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Cosa c’è nella camera di Pepp1

Concimami” è il nuovo singolo di Pepp1, in uscita venerdì 24 giugno per Hukapan Records, label di Elio e le Storie Tese. Dopo il primo singolo “Latte Fai Da Te“, il “creepy rock” di Pepp1 torna a farsi sentire con “Concimami“.  “Concimami” trasporta in una dimensione di leggerezza in cui la donna, protagonista del brano, sogna “un mondo tutto rosa al profumo di lavanda”. Il racconto è quello di una disputa d’amore che non vede ragione di continuare perchè il cantautore non riesce a resistere alla donna e a fare a meno di lei. 

Noi ancora una volta non abbiamo resistito e ci siamo fatti invitare a casa sua, ed ecco cosa ci ha mostrato.

Amici Miei (La Trilogia)

Nutro una passi1 (pronunciatelo “passiuàn) incondizionata nei confronti della grande commedia all’italiana: l’eleganza dei dialoghi, le intuizioni brillanti degli sceneggiatori ed il carisma degli attori hanno reso inimitabile ed irripetibile quella particolare stagi1 (anche a ‘sto giro: “stagiuàn”) del nostro cinema. Dopo il successo internazionale dei classici “Sedotta e Abbandonata” e “Divorzio all’Italiana”, Pietro Germi scrive una pellicola destinata ad entrare nell’immaginario collettivo (e persino sulla Treccani,  vedi alla voce “supercazzola”): il primo atto della trilogia di “Amici Miei”. Sono fermamente convinto che gran parte delle risposte ai problemi della vita siano rintracciabili nelle massime del Mascetti e del Perozzi, figure quasi mitologiche rimaste nell’immaginario collettivo.

Questo boxset contenente i tre film della trilogia arricchisce con modestia la mia stanzetta milanese e funge da antidoto per tutti i tipi di malumore, dal risentimento per il mancato acquisto di un parchimetro alla mestizia per l’assenza delle gocciole al caramello presso il Carrefour Express. 

The Rolling Stones – Let It Bleed (prima stampa italiana):

Qui si entra nell’ambito della religi1 (pron. religiuàn). Ho consumato questo capolavoro in gioventù, alternandone l’ascolto in vinile e nel formato Compact Disc. La copia in foto è appartenuta al prof. Giuseppe Zimmardi e conserva l’odore di pomeriggi post-sessantottini passati tra Villa Sperlinga ed altri loci amoeni della gioventù palermitana. 

Pochi giorni fa ho assorbito quanto ho potuto della carica dionisiaca degli Stones partecipando al gargantuesco rito collettivo di San Siro: il piglio luciferino di Mick Jagger, il sorriso sorni1 (pron. sorniuàn) di Keith Richards e le movenze di Ronnie Wood mi hanno trasportato in una dimensi1 altra, più simile ad un sequestro di persona che ad un evento storico con 57 mila persone. Proprio sulle note di “Gimme Shelter” (opening track di questa pietra miliare) ho deciso di denudarmi quasi completamente. Mi piace pensare di aver contratto una nota malattia infettiva proprio durante quello splendido urlo d’amore.

Pupo – Su Di Noi/Lucia (45 giri)

È difficile spiegare in poche parole l’originale estetica filosofico-musicale di Enzo Ghinazzi (in arte Pupo) senza poter tirare in ballo Søren Aabye Kierkegaard e gli studi della scuola minimalista di Steve Reich. Da decenni il Nostro porta avanti un magnifico triangolo amoroso con la moglie Anna e la compagna Patricia, difendendo strenuamente il suo vissuto ed il suo status intangibile di pioniere. Le scelte radicali di Pupo, dettate da anni di eccessi tra sesso e gioco d’azzardo, hanno contribuito a renderlo un oggetto altro della musica italiana, un simbolo di apparente leggerezza nel turbine indistinto del piacere. Questo 45 giri comprende uno dei suoi più grandi successi (“Su Di Noi”) ed è esposto in alto nella mia collezi1 di “LP dell’età adulta”. Lo sguardo pacato di Enzo mi guida giornalmente fra le tante sfide della quotidianità, regalandomi incontrollabili slanci di passi1 e lunghi momenti di meditazi1.

Poco tempo fa ho deciso di rendere omaggio alla figura di Ghinazzi insieme ad un complesso chiamato Il Trio Esatto Quartet: la suite composta con i colleghi in onore del Maestro è stata intitolata “L’insostenibile Leggerezza del Ghinazzi”. Ad oggi resta l’omaggio più sincero e sentito a cui abbia preso parte.

Peep Show (The Complete Boxset)

Tra i ricordi più piacevoli e divertenti della mia formazione accademica conservo con bramosia e sorrisi sinceri i cinque mesi trascorsi in Erasmus a Birmingham (UK) come studente del Royal Conservatoire. La mia curiosità morbosa su singoli argomenti (traducibile in una leggerissima forma di monomania, ma niente di cui preoccuparsi) mi ha portato a prendere molti appunti sui gusti dei giovani inglesi nell’ambito dell’intrattenimento televisivo. Il nome di questa serie usciva quasi sempre all’interno di qualsiasi conversazi1.

Tornato in Italia riuscì a recuperarla e ne rimasi stregato: un format impossibile da trasporre in qualsiasi altro paese, reso stellare da un linguaggio privo di censure e di qualsiasi dettame del politically correct. I due protagonisti (uno paranoico e uptight, l’altro incosciente ed infantile) vivono insieme in un flat londinese e condividono avventure folli in compagnia di personaggi estremi e discutibili.

Sam Bain e Jesse Armstrong, i due autori della serie, sono tra le menti più geniali in circolazi1: i fan di Peep Show conoscono ed apprezzano la sagacia con cui i due sono riusciti a rendere fluidi e sensati i numerosi passaggi da citazioni storiche colte a scene al limite dell’imbarazzo. 

Credo che questa serie abbia influenzato parecchio la scrittura di molti brani presenti nel mio primo LP di prossima uscita. Pochi mesi fa ero persino intenzionato ad inserire una citazi1 del protagonista Mark (“stalking’s a very loaded term, I prefer to think of it as extreme liking”) al termine di “Frangette”, una mia canz1 d’amore di stampo voyeuristico. Le garbate richieste di danaro da parte di Channel 4 mi hanno fatto desistere. 

Vittorio Gassman – Un Grande Avvenire Dietro le Spalle (Longanesi & C.)

Un paio di anni fa sono riuscito a trovare questa splendida autobiografia in un chioschetto di viale Romagna a Milano. Ho avuto la fortuna di beccare la primissima edizione della Longanesi & C, non proprio semplice da reperire. Ad oggi si conferma come una delle letture più forti e coinvolgenti che abbia fatto dall’inizio dell’era Covid. 

Entrare nel mondo del mattatore per eccellenza è un’esperienza straordinaria e maestosa: il racconto della gavetta e dei primi successi ti resta incollato addosso nel suo essere privo di quell’aura di mediocre informalità che caratterizza molte autobiografie contemporanee. Gassman è un vero maestro e non perde mai il rigore che si confà al più grande attore italiano della sua generazi1, persino nel racconto dei piccoli insuccessi o delle sue follie organizzative. 

Una storia che coinvolge ed emoziona, uno degli oggetti che osservo sempre con cupidigia e puro affetto di padre putativo.

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“E uscimmo infine a riveder le stelle” è il nuovo singolo di Stona

Dal 1° luglio 2022 è disponibile in rotazione radiofonica “E uscimmo infine a riveder le stelle” (PSR FACTORY LABEL), il nuovo singolo di Stona.

“E uscimmo infine a riveder le stelle” è la title-track del nuovo disco di Stona che prende in prestito il famoso passaggio dell’Inferno Dantesco tratto dalla Divina Commedia, storpiandolo un po’ (l’originale recita infatti “e quindi uscimmo a riveder le stelle” – Inferno XXXIV, 139), ma il significato resta lo stesso: ritornare alla normalità dopo un periodo di angoscia, di difficoltà o di pericolo; in questo caso specifico s’intende il ritorno alla normalità dopo gli anni del Covid, dopo vicissitudini e problematiche personali.
La copertina dell’album mostra un ragazzo con indosso un visore per la realtà virtuale, come a chiedersi se le nuove generazioni saranno davvero mai in grado di tornare a riveder le stelle dopo tutto questo passato oppure ciò che rimane è qualcosa di surrogato, di finto?
La copertina del singolo omonimo, invece, mostra un frame estratto dal videoclip ufficiale del brano con due astronauti intenti ad esplorare un pianeta, a rappresentare l’uomo intento ad indagare sul proprio futuro, mai come adesso così nebuloso, alla luce anche degli ultimi eventi in Ucraina.
Il brano è stato registrato presso il PSR Recording Studio di Peveragno e prodotto da Guido Guglielminetti e vede Stona alla voce, chitarra e tastiere e lo stesso Guglielminetti al basso, chitarre e programmazioni.
 
Spiega l’artista a proposito del brano“… la cosa più incredibile dopo una tempesta e tornare alle proprie vite e saper accettare il fatto che probabilmente non saranno mai più le stesse comunque…”
 
In collaborazione con la community di MART Production, Stona prende in mano la regia e il montaggio per questo nuovo videoclip ambientato in un possibile futuro di esplorazione marziana o su di un qualunque altro pianeta.
Il messaggio è il saper costruire il proprio futuro al meglio delle proprie possibilità: i due esploratori protagonisti del video rappresentano l’uomo alla ricerca continua del proprio domani, con il rischio di tralasciare ed abbandonare il presente. Sono anche il simbolo delle maschere e dei filtri che ci poniamo ogni giorno addosso per il fatto di non saper affrontare le nostre paure e di non avere il coraggio, troppo spesso, di saperci mostrare per come siamo realmente.
Girato fra California, Nevada e Arizona, il clip vede protagonista il “Mojave”, uno dei più grandi deserti statunitensi con al suo interno parchi naturali come la famosa Death Valley (Zabrinskie Point) o il Joshua Tree, reso famoso dal celebre scatto sulla copertina dell’omonimo album degli U2.
 
Guarda il videoclip
Biografia
Stona, artista in equilibrio fra la musica d’autore e il pop nostrano, è prodotto da Guido Guglielminetti. Vincitore del BIELLA FESTIVAL e del premio di NUOVO IMAIE nel 2017, ai FIM AWARDS 2018 conquista il premio P.A.E. come miglior artista emergente. Con l’album “Storia di un equilibrista” contenente dieci tracce fra cui il singolo “Santa pazienza”, raggiunge la TOP 20 della INDIE MUSIC LIKE. In aprile 2019 vince il premio come miglior arrangiamento a BOTTEGHE D’AUTORE XXIII edizione per “Santa Pazienza”, è fra i vincitori del VARIGOTTI FESTIVAL CANZONE D’AUTORE e finalista di 1M NEXT, il contest legato al concertone del 1° Maggio 2019 a Roma. È finalista nazionale, inoltre, a L’Artista che non c’era, Premio Donida e al Premio Mario Panseri. A gennaio 2020 è sul palco dell’Auditorium Parco della Musica di Roma per la finale del PREMIO DE ANDRE’ mentre ad aprile 2020 esce il nuovo singolo ufficiale, “Io sono Marco”, canzone che tocca il delicato tema dell’autismo e che gli consente di essere per la seconda volta di seguito fra i finalisti di 1M NEXT, e di raggiungere la TOP 30 della INDIE MUSIC LIKE. “Io sono Marco” porta Stona sul palco del Teatro Ariston di Sanremo per la finalissima di SANREMOROCK 2020, il Premio della Critica in occasione del festival campano AQUARA MUSIC FESTIVAL e per la seconda volta, il premio P.A.E. come miglior autore emergente del 2020. A Ottobre 2020 è fra i quattro superfinalisti nazionali del PREMIO PIERANGELO BERTOLI dove viene accompagnato per l’occasione dalla storica band dell’artista emiliano. Nel 2021 è fra i 15 vincitori selezionati da “ESTRO MUSICALE”, Fondazione creata a sostegno della cultura e della musica di qualita;  vince il premio come “miglior artista originale”in occasione de “La settima Nota”, premio patrocinato da Luca Bonaffini, storico collaboratore di Pierangelo Bertoli; sempre nel 2021 pubblica due Ep: “Abbiamo perso tutti” e “Buona Speranza”; i brani dei due Ep vengono ricongiunti, a chiusura di un percorso, nel nuovo album “E uscimmo infine a riveder le stelle” uscito il 21 aprile 2022 anticipato dal singolo “Vietato abbandonare i sogni”.
“E uscimmo infine a riveder le stelle” è il nuovo singolo di Stona disponibile dal 1° luglio in rotazione radiofonica.
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“Lei va” è il nuovo singolo dei Provinciale

Tra emo e alternative, dal Vicentino si presentano i Provinciale con il loro primo singolo intitolato Lei va, in uscita mercoledì 6 luglio 2022. È un brano intenso e sentito, dove le chitarre portano a galla tutte le emozioni del disagio post-rottura: si sente la rabbia, si sente la tristezza, si sente il dolore. Musicalmente è un pezzo che sarebbe potuto nascere nel mondo anglosassone sotto l’egida di qualche etichetta di nicchia come Run for Cover, ma si sentono anche influenze di gruppi italiani che hanno importato questo modo di fare musica, dai Cosmetic ai Gazebo Penguins.

Era fine luglio ed ero pieno di rancore. Presi la chitarra, tirai fuori un giro veloce ma malinconico, il testo venne immediato, di conseguenza”, racconta il cantante e chitarrista Gian. “Il titolo è volutamente ambiguo, infatti “lei” può essere intesa come la persona che ci sta abbandonando, ma non solo. Ascoltando il testo si capisce come in realtà “lei” sia soprattutto il tempo o la vita, in questo caso rappresentati da una stagione: l’estate”. Il brano vuole quindi rimarcare come tempo e vita proseguano imperterriti per la loro strada, mentre noi restiamo fermi a piangerci addosso e a rimuginare sul perché le cose siano andate in un certo modo.
Ascolta Lei va: 
https://open.spotify.com/track/2NKLUW94Wq5FHqa5kKqGZU

I Provinciale presenteranno il singolo dal vivo:

16 luglio @ Life Is Strage Festival, Brogliano (VI) con Viva Belgrado, Amalia Bloom, Jaguero & more 

CODICE ISRC: ITYBK2200092

si autorizza utilizzo per trasmissione radiofonica

I Provinciale sono:
Gianmarco Rossato – Voce e chitarra
Lorenzo Colombo – Chitarra e cori
William Pieropan – Basso
Riccardo Guiotto – Batteria e cori

Prodotto, registrato e mixato da Cristopher Bacco presso lo Studio 2 di Padova
Masterizzato da Riccardo Pasini presso lo Studio 73 di Ravenna
Copertina a cura di Arianna Pizzolato

BIO
 Provinciale è un progetto alternative / emo nato a fine 2020 nella dispersa provincia di Vicenza da 4 ragazzi: Gian, William, Lollo e Riccardone. In provincia tutto è più distante: i compagni di band, la sala prove, gli studi di registrazione, i posti in cui suonare. Il loro nome vuole sottolineare come si possa comunque uscire da queste piccole realtà marginali e portare ad altri le proprie idee, nonostante le maggiori difficoltà rispetto all’ambiente cittadino. Provenienti ciascuno da diversi e ampi background musicali, trovano foce comune nella scena emo-punk italiana.

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Pop

Cosa c’è nella camera de Le Vie Delle Indecisioni

Esce martedì 28 giugno 2022 per Alti Records “Mr. Cellophane“, il nuovo singolo del progetto Vie Delle Indecisioni. Un nuovo capitolo per la band con già alle spalle due album, un ep ed oltre duecento date dal vivo, che torna con un pezzo pop che racconta la fine di una relazione vissuta tra viaggi in treno, sigarette e musical. Le vie delle indecisioni ci proiettano, utilizzando la retorica delle immagini e di personaggi come Charles Bovarye Bazarof, in un viaggio che è a metà tra l’onirico ed il razionale, dove ogni storia d’amore è un susseguirsi di possibili inciampi lungo una traversata da fare su un muretto, mano nella mano, con Humpy Dumpty

I riferimenti ad opere d’arte sono tanti, dall’uomo uovo di matrice carroliana ai dipinti di Hopper, chi canta cerca di raccontare la sua storia, interrotta come una celeberrima puntata della Melevisione, provando ad immedesimarsi, per sentirsi meno solo, con tutti quei personaggi che, tra film, libri e quadri, hanno fatto della fragilità, della mancanza, una loro forma di unicità. 

Noi come sempre non abbiamo saputo resistere, e ci siamo fatti portare nelle loro camere, ed ecco cosa ci ha mostrato ciascuno di loro.

Paride – Canzoni, di Edmondo Berselli, anche detta “la bibbia”. Il volume che racconta la musica pop italiana, dalla rottura di Mina a Sanremo ’61 con le mille bolle all’accoppiata vincente Mogol/Battisti, fino ai Lunapop. In quelle pagine c’è tutta la santità del pop nostrano, alla quale inevitabilmente ci ispiriamo

Federico – Palla da Baseball. Wilson, come la palla amica di Cast Away, però in versione ridotta. Perché in fondo c’è sempre bisogno di un buon amico, in una camera da letto o in un’isola deserta

Marco – Un sacco di giochi e Ih-Oh. Costruirsi mondi diversi, differenti, costruire castelli mentali e possibili scenari, tutti su un tavolino, per poi finire di giocare e rendersi conto che il modo migliore per affrontare la vita, quella vera, è coprirsi gli occhi con le orecchie come Ih-Oh

Fabrizio – Controcorrente, come ai pesci, a cui tocca risalirsa. Vivere su una tavola, con la consapevolezza che la prossima onda potrebbe darti la scossa definitiva e farti cadere. Che poi, lo stare in bilico, è uno dei temi preferiti dei nostri brani. La fragilità è la caratteristica principale dell’essere umano

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“Nè santo nè killer” è il nuovo singolo di Luca Gemma

É uscito giovedì 30 giugno 2022 per Adesivadiscografica “Nè santo nè killer“, il nuovo singolo di Luca Gemma. Un nuovo capitolo che è il secondo brano, dopo “Sul precipizio” (pubblicato a fine aprile), ad anticipare il nuovo album che uscirà a settembre. È un pezzo lunare e un po’ marcio in cui un basso distorto, un piano elettrico ostinato e le percussioni minimali della strofa sfidano gli archi distesi, la chitarra acustica e un beat elettronico creato da Paolo Iafelice – che ha mixato il disco – sul ritornello. La canzone si regge su questa tensione che si scioglie in una coda strumentale in cui il fischio prende il posto della voce: quello è il duello finale! 



Sì, perché “Né santo né killer è un duello tra il buono e il brutto e cattivo che convivono in (quasi) ognuno di noi, è un’anima divisa in due che si ricompone solo grazie alla musica e alla natura, magnifiche e ‘inutili’ cose nell’era dell’utile, con il loro potere salvifico. Perché, come dice il ritornello, ‘la nostra più grande fortuna è stata l’idea di chiudere nelle canzoni violenza e paure’, in attesa della ‘grazia che fiorisce quando meno te lo aspetti’. 

BIO:

Luca Gemma 
è un cantautore e musicista di origini romane, nato per caso a Ivrea, che, dopo aver vissuto sei anni in Germania, si trasferisce a Milano per iscriversi all’università.

Proprio a Scienze Politiche negli anni 90 fonda con Pacifico i Rosso Maltese, di cui è cantante e autore dei testi.  Muovendosi nella nascente scena  indipendente di quegli anni la band pubblica due album fondendo rock, folk, indie pop e canzone d’autore, suona – quasi sempre bene e divertendosi molto – oltre 350 concerti in Italia e Francia, gode di preziose collaborazioni con Mauro Pagani, Tony Bowers (Simply Red), Vittorio Cosma e il Consorzio Produttori Indipendenti (Materiale Resistente, 1995) e infine si scioglie per stanchezza e per insoddisfazione, ma lasciando almeno un album di (bellissime) canzoni inedite in diversi cassetti.

Finita l’esperienza con i Rosso Maltese, Luca scrive canzoni per altri, Fiorella Mannoia, Malika Ayane, Bobo Rondelli, Patrizia Laquidara, Cesare Malfatti, per la tv, Fabio Volo, per la radio, Radio3Rai e Radio 24, per il cinema, Roberta Torre, Sud Side Stori, con Militant A degli Assalti Frontali e per il teatro. Partecipa come autore e cantante a molti progetti di musica e parole in studio e dal vivo, collaborando con Steve Piccolo dei newyorkesi Lounge Lizards eGak Sato, Aldo Nove, Emidio Clementi dei Massimo Volume, Patrizia Laquidara e Istituto Barlumen.

Da solista, insieme ai grandi musicisti con cui suona e con la costante collaborazione di Paolo Iafelice (engineer e produttore già al lavoro con De André, Pfm, Silvestri, Casino Royale e molti altri), Luca insegue la sua idea di canzone, mischiando indie pop, soul, folk, rock sbilenco e cantautorato, ‘come Modugno  suonato da Paul Weller al compleanno di David Byrne’, avendo in mente melodie cantabili, groove leggeri e parole pesanti. Così facendo nel 2003 pubblica il suo singolo d’esordio Luca (CGD Warner) e poi gli album Saluti da Venus (2004), Tecniche di Illuminazione (2007) e Folkadelic (2010) con Ponderosa Music & Art e ancora Supernaturale (2012), Blue Songs (2015) e La Felicità di tutti (2017) con Adesivadiscografica, tutti sempre ben accolti da pubblico e critica. Con l’ultimo a Luca è stato assegnato il prestigioso Premio Giorgio Lo Cascio 2017 alla canzone d’autore da una giuria di 40 giornalisti, presieduta da Enrico Deregibus.

Costante negli anni la sua attività live – con una line up composta da voce, chitarra, basso, batteria, fiati e percussioni – in Italia e Francia, Inghilterra e Lussemburgo, una tournée in Australia nel 2016 e la partecipazione a importanti festival (Tora Tora, Villa Arconati, Festival della Musica di Mantova, Le corde dell’anima di Cremona, Rocksteria).  Nell’anno pandemico 2020 sono uscite altre due canzoni sulle piattaforme digitali, Prima di parlare, con Edda e Volwo, e Elettro domestico, brano al quale hanno partecipato i suoi due figli, anche loro costretti in casa dal lockdown.

Il 26 aprile 2022, a cinque anni dal suo ultimo disco, Luca Gemma ha pubblicato Sul precipizio, il primo brano, accompagnato dal video, estratto dal nuovo album in uscita a settembre per Adesivadiscografica.  Il 30 giugno 2022 è in uscita su tutte le piattaforme la seconda canzone Né santo né killer.

https://www.facebook.com/Luca-Gemma-106074199888
https://www.instagram.com/lukianogemma
https://www.lucagemma.it

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Presentato il calendario dei live di luglio
presso le Librerie Feltrinelli

Proseguiranno per l’intero mese di luglio negli spazi delle Librerie Feltrinelli di Milano gli appuntamenti con artisti musicali della scena nazionale e internazionale, all’interno della cornice dei format LiveInRed e I Venerdì del Babitonga, che uniscono l’esperienza della musica dal vivo con quella enogastronomica all’ora dell’aperitivo. Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito.


Tornano gli aperitivi in musica di RED: nella cornice unica del Bistrot Libreria, un momento unico di cultura e convivialità in cui ospiti internazionali si alternano ad artisti emergenti in una proposta musicale sempre nuova, che non si pone limiti di genere.
RED Bistrot Libreria
Tutti i giovedì, dalle ore 19:00
Libreria Feltrinelli, piazza Gae Aulenti 1, Milano
Ingresso gratuito

Il cantautore Tonino Carotone, che si esibirà per LiveInRED giovedì 21 luglio
7 luglio – Raffaele Kohler Swing Trio

Lo swing trio del trombettista Raffaele Kohler, diventato durante il 2020, con la musica suonata dalla sua finestra, uno dei simboli milanesi della reazione alla paura, è un trio ‘portatile’ che insieme a Kohler include Luciano Macchia al trombone e Francesco Moglia al banjo. I tre si sono esibiti sui grattacieli di Milano, su una gondola nel naviglio, sui rifugi di montagna e in piazze e teatri di tutta Italia, alternando brani swing originali tratti dagli album della Raffaele Kohler Swing Band (“Musiche di scena”, “Una sera in Balera” e “Rondini”) a grandi classici della musica italiana, francese e americana.

14 luglio – John Strada

Songwriter emiliano attivo dagli anni ‘90, ha all’attivo otto album e svariati tour fra Italia, Stati Uniti e Inghilterra, nel corso dei quali ha condiviso il palco con artisti quali i Jefferson Starship, Southside Johnny & the Asbury Jukes e i Commitments. Il suo ultimo album, Fra rovi e rose, si discosta dal blue collar rock delle precedenti produzioni per abbracciare il cantautorato italiano, mantenendo sonorità roots rock e sfiorando atmosfere francesi di inizio ‘900

21 luglio – Tonino Carotone

Tonino Carotone è uno dei cantautori più apprezzati in Italia negli ultimi vent’anni. L’artista spagnolo ha di recente proseguito la propria navigazione controcorrente, lontano dalle mode del momento e coerente ai propri valori che lo vedono ancora una volta tra la gente, nei quartieri popolari, seduto al bar raccontando e ascoltando storie di vita: è quanto ha fatto con il suo nuovo album Whisky facile, in cui Tonino ha voluto omaggiare il suo idolo e beniamino Fred Buscaglione, in occasione dell’anniversario della nascita con un album ricco di brani rivisitati nel pieno stile istrionico del maestro dell’ora brava. 

28 luglio – Chiara Vidonis

Cantautrice triestina, fermamente radicata nella propria identità culturale fatta di scambi di umanità varia e di lingue, scrive testi di grande respiro, capaci di affrontare le diverse sfaccettature dell’intimo umano, su un tessuto musicale dai confini abbattuti, che guarda l’orizzonte a polmoni gonfi. Debutta nel 2015 con Tutto il resto non so dove e ottiene un ampio consenso da parte della critica specializzata. Anticipato dai singoli Lontano da me e Quello che ho nella testa, nell’aprile del 2022 pubblica il suo secondo lavoro, La fame, prodotto da Karim Qqru (The Zen Circus). L’album è una prova di maturità, profondo nelle parole che declinano amore ed esistenza, accurato nei suoni, contemporaneo e dall’attitudine rock, incisivo ma anche intimo; uno scossone e una carezza.


Tutti i venerdì spazio a un mini-live, allestito in mezzo ai libri. Cantautori e gruppi provenienti dal panorama indipendente, milanese ma non solo: dall’acustico all’elettronica, gli eventi live del Babitonga sono all’insegna del sound autentico e della varietà. In sala, o meglio, in libreria, la musica è protagonista di una serata che trascorre gustando un drink o sfogliando un buon libro.
Babitonga Café
Tutti i venerdì
Libreria Feltrinelli, viale Pasubio 5, Milano
Ingresso gratuito

La cantautrice americana Eileen Rose, live per I Venerdì del Babitonga il 15 luglio
8 luglio – Luca Marino, inizio ore 18:00

Classe 1981, cantautore errante, “una carriera alla rovescia”: Luca Marino esordisce al festival di Sanremo nel 2010, calca il palco di XFactor come autore l’anno successivo e infine sceglie la strada come suo palco principale diventando busker. A oggi ha all’attivo quattro album, uno con una major (Warner Music) e tre da indipendente con relativi singoli. L’ultima sua uscita discografica, Una musica più umana, risale a novembre 2021.

15 luglio – Eileen Rose, inizio ore 20:00

Definita di volta in volta come la nuova Patti Smith, la nuova Lucinda Williams, la nuova Ani DiFranco e la nuova Sheryl Crow, Eileen Rose si è imposta negli anni come un’artista eclettica, di livello assoluto e di difficile categorizzazione, guadagnandosi numerosi fan su entrambe le sponde dell’Atlantico grazie alle sue canzoni dal forte impatto emotivo e ai suoi show elettrizzanti. Originaria di Boston, Eileen Rose Giadone (il cognome tradisce chiare discendenze italiane) è penultima di nove figli e cresce in una famiglia di appassionati di musica e danza. Inizia a scrivere a 14 anni e pubblica il suo primo disco autoprodotto nel 1991. La sua carriera professionista inizia con il trasferimento in Inghilterra, dove è notata in un locale di Camden Town da Geoff Travis della Rough Trade, con cui pubblica i suoi primi due album, a cui partecipano personaggi del calibro di Glen Matlock dei Sex Pistols, i Del Amitri e i The Ruts. In questo periodo suona in tour con Ryan Adams, frequenta Ozzy Osbourne e lo scrittore Nick Hornby, che la cita nel suo romanzo 31 canzoni. Nel 2003 torna negli stati uniti, prima a Boston e poi a Nashville, città che influenza moltissimo la sua musicalità: in questi anni Eileen Rose ha saputo miscelare sapientemente rock, pop, blues, folk, gospel, rockabilly, roots e country per approdare a un suono molto personale e caratterizzato dalla sua possente voce.

22 luglio – Open Road, inizio ore 19:00

Il progetto Open Road nasce dalla collaborazione fra la cantautrice e violinista Lucia Comnes e il cantautore John Palmer, incontratisi a Nashville sotto l’egida di Rodney Crowell, e propone musica originale dei due musicisti insieme ad una selezione di grandi classici che portano la firma di Larry Campbell, Emmylou Harris, Rodney Crowell e Townes Van Zandt.

29 luglio – Lorenzo Bertocchini, inizio ore 19:00

Lorenzo Bertocchini scrive canzoni da sempre e suona dal vivo dal 1990. Le sue canzoni sono profondamente radicate in tutta la grande musica americana – il folk, il country, il rockabilly, il blues. I suoi brani sono originali – per davvero: ascoltate Whatever Happens Next…, I Left My Pants in Buguggiate, Happy Island o You Like, I Like per averne la prova. Lorenzo suona chitarra, ukulele e armonica, si è esibito ovunque in Italia, Europa e USA, ed ha pubblicato sei CD, cinque di brani originali e uno con canzoni di Bruce Springsteen, artista con il quale si è ritrovato sul palco qualche anno fa, nel New Jersey. Tra gli altri artisti che Lorenzo ama “rivisitare” dal vivo ci sono Bob Dylan, Cat Stevens, gli Eagles, Jerry Lee Lewis e Chuck Berry. Il 29 si esibirà accompagnato dal virtuoso Giorgio Caserini alla chitarra, cajon e cori.

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Cosa c’è nella camera di Myky

Lo scorso 20 maggio è uscito su tutte le piattaforme digitali “The One”, l’ultimo singolo di Myky. Questo pezzoè un concentrato di musica pop contagiosamente energica a base di synth che richiamano gli anni ‘80, piena di colore e di vibrazioni spaziali. Il brano è stato prodotto da Angelo Sika, giovane producer della provincia di Napoli che ha già lavorato con Myky per la realizzazione del disco, producendo “Free Love”, “Oxygen” e “Good Enough”.

Per l’occasione, abbiamo chiesto all’artista di fare un giro a casa sua. Ecco cosa ci ha mostrato: 

  1. La mitica Spice Cam Polaroid, un sogno da bambino che ho realizzato recuperandola in un mercatino dell’usato (sono un fan del vintage e i mercatini sono un’altra delle mie passioni!) Sin da piccolo sono sempre stato un fan delle Spice Girls, ho tutti i loro dischi e la mia stanzetta era tappezzata dai loro poster!

  1. Il boccino di Harry Potter. Sto ancora aspettando fiducioso la mia lettera per Hogwarts!

  1. La mia collezione di Sailor Moon (in foto una piccola rappresentanza), il mio anime e manga preferito… Da piccolo lo guardavo di nascosto perché considerato “roba da femminucce”… Ho recuperato “da adulto” con una collezione da circa 2000 pezzi!

  1. Il casco da astronauta dal videoclip della mia canzone “Oxygen”. Un piccolo cimelio dal set di uno dei miei video preferiti, un piccolo reminder per ricordare di puntare sempre alle stelle!

  1. Il mio pianoforte. Da qui nascono tutte le mie canzoni 💜

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“CHACHACHA” è il nuovo singolo di Nove

Esce venerdì 1 luglio 2022 “CHACHACHA“, un nuovo capitolo per la cantautrice Noveche torna dopo la pubblicazione del suo EP di debutto “Saturno“. Forse l’inizio ufficiale dell’estate personalissima dell’alter ego di Roberta Guerra, che ci porta a L’Avana con un retrogusto dolce amaro e ci immerge in un pop dalle sfumature elettroniche (merito della produzione di PLASTICA e Emanuele Tosoni). “Un viaggio direzione L’Avana“, commenta quindi Nove descrivendo il brano, “fatto all’interno di una stanza che, anche ad occhi aperti, può diventare una grande pista da ballo dove perdersi e ritrovarsi.

 

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BIO:

Roberta Guerra, in arte Nove, è una cantautrice ed insegnante di musica e canto. 

E’ nata e cresciuta a Genova anche se negli anni la musica l’ha portata a trasferirsi in diverse città: da Roma a Parma fino ad arrivare a Milano, dove attualmente vive.  Sin dalla tenera età ha dimostrato di amare il mondo del canto arrivando, all’età di cinque anni, alla semifinale nazionale del 39° Zecchino D’oro.  Ha iniziato così a studiare coro e successivamente canto e pianoforte, nel 2013 si è diplomata al LIM a Roma per poi laurearsi nel 2017 al Conservatorio Arrigo Boito di Parma in Canto Popular Music.

Nell’agosto 2018 ha scritto il brano Tagliati a metà per supportare la sua città dopo la caduta del Ponte Morandi. A settembre 2018 è stata finalista del BMA – Bologna Musica d’Autore, ad aprile 2019 ha ottenuto il premio miglior Testo al Festival Discanto, a luglio 2019 si aggiudica il premio del pubblico ed orchestra al Festival Un Mare di Stelle e ad ottobre 2019 è stata tra gli otto finalisti del Premio Pierangelo Bertoli.

Ad aprile 2021 è uscito il suo EP dal titolo Saturno anticipato dai singoli Vocabolario e Numeri Pari. Il videoclip di Vocabolario è uscito in anteprima per Skytg24 e, ad agosto 2021, con il branoNumeri Pari ha vinto il premio miglior testo a Botteghe d’Autore XV. Dopo essersi esibita in diversi locali, aprendo anche due date del tour di Matteo Faustini, nel 2022 ha presentato dal vivo “Saturno” per la prima volta al 21WOL durante la rassegna “Cemento Acustico” instagram: www.instagram.com/nove.music
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“Mr. Cellophane” è il nuovo singolo de Le Vie Delle Indecisioni

Esce martedì 28 giugno 2022 per Alti Records “Mr. Cellophane“, il nuovo singolo del progetto Vie Delle Indecisioni. Un nuovo capitolo per la band con già alle spalle due album, un ep ed oltre duecento date dal vivo, che torna con un pezzo pop che racconta la fine di una relazione vissuta tra viaggi in treno, sigarette e musical. Le vie delle indecisioni ci proiettano, utilizzando la retorica delle immagini e di personaggi come Charles Bovarye Bazarof, in un viaggio che è a metà tra l’onirico ed il razionale, dove ogni storia d’amore è un susseguirsi di possibili inciampi lungo una traversata da fare su un muretto, mano nella mano, con Humpy Dumpty

I riferimenti ad opere d’arte sono tanti, dall’uomo uovo di matrice carroliana ai dipinti di Hopper, chi canta cerca di raccontare la sua storia, interrotta come una celeberrima puntata della Melevisione, provando ad immedesimarsi, per sentirsi meno solo, con tutti quei personaggi che, tra film, libri e quadri, hanno fatto della fragilità, della mancanza, una loro forma di unicità. 

 

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Vie delle Indecisioni, ovvero: una band, cinque ragazzi, due album, un ep, oltre duecento date ed almeno altri mille buoni motivi per arrivare a capire che, per sfondare nel mondo della musica, non serve essere né bravi né belli: basta NON essere come noi. Attraverso l’incontro tra melodie Pop e testi di estrazione cantautorale, le Vie delle Indecisioni compongono il loro racconto del quotidiano, mettendo in musica, sotto il sound leggero di un ritornello estivo, tutte le inquietudini e le tante piccole battaglie inutili che attanagliano ogni essere umano. L’utilizzo di immagini evocative come la “Batracomiomachia” (guerra inutile per antonomasia) ed il concetto di entropia, serve a veicolare quelli che sono i concetti costantemente inseriti nelle produzioni delle Vie: raccontare la fragilità, la mancanza, l’assenza, l’imperfezione che, di fondo, sono tutte esperienze vissute da ognuno di noi. Il tutto, però, raccontato con il contorno di un pop scanzonato, in un cocktail che mischia ballabilità a momenti di introspezione (esattamente come l’esistenza).

Le Vie nascono del 2015. Nel 2016 pubblicano il loro primo EP, “Merda d’Artista”, da indipendenti. Nel 2017 la band pubblica “Batracomiomachia – Manuale per combattere piccole guerre inutili”, primo album della band, anche questo autoprodotto.

Il 2019 è l’anno della pubblicazione de “L’entropia delle prime cose”, secondo lavoro della band, realizzato con ALTI RECORDS e promosso da LIBELLULA MUSIC. Le Vie, ad oggi, si sono esibite in oltre 200 date alle spalle ed hanno condiviso numerosi live con artisti di primo piano nel panorama musicale italiano.

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W.A.U è l’album di debutto dei The Heron Temple

Esce lunedì 27 giugno 2022 l’album di debutto dei The Heron Temple. Una festa notturna che dà inizio ufficialmente all’estate: “W.A.U è l’acronimo di Where Are U (Dove Sei). Una domanda apparentemente semplice e di uso comune, ma dalle mille sfaccettature.  W.A.U racchiude infatti diversi concetti cardine che hanno ispirato la scrittura dei The Heron Temple negli ultimi anni: la distanza, l’amore, l’attesa e la ricerca costante.  Tutti questi elementi, che a primo impatto potrebbero risultare in netta antitesi tra loro, in realtà compongono un collage esaustivo dei sentimenti che hanno influito sulla stesura degli otto brani del disco.  W.A.U è il primo LP dei The Heron Temple, scritto, arrangiato e registrato tra Palermo e Milano, W.A.U non si focalizza soltanto sul “momentum”, catturando al contrario il processo di crescita della band in un lasso di tempo ben più lungo. 

I brani e la loro consecutio ne rafforzano il concetto, a partire da Sciogliersi un po’ e culminando con la crepuscolare Portami ViaW.A.U  per i The Heron Temple, in definitiva, è una domanda ed una risposta allo stesso tempo.  “Dove sei, dove siamo stati, dove siamo adesso? WAU”.
 

BIO:

Il progetto The Heron Temple nasce ufficialmente nel 2016 dall’incontro tra Valerio Panzavecchia Vincent Hank. Nel 2017 dopo l’esperienza ad XF11 esce in anteprima su Rolling Stone Italia il primo singolo “Vulnerabile” che entra nella Viral 50 di Spotify e va on-air in alcune delle principali radio italiane tra cui Radio Italia, Rai Radio 1 e Radio Deejay. Successivamente pubblicano “Milano ti divora” insieme ad un videoclip live completamente stripped. I The Heron Temple nel 2018 portano in giro le loro canzoni in un tour acustico che attraverserà tutta Italia, per culminare al “The Boiler House” di Londra (Uk). Parallelamente la band condivide il palco con alcuni dei migliori artisti della scena italiana: La Rappresentante di Lista, Fabri Fibra, Fabrizio Moro, Willie Peyote, Edoardo Bennato. Il 17 Giugno 2021 pubblicano il singolo “Sciogliersi un po’” seguito ad ottobre dalla release di “Coltelli”; il brano entra nella playlist editoriale “Rock Italia” di Spotify ed il videoclip  esce in anteprima su Sky Tg24.

Il 2022 è un anno cruciale per i The Heron Temple. Il 6 Gennaio la band pubblica “Falliscono i locali” seguito a Giugno da “Ci facciamo male” che anticipa l’uscita del disco di debutto “W.A.U“.


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