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“Ossigeno” è il nuovo singolo di PasKuale JanNone

Esce su tutte le piattaforme digitali venerdì 25 aprile 2025 per l’etichetta Bunker di Davide Tagliapietra (distr. Believe Music Italia) il nuovo singolo di PasKuale JanNone dal titolo “Ossigeno”. Il brano nasce nell’estate del 2024 ed è una presa di consapevolezza di quello che è un cambiamento interiore ed esteriore dell’ artista, cambiamento che può essere anche dovuto al semplice trascorrere del tempo ed al fatto di essere diventato ormai adulto, con tutte le difficoltà e le gioie che certe fasi della vita comportano. Una ballata sincera, delicata e pungente allo stesso tempo che altro non é che una richiesta di “ossigeno”, un bisogno di respirare aria nuova e pulita, la necessità di scappare dalla monotonia della quotidianità e dalle abitudini (per quanto doloroso possa essere) per raggiungere i propri obiettivi e gridare al mondo “Sono un uomo libero ed esisto anch’io!”.

 

Scopri il brano: https://bfan.link/ossigeno-2



BIO:

Pasquale Iannone (in arte PasKuale JanNone), nasce a Salerno il 17 Agosto 1991. Sin da bambino si avvicina al mondo dell’arte nutrendo una forte passione per il disegno, ma è nell’ età adolescenziale che scopre nella musica e nella scrittura le armi più potenti per esprimere le proprie idee. È proprio tra i banchi di scuola che nascono i primi testi e, nella sua cameretta, prendono vita le prime registrazioni. Nel frattempo, comincia a studiare chitarra da autodidatta e a bussare alle porte dei primi produttori. Nel 2015 escono i primi singoli e Pasquale comincia la sua attività dal vivo partecipando a svariati festival, con buoni risultati. Ad un certo punto, però, decide di abbandonare tutto e dedicarsi completamente al suo vero lavoro, un normalissimo lavoro da impiegato. In questo periodo continua a fare musica e a pubblicare video sui social, ma senza una direzione, senza una strategia.

Nel 2023, grazie all’incontro con Antonio Marcucci (produttore e chitarrista dei Tiromancino) e Davide Tagliapietra (produttore e chitarrista di Gianna Nannini e Tiziano Ferro) si riaccendono in lui le speranze e, dopo svariati treni per Roma e Milano, lascia la sua casa in provincia di Salerno e decide di trasferirsi definitivamente a Milano per recuperare il tempo perduto e cercare di provarci di nuovo con la musica, questa volta più seriamente. È con Antonio e Davide che lavora al suo primo VERO disco “Ossigeno”.

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Internazionale

“Stagioni Asincrone”  è il nuovo album di Aentropica 

Stagioni Asincrone è il primo disco di AEntropica, un progetto musicale autoprodotto. Si presenta come uno spazio simbolico in cui il femminile, inteso come forza creativa e sacra, si confronta con il caos originario e generativo dell’esistenza.  

AEntropica promuove valori di uguaglianza, diritti e rispetto per tutte le differenze. L’impulso creativo, chiamato “AEntropia”, nasce da una visione di Valentina Mariani che si è unita alle composizioni originali di Carlo Olimpico. 

Stagioni Asincrone propone dieci brani che esplorano sensazioni sonore differenti, costruendo un sentimento omogeneo, capace di adattarsi in modo plastico ai numerosi temi trattati nel corso dell’album. 

AEntropica ha preso forma durante il primo lockdown del 2020 e si è sviluppata in un lungo processo di scambio, creazione e stratificazione. Le musiche fluide e minimaliste di Carlo si sono intrecciate alle evocative e potenti parole di Valentina, che ha anche contribuito con intuizioni melodiche e raccordi narrativi. Ne è nato un organismo vivente, composito ma coerente, dove ogni brano è parte di un tutto più grande. 

La musica di Stagioni Asincrone è un’ibridazione: radici electro-wave, pulsioni art-rock, sfumature dream-pop e suggestioni cantautorali. I testi, tra intimità e impegno, sono racconti, sensazioni, domande: una poesia laica, inquieta, romantica, politica. 

Siamo AEntropica, un progetto musicale indipendente nato dall’incontro tra i testi visionari di Valentina Mariani e le composizioni fluide di Carlo Olimpico, durante il primo lockdown. La nostra musica è un organismo vivente, nato nel caos fertile dell’esistenza: intreccio di parole, suoni, miti e lotte. Ci diciamo e cantiamo al femminile per dare nome, forma e dignità a ciò che spesso resta invisibile. Stagioni Asincrone è un viaggio poetico e politico, dentro e oltre il tempo e le stagioni, e il nostro primo approdo: un varco aperto verso mondi altri, liberi, in divenire”. 

Hanno suonato: 

Carlo Olimpico: voci, cori, chitarre, bassi, tastiere, sequencer, sampler, loop e programmazioni varie. 

Valentina Mariani: voci, cori, percussioni e darbouka. 

Roberto Pontis: chitarre e piano in Ulisse. 

Fabrizio Ferrario: chitarre in Esuli, Virginia e Controvento. 

Roberto Rettura: Pianoforte in Zeno. Programming in Ulisse. 

Testi di Valentina Mariani, eccetto “Il Guado” e “Controvento”, di Carlo Olimpico. 

TRACK-BY-TRACK 

01 – IL MARE NUOVO [3.48] 

Il primo pezzo è datato 2010 ed è in stile electro-wave. E’ stato completato nel 2020 con l’aggiunta delle parti vocali. Tutti gli strumenti sono suonati con l’utilizzo di tastiere e computer. Valentina Mariani è presente ai cori e ha suonato la Darbouka. Il testo è di Valentina Mariani ed è in buona parte tratto dalla silloge di haiku “Gocce di Notte”, di Valentina Mariani, pubblicato dalla casa editrice QuDu Libri nel 2017. L’ispirazione è la Grecia: il suo mare, i suoi miti, il suo pathos, il suo eros. 

02 – ESULI [4.22] 

Si tratta di un pezzo rock veloce, originariamente composto nel 2014: è cantato a due voci da Carlo e Valentina. Tutti gli strumenti sono stati suonati da Carlo Olimpico con l’intervento alla chitarra ritmica di Fabrizio Ferrara. Le percussioni sono suonate da Valentina Mariani. Il testo è di Valentina Mariani e si rifà al disagio esistenziale post-nichilistico di una società piegata a istanze individualistiche e capitalistiche che piegano le persone a nuovi schiavismi nel lavoro e alla solitudine nella vita, alla scomparsa di orizzonti valoriali da condividere, con l’aggiunta delle difficoltà e separazioni e paure e separazioni indotte dalla sindemia del Covid del 2020-22 e tuttora, pur se trasversalmente, presenti, a rendere le vite ancora più atomistiche. La musica e la ricerca di anime simili sono possibili e iniziali rimedi. 

03 – VIRGINIA [4.16] 

Questo pezzo è un rock mid-tempo ed è cantato a due voci da Carlo e Valentina. Anche in questo caso, tutti gli strumenti sono stati suonati da Carlo Olimpico: è stato interamente realizzato nel 2020. Il testo è di Valentina Mariani. L’assolo di chitarra è a cura di Fabrizio Ferraro. Il testo è ispirato da, e dedicato a, Virginia Woolf, una delle più grandi autrici e intellettuali del XX secolo, e fautrice dell’emancipazione intellettuale e sessuale delle donne. Il titolo prende le mosse dal saggio “Una stanza tutta per sé” (titolo originale: “A Room of One’s Own”) del 1929, in cui Woolf descrive la mancanza di libertà di espressione e narrazione delle donne, dovuta anche alla mancanza di autonomia materiale ed economica, oltre che alle scarse possibilità di uscire dalla sfera privata e manifestarsi in quella pubblica concesse alle donne di dal sistema patriarcale. Un testo fondamentale per la via verso l’uguaglianza dei diritti (non ancora raggiunta). Nel testo si cita pure Virginia Sackville-West, scrittrice anch’ella e amante di Virginia Woolf. 

04 – NEVE A MAGGIO [4.49] 

Questo è un altro brano di matrice electro-wave con un finale in stile electro-clash. Tutte le parti strumentali sono state suonate con tastiere, computer e chitarra elettrica. Il testo è di Valentina Mariani. Il brano è cantato da Carlo con Valentina ai cori. Si tratta di una canzone intimista e minimalista, in cui le stagioni della vita e quelle della terra si confondono e mischiano, nell’unica certezza dell’oggi, e di mani che so tengono, in uno sfondo diafano di neve fuori stagione. 

05 – ULISSE [5.16] 

Questo pezzo, caratterizzato da uno stile orientato al trip-hop, è datato 2008. Basso, tastiere, loop e programming sono di Carlo Olimpico con il supporto di Roberto Rettura. Le parti di chitarra e pianoforte sono state suonate ed ideate da Roberto Pontis. Il testo, i cori e le percussioni sono di Valentina Mariani. Il brano è ispirato alla mitologia greca: l’ambientazione è sull’isola dei Ciclopi – Aci Trezza, in Sicilia. Esso prende le mosse dall’episodio dell’accecamento del ciclope Polifemo da parte di Ulisse, e dal conseguente scagliare massi contro l’eroe greco da parte del ciclope accecato e furioso. La canzone unisce in maniera raffinata e soave le note al mare, alla notte, al dolore Si può ascoltare anche un coro tutto maschile, nelle intenzioni dell’autrice del testo, rappresentante i “sireni” (in luogo simbolico – femminista – delle sirene che, nella mitologia omerica, incantano Ulisse) 

06 – LA SETE [3.09] 

Si tratta di un brano rock in stile shoegaze composto nel 2010. Anche questo brano è cantato da Carlo e Valentina. Tutte le parti sono suonate da Carlo Olimpico. Il testo è di Valentina Mariani ed è in buona parte tratto dalla silloge di haiku “Gocce di Notte”, di Valentina Mariani, pubblicato dalla casa editrice QuDu Libri nel 2017. Racconta tentativi di creazione artistica e sentimentale, mentre la natura si pone quasi come nemica offrendo un caldo che ottunde anche di notte, sul mare, e che provoca una sete ancora più insaziabile a una solitudine profonda.  

07 – IL GUADO [6.35] 

Questo pezzo è una ballata acustico-elettronica originariamente composta nel lontano 2005. La versione definitiva, interamente suonata da Carlo Olimpico, è stata realizzata nel 2020. Il testo e la voce sono di Carlo Olimpico. Il brano narra di quel particolare passaggio che è il momento cruciale del guado del fiume della vita. Un periodo di transizione, di riflessione e di scelte importanti che determinano il nostro percorso verso la fase successiva, ultima, dell’esistenza. Quel punto di svolta dove, guardando indietro, l’esperienza e la consapevolezza possono conferire il coraggio di affrontare le cose, e il futuro, ma anche il timore della rinuncia. 

08 – ZENO [3.59] 

Questo pezzo, che fa riferimento alla scuola cantautorale, è stato ideato e realizzato nel 2020. Il testo e le percussioni sono di Valentina Mariani. Al pianoforte, l’esecuzione è di Roberto Rettura, mentre le restanti parti sono suonate da Carlo Olimpico. Il testo è ispirato a Zeno, protagonista del romanzo “La coscienza di Zeno” del 1923 dello scrittore Italo Svevo. Zeno Cosini è una persona problematica che si sottrae alla cura del suo psichiatra. Si tratta di un romanzo psicologico e modernista che mette in luce la complessità dell’inconscio e l’inaffidabilità della memoria. Da questi presupposti, attraverso il simbolo del conflitto interiore rappresentato dalla sigaretta, il testo vuole proporre l’idea dell’irrazionalità delle persone nei “tempi moderni” e di quanto ne possano risentire anche i rapporti interpersonali e romantici. 

09 – CONTROVENTO [5.46] 

Questo pezzo, in stile new wave, è stato ideato e realizzato interamente nel 2020. Il testo e la voce sono di Carlo Olimpico. Alla chitarra ritmica partecipa Fabrizio Ferrara. Le percussioni sono suonate da Valentina Mariani. Il testo è ispirato da, e dedicato a, Giuseppe Pinelli, ferroviere anarchico e partigiano, morto in circostanze poco chiare dopo essere caduto dal balcone della questura di Milano dove era stato portato e trattenuto per 48 ore con l’accusa, rivelatasi infondata, di coinvolgimento nell’attentato di Piazza Fontana, che in seguito si scoprì essere opera di neofascisti (1971). 

10 – AUTUNNO [3.16] 

Il brano conclusivo, in stile electro-rock, è nato da una bozza del 2012 ed è stato completato nel 2020. Tutte le parti strumentali sono suonate da Carlo Olimpico, fatta eccezione della darbouka che è stata suonata da Valentina Mariani, che figura anche ai cori. Il testo è di Valentina Mariani. La canzone racconta uno scisma interiore che sembra assolutizzarsi in un eterno ritorno, o eterno andare, nella stagione principessa delle giornate brevi, della nebbia, della pioggia, della malinconia, della tristezza. Eppure, e però, non solo le stagioni si ripetono, ma prima, e di più, le stagioni si succedono, si alternano, si compenetrano, cambiano. 

-o- 

Carlo Olimpico è un appassionato musicista non professionista, che vive e lavora a Firenze. In passato ha suonato il basso in varie formazioni musicali, esperienza che ha contribuito a formare il suo approccio personale alla musica. Nel tempo libero si dedica con curiosità e dedizione a strumenti come il basso elettrico, la chitarra, le tastiere, e talvolta anche al canto. Con l’aiuto del computer compone e realizza interamente brani che spaziano attraverso diverse sfumature del rock e di altri generi. Per Carlo la musica è prima di tutto un’esigenza interiore: un linguaggio attraverso cui dare forma a pensieri, emozioni e ideali legati alla giustizia, alla sensibilità e alla complessità del vivere. Non si tratta solo di creatività, ma di un modo per entrare in contatto autentico con sé stesso e con il mondo. 

Valentina Mariani è un’umanista con una profonda passione per le lingue e le culture. Ha un forte amore per la filosofia, il cinema e la musica, e sostiene i diritti umani e civili da una prospettiva femminista intersezionale. 

Come giornalista e poeta, è ispirata dal potere e dalla bellezza delle parole. Ha scritto per varie riviste culturali online e giornali e ha pubblicato due libri di haiku: Gocce di Notte (2017, QuDu Libri) e Sassolini/Pebbles (2022, PuntoaCapo Editrice), un’edizione bilingue italiano-inglese tradotta dall’autrice. In queste opere Valentina esplora le emozioni, il passare del tempo e le complessità delle connessioni umane attraverso la presenza apollinea – o dionisiaca – della natura. 

Ama suonare le percussioni, una passione che l’ha portata a esibirsi in diverse marching band a Bologna. Ha iniziato a scrivere testi musicali per l’avventura di Aentropica. 

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“MOMI” è l’atteso EP di debutto di MURIEL

É disponibile da venerdì 18 aprile 2025 su tutte le piattaforme digitali “MOMI“, il primo EP di Muriel, un nuovo e sentito capitolo per un progetto poliedrico che compone una vera e propria autobiografia musicale.

MOMI” è un progetto audace dalle sonorità internazionali. Il titolo rappresenta un concetto intimo e personale: MOMI è difatti un nomignolo multiuso, il soprannome che incarna le sue esperienze, le persone a lei più care, il suo di quando era bambina. Realizzato interamente in spagnolo, l’EP mescola influenze latine, breakbeat, elettroniche ed hard groove all’interno di una dimensione capace di contrastare le convenzioni del pop tradizionale. La musica di “MOMI” si caratterizza per un coraggioso assembramento di generi, dove il popolare si fonde con elementi più sperimentali, creando un’atmosfera unica e originale. Con “MOMI“, Muriel vuole affermare la propria visione artistica senza scendere a compromessi, senza paura. Ogni traccia è un atto di consapevolezza, un invito a esprimere sé stessi con fierezza e determinazione. L’EP è inoltre un tributo ai genitori, agli amici dell’artista, le cui voci, insieme alla sua, arricchiscono l’intero progetto.

Prodotto e registrato in maniera indipendente, “MOMI” è il risultato di un intenso lavoro in collaborazione con il compagno dell’artista, Lorenzo Di Gemma (Kenzo) nonché parte fondamentale del progetto stesso. Questo EP guarda al futuro con la volontà di crescere e innovare, con la speranza di portare cambiamento e nuove connessioni.

SCOPRI IL DISCO: https://bfan.link/momi

CREDITS:

Scrittura: Muriel Bassi
Composizione: Lorenzo Di Gemma, Muriel Bassi
Produzione: Lorenzo Di Gemma
Mix: Lorenzo Di Gemma 
Direzione creativa: Muriel Bassi
Fotografia: Elia Gabassi

Glam: Emanuele Sofia, Luca Milesi
Styling: Alessia Guizzardi, Christian Marchesich 

 

BIO:

Figlia d’arte, è nata nello stesso anno di pubblicazione di “Ok Computer” dei Radiohead, cresce con la musica. Dopo un’adolescenza passata all’estero ed un lungo periodo di sperimentazione ed autoproduzione, torna in Italia per dare vita alla propria visione artistica: un’unione di immaginari in grado di catapultarci in un mondo nuovo.

MOMI” è il suo EP di debutto, anticipato dal singolo “Ronroneos

https://www.instagram.com/itsmurielbassi/
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“Una follia diabolica” è il nuovo singolo di Enrico Cagnotti

Una follia diabolica è il nuovo singolo del cantautore Enrico Cagnotti, in uscita mercoledì 23 aprile 2025. Il brano si muove su direttrici pop rock, con un arrangiamento ritmato e accattivante a fare da base per un testo orecchiabile che racconta una relazione d’amore disfunzionale dove prevale la bugia come forma per ottenere attenzioni sentimentali.

“Forse non sei male / Ma la benedetta ragione non avrà il mio bene / Perché chi ama non fugge mai” recita un passaggio del testo del brano, in cui molte persone che hanno vissuto l’esperienza di una storia d’amore costellata di menzogne potranno rispecchiarsi. L’arrangiamento della canzone, curato dal produttore Alessandro Di Dio Masa, vede anche un bell’assolo di chitarra elettrica che dona enfasi al brano.

Ascolta Una follia diabolica: 
https://open.spotify.com/intl-it/track/5EoaiDokBiuo7rHKCO9EOZ?si=365a2f9441e0419b


https://www.youtube.com/watch?v=LSeeB-gi2w8

Testo e musica di Enrico Cagnotti
Arrangiamento di Alessandro Di Dio Masa

BIO

Enrico Cagnotti, nato a Milazzo (ME) 60 anni fa, ha trascorso la sua infanzia e adolescenza a Montalbano, giocando tra le strade di via Giardino dove viveva con i genitori. Sin da giovane, Enrico ha coltivato una passione sfrenata per la musica, in particolare per Adriano Celentano. Negli anni ’80 viene ingaggiato dalla Formula 7, gruppo di San Piero Patti. L’anno dopo parte per Milano e nonostante la sua carriera di successo come imprenditore tra Como e Milano, non ha mai smesso di sognare di diventare un cantante, pubblicando un album di reinterpretazioni di brani di Celentano corredate di due inediti, insieme al suo gruppo Duoqualunque.

Uno dei brani inediti di Enrico, ispirato dalla frase di Carmelo Bene “La parola non appartiene al discorso”, esplora temi complessi come i condizionamenti politici, sociali ed economici, e le degenerazioni storiche dei conflitti. Questo brano rappresentava una sfida ai tradizionali schemi musicali, offrendo una riflessione profonda sulla società contemporanea.

Dopo un tour di successo nel 2003 che li ha portati nel Canton Ticino e tra Como e Milano, Enrico e il suo duo hanno passato in tour anche il 2004, con tappe significative in Sicilia. Oltre alla sua carriera musicale, Enrico è impegnato in attività di beneficenza, suonando concerti presso comunità di persone disabili, dimostrando così il suo impegno per cause sociali importanti.

Dal 2004 ha lavorato per creare l’opera più importante, il musical Ben Elois, interamente scritto da Enrico e messo in scena nel 2007 dopo tre anni di lavoro. Dopo il 2007 si è dedicato a vari concerti in Europa, con date in Germania, alle Canarie e a Odessa in Ucraina davanti a 150.000 persone. 

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“Eva”, il brano pop dance sensuale dei Gate 66

Fuori dal 27 marzo “Eva”, il nuovo singolo dei Gate 66 che non si fermano mai. Un brano che si muove tra dance e pop anni ’80 e rispetto ai precedenti qui c’è una vena in più di sensualità.

“Eva” ha quel suo stile che lascia spazio all’interpretazione dell’ascoltatore. Può essere una storia d’amore che ci tormenta o una situazione da cui siamo attirati nonostante non sia salutare per noi.

Eva è una donna, la terra, la vita. Sfuggente, scomoda, scorretta e sensuale. Eva è quella parte di noi che rifuggiamo da cui, alla fine, non possiamo che tornare. Eva è il lato nascosto della verità, quello inconfessabile. 

Per quanto riguarda il titolo, originariamente si era pensato a “San Babila h.20.00: una canzone inutile” ma ci sembrava troppo lungo per cui si è deciso di scegliere un nome maggiormente memorizzabile. Nella cultura occidentale, EVA è la prima donna per cui la scelta è stata automatica. 

Per gli arrangiamenti, stiamo portando avanti il nostro pop anni 80 “revisited” secondo la nostra sensibilità di post umani transfughi del 2096. 

Groove potente con giro di basso dal sapore carpenteriano, a tratti un po’ 70, e tanti synth, cercando di dare una dimensione cinematografica in funzione del video che realizzeremo, come sempre, con l’ausilio dell’AI”, così i Gate66 raccontano la genesi e gli sviluppi del pezzo.

ASCOLTA SU SPOTIFY: https://open.spotify.com/intl-it/album/44UcF8UrUTVDILLkiDBVBo

https://www.youtube.com/@GATE66Music

https://open.spotify.com/intl-it/artist/5UeNAAQKTE4oLXRX9hzUGFhttps://www.tiktok.com/@gate.66

https://www.instagram.com/gate66music/

Biografia

GATE 66 sono Bruno J e L’uomo Stokastico. Due “allegri e spensierati” produttori musicali e viaggiatori spazio temporali.

Provenienti dal 2096, hanno deciso di tagliare la corda della loro epoca e tornare nel passato, nei nostri anni 20. La meta originaria sarebbero stati i mitici anni ’80, periodo storico su cui erano più preparati, ma il destino li ha portati nella nostra epoca.

Le loro avventure e le loro esperienze sono diventate storie in musica. Storie di come, dopo una rocambolesca fuga da future prigioni marziane, finita la benzina spazio temporale, si siano ritrovati bloccati qui ed ora con una gran voglia di synth pop un po’ retrò. 

L’avventura dei Gate 66 è partita il 27 ottobre 2023 con il brano “La tecnica del doppio” e prosegue nel 2024 con il singolo “Il Battello” e “747”.

A settembre dello stesso anno pubblica il singolo “Al mattino” e successivamente il brano “Quando Nevica”. Il 2025 si apre con il remix di “Quando nevica”. Ma potevano fermarsi lì? Ovviamente no, a fine marzo esce anche “Eva”.

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“Niente” è il nuovo singolo degli Spaghetti Spezzati

In uscita venerdì 18 aprile 2025, Niente è il nuovo singolo degli Spaghetti Spezzati. La band torinese presenta un brano che mischia musica elettronica, synth e chitarre distorte con influenze post-punk, in una canzone che parla di incontri e troppe sigarette fumate solo per far passare il tempo.

“È tutto ciò che rimane tra la fine di una relazione e il susseguirsi di mille appuntamenti che fai solo per distrarti”, spiegano gli Spaghetti Spezzati. “Tempo che alla fine si riduce a scrollare la bacheca di Tinder chiedendoti se forse non era meglio fare altro, tipo leggere un libro, andare in montagna o finire un trasloco. Ma sei diviso perché la voglia di scopare rimane anche a fronte dei sentimenti che non ci sono”. 

Niente è un brano importante per gli Spaghetti Spezzati, perché parla di un momento di transizione che si colloca in uno specifico anno in cui anche a livello di band sono cambiate un po’ di cose. Il trio ha sublimato le proprie sperimentazioni utilizzando diversi strumenti, concentrandosi sulle produzioni, aggiungendo in maniera più preponderante le tastiere ma senza snaturare la propria indole rock, che esce molto nei live. 

Ascolta Niente: 
https://open.spotify.com/intl-it/track/2p83SsznqKBh0ZiHjA77aD?si=6f0681f5d28f4f20


https://www.youtube.com/watch?v=Vx2765vkZ2s

Prossimi appuntamenti dal vivo:
6 maggio @ La Cricca, Torino
11 maggio @ Borealis, Torino

si autorizza utilizzo per trasmissione radiofonica

Autore: Fabio Paladino
Compositori: Fabio Paladino, Rodolfo Sgro e Dario Cortese

Formazione:
Fabio Paladino – Voce principale, chitarra acustica e tastiere
Rodolfo Sgro – Chitarra elettrica, seconde voci
Dario Cortese – Batteria

Prodotto e registrato da Alessandro Di Dio Masa presso MusicantieRecords di Carrara (MS)
Video girato da Mauro Paladino

BIO

Gli Spaghetti Spezzati nascono a Torino durante la pandemia quando Capitan Gruccia decide di sposare a vita la propria band di supporto. I presupposti del sodalizio risalgono al triennio 2016-2019, in cui “Capitan Gruccia e gli Spaghetti Spezzati” sfornano un album cantautoriale a partire dalla stesura dei brani già esistenti del Capitano. Il disco viene registrato a Officina Sonora, autoprodotto e arrangiato in chiave indie-rock. Il Capitano e la sua band schiacciasassi vengono contattati in questi anni per suonare nell’underground torinese a ritmo frenetico (Hiroshima, CAP 10100, Gianca, El Barrio).

Dal 2020 fino al 2022 il gruppo collabora con Pan Music Production di Fabrizio Panebarco (Melody Fall) con cui vengono prodotti i primi tre brani sotto la nuova veste “Spaghetti Spezzati”. Le nuove uscite sono caratterizzate da forti influenze dream pop: Una lettera di cazzi miei, Siamo pari, Le luci. I tre brani sono corredati ciascuno di una breve bonus track strumentale fornita come outro al singolo principale.

Gli anni del covid sono duri e frustranti con poche date live, tuttavia non inutili perché il gruppo si dedica alla ricerca di nuovi stimoli e sonorità. Lo studio e la ricerca li portano verso il mondo magico del grunge e del primo indie italiano. I brani prodotti sono affidati a Marco Martinetto (Eugenio Finardi) per mix e mastering. La fine del 2023 è segnata da una ripartenza delle date live, con un tour del centro e nord Italia con live in locali underground e giornate di busking (Roma, Bologna, Milano).

Il 1° dicembre 2023 viene pubblicato I Cinici + outro, inserito in Rock Italia da Spotify: la sonorità è visibilmente differente rispetto alla prima triade di brani, ora ricca di citazioni punk, grunge e indie. Nel 2024 vengono pubblicati altri due brani con la firma di Supernino alla produzione, a maggio Vivere felice senza e a giugno Non ci sono più. La band si esibisce all’Oltranza Festival in apertura ai Selton a luglio 2024 e nello stesso mese vince il Festival delle Alpi Apuane insieme al premio “miglior performance live”. Il 18 aprile esce il nuovo singolo Niente, prodotto da Alessantro Di Dio Masa di MusicantieRecords.

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Cosa c’è nella sala prove dei Golden Hind

É disponibile da martedì 15 aprile 2025 su tutte le piattaforme digitali il nuovo singolo dei Golden Hind. Un nuovo intenso capitolo dal titolo “Hypno-Girl“, un racconto di un’attrazione fatale, una relazione che consuma, che ipnotizza fino a svuotare chi ne cade vittima. Il brano, che anticipa l’album di debutto di prossima uscita, utilizza la figura di un vampiro come metafora di un amore tossico, un legame in cui si finisce per cedere completamente, perdendo pezzi di sé, senza più distinguere il piacere dalla dipendenza, la passione dalla distruzione.

Il sound è un perfetto specchio di questa ambiguità: chitarre vibranti e synth magnetici avvolgono l’ascoltatore in un’atmosfera sospesa tra desiderio e pericolo. La voce attraversa melodie seducenti e taglienti, proprio come la relazione di cui parla il testo: un gioco di seduzione e manipolazione in cui il protagonista sa di perdersi, eppure non riesce a resistere. Hypno-Girl” è la colonna sonora di chi ha amato troppo, di chi si è lasciato trascinare oltre il punto di non ritorno, di chi si è ritrovato a guardarsi allo specchio senza più riconoscersi.

Noi per conoscerli meglio, non potevamo che farci accompagnare nella loro sala prove. Da questo ambiente, ci siamo fatti raccontare cinque oggetti.

Il clamp è un accessorio essenziale: serve a fissare il rullante e lo usiamo sempre durante i nostri set in strada.

Un giorno, a soli venti minuti dall’inizio della nostra esibizione in Piazza del Duomo, ci siamo accorti che mancava proprio il clamp. Tiziano è corso subito nello studio di Simone a prenderlo, mentre gli altri si occupavano di montare tutta la strumentazione per suonare. Nonostante l’imprevisto, siamo riusciti a iniziare puntuali, come sempre.

La 500, la nostra “Golden Mobile”, ci ha accompagnato in numerosi viaggi, sia in Italia che all’estero.

Un aneddoto divertente che riguarda questa macchina risale a dopo un concerto a Milano, quando ci siamo trovati tutti e tre a dover tornare in auto. Il problema? Avevamo tutta la batteria nel retro, quindi i posti disponibili erano solo due. Alla fine, Ivan è salito in braccio a Giordan, nel sedile del passeggero, e così siamo tornati a casa sani e salvi.

Il tappeto per il nostro batterista è essenziale: senza di lui, non può suonare.



Recentemente siamo dovuti andare a Roma per un concerto, e ovviamente il tappeto era con noi. Trasportarlo in treno è stata una vera avventura: trovare un posto dove non desse fastidio agli altri passeggeri è stato veramente molto difficile. Immaginate la scena: cercavamo un angolo in cui sistemarlo senza creare intralci, mentre intorno a noi il treno si riempiva sempre di più. Alla fine, siamo riusciti a sistemarlo, ma è stato un momento di pura improvvisazione!

I pannelli fonoassorbenti del nostro studio sono stati una vera e propria impresa collettiva, un lavoro di squadra che ha coinvolto non solo tutta la band, ma anche i nostri genitori e amici.



Ogni pannello è stato creato interamente “home made”, con tanta creatività, ma anche un bel po’ di imprevisti lungo il percorso. Tra tagli di materiale che non andavano, colle che non incollavano come dovevano, e giorni passati a sperimentare le soluzioni migliori, ogni fase è stata un’avventura. Ma il bello di tutto questo è che, nonostante il caos e le sfide, siamo riusciti a portare a termine il progetto con successo. Alla fine, vedere il risultato finale è stato incredibile: lo studio è diventato non solo funzionale, ma anche un po’ il nostro orgoglio. Un mix perfetto di fatica, risate e soddisfazione.

I carrelli ci hanno seguito ovunque, senza mai fermarsi. La loro avventura è iniziata quando li abbiamo acquistati per trasportare la strumentazione, suonando per le strade di Milano.

Da lì, li abbiamo portati in giro per l’Italia, caricandoli sempre più, fino a rischiare di farli esplodere. La prova più impegnativa è arrivata quando siamo saliti su un Flixbus diretti a Londra, con tutta l’attrezzatura a bordo, tra cui una batteria al litio che, da sola, pesava 25 kg. Ogni viaggio si è rivelato una sfida, ma i carrelli non ci hanno mai deluso, continuando a fare il loro lavoro senza mai cedere.

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“Fimmana” è il nuovo singolo di Giulia Imperato

É disponibile da venerdì 18 aprile 2025 in distribuzione Believe Music Italy il nuovo singolo di Giulia Imperato: un nuovo capitolo per la cantautrice classe 1994, un brano intenso dal titolo “FIMMANA” che vuole esplorare la complessità dell’essere donna e del dover affrontare un percorso di consapevolezza e ribellione, un nuovo specchio dove si potrà ritrovare chiunque stia cercando il proprio equilibrio, tra le aspettative della società e la propria libertà. Qui Giulia Imperato, di stanza a Milano ma col cuore nel Salento, mischia abilmente influenze, di terra e di musica, ritmi e parole, con la produzione complice di Vittorio Brigida
 

FIMMANA” è una canzone che nasce ormai due anni fa da una riflessione molto personale, ma che penso possa risuonare con chiunque abbia dovuto confrontarsi con aspettative sociali e imposizioni di qualsiasi genere. In questo pezzo, esploro la complessità del mio essere donna, italiana e salentina, e racconto un percorso di consapevolezza e ribellione, senza la paura di affrontare e ammettere le contraddizioni e le difficoltà che l’hanno accompagnato. La canzone è fortemente connotata dalla mia identità culturale, che emerge non solo nei temi trattati, ma anche nell’arrangiamento musicale, creato in collaborazione con il produttore Vittorio Brigida. Insieme, abbiamo voluto rendere l’atmosfera della canzone suggestiva, con sonorità che richiamano la nostra terra e, al contempo, si aprono a un linguaggio più contemporaneo. C’è una forte componente di “salentinità” che si intreccia con un arrangiamento emotivo creando una narrazione intima e allo stesso tempo universale.

Spero che chi ascolta questa canzone possa modellarla sul proprio concetto di libertà. In fondo, è un pezzo che vuole parlare a chiunque voglia trovare il coraggio di riscrivere la propria identità, seguendo la propria natura e le proprie inclinazioni, liberandosi dal peso di giudizi e condizionamenti.”


SCOPRI IL BRANO: https://bfan.link/fimmana

AUTORE: Giulia Imperato
COMPOSITORE: Giulia Imperato, Vittorio Brigida
PRODUTTORE: Vittorio Brigida, Andrea Cattaldo
 

BIO:

Giulia Imperato nasce in Salento nel ’94 e scrive canzoni da quando, a 8 anni, riceve in regalo la sua prima chitarra. Cresce in un piccolo paesino fra mare, musica e tradizioni popolari, che formano, e a tratti disfano, la sua giovane identità. Proprio questo rapporto controverso con le sue origini diventa il motore della sua scrittura.

Sin da giovanissima, comincia a distinguersi nella piccola realtà della sua penisola con un repertorio influenzato dalla scena pop del momento. Crescendo, Giulia si innamora del cantautorato, che, insieme a un ormai radicato amore per la musica tradizionale salentina, segna un cambio di rotta nella scrittura di musica e testi, che da quel momento avranno un’impronta cantautorale e folk. Nel 2020, Giulia conosce il produttore Vittorio Brigida, con il quale ha da subito un forte imprinting artistico. Nel 2021 esce il suo primo singolo “La Felicità”, seguito dai brani “Onde Bianche” e “Nue devant toi”, con i quali Giulia comincia a far apprezzare e conoscere la sua musica.

Attualmente vive a Milano e lavora al suo primo EP che, ad aprile 2025, anticipa con il singolo “Fimmana”, che rappresenta il primo tassello di una continua ricerca che tende ad amalgamare sonorità pop-indie con i suoni e le sensazioni della sua terra natia.

https://www.instagram.com/lagiuliaimperato/

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Comunicato stampa

“Cartapesta” è il nuovo singolo dei Seriole

Fuori su tutte le piattaforme digitali da venerdì 18 aprile 2025 per Plus Mgmt (distr. Believe) il nuovo singolo del trio Seriole“Cartapesta” è una donna effimera, capace di risvegliare nelle sue vittime un desiderio tangibile di contatto. Tra le rughe delle sue risposte contraddittorie, ci si perde, finendo per innamorarsene, intrappolati più della colla vinilica di Giovanni Muciaccia. Nemmeno le forbici dalla punta arrotondata, né le pagine dei giornali che segnano i giorni senza di lei, riescono a farcela dimenticare. Alla fine, ciò che resta di Cartapesta è solo il nostro cuore, stanco e alla ricerca di un appiglio. “Cartapesta” è per tutti quelli che hanno vissuto questa sensazione.
 

“Sono fatta di strati sottili, fragili, sovrapposti come fogli di giornale incollati con troppa speranza. Mi sfiorano e credono di potermi modellare, ma più mi stringono, più cedo tra le loro mani. Sono contraddittoria, lo so. Dico sì e poi no, mi avvicino e poi svanisco, eppure restano tutti lì, intrappolati più della colla vinilica di un pomeriggio d’infanzia. Cercano di decifrarmi tra le rughe delle mie risposte, di salvarmi con le forbici dalla punta arrotondata di Giovanni Muciaccia, ma non sanno che non sono io a dover essere salvata. Alla fine, l’unica cosa che resta davvero di me è il loro cuore—stanco, sospeso, ancora in cerca di qualcosa che somigli a un appiglio.”


Scopri il brano: https://bfan.link/cartapesta


BIO:

Seriole è un progetto musicale che nasce nel lontano 2022 da una pessima idea di Simone Bassani, Davide Mazzola e Niccolò Rebuffoni. Il rapporto amorevole/sessuale tra i tre amici ha dato alla luce il primo Ep “Mediocre” nel 2023. Nel 2025 tornano sull’internet con il primo brano del nuovo Ep “Decadi” (l’accento a piacimento) dal titolo “Cartapesta”.

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Internazionale

“Aspettando la notte” è il nuovo album di Karter

Disponibile da lunedì 14 aprile 2025 su tutte le piattaforme digitali (per Gelo Dischi, e in distribuzione Believe Music Italy) il nuovo album di Karter, nome d’arte del cantautore polistrumentista Andrea Biolcati Rinaldi che, dopo un lungo periodo di assenza (l’ultima sua pubblicazione: l’oscuro album “L’uomo vola la sua ombra a terra” del 2019), torna finalmente con un nuovo disco dal titolo “Aspettando la notte“, già anticipato dal singolo “Odio l’estate“, realizzato in collaborazione con Luca Urbani, amico e nome fondante dell’underground musicale.

Aspettando la notte” è un viaggio nell’attesa, il momento sospeso tra la frenesia del giorno e la quiete del crepuscolo che si apre alla riflessione. La notte diventa rifugio, la realtà si dissolve lasciando spazio alle emozioni che trovano spazi per emergere e trasformarsi in musica e parole.
 

SCOPRI IL DISCO: https://bfan.link/aspettando-la-notte




Karter – voce, chitarra, basso e batteria
Luca Urbani – tastiere e voce
Gianluca Moretti – chitarre
Arrangiamenti – Karter, Urbani e Moretti Prodotto da Luca Urbani
Art work – Karter e Roberto Morellini
Foto e video – Roberto Morellini

Testi di “Sinestesie“, “Vorrei che nevicasse“, “Sei Settembre“, “Come la pioggia” di Paola Casartelli



Ringraziamenti –  Luca Urbani, Gelo Dischi, Stefano Castelli, Andy Bluvertigo
DEDICATO A ROGER MANTOVANI
 

BIO:

Andrea Biolcati Rinaldi, in arte Karter, è un cantautore polistrumentista, classe ‘68, milanese di nascita e ferrarese di adozione. Fin da giovanissimo si appassiona alla musica intraprendendo a soli 13 anni il suo percorso e diventando poi parte di diverse band della scena locale, quali “Radioluna”,“Lo stato delle cose”, “Olsen” e “Paradox”. 

Il suo stile spazia dal post-punk, new wave, shoegaze fino ad arrivare al pop rock. Tra il 1997 e il 2000 lavora come backliner nel tour “Metallo non metallo” dei Bluvertigo, vivendo da vicino l’esperienza dei grandi palchi e continuando a coltivare, in parallelo, la sua carriera artistica, pubblica ben tre album – “Fiori elettrici“, “Vivendo di gioia riflessa” e “L’uomo vola la sua ombra a terra” – che testimoniano la sua crescita e ricerca musicale.

Karter non è solo un nome d’arte, è una nuova sfida e una continua ricerca di sonorità e dimensioni da esplorare, è il primo progetto solista prodotto da Luca Urbani e pubblicato con Gelo Dischi.

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