Categorie
Indie Pop

Quello che ho capito ascoltando il primo disco di NOVE

Di recente è uscito il disco d’esordio di NOVE. E ho deciso di ascoltarlo.

NOVE, numero piuttosto sfigato perché non lo usa nessuno – i sette nani, i tre porcellini, i cinque sensi, i dodici apostoli, e così via – da poco rappresenta anche il nome di una artista incazzatissima proveniente dalla Liguria. Chissà come mai le persone incazzatissime provengono tutte dalla Liguria… La cosa veramente deep di questa ragazza è che nel suo nuovo ep “Saturno” sfrutta questa incazzatura in un susseguirsi di distruzione vendicatrice, come se fosse tipo il John Wick dei sentimenti pronta a fare un macello nella maniera più tragica possibile.

Ep che si apre con lei che praticamente è torturata da uno a cui lei in maniera sfrontata gli risponde di non pensare, di non parlare e che tanto lui sul suo vocabolario mica la trova. Eh forse ha ragione, solitamente il numero nove si trova sugli abachi, ma siccome siamo moderni possiamo usare anche le ditina delle mani per cercarla.

[ Vocabolario ]

Nel brano successivo Nove, non si sa come, si è liberata dalla tortura descritta nella canzone precedente. Ora è lei pronta a menare di brutto: infatti dice sempre in maniera minacciosa “Vieni qui, vieni qui” come per dire “Non ti faccio niente amo, stai tranqui”, e invece…

[ Saturno (nel mio segno) ]

Con il terzo brano arrivano le manate pesanti, tipo i cazzottoni fortissimi alla One Punch Man. Nove qua riconosce l’abilità del suo avversario dicendogli che è megabravo a giocare a briscola e a Dungeons and Dragons però stavolta lei si è rotta di giocare con lui perché lo ha beccato sempre che barava pescando una carta in più dal mazzo e che usava dadi truccati, ‘sto infame. Inizialmente dà dei colpi di avvertimento dicendo che si è tipo fatta mille armature per proteggersi, ma poi lui gli fa gli occhi dolci e lei si scioglie subito e si rende talmente confusa da colpirsi da sola.

[ Numeri Pari ]

Inerme, Nove cerca di compatire il vile avversario dicendo che tutti parlano di lei ma che nessuno sa niente di lei e che dicono tutti blablabla, ma poi lo rintontisce dicendogli che la sua opinione al riguardo non conta niente perché essenzialmente è un poveretto e che deve stare a distanza da lei almeno un metro perché lo schifa proprio, non per questioni di covid.

[ Cosa Dicono di Me ]

Poi d’improvviso un cambio di contesto e di toni, nell’ultimo brano c’è un bel ricordo dei genitori. L’astio nei confronti del tipo sembra scomparso, probabilmente perché è finalmente riuscita a sconfiggerlo a forza di attaccarlo a male parole.

[ Qualunque Alba ]