visiva, centrale e determinante nella poetica dei Limonov soprattutto nell’uso consapevole dell’intelligenza artificiale, si applica con il videoclip del singolo “The Eternal” (Gelo Dischi, 2020), dove hanno realizzato un deepfake di Ian Curtis utilizzandolo come alter ego impossibile.
Dopo l’EP live “Tutto sta svanendo – Studio session” (2022), nel 2023 curano la colonna sonora originale del documentario “The Mirage” realizzato per Diadora e diretto da Achille Mauri. Lo stesso anno realizzano la colonna sonora di “Miss Polly Had a Dolly”, primo cortometraggio italiano in IA e presentato al Torino Film Festival 2023, di cui Lafiandra e Rossini sono anche co-registi.

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Fonte: Costello’s Agency

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Comunicato stampa rock

Con “New House Blues” Law J. Dinero continua a fotografare le nostre vite

“New House Blues” è il nuovo singolo di Law J. Dinero, uscito martedì 15 aprile 2025. Il musicista veneto ha la grande capacità di restituirci con le proprie canzoni delle istantanee, situazioni familiari nelle quali tutti possiamo riconoscerci: chi non ha mai provato la precarietà e l’incertezza che contraddistinguono lo spostarsi in una nuova dimora? Al suo genuino e collaudato alternative country qui aggiunge un pizzico di psichedelia, molto apprezzato.

Foto: Giulia Capraro

Queste le parole con le quali l’artista presenta la traccia:
«Una canzone che nasce tra un trasloco e l’altro, nel mezzo di 5 case. Nessun punto di riferimento stabile e delle canzoni dei Wilco per cercare di mantenere un equilibrio. Un approccio più psichedelico rispetto agli altri brani del disco, immagini di vita reale che si mischiano a necessità lisergiche.»

Puoi ascoltare il brano qui:

BIO
Law J. Dinero è il nuovo progetto di Lorenzo Valè (già The Mills, Zabriski, Vigo), chitarrista e cantautore vicentino.
Consumatore vorace di musica in tutte le sue forme, dopo molti anni di ricerca antologica nel mondo della musica Appalacchiana e del Mississippi Delta, sintetizza i propri ascolti e le proprie esperienze in diverse band con una raccolta di folk ballads dallo spirito battagliero, contaminate dal crossover country degli anni ’90 di Chicago e dal sincretismo narrativo della New York dei ’60.

“Gloryland”, il primo lavoro in studio a nome Law J. Dinero, nasce da una raccolta di canzoni a metà che sono state arrangiate e prodotte da Martino Cuman (Non Voglio Che Clara, Vertical, Pietro Berselli) tra il gennaio 2022 e l’agosto 2024.
Una composizione diffusa negli anni che ha saputo trovare una casa all’interno delle suggestioni spiritual e working songs, con un filo rosso a collegare le singole canzoni ad un’ideale di salvezza e comunione. Il risultato è un songbook non vincolato da coerenza di genere o attualità di produzione, ma dall’urgenza di raccogliere storie fatte di tensioni e rilassamenti, progressioni e arretramenti.
L’album prende il proprio nome dallo spiritual reso celebre da Ralph Stanley & The Clinch Mountain Boys, un canto di speranza e fede per una vita oltre la vita.

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Fonte: Costello’s Agency

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Comunicato stampa rock

“Daimon” è il nuovo disco dei NUOVO DISORDINE MONDIALE

Pubblicato il 28 febbraio su tutti i portali digitali il disco “Daimon” dei NUOVO DISORDINE MONDIALE su etichetta Vrec Music Label (anche in versione vinile da collezione distribuito Audioglobe). Il disco della band romana è stato anticipato dai singoli C.E.S.E.” (con Luca Romagnoli dei Management),“Genesi”, “Perché non hai paura?”, “Mi piace davvero” e “Girasoli”. 

Dal genio produttivo di Giulio Ragno Favero (Teatro Degli Orrori), i NUOVO DISORDINE MONDIALE promettono un disco per rivitalizzare il rock italiano.  “DAIMON” si muove tra esoterismo e citazioni bibliche  unendo  l’aggressività dell’elettronica al rock più spinto e malato. Ospite speciale del disco è Luca Romagnoli, voce dei Management (del Dolore Post Operatorio) che ha scritto e cantato il testo di “C.E.S.E.”. Le copertine sono tutti disegni originali ricchi si simbolismo a cura di LORENZO DE LUCA

“Daimon” è il secondo album dei Nuovo Disordine Mondiale, disponibile esclusivamente in formato vinile autografato dalla band, numerato a mano in sole 200 copie. La produzione artistica è stata affidata a Giulio Ragno Favero (One Dimensional Man, Teatro Degli Orrori, Zu) che ne ha composto anche le musiche e ne ha ben definito i tratti Teatro Degli Orrori, Salmo, Fabrizio De Andrè, Tool. 

Un pugno allo stomaco, una vera bomba di rock psichedelico e frastornante con testi in italiano estratti da una sorta di “bibbia moderna”. 

I Nuovo Disordine Mondiale (precedentemente NDM) sono una band Alternative Rock italiana della provincia di Roma. Si formano nell’autunno del 2012 con Aldo Onori (voce e chitarra), Giulio Colletti (batteria) e Valerio Pistilli (basso) a cui si aggiunge successivamente il chitarrista Giulio Scipioni. Il loro primo album autoprodotto è “All’Inferno” (2018) dal quale estrapolano tre singoli con video: “Io e te all’inferno” (MuseX), “Kofi” e “Alice nel paese degli orrori”. Nel 2020 iniziano la collaborazione con Giulio Ragno Favero (Il Teatro degli Orrori) che porta alla pubblicazione dell’EP “Non so se avete presente” (Maninalto) da cui sono estratti i singoli “Indieota”, “Elettroshock” e “Cattiva madre”.  Nel 2022 pubblicano una loro cover del brano “Un Giudice” di De André. Sempre nel 2022, dopo l’uscita di Valerio Pistilli dal gruppo, tornano in studio insieme a Giulio Ragno Favero, che li porterà a scrivere e registrare l’ancora inedito album “Daimon”. Questo darà un importante cambio di rotta al genere musicale della band, pur mantenendo le attitudini di base che li caratterizzano da tempo. Nel 2024 terminano i lavori di “Daimon”,e gli NDM  firmano un contratto con VREC per la pubblicazione dell’album con il nuovo nome di NUOVO DISORDINE MONDIALE.

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Comunicato stampa rock

“You’ll Feel Fine”, il canto catartico di Law J. Dinero

“You’ll Feel Fine” è il nuovo singolo di Law J. Dinero, uscito martedì 18 marzo 2025. Una ballad deliziosa, confidenziale e liberatoria, a conferma del fatto che non avevamo sbagliato a puntare sul cantautore vicentino dopo l’uscita del singolo d’esordio.

Foto: Giulia Capraro

Queste le parole con le quali l’artista presenta la traccia:
«”You’ll Feel Fine” è il brano più antico di questo disco, scritto quasi 5 anni fa durante l’aprile più soleggiato del secolo. Una raccolta di immagini di quotidianità che raccontano spensieratezze infantili e rassegnazioni adulte. L’obiettivo è quello di una liberazione definitiva dalle frustrazioni crudeli di una competizione tra individui che questa realtà impone.»

Puoi ascoltare il brano qui:

BIO
Law J. Dinero è il nuovo progetto di Lorenzo Valè (già The Mills, Zabriski, Vigo), chitarrista e cantautore vicentino.
Consumatore vorace di musica in tutte le sue forme, dopo molti anni di ricerca antologica nel mondo della musica Appalacchiana e del Mississippi Delta, sintetizza i propri ascolti e le proprie esperienze in diverse band con una raccolta di folk ballads dallo spirito battagliero, contaminate dal crossover country degli anni ’90 di Chicago e dal sincretismo narrativo della New York dei ’60.

“Gloryland”, il primo lavoro in studio a nome Law J. Dinero, nasce da una raccolta di canzoni a metà che sono state arrangiate e prodotte da Martino Cuman (Non Voglio Che Clara, Vertical, Pietro Berselli) tra il gennaio 2022 e l’agosto 2024.
Una composizione diffusa negli anni che ha saputo trovare una casa all’interno delle suggestioni spiritual e working songs, con un filo rosso a collegare le singole canzoni ad un’ideale di salvezza e comunione. Il risultato è un songbook non vincolato da coerenza di genere o attualità di produzione, ma dall’urgenza di raccogliere storie fatte di tensioni e rilassamenti, progressioni e arretramenti.
L’album prende il proprio nome dallo spiritual reso celebre da Ralph Stanley & The Clinch Mountain Boys, un canto di speranza e fede per una vita oltre la vita.

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Fonte: Costello’s Agency

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Comunicato stampa Indie rock

L’album di Adult Matters è la musica migliore che ascolterete oggi

“A Modern Witch” è il nuovo LP di Adult Matters, uscito venerdì 21 febbraio 2025 via Costello’s Records / Wires Records. Sentimenti impetuosi e alternative rock introspettivo sono gli ingredienti di un album emozionante da ascoltare e riascoltare in loop.

Foto: Simona Catalani

Queste le parole con le quali l’artista presenta l’album:
«Luigi ha iniziato a scrivere “A Modern Witch” intorno al 2021 durante il tour del suo secondo disco.
“Sono andato in tour insieme ad un mio amico, abbiamo fatto tantissime date in situazioni belle e super punk, e la maggior parte dei testi sono nati duranti i viaggi in macchina, dentro i bagni dei locali in cui suonavo o nelle stanze d’albergo e ammetto di aver scritto pochissimi brani da sobrio. Sono riuscito a metter mano ai brani solo una volta tornato da quel tour ed è anche per questo che “A Modern Witch” ha avuto una gestazione molto lunga sia per quanto riguarda la scrittura sia per quanto riguarda per la produzione.
Ho iniziato a produrre questo disco insieme ad Anton Sconosciuto e Cecilia Pellegrini, abbiamo lavorato per due anni alle pre-produzioni dell’album prima di andare in studio.
Lavorare a queste canzoni mi ha insegnato tante cose che non sapevo, e la considero davvero un’esperienza formativa. Ho lavorato con musicistx incredibili, in uno studio stupendo e ho raccolto attorno a questo album le persone che più stimo musicalmente e umanamente.
Avevo le idee molto chiare: volevo scrivere un disco per me. Volevo riconnettermi con il me ragazzino che a causa di molteplici cause ha perso alcuni passaggi cruciali della mia esistenza. Vivo ancora con il rimorso e la tristezza per non aver dato sostegno al me ragazzino queer quando mi sentivo solo e senza meta, ma non avevo le risorse emotive e far pace con questo senso di colpa per non essermi difeso ce l’ho ancora addosso.
Ho scritto questo disco per chiedermi scusa e per dirmi “cazzo, guarda quante cose stai facendo”, e scusa se non sono riuscito ad essere forte, ma non sapevo un cazzo di niente e non sapevo davvero che sarebbe stato così bello e liberatorio.
Il motore principale di queste canzoni è la “rabbia”, è un disco fortemente incazzato. Non esistono canzoni d’amore, ci sono solo le mie ossessioni, le mie paure, i miei disturbi e un senso di fame e distruzione.
Ho pensato molte volte che forse le cose che stavo scrivendo potessero essere “too much” per qualcuno e/o “cringe” ma tutto quello che ho scritto dentro questo album è la verità. Mi sentivo intossicato dalle persone, dalle relazioni umane, cadevo sempre negli stessi errori e negli stessi eccessi.
Gli esseri umani a cui parlo attraverso queste canzoni hanno fatto parte tutte della mia vita e hanno solo alimentato i miei disturbi. Ero dentro un tunnel, ero arrabbiato con loro e l’unico modo per voltare pagina era scrivere queste canzoni.”
Il disco contiene 9 tracce ed è un disco indie- rock. Gli anni 90 regnano sovrani sia da un punto di vista musicale che da un punto di vista testuale e cantautorale. Dentro ci sono moltissime influenze di quel periodo lì ma, a differenza dei dischi precedenti, le canzoni sono state concepite con l’idea di fare un album full band e di portarlo in giro con una vera e propria band, ed è anche per questo che all’interno ci sono elementi nuovi (piano e fiati).
“Ho cercato di mettere insieme tutte le cose che più amo: dalle chitarre ai fiati, elementi che sorreggono le mie canzoni e che danno una spinta emotiva non indifferente ai brani. Ho cercato anche di scrivere in maniera più “prolissa”, ho sentito l’esigenza di dilungarmi a differenza del passato. Ho sentito la necessità di scrivere questo disco per me e molte delle cose che ho scritto in questo disco sono state prese dai miei diari che tengo per mettere su carta le mie emozioni. La terapia nella scrittura di questo disco ha avuto un ruolo centrale. Cresciamo e viviamo con la paura di esprimere la rabbia e consideriamo la rabbia come un sentimento negativo. Essere arrabbiati è okay, esplorare la rabbia mi ha permesso di fare pace col passato e con alcuni fantasmi che mi hanno tormentato a lungo. È stato terapeutico. La mia terapeuta mi ha parlato spesso di come gli esseri umani di fronte alla rabbia rimangono fermi, perché gestire questo sentimento è difficile. La rabbia è un sentimento poco esplorato da cui tutti scappiamo e io ho voluto passarci dentro. Sono sicuro che ci saranno canzoni di pace, amore e ricongiungimento col mondo, ma non è questo il momento”.»

Puoi ascoltare il disco qui:

BIO
Adult Matters è il progetto solista di Luigi Bussotti.
Chitarre 90’s, testi onesti e brutali. La sua musica è il diario segreto di una persona queer non binaria.
Luigi cresce con l’indie rock degli anni ’90, Elliott Smith e le cantautrici americane, influenze che segnano profondamente il suo percorso artistico e gli offrono la possibilità di comunicare le proprie emozioni senza filtri. Inizia a scrivere fin da piccolissimo per scappare dalla realtà di provincia, e successivamente si dedica allo studio della chitarra da autodidatta (“ho imparato a suonare la chitarra guardando i live delle mie band preferite su KEXP”).
Nel 2016 registra il suo primo album “Endings” in un home studio. Questo disco, che porta in giro per l’Italia in power trio, gli permette di ritagliarsi un piccolo spazio nella scena bedroom-pop italiana. Nel 2021 esce “Flare Up”, il suo secondo disco, un lavoro di natura lo-fi che suona ininterrottamente in tour per 2 anni con oltre 50 date italiane.
II 21 febbraio 2025 è in uscita il suo terzo disco, pubblicato da Wires Records e Costello’s Records, registrato e suonato al VDSS studio insieme ad un team di musicisti: Anton Sconosciuto, Cecilia Pellegrini, Konstantin Gukov Borisovich, Adele Altro, Beatrice Miniaci e Marcello Rotondella.

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Fonte: Costello’s Records

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Comunicato stampa rock

Law J. Dinero è la new entry da seguire

“Things That I Do” è il singolo d’esordio di Law J. Dinero, uscito martedì 4 febbraio 2025. Un chitarrista vicentino innamorato del Delta blues e delle ballads indie folk con una voce che spacca e un nome d’arte pazzesco. Se il livello qualitativo è questo possiamo dire che il fiume Bacchiglione non è poi così distante dal Mississippi. Tenetelo d’occhio.

Foto: Giulia Capraro

Queste le parole con le quali l’artista presenta la traccia:
«”Things That I Do” parla di tappe bruciate per paura di sparire, relazioni che si incrociano alla fretta di un mondo che non aspetta e che si dissolvono sotto il sole della modernità.
Nella fretta della quotidianità l’unica cosa che rimane da fare è fermarsi e sistemare ciò che si è fatto per provare a trovare una nuova pace ed un presente migliore.»

Puoi ascoltare il brano qui:

BIO
Law J. Dinero è il nuovo progetto di Lorenzo Valè (già The Mills, Zabriski, Vigo), chitarrista e cantautore vicentino.
Consumatore vorace di musica in tutte le sue forme, dopo molti anni di ricerca antologica nel mondo della musica Appalacchiana e del Mississippi Delta, sintetizza i propri ascolti e le proprie esperienze in diverse band con una raccolta di folk ballads dallo spirito battagliero, contaminate dal crossover country degli anni ’90 di Chicago e dal sincretismo narrativo della New York dei ’60.

“Gloryland”, il primo lavoro in studio a nome Law J. Dinero, nasce da una raccolta di canzoni a metà che sono state arrangiate e prodotte da Martino Cuman (Non Voglio Che Clara, Vertical, Pietro Berselli) tra il gennaio 2022 e l’agosto 2024.
Una composizione diffusa negli anni che ha saputo trovare una casa all’interno delle suggestioni spiritual e working songs, con un filo rosso a collegare le singole canzoni ad un’ideale di salvezza e comunione. Il risultato è un songbook non vincolato da coerenza di genere o attualità di produzione, ma dall’urgenza di raccogliere storie fatte di tensioni e rilassamenti, progressioni e arretramenti.
L’album prende il proprio nome dallo spiritual reso celebre da Ralph Stanley & The Clinch Mountain Boys, un canto di speranza e fede per una vita oltre la vita.

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Fonte: Costello’s Agency

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Comunicato stampa Pop rock

Millefiori x Saphe è il feat. che dovresti ascoltare

“RVMORE” è il nuovo singolo di Millefiori x Saphe, uscito venerdì 31 gennaio 2025. Con i precedenti singoli Saphe ci aveva già abituato a toccare tematiche complesse con grande sensibilità, questa nuova traccia in combo con Millefiori non fa eccezione. Empatia ed intensità, da ascoltare in loop.

Foto: Michele Raffoni

Queste le parole con le quali il duo presenta la canzone:
«”RVMORE” nasce dall’incontro di due percorsi, quelli di Saphe e Millefiori, che in due ruoli diversi affrontano la realtà del disturbo di personalità borderline. Il brano prescinde dalla prospettiva di chi ha il disturbo e di chi invece lo vive come partner e sostenitore.
I due punti di vista si fondono a favore di un’intesa reciproca che regna suprema. È un racconto di bisogno di compromessi, di riguardo e di comprensione, una comprensione che da sola ha la capacità di silenziare i rumori del mondo. Entrambi fungono da silenziatore per l’altro, come se, anche durante gli spari e le esplosioni, siano pronti ad accusare il colpo, con la consapevolezza che il gesto verrà ricambiato nel corso del tempo.
“RVMORE” è un’attenzione per l’altro che è curativa, necessaria, alla pari.»

Puoi ascoltare il brano qui:

BIO
Saphe incarna la lotta per l’autenticità. È il grido rivoluzionario di abbracciare i sentimenti senza timore, in un mondo frenetico che ci spinge alla repressione emotiva. Il suo sound alternative ha sfumature hardcore, accompagnate da testi introspettivi che rispecchiano una personale dura realtà.
Saphe è l’anima ribelle che sfida le convenzioni, desiderosa di strappare un “ti voglio bene” dai padri della vecchia generazione.

Millefiori è un artista che si è imposto fin da subito nel panorama alternative e punk italiano, catturando le sfumature di problemi e relazioni personali e scrivendone in maniera sincera.
Già dal primo singolo è stato selezionato per far parte delle playlist editoriali di Spotify: “Ragazzo Triste”, “Sangue Giovane” e “New Music Friday”.

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Saphe
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Fonte: Costello’s Agency

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Comunicato stampa Indie rock

Adult Matters non smette di emozionarci

“Superman” è il nuovo singolo di Adult Matters, uscito martedì 21 gennaio 2025 via Costello’s Records / Wires Records. Una ballata cruciale per definire la poetica del nuovo disco del musicista, in uscita il prossimo mese. Una traccia elegante ma ricca di pathos, con un finale travolgente.

Foto: Simona Catalani

Queste le parole con le quali l’artista presenta la canzone:
«“Superman” è la prima canzone che Luigi ha scritto per questo disco ed è quella che gli ha permesso di addentrarsi all’interno della stesura dell’album.
“Ho scritto questa canzone nel 2021, l’ho iniziata a scrivere mentre ero in tour sulle note del mio iPhone e poi una volta tornato a casa l’ho finita di scrivere. La frase che apre il brano “le cose accadono perché devono accadere e allora perché non accadono mai a me?” l’ho scritta pensando ad una conversazione che pochi giorni prima avevo avuto con una persona. Queste parole, seppur semplici, hanno smosso in me un senso di sconforto notevole: avevo 28 anni, mi sentivo perso, stavano per arrivare i miei 30 e tutti i miei tentativi di avvicinarmi alla vita che sognavo finivano sempre per frantumarsi a causa della mia insoddisfazione ed ero io l’artefice del mio malessere e potevo salvarmi solo da solo. Mentre scrivevo “Superman” ho pensato a tutte le “situationship” che di base sono rimaste a quella forma lì, al perché non fossero andate. Anche in questo caso il mio interlocutore è un uomo a cui io non sono stato in grado di donare amore e nemmeno lui è stato in grado di donarlo a me. A volte bisogna accettare che “nothing is a line”, niente è come credi, come mi ripete spesso una mia cara amica, e le relazioni umane non sono una linea, non puoi controllarle solo perché nella tua testa sembrano perfette. Le persone cambiano, evolvono e con loro cambiano i sentimenti.”
Il finale di “Superman” è pieno di emotività, un’esplosione emotiva non indifferente: ci sono le chitarre, la voce di Luigi, i fiati (Adele Altro al Sax, Beatrice Miniaci al flauto e Marcello Rotondella al clarinetto) che sostengono tutta la rabbia di Luigi.»

Puoi ascoltare il brano qui:

BIO
Adult Matters è il progetto solista di Luigi Bussotti.
Chitarre 90’s, testi onesti e brutali. La sua musica è il diario segreto di una persona queer non binaria.
Luigi cresce con l’indie rock degli anni ’90, Elliott Smith e le cantautrici americane, influenze che segnano profondamente il suo percorso artistico e gli offrono la possibilità di comunicare le proprie emozioni senza filtri. Inizia a scrivere fin da piccolissimo per scappare dalla realtà di provincia, e successivamente si dedica allo studio della chitarra da autodidatta (“ho imparato a suonare la chitarra guardando i live delle mie band preferite su KEXP”).
Nel 2016 registra il suo primo album “Endings” in un home studio. Questo disco, che porta in giro per l’Italia in power trio, gli permette di ritagliarsi un piccolo spazio nella scena bedroom-pop italiana. Nel 2021 esce “Flare Up”, il suo secondo disco, un lavoro di natura lo-fi che suona ininterrottamente in tour per 2 anni con oltre 50 date italiane.
II 21 febbraio 2025 è in uscita il suo terzo disco, pubblicato da Wires Records e Costello’s Records, registrato e suonato al VDSS studio insieme ad un team di musicisti: Anton Sconosciuto, Cecilia Pellegrini, Konstantin Gukov Borisovich, Adele Altro, Beatrice Miniaci e Marcello Rotondella.

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Fonte: Costello’s Records

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Indie rock

Le 5 cose preferite dei PANTA

È uscito il 13 dicembre 2024 e sarà disponibile in vinile e in cd dal 31 gennaio 2025 con distribuzione Goodfellas Poeti, Vampiri & Veneri Punk, il secondo album dei Panta, registrato tra Roma e i leggendari studi di Abbey Road a Londra (oltre che ai Battery Studios, altro luogo iconico), con la produzione di Paolo Violi.

Noi gli abbiamo chiesto di raccontarsi attraverso le loro 5 cose preferite.

La filmografia di David Lynch

David Lynch non è solo il mio regista preferito; senza di lui il progetto Panta non esisterebbe proprio. Ho avuto infatti il piacere e il privilegio raro di conoscerlo e di apprendere da lui della meditazione trascendentale, che ha sbloccato le mie energie migliori e il coraggio che mi serviva per diffondere ciò che scrivevo e suonavo. La pratico ormai da dieci anni, è la mia àncora quotidiana.

Giacche della tuta anni 90

Sarà che sono nato negli anni 90 e che quello stile – musicale ed estetico – è sempre parte delle mie corde più profonde, ma quanto sono belli i giacchetti delle tute di quel periodo! Sono uno dei capi che indosso di più anche quando mi esibisco, sento che dentro mi ci porto una storia, la stessa che racconto in un nostro brano intitolato 1990 (Come sentirsi vivi).

Il tè nelle tazze dei Beatles

Ho vissuto tanto tempo in Inghilterra e ho una passione smisurata per i tè e le tisane, con tutti i rituali annessi. Compresa la scelta delle tazze: i Beatles sono la band più importante per me e ho queste due tazze da sempre. È surreale oggi ricordare tutte le volte che avrò preso il tè con la tazza di Abbey Road sognando un giorno di suonarci. È successo qualcosa di ancora più bello: registrarci delle mie canzoni.

La Divina Commedia di Dante

Insieme alla musica, l’anima dei Panta è la letteratura. Sia perché è ciò che ho studiato all’università, sia perché scrivo e pubblico libri. Dante è da sempre la mia guida, un’ispirazione inesauribile per viaggiare in versi nel mondo terreno e ultraterreno. Leggerlo ravviva  “l’amor che move il sole e le altre stelle” dentro e fuori di noi, qualcosa che ha influenzato alcuni dei miei artisti preferiti (e non ce lo si aspetta), come ho raccontato nel mio primo libro Poesia in forma di Rock: Nirvana, Radiohead, Bob Dylan, Joy Division e molti altri.

Cartoline dei quadri dei musei (e merch vario)

Visitare musei e viaggiare “alla ricerca d’arte” è una delle mie cose preferite al mondo. Ho una strana, intensa, sensazione di euforia e quiete al tempo stesso. Perciò da ogni visita torno con qualche cartolina (o merchandising vario, se ne vale la pena) dei quadri che più mi hanno colpito, soprattutto se mi sono esibito in quella particolare città. Qui c’è qualche riferimento: Magritte quando ho suonato a Bruxelles, Bacon a Londra, Cezanne ad Aix-en-Provence, Pellizza da Volpedo nelle Marche.