Esce venerdì 18 novembre 2022 in distribuzione Artist First “Texas Ravioli“, il singolo di debutto di Nebbia, moniker del cantautore Matteo Bonavitacola. Il primo pezzo di Nebbia è un mix quotidiano di synth, cultura pop e storie personali, fatto per persone sempre alla ricerca dell’altrove rispetto a dove si è. Quello di “Texas Ravioli” è solo il primo capitolo di un disco in uscita a fine anno, un brano dedicato a chi ama ballare su note tristi, è cresciuto con i film degli anni Ottanta interrotti dalla pubblicità, cibo cinese e locali in provincia.
Sei in un giapponese all you can eat, aspetti una persona che non arriva. Intanto ti guardi intorno e capisci che quello non è proprio il tuo posto. Tra gente che si crede Cracco o Vincent Cassel, l’unica cosa che puoi fare è essere diverso.
Noi non abbiamo saputo resistere, e gli abbiamo chiesto di fare un giro in camera sua.
1: Cartonato da 1 metro di Fonzie regalato a una festa di compleanno, ora sembra sia pronto ad esibirsi live
2: Gufo con cappello da pescatore giapponese regalatomi al mio all you can eat preferito, con la scusa di portarlo a mio nipote ma l’ho intascato io
3: Cartello di ritorno a casa fatto in onore di un crostaceo e in comic sans
4: Un pensiero al cane dei marò, lasciato a casa mentre loro erano in India in prigione, senza bisogno di ulteriori spiegazioni
Esce martedì 29 novembre 2022 in distribuzione Artist First il singolo di debutto di Ivandal titolo “Come Beethoven“. Un nuovo capitolo che si inserisce nella scena underground milanese, un nuovo progetto, quello del cantautore atipico Ivan Sossan, che ci regala un brano per chi ama le feste malinconiche e le serate in cui “ci dobbiamo spaccare“. Il brano racconta dunque in maniera autoironica la generazione di fine anni ’80 e inizio ’90, ormai disincantata e disillusa e sempre meno al passo coi tempi.
Ivan Sossan, noto semplicemente come Ivan, è un musicista e cantatuore italiano. Si avvicina al mondo della musica da bambino attraverso lo studio del pianoforte e in età adulta intraprende lo studio del canto. Dalla collaborazione con Giuseppe Ferdinando Zito, cantante dei Jaspers, nasce una un progetto artistico solista che porta all’uscita del primo singolo dal titolo “Come Beethoven”.
Esce venerdì 9 dicembre 2022 per Another Music Recordings “Locked in a circle“, il nuovo singolo del songwriter Milo Scaglioni: un nuovo capitolo che ci accompagnerà alla pubblicazione del suo secondo album in uscita questa primavera, a sei anni di distanza dal precedente disco di debutto “Simple Present“.
“Locked in a circle” è un brano che, pur mantenendo l’inevitabile matrice britannica che già conoscevamo, in parte abbandona l’oscurità e la nostalgia psichedelica in cui ci aveva fatto condotto Milo Scaglioni, concedendoci qui un nuovo loop musicale che esplora sentimenti quali lo smarrimento di fronte all’amore, e la paura di perderlo, e descrive la gabbia quotidiana in cui ci rinchiudiamo, lasciandoci con un messaggio tuttavia positivo: “out of the circle/ made your escape/make it better every day”. Questo brano è la prefazione del nuovo (secondo) romanzo di formazione musicale firmato dal menestrello che ama la psichedelia (come lo ha definito XL Repubblica nel 2017): “Port Nuveau“, questo il titolo del nuovo album in uscita all’inizio della primavera del 2023 per l’etichetta parigina Another Music Recordings
Mentre “Simple Present“ si ispira alla psichedelia dei tardi anni 60 e al cantautorato di autori come Elliott Smith e Nick Drake, la sua seconda raccolta di canzoni in inglese,“Port Nuveau“, spazia in una direzione più ecclettica, abbracciando mondi sonori che partono dall’intimismo di una canzone come “Sketches in the sand” e arrivano all’urlo di un pezzo come electric shush, passando attraverso brani dalla psichedelia alla velvet undrerground, per poi virare verso un Richard Ashcroft del primo periodo solista e ripartendo per un viaggio in treno dalla Francia all’Olanda, nella storia di un amore da nouvelle vague raccontata in from Paris to Amsterdam.
Autore: Milo Scaglioni Compositori: Milo Scaglioni, Angelo Di Mino
Milo Scaglioni: voce e cori, chitarra acustica/ elettrica Angelo Di Mino: archi, tastiere Enrico Gabrielli: flauto traverso Roberto Dellera: cori Roberto Dragonetti: basso Antonio Leta: batteria e percussioni
BIO:
Milo Scaglioni è un songwriter, un musicista e un insegnante di inglese.
Originario del nord Italia, ha raggiunto l’età adulta a Manchester, nel nord dell’Inghilterra dove ha risieduto per dieci anni prima di trasferirsi a Milano dove ora vive e lavora. Muove i primi passi nel mondo della musica suonata imparando a suonare il basso da autodidatta. Negli anni suona con diverse band sia in Inghilterra che in Italia e parte in tour con artisti del calibro di Jim Noir, The Beep Seals, Jennifer Gentle, Dellera e Sonic Jesus, suonando in Gran Bretagna, negli Stati Uniti, in Francia, Danimarca e Italia. Ha trovato la propria voce di autore con “Simple Present”, il suo disco di debutto, che riceve ottime recensioni anche dalla stampa britannica.
Nel 2023 uscirà il nuovo album “Port Nuveau“. Decisamente fondamentale qui è stato il ruolo del produttore e polistrumentista Angelo Di Mino (piano, tastiere, archi) e la possibilità di lavorare senza scadenze presso il Blackstar studio di Milano, che ha garantito il tempo necessario a porre grande attenzione sugli arrangiamenti e sul suono. L’album è per metà registrato dal vivo e include tra i musicisti Roberto Dragonetti al basso (Nic Cester, Marracash), Antonio Leta alla batteria e percussioni Valerio Mina al basso su “It’s not over“.
La presenza di Enrico Gabrielli (Calibro 35, 19’40’’, Esecutori di metallo su carta) al flauto (“Locked in a circle“) e al sassofono (“Electric shush“, Shaking“) e di Roberto Dell’era (Dellera, The Winstons, Afterhours) ai cori “(Locked in a Circle”, “It’s not over“) completano con il loro prezioso contributo a “Port Nuveau“, un album nato con l’ambizione di poter approdare in un nuovo porto musicale e non.
“Drawing sketches in the sand” è il primo singolo tratto da Port Nuveau ed è uscito l’8 Aprile 2022. Il 9 dicembre esce il nuovo singolo “Locked in a circle“, il secondo singolo.
Esce venerdì 25 novembre 2022 “novembre“, il nuovo singolo di problemidifase, moniker che nasconde il progetto solista di Samuele Zenti. Un nuovo capitolo che ci accompagna per mano verso le giornate più corte dell’anno, il freddo e la nebbia della pianura padana in tardo autunno, quando tutto comincia a farsi bianco e l’orizzonte è sempre più vago e indistinguibile. In questo scenario viene raccontata una fase di un rapporto fra padre e figlio che, tra incomprensioni e paura del futuro, farà maturare ad entrambi la consapevolezza che per convivere pacificamente e volersi bene è importante accettare le differenze e i difetti dell’altro.
“novembre” è dream pop su cassa dritta, è Bon Iver, sono i Sigur Rós, i Beach House, intrappolati in un intimo cantautorato da ascoltare sotto le coperte mentre fuori fa sempre più freddo.
NOVEMBRE – RELEASE PARTY (w/ full band) venerdì 25 novembre 2022 @ Altrove (VR), dalle 21.30
Problemidifase è un contenitore di immagini, sensazioni ed emozioni tipiche del periodo post-adolescenziale. Un calderone in cui si mischiano le paure legate alla crescita personale e ai rapporti con gli altri. Piccole fotografie di specifiche dinamiche, legate ognuna ad una specifica fase della vita. Musica spontanea, non sempre esplicita nella forma ma con un obiettivo preciso: raccontare un certo tipo di disagio personale, sperando che qualcuno ci si possa riconoscere e che, auspicabilmente, riesca a sentirsi un po’ meno solo.
BIOGRAFIA
Si dice che due onde periodiche sono in fase se raggiungono contemporaneamente i massimi dello stesso segno e gli zeri. Se tale situazione non si realizza si dice che le onde sono fuori fase. Come possiamo quindi comprendere e risolvere i problemidifase? È importante attivarsi per chiedere un aiuto di tipo psicologico quando il disagio non è più inquadrabile come derivato da una “normale” fatica di crescere ma assume forme più importanti.
Chiedete aiuto subito se vostro figlio:
– ascolta musica Alternative Folk, Emo o Dream Pop – prende lezioni di chitarra ambient su YouTube – continua a ripetere “non è solo una fase”
CURRICULUM ARTISTICO
Samuele Zenti nasce nel 1998 in provincia di Verona e cresce con il sogno di diventare uno scrittore. Quando ha 14 anni lascia tuttavia da parte la scrittura, comincia a studiare basso elettrico e ascolta più musica possibile, passando dall’Hip Hop al Metal e dalla musica Ambient all’elettronica più sperimentale. Dal 2012 al 2016 suona il basso in gruppi Metalcore e Pop Rock locali e contemporaneamente si diverte a fare il DJ alle feste organizzate con gli amici. Nel 2017, portando comunque avanti esperienze come bassista e seconda voce in vari progetti nel veronese, Samuele impara a suonare la chitarra da autodidatta e comincia a sperimentare la scrittura musicale, unendo le sue due principali passioni.
Nell’estate dello stesso anno, grazie all’amicizia con Cristian Volpato, produttore e polistrumentista vicentino, si ritrova al SAE Institute di Milano per registrare il suo primo singolo “By The Lake” e un riarrangiamento di “Forget It” di Getter e Oliver Tree, collaborando con i produttori Weero e Epco. Dopo aver conosciuto Mario Vallenari (XO Publishing) e dopo uno scambio di opinioni e consigli, Samuele comincia a scrivere anche in italiano e, dopo un anno e mezzo di lavoro, nel 2019 rilascia da indipendente il suo primo LP “There’s No Easy Way” un concept album prodotto da Simone Laurino e Cristian Volpato pieno di collaborazioni e ospiti.
Dopo l’uscita del disco e qualche live in acustico, Samuele decide di fare squadra fissa con Cristian, con cui arrangia e produce i nuovi brani, e con dei musicisti veronesi (ex Marvin The Droid): Jacopo Secondo alla chitarra, Federico Gozzi alle tastiere e Daniele Padovani alla batteria. Una volta formata la squadra e ormai scritto e registrato il primo EP, decide di creare un progetto a sé stante, che non porti più il suo nome ma che sia un’estensione della sua personalità artistica. Nasce così nell’autunno del 2021 il progetto “problemidifase”.
É uscito da pochissimo “Milano“, il nuovo singolo di Leanò. Un tormento elettronico di parole che raccontano una rottura, sullo sfondo di una città che continua a scorrere, nonostante tutto. Un omaggio alla città della cantautrice, un nuovo capitolo autunnale dedicato a chi fa molti aperitivi, ma si sente comunque solo, un brano sentito che mette in relazione il carattere di una città e quello di due persone che ne rappresentano due sfaccettature. Questa canzone nasce dopo una separazione che ha coinciso con l’ennesimo abbattimento di un giardino milanese: il parco Bassini.
Eleonora Pisati, questo il nome secolare della cantautrice che emerge senza troppa fatica dall’underground delle mille pubblicazioni che finiscono su Scuola Indie, ma che poi raramente rimangono nella memoria è il percorso naturale eppure immenso che le abbiamo visto fare dai tempi di Tempio, il suo EP di debutto uscito in un ormai distante, seppur complicato, 2020. Dove la chitarra acustica era un elemento fondamentale di canzoni dal sapore popolare, che vedevamo su sfondi di mare e tramonti, oggi abbiamo le atmosfere sommerse di un tappeto elettronico misurato e metropolitano. Milano ha finalmente il suo inno malinconico di chi si è stufato di soffrire, dovendo sorridere all’ennesimo aperitivo.
Dove prima avevamo Notte, una nuova rottura e tormenti, Sabbia Nelle Tasche, l’amore di un estate lontana, e nuovi balli su dolori passati, oggi Leanò dimostra la sua versatilità immensa: cantautrice, amica, confidente, cantante, musicista, da localini in centro, da club e da ore piccole. I sentimenti meritano di esser allontanati dalle scogliere e dai paesaggi da cartolina, e di esser portati in città. Grazie per averlo fatto!
Esce venerdì 25 novembre 2022 “dalle guance in giù“, il nuovo singolo di MVR, moniker che nasconde il progetto solista di Virginia Bisconti. Un nuovo capitolo che parla di quella sensazione che si prova guardando negli occhi una persona che ormai è parte del tuo passato e pensare che non sta più a te alleggerirle la tristezza, che il tuoruolo verrà preso da qualcun altro e, in fondo, va bene così.
La chitarra fa quasi da culla a tutti gli altri strumenti, comparendo e scomparendo creando un ambiente indie folk per lasciar spazio alla voce. I silenzi giocano un ruolo fondamentale in questo brano, così come in ogni discussione fra due persone che si sono volute bene.
Scritto e prodotto da MVR Add. Prod.: Pierfrancesco Speziale Mix e master: Bess Recording Studio, Montesilvano (PE)
Fotografia: Francesca Florindi Assistente fotografia: Giuseppe Cassano Stylist: Federico Massimi
BIO:
MVR è un progetto musicale di Virginia Bisconti che nasce dall’esigenza di sfogare in parole ed in musica la malinconia del disagio, che non è tristezza ma una condizione con cui lei, in primis, ha imparato ad accogliere senza il desiderio di distruggerla. Nel 2020 si diploma presso il Conservatorio di Pescara in Canto Pop (triennio); presso lo stesso conservatorio sta attualmente preparando la tesi per il diploma biennale in Canto Pop.
Nel 2019 ha frequentato il Centro Europeo Tuscolano di Mogol, diplomandosi presso lo stesso, e ha partecipato all’iniziativa “House Of Europe” presso il Conservatorio di Pescara, che l’ha portata a collaborare con artisti, compositori e musicisti provenienti da tutta Europa.
Nelle sue canzoni, Virginia cura sia la parte della scrittura che quella della produzione, cercando di dare un vestito personale e coerente ad ogni brano.
Il suo primo EP in lavorazione, “feste per i vivi”, racchiude 5 brani che parlano della normalità vista dagli occhi di chi in quella normalità non ci si trova, passando da relazioni andate male e finendo con un viaggio che le ha fatto capire quanto è importante andar via da ciò che ti fa sentire al sicuro solo per ritornarci con occhi diversi.
Torna venerdì 25 novembre 2022 il progetto di Casx (che si legge Casper), moniker di Arianna Puccio, con un nuovo singolo dal titolo “Posso tenerti con me“, questa volta vantando la collaborazione con Forse Danzica.
Dopo i precedenti singoli “Seminterrati” e “Fammi male“, sempre in distribuzione Stage One, Casx si muove attraverso la scena underground di Milano, affondando e si stratificandosi di influenze dark e alternative e parlando a una generazione dimenticata: quella che ha vissuto Myspace e le band chiuse nei garage, quella esclusa dai bonus e quella che, di base, torna a casa ubriaca e non sa che cosa fare in futuro. Casx, ci riporta ad uno dei momenti più belli del film Casper, perchè “Posso portarti con me” è una citazione che ha segnato tutti i figli degli anni Novanta.
Ho voluto usare una delle citazioni più famose perché penso sia il riassunto dell’affetto incondizionato che si può provare per una persona, qualsiasi sia il ruolo che questa ricopre nella tua vita. Come Casper ho cercato per gran parte della mia vita di tenermi stretta tutte le persone che ammiravo, stimavo o amavo; ho cercato di ancorarmi a queste persone in maniera spasmodica, tutt’oggi faccio enormemente fatica a lasciare andare. Le persone per me sono importanti in quanto persone, non in quanto ruoli che ricoprono e, come tali, ci sono persone che vuoi che facciano parte di ogni tuo momento per renderlo completo. É una canzone sull’amicizia, sui legami indistruttibili.
Arianna Puccio, in arte Casx (classe 93), è una cantautrice italiana. Nata in mezzo alla musica: padre musicista e insegnante di musica, madre insegnante e organizzatrice di eventi, e zio sassofonista, prende lezioni di canto e danza sin da piccola. Si laurea in cinema e in seguito in web marketing, lavorando da prima come grafica e in seguito come art director per i cantanti, fondando nel 2020 “Studio Cemento”. Scrive da quando è piccola, prima diari, poi blog, pensieri e infine canzoni. Nel 2020, grazie alla collaborazione con Matteo Rizzi, frontman dei Forse Danzica, comincia a lavorare alla musica e alle produzioni del suo progetto, rifinito poi in studio da Davide Foti. La sua musica unisce sonorità che vanno dal post-punk allo shoegaze, respirando influenze come Joy Division, The Smiths, Nirvana, Editors, Daughter e tanti altri. Arianna, come “Casper, The Friendly Ghost” da cui il nome d’arte, racconta la paura di essere invisibili e la difficoltà di volersi bene. Nelle sue canzoni parla ai nostalgici, agli amanti del cinema, delle serie tv, della musica, ma sopratutto a chi almeno una volta si è sentito inadatto o pieno di difetti.
Esce il 18 novembre 2022 per l’etichetta italo-tedesca Rubik il primo album degli Icona Cluster dal titolo Isteria di massa. Il disco è stato realizzato con la collaborazione di produttori differenti (Natty Dub e Riccardo Rinaldi) per esplorare ambienti musicali alternativi ed eterogenei. Tutti i brani sono stati scritti durante e dopo il periodo di pandemia del 2020/2021 e i generi che vanno a toccare l’album sono principalmente hiphop, rock e funk soul.
“Isteria di massa nasce dal vuoto che la società ha creato dentro di noi, un vuoto riempito di tecnologia e ipocrisia che inevitabilmente ci trascina nell’ironia e nella malinconia. Lo scontro generazionale che non finirà mai, la velocizzazione dei ritmi di vita, il rapporto morboso con la tecnologia e la sensazione di libertà apparente che offre, sono le basi sulle quali è stato costruito l’album”
Gli Icona Cluster nascono nel 2020, nel pieno della pandemia globale, periodo che ha portato ciascuno dei membri a riconsiderare la propria posizione nel mondo. Ciò li ha spinti a voler dire la propria sulla società in cui viviamo tramite la musica.
Il gruppo si compone di 6 elementi: Mattia elmi (voce), Gianluca Arcesilai (chitarra), Daniele Cristani (basso), Manuel Goretti (tastiere), Giovanni Tamburini (tromba), Antonio Rapa (batteria).
Ogni membro apporta influenze più o meno diverse, che però convergono in un agglomerato sonoro compatto, con influenze dalla black music al rock. La band ha esordito con il singolo “Aspetta e vedrai” il 15 giugno 2021. Esso è stato seguito dalla pubblicazione di una serie di altri brani inediti, i quali saranno contenuti nell’album “Isteria di massa”, prodotto in collaborazione con Riccardo Rinaldi(produttore di “Arrivi e partenze”, Neffa) e Natty Dub (Funk Shui Project). Il disco verrà presentato al Covo Club di Bologna il 24 novembre. La band nel 2022 ha anche vinto il bando Encoder gestito dal comune di Modena, che ha fornito supporto nella produzione del disco e nella sua promozione. Durante la sua attività dal vivo, la band si è esibita sia in Italia che in Europa (Germania, Repubblica Ceca), fino ad approdare in Corea del Sud nel maggio 2022.
Fuori da giovedì 24 novembre 2022One More il nuovo EP della Black Out Band, registrato e prodotto da Christopher Bacco di Studio 2. A distanza di tre anni dall’ultimo disco e dopo un’attenta ricerca musicale, la band ci regala una raccolta di quattro tracce provenienti da universi sonori diversi ma strettamente interconnessi.
“One More è il frutto di un percorso musicale che ci ha portato dal 2019, dopo l’EP “Cosa Rimane”, a ricercare un nuovo sound e ad affrontare nuove tematiche nelle nostre composizioni. Il risultato finale è costituito da quattro brani, per noi universi sonori differenti, ma connessi: “And Mist Comes Again”, il singolo, racconta della nebbia come di una coperta che si può stendere sopra le persone e sopra le paure di ognuno di noi; “When The Fire Stops Burning”è un brano carico di rabbia e di sconforto per la totale indifferenza dell’essere umano nei confronti del cambiamento climatico; “You Fools!” ci riporta alle sonorità rock degli anni ‘70 e racconta in modo aggressivo e a tratti grottesco il passaggio delle anime dannate all’Inferno attraverso un mare in tempesta; l’EP termina con le atmosfere oniriche di “The Road Is You” in cui abbiamo dato ruota libera alla nostra creatività creando un’atmosfera che si ispirava ai freddi, desolati e “tolkieniani” paesaggi nordici”
Edoardo Cian – Chitarra, voce Giacomo Berlese – Tastiere Sebastiano Gagno – Batteria, voce Massimiliano Gagno – Basso Christopher Bacco Studio 2 – Recording and Production Giancarlo Rado – Foto copertina Riccardo Girardi – Design copertina
BIO: La Black Out Band nasce dall’incontro tra i due fratelli Edoardo Cian (chitarra, voce, armonica a bocca) e Giacomo Berlese (tastiere, piano bass, sax) e Sebastiano Gagno (batteria, voce). I tre condividono la passione per la musica fin dall’infanzia, appassionandosi ai miti del rock, dai Pink Floyd a The Who, e alle leggende del blues, da Muddy Waters a John Lee Hooker. Nel 2015 decidono di approfondire le sonorità blues, fondando la Black Out Band, con una formazione volutamente priva del basso elettrico, ispirandosi alle atmosfere ipnotiche dei The Doors. Dopo qualche anno di rielaborazione di grandi classici, scelgono di intraprendere una strada personale con brani originali, nel tentativo di far convergere la passione e la potenza comunicativa del rock e del blues con alcune sonorità pop e un’attenzione particolare alla composizione, anche grazie agli studi accademici dei due fratelli. Nel 2019 esce il loro primo Ep “Cosa Rimane”, seguito poi nel 2021 dal singolo “Nobody Can Hear You” che li porta a partecipare ed arrivare alle fasi finali del Firestone Road to The MainStage. Da marzo 2022 lavorano insieme a Christopher Bacco di Studio 2 alla stesura del loro nuovo EP e del singolo “And Mist Comes Again”.
Disponibile da venerdì 18 novembre“Din Don Dan“, il nuovo singolo di SETE distribuito da Believe e fuori per talentoliquido, realtà multiforme e cross-inclusiva che cura a 360 gradi la musica “fluida” di giovani artisti emergenti.
“Din Don Dan” è uno sfogo contro le bugie e promesse non mantenute sulla quale è costruita una relazione instabile. Le “favole” si accumulano come “un mare di polvere […] sotto al tappeto“, si agglomerano andando a formare un castello di sabbia che minaccia perennemente di crollare. La performance vocale di SETE, che canta con il cuore in mano versi affilati come una lama, così rapidi da togliere il respiro, incarna perfettamente lo spirito della canzone ed è valorizzata dal sound urban fatto di sintetizzatori taglienti e beat punchy.
“Din Don Dan è sicuramente il pezzo che ho scritto con più facilità e in meno tempo, le parole sono sgorgate da dentro come fossero sempre state scritte lì. Insieme a non poco dolore, ma a volte la musica serve proprio a questo… a sublimare uno stato d’animo che ti fa compagnia da troppo tempo. E a volte è quasi una seduta dallo psicologo, altre volte solo uno sfogo. In questo caso il confine fra le due cose è talmente sottile che io stessa non saprei riconoscerlo” (Sete)
Dopo aver raccontato la sua evoluzione personale nel singolo “IN LOOP” Sete torna con “lover”, un brano dedicato alla musica e al rapporto di amore/odio con la sua passione, SETE continua a raccontarci i suoi turbamenti e il suo personale universo sonoro in “Din Don Dan”.
CREDITS Scritto ed Eseguito da: Sete Produzione: Mark Meccoli Mix e Master: Mauro Meddi Etichetta: talentoliquido Copertina: Simone Parodi Foto di: Ottavio di Natale Distribuito da: Believe Music Italia
BIO Elisabetta D’Aiuto, in arte SETE, nasce a Roma nel 1991. Inizia a cantare, suonare la chitarra e a scrivere le sue prime canzoni sin da piccola. Dopo il liceo si laurea in canto Jazz al Conservatorio S. Cecilia di Roma e inizia a insegnare canto. Elisabetta ha suonato con varie formazioni e in molti progetti musicali fino al 2019, anno in cui decide di iniziare un progetto solista. Così nel 2020 nasce SETE e inizia la ricerca del suo sound fondendo generi diversi: è un progetto che spazia dal pop alla musica elettronica, al rap. A livello geografico le sonorità non rimangono solo in Italia, ma rincorrono anche il pop elettronico americano ed europeo. SETE è un nome semplice, che sa di ricerca continua, di coraggio e di vita. É sete di verità.