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“Everything is better for me” dei Tendha ha finalmente anche un video!

Dopo l’anteprima sul sito del Mei Meeting Degli Indipendenti, è disponibile anche su Youtube il video per “Everything is better for me“, il nuovo video dei Tendha, estratto dal loro album di debutto. Quello dei Tendha è un invito a liberare l’immaginazione e a riconnettersi con il bambino che è in noi: il loro è un disco che si trasforma in una riflessione sull’importanza dell’immaginazione nella nostra vita, passando i confini di genere, stratificandosi di influenze e suggestioni in un tempo di algoritmi ed etichette. L’album di debutto dei Tendha, dal titolo “Soap doesn’t exist because it can’t be told” è uscito venerdì 17 gennaio 2025, in distribuzione Believe Music Italy.

<Lo sai che il sapone non esiste? Non esiste perché non lo puoi raccontare.>

Questa semplice affermazione di un bambino diventa il punto di partenza di un viaggio introspettivo che ci riporta all’infanzia e che ci invita a riscoprire la bellezza della creatività e la forza di sfidare le convenzioni. Attraverso sonorità ispirate alle colonne sonore dei videogiochi 8 bit, i Tendha ci invitano a liberare la nostra immaginazione che è la chiave per creare un mondo migliore, un pezzo alla volta. Un album che celebra la magia dell’infanzia, la bellezza dell’immaginazione e l’importanza di esprimere se stessi senza filtri. L’album dei Tendha è un invito a non soffocare la nostra capacità di sognare e di vedere oltre l’apparenza. I brani ci accompagnano in un percorso alla scoperta di un mondo dove tutto è possibile. La copertina di Giulia Di Bari incarna perfettamente questo spirito di libertà e creatività.

Non facciamolo per guadagno ma facciamolo per dare vita a idee che se non espresse muoio con noi.” un invito a non soffocare la nostra creatività e a condividere le nostre visioni con il mondo scoprendo la bellezza che nasce dalla libertà di espressione.

Video di Stefano Monti

un ringraziamento speciale
a Alessandro Monestiroli
 

SCOPRI IL DISCO: 
https://bfan.link/soap-doesn-t-exist-because-it-can-t-be-told

Giulia Vallisari, Mariano Ciotto Marcella Malacrida – voci/synth
Arturo Garra – clarinetto basso 
Fabrizio Carriero – batteria/synth

Registrato a Crono Sound Factory e al Il Guscio Recordings
Mixing: Fabrizio San Pietro e Stefano Iascone
Mastering: Eleven Mastering e Stefano Iascone
Artwork: Giulia Di Bari

BIO:

L’ispirazione artistica dei Tendha nasce dalla passione per le colonne sonore dei videogiochi 8 bit degli anni ’80/’90, originariamente create combinando non più di quattro strumenti virtuali contemporaneamente. Nei brani dei Tendha, quindi, le voci maschili e femminili si intrecciano con i suoni gravi del clarinetto basso, mentre l’accompagnamento pulsante della batteria e dei sintetizzatori fa da cornice alle diverse composizioni originali.

https://www.instagram.com/tendha.official/

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“La musica è semplice” è il nuovo singolo dei Bro Berri

Disponibile dal 30 maggio La musica è semplice, il nuovo singolo dei BRO BERRIper CutCombo Records e distribuito da Believe.

BRO BERRI sono pronti a far ballare i club di tutta Italia, e non solo, con il loro nuovo singolo “La musica è semplice, un brano che si muove al confine tra tech house e urban, fondendo groove club-oriented e attitudine street. 

La musica è semplice” è un manifesto sonoro e personale: non contano le etichette ma solo l’energia. Il brano racconta l’evoluzione del duo: partito dalla musica elettronica ha scelto di spostarsi ad un genere più urban per necessità espressive, mosso da un’unica spinta: far muovere la gente. Il titolo stesso è una dichiarazione d’intenti: non servono, infatti, etichette di genere o definizioni, la musica è energia, emozione e movimento, è tutto ciò che succede quando ti lasci andare.

Il sound è diretto e coinvolgente, i richiami funk sono evidenziati da un 4/4 deciso che fa strada a kick serrati e hit-hat aperti, con l’aggiunta di un sassofono e di voci campionate che rompono gli schemi, portando un’irrefrenabile voglia di ballare. Su questa base spicca particolarmente lo spoken word della voce che fa da contrasto e dà ancora più personalità al brano. Il risultato è un ibrido sonoro che vuole sfuggire alle categorizzazioni. In questo singolo i BRO BERRI riescono a mescolare codici e influenze, sempre e solo con un’unica idea in testa: la musica è semplice, segui il ritmo.

CREDITI
Scritto da: Stefano Berretti, Enrico Berretti
Composto da: Stefano Berretti, Enrico Berretti
Prodotto da: Stefano Berretti, Enrico Berretti
 

BIO
BRO BERRI sono un duo di dj, produttori e cantanti formato dai fratelli Stefano ed Enrico Berretti. Nati in Riviera d’Ulisse, cresciuti tra Cagliari e Civitavecchia, attualmente i due risiedono a Milano. Nei primi anni del loro progetto si muovono nel panorama EDM, ricevendo supporto da artisti di rilievo internazionale come David Guetta, Steve Aoki, Dimitri Vegas & Like Mike, Don Diablo, Martin Solveig, Bob Sinclair e Deorro. Il loro collettivo BB SQVAD è anche il nome di un live format che anima i dancefloor dei club e si sta facendo notare sia in Italia sia all’estero. Il loro stile fonde la musica elettronica all’hip hop e caratterizza sia i dj set firmati BB SQVAD sia i brani inediti che producono. In particolare attraverso la musica i due fratelli vogliono raccontare il loro vissuto e i propri pensieri mostrando, allo stesso tempo, una propensione all’evoluzione e l’autenticità che li sta contraddistinguendo nel panorama artistico contemporaneo.

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Pop

“Bianco” è il nuovo singolo di EMIT, fuori da venerdì 6 giugno

Esce venerdì 6 giugno 2025 su tutte le piattaforme digitali (in distribuzione Believe Music Italy), il nuovo singolo di EMIT, alter ego musicale di Emanuele Conte.

bianco“, tutto minuscolo, è un nuovo e atteso capitolo che si aggiunge alla personalissima autobiografia musicale del cantautore di Lodi e che segue la pubblicazione di “bacio“, singolo che  aveva segnato la fine dell’estate 2024. Oggi, invece, siamo qui,  all’inizio di quella del 2025, con questo nuovo pezzo che è anche un assaggio di un nuovo disco in uscita. “bianco” è un brano di una delicatezza sospesa data anche da sfumature lo-fi, costruisce un crescendo emotivo che colpisce, senza cedere mai alla tentazione di un pathos stucchevole, accompagna l’ascoltatore in un’introspezione intima: addentrandosi e descrivendo qualcosa che tutti hanno vissuto, almeno una volta. 

La scrittura musicale è nata con la chitarra, ma poi l’idea dell’arrangiamento si è sviluppata aggiungendo un synth microkorg e una drum machine roland tr-8s. Poi il basso e un arpeggio di chitarra acustica hanno dato il giusto groove al pezzo. La produzione è stata curata da Andrea De Carlo e Filippo Cornaglia, lavorando principalmente allo Studio Lab10 di Torino. Il basso è suonato da Matteo Giai. Il mix è di Andrea De Carlo e il master di Giovanni Versari.

bianco” è un pezzo onirico e voglio lasciare completamente libera interpretazione sui suoi significati, proprio come succede con un sogno le cui immagini non sappiamo esattamente da dove arrivino. Ho fatto sentire la canzone a un mio amico di Latina (dove sono cresciuto) e mi ha detto che le “montagne che cadono nel mare” gli hanno fatto pensare alle Isole Pontine. Quindi sono curioso di scoprire quali associazioni possono nascere da questo immaginario.
 

SCOPRI IL BRANO: https://bfan.link/bianco-2
 


prodotto e mixato da Filippo Cornaglia @feel_corn e Andrea De Carlo @dcrndr
presso lo studio Lab10 di Torino @lab10_studio
master di Giovanni Versari

 

I visual portano avanti il racconto della terra fantasy di Kissland iniziato con “bacio”, il singolo precedente. Le immagini sono divise in 3 fasi: creazione, transizione e sogno. La prima parte rappresenta la composizione del brano, ambientata di sera in casa con i tre strumenti protagonisti dell’arrangiamento (chitarra, synth e drum machine). Poi c’è la transizione, in una sorta di limbo fatto di luci a intermittenza che alternano il buio alla luce, come il passaggio dalla veglia al sonno. Infine il sogno, in un paesaggio di alta montagna fatto da chiazze di terra e lingue di neve. Una di queste macchie asciutte rappresenta simbolicamente la “casa in mezzo al bianco” menzionata nel testo.

Oltre al video ufficiale uscirà una specie di mini documentario che mostra la composizione del brano fino alla traccia completa, una sorta di preambolo al video e al brano stesso.

BIO:

Emit è lo pseudonimo di Emanuele Conte, ma è anche la sigla di un corso di laurea magistrale: Economics and Management of Innovation and Technology. Gli anni dell’università rappresentano un momento di decisioni e cambiamenti, in cui capisce che può usare la musica per creare connessioni e dare conforto agli altri. Una musica fatta di contrasti che convivono in armonia: i testi raccontano storie malinconiche, spesso approcciate in chiave sottilmente ironica. I brani si basano su groove spontanei ed espressivi, esplorando anche velleità lo-fi insieme alla sua chitarra, pur mantenendo un suono organico, vivo.

Negli anni, oltre ad un’intensa attività live, viaggia spesso in Italia e in Europa come busker, con particolari esiti nel Regno Unito, riuscendo ad essere ospite della BBC Radio di Liverpool. Nel 2019 vince il primo premio al concorso Special Stage di Officine Buone (con cui collabora facendo volontariato negli ospedali dal 2018) e nel 2022 arriva tra i quattro finalisti di Musicultura, esibendosi per due serate all’Arena Sferisterio di Macerata.

A giugno 2025 esce “bianco”, il nuovo singolo che segue “bacio”, pubblicato a settembre. 

https://www.instagram.com/emit_sound/

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“Gentlemanager”, il brano dance pop ironico di Retrophil

Fuori dal 23 maggio “Gentlemanager”, il nuovo singolo di Retrophil disponibile su tutti i digital store. Seguendo la linea dei precedenti brani, tra cui “Felini e contenti”, l’artista racconta con ironia la “vita aziendale” tra pop ed elettronica.

“Di te posso prendermi cura a patto che si fattura” canta Retrophil portando subito alla mente i riferimenti comici del momento come Il Milanese Imbruttito.

Sotto l’umorismo tagliente, emerge una riflessione più ampia sui bisogni veri di realizzazione e amicizia. Se nei rapporti contano solo la forma e i servizi da “fatturare”, la creatività e l’amicizia diventano solo una formalità. Retrophil dimostra ancora una volta di saper unire ironia e ritmo per creare un messaggio profondo.

“Gentlemanager” coniuga echi e ritmi dance con il sound contemporaneo, leggero e orecchiabile. Il risultato è un pezzo trascinante, capace di far sorridere e riflettere insieme. Il tocco inconfondibile di Retrophil trova qui una nuova maturità creativa, grazie alla collaborazione con Mad Man Factory e Mauro Spenillo, che ha curato la produzione.

ASCOLTA SU SPOTIFY: https://open.spotify.com/intl-it/track/7bYYYulERRR4XNHyjVCKY1

https://www.instagram.com/filippo.retrophil

Biografia

Retrophil è Filippo Romano, classe ’93. Si definisce un CantautoRapper, un mix tra stile cantautorale e hip hop. Testi profondi e ritmi incalzanti accattivanti.

Retrophil è un nerd patentato in fissa con informatica, videogame, film e fumetti oltre che movimento hip-hop italiano, con testi caustici e insolitamente impegnati, accoppiate a basi funk flessuose e dinamiche.

Metriche imprevedibili e articolatissime, lessico ampio fino al forbito e un intreccio di rime, anche interne e parziali, che costituisce la vera ossatura dei testi.

Retrophil ama la musica e la usa per liberare la mente dai pensieri negativi.

Le sue canzoni sono un mix di pop, rock, rap ed elettronica che riflette la sua personalità eclettica ed originale.

Pubblica il suo primo singolo “Life in Gaming” nel 2021, seguito nel 2022 da “Matrix”. Un anno di pausa, Retrophil è tornato con il brano “Bel Paese”. Il 2025 si apre invece con la pubblicazione di “Felini e Contenti”.

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Internazionale

“Acqua e limone” è il nuovo singolo di Le rose e il deserto

Della vita, del tempo e di tutto ciò che serve per cantarli: Acqua e limone è il nuovo singolo del cantautore Le rose e il deserto. Spesso la vita non va a tempo: capita di incontrare persone o di imbattersi in situazioni troppo presto oppure troppo tardi, di non essere pronti, nella giusta disposizione, senza capacità di accoglienza.  

E quindi capita di non riuscire a godere della bellezza di quello che ci sta succedendo attorno, di non riuscire neanche a riconoscerla, la bellezza di quello che ci sta succedendo attorno.  

Acqua e limone parla di questo: di incontri fuori sincrono, di tempi scaduti, di fuori tempo massimo. E davanti a questa asincronia cos’è che ci resta? Un bicchiere di acqua e limone, un pomeriggio d’amore e qualche canzone da cantare. Con una nuova canzone dai riflessi suggestivi e dallo sguardo consapevole.  

“Una canzone che parla di tempismi sbagliati, di malincastri, di quanto la vita si diverta a prenderci alla sprovvista, impreparati”

Testo: Le rose e il deserto  

Arrangiamento: Le rose e il deserto, Alessandro Sicardi  

Registrazione: Matteo Davì e Federico Ramoni (Marte Recording Studio, Milano)  

Mixing: Alessandro Sicardi  

Mastering: Federico Ramoni (Marte Recording Studio, Milano)  

Voce: Le rose e il deserto  

Pianoforte, chitarra, basso: Alessandro Sicardi  

Tromba: Raffaele Kohler  

Batteria, percussioni: Giosuè Consiglio. 

-o- 

Le rose e il deserto è il progetto artistico di Luca Cassano (Corigliano Calabro, 1985), un po’ calabrese, un po’ pisano, attualmente milanese.   

Le rose e il deserto ha pubblicato l’EP “Io non sono sabbia” (PFMusic) nel giugno 2020 e il suo disco d’esordio, ”Cocci parsi (PFMusic) nel dicembre 2022. Le rose e il deserto ha anche pubblicato le raccolte di poesie “Poesie a gettoni vol.1” (autoprodotto) nel marzo 2021 e “La strada di casa” (autoprodotto) nel dicembre 2023.   

Le rose e il deserto ha avuto il piacere di aprire i concerti di Giorgio Canali, Gnut, Bianco, Nicolò Carnesi, The Niro, kuTso, Sandro Joyeux, Gianluca De Rubertis, Federico Sirianni, Livia Ferri, Andrea Labanca e Rufus Coates & Jess Smith.  

Fra gli altri, Le rose del deserto ha avuto l’opportunità di suonare a Milano nei circoli Ohibó, Bellezza e Mare Culturale Urbano e allo storico Legend Club, al circolo Tambourine di Seregno, al salotto di Mao a Torino, a Ferrara per la rassegna Il silenzio del cantautore, a Roma per la rassegna Piccoli concerti, al Joe Koala ad Osio Sopra, al teatro San Teodoro di Cantù, al circolo Scuotivento di Monza, al Catomes tot di Reggio Emilia.  

Il resto della strada è tutta da percorrere… 

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Indie

AEntropica: un’intervista per raccontare un mondo in bilico

AEntropica è un progetto musicale indipendente nato nel 2020 dall’incontro creativo tra la voce poetica di Valentina Mariani e le composizioni di Carlo Olimpico. Il loro primo album, “Stagioni Asincrone”, è uscito di recente e si presenta come un viaggio sonoro e narrativo in dieci brani, in cui convivono suggestioni electro-wave, rock, trip-hop e momenti più intimi e acustici. Un disco che sfugge a etichette facili e che si distingue per la sua capacità di unire sperimentazione musicale e riflessione politica e sociale.

Il duo racconta un mondo in bilico tra caos creativo e ricerca di senso, intrecciando mitologia, attualità e riflessioni personali in testi densi e diretti. La voce di Valentina — evocativa e sfumata — si alterna e si fonde con quella di Carlo, mentre la produzione musicale, interamente curata in casa, trova un equilibrio tra elettronica e strumenti tradizionali. Ne emerge un lavoro coeso e coraggioso, capace di evocare scenari visionari e, insieme, restare ancorato a temi concreti come la solitudine contemporanea, la memoria, le disuguaglianze.

In questa intervista abbiamo voluto approfondire la genesi di “Stagioni Asincrone”, il significato dei testi e delle sonorità, il processo creativo e le sfide di chi sceglie di dare forma a un progetto indipendente e libero. Ci siamo confrontati con Valentina e Carlo su come si possa fare musica “al femminile”, sulle influenze letterarie e su ciò che significa oggi fare arte come atto di resistenza e cura.

Nei vostri testi emergono posizioni chiare su temi come il patriarcato, il lavoro, la solitudine sociale. Vi riconoscete nella definizione di “progetto politico”?

La nostra è in primis una proposta musicale, ma di sicuro vi è una chiara componente politica nel nostro lavoro sulle parole e sulla musica – e quindi, nel nostro esprimerci -, intesa nel senso più ampio di affermazione di pari diritti, di impegno per la verità e la libertà, per la giustizia sociale, e per il rispetto di tutte le persone, di costante apertura verso l’altra/o.  

Il femminile è un asse portante del vostro linguaggio. In che modo scegliete di rappresentarlo musicalmente?

Intanto, partendo dal nome della band AEntropica. È l’essere umano – pur nella sua origine greca significante il maschile – che noi decliniamo al femminile. Abbiamo inoltre una sorta di “manifesto” che a breve divulgheremo in cui è scritto che usiamo il femminile sovraesteso, per scelta politica, per giustezza sociale. Il resto, è nelle accezioni che diamo al nostro dire, suonare, al nostro essere-nel-mondo. Da ultimo, vi sono dei rimandi al femminile e al sovvertimento del patriarcato (“Virginia”, dedicata a Virginia Woolf, “Ulisse”, in cui il canto delle sirene diventa il coro dei sireni, “Controvento”, in cui si affermano i valori della pace e della non violenza – ricordiamo che la rivoluzione femminista è stata la più grande e numerosa rivoluzione contemporanea e l’unica priva di componenti guerresche).

“Controvento” è ispirato a Giuseppe Pinelli. Come selezionate figure o storie da rievocare nei vostri brani?

Nel caso della figura dell’anarchico Pinelli, l’intenzione è affrontare il tema del nostro coinvolgimento e delle nostre responsabilità rispetto a eventi recenti della storia italiana. L’obiettivo è quello di interrogarsi sulla nostra capacità di sviluppare idee indipendenti e di intraprendere un percorso collettivo del sentire, che abbia lo scopo di migliorarsi e di migliorare la nostra società.  

Nel caso di Virginia Woolf, ha prevalso l’amore per questa grande scrittrice che è stata senz’altro rivoluzionaria, e a livello letterario, e considerando una – per noi necessaria – visione di genere.

Ulisse è stata una visione avvenuta ad Aci Trezza e l’amore per il mare, per l’antichita, per il mito.

Svevo è un innovatore: ha reso il romanzo italiano davvero contemporaneo, con la componente psicologica e il rimando alla solitudine, alla fragilità, alla contraddittorietà e alienazione che presto sarebbero esplose nel centesimo secolo.

Ci tocca ciò che conta, ciò che vale, ciò che turba, ciò che emoziona.

Pensate che oggi esista ancora uno spazio reale per una musica che voglia essere dichiaratamente politica, senza diventare didascalica?
Lo speriamo. Noi, dal canto nostro, ci stiamo provando, affermando semplicemente il nostro, sfaccettato, essere, in realtà.

Quanto è importante per voi che chi ascolta colga il contenuto oltre la forma?

Be’, parecchio, ovviamente, in quanto il lavoro musicale è andato in molte occasioni di pari passo con quello testuale, o viceversa. Inoltre, la musica è stata cesellata fino a ottenere un’identità precisa, chiara, semplice e completa, per cui, oltre alle componenti tecnica ed emotiva, la forma ha avuto la sua rilevanza. Discorso analogo può essere fatto per le parole, su cui si è tornate più volte, per scolpirle e poi tinteggiarle. Da questo punto di vista, l’esperienza di Valentina con gli haiku – presenti in due dei brani, “Il mare nuovo” e “La sete” – è esemplificativa.

Vi preoccupa mai il rischio di essere letti in modo ideologico?

L’ideologia appartiene a tutte, nel suo significato di sistema di valori e credenze con cui si interpreta il mondo. Il nesso ideologico in filosofia serve per dimostrare delle ipotesi. Per noi la matrice ideologica è importante nella misura in cui comunica idee di ampio respiro, che sono quelle dell’affermazione dei diritti civili e umani, latu senso. Per cui, più che di preoccupazione, parleremmo di fondazione umana, di laico afflato ecumenico.

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“Via” è il nuovo EP di Desio, fuori per Piuma Dischi

É disponibile da venerdì 30 maggio 2025 per Piuma Dischi, il nuovo EP di Desìo, cantautore classe 2003 – cresciuto in una famiglia amante della musica, si è avvicinato presto al pianoforte e alla batteria, sviluppando una passione che lo ha portato a intraprendere la carriera musicale.

Via”, questo il titolo disco, è un nuovo è importante capitolo di un viaggio interiore, un percorso che attraversa sette canzoni nate in un grande momento buio. Un giorno tutto sembra andare per il meglio, e quello dopo, improvvisamente, crolla ogni certezza. Paure, ansie e dubbi diventano compagni di viaggio inevitabili. Come si supera un periodo del genere? Non esiste una risposta semplice, ma una possibilità è mettersi in movimento: viaggiare, cambiare prospettiva, liberare la mente da tutto ciò che la opprime. Via” è proprio questo: la ricerca di un’uscita, di una strada nuova, anche quando sembra impossibile trovarla.
 

Ogni brano rappresenta una tappa diversa di questo percorso, tra momenti di profondo smarrimento e barlumi di speranza. Non è un cammino lineare: ci sono passi avanti, cadute, ripartenze. Ma alla fine resta l’idea che, nonostante tutto, una via d’uscita esiste sempre. Bisogna solo avere il coraggio di cercarla.

 

SCOPRI IL BRANO: https://orcd.co/via_desio

BIO:

Samuele, in arte Desìo, nasce nel 2003 in provincia di Varese. Cresciuto in una famiglia amante della musica, si avvicina presto al pianoforte e alla batteria, proseguendo poi gli studi in conservatorio. Con il tempo sente il bisogno di scrivere per esplorare sé stesso: la musica diventa così il mezzo con cui un animo introverso riesce ad aprirsi e comunicare in modo autentico e sincero. Ad agosto 2024 ha pubblicato il suo EP d’esordio, “Un Giorno di Pioggia, distribuito da Piuma Dischi e The Orchard, e interamente prodotto con Jurijgami.

Il 30 maggio 2025, sempre per Piuma Dischi, uscirà “Via“, il nuovo EP: si tratta di un lavoro intimo e profondamente cantautorale, composto da sette brani scritti di getto. Il disco dà voce alle paure, alle fragilità e alle ansie più profonde dell’artista, nate durante un periodo particolarmente buio e complesso della sua vita. Al centro del racconto c’è la città di Cracovia, che fa da sfondo emotivo a un viaggio introspettivo e sincero. Via è un progetto che unisce una scrittura viscerale a una produzione delicata (confermando nuovamente la collaborazione con Jurijgami), con l’obiettivo di trasformare la vulnerabilità in valore e invitando ad abbracciarla senza paura e con consapevolezza.

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Pop

Cosa c’è nella camera di Desìo

É disponibile da venerdì 30 maggio 2025 per Piuma Dischi, il nuovo EP di Desìo, cantautore classe 2003 – cresciuto in una famiglia amante della musica, si è avvicinato presto al pianoforte e alla batteria, sviluppando una passione che lo ha portato a intraprendere la carriera musicale.

Via”, questo il titolo disco, è un nuovo è importante capitolo di un viaggio interiore, un percorso che attraversa sette canzoni nate in un grande momento buio. Un giorno tutto sembra andare per il meglio, e quello dopo, improvvisamente, crolla ogni certezza. Paure, ansie e dubbi diventano compagni di viaggio inevitabili. Come si supera un periodo del genere? Non esiste una risposta semplice, ma una possibilità è mettersi in movimento: viaggiare, cambiare prospettiva, liberare la mente da tutto ciò che la opprime. Via” è proprio questo: la ricerca di un’uscita, di una strada nuova, anche quando sembra impossibile trovarla.
 

Ogni brano rappresenta una tappa diversa di questo percorso, tra momenti di profondo smarrimento e barlumi di speranza. Non è un cammino lineare: ci sono passi avanti, cadute, ripartenze. Ma alla fine resta l’idea che, nonostante tutto, una via d’uscita esiste sempre. Bisogna solo avere il coraggio di cercarla.

Noi per conoscerlo meglio non potevamo che farci invitare in casa sua, ed ecco cosa lui stesso ci ha mostrato.

Sono un po’ ossessionato, ma colleziono da anni vinili di qualsiasi tipo, italiani, esteri, di musica classica, pop, rock… Mi piace pensare che col tempo tutti invecchiamo, tranne la musica registrata, che invece rimane lì, immutabile, non cambia mai. Ogni volta che metto un disco sul giradischi, vengo catapultato nel momento in cui lo ho comprato o ascoltato per la prima volta. Forse ho speso più in vinili che in qualsiasi altra cosa nella mia vita.

Da quando sono piccolo suono sia il pianoforte che la batteria: per questo in camera mia ho una collezione di bacchette che non riesco a contare, mentre in casa ho almeno 6 tastiere diverse, una per ogni stanza quasi, oltre che un pianoforte a muro. Questo è il pad con cui ho scritto la maggior parte dei miei primi pezzi, mentre a queste bacchette tengo molto, perché mi sono state regalate da una persona che mi sta a cuore (per questo motivo non le userò mai probabilmente).

Questo orologio nel mio salotto ha un significato importante per me. Innanzitutto segna 3 diversi fusi orari, e ogni volta che lo guardo mi perdo ad osservarli. Amo Londra e sogno da sempre di andare a New York, e per questo penso che, se ad esempio sono in ritardo, forse sono solamente nel posto sbagliato al momento sbagliato. Inizio così a viaggiare con la mente, sperando di poterlo fare presto in altro modo.

Questo angelo di pietra l’ho comprato quando ero piccolo con i miei genitori, e da quel momento lo abbiamo sempre tenuto da qualche parte in casa, cambiandogli periodicamente posizione. Ricorda un po’ il me da piccolo, molto riccio e appassionato per la musica. Se la prima cosa col tempo si è andata ad affievolire (e i miei ricci ahimè sono diventati crespi), la passione per la musica non è mai diminuita, anzi.

Questo corno l’ho comprato in vacanza con i miei genitori a Cracovia qualche anno fa. Da quel viaggio ho iniziato ad amare incondizionatamente questa città, che ancora oggi non smette di stupirmi. Per questo motivo nell’ultimo anno ci sono stato più volte, per scoprire le parti che non conoscevo, e ho deciso anche di dedicarle una canzone del mio nuovo EP (Cracovia – Intermezzo). È la mia città preferita in assoluto, in cui, forse, ho già lasciato molte volte il cuore.

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Beca presenta il video live “Sunset Liveset at Portus, Viareggio” 

Con uno sguardo sul Tirreno, al tramonto, Beca presenta “Sunset Liveset at Portus, Viareggio”: una riproposizione dal vivo delle canzoni del cantautore toscano nell’incanto di uno scenario imperdibile.  

Il video è stato girato al Portus di Viareggio, un locale aperto nella sede del mercato ittico di Viareggio, durante il giorno di chiusura.  

Realizzato da Daniele Pozzi con l’assistenza tecnica di Simone Sandrucci e Andrea Belletti e la produzione di Nicola Baronti, il clip offre uno squarcio particolarmente significativo sulla produzione di Beca, tra canzoni nuove, meno recenti e qualche cover. Da solo, con chitarra e synth, e la musica a fare da compagna.  

Tracklist 

Vento  

Cemento armato (Cover) 

Cosa Sono ora 

Chi dimentica 

Serenità  

Con il nastro rosa (cover) 

Caffè 

Parigi (cover) 

Dove sei   

Questo liveset nasce dal bisogno di portare la mia musica fuori dagli spazi tradizionali, in un luogo che rispecchiasse il suono ruvido e sincero di questi brani. Il Portus, con la sua anima industriale e la vista sul mare, è diventato il palco perfetto: cemento, tramonto e silenzio urbano. 

Suonare lì, da solo con i miei strumenti, è stato come aprire un varco tra il mondo che mi circonda e quello che porto dentro. 

È un set senza filtri, costruito in tempo reale tra synth, loop e chitarre, che racconta chi sono oggi”

-o- 

Edoardo Becattini, in arte Beca, nasce nel 1998 e si distingue per il suo approccio musicale originale e in continua evoluzione. Con un sound che mescola elementi di pop elettronico e influenze internazionali, Beca sa come combinare sonorità moderne con un forte richiamo al passato.  

Le sue composizioni sono ispirate a figure leggendarie come Moby, Daft Punk, ma anche al rock psichedelico degli anni ’70. I testi di Beca, radicati nel cantautorato italiano, esplorano temi universali e intimi, mantenendo una freschezza che li rende attuali e vicini al pubblico.  

Sebbene la sua musica si basi su sonorità elettroniche, Beca non rinuncia a tracce acustiche che evocano la delicatezza dei grandi cantautori italiani, con chitarre che rimandano a un’atmosfera senza tempo. Il suo primo album, Conchiglie (2023), segna l’inizio di un percorso artistico che unisce il folk e l’elettronica, mescolando ritmi acustici e spazi sonori più sperimentali.  

Polistrumentista e produttore musicale, Beca suona chitarra, pianoforte e percussioni, e si esprime anche come DJ, unendo capacità tecniche e una profonda passione per l’evoluzione musicale. La sua ricerca costante lo porta a reinventarsi in ogni live e produzione, spingendosi oltre i confini della musica contemporanea. 

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“I’m not sorry” è il nuovo singolo di In.Visible

L’estate è in arrivo e si porta una voglia di leggerezza che spesso trova il proprio luogo naturale nel dancefloor: con lo spirito e il fascino di una sera d’agosto, ecco il nuovo singolo di In.VisibleI’m not sorry

Dopo il remaster di Exotic White Alien, ecco il nuovo brano  che consente a In.Visible di effettuare una virata decisa verso sonorità disco. 

Il brano è risultato di una produzione condivisa con collaboratori storici di Andrea Morsero:  

Gianluca Manini è in cabina di comando per l’ennesima volta producendo e mixando la traccia. 

Daniele Catalucci (Alias Duncan Tucano e membro storico dei Virginiana Miller) ha magistralmente suonato il basso. 

Max Paparella (già con Morsero, Manini ed I Clan of Xymox nel remake di Can’t get you out of my head di Kylie Minogue) ha masterizzato e finalizzato il prodotto , licenziandolo per la sua etichetta Screaming Cockatiel Records

Luca ‘Bittì’ Cirio (new entry nella In.Visible family) dei Nasby & Crosh, band indie milanese, ha coadiuvato Morsero nella produzione in studio delle voci. 

Il risultato è un brano dal respiro leggero, sospeso tra poetica sonora e groove:  

Volevo che I’m not sorry fosse il racconto della mia vita da dj e che parlasse del respiro delle brezze di fine estate, degli incontri a tarda notte, delle parole tra sconosciuti che raccontano le proprie storie, di due persone che ballano alle luci dell’alba in un danceflloor deserto ormai. 

È il mio personale tributo a quell’universo che mi ospita da tanti anni e dal quale ho imparato a conoscere le dinamiche di leggerezza di cui necessitiamo come individui, come fonte di sopravvivenza con la voglia di raccontarsi senza pregiudizi. 

Musicalmente ho voluto addentrarmi nel territorio della nu disco e della scena francese anni 90 e 200, ispirandomi ad i Daft Punk di Random Access Memories, i Justice e l’Imperatrice: Four on the floor e basso funk, un po’ di Philly sound, condito con la magia psichedelica del Fender Rhodes”. 

Nell’ottica della commistione tra arti, la cover è l’opera VIRTUAL LOVEdell’artista contemporanea Giulia Ranzanici (aka ReginaQueen), già con Morsero nella performance corale LACRIME D’ARTISTA e che ha il dono di sintetizzare alla perfezione il carattere del pezzo, con chiari rimandi alla pop art e tratti grafici in puro stile 80s 

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IN.VISIBLE è il progetto solista di ANDREA MORSERO (musicista, DJ, performer piemontese). Pubblica il primo album autoprodotto HAVE YOU EVER BEEN? nel 2014, prodotto registrato e mixato da LELE BATTISTA (La Sintesi – Morgan – Violante Placido, etc.)  

Il disco riceve ottimi attestati dalla critica musicale e viene proposto in diversi palchi italiani prestigiosi. Nel 2016 esce il singolo PEOPLE ARE STRANGE, arrangiamento del classico pezzo dei DOORS, che apre la strada a IN.VISIBLE verso il mondo della new wave italiana e gli offre la possibilità di esibirsi live a Berlino nel febbraio 2017, aprendo così la via verso sinergie con realtà artistiche della città e dando la giusta dimensione internazionale al progetto. 

Nel novembre del 2016, MORSERO entra in studio per registrare il secondo disco EXOTIC WHITE ALIEN, continuando la collaborazione con Battista. Il disco viene mixato da PAOLO IAFELICE (Fabrizio De Andrè, Ligabue, Stewart Copeland, Silvestri, Casino Royale, etc.)  

Il disco segna una svolta rispetto al precedente, inserendo, pur mantenendo fede alla matrice synth elettronica del progetto, speziature orientaleggianti e psichedeliche.  

Il disco esce nel gennaio 2018 per Prismopaco Records (Self Distribuzione – Believe Digital) e raccoglie da subito consensi di critica e di vendita. Spinto dal video di SENSATION girato per le strade di Berlino. 

Dopo una serie di concerti che portano IN.VISIBLE nuovamente su palcoscenici europei (su tutti il Synthetic Snow Festival di Mosca), a maggio 2020 è tempo di un nuovo remake: CAN’T GET YOU OUT OF MY HEAD di Kylie Minogue , con l’importante featuring della band icona dark wave dei Clan of Xymox.  

A febbraio 2021 arriva THE SUBTERRANEA SESSIONS, album di reworks con collaborazioni artistiche internazionali (l’attrice Mariaelena Masetti Zannini, Alphamay, TC75) anticipato dal singolo FINGERS, prima prova di MORSERO nel ruolo di regista.