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Le 5 cose preferite di Kiesa

Kiesa è un giovanissimo artista nato in Sicilia e cresciuto a pane e sonorità urban. “Una vita qualunque” è uno spaccato del suo vissuto, oltre che il suo nuovo singolo. Gli abbiamo chiesto quali siano le sue cinque cose preferite.

Viaggiare

Che sia in macchina, in treno, in bus o in aereo viaggiare è da sempre una cosa che amo fare. La totale impreparazione a quello che potrà succedere durante il viaggio è la parte migliore del viaggio in sé, le esperienze e i ricordi fanno anche da buon motivo.  L’ultimo motivo risiede nel raccontare i viaggi, ognuno di noi li vive in maniera personale quindi c’è dell’arte anche in questo

Il booth di registrazione

Il booth o la sala di registrazione è il luogo in cui sento Kiesa prendere il sopravvento per portare fuori il più possibile ciò che gli sta stringendo dentro. Trovo degli attimi di pace, dove sento quasi non toccare terra… mentre trovo anche dei momenti di guerra, dove sento il mondo remarmi contro e l’assoluta voglia di uscirne vivo.

I Libri

Da sempre i libri hanno giocato un ruolo fondamentale per il mio istinto artistico. È come se fossero linfa vitale. Da loro riesco a trarre benefici, storie da raccontare, pensieri e a volte anche colori e profumi. Spero di non smettere mai di leggere. 

Ho inserito l’immagine dell’ultimo libro letto “Il piccolo principe” regalo di natale da parte della mia migliore amica. Un libro che consiglio a tutti, sopratutto ai più grandi in modo da poter vedere la grandezza nel piccolo. 

Il Computer

Fin da piccolo sono stato un fan della tecnologia e non a caso oggi lavoro con essa, nell’ambito della sicurezza informatica. Il computer è un mondo in cui riesco ad immergermi senza troppa difficoltà, pieno di informazioni e risorse utili per il futuro. Il computer è anche dove scrivo la maggior parte delle mie canzoni, mi trovo a mio agio con una base in loop e un software di scrittura davanti.

Ascoltare musica

Sembrerà banale e scontato però per me ascoltare musica, scoprirne di nuova o ritornare alla zona di comfort è la cosa che adoro di più! Viaggio in posti tutti miei e mi faccio trasportare dalle sensazioni

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“Vertigine”, il nuovo singolo del rapper NIOX

Fuori dal 1 marzo “Vertigine”, il nuovo singolo di Niox. Il rapper della provincia di Monza ci porta all’interno dei pensieri di un ragazzo come tanti che deve affrontare delusioni e incertezze.

“Vertigine” ha un sound che mescola elementi lo-fi a un cantato rap coinvolgente con rime accattivanti. Il ritornello ha elementi elettronici e degli effetti che esaltano e donano al brano un sapore di solennità.

È un brano introspettivo in cui io ho cercato di dare sfogo a tutti i miei pensieri più intrusivi, noi siamo la generazione dell’incertezza, forse fare quel “passo” può cambiarti la vita, bisogna avere coraggio.

Anche in mezzo a tanta gente ci sentiamo spesso se non sempre soli; vorrei che questo mio brano riesca a far sentire meno incerto e meno solo chiunque lo ascolti”, così NIOX descrive il proprio brano.

“Vertigine” sa prendere l’ascoltatore e portarlo nel suo mondo con delicatezza. E’ come avere un amico che ti porge la sua mano per portarti fuori dai guai.

ASCOLTA SU SPOTIFY: https://open.spotify.com/intl-it/album/7mrCSINakUdeZLYDBlHrc9

https://www.instagram.com/niox_music/ 
https://www.youtube.com/@niox_music

Biografia

NIOX è Massimo Minniti, rapper di 27 anni che vive a Nova Milanese (MB).

I suoi primi singoli sono usciti negli store digitali nel 2018 e fanno parte del suo primo EP “Massimo”. Il rapper non si è mai fermato pubblicando tantissima musica, ha all’attivo diversi EP e un album uscito nel 2019 “Trashcani”. Diversi i singoli prodotti e mixtape pubblicati nel corso del tempo.

Ma NIOX è anche un animale da palco e fino ad oggi è riuscito a suonare in diversi locali tra cui Carroponte, Barrio’s, Autodromo di Monza, Tambourine, Slaughter e tanti altri.

La sua musica fa parlare di sé e il rapper è stato ospite di diverse trasmissioni radio e tv. E’ anche l’ideatore di un brano che è diventato la colonna sonora di Avis Provinciale Monza Brianza.

Il 2024 si apre alla grande con la pubblicazione del suo nuovo singolo “Vertigine”.

“Il mio motto è fai te, perché se non lo fai te nessuno lo fa per te.”

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“Parlo da solo nei centri commerciali” è il nuovo album di Luca Urbani

Esce lunedì 26 febbraio 2024 su tutte le piattaforme digitali il nuovo album di Luca Urbani, fuori per Gelo Dischi a distanza di due anni da “Comunque vada è successo (Volume Due)”. 

Produttore, autore e musicista, già conosciuto anche per il suo ruolo nei Soerba, nei Fluon (con Andy, dei Bluvertigo) e con lo pseudonimo di Alex Biondo, Luca Urbani ci presenta questo nuovo album, dal titolo “Parlo da solo nei centri commerciali“, un capitolo definitivo per l’eclettico Luca Urbani che, per l’occasione ha collaborato anche con P. Panella e M. Castoldi (in arte Morgan). Un album sulla solitudine e l’amore, che a volte sono la stessa cosa, già anticipato dal singolo “La condivisione“. 
 

SCOPRI IL DISCO: 
https://open.spotify.com/intl-it/album/0KM5uUzDqKtJmLKOv5Lh8D?si=eX1m5uRlSrODByhvmCY7XA
 

Prodotto, Registrato e Mixato da Luca Urbani al “Parco Giochi Studio” e al “Frequenze Studio”
Masterizzato da Fabio Mittino alla “Fortezza delle scienze” 
Copertina: Fabrizio Grigolo

TRACKLIST

1. Un Mondo Ostile (Testo – Musica: L.Urbani)
2. La Condivisione (Testo – Musica: L.Urbani)
3. La Tua Impronta (Testo: P.Panella – Musica: M.Castoldi/L.Urbani)
4. Ultima Chance Feat. Pietro Lafiandra (Testo: P.Lafiandra – Musica: L.Urbani)
5. Che Poi non esiste (Testo – Musica: L.Urbani)
6. Raggiungere la felicità (Testo – Musica: L.Urbani)
7. Sono Vivo (Testo – Musica: L.Urbani)
8. Addio Addio (Testo: P.Panella – Musica: M.Castoldi/L.Urbani)
9. Stesura (Testo: P.Panella – Musica: M.Castoldi/L.Urbani)
10. Può darsi (Testo – Musica: L.Urbani)



BIO:

Nato a Monza nel 1974, Luca Urbani fonda, nel 1994, i Soerba, con i quali pubblica nel ’98 l’album d’esordio “Playback” prodotto da Morgan. Il disco contiene il singolo synth pop di successo “I am happy”, la canzone che lancia improvvisamente il duo nell’etere italiano, partecipando al Festivalbar e nel 1999 al 49º Festival di Sanremo con “Noi non ci capiamo”. Seguirà il secondo album dei Soerba, “La vittoria dei cattivi”, pubblicato da Mescal/Sony nella primavera del 2001. Nel frattempo, Luca incrementa l’attività di DJ e con lo pseudonimo di Alex Biondo forma i Deleyva, con cui inizia ad esibirsi nei locali milanesi firmando poi con la Contakt.

Il primo lavoro solista di Luca, “Electrodomestico“, viene pubblicato da Discipline/Venus nel 2007. Nel 2014 entra nei Fluon, con Andy dei Bluvertigo, e l’anno dopo incide insieme a Garbo l’album “Fine”, con il quale continuerà a collaborare fino al 2021 suonando in tour in tutta Italia. 

Nel 2021 fonda l’etichetta indipendente Gelo Dischi per sostenere le nuove realtà synth pop e new wave del panorama italiano, incrementando anche l’attività di produttore (Limonov, Castelli, Raffaella De Stefano…) In qualità di autore, Luca ha scritto brani per numerosi artisti, tra i quali Bluvertigo (l’Assenzio), Alice (L’immagine, Un po’ d’aria), Garbo e Fluon.

https://www.instagram.com/lusoerba/DISCOGRAFIA:
  • 2007 – ElectroDomestico (Discipline/Venus)
  • 2009 – SviluppiUrbanistici Demo 2000-2005 (Discipline)
  • 2011 – Catodico Praticante (Discipline/Venus)
  • 2013 – SviluppiUrbanistici Demo 2005-2010 (Discipline)
  • 2014 – Affinità-divergenze Tra Il Compagno Togliatti E Noi – Del Conseguimento Della Maggiore Età (Discipline)
  • 2015 – Fine con Garbo (Discipline/XXXV)
  • 2016 – SviluppiUrbanistici Demo 2010-2015 (Discipline)
  • 2017 – La Musica Rock è il futuro EP (Discipline)
  • 2018 – Rifiuti Urbani : Plastica Riciclabile (Discipline)
  • 2020 – Comunque vada è successo Vol .1 (Discipline)
  • 2021 – SviluppiUrbanistici Demo 2015-2020 (Discipline)
  • 2022 – Comunque vada è successo Vol .2 (Gelo Dischi) 
  • 2024 – Parlo da solo nei centri commerciali (Gelo Dischi) 
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“Suitcase” è il singolo di debutto di Meri Lu Jacket

Suitcase” è il singolo di debutto della songwriter itinerante Meri Lu Jacket, fuori su tutte le piattaforme digitali da venerdì 23 febbraio 2024. Un brano che è molto più di una semplice canzone, ma un viaggio attraverso il soul indie pop che racconta la storia di un litigio apparentemente banale tra due persone innamorate. Ma sotto la superficie, c’è la profonda sensazione di solitudine e l’inquietudine di sentirsi incompleti senza l’amore dell’altro. Il brano è stato prodotto da Alex Marton per la Firstline Production con le chitarre di Filippo Scandroglio. Con la sua voce coinvolgente e le melodie avvolgenti, Meri Lu Jacket cattura l’essenza di questa esperienza umana universale, trasformandola in un brano che colpisce dritto al cuore. È una fusione di emozioni e suoni che lascia un’impressione indelebile.

Dalle strade affollate d’Europa agli angoli vibranti del mondo, Meri Lu Jacket si sposta di città in città per conoscere musicisti e suonare ovunque ve ne sia l’occasione. Ora, mentre si prepara per il suo attesissimo nuovo album, Meri Lu Jacket ha riversato cuore e anima in collaborazioni con talenti veramente eccezionali. Tra questi c’è Tony Moore,un musicista esperto noto per il suo tempo con Iron Maiden e Cutting Crew, famoso per il brano iconico “Died in Your Arms“.


SCOPRI IL BRANO: 
https://open.spotify.com/intl-it/album/7mo98eziYQ7Xc8J3nhrRsL?si=8KIvgIgvRLiPoVrWJdU81w


MERI LU JACKET LIVE
merc. 28 febbraio 2024, The Camden Club, London (UK)
https://thecamdenclub.co.uk/events/february-28th-2024/

Produzione Artistica:
Alex Marton per FirstLine Production
Suonato da Alex Marton e Filippo Scandroglio

Foto:
Why Not Studio
Giulia Salvadori

BIO:

Meri Lu Jacket è nata nel Regno Unito ma è cresciuta in Italia, immergendosi nella vibrante cultura che la circondava. È una cantante, compositrice, e musicista con uno stile unico tutto suo. Le sue esibizioni sono come un’esplosione di energia, grazie alla sua voce potente e alla sua capacità di mescolare diversi stili musicali insieme. Dai ritmi elettronici alle melodie soul, lei ha fatto tutto! Nel corso degli anni, Meri Lu Jacket ha collaborato con molti artisti provenienti da scene musicali di ogni tipo. Ora, si sta facendo strada nella ribalta con il suo progetto da solista, pronta a condividere la sua nuova musica con il mondo.

Meri Lu Jacket si è elevata al culmine della sua passione per la scrittura di canzoni laureandosi in Songwriting presso la rinomata British Modern Music University a Bristol, si è rapidamente distinta come una forza catalizzatrice nel panorama musicale internazionale. Meri Lu Jacket ha trasformato la sua passione per suonare per strada in un’incredibile opportunità di connettersi con altri artisti in viaggio attraverso l’Europa. Lungo il cammino, ha avuto l’opportunità di incontrare una vasta gamma di talenti musicali, condividendo esperienze, ispirazioni e, soprattutto, creando musica insieme. Questi incontri hanno dato vita a collaborazioni uniche e significative, permettendo a Meri Lu Jacket di espandere il suo bagaglio artistico e di arricchire la sua esperienza musicale. Con le sue sessioni di songwriting, Meri Lu ha intessuto un legame unico con artisti emergenti in ogni angolo del globo. Da Londra al Portogallo, un faro luminoso che guida le menti creative attraverso le correnti tumultuose del processo creativo.

Meri Lu è più di una compositrice; è una visionaria, un’artista che sussurra melodie all’anima dei suoi collaboratori e trasforma emozioni in armonie indimenticabili. Ha anche aggiunto un capitolo entusiasmante alla sua carriera artistica scrivendo e registrando la colonna sonora per il film “Mercedes” (Panoctupus Production) ancora in attesa di uscita. Si è recata a Bratislava, Slovacchia per lavorare alla colonna sonora del film.

Meri Lu Jacket non è solo musica: è una vera imprenditrice con un talento naturale per creare esperienze indimenticabili. In Toscana, è la mente dietro “Maremma Unplugged”, un’azienda che organizza concerti intimi esclusivi sulle colline pittoresche, aggiungendo un tocco di magia al paesaggio toscano. Svelando il luogo, l’artista rimane segreto. Ma non è tutto: a Londra, Meri Lu Jacket ha una residenza nel rinomato “Bedford Pub“, un luogo sinonimo di esibizioni leggendarie di artisti come Ed Sheeran, KT Tunstall, James Morrison e James Bay. Non solo si esibisce sul palco con le sue performance una volta al mese, ma assume anche il ruolo di ospite e presentatrice, aggiungendo il suo tocco personale agli eventi iconici del locale.

https://www.instagram.com/merilujacket/

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“Dues” è il nuovo album degli I Shot A Man

“DUES” è il nuovo album degli I Shot a Man, fuori giovedì 29 febbraio 2024, concepito tra i blues urbani del nostro secolo, trascinato per le rive del Mississippi fino alle paludi della Louisiana. Il 9 marzo a Torino, tra le storiche mura di Spazio 211, la band presenterà dal vivo il nuovo album. A stendere il tappeto rosso al nuovo lavoro sono stati i due singoli “Arnold Wolf” e “Billboards”, prima e ultima traccia del disco. “Arnold Wolf”, un brano intriso di chitarre elettriche e suoni saturi, a sottolineare la ricerca di un sound moderno e diretto, e “Billboards”, una ballata notturna dai toni caldi e vellutati, tinta di soul anni ‘70. Quello che c’è nel mezzo è DUES. Una raccolta, un disco antologico, l’amore per le figlie e i figli del blues, per le sue radici e per le sue declinazioni più moderne. È un album da sfogliare, una raccolta di foto, storie di persone diverse vissute in luoghi e momenti diversi. Come se ogni brano fosse un piccolo film, alla ricerca di un nuovo blues, come se fosse sempre stato lì, come se nascesse oggi.
 

Scopri l’album su Spotify

Domenico De Fazio – chitarre elettriche/cori
Manuel Peluso – voce principale/chitarra elettrica
Simone Pozzi – batteria/percussioni/cori
 
Tom Newton – voce/armonica in Moanin’ at Midnight
Alice Costa – cori in Thieves, Billboards
Ilaria Audino – cori in Thieves, Billboards
Simone Scifoni – pianoforte in Spazio 50
Manuel Volpe – pianoforte in Billboards

DUES è prodotto da Manuel Volpe,
è stato registrato/mixato/masterizzato da Manuel Volpe @ Rubedo Recordings, Torino IT



DUES è il secondo album in studio di un trio che sognava di essere una big band. DUES si addentra nell’essenza del blues, districa le sue radici africane, morde il delta del Mississippi, inghiotte i suoi figli più moderni. Con testi intensi che esplorano il peso dei demoni del nostro secolo, tra la difficoltà di vivere in questo mondo e una spiritualità sempre tesa a un dio lontano, ogni brano è un ritratto, un personaggio, una invocazione. Dai riff incendiari alle melodie penetranti, DUES ricerca l’insoddisfazione, il moto costante, subisce il fascino del ricordo, si abbandona alla malinconia, per tornare sempre all’essenza cruda e potente del blues.
 
“La ricerca, gli ascolti, ci hanno spinto a cercare di interiorizzare i generi a cui ci siamo avvicinati, così da non imitarli, ma spogliarli, riprenderli da zero, e mescolarli tra loro”.
 
Al suono marcatamente delta del primo album, infatti, si aggiungono ritmi che dal moderno desert blues africano arrivano a ossessivi Hill Country Blues, suoni della scena di Nashville coi suoi Black Keys e Jack White, ma anche arie di New Orleans, e atmosfere soul anni ’70.

“Non possiamo definirci degli integralisti del blues. È una musica che amiamo, e per noi amarla vuol dire accogliere le influenze che l’hanno generata e che ha generato, ed evitare i clichés, gli stilemi, le strade battute. DUES è una parola che abbiamo piegato a nostro uso personale: è il nostro secondo album, e ci divertiva l’idea che il titolo contenesse la parola italiana “due”. DUES potrebbe essere tradotto con “debiti”, il dovere qualcosa a qualcuno, al fisco, alla vita, nel senso più letterale e materiale del termine, ma anche nell’accezione dell’essere in debito in senso artistico, verso coloro che ci hanno preceduto. “Pay the dues”, infine, è il guadagnarsi qualcosa con il sudore, il duro lavoro e la sofferenza. Gunbender, il nostro primo album, è stato registrato in presa diretta in 5 giorni, DUES ha richiesto un anno di gestazione. La maggior parte dei brani è stata scritta durante un breve ma intenso ritiro tra le colline, poco fuori dalla nostra città. C’erano idee, riff, suggestioni, versi senza musica. I pezzi hanno preso una loro forma embrionale, e qualche mese dopo siamo entrati in studio di registrazione. L’album è stato prodotto, registrato e mixato da Manuel Volpe per Rubedo Recordings. Manuel ha accolto i brani, vestendoli un pezzettino alla volta, a volte assecondandone l’identità, a volte proponendo soluzioni radicali e inaspettate. In DUES troviamo inoltre Simone Scifoni al pianoforte in Spazio 50, Tom Newton all’armonica e cori in Moanin’ at Midnight, Alice Costa e Ilaria Audino nei cori di Thieves e Billboards.”

BIO:

Gli I Shot a Man nascono nel 2014, dall’ostinazione di riprendere il blues dalle origini e suonarlo come se fosse nato oggi. Il risultato è un suono essenziale, incompleto, non rifinito, vicino al mondo in cui il blues è nato, quando gli strumenti erano pochi e arrugginiti, ma in mezzo a quella ferraglia riuscivano a nascere melodie così pure da diventare universali. L’assenza del basso li costringe a inventare arrangiamenti nuovi, a ripensare la ritmica in un dialogo costante tra le percussioni e un fingerpicking vecchio di cent’anni.

FORMAZIONE:
Domenico De Fazio, chitarre elettriche, resofoniche, cori
Manuel Peluso, voce principale, chitarra elettrica, acustica
Simone Pozzi, batteria, percussioni, cori

Dopo i primi anni di studio, la band inizia il suo viaggio nei migliori club italiani, guadagnandosi l’attenzione del pubblico e degli addetti ai lavori nel panorama blues italiano. Nel 2018 la band apre il concerto degli Animals, al Torrita Blues Festival. Nel 2019 è la band di supporto di Keb Mo al Deltablues Festival di Rovigo. Nel 2019 viene inciso il primo album in studio, Gunbender. Il disco è registrato in presa diretta su nastro magnetico presso Rubedo Recordings, a Torino. L’uscita di “Gunbender” è accolta con grande calore dal pubblico e dagli addetti ai lavori: le più influenti testate musicali italiane recensiscono con grande entusiasmo il lavoro della band. Nel 2020 gli I Shot a Man vincono le selezioni italiane dell’International Blues Challenge, aggiudicandosi la possibilità di rappresentare l’italia durante le finali internazionali di Memphis nel 2022. Nel Maggio 2022 la band si esibisce a Memphis, nei locali della storica Bale Street. Segue un lungo viaggio nel sud degli Stati Uniti, alla ricerca dei luoghi di origine del blues, tra jam sessions, live improvvisati, Juke Joint, pistole e la pelle d’oca delle messe battiste del Mississippi.

Al ritorno dagli USA, la band torna in studio. Il lavoro si presenta come una sfida: unire le tante influenze diverse, e suonare un nuovo blues come se fosse sempre stato lì, nascosto da qualche parte.

“La ricerca ci ha spinto a cercare di interiorizzare i generi a cui ci siamo avvicinati, per non imitarli, ma spogliarli e mescolarli tra loro”.

Al suono marcatamente delta del primo album, si aggiungono ritmi che dal moderno desert blues africano arrivano a ossessivi Hill Country Blues, suoni della scena di Nashville coi suoi Black Keys e Jack White, ma anche arie di New Orleans, e tinte di soul anni ‘70.

“Il blues è la prima musica che si prova a strimpellare quando si prende una chitarra in mano, ma è l’ultima che si impara a suonare davvero, e a volte non basta una vita. Ci piace dire che tutta questa storia è stata una pessima idea, perchè quando si decide di suonare blues significa che da qualche parte qualcosa è andato storto, che c’è qualche conto in sospeso con la vita” 

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http://www.bloosrecords.com
 

PRESS 

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“Tutto a posto” è l’EP d’esordio di Colonne

Anticipato da singoli come Difficile -già protagonista della playlist Sanguegiovane su Spotify- e Londra, Tutto a posto è l’EP d’esordio del progetto Colonne, in uscita giovedì 29 febbraio 2024. Sul suo primo lavoro, l’artista sviluppa una concezione musicale tutta propria che prova a unire e fondere le sensibilità e i testi dell’indie nostrano con l’intensità e le chitarre dell’emo/pop punk di matrice angloamericana. Il risultato è un lavoro di sette tracce in cui Colonne mette a nudo la propria anima e i propri sentimenti in maniera estremamente sensibile e vulnerabile, ma dotato di una forte corazza sonora che potrà piacere a tutti gli amanti della musica suonata.

“Tutto a posto è un EP che raccoglie gli ultimi sei anni della mia vita”, spiega Colonne. “Sette pezzi che si portano dietro anni di divertimento, di sofferenze, di amore, di ferite e di momenti complessi. Non c’è un vero e proprio concept dietro l’EP, se non quello che porta con sé il titolo: “tutto a posto“. Queste tre parole hanno un gran significato per me; è la risposta che nella vita ho sempre dato a chiunque mi chiedesse “come stai?”. Sia che le cose andassero male o bene, perché mi ci sono abituato. E anche in momenti in cui forse una conversazione su come stavo mi avrebbe fatto bene, rispondevo così, tenendo tutto dentro. Ho fatto grandi passi avanti e oggi sto meglio, ma queste tre parole le porterò sempre con me”

Ascolta Tutto a posto
https://open.spotify.com/intl-it/album/254VUHtJiTgUXs9ZAURgFS?si=x_3ZG6sMRPisIH8H2WpEdw

Autore e compositore: Andrea Daniele
Artwork: Anna Burke Wulfson

BIO

Colonne è il progetto solista di Andrea Daniele. Con un sound influenzato da ciò che ha ascoltato e amato negli anni, anche il nome del progetto è un omaggio a un luogo che è stato negli anni testimone dei vari capitoli nel suo percorso da musicista, specialmente nelle band sittingthesummerout e Cold Hands, Warm Hearts. Dall’amore per la scena alternative/emo americana dei primi anni 2000 alla riscoperta dell’indie italiano dell’ultimo decennio in tutte le sue sfaccettature, Colonne è un’espressione fresca e unica di queste influenze, che si mescolano in un sound singolare. Il 29 febbraio 2024 esce Tutto a posto, l’EP d’esordio di Colonne, anticipato dai singoli Difficile, Londra e Settembre.

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“Le cure” è il nuovo singolo di Dada Sutra

É in uscita venerdì 23 febbraio 2024 su tutte le piattaforme digitali (in distribuzione Believe Music Italy) il nuovo singolo di dada sutra, il progetto «atipico, contorto, stratificato, indefinibile» dell’alterego della cantante e musicista Caterina Dolci (attualmente anche nella formazione de Le Bambole Di Pezza). “LE CURE”, questo il titolo del singolo che ci avvicina alla pubblicazione di un nuovo disco, segue il primo singolo in italiano del progetto ( il brano”Diva“, pubblicato a gennaio e militante per oltre un mese nella playlist Rock Italia di Spotify). 

Oggi, dada sutra ci presenta un brano molto “yang”, veloce ed energico, ma che richiede in realtà una grande dose di “yin”, di lentezza e di vulnerabilità. Un brano dedicato a chi ha dimenticato di aver bisogno di guarire, riposare, respirare, un brano sovversivo e allo stesso tempo delicato dove dada sutra non ha paura di mostrarsi fragile. 
 

Ho letto qualcosa scritto da Alejandro Jodorowsky sul mercato di Città del Messico dei suoi ricordi, dove parla dei rimedi che si possono comprare, lozioni, piante medicinali, benedizioni. Il giorno dopo ho scritto questo testo, l’ho riletto e ho pianto. Le cure di cui parlo sono cure di cui abbiamo bisogno tuttə: abbiamo bisogno di nutrire il nostro corpo, di vicinanza e calore, di amore. Abbiamo bisogno di guarire, come collettività, come pianeta: dall’odio, dalle guerre, dal fascismo, dal razzismo, dal sessismo, dai pregiudizi, dalla deforestazione, dal colonialismo, dallo squilibrio economico.

Ho pianto rileggendo il testo che avevo scritto perché ho pensato a quanto poco ci fermiamo per dirci di cosa abbiamo bisogno, quanto poco l’ho fatto io stessa finora, e quanto invece è qualcosa che ha subito un enorme potere di guarigione. Siamo sempre molto impegnatə ad andare al massimo e mostrarci vincenti, ma una cura per tuttə è possibile solo cessando le dimostrazioni di forza e onorando la debolezza, il dubbio, la diversità.

 

SCOPRI IL BRANO: https://bfan.link/le-cure

Autrice, compositrice, voce, tastiere: Caterina Dolci
Produzione, mix, batteria: Giacomo Carlone
Master: Giovanni Versari
Registrato a Supermoon Studio, Milano

BIO:

dada sutra è un progetto «atipico, contorto, stratificato, indefinibile» (Milanodavedere), guidato dalla bassista e cantante Caterina Dolci (Bambole di Pezza), con base a Milano.

Ha debuttato nel 2022 con EP1, che unisce sonorità post-punk ad atmosfere oniriche e coinvolge il batterista e produttore Giacomo Carlone (Egokid, Angelica, Nobody Cried for Dinosaurs), il pianista e compositore Vincenzo Parisi (Kafka on the Shore) e il percussionista Lorenzo D’Erasmo (Go Dugong). Nel 2023 pubblica due singoli in italiano e porta in giro un live eclettico in Italia e all’estero, in duo con Giacomo Carlone, ispirandosi a un’estetica Dada e DIY e meritandosi le descrizioni di «ipnotico» (Talassascolta), «un pugno nello stomaco» (The Soundcheck), «uno dei progetti più interessanti dell’underground milanese» (Noisyroad).

https://www.instagram.com/dadasutra/

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“Super//flùo”, Eliachesuona racconta la storia di un nuovo supereroe

“Super//flùo” è il nuovo singolo di Eliachesuona, disponibile su tutti i digital store dal 26 febbraio. Secondo tassello de “La Trilogia delle Madri” e prima parte di una storia intima e particolare che il cantautore è pronto a raccontare.

“Super//flùo” è la storia di un supereroe, rinchiuso nel suo bunker, dal quale esce poco volentieri, che ha il super poter di emettere luce solo di giorno proprio per questo è solo apparentemente supèrfluo. 

Un ragazzo comune che con il suo essere fortemente umano riesce a portare luce in questo mondo. Un’allegoria per parlare di una persona con una skill molto marcata, come la gentilezza o la capacità di suonare uno strumento, che non gli viene riconosciuta dall’esterno e anzi viene ignorata.

Ma per chi riconosce le sue doti, i suoi poteri, lui diventa “Super//flùo”: il supereroe che porta gentilezza e umanità nel mondo.

Il tema è sempre un pò quello tipico dei miei brani, la solitudine e il non sentirsi capiti dalla società che ci circonda.

Questo brano rappresenta il secondo capitolo della “Trilogia delle Madri”, come per “Te e Lei”, fa parte del “Momento del Patteggiamento” di un dolore. In questa situazione il personaggio principale, prende atto di una problematica e manifesta attraverso la canzone uno sconforto” così Eliachesuona ci racconta il suo brano.

La storia di Super//Flùo, verrà compiuta e completata con il brano:” Adesso Che…( Super//Flùo vol 2.)” . Appartenente alla “Trilogia degli Antieroi”, che racconta l’uscita del supereroe dal suo bunker per vedere il mondo che lo circonda.

ASCOLTA SU SPOTIFY: https://open.spotify.com/intl-it/album/5UsFrw9hRRPHuqkGq5Ikj0

https://www.instagram.com/eliachesuona/
https://www.facebook.com/eliachesuona
https://www.youtube.com/@eliachesuona

Biografia

Eliachesuona è Elia Agostini, cantautore e producer ravennate trapiantato a Bologna, classe ‘96. La passione per la musica nasce in adolescenza prendendo parte a diverse band come frontman, pianista e chitarrista.

Il viaggio in questa magnifica arte è continuato buttandosi anche nella produzione musicale e nella formazione continua nell’ambito del canto, del piano e della chitarra. Voglia di mettersi in gioco e desiderio di trasformare i suoi pensieri in musica hanno portato Elia verso il suo progetto solista. Nasce così Eliachesuona.

Nel 2019 pubblica i suoi primi lavori tra cui “Pesce Blob”, un singolo che diventa subito iconico e che si fa notare tra pubblico e addetti ai lavori. Eliachesuona trasforma le sue esperienze in musica e le sue canzoni tendono una mano all’ascoltatore, diventano come quell’amico sempre pronto a consolarti e a non farti sentire mai solo.

Insieme a “Pesce Blob” pubblica, a distanza di diversi mesi, “Bradipo Tridattilo” e “Talpa dal muso stellato”. Tutti e tre fanno parte de la “Trilogia degli Animali”.

Il 10 ottobre 2023 pubblica “Te e Lei” e il 2024 si apre con “Super//flùo”. Entrambi due tasselli de “La trilogia delle Madri”.

Riflessivo, irriverente, (auto) ironico e tragicomico, Eliachesuona nei suoi testi porta la voglia di affrontare temi importanti sdrammatizzando, creando un contrasto tra storie, personaggi e arrangiamenti.

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“Figli dei nostri genitori” è il nuovo singolo de Il Triangolo

É in uscita venerdì 23 febbraio 2024 il nuovo singolo de Il Triangolo, fuori per Piuma Dischi e in distribuzione The Orchard. Un nuovo brano dal titolo “Figli dei nostri genitori” che pone l’unica vera domanda che ci siamo posti tutti, almeno una volta. Che cos’è la vita senza amore? Il Triangolo apre così il suo nuovo singolo con questo quesito generazionale. Arriva infatti un momento della vita in cui si smette di essere soltanto figli: solo allora si riesce a perdonare e a diventare adulti, ed è solo grazie all’amore che possiamo varcare questo confine. 

Questa canzone parla del tempo che passa, della crisi dei rapporti e della loro rinascinta, della paura di avere figli e del coraggio di non averne. Nel 2012, Il Triangolo scriveva “giurami che rimarremo sempre giovani“, ma questa canzone oggi rappresenta la sua antitesi, forse il loro pezzo più importante, dove si smentiscono e allo stesso tempo confermano quello che hanno sempre cantato, con il riverbero acceso e gli occhi lucidi. 

 

IL TRIANGOLO IN CONCERTO
mer. 6 marzo 2024 @ ARCI BELLEZZA, Milano
ingresso riservato ai soci ARCI

SCOPRI IL BRANO: 
https://orcd.co/figlideinostrigenitori

Il bello de Il Triangolo è che sanno rinnovarsi ad ogni nuova uscita pur mantenendo intatta la loro firma, quella ormai nota formula in cui mescolano ingredienti anni 60/70 con suggestioni pop-rock più moderne dando vita a melodie intense, ritmi irresistibili e testi fatti di immagini semplici dalla poetica incisiva ed efficace. 
(Rockit)

Una band, che ha trovato la sua vera dimensione amalgamando più suoni, con un richiamo a più forme d’arte e linguaggi
(Rockol)

I ragazzi dimostrano una crescita artistica che li rende sempre più eterogenei 
(Onda Rock)

Il Triangolo si fa voler bene fin dai primi istanti e il piacere che sa dare all’ascoltatore è in grado di durare a lungo. 
(Indie-Roccia)


BIO:

Giurami, che rimarremo sempre giovani” cantavano Il Triangolo, ovvero Marco Ulcigrai (chitarra, voce) e Thomas Paganini (basso, voce) nel loro esordio del 2012, “Tutte Le Canzoni”, album realizzato in seguito alla vittoria dell’edizione 2011 di VA sul palco – concorso musicale per artisti emergenti – che segnerà l’inizio della collaborazione con Ghost Records.

Erano davvero tutte le canzoni che avevano scritto sino ad allora: dieci piccoli inni a una giovinezza che si vuole liberare dalle costrizioni del proprio tempo e ritrova nel passato un luogo d’amore antico e ormai perso. E così, “tutti cantano Battisti”, comprano i dischi in vinile e sognano letti di rose in tempi di spine. Nel maggio del 2014 vede la luce il secondo album “Un’America”, arricchendo la linea cantautorale del lavoro precedente con suoni e arrangiamenti più sporchi e decisi, grazie a nuove influenze e nuove ricerche sonore.l punti di partenza sono ancora il beat e il cantautorato, ma in una veste più rock, dove i fuzz delle chitarre, le batterie sature e il basso distorto si prendono la scena.

Non solo due album, ma anche un’attività live intensa, con quasi 200 concerti in tutta Italia, condividendo la scena con alcuni tra i migliori artisti italiani attuali e calcando palcoscenici importanti tra cui, due volte, quello Mi Ami Festival. A cinque anni di distanza, Marco e Thomas sono tornati con un nuovo album, “Faccio un cinema”, uscito ad inizio 2020.

Di esperienze, in mezzo, ce ne sono state tante: Marco è entrato in pianta stabile nella formazione live dei Ministri, con cui suona dal 2015. Con la rock band milanese ha collezionato date in tutta Italia e in Europa, esibendosi su palcoscenici prestigiosi, come quello del Primo maggio a Roma, quello del Primo Maggio di Taranto o quello dello Sziget a Budapest.

Dopo il successo con i Ministri, Marco è stato scelto da Vasco Brondi per seguirlo nelle date delle Luci della Centrale Elettrica per il tour di “Terra“, che lo ha portato nuovamente a Roma sul palco del Primo Maggio ed in TV, ospite di “Quelli che il calcio”.

https://www.iltriangoloband.it/ 
https://www.instagram.com/iltriangoloband/

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“Parole a mezz’aria” è il nuovo singolo di Andrea Poggio feat. Francesco Bianconi

Esce mercoledì 21 febbraio 2024 per La Tempesta (e in distribuzione Believe Digital) il nuovo singolo di Andrea Poggio, una nuova versione, più sfacciatamente pop e romantica, del brano “Parole a mezz’aria” che vanta la partecipazione di Francesco Bianconi (dei Baustelle). 

Parole a mezz’aria” è stato il primo singolo ad anticiparci “Il Futuro“, secondo album di Andrea Poggio pubblicato la scorsa primavera, un disco allo stesso tempo classico e moderno, antico e avanguardistico, in cui l’autore si diverte, quasi si compiace, a giocare coi generi e a mescolarli, come a creare un insolito ponte tra Paolo Conte e i Dirty Projectors, tra Franco Battiato Chassol. Il vecchio e il nuovo, il classico e il moderno, il passato e il futuro. Ed è proprio sui binari di questa apparente dicotomia che si muove un disco al cui titolo sembra mancare un punto interrogativo finale.

 

SCOPRI IL BRANO: 
https://bfan.link/parole-a-mezz-aria-feat-francesco-bianconi
 

«Nel gennaio del 2022 ero nel mezzo delle registrazioni del mio ultimo disco “Il Futuro” ed ero arrivato ad un punto morto con “Parole a mezz’aria”.  Stavo quasi per cestinare il brano quando ho chiesto a Francesco Bianconi se avesse voglia di aiutarmi ad arrangiarlo. Francesco lo ha interamente reinterpretato, risuonando tutti gli strumenti e aggiungendo la sua voce. Il risultato è questa sua bellissima versione, più sfacciatamente pop e romantica, che per tutta una serie di motivi non ha trovato spazio nel disco e che però mi dispiaceva tenere chiusa in un cassetto»

BIO:

Il percorso musicale di Andrea Poggio ha inizio con i Green Like July, gruppo con cui incide tre dischi, due dei quali – “Four-legged fortune” (Ghost Records, 2011) e “Build a fire” (La Tempesta, 2013) – vengono registrati da AJ Mogis nei prestigiosi ARC Studios di Omaha, Nebraska (studi in cui hanno registrato artisti come Bright Eyes, Julian Casablancas e Dev Hynes). 

Nel 2017 esce per La Tempesta “Controluce”, il suo primo album solista. 

“Controluce” viene registrato tra Milano e New Yorkda Eli Crews, produttore statunitense che – oltre ad aver lavorato con Yoko Ono, Why? e Deerhoof – è il principale artefice del suono di “Whokill” e “Nikki Nack” di tUnE-yArDs. Il disco vede la partecipazione di Enrico Gabrielli e Adele Altro (Any Other) ed è nella cinquina del Premio Tenco – Opera Prima.

Il tour di supporto a “Controluce è un tour di più di quaranta date che porta Andrea Poggio ad aprire concerti di noti artisti italiani (Colapesce, Baustelle e Brunori Sas) ed internazionali (Erlend Oye e Jonathan Wilson). Nel settembre del 2019, ha luogo un tour di dieci date in Germania, tour che porterà Andrea Poggio a calcare palchi prestigiosi quali il palco del Maifeld Derby e del Reeperbahn Festival. 

Nell’autunno del 2019, Andrea Poggioinizia a lavorare alla colonna sonora del film “Onoda” del regista francese Arthur Harari. La colonna sonora verrà composta assieme ad Enrico Gabrielli e Sebastiano De Gennaro, oltre che al sound artist giapponese Gak Sato ed al musicista francese Olivier Marguerit. Il film viene presentato al Festival di Cannes nel luglio del 2021 in apertura della prestigiosa sezione Un Certain Regard

Nell’ottobre del 2021 iniziano le registrazioni del disco nuovo intitolato Il futuro,pubblicato il 5 maggio 2023 per La Tempesta. L’album è stato registrato tra Milano e Bristol da Ali Chant (PJ Harvey, Perfume Genius e Yard Act) e Federico Altamura, prodotto da Federico Altamura e Andrea Poggio e mixato da Ivan Antonio Rossi (Baustelle, Dente e Dimartino). Alle registrazioni, tra gli altri, hanno partecipato Adele Altro (Any Other), Luca Galizia (Generic Animal), Galea, Angelo Trabace, Francesco Fugazza, Caterina Sforza (Nicaragua), Lorenzo Pisoni (Tropea, Marco Castello), oltre a membri di Esecutori di Metallo su Carta (Enrico Gabrielli, Sebastiano De Gennaro e Damiano Afrifa).

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