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Pop

Le 5 cose preferite di Gustavo

“OnlyFans” è il nuovo singolo di Gustavo, disponibile su tutte le piattaforme digitali dal 5 maggio. Non un elogio alla nota piattaforma, ma un biglietto di presentazione del cantautore dove mette in luce e ironizza sui propri difetti.

Nessuno di noi è perfetto e non c’è bisogno di aprire un profilo OnlyFans per dimostrarlo al mondo. Gustavo ironizza proprio su questo. Siamo sempre pronti a giudicare l’altro ma non guardiamo noi stessi. In un sound retro-pop un po’ latineggiante Gustavo ironizza su se stesso e sulla società.

Noi volevamo conoscerlo meglio, e gli abbiamo chiesto quali fossero le sue cinque cose preferite, ed ecco com’è andata.

5 cose preferite

Liquori scadenti

Mi piace quel senso di disgusto che ti arriva dopo un sorso di liquore scadente! Se pensi che la vita è una merda, dopo quel sorso pensi che forse non era poi così male… Rivaluti tutto! 

Poesia (in senso ampio)

Mi piace molto la poesia… soprattutto quella che, in poche righe, ti spacca il petto… che a distanza di giorni ancora ci pensi… In questo contesto per “poesia” intendo un po’ tutto, anche il testo di una canzone o il dialogo di un film. Una poesia che m’ha rotto l’anima, ad esempio,  è “Bluebird” di Bukowski… 

Manga e anime

Diciamo che ormai leggo e guardo quasi solo questi!  I principi e i valori che trasmettono e il modo in cui li trasmettono sono un qualcosa di meraviglioso! Credo che non sarei dove sono (non sono ancora da nessuna parte eh, si fa per dire) se One Piece non mi avesse insegnato a credere nei sogni, nell’amicizia e nel duro lavoro! 

Ricordatevi… il One piece esiste!

Bar di paese

Amo i bar di paese! I signori anziani che giocano a carte, il cane all’ingresso, i giornali poggiati sul frigo a pozzetto, calendari appesi e prezzi popolari! 

I bar di paese hanno una loro anima, una loro identità, una loro personalità… Non sono bellissimi e non gli interessa… Non l’apparenza ma il contenuto, non l’estetica ma il cuore… Sono fatti di persone, sono fatti di storie… e al loro interno il tempo sembra scorrere più lentamente.

Amo i bar di paese!

Culi

Ahhhh già ti vedo che storci il naso caro lettore!! Lo dico un po’ per provocarti e un po’ perché è vero!  Lo dico perché non te l’aspettavi! A me piacciono i culi! E a te?

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“A song has a thousand years” è l’album di debutto delle Hoodya

Già anticipato dalla personalissima cover di “Thank You” di Dido, è in uscita da venerdì 28 aprile 2023 per Record Y l’album di debutto del progetto Hoodya. Un nuovo e definitivo capitolo per il duo formato da Rosa Brunello e Camilla Battaglia, unite da un fortunato incontro a Berlino nel 2017. 
 

Scopri l’album su Spotify: https://spoti.fi/3Lz6Z0Y

Camilla Battaglia: vocals, synths, electronics
Rosa Brunello: upright/electric bass, synths, vocals
Produced by Hoodya and Frank Martino
Mixed and Mastered by Frank Martino at Y Studios
Cover art by LSKA
Photos by Giuseppe Flavio Pagano
Executive Producer: Frank Martino



BIO:

I suoni ancestrali delle origini e le corde intrecciate di tradizioni ed esplorazioni in un repertorio di canzoni ripescate nella memoria di due persone che collaborano nella musica come nella vita. Rosa Brunello e Camilla Battaglia si sono spesso incrociate per sbaglio, ma si sono incontrate musicalmente nella primavera del 2017 a Berlino. Sempre di più si è resa palese la possibilità per entrambe di esplorare insieme senza limiti di genere o direzione, cosa tanto speciale quanto rara.

Questo ha permesso la creazione di un repertorio che non si identifica nella scelta dei singoli brani, che arrivano da tradizioni e paesi lontani, ma nell’intenzione univoca che si sprigiona naturalmente nella performance di un duo a cui difficilmente si può affibbiare un’etichetta. Libere da schemi preconcetti, fanno musica insieme senza chiedersi dove stanno andando di preciso facendo prevalere la fiducia reciproca.
 

foto di Giuseppe Flavio Pagano

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“Ogni lunedì” è il nuovo singolo di Alessandro Privitera

Fuori da venerdì 26 maggio 2023 su tutte le piattaforme digitali il nuovo singolo di Alessandro Privitera“Ogni lunedì” racconta il sentirsi intrappolati nella monotonia della vita, con l’umore grigio del lunedì, quando ci si prepara ad affrontare un’altra settimana ma si vorrebbero cambiare le cose. La canzone racconta la disillusione dei nostri tempi e nei rapporti, ma vuole essere un inno al non arrendersi e a cercare di cambiare le cose.
 

“Mi basta un unico respiro 
voglio una fine come in un bel film
senza nessuna resa, pieno di lividi”


Scopri il brano su Spotify


BIO:

Alessandro Privitera è un cantautore pop che ha iniziato la sua carriera musicale in tenera età. Nato il giorno di San Valentino in un paesino del Veneto, ha sempre avuto una grande passione per la musica e la scrittura. Alessandro ama esplorare il mondo e le sue diverse sfumature, ma è una persona riservata. Le sue canzoni sono influenzate dai cantautori italiani e dalla musica pop-rock degli anni 90. Ha conseguito il diploma in composizione elettronica al conservatorio e si interessa anche di tecnologia e innovazione. Artista poliedrico, ha una vasta esperienza sul palco, dove si esibisce sia come cantante solista che come polistrumentista in varie formazioni musicali. Nel 2017 ha partecipato alle selezioni di Area Sanremo classificandosi alle fasi finali. Ha collaborato con vari artisti e produttori musicali per la realizzazione di musiche e jingle per la pubblicità e ha pubblicato diversi brani, tra cui “Facile”, “Domani” e “Adesso”.

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“M.D.” è il nuovo singolo del progetto Ilmostrodellaband

Fuori da venerdì 26 maggio con distribuzione Artist First “M.D.” il nuovo singolo di ilmostrodellaband, progetto solista dell’artista sardo Tiziano Piu. Il brano segna l’importante ritorno alla produzione di Kazemijazi, artista e producer da anni trapiantato a Londra. Il risultato è un mix di sensazioni diverse e contrastanti con sonorità Dark wave/elettropop.
 

“Ci sono situazioni inspiegabili e inaspettate nella vita, purtroppo a volte non hanno il giusto epilogo. Molti incontri che facciamo ci lasciano un’impronta importante, anche solo per una sera, anche solo per il tempo di un caffè. Tutto ciò può risultare bello ma allo stesso tempo tragico. Questa è M.D.


Scopri il brano: https://lnk.to/IlmostrodellabandMD

Autore e compositore: Tiziano Piu
Produzione, arrangiamenti: Kazemijazi
Videoclip: Francesca Corona
Master: Pisi Studio (Roma)
Label: Hot Studio Records



BIO:

Ilmostrodellaband
 è un progetto musicale solista nato nel 2020. È ideato da Tiziano Piu, classe 1981, nato a Carbonia, una piccola cittadina del Sulcis Iglesiente (Sardegna). Ex fondatore del progetto alternative rock Dorom Dazed, decide di cambiare completamente approccio alla musica e esplorare nuove sonorità. Il primo Ep “L’abbandono” (Hot studio Records) viene rilasciato nel 2022, prodotto da Kazemijazi è composto da 5 brani elettropop/rock di stampo indie con richiami agli anni ’80/’90. L’Ep viene scelto dalla testata Sa Scena Sarda come “Disco della settimana” e ottiene buoni riscontri di critica. Seguiranno alcune date live in Sardegna con Roberto Murru (parti elettroniche/chitarre) e Ludovica Loi (basso) Il 13 Gennaio 2023 viene rilasciato su YouTube “Nuovi orizzonti” il primo singolo che anticipa  il nuovo album in preparazione. Autore della strumentale e della produzione del brano è Mario Inghes. Il videoclip è firmato da Francesca Corona; la collaborazione collaudata con la regista ha reso di primaria importanza la comunicazione anche attraverso i video musicali. 

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“Milioni” è il nuovo singolo di Piro

Fuori da venerdì 26 maggio 2023 “Milioni” (distr. The Orchard), il nuovo singolo di Piro (al secolo Alberto Piromallo Capece Piscicelli), nonché secondo capitolo musicale dell’anno che ci avvicina all’uscita del nuovo album del cantautore romano. Un brano dal sound confortevole, un pop volutamente più pacato rispetto a quello cui ci aveva abituato nel 2020 (anno della sua prima release da solista) per raccontarci l’eterna magia dell’innamoramento.
 

Milioni è la chimica inspiegabile dell’innamoramento, il non riuscire a non pensare all’altro pure mentre si fanno mille altre cose. È il sentirsi al centro di una magia fatalista come due numeri estratti dal pallottoliere della lotteria. Ma è anche il riuscire a vivere tutto questo godendo delle semplici azioni quotidiane.”


Scopri il brano su Spotify


Voci, musiche e testi: Alberto Piromallo
Produzione artistica, mix e master: Lorenzo Ceci e Andrea Allegritti (Sinopia Creative)
Grafiche: Cecilia Minasi
Foto: Emma Robb



BIO:

Alberto Piromallo Capece Piscicelli è Piro. Nasce a Roma il 14 maggio 1991, inizia a suonare la chitarra alle elementari e successivamente anche a prendere lezioni di canto. Approfondendo in particolare la conoscenza dei cantautori italiani, ma non solo, si innamora soprattutto di Lucio Battisti e dei Radiohead. Si laurea al DAMS con l’indirizzo “Organizzazione eventi” e in quel periodo scopre ed ascolta anche gli artisti del panorama indipendente. Lasciata a metà la magistrale in musicologia, per tre anni lavora come cuoco a Roma in ristoranti di cucina gourmet, per poi iniziare ad interessarsi anche al mondo delle risorse umane. Fino al 2017 scrive e canta in italiano all’interno di un gruppo rock, gli ELLEPPì, con cui fa uscire un album nel 2016: “Le Due e 1/4”. Durante la pandemia esce il suo primo album da solista: “Eroi del 2020”. Dopo tre anni torna con nuovi brani, limitando l’utilizzo dei sintetizzatori e delle drum machine al quale ci aveva abituati e riportandoci ad atmosfere più confortevoli. Dopo “Lampo”, il 26 Maggio esce il secondo singolo “Milioni”.

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“Wembley” è il nuovo singolo di Nicola Marotta

Fuori da venerdì 26 maggio 2023 il nuovo singolo di NiCOLA MAROTTA dal titolo“Wembley”. Già autore per artisti come Francesco Renga, Marco Masini e Noemi, Marotta inaugura il suo progetto solista nel 2022. “Wembley” è il secondo singolo pubblicato quest’anno, un brano indie-pop sinestestico e dal sound esplosivo, perfetto per accompagnarvi verso l’inizio dell’estate.
 

“Definisco ironicamente Wembley la canzone da terzo appuntamento. Quando hai capito che davanti a te hai la persona giusta, ma non c’è ancora la volontà di scoprirsi del tutto, però magari dentro stai esplodendo per tutte quelle sensazioni positive che hai. È l’ultima canzone del mio 2020, era maggio, era il primo lockdown. Tendo spesso a identificare le persone con le canzoni. Ognuno a suo modo è una soundtrack. L’idea di “Wembley” è che se dentro quella persona in particolare ci vedi un concerto, probabilmente è la persona giusta. Credo che sia il motivo per cui abbia voluto scrivere qualcosa che avesse una vibe quasi esplosiva. E poi ho sempre sognato i concerti negli spazi grandi (tipo Wembley appunto). Forse per questo, nonostante le mode che sono cambiate e gli anni di vita del pezzo, ho voluto comunque lasciargli un vestito super pop.”

Scopri il brano su Spotify

 

BIO:

Nicola Marotta è un cantautore e produttore musicale. Dal 2014 al 2021, da autore in esclusiva per Warner Chappell Music Italiana, ha scritto brani per Francesco Renga, Marco Masini, Noemi, Einar (Sanremo 2019) e Leonardo Lamacchia (Amici 20), tra gli altri.

Il suo nuovo progetto artistico, invece, parte da “Anni90”, singolo uscito ad agosto 2022, selezionato da Spotify nelle playlist editoriali “Scuola Indie” e “Indie Italia”. A seguire pubblica “Ciliegie”, a ottobre dello stesso anno, e “Incosciente”, a marzo 2023. Tutti i pezzi sono scritti e prodotti interamente dall’artista e distribuiti da Artist First. Ha prodotto l’EP “Bouganville”, per Marsali, co-scrivendo tutte le tracce, compresa “Booking”, il singolo selezionato nella playlist editoriale “Scuola Indie” di Spotify. Definisce la sua musica un’indie-pop sinestetico, in cui idealmente le canzoni cercano sempre di creare dei piccoli film, nei quali i testi diventano una sceneggiatura e il sound la fotografia. Fan di Tarantino, e di quel cinema nei quali sono i dettagli a fare la storia, tra le sue ispirazioni ci sono serie e film. Non esclusi quelli mentali.

https://linktr.ee/nicolamarotta

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Pop

Perdersi, trovarsi e perdersi di nuovo nella musica: alla ricerca dei simboli dei CABle21

Si dice spesso che la musica unisce, e questo luogo comune è particolarmente vero per una band come i CABle21, nata anni fa, persa e poi ritrovata a dispetto del fatto che i componenti del gruppo si trovano addirittura in Paesi diversi. Ciononostante, come pandemia insegna, la band genovese è riuscita a comunicare da lontano abbastanza da realizzare il proprio nuovo disco, “Simbolatria”, un album oscuro e intriso di new wave.

I CABle21 ri-nascono nel 2021. Dopo che molti anni fa le esigenze di una vita da costruire avevano spento le luci sul gruppo originario, due dei componenti, Gazza e Orlenz, si sono rincontrati e, pur vivendo in luoghi molto distanti tra loro, hanno deciso di rimettersi a fare musica. 

Da quel momento è stato subito chiaro che le vite e le esperienze alle spalle trovavano nella composizione dei pezzi il modo migliore di esprimersi, l’urgenza di dare suoni e parole a quello che circonda per entrare più profondamente dentro di sé e nel mondo. Le composizioni si sono susseguite di getto. 

Poi c’è stato l‘incontro con Zilva, bassista e appassionato di mixing e con lui il gruppo ha trovato un’altra sponda per avere un feedback su ciò che si produceva e la tecnica necessaria per completare i pezzi. 

Si parla di simboli e dei loro significati in un lavoro molto magmatico e vivo, articolato su undici brani, influenzato dal post punk italiano e internazionale. Suoni che arrivano principalmente dagli anni Ottanta e Novanta, con una certa profondità di risonanze ma anche di testi, che spesso sconfinano in zone più o meno fantascientifiche.

Il basso si fa sentire in modi robusti su pezzi come “La paura sulla porta”. E mentre ci si muove spesso attorno a concetti misterici, è molto poco misterioso chi siano gli obiettivi polemici di “Iraq body count”.

“Facciamo musica – dichiara la band – guardandoci attorno, facendo attenzione agli scarti e pulendoli con cura. Cercando di non interrompere il sogno”.

E infatti ci sono anche sogni nel disco, ma è difficile distinguerli dagli incubi, persi come sono in sonorità molto claustrofobiche, sottolineate da una voce sussurrata, quasi sofferente.

“Simbolatria” è un disco, per certi versi, fuori tempo, perché la sua collocazione corretta forse sarebbe in qualche decennio diverso. Ma la musica negli ultimi anni si è rimescolata talmente tanto che si fa fatica a riordinare la cronologia. E comunque è particolarmente piacevole rivivere i suoni di un passato che suona così contemporaneo.

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“The Acrobat” è il nuovo singolo di Martina Di Roma

Esce, su tutte le piattaforme digitali da lunedì 22 maggio 2023, il nuovo singolo di Martina Di Roma, la cantautrice di Milano classe 1997 che aveva esordito a gennaio con “Bittersweet“. “The Acrobat“, questo il titolo del nuovo brano, è la storia di una persona, un acrobata, che cerca di non cadere durante tutto il suo numero, nonostante sia difficile. È una metafora che parla di quanto sia complesso rimanere in piedi quando su di un filo lunghissimo l’equilibrio viene a mancare.

Lasciatevi trasportare nel mondo a tinte pastello di Martina Di Roma, tra un pop sofisticato e malinconico e innegabili influenze jazz, dove una voce si intreccia alle note di un pianoforte, complice e magnetico. Pronti? 

 

SCOPRI IL BRANO: 
https://share.amuse.io/track/martina-di-roma-the-acrobat



Piano: Pasquale Ivan Dante Rinaldi
Contrabbasso: Nathan Francis
Batteria: Daniele Patton
Mix e Master: Flavio Cangialosi
Registrato presso Snap Studio, Vigo Meano (TN)



BIO:

Martina Di Roma è una cantante e compositrice del milanese.

Si avvicina alla musica in tenera età, attraverso la danza e il canto. Dopo aver seguito vari percorsi di studio, si diploma in canto Jazz a Milano, e frequenta il biennio di canto Jazz alla Siena Jazz University. Come solista e all’interno di ensemble suona in diversi locali e festival del milanese. Nel 2023 è in uscita il suo primo lavoro discografico come solista e compositrice, realizzando così la propria esigenza di poter esprimere sé stessa attraverso parole e musica, che la porta ad avvicinarsi alla scrittura fin da giovanissima.

https://www.instagram.com/martinadierre/

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“L’alieno” è il nuovo singolo di Nevruz

Esce ufficialmente venerdì 26 maggio 2023 per Take Away Studios L’alieno, il brano con cui NeVRuZ è stato selezionato per la finale di Una Voce per San Marino che lo scorso febbraio ha indicato l’artista partecipante all’Eurovision Song Contest in rappresentanza di San Marino. L’alieno è un brano intenso per il messaggio e le emozioni che l’artista mette in musica, e allo stesso tempo accessibile e universale per tutti gli ascoltatori che hanno a cuore la musica fatta con l’anima.

Ne L’alieno, NeVRuZ ci dice che dobbiamo poter immaginare e sperare in una collettività migliore di quella che viviamo oggi. Un brano in cui in tre minuti l’artista ci fa ripercorrere tutta la nostra vita e in cui si giunge anche alla morte, per scoprire chi siamo e trovare magari la voce dalle stelle di chi ha fatto parte della nostra vita ma ora non c’è più. “Forse è la canzone di tutti e tutte coloro che non si sentono appartenere a questo mondo, di coloro che si sentono o sanno che semplicemente sono diversi, o forse di quelli a cui l’infanzia è stata strappata con violenza, racconta NeVRuZ.

“Un giorno mi capitò sotto gli occhi l’immagine di un bambino che avrà avuto forse 3 anni e stringeva un aeroplanino tra le braccia. Giaceva inerte ricoperto di polvere e macerie a causa di un bombardamento. Ho provato subito un senso di rabbia e disgusto per il genere umano. Mi sono detto ‘voglio dare voce a quel bambino che è morto a causa della guerra‘. L’Alieno è la sua voce che si rivolge all’umanità. Il bambino è morto, ma non è stato davvero ucciso: è diventato un Alieno perché non può appartenere al nostro pianeta che con lui è stato così crudele. Ora il suo sogno di volare finalmente si è realizzato: non guida un aeroplano come aveva sognato sulla terra, ma è diventato il capitano di una nave spaziale”.

Ascolta L’alieno: 
https://open.spotify.com/track/1ztL1H6PeL9x5AVnNQz9mR

si autorizza l’utilizzo per trasmissione radiofonica

ISRC: FR-X76-23-25938
Scritta e composta da: NeVRuZ, Francesco Landi, Riccardo Lodi

Foto: Nino Saetti
Riprese: Christian Ronconi (@christianronconi_85ph)
Foto copertina: Alessandro Scorsiroli
Regia: Nereo Bumci

BIO

Conosciuto dal grande pubblico con la sua partecipazione, nel 2010, al talent XFactor, ma già prima del talent molto apprezzato nella scena underground italiana, NeVRuZ calca prestigiosi palchi, come Arezzo Wave, Jack Daniel’s Live Tour, Heineken Jammin’ Festival e Rock in Roma. Autore di meravigliosi album, Tra l’amore e il male (Sony Music, 2010) e La casa e gli spiriti perduti (Hukapan, 2012) prodotto da Elio e le Storie Tese, in ottobre 2016 pubblica Sembra impossibile con Johnson Righeira. Assieme alla NeVRuZBAnD è attualmente in tour per Il mio nome è nessuno, terzo album della sua discografia con il quale ha vinto Sanremo Rock e il Premio Tenco nel 2018. Nel 2019 vince il Premio Bindi con il brano Ma la testa, e parallelamente inizia anche la sua collaborazione in veste di cantante special guest con gli SkiAntoS. Nel 2023, con il brano L’alieno, è selezionato tra i finalisti di Una Voce per San Marino, l’evento che designa l’artista che rappresenta San Marino all’Eurovision Song Contest.

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Pop

Cosa c’è nella camera di Proia

Giacomo Proia è nato il 31 ottobre del 1986 a L’Aquila. Come proia ha prodotto e pubblicato musica che si potrebbe definire ‘art pop’. Si può leggere di lui o ascoltarlo parlare di sé su Rockit, Rumore e Radio Popolare. È stato tra i sessanta partecipanti di Musicultura 2022. Ha pubblicato quattro o cinque anni fa il suo primo libro, Ordinari imprevisti. Ha scritto di città in mutamento, di pallone e di vacanze scadenti per le riviste La Balena Bianca, Contrasti e The Trip Magazine. Qualche suo racconto si può leggere su Pastrengo, Blam!, e Lorem Ipsum. Da poco è uscito per Saremo Alberi editore un volume scritto da lui e illustrato dalla sua compagna Ilenia Tiberti, si chiama Le canzoni italiane illustrate. È laureato forse troppe volte. Ora scrive, suona, e gestisce un ostello sul Cammino dei Briganti. Lo scorso 28 aprile è uscito su tutte le piattaforme digitali “Il Controesodo”, nuovo EP del cantautore abruzzese che è stato definito come un “un catalogo di storie”.

Ne abbiamo quindi approfittato per fare un giro a casa dell’artista per scoprire quali sono le storie che essa ci racconta:

Le foto non le ho scattate a casa mia dove sto ora, ma nella casa dove sono cresciuto.

Questa è parte della mia collezione di CD. Ho speso forse troppi soldi in cd, veramente senza sapere cosa mi attendeva ho comprato diverse porcherie. Poi ci sono molti cd masterizzati. Ho padroneggiato l’arte di masterizzare, ci mettevo tanta cura nel copiare tutti i titoli delle canzoni, nello scrivere artista e titolo album sul lato. Ora a riguardarli mi viene voglia di gettarli tutti e tenere solo gli originali. Alcuni non li ho mai ascoltati. Moltissimi cd sono rovinati, dopo aver fatto diverse gite al mare con me chiusi dentro il porta oggetti della macchina. Io non lo sapevo all’epoca che i cd non vanno ascoltati se non si vogliono rovinare. Gli artisti di cui ho più cd originali sono gli Iron Maiden, i Radiohead, i King Crimson, gli U2. 

Mia madre lavorava alla Sip, la vecchia Telecom, e l’azienda organizzava delle colonie estive per tutti i figli dei dipendenti. Io ho partecipato due volte, entrambe nell’estremo nord dell’Italia, talmente lontano che ho preso l’aereo per andare, da solo, a sei o sette anni. Sono stati degli autentici traumi, volevo tornare a casa dopo mezz’ora, ma mi attendevano quindici giorni di solitudine e attività ricreative. Ho conosciuto altra gente figlia di dipendenti Sip, per tutti è stato un trauma. Questa è una candela che ci hanno fatto fare lì, la conservo per non dimenticare tutto questo.

Questo è l’unico trofeo che ho vinto in trentasette anni di vita. Un torneo di bocce per bambini in un hotel malandato sulla riviera romagnola. Anzi un’altra volta ho vinto un orologio, in un torneo di karaoke al bar del mio paese. Avrò avuto tredici anni e gareggiavo con tutti adulti, che in parte hanno rosicato per la mia vittoria. Ma le mie interpretazioni di ‘Emozioni’ e i ‘Giardini di marzo’ meritavano il premio. 

Posso dire nella vita di aver stretto la mano a un Presidente della Repubblica Italiana. In questo caso era Giorgio Napolitano. Avevo accompagnato mio nonno, insignito dal Presidente con una medaglia al valore, per gli anni di guerra che ha passato in un campo di lavoro a Berlino, catturato dai tedeschi. Onorato di averlo accompagnato. Mi vanto di questa foto con chiunque entri in casa.

 

Una volta sono andato a Firenze con mia zia, avevo nove anni. Per ricordo ho comprato un poster della Gioconda. Mi sembrava una cosa che avrebbe accresciuto il mio status sociale. Un bambinetto con la Gioconda in camera, dove si era mai visto? La cosa mi avrebbe trasformato in una sorta di genio agli occhi degli altri. Con il passare del tempo mi sono accorto che il soggetto del quadro non faceva che fissarmi, da qualunque punto lo guardassi. Ho deciso di portarla in cantina.

Poi mia madre ha recuperato la Monna Lisa e l’ha appesa nel suo salone.