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Il Corpo Docenti: il racconto delle sessioni in studio con Divi dei Ministri

Un posto sicuro è il titolo del secondo album de Il Corpo Docenti, uscito a due anni dall’esordio con Povere bestie e nuovamente prodotto da Davide “Divi” Autelitano dei Ministri. Il disco presenta il sound alternative rock che abbiamo già imparato ad apprezzare nella band, contaminato però questa volta anche da influenze e arrangiamenti new wave e in parte emo. Il trio milanese in questi ultimi mesi si è fatto notare più volte nelle principali playlist del genere e riuscendo a suonare dal vivo in alcuni concerti tra Milano, Torino, Bologna e Cremona, ma ora con questo disco è pronto a cambiare marcia facendo le cose tremendamente sul serio. Abbiamo voluto chiedere ai ragazzi com’è stato registrare in studio collaborando con un artista importante come Divi e sapere da loro come si sono svolte le sessioni di produzione e registrazione del disco; ecco cosa ci hanno raccontato!

Abbiamo registrato questo disco intervallando temporalmente le varie sessioni in studio, che sono state sei. Pur non avendo avuto quella continuità di giorni che ci si aspetterebbe per le registrazioni di un album siamo comunque riusciti a crearci la nostra piccola routine per mantenere quel briciolo di sanità mentale che ci era rimasta.  Ad esempio ogni pausa aveva la sua checklist da rispettare scrupolosamente: prima mettevamo sù il caffè, poi guardavamo qualche video stupido (e non vi diremo mai quali), e infine sigaretta. Guai a non guardare i video stupidi. O a non fumare una sigaretta dopo il caffè.

Abbiamo anche qualche rituale che di tanto in tanto rispolveriamo giustappunto per le registrazioni in studio. Il più classico è fare uno scherzo al nostro batterista Luca. Se nel disco precedente avevamo infarcito le canzoni di improbabili assoli di chitarra e registrato canzoni con testi volutamente orrendi, questa volta ci siamo spostati dalla musica allo strumento, raccontandogli che un cliente per sbaglio aveva portato via tutti i suoi piatti della batteria.

In realtà, quando non facciamo gli idioti, abbiamo anche il tempo di registrare seriamente. Insieme a noi ci sono stati Divi de I Ministri e Antonio Polidoro del Blap Studio, lo studio dove abbiamo registrato. Divi ha curato la produzione artistica di quest’album e possiamo dire che, avendo già collaborato con lui per il disco precedente, siamo entrati in studio con un’intesa di sicuro maggiore. Il suo modo di lavorare è stupendo: si passa in un attimo dall’essere immersi nel pragmatismo all’essere proiettati nelle goliardate. E viceversa.

In questo disco volevamo avere un sound più elegante, con più riferimenti all’Inghilterra che agli USA. Divi ci ha dato una grandissima mano nel cercare di riuscire a esprimere al meglio questo nostro desiderio senza mai ordinare dall’alto ma cercando continuamente il confronto. Tutto ciò è stato di sicuro più facile visto come si è evoluto il rapporto tra noi e Divi nel corso di questi anni: se all’inizio eravamo la band e lui il produttore, adesso siamo quattro amici che hanno i loro posti nel mondo e sono felici di stare insieme e fare musica… o anche solo per bere una birra. 

In questo modo è stato molto più facile comunicare e comprendersi durante tutto il periodo in studio. Sia Divi che Antonio sono nostri amici e aver passato quasi due mesi in loro compagnia a fare la cosa che più ci rende felici è stata una grande fortuna e per questo li ringraziamo nuovamente.