Categorie
Pop

Perdersi, trovarsi e perdersi di nuovo nella musica: alla ricerca dei simboli dei CABle21

Si dice spesso che la musica unisce, e questo luogo comune è particolarmente vero per una band come i CABle21, nata anni fa, persa e poi ritrovata a dispetto del fatto che i componenti del gruppo si trovano addirittura in Paesi diversi. Ciononostante, come pandemia insegna, la band genovese è riuscita a comunicare da lontano abbastanza da realizzare il proprio nuovo disco, “Simbolatria”, un album oscuro e intriso di new wave.

I CABle21 ri-nascono nel 2021. Dopo che molti anni fa le esigenze di una vita da costruire avevano spento le luci sul gruppo originario, due dei componenti, Gazza e Orlenz, si sono rincontrati e, pur vivendo in luoghi molto distanti tra loro, hanno deciso di rimettersi a fare musica. 

Da quel momento è stato subito chiaro che le vite e le esperienze alle spalle trovavano nella composizione dei pezzi il modo migliore di esprimersi, l’urgenza di dare suoni e parole a quello che circonda per entrare più profondamente dentro di sé e nel mondo. Le composizioni si sono susseguite di getto. 

Poi c’è stato l‘incontro con Zilva, bassista e appassionato di mixing e con lui il gruppo ha trovato un’altra sponda per avere un feedback su ciò che si produceva e la tecnica necessaria per completare i pezzi. 

Si parla di simboli e dei loro significati in un lavoro molto magmatico e vivo, articolato su undici brani, influenzato dal post punk italiano e internazionale. Suoni che arrivano principalmente dagli anni Ottanta e Novanta, con una certa profondità di risonanze ma anche di testi, che spesso sconfinano in zone più o meno fantascientifiche.

Il basso si fa sentire in modi robusti su pezzi come “La paura sulla porta”. E mentre ci si muove spesso attorno a concetti misterici, è molto poco misterioso chi siano gli obiettivi polemici di “Iraq body count”.

“Facciamo musica – dichiara la band – guardandoci attorno, facendo attenzione agli scarti e pulendoli con cura. Cercando di non interrompere il sogno”.

E infatti ci sono anche sogni nel disco, ma è difficile distinguerli dagli incubi, persi come sono in sonorità molto claustrofobiche, sottolineate da una voce sussurrata, quasi sofferente.

“Simbolatria” è un disco, per certi versi, fuori tempo, perché la sua collocazione corretta forse sarebbe in qualche decennio diverso. Ma la musica negli ultimi anni si è rimescolata talmente tanto che si fa fatica a riordinare la cronologia. E comunque è particolarmente piacevole rivivere i suoni di un passato che suona così contemporaneo.

Categorie
Comunicato stampa

“The Acrobat” è il nuovo singolo di Martina Di Roma

Esce, su tutte le piattaforme digitali da lunedì 22 maggio 2023, il nuovo singolo di Martina Di Roma, la cantautrice di Milano classe 1997 che aveva esordito a gennaio con “Bittersweet“. “The Acrobat“, questo il titolo del nuovo brano, è la storia di una persona, un acrobata, che cerca di non cadere durante tutto il suo numero, nonostante sia difficile. È una metafora che parla di quanto sia complesso rimanere in piedi quando su di un filo lunghissimo l’equilibrio viene a mancare.

Lasciatevi trasportare nel mondo a tinte pastello di Martina Di Roma, tra un pop sofisticato e malinconico e innegabili influenze jazz, dove una voce si intreccia alle note di un pianoforte, complice e magnetico. Pronti? 

 

SCOPRI IL BRANO: 
https://share.amuse.io/track/martina-di-roma-the-acrobat



Piano: Pasquale Ivan Dante Rinaldi
Contrabbasso: Nathan Francis
Batteria: Daniele Patton
Mix e Master: Flavio Cangialosi
Registrato presso Snap Studio, Vigo Meano (TN)



BIO:

Martina Di Roma è una cantante e compositrice del milanese.

Si avvicina alla musica in tenera età, attraverso la danza e il canto. Dopo aver seguito vari percorsi di studio, si diploma in canto Jazz a Milano, e frequenta il biennio di canto Jazz alla Siena Jazz University. Come solista e all’interno di ensemble suona in diversi locali e festival del milanese. Nel 2023 è in uscita il suo primo lavoro discografico come solista e compositrice, realizzando così la propria esigenza di poter esprimere sé stessa attraverso parole e musica, che la porta ad avvicinarsi alla scrittura fin da giovanissima.

https://www.instagram.com/martinadierre/

Categorie
Comunicato stampa

“L’alieno” è il nuovo singolo di Nevruz

Esce ufficialmente venerdì 26 maggio 2023 per Take Away Studios L’alieno, il brano con cui NeVRuZ è stato selezionato per la finale di Una Voce per San Marino che lo scorso febbraio ha indicato l’artista partecipante all’Eurovision Song Contest in rappresentanza di San Marino. L’alieno è un brano intenso per il messaggio e le emozioni che l’artista mette in musica, e allo stesso tempo accessibile e universale per tutti gli ascoltatori che hanno a cuore la musica fatta con l’anima.

Ne L’alieno, NeVRuZ ci dice che dobbiamo poter immaginare e sperare in una collettività migliore di quella che viviamo oggi. Un brano in cui in tre minuti l’artista ci fa ripercorrere tutta la nostra vita e in cui si giunge anche alla morte, per scoprire chi siamo e trovare magari la voce dalle stelle di chi ha fatto parte della nostra vita ma ora non c’è più. “Forse è la canzone di tutti e tutte coloro che non si sentono appartenere a questo mondo, di coloro che si sentono o sanno che semplicemente sono diversi, o forse di quelli a cui l’infanzia è stata strappata con violenza, racconta NeVRuZ.

“Un giorno mi capitò sotto gli occhi l’immagine di un bambino che avrà avuto forse 3 anni e stringeva un aeroplanino tra le braccia. Giaceva inerte ricoperto di polvere e macerie a causa di un bombardamento. Ho provato subito un senso di rabbia e disgusto per il genere umano. Mi sono detto ‘voglio dare voce a quel bambino che è morto a causa della guerra‘. L’Alieno è la sua voce che si rivolge all’umanità. Il bambino è morto, ma non è stato davvero ucciso: è diventato un Alieno perché non può appartenere al nostro pianeta che con lui è stato così crudele. Ora il suo sogno di volare finalmente si è realizzato: non guida un aeroplano come aveva sognato sulla terra, ma è diventato il capitano di una nave spaziale”.

Ascolta L’alieno: 
https://open.spotify.com/track/1ztL1H6PeL9x5AVnNQz9mR

si autorizza l’utilizzo per trasmissione radiofonica

ISRC: FR-X76-23-25938
Scritta e composta da: NeVRuZ, Francesco Landi, Riccardo Lodi

Foto: Nino Saetti
Riprese: Christian Ronconi (@christianronconi_85ph)
Foto copertina: Alessandro Scorsiroli
Regia: Nereo Bumci

BIO

Conosciuto dal grande pubblico con la sua partecipazione, nel 2010, al talent XFactor, ma già prima del talent molto apprezzato nella scena underground italiana, NeVRuZ calca prestigiosi palchi, come Arezzo Wave, Jack Daniel’s Live Tour, Heineken Jammin’ Festival e Rock in Roma. Autore di meravigliosi album, Tra l’amore e il male (Sony Music, 2010) e La casa e gli spiriti perduti (Hukapan, 2012) prodotto da Elio e le Storie Tese, in ottobre 2016 pubblica Sembra impossibile con Johnson Righeira. Assieme alla NeVRuZBAnD è attualmente in tour per Il mio nome è nessuno, terzo album della sua discografia con il quale ha vinto Sanremo Rock e il Premio Tenco nel 2018. Nel 2019 vince il Premio Bindi con il brano Ma la testa, e parallelamente inizia anche la sua collaborazione in veste di cantante special guest con gli SkiAntoS. Nel 2023, con il brano L’alieno, è selezionato tra i finalisti di Una Voce per San Marino, l’evento che designa l’artista che rappresenta San Marino all’Eurovision Song Contest.

Categorie
Pop

Cosa c’è nella camera di Proia

Giacomo Proia è nato il 31 ottobre del 1986 a L’Aquila. Come proia ha prodotto e pubblicato musica che si potrebbe definire ‘art pop’. Si può leggere di lui o ascoltarlo parlare di sé su Rockit, Rumore e Radio Popolare. È stato tra i sessanta partecipanti di Musicultura 2022. Ha pubblicato quattro o cinque anni fa il suo primo libro, Ordinari imprevisti. Ha scritto di città in mutamento, di pallone e di vacanze scadenti per le riviste La Balena Bianca, Contrasti e The Trip Magazine. Qualche suo racconto si può leggere su Pastrengo, Blam!, e Lorem Ipsum. Da poco è uscito per Saremo Alberi editore un volume scritto da lui e illustrato dalla sua compagna Ilenia Tiberti, si chiama Le canzoni italiane illustrate. È laureato forse troppe volte. Ora scrive, suona, e gestisce un ostello sul Cammino dei Briganti. Lo scorso 28 aprile è uscito su tutte le piattaforme digitali “Il Controesodo”, nuovo EP del cantautore abruzzese che è stato definito come un “un catalogo di storie”.

Ne abbiamo quindi approfittato per fare un giro a casa dell’artista per scoprire quali sono le storie che essa ci racconta:

Le foto non le ho scattate a casa mia dove sto ora, ma nella casa dove sono cresciuto.

Questa è parte della mia collezione di CD. Ho speso forse troppi soldi in cd, veramente senza sapere cosa mi attendeva ho comprato diverse porcherie. Poi ci sono molti cd masterizzati. Ho padroneggiato l’arte di masterizzare, ci mettevo tanta cura nel copiare tutti i titoli delle canzoni, nello scrivere artista e titolo album sul lato. Ora a riguardarli mi viene voglia di gettarli tutti e tenere solo gli originali. Alcuni non li ho mai ascoltati. Moltissimi cd sono rovinati, dopo aver fatto diverse gite al mare con me chiusi dentro il porta oggetti della macchina. Io non lo sapevo all’epoca che i cd non vanno ascoltati se non si vogliono rovinare. Gli artisti di cui ho più cd originali sono gli Iron Maiden, i Radiohead, i King Crimson, gli U2. 

Mia madre lavorava alla Sip, la vecchia Telecom, e l’azienda organizzava delle colonie estive per tutti i figli dei dipendenti. Io ho partecipato due volte, entrambe nell’estremo nord dell’Italia, talmente lontano che ho preso l’aereo per andare, da solo, a sei o sette anni. Sono stati degli autentici traumi, volevo tornare a casa dopo mezz’ora, ma mi attendevano quindici giorni di solitudine e attività ricreative. Ho conosciuto altra gente figlia di dipendenti Sip, per tutti è stato un trauma. Questa è una candela che ci hanno fatto fare lì, la conservo per non dimenticare tutto questo.

Questo è l’unico trofeo che ho vinto in trentasette anni di vita. Un torneo di bocce per bambini in un hotel malandato sulla riviera romagnola. Anzi un’altra volta ho vinto un orologio, in un torneo di karaoke al bar del mio paese. Avrò avuto tredici anni e gareggiavo con tutti adulti, che in parte hanno rosicato per la mia vittoria. Ma le mie interpretazioni di ‘Emozioni’ e i ‘Giardini di marzo’ meritavano il premio. 

Posso dire nella vita di aver stretto la mano a un Presidente della Repubblica Italiana. In questo caso era Giorgio Napolitano. Avevo accompagnato mio nonno, insignito dal Presidente con una medaglia al valore, per gli anni di guerra che ha passato in un campo di lavoro a Berlino, catturato dai tedeschi. Onorato di averlo accompagnato. Mi vanto di questa foto con chiunque entri in casa.

 

Una volta sono andato a Firenze con mia zia, avevo nove anni. Per ricordo ho comprato un poster della Gioconda. Mi sembrava una cosa che avrebbe accresciuto il mio status sociale. Un bambinetto con la Gioconda in camera, dove si era mai visto? La cosa mi avrebbe trasformato in una sorta di genio agli occhi degli altri. Con il passare del tempo mi sono accorto che il soggetto del quadro non faceva che fissarmi, da qualunque punto lo guardassi. Ho deciso di portarla in cantina.

Poi mia madre ha recuperato la Monna Lisa e l’ha appesa nel suo salone.

Categorie
Comunicato stampa

“Sensibile” è il nuovo album di Mike Orange

In un mondo sempre più complicato, una delle speranze possibili per migliorare la situazione è la sensibilità. E questa è proprio la risposta di MIKE ORANGE, giovane, talentuoso e spesso ironico cantautore lombardo che pubblica il proprio nuovo album, SENSIBILE.

Otto canzoni pop, anticipate dal singolo PIEDI, che si offrono a un ascolto attento ed empatico, perché parlano di realtà comuni e di sentimenti che condividiamo tutti (o quasi).

 “Questo è un disco – racconta MIKE ORANGE – che parla di cose difficili in parole semplici. O almeno ci prova. Ci ho messo un po’ di tempo per farlo perché ho cercato le persone giuste e volevo che ogni pezzo fosse come piaceva a me prima di passare al livello successivo. Come un videogioco. Il criterio è stato quello che chi collaborava ci doveva credere almeno la metà di quello che ci credo io. Per aggiungere pezzi a questa famiglia che sto creando. Amici cantautori, produttori, grafici, musicisti, giornalisti, fotografi. Siamo sempre di più. E dappertutto. Da Milano a Bergamo, a Lodi, a Latina.

SENSIBILE è il mio modo di essere. SENSIBILE è il mio coniglio Ugo, un ottimo modello della copertina, un chilo e mezzo di coccole. SENSIBILE sono otto tracce in cui ho fatto una riflessione sull’essere uomo nel XXI secolo. SENSIBILE è il mio modo di mettermi in discussione. SENSIBILE è la mia fragilità, che metto a nudo non per il pubblico ludibrio ma per far capire agli altri che si può fare senza perdere un briciolo della propria personalità, anzi arricchendola. Io l’ho fatto, voi siete pronti? Buon ascolto!”

-o-

Tutti i brani sono stati composti da MIKE ORANGE. Tutti i brani sono stati registrati, prodotti e mixati da LUCA ALFIERO presso il Loops Recording Studio di Latina (LT) tra febbraio e luglio 2022. Il master è stato eseguito da RICCARDO ZAMBONI tra agosto e settembre 2022.

Hanno suonato in questo disco: MARCO GIACOMINI (synth edroni), FABRIZIO RUSSO (pianoforte), JACOPO DE PINTO (basso), RICCARDO KERMIT(batteria), STEFANO CESARI (batteria).

Un grazie particolare e fondamentale a: FEDERICA,GIULIA, FEDERICO VILLA aka LA MILANO SEGRETA aka VILLA PSICOSI, LUISENZALTRO,NICO, BIRD, ALBERTO, MAZ, SORA, ANGELO. Senza l’aiuto di queste persone, questo disco non avrebbe mai visto la luce.

-o-

BIOGRAFIA

MIKE ORANGE è il nome d’arte di MICHELE ARANCIO, le cui radiciaffondano nel punk rock, per ascolti e esperienze musicali. MIKE ORANGE arriva dalla provincia di Milano, precisamente nella zona est nella zona di confine tra Milano e Bergamo, ma si sente di tutte perché la provincia è uno stato mentale.

Il progetto nasce nell’autunno 2018 per dare voce a una sensibilità diversa, nella direzione di atmosfere più pop, raccolte, con testi che spaziano da racconti di vita personale a riflessioni più o meno profonde sulla vita, sulle relazioni e sui rapporti tra le persone. L’atmosfera che ne risulta è quella di un pop rock fresco, con pochi fronzoli, con testi che cercano di cogliere il senso del proprio mondo nei piccoli gesti quotidiani e in storie che apparentemente appartengono alla biografia dell’autore, ma che all’occorrenza possono anche toccare sentimenti universali.

Dopo i primi singoli, PARIGI BERLINO RITORNO e #15AGOSTO, che permette a Mike di partecipare a molti eventi anche di rilevanza nazionale (SANREMO ROCK, FESTIVAL DI SAN NOLO) nel febbraio 2021 esce il primo EP del progetto, ARANCIO (MPC Records). Composto da cinque tracce, definisce meglio il suono dell’artista e raccoglie numerose recensioni dalle testate di settore (ROCKIT, INDIE-ZONE, TRAKS), interviste e nell’estate 2021 il cantautore affronta un tour di una settimana in centro Italia, tra il Lazio e le Marche.  

– o –

CREDITS

 RIVOLTA

Voci, chitarre, tastiere e clarinetto: Mike Orange

Basso: Jacopo De Pinto

Batteria: Riccardo Kermit

Assistente alla produzione (synth e droni): Marco Giacomini

PIEDI

Voci, chitarre, tastiere, shaker e diamonica: Mike Orange

Basso: Jacopo De Pinto

Batteria: Riccardo Kermit

Assistente alla produzione, synth: Marco Giacomini

PARCO

Voci, chitarre, tastiere, shaker e diamonica: Mike Orange

Basso: Jacopo De Pinto

Batteria: Riccardo Kermit

Assistente alla produzione, synth: Marco Giacomini

ALCOL

Voci e chitarre: Mike Orange, Luca Alfiero

Basso: Jacopo De Pinto

Batteria: Riccardo Kermit

MOSTRI

Voci e chitarre: Mike Orange

Basso: Jacopo De Pinto

Batteria: Stefano Cesari

Assistente alla produzione (archi): Marco Giacomini

Pianoforte: Fabrizio Russo

SCOTCH

Voci e chitarre: Mike Orange

Basso: Jacopo De Pinto

Batteria: Riccardo Kermit

ESCORT

Voci, chitarre, tastiere: Mike Orange

Basso: Jacopo De Pinto

Batteria: Riccardo Kermit

Assistente alla produzione, synth: Marco Giacomini

COSE CHE VOLEVO DIRTI

Voci e chitarre: Mike Orange

Basso: Jacopo De Pinto

Batteria: Stefano Cesari

Assistente alla produzione, droni, synth: Marco Giacomini

Cori: Maz, Nico, Bird, Manu, Paolo, Federico, Alessio

– o –

TRACK-BY-TRACK

La sensibilità è l’attitudine a ricevere impressioni attraverso i sensi. È una particolare predisposizione a risentire gli effetti anche più insignificanti di una condizione affettiva ed emotiva. Una persona sensibile è incline, per natura o per educazione, a recepire stimoli di carattere intellettuale, emotivo, etico o estetico. È una persona che segue e valuta, con sensibilità e consapevolezza, fatti e valori.

SENSIBILE è il secondo disco di MIKE ORANGE, che dopo l’esordio del 2021 (ARANCIO, MPC Records), propone otto nuove tracce a cavallo tra l’indie pop, il cantautorato e le influenze rock che sono diventate la sua cifra caratteristica. I testi raccolgono riflessioni, dichiarazioni di intenti, nostalgie e racconti. SENSIBILE parla di fragilità, ma non è un libretto di istruzioni. A tutti è capitato di non sentirsi a posto con se stessi almeno una volta nella vita, e condividerlo ci fa sentire sicuramente meno soli.

Questo disco è stato prodotto grazie agli amici di Gasterecords che ne hanno stampato le copie a Loop studio che ne ha curato la distribuzione digitale

RIVOLTA, CR

Quando cominci una cosa nuova hai sempre una strada davanti a te – ma sei indeciso, non sai dove andare e non la vedi. Ti sembra di camminare sempre nella stessa direzione, ma vuoi qualcosa di nuovo, che ti sorprenda. Al tempo stesso, nei processi creativi di qualsiasi tipo, è importante seguire un percorso stabilito, e talvolta l’errore diventa la nuova via che stai percorrendo. Non ti dare per vinto, fatti accarezzare dalla speranza, rischia con una nuova esperienza, un nuovo lavoro, un nuovo disco. E non preoccuparti se non arriverai da nessuna parte: quello che sei non te lo ruberà nessuno. Alla peggio, andrà come sempre.

PIEDI

Volevo agitare il mondo intorno a me, mi sono trovato scombinato io. Forse è questo che significa diventare grandi: parti per cambiare tutto e alla fine ti adatti alle cose che hai costruito intorno a te. Ero un grande, brillante, tutto quello che mi veniva in mente lo facevo, e mentre tutti si lasciavano ingannare da questo lato, in me cresceva quell’oppressione che ti schiaccia finché i piedi finiscono al posto della testa. Se c’è una soluzione, io non l’ho ancora trovata. Quello che è sicuro è che nel frattempo non ho nemmeno imparato a montare le librerie IKEA.

PARCO

Non promettermi che vieni a trovarmi quando suono: rischio di farmi delle aspettative e convincermi che sei come tutte le altre persone, che mi dicono sempre che verranno a vedermi suonare e non lo fanno mai. E non dirmi che devo imparare a contare più su di me, ormai so bene che da solo non ce la fa nessuno, nemmeno l’eremita più convinto. Se vogliamo volare dobbiamo fare in modo di avere un motore che funziona, che ci porti lontano. Chi vola senza pensare poi cade rovinosamente. Ora sono stanco di discutere con te, vado al parco a riposarmi e a dare un senso diverso alle tue parole.

 ALCOL

Io che sono sempre in ritardo, che non reggo più l’alcol, che vado troppo veloce, che parlo da solo. Sono fragile, cosa ci posso fare? Resisterò a tutte le intemperie del tempo, alle domande su chi sono e dove stia andando. Perché la cosa importante non è essere perfetti, ma capirsi e tollerarsi nei propri difetti. Per stare meglio per noi. Alcol è una canzone sulla fragilità e sul fatto che le imperfezioni alla fine sono le cose più belle.

MOSTRI

A volte i piccoli problemi possono diventare così grandi da diventare mostri, se non li affrontiamo. Mostri è una canzone che parla di una relazione di coppia adulta, che fa i conti con la vita di tutti i giorni e dove bisogna trovare il tempo e lo spazio per scegliersi tutti i giorni. Solo così anche il gesto più convenzionale può diventare rivoluzionario – perché è realmente autentico.

SCOTCH

Siamo stati insieme per tanto tempo, e così come era entrata nella mia vita di sorpresa, altrettanto improvvisamente, se ne era andata. Sentivo la sua presenza ovunque, e non sono stato tanto bene. Ma qualcosa dovevo fare. E dopo una settimana ho preso un po’ di coraggio e sono uscito a ricominciare la mia nuova vita, per curare il mio cuore a pezzi. Non sarà come prima,  e mi rendo conto che è solo una distrazione e che durerà il tempo che durerà – ma per ora va bene così.

ESCORT

Fare la patente a 18 anni vuol dire tante cose. Per me che sono nato e cresciuto in provincia voleva dire autonomia, emancipazione e libertà. Mi sono sentito il re del mondo quando mio padre mi ha lasciato le chiavi della sua Ford Escort Blu. Ci accompagnavo gli amici, andavo alle prove e caricavo la macchina per i concerti con la mia prima band. E avevo anche una ragazza. La macchina, all’occorrenza, diventava un salotto dove poter avere la propria intimità sotto le stelle. Molto romantico, ma solo per necessità. A Milano si chiama camporella, a casa vostra non so come la chiamate, ma sicuramente ha un nome.

COSE CHE VOLEVO DIRTI

Anche io ho avuto l’ansia e la paura di non farcela, te la leggo in faccia. Lo so che pensi che adesso non può capirti nessuno, ma fidati che tutti abbiamo avuto un momento così. Credimi, è davvero importante che tu parli con la tua paura: non puoi sconfiggerla, ma può diventare la tua migliore amica. Soltanto così può riassorbirsi. Tornerà e farà meno male. Fidati.

Categorie
Comunicato stampa

Nebbia rilascia il remix di “Texas Ravioli” a cura dei Venus In Disgrace

É in uscita da lunedì 22 maggio 2023 su tutte le piattaforme digitali la nuova versione remix (a cura dei Venus In Disgrace) di “Texas Ravioli“, il singolo di debutto di Nebbiache ha anticipato il suo primo disco pubblicato a dicembre in distribuzione Artist First. Nebbia è il nuovo progetto solista di Matteo Bonavitacola, un contenitore fatto di synth, atmosfere anni ‘80 e neon tra i capannoni: l’hanno definita new-wave padana.
 

SCOPRI IL BRANO: 
https://NEBBIAVenusinDisgrace.lnk.to/TexasRavioli

 

Sei sempre in un ristorante giapponese all you can eat. Stai ancora aspettando una persona che non arriva, ordinando troppe portate. Ma stavolta l’atmosfera è più dark, il beat più cupo. Basterà un raviolo per far ritornare l’allegria? Questa è Texas Ravioli remixata dai Venus in Disgrace.

BIO: 

Nebbia è nato nel mezzo della Pianura Padana. Nel mezzo degli anni 80. Gli è quindi sembrato normale avere questo nome e ispirarsi ai capannoni illuminati al neon. Dopo aver passato una vita a suonare come Johnny Cash, continua a portare le camicie country ma ha scambiato le chitarre con i sintetizzatori. Di notte sogna Manchester e i Joy Division, di mattina quando si sveglia vorrebbe essere king della balera.

@nebbiamusicale
@venusindisgrace_frontemare

 

Categorie
Pop

Cosa c’è nella camera dei Palinurus

Palinurus sono una band di Varzi, paese nell’Oltrepo pavese, composta da Fabio Bergamini, Andrea Matti, Paolo Balzarini e Carlo Emanuele Dirotti. Formatosi nel 2013, il gruppo pubblica nel 2017 il primo album “Fame di niente”, registrato e prodotto da Simone Sproccati, proponendo come singoli i brani “Testa bassa” e “Secondo cervello”. Questa uscita dà vita a una serie di esibizioni dal vivo, dapprima nei locali limitrofi, e successivamente nel nord italia. Dopo anni di tregua, complice anche la pandemia, nel 2023, sempre col supporto di Sproccati presso il Crono Sound Studio, realizza il secondo lavoro in studio anticipato dal singolo “Philippe Petit” e da “E’ tutto grigio”, uscito lo scorso 27 aprile.

Per l’occasione, ci siamo autoinvitati a casa di Fabio Bergamini e ci abbiamo curiosato un po’ per conoscere meglio questo progetto musicale:

Ciao, sono Fabio dei Palinurus e vi faccio fare un giro dentro e fuori da casa mia.

Il primo oggetto è un quadro acquistato ad un concerto di Colapesce nell’ormai lontano 11 novembre 2015. Lo spettacolo era arricchito dalla mano di Baronciani che durante l’esibizione disegnava in tempo reale, proiettando sullo sfondo queste bellissime opere.  Ha un valore affettivo particolare perché oltre a ricordarmi una bellissima serata, ogni volta che lo guardo mi riporta a quel posto magico dove abbiamo suonato e assistito a moltissimi concerti: SpazioMusica a Pavia, che aimè è stato chiuso, un posto che rimarrà per sempre nel nostro cuore.

Il secondo oggetto è in realtà una raccolta di disegni che ho realizzato durante il lockdown. In quel momento suonare e provare a disegnare era uno dei pochi modi per riuscire ad evadere da quella situazione. Sono disegni improvvisati che raffigurano la band e alcune nostre canzoni.

Il terzo oggetto è uno stereo completo (giradischi, lettore audio cassette e radio) dell’Akai degli anni ’80. Mi è stato regalato da un amico di mio nonno e da quel momento fa parte dell’arredo. Essendo cresciuto con il lettore cd e l’mp3 in tasca, purtroppo non ho una grande collezione di dischi ma la sua presenza in casa è sempre stimolante e credo che prima o poi rimedierò facendomi una collezione di dischi del cuore. 

Il quarto oggetto è la cassetta all’interno. L’ho ereditata con lo stereo.

Il quinto oggetto è un Fiat Ducato che prima delle serate e nei periodi di tour tenevo fuori da casa, ci veniva gentilmente prestato per i live da un nostro amico (fino a che non lo ha purtroppo venduto). Sembrerà banale, ma eravamo molto legati al “nostro” furgone e mi sembrava doveroso salutarlo, forse per l’ultima volta. Ciao Tenebra, ti vogliamo bene ovunque tu sia.

Categorie
Comunicato stampa

“Le mie giornate” è il nuovo singolo de La Ragazza Dello Sputnik

Esce venerdì 19 maggio 2023 su tutte le piattaforme digitali (in distribuzione Artist First) il nuovo singolo de La ragazza dello Sputnik dal titolo “Le mie giornate“, un nuovo capitolo per il progetto di Valentina Zanoni nato nel 2021. Questo nuovo brano, che ci avvicina alla pubblicazione di un album, si costruisce su una produzione pop à la Stromae e un testo dai contenuti densi e contrastanti rispetto alla costruzione musicale. Il concetto fondamentale è che si deve continuare a ballare su ciò che si vuole ottenere, fare rumore, muoversi oltre gli schemi nei quale siamo chiusi per dar voce al proprio bisogno. Ascoltare, accettare, dimenticare.
 

SCOPRI IL BRANO: 
https://laragazzadellosputnik.lnk.to/Lemiegiornate

 

Scritto da: Valentina Zanoni e Federico Sali
Prodotto da: Murato 
Mix e Master a cura di: Emanuele Mattozzi
Distribuzione: Artist First
 

BIO:

La ragazza dello Sputnik è il progetto da cui rinasce, nel 2021, Valentina, con l’ep d’esordio ‘Kiku’. Il progetto prende vita grazie a Murato, gruppo di produzione di cui la stessa artista fa parte, e dopo anni di scrittura e musica Valentina costruisce un percorso di ricerca di un’identità sempre più definita e originale, con il desiderio di dar voce alla sua interiorità, lasciando spazio alla sperimentazione e alla ricerca musicale. Esce il 17 marzo 2023 il nuovo singolo ‘Capirai’ che anticipa un nuovo progetto discografico.

https://www.instagram.com/sputnikgirl/
https://www.instagram.com/murato.pnt/

Categorie
Pop

Cosa c’è nella camera de Larossi

É uscito martedì 25 aprile 2023 per Gelo Dischi (e in distribuzione Believe) il singolo di debutto del progetto Larossi, un brano che posa uno sguardo delicato sui rapporti sociali e di coppia, ponendosi dal punto di vista della parte più fragile. Il fil rouge che unisce questi argomenti è la timidezza che contraddistingue l’approccio alle differenti situazioni, un atteggiamento che spesso viene scambiato per debolezza. Da qui nasce il titolo “Mani sudate” che racchiude in una reazione fisica incontrollabile uno stato emotivo. Con questa canzone Larossi vuole sottolineare il primato delle emozioni ed il diritto di ogni persona ad esternarle e farne una bandiera di orgoglio. 
 

É uno scenario metaforico dove l’emotività porta la persona a considerarsi inadeguata e a sentire tutto in maniera più profonda e accentuata. Queste stesse sensazioni si ritrovano anche nel rapporto di coppia con la speranza che chi ci sta vicino riesca ad andare oltre e vedere in ognuno di noi il lato più bello. Con la frase “ma che ne sanno loro pensano sia tutto facile” che ritroviamo nel ritornello, Larossi fa riferimento al giudizio e alla mancanza di empatia nei confronti di chi nel suo percorso deve a suo malgrado affrontare delle difficoltà. Nonostante l’importanza di queste tematiche Larossi riesce attraverso una scrittura con sfumature ironiche a rendere il brano fresco e piacevole all’ascolto.

Noi, per conoscerla meglio, siamo stati a casa sua!

Lampada a sale. 

Questo magnifico oggetto è vicino al mio comodino, adoro guardarlo la sera prima di andare a letto mi trasmette calma e serenità.

Lavagnetta, fonte d’ispirazione. 

Da piccola avevo il terrore della lavagna, poi con il tempo invece ne ho sentito la necessità, infatti per scrivere i miei testi quando ho delle idee appunto tutto sulla lavagnetta, una parola chiave o un semplice disegno e da lì poi parte tutto.

“Non siamo mai troppo grandi per avere un peluche in camera”

Questo peluche l’ho vinto ad una fiera! Quando ero piccola ho giocato a Basket e quando andavo alle fiere vincevo sempre qualche peluche e questo è rimasto il mio preferito.

Il cielo in un quadro. 

Questo è un quadro che mi ha regalato un mio amico pittore. La sua casa è decorata con opere appese ad ogni parete. 

Un giorno mi disse: “ ti vorrei regalare un quadro, prendi tu quello che preferisci”  ed io mi sono innamorata subito di questo.

“Minerali che mania”

Adoro i minerali e quando visito posti nuovi e vedo delle bancarelle ho la forte tentazione di acquistarne uno. Qua potete vedere delle diverse tipologie di Agata, non mi interessano molto le sue proprietà, i fogliettini illustrativi li ho persi tutti o chissà in quale cassetto sono finiti. La mia è una attrazione ne rimango affascinata un po’ come la gazza ladra con i gioielli.

Categorie
Comunicato stampa

Fuori il video di “Onlyfans” di Gustavo, il nuovo singolo

Disponibile dal 19 maggio il video ufficiale di “OnlyFans”, l’ultima uscita di Gustavo. Premi play e apri il collegamento con la webcam del cantautore. Un video ironico che trasforma in immagini il testo del brano.

“Il video nasce come presa in giro della società di oggi! 

Gustavo vuole rimarcare in maniera ironica e provocatoria come per 4 spicci e un po’ di fama si è disposti a fare qualsiasi cosa! 

Nello specifico il video rappresenta Gustavo in una Cam amatoriale hot che dalla sua cameretta interpreta svariati personaggi in maniera ammiccante al fine di intrattenere il suo pubblico”, racconta Gustavo.

“OnlyFans” è il primo brano prodotto con l’etichetta Aphrodite Records, rispetto ai precedenti lavori si percepisce un suono più maturo e definito. Nel giro di poche settimane Gustavo si è fatto apprezzare da fan e addetti ai lavori.

https://www.instagram.com/gust_ferr/

Biografia

Gustavo è un cantautore classe 1994 nato in Venezuela, nel bel mezzo del nulla, e all’età di sette anni si è trasferito in Italia. In adolescenza incomincia a prendere lezioni di canto per iscriversi al conservatorio, purtroppo non viene accettato e decide di mettere in pausa la carriera musicale.

Avendo deciso di abbandonare definitivamente la carriera musicale, gli anni successivi li passa tra Teramo, Roma, e Granada facendo diverse Università e qualche lavoretto. La musica torna a gamba tesa nella sua vita quando, durante la prima quarantena, a 26 anni, inizia a strimpellare una chitarra classica da 20 euro prestatagli da un amico.

La vena artistica di Gustavo si fa sempre più pulsante e decide di pubblicare le sue prime canzoni. La sua carriera prende una svolta diversa quando incontra Aphrodite Records Label, con la quale firma per un EP di 7 canzoni.

Le esibizioni dal vivo di Gustavo sono divertenti, anche se un po’ disordinate. Spesso finisce per dimenticare le parole delle sue stesse canzoni, ma non importa, perché il pubblico si diverte comunque. Gustavo è un artista che ha imparato ad amare le sue imperfezioni e a giocarci su, facendo le cose sul serio ma senza prendersi troppo sul serio.

Il 5 maggio esce il suo terzo singolo “Only Fans” che mantiene l’ironia che lo contraddistingue.