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Internazionale

“Sinestetica” è il nuovo disco di Freddo

É in uscita venerdì 17 novembre 2023 su tutte le piattaforme digitali il nuovo album del progetto Freddo, un disco che prova a dare una personalissima definizione a una parola che non esiste: “Sinestetica“. Freddo l’ha infatti inventata per dare una forma a quella che gli piace immaginare come “l’arte della sinestesia”. La sinestesia è tecnicamente la capacità di percepire intrecciando i sensi, un’associazione espressiva tra parole pertinenti a diverse sfere sensoriali.

Avventurandomi dentro ogni parola ed ogni immagine di queste canzoni sono arrivato alla convinzione che dentro ognuno di noi può segretamente formarsi un’immagine interiore nuova e distinta pur partendo da mondi sensoriali diversi.



SCOPRI IL DISCO:
https://open.spotify.com/intl-it/album/39C7ORAF1dOhLM3oWq4l7P?si=5K8w7dzPRMepmJJcmv9l2Q 

FREDDO: vocals, guitars, keys, synths, percussions, electric bass, mandolin, oud.
Gianluca Amabili: lead guitar on “Sinestetica Morale” + “Sinestetica (Reprise)”
Silvio Capretti: Additional Synths (Incontroluce + Bugie)

Written, produced and mixed by Fred Portelli at Manor Road Studio, London UK.
Mastered by John Davis and Felix Davis at Metropolis Studios, London UK
Mixing supervisor: Silvio Capretti (Tinygoats – IT)
 

In ogni brano l’artista crea immagini più che storie, e si accorge della dualità che condiziona ogni essere umano.  Spesso la spiritualità e la sensualità si presentano insieme in ogni nostro pensiero e a noi resta solo di scegliere. Niente di più sbagliato! Bisogna invece sentire, come si fa nella meditazione. Freddo approfondisce la ricerca testuale e sonora arrivando a capire che tutti siamo in grado di sentire su più livelli:  questo ci da la possibilità di percepire diversi punti di vista insieme, e vivere quindi più vite contemporaneamente.
 

“Vorrei che questo album aiutasse chi ascolta a risvegliare i sensi, quelli alti o profondi insieme a quelli più carnali e materici.”
 

Dopo un anno passato dietro e dentro la composizione di Sinestetica insieme all’album esce anche la netta consapevolezza di Freddo che l’unione della vita sognata alla vita vissuta sia assolutamente possibile e auspicabile per tutti. Nella produzione viene utilizzato un tappeto elettronico retrò su cui l’artista imposta strutture pop riconoscibili e strumenti organici e reali. È un disco nato al buio e sussurrato, poi vestito di energia da drum-machine e chitarre registrate di notte a tutto volume. Freddo utilizza italiano ed inglese come fa nella sua vita di tutti i giorni, ed è proprio da uno scantinato londinese che viene fuori questo mix sonoro e grafico che mescola in modo molto naturale i colori delle radici italiane all’atmosfera britannica.



BIO:

Fred Portelli e’ un musicista/produttore italiano che vive e lavora a Londra da 20 anni. Vanta collaborazioni con Labels e artisti internazionali come Peter Gabriel, Beyonce, Level42 e molti altri. Nel 2019 il progetto “FREDDO” che racchiude tradizione cantautorale italiana e sound internazionale sotto un’unica grande idea di musica.

In bilico sulla linea sottile che divide queste due identita’ nasce il profilo di un artista sensibile e profondo che tocca con pennellate di parole temi personali ed emozioni condivise. Nel 2023 Freddo e’ alle prese con il secondo Album “SINESTETICA”, si sposta verso sonorità piu’ elettroniche senza abbandonare la vena cantautorale e le chitarre, arricchendo il suo mondo di riferimenti anni ’80 e ’90 tra Battiato e Depeche Mode, CSI e la new wave inglese.

SINESTETICA e’ il racconto delle vite possibili, ogni canzone e’ un piccolo quadro surrealista che incita che ascolta ad unire e scambiare i sensi (sinestesia) e ad abbandonarsi ad un flusso di pensieri e note quasi come una sintetica meditazione guidata. Di “Sinestetica” possiamo già ascoltare 5 brani: “Francamente”, “Segni del Sempre”, “Incontroluce”, “Rainbow” e “Radio Distrazione”. Singoli estratti dall’album in uscita il 17 Novembre. Dalle chiacchierate in diretta con Red Ronnie ai collegamenti con numerose radio locali italiane, FREDDO ha fatto parlare, riflettere ma anche ballare.

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Internazionale

Le 5 cose preferite di Casablanca

Fuori dal 8 novembre “Non solo qui ed ora”, il secondo disco di Casablanca. Nove canzoni che raccolgono la crescita umana e creativa dell’artista. L’album è stato anticipato dai singoli “Skin” e “Indietro”, brani che fin da subito hanno riscosso l’interesse del pubblico. “Non solo qui ed ora” è impossibile da etichettare sotto un genere preciso. Casablanca scrive testi da cantautore italiano ma li accompagna con melodie jazz e soul mescolate a sonorità elettroniche. Il risultato è un qualcosa di inatteso, fuori dal comune, ma che sa farsi amare.

Il disco si apre con “Consciousness overture” dove la musica elettronica fa da padrona, ma già dal secondo brano “Cose Magiche” le melodie cambiano e deviano verso un mix tra jazz e pop. La bellezza di “Non solo qui ed ora” è che ogni brano riesce a sorprendere l’ascoltatore presentando sfumature diverse, ma mantenendo un fil rouge comune alla base. “Indietro”, ad esempio, è un altro brano molto particolare dove il soul incontra l’elettronica attaverso suoni che ricordano un canale televisivo che non funziona.

Noi volevamo saperne di più, e come sempre siamo partiti dalle sue 5 cose preferite.

La sperimentazione, non solo musicale, è alla base del mio pensiero. Mi permette di scoprire, di attraversare e di ampliare i limiti, le sensazioni e le capacità. Questo mio secondo disco, “Non solo qui ed ora”, come gli ultimi due anni della mia vita, si è basato molto su questo concetto: sulla conoscenza di nuovi luoghi, spazi e tempi, fisici e personali. Sperimentare mi permette di uscire da me stesso, per imparare qualcosa di nuovo, per poi tornare a casa con un bagaglio emotivo ed esperienziale indubbiamente più importante.

La spazialità del suono è una delle cose che più rappresenta la mia concezione di produzione musicale. Creare, appunto, degli spazi, degli ambienti sonori dove ogni elemento possa avere la sua giusta nicchia ma che, nel contempo, possa relazionarsi agli altri, creando un’armonia di incastri e direzioni.

Il Jazz è sicuramente una grande fonte di ispirazione per me. I suoi strumenti tipici, come ad esempio i fiati o il contrabbasso, sono molto presenti nella mia musica. Sono molto influenzato soprattutto dal jazz più sperimentale ed anche dal nu jazz, proprio per l’interesse alla fusione e alla scoperta di nuove combinazioni.

L’attitudine derivante da questo genere che più cerco di trasferire nelle mie produzioni è indubbiamente quella dell’improvvisazione. Non solo nei live, dove il mio sassofonista o il mio chitarrista si muovono liberamente fra le note più svariate, ma anche nei dischi. Questo tipo di approccio è alla base della mia idea creativa.


Il Rhodes è uno degli strumenti principali della mia produzione. Il suo suono può essere molto avvolgente ma anche un po’ aspro, se necessario, e riesce a risultare sempre attuale e contemporaneo, se mescolato ad atmosfere stilistiche influenzate da vari generi. Il microcosmo interiore per quanto riguarda la scrittura è fondamentale, e non solo sul piano testuale. La composizione della mia musica avviene attraverso un processo di analisi interiore, introspettiva: si basa sull’indagine delle esperienze, dei sentimenti, del vissuto. Fare musica per me significa studiarmi e scoprirmi. Cercando poi di tradurre in suono, ambienti e parole quello che sento.


Il microcosmo interiore per quanto riguarda la scrittura è fondamentale, e non solo sul piano testuale. La composizione della mia musica avviene attraverso un processo di analisi interiore, introspettiva: si basa sull’indagine delle esperienze, dei sentimenti, del vissuto. Fare musica per me significa studiarmi e scoprirmi. Cercando poi di tradurre in suono, ambienti e parole quello che sento.

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Pop

Cosa c’è nella camera di Freddo

É uscito venerdì 17 novembre 2023 su tutte le piattaforme digitali il nuovo album del progetto Freddo, un disco che prova a dare una personalissima definizione a una parola che non esiste: “Sinestetica“. Freddo l’ha infatti inventata per dare una forma a quella che gli piace immaginare come “l’arte della sinestesia”. La sinestesia è tecnicamente la capacità di percepire intrecciando i sensi, un’associazione espressiva tra parole pertinenti a diverse sfere sensoriali.

Noi per conoscerlo meglio ci siamo fatti portare a casa sua, ed ecco cosa ci ha mostrato.

Would John approve?

Ho un rapporto molto controverso con lo shopping, specie con gli abiti. Compro quasi esclusivamente roba usata perche’ ha già vita dentro e diciamo che esco a comprare solo quando arriva la “chiamata”. In sostanza visualizzo qualcosa, ci penso, ci ripenso, e quando sento che mi e’ vicina vado.. Nello specifico abbiamo una pelliccetta sintetica bianca stile John Lennon, dopo averla sognata per un po’ un bel giorno dal bus 29 ho visto questa meraviglia triste e sconsolata dentro la vetrina di un Charity Shop. Ci siamo guardati negli occhi, ed ora e’ con me.. 29.99 Sterline ben spese. Mi ha anche accompagnato nel video di Francamente, il primo singolo dell’album. Brilliant!

Ritratto di famiglia

Questa piu’ che un solo oggetto e’ un ritratto di famiglia. Visto che dormo poco (e la musica e’ un business crudele) cerco di usare la meditazione per far quadrare il cerchio. Palo Santo e sage che brucio per meditare sono la certezza che si puo’ staccare dal mondo, specie la mattina presto prima che inizi il traffico del giorno. Provo a inondarmi di silenzio, legno o foglie bruciate e spesso mi riporta indietro a qualche vita fa.

Il Mostro

Questo dramma matematico in bella vista che occupa quasi tutto un muro di una stanza e’ il calendario gigantesco che ho costruito un anno fa con carta e tape. Mi ha accompagnato nella programmazione dell’Album con tutte le scadenze, le uscite dei singoli, i video, i mix, le parolacce, e gli obbiettivi da seguire per 12 lunghi mesi. Mai fatto prima, e’ stato un oggetto difficile da gestire, ma averlo li davanti mi ha allontanato dalla disordinata spontaneità con cui spesso si fa arte insegnandomi una disciplina e una tenacia di cui oggi sono abbastanza fiero. Piu’ che un calendario e’ stato una montagna da scalare. Provate a programmare un anno intero..e’ un’avventura pazzesca.

Il mandolino di Constance

Amo gli anziani e le cose vecchie. Quando ho visto questo meraviglioso strumento di fine ‘800 su Marketplace non potevo sapere che dietro ci fosse Grace, una gentile signora inglese che mi avrebbe sottoposto ad un lungo ed empatico test di domande su una poltrona Chesterfield davanti ad una tazza fumante di Earl Grey.. Voleva conoscermi per sapere se lo strumento potesse “migrare” verso di me dopo essere stato per tanti anni nelle mani gentili della vecchia zia Constance appassionata di mandolini. Esame superato! Il timbro cristallino e’ ora spesso nelle mie produzioni, e anche in questo Album in uscita ho mescolato con piacere il suono di Constance con synth, chitarre elettriche e qualche 808.

Click!

Chiudo la carrellata con una parte importantissima della mia vita che tengo sopra la testa mentre dormo: una delle mie stampe fotografiche. Si perche’ la fotografia non e’ solo un lavoro per me ma e’ anche una parte imprescindibile del mio fare musica: i principi fondamentali sono gli stessi che si usano per scrivere, comporre e produrre canzoni. Si cerca e si inquadra un soggetto, e poi si ferma nel tempo vestendolo di una sensazione, dandogli o togliendogli luce. Questo sopra e’ parte di una serie scattata ai Palazzi rossi di Val Melaina a Roma dove De Sica giro’ Ladri di Biciclette. Mi mette estetica pace e mi ricorda sempre chi sono...

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Comunicato stampa

“La Tecnica del Doppio”, la prima avventura dei GATE66

Fuori dal 27 ottobre “La tecnica del doppio”, il primo singolo del duo GATE66 in collaborazione con Elena Cataneo. Un brano spaziale dal sound futuristico.

Il primo sguardo nel mondo di questo duo di viaggiatori spazio temporali che dopo il loro viaggio nel passato hanno deciso di raccontare le loro avventure attraverso la musica.

La tecnica del doppio” ha un sound elettronico, dance che prende il meglio di altri generi come il trip hop e R&B per creare qualcosa di diverso dal solito. Una melodia coinvolgente che ha lo scopo di togliere il problemi del mondo. Una valvola di sfogo e un desiderio di leggerezza.

GATE66 vogliono alleggerire il peso del mondo con la loro musica e il primo brano ne è fin da subito una dimostrazione.

“La tecnica del doppio è una canzone sulle identità, la propria e quella desiderata, alla ricerca l’una dell’altra, spesso in contrasto e, raramente, come per magia sovrapposte”,così il duo descrive il proprio brano.

ASCOLTA SU SPOTIFY https://open.spotify.com/intl-it/album/4MTO2BavFuXrRNwDbiXneO

https://www.instagram.com/gate66_club/
https://www.youtube.com/@Gate66_club

Biografia

I GATE66 sono Bruno J e L’uomo Stokastico. Due allegri e spensierati produttori musicali e viaggiatori spazio temporali. Provenienti dal 2096 hanno deciso di tagliare la corda della loro epoca e tornare nel passato, nei nostri anni 20.

Le loro avventure e le loro esperienze sono diventate musica. Avventure sonore che viaggiano tra elettronica e space nudisco! 

I GATE66 raccontano il mondo d’oggi con occhi diversi, con lo sguardo di un bambino. Non sono qui per cambiare il passato, ma sono qui per studiarlo, per rimanerne affascinati.

Il 27 ottobre 2023 pubblicano il loro primo singolo “La tecnica del doppio”. La prima di tante avventure sonore!

Il futuro è alla Blade Runner e non alla Star Trek!

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Comunicato stampa

“Sal Rinella e le Pallottole” pubblicano il loro EP di debutto Storie, dubbi e nicotina

Anticipato dai singoli Milano e Zuccheri e nicotina, Sal Rinella e le Pallottole pubblicano il loro EP di debutto Storie, dubbi e nicotina, in uscita venerdì 17 novembre su Ammonia Records. Il disco vede sette tracce di stampo punk rock all’italiana, caratterizzate da ritornelli trascinanti e immediati, riff di chitarra spumeggianti e testi che riflettono sia gli anni complicati da cui veniamo tutti sia una presa di coscienza sul mondo e su come affrontare la vita.

“Ho registrato l’EP interamente in casa, luogo in cui ho vissuto tappato, imprigionato a lungo, composto per scappare dai miei problemi”, spiega Sal Rinella. “Tutto ciò è paradossale se si pensa che per fuggire serve spazio, nuovi orizzonti e magari staccare dalla routine. Io li ho trovati nella scrittura, nel dialogo con me stesso, nel riconoscimento dei miei difetti, tristezze e storie che oggi vivo come pregi. L’EP è stata la migliore terapia che potessi intraprendere, senza trascurare quelle scientifiche; mi ha riportato alla luce del giorno e a esplorare nuovamente il mondo e i rapporti esterni con un rinnovato punto di vista.

La tracklist di Storie, dubbi e nicotina:
1. Milano
2. Un dubbio
3. Zuccheri e nicotina
4. Non c’è più niente da fare [cover di Bobby Solo]
5. PanDorom
6. Solamente storie
7. Dedica

Ascolta Storie, dubbi e nicotina
https://open.spotify.com/intl-it/album/0lq53JFrLSDAJdHI2GcaRu?si=2J8rztjzS0Sm_Zt1wIk7ng

Sal Rinella e le Pallottole presenteranno il nuovo EP dal vivo nei prossimi mesi:

4 novembre @ Chez Art, Piacenza
19 novembre @ Barrio’s, Milano
9 dicembre @ CSA Baraonda, Segrate (MI)
25 dicembre @ Joshua Blues Club, Albate (CO)
27 dicembre @ Rock’n’Roll Club, Milano
3 febbraio @ Lo Stige Stugge, Codogno (LO)

Musica, testi e registrazione di Sal Rinella
Suoni e mix di Alessio “LeX” Mauro presso LM Recording Studio, Reggio Calabria

BIO

Sal Rinella nasce nella provincia milanese, in uno di quei paesi dell’hinterland distante poco meno di 7 km dal confine cittadino ma che appare così lontano dalla città e le sue regole. In età preadolescenziale, grazie allo skate e alla “controcultura sportiva” che rappresentava allora, Sal incrocia il punk rock a cui si lega e che gli dà ancora più motivo di desiderare uno strumento che ancora però non poteva permettersi: dovrà infatti aspettare qualche anno perché possa recuperare l’imitazione di una Strato e mettere insieme il primo gruppo di sognatori scordati.

Il momento arriva al liceo con la nascita dei Berenice Beach. Il trio in breve tempo registra un demo seguito da un 7” uscito per Tre Accordi Records, che li porta a registrare un secondo 7” per Aggressive Noise e un full length per Mad Butcher, etichette tedesche che daranno la possibilità alla band di girare l’Europa. Nel pieno dell’attività della band, Sal lascia per dedicarsi a un nuovo progetto, i Viboras, con cui a distanza di poco tempo entra in studio per registrare il primo demo, poi riregistrato e distribuito globalmente quando la band viene messa sotto contratto da Ammonia Records. Le “Vipere” hanno realizzato fino a oggi sei album.

Approfittando di una pausa di riflessione del gruppo, Sal Rinella fonda i Cavaverman, trio dedito alle sonorità horror punk con cui sfoga tutto il suo amore per il genere producendo due LP e un EP che, grazie al passaparola, verranno distribuiti in Spagna e Germania. Da due anni circa è entrato a far parte dei Rubber Room, energetica party punk band con cui gira senza sosta tutti i club d’Italia e con cui ha realizzato un album autoprodotto. Sal Rinella e le Pallottole è il suo nuovo progetto solista, con un EP d’esordio intitolato Storie, dubbi e nicotina uscito il 17 novembre 2023 per Ammonia Records, anticipato dai singoli Milano e Zuccheri e nicotina, e accompagnato da un’intensa attività live.

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Comunicato stampa

“Stefano” è il nuovo singolo de Le Vite Degli Altri

Dopo il singolo d’esordio Come fai, uscito a ottobre, Le Vite degli Altri pubblicano il loro nuovo brano intitolato Stefano venerdì 17 novembre 2023, in distribuzione Artist First. Il singolo sarà contenuto nel primo EP del gruppo, in arrivo a inizio 2024, ed è un’ottima rappresentazione della musica del quartetto, fatta di chitarre impetuosamente malinconiche e vocals passionali, a tratti urlati, in un sound che tiene insieme sensibilità alternative rock, assalti post-hardcore e introversione emo.

Il testo racconta una serie di cose che il protagonista avrebbe voluto poter dire al sé stesso di parecchi anni fa e che decide invece di dire a Stefano, il quale diventa una figura quasi virtuale, maschera di una vita qualsiasi.

Chi è Stefano è presto detto: “nel 2019 stavo lavorando ad un giro di chitarra in drop C che riusciva a tenermi incollato ore a suonarlo perché mi ricordava vagamente il suono delle onde in lontananza, racconta il cantante e chitarrista Federico Di Maggio. “Mi preparo quindi per farlo sentire agli altri e fissiamo le prove per il pomeriggio del 13 maggio. Il mattino del 13 maggio 2019 decide però di venire al mondo mio nipote Stefano rubando la scena al mio povero riff. Da lì abbiamo deciso all’unanime che qualsiasi cosa diventasse quel pezzo si sarebbe comunque chiamato Stefano”.

Ascolta Stefano: 
https://open.spotify.com/intl-it/track/4x2ujpyYo1aKwZY2VdY3i2?si=81f252cea27948f9


https://www.youtube.com/watch?v=4odCgebVAoU

Le Vite degli Altri suoneranno dal vivo nelle prossime settimane:

4 novembre @ Bloom, Mezzago (MB) (con Umberto Emo e Yngst)
25 novembre @ Rock’n’Roll Club, Milano (con Ricche le Mura)
28 novembre @ Circolo Gagarin, Busto Arsizio (VA) (con Out)
16 dicembre @ Centro Internazionale di Quartiere, Milano (con Trincea e Frana)

CODICE ISRC: ITIWE2301100

si autorizza utilizzo per trasmissione radiofonica

Autore: Federico Di Maggio
Compositori: Alessio Carlone, Jacopo Colaianni, Federico Di Maggio, Flavio Alessandro Peverelli 

BIO

Le Vite degli Altri sono Alessio Carlone, Federico Di Maggio, Jacopo Colaianni e Rebecca Giannotti. Nati e cresciuti con il cuore immerso nell’alternative rock e i piedi ancorati all’hinterland milanese, dal 2018 urlano storie di vite sicuramente più interessanti delle loro. Dopo aver ricevuto un ottimo riscontro dal vivo, condividendo il palco con artisti quali Atlante, Alosi e Umberto Emo, nell’autunno 2023 pubblicano il loro primo singolo Come fai, nel quale sonorità shoegaze, post-rock e tratti di emocore si mischiano all’interno del background alternative rock. All’interno dei loro testi spicca una ricerca incessante per il vissuto delle persone e per i sentimenti e le emozioni che i rapporti con gli altri ci portano a vivere. Le Vite degli Altri parlano di chiunque voglia sentirsi chiamato in causa.

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Pop

Cosa c’è nella camera di Marcos

É uscito venerdì 17 novembre 2023 su tutte le piattaforme digitali il primo disco solista di Marcos, musicista e autore, già noto per il suo ruolo in diverse formazioni (Seven Jay, Laika Vendetta, Hoka Hey). Questo EP dal titolo “Gradi di libertà“, è un disco personale, sentito e stratificato di influenze che partono dall’alternative rock, un nuovo capitolo e un nuovo inizio per l’italo brasiliano Marcos Cortellazzo, che nel titolo richiama un concetto di Statistica, intesa come scienza. Il gioco del Tris spiega infatti al meglio i gradi di libertà: ogni casella vuota rappresenta una “libertà” e a mano a mano che viene presa una scelta (X/O), le possibilità per l’avversario si riducono. Nel gioco, chi ci sfida crea dei vincoli tramite le sue scelte, lasciando a noi sempre meno spazio di movimento. Questo accade anche nella vita!

Per conoscerlo meglio, abbiamo deciso di farci portare a casa sua. Ecco cosa ci ha mostrato.

Qui tutto è iniziato. Mio zio, una mattina di non so che giorno del settembre 1993, se ne stava nel salotto di mia nonna a suonare la chitarra. Questa chitarra! Fu un attimo, un lampo, fui catapultato in un qualcosa che andava oltre il concreto, e che non solo si abbandonava all’emozione momentanea, ma la superava e mi diceva “questo è quello per cui sei nato”. Sembrerà altisonante, ma è così per il me di 9 anni. Tanti anni dopo, a Imola, mio zio mi chiese di fermarmi a salutarlo, perché ero di passaggio. Mi regalò questa stessa chitarra. La sera in cui la portai a casa, rimasi a fissarla per ora senza dire niente. Ancora oggi, quando creo, di solito lo faccio con lei.

Un quadro della mia ragazza. No, non sono uno romantico. Lei lo sa. Però quando vidi questo quadro, con i colori di Majin Bu, mi attrasse subito. La bellezza non va spiegata, è così e basta, non ha un significato preciso. Non per forza. Amo circondarmi di quadri in casa, ne avrò altri trenta almeno, ma questo per me è diverso, osa con un colore e ne va fiero. Semplice ma definito. Sa benissimo chi è, questo mi trasmette. Il suo nome è Big Babol.

Caratteristica principale del mio studio casalingo, dove lavoro ai brani, è l’estremo disordine di carte nei periodi creativi. Potresti capire facilmente se sono in una fase creativa, dalla quantità di fogli svolazzanti nel mio studio. Anche dai post-it ripiegati nel mio portafoglio, a dirla tutta. Quando finisco un disco, o comunque sono meno creativo, l’ordine riappare piano piano.

Sono tornato ad essere un lettore vorace da qualche tempo, leggo più libri contemporaneamente non per un’estrema intelligenza, ma semplicemente perché le cose che leggo, danno il La a mie personali osservazioni. Quindi metto in pausa spesso i libri, li cambio, li riprendo. Sono una fonte inesauribile di ispirazione, per me, come persona, e a cascata anche per i temi che finiscono nelle canzoni. Spinoza però l’ho scelto appositamente per la foto, è una sorta di esempio di vita, di pensiero. Solo Ayrton Senna è riuscito a darmi le stesse percezioni che trovo in Spinoza. Due persone dedite al loro Daimon.

Ataraxia. 

Spaccai la mia prima chitarra classica in un impeto da bambino, non ricordo perché. La carriera non finì li, per il mio compleanno mio padre e mia madre mi regalarono questa. Che lascio così apposta, senza corde, rovinata. Questa chitarra è un quadro, un monito, l’ho portata in Brasile, quando avrei potuto avviarmi ad una carriera nel mondo del turismo. La vedo un po’ come la compagna che mi consigliò di lasciar perdere quella strada, che mi avrebbe allontanato dalla musica, nonostante allettanti offerte di lavoro. Di certo sono più felice così, senza carriera, ma con la felicità sotto le dita e dentro al corpo. Vederla, mi ricorda il mio lato imperturbabile, quando si tratta almeno di saper scegliere tra la musica ed il resto. 


 

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Domani esce il nuovo EP di Miele dal titolo “Una (1000Nessuna)”

É in uscita venerdì 17 novembre 2023 il nuovo disco di Miele, un nuovo capitolo dal titolo “UNA (1000Nessuna)“. Un EP multiforme, che si stratifica di generi ed influenze e risulta inevitabilmente autobiografico, un disco che nasce dall’urgenza di mettere ordine, ma che rivela che vita e ordine non possono andare d’accordo. Miele rivela e accetta così finalmente i suoi molti volti, in questo viaggio semplice e complesso allo stesso tempo, dove ogni singola canzone finisce per essere indispensabile per tutte altre

Nel processo che ha portato a questo disco, è stata la musica stessa a pretendere un costante alternarsi di suoni e silenzi, di respiri e poi di tuoni, di semina e di raccolta, così è Miele in queste canzoni, che chiedono pace e non sempre la ottengono, che provano a fare ordine senza riuscirci troppo spesso, finendo inevitabilmente per rivelare le tante sfumature che abitano dentro ogni essere umano. Canzoni che ci ricordano che alla fine anche la vita stessa è fatta di suoni e di silenzi, che a volte è normale sentirsi quasi niente, perché in fondo l’incoerenza è uno stato naturale del nostro viaggio, al quale nessuno può sottrarsi. 
 

Quante volte ti senti così distante da ciò che credevi di essere? 
Nel “non mi riconosco” ho trovato tante versioni di me che mi hanno sorpresa, a volte spaventata, altre incoraggiata.



 

Prodotto da Dwarf, mix e master di Ivan Antonio Rossi
Scritto e composto da MieleFrancesco Pietantozzi, Peppe Milia e Donato Emma

Svegliarmi” è stato co-scritto da Miele e Nava


Hanno partecipato alla realizzazione del disco: Donato Emma (drums), Peppe Milia (guitars),
Antonio Quinto Moscato (bass, synth bass), Sabrina Fiorella (backing vocals), Giuliano Lecis (Piano),
Raffaele Stefani (rec. voci), Matteo Strocchia Marco Servina (Visual/fotografia).
 

TRACKLIST

Fantasmi (intro)
Il senso di colpa
Speranza
Interminabile
Vergogna d’infanzia
Resistenza
Violenza 
Svegliami (ft. NAVA)
Balla con me


BIO:

Sono le radici e il movimento, controsenso e al tempo stesso legame, 
a far da collante tra tradizione e innovazione, 
sonorità vintage ed elettronica, musica d’autore e musica “leggera”. 
La contraddizione è l’elemento chiave presente nella musica della cantautrice.

 

Siciliana di nascita, Milanese d’adozione.

Nel 2016 partecipa al Festival di Sanremo tra le nuove proposte con il brano “Mentre ti parlo”, singolo estratto dall’EP d’esordio “Occhi” e nello stesso anno si esibisce al concerto del Primo Maggio in Piazza San Giovanni a Roma con il singolo “Questa strada”.

Nell’estate del 2016 suona nelle principali piazze d’Italia con il suo “Occhi Tour” e apre inoltre il concerto di Francesco De Gregori presso il Teatro Antico di Taormina e quello di Alvaro Soler in occasione del “Cous Cous Fest” di San Vito Lo Capo (TP)

Nel 2016 riceve il Premio M.E.I. come miglior giovane di Sanremo 2016.

Nel 2020 viene decretata vincitrice della XXXI edizione di Musicultura e si aggiudica il premio come “miglior testo” con il brano “Il senso di colpa”. Ha da poco completato la produzione del nuovo album “UNA (1000Nessuna)” in uscita venerdì 17 novembre.

https://www.instagram.com/miele.ig/

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“Possibilities”, il singolo d’esordio degli Elmoor

Fuori dal 27 ottobre “Possibilities”, il primo singolo degli Elmoor. Una band che sembra venire direttamente dal Regno Unito, ma che invece è italiana al 100%. Melodie alternative rock abbracciano il british pop dei grandi artisti portando una ventata di novità. Chitarre taglienti e una voce graffiata ci portano in un mondo infinito di possibilità.

Il tema centrale del brano sono le possibilità che si dipanano nel corso della vita. Eventi Improbabili che ci portano verso mete inaspettate e insolite. Un sound che si apre con un pizzico di malinconia esplode poi in un’energia carica di speranza.

“Il brano esamina come ogni situazione che la vita ci offre abbia in serbo infinite diramazioni, anche imprevedibili e insperate. L’idea nasce da alcuni episodi poco probabili verificatosi nel mondo. 

Nel testo si fa riferimento ad esempio ad alcuni proiettili esplosi in guerra che collidendo a mezz’aria si fusero insieme (una probabilità su un miliardo), o di come un bambino cieco riuscì a trovare e cogliere fra tanti fiori proprio un quadrifoglio”.

Così gli Elmoor descrivono il proprio brano.

ASCOLTA SU SPOTIFY: https://open.spotify.com/intl-it/album/3beenb9Hb3VgL3ba735jjN

https://www.instagram.com/elmoor_band/
https://www.facebook.com/profile.php?id=100087178827623
https://www.youtube.com/channel/UCDrg93URU5quYkNTZ7PIMQQ

Biografia

Gli Elmoor sono un alternative rock band di Treviso pronta a rompere le regole per essere semplicemente se stessi. Senza etichette e preconcetti.

La band nasce dall’incontro di Nicola Marton (Batteria) ed Enrico Salerno (Chitarra) con Francesco Maciocia (Chitarra, Voce e Testi) nel Febbraio 2020, formazione completata solo dopo un anno e mezzo con l’arrivo di Pietro Galanti (Basso).

La musica si discosta da qualsiasi tipo di riferimento temporale e politico. I testi descrivono riflessioni sulla vita quotidiana della società moderna ed insieme alla musica cercano di ricreare un sentimento di consapevolezza e riscatto. Istintività e spontaneità sono i concetti alla base delle composizioni.

Ad ottobre 2023 gli Elmoor presentano il loro primo singolo “Possibilities”. Quest’ultimo è stato utilizzato all’interno del film indipendente “Sola Nina” di Massimo Libero Michieletto.

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“Cattedrali per principianti” è il nuovo singolo dei Varanasi

Esce venerdì 10 novembre 2023 su tutte le piattaforme digitali (in distribuzione Believe Digital) il nuovo singolo del progetto Varanasi dal titolo “Cattedrali per principianti“. Un nuovo capitolo che segue il precedente singolo “Lucy” per la band che nasce dalle ceneri dei Japan Suicide e che prosegue il suo percorso verso un nuovo album in uscita quest’autunno in collaborazione con l’etichetta I Dischi Del Minollo, qui convivono influenze che derivano dal cantautorato rock italiano degli anni Novanta e vibes di oscurità post-punk.
 

Nelle arcate riverberano ipotesi: maledirai, riderai, ritornerai? Storia di un matrimonio, di un fallimento annunciato o di un’impresa, di malinconia e illusioni, come si conviene. Onda su onda, incedere incerto, finale aperto.

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https://open.spotify.com/intl-it/album/4fiKv7ZX1eZjxnS5a7MutM?si=FmLFTFIeSCuACuUjjl4UXw

Grafica copertina – Luca Paolucci
Fotografie Varanasi – Giordano Torreggiani

BIO:

Varanasi nasce nel 2019 in seguito alla decisione della band di ritenere concluso il loro percorso come Japan Suicide, dopo dieci anni di attività e quattro LP pubblicati, tre dei quali negli ultimi cinque anni, e diversi concerti all’estero, con un progetto legato all’amore per il periodo post-punk. La band oltre a sonorità cupe e aggressive ha sempre dato spazio a sfumature diverse, già mostrate nei lavori passati, per questo ha deciso di costruire un progetto più coerente sotto questo punto di vista, insieme all’uso della lingua italiana. Il primo lavoro è l’EP omonimo “Varanasi”, in collaborazione con VolumeUp. Nel Luglio 2021 la band è stata selezionata per la partecipazione alla trasmissione di Rai Radio Live – Ticket to ride.