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Pop

Cosa c’è nella camera di IononsonoErika

Esce venerdì 19 agosto 2022, in pieno agosto, “Trentagiga“, il singolo di debutto del progetto IononsonoEriKa. Un primo capitolo per il progetto dell’atipica e magnetica cantautrice classe 1999, un pezzo spensierato e giocoso, esattamente come questa prima estate che potremmo definire finalmente “normale, un brano che parla delle relazioni che vanno e vengono, parla della vita e del suo cambiare multiforme, parla di amore, di quell’amore al di là di tutto, parla di gratitudine e c’è anche un pizzico di mal de vivre… che senza quello non esisterebbe niente di bello.

Noi siamo stati in camera sua, ed ecco cosa ci ha raccontato.

  1. Scrunch fucsia 

Era un banale elastico per capelli dai colori sobri trovato nel mobiletto del bagno, in realtà l’elastico era di mia sorella, l’ho trovato, mi piaceva e me ne sono appropriata lentamente. L’ho indossato nei primi live indossandolo al braccio e da lì è  diventato un mio simbolo di riconoscimento, mi dà forza indossarlo e poi adoro i colori vivaci.  Da banale oggetto è diventato un oggetto a cui sono particolarmente legata e che porto sempre con me e nei miei live.

  1. Cuffie Sony 

Uno dei miei primi acquisti seri nel campo musicale, mi sono fatta consigliare da un mio amico fonico quali cuffie potevano essere adatte a me per lavorare a qualche progetto Ableton registrando in casa e mi ha consigliato le Dynamic stereo Headphones MDR- 7506 della Sony.

Me le porto sempre in giro quando vado a fare dei lavori in studio, da quando dopo la mia prima esperienza in studio, il mio produttore mi diede delle cuffie ma non riuscivo a regolarle perché  su di me erano troppo grandi, e allora dissi “In realtá ho portato le mie cuffie in caso”, ecco questa é ancora oggi una simpatica storia che viene ricordata quando vado a registrare da lui.

  1. Lorenzo 1999 – Capo Horn

Il mio primo cd, mio papá e mia sorella quando sono nata hanno portato come regalo in ospedale a mia mamma (e a me)  il cd di Jovanotti “Lorenzo 1999- Capo Horn”, questo é stato il mio primo cd, e ci sono tanto legata in particolare alla canzone “Per te” mi dà un senso di casa, famiglia e appartenenza.

4. Plettro 

In realtà è un comune plettro ma come tutte le cose a cui si è legati da banale diventa affettivo, l’oggetto.  Per cui sì, stavo facendo le mie prime aperture ai concerti del mio amico e socio Damien McFly e prima del concerto stavamo mangiando una pizza con tutta la sua band e mi ero dimenticata il plettro così me ne diede uno suo. Da lì non glielo ho più restituito (mi dispiace dami) e lo conservo nella cover dietro il mio cellulare.

5. Chitarra 

Altro acquisto importante per me é stata la chitarra, non è la mia prima chitarra, ma è arrivata successivamente, avevo sempre sognato una Martin, ma arrivata al negozio alla fine a primo impatto mi sono innamorata di una Taylor. Per cui la prima volta che ho suonato questa chitarra in un mio concerto, ho detto al pubblico che volevo dare un nome alla nuova chitarra, a metá concerto mi arriva un bigliettino, che mi passa il mio chitarrista, lo leggo e c’era scritto:

Nome chitarra

“Terra perché ha tante radici ed il suono è molto forte il capo di tutta la musica” (Gabriel) 

“Felis perché sorride” (Lorenzo) 

Due bambini mi avevano proposto il nome, da allora la mia chitarra si chiama Terra Felis. 

E quei bambini Lorenzo e Gabriele poi ad un altro concerto li ho rivisti e finalmente li ho potuti conoscere. 

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Comunicato stampa

I VINTAGE VIOLENCE combinano le due Capiscimi
per realizzare la Capiscimi definitiva (Reloaded)

Un’operazione particolare quella che i Vintage Violence hanno realizzato per il loro “nuovo” singolo Capiscimi (Reloaded), fuori venerdì 2 settembre per Maninalto! Records. Chi ha un po’ di familiarità con la band sa che esistono due Capiscimi: la Capiscimi (numero 1, per così dire) presente sulla tracklist dell’album Senza paura delle rovine del 2014, e poi la Capiscimi II uscita lo scorso novembre all’interno dell’ultimo disco, Mono. Ora la band ha unito le due canzoni, con un nuovo video per la versione combinata, o “reloaded”, dei due pezzi.

“Chi conosce entrambe le Capiscimi magari nella sua testa le ha già collegate una all’altra come fosse un pezzo unico, un continuum: è esattamente quello che abbiamo fatto, perché un po’ lo è… e non è detto che in futuro non ci venga voglia di continuare la saga!”, spiega la band lecchese. “Il video che accompagna questo remaster è un timelapse in 4K che abbiamo registrato a inizio agosto a Cervinia per provare a rendere in immagini la natura cangiante degli stati emotivi che hanno accompagnato queste due scritture, e più in generale di quello che pensiamo sia la mutevolezza della psiche, inserita in una società e in una cultura che esigono scelte di vita definitive a individui le cui cellule si rinnovano completamente ogni 7-10 anni. La messa in discussione del retaggio novecentesco di un io stabile e immutabile era già iniziata nel 2006 quando abbiamo scritto Le Cose Cambiano”.

Guarda il video di Capiscimi (Reloaded): 
https://www.youtube.com/watch?v=qko9SNc_GLs

Le prossime date dal vivo dei Vintage Violence:

09-09 @ SandoPark Fest, San Donato Milanese (MI)
10-09 @ Festival Yume, Ferrara
06-10 @ Foce, Lugano (Svizzera)
08-10 @ Gallery16, Bologna
22-10 @ Cooperativa Popolare Infrangibile, Piacenza
19-11 @ Bloom, Mezzago (MB)
26-11 @ Vibra, Modena

 
Musica e testi di Rocco Arienti, arrangiato da Vintage Violence
Produzione artistica di Rocco Arienti, registrato e mixato da Lorenzo Monti allo Yard Audio Studio
Masterizzato da Giulio Ragno Favero

BIO

I Vintage Violence sono una rock band italiana nata a Lecco nel 2001. Con il primo album in italiano Psicodramma la band vince le selezioni di Arezzo Wave e partecipa al festival nell’estate 2005. Il singolo Cristina viene pubblicato da Rocksound in 35.000 copie allegate alla rivista. Nel 2006 la band raggiunge le finali nazionali di Rock Targato Italia e Sanremo Rock e va in tour con il collettivo milanese Cadaveri a Passeggio. Nel 2007 pubblica l’EP Cinema (Goodfellas) e il DVD del videoclip Le cose cambiano, finalista del concorso nazionale Nickelclip per video indipendenti. Nel 2011 i Vintage Violence pubblicano per Popolar Records Piccoli intrattenimenti musicali: undici pezzi inediti, per un disco stampato anche in vinile e accompagnato da 11 videoclip autoprodotti a costo zero. Inizia un tour lungo tutto il territorio nazionale, che porterà la band a condividere il palco con gruppi quali Il Teatro Degli Orrori, Ministri, Vallanzaska e One Dimensional Man. Nel 2012 la band vince il primo premio assegnato dall’ANPI al brano Il processo di Benito Mussolini come migliore canzone sul tema della lotta di liberazione partigiana e il rilancio dei valori della resistenza. Nel 2014 esce Senza paura delle rovine, con la partecipazione di Enrico Gabrielli (Afterhours) e Karim Qqru (Zen Circus), disco acclamato dalla critica che ne parla come di “un disco da sangue al naso” (Rockit), e ancora “il primo ascolto stordisce, il secondo affascina” (Rockerilla), “non ha cedimenti” (Blowup) e “una delle migliori interpretazioni del rock moderno con cantato italiano” (Rock Garage). Nel 2018 i Vintage Violence registrano il primo album in acustico, Senza barrè, che rivisita i pezzi di Piccoli intrattenimenti musicali e Senza paura delle rovine. Con l’uscita dei singoli Piccolo tramonto interiore e Zoloft, la band annuncia l’uscita del tanto atteso nuovo album Mono, sempre in collaborazione con Maninalto! Records, avvenuta il 19 novembre 2021.

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Comunicato stampa

“Ekomostro” è il nuovo singolo dei Marrano

Nuovo singolo per i Marrano, che dopo aver pubblicato Poveri diavoli lo scorso aprile si ripresenta ora con questa Ekomostro, fuori venerdì 2 settembre 2022 distribuito da ADA Music Italy. Come il precedente, anche questo singolo è stato prodotto dalle sapienti mani di Davide “Divi” Autelitano dei Ministri, e il suo intervento si fa sentire bene per il piglio, la carica e l’aggressività della canzone. Si tratta infatti di un pezzo che esalta le caratteristiche del trio rock, con batteria e basso come base portante del sound, chitarre potenti e ben presenti, e una filosofia less is more a legare il concetto di produzione. Una canzone tirata ed energica fin dalle prime battute, che sembra uscita da qualche studio di registrazione d’Oltreoceano dove questi suoni vanno forte da anni.

“L’Ekomostro è ciò che condiziona il quotidiano, i gesti e le scelte che pensiamo di compiere liberamente, ma che in realtà seguono un copione già deciso e da cui fatichiamo a staccarcene”, spiega la band a a proposito del significato del brano. “È una canzone che vuole risvegliare da una visione disillusa e apatica di ciò che accade intorno a noi. Uno schiaffo a noi stessi e il desiderio di liberarsi da questa condizione che ci opprime, che ci lega ad abitudini tossiche. Vivere il presente, vivere senza rimorsi, vivere come fosse l’ultima volta che lo facciamo, senza sentirsi giudicati e schiavi del mostro che fa eco nella nostra testa, restando sempre sé stessi”.

Ascolta Ekomostro: 
https://open.spotify.com/track/1gPkmYuKbTfw5VdPCTpcNB

CODICE ISRC: ITJEN2200002

si autorizza utilizzo per trasmissione radiofonica

Registrato e mixato da Andrea Cola presso Stonebridge Studio di Cesena
Masterizzato da Giovanni Versari presso La Maestà Studio di Tredozio (FC)
Prodotto da Davide “Divi” Autelitano

Suonato: 
Andrea Fantini – Basso
Daniele Paglialonga – Voce e Chitarra
Nicola Abati – Batteria
Alan Fantini – Chitarra

Artwork: Marcella Magalotti

BIO

I Marrano sono una band rock nata nell’estate del 2015 a Rimini e formata da Andrea, Daniele e Nicola. Nel dicembre dello stesso anno pubblicano il loro primo EP Marrano portandolo in giro per l’Italia in numerosi concerti. Il 22 settembre 2017 presentano il loro primo disco Gioventù spaccata, registrato in presa diretta nell’inverno del 2016 allo Stonebridge Studio di Cesena. L’album è anticipato dal brano Belgrado e vede la successiva pubblicazione dei singoli Raticosa e Gutro. Il tour del disco dà la possibilità di condividere palchi con artisti del calibro di Ministri, Andrea Laszlo De Simone, Gazebo Penguins, Havah e tanti altri. Dopo un 2019 di scrittura e registrazione, il 2020 si apre con l’uscita di Golf, primo estratto che anticipa il loro successivo lavoro, seguito il 4 marzo dal secondo singolo Blue Whale. Il 16 marzo 2020 viene pubblicato ufficialmente il loro secondo disco Perdere, in collaborazione con Altini Cose e Floppy Dischi. Nell’estate del 2020 pubblicano la cover di Sabotage, brano cult dei Beastie Boys. Il ciclo di Perdere prosegue e si chiude con i singoli Odore del distacco e A perdere. Il 1° aprile 2022 esce il singolo Poveri diavoli, registrato presso lo Stonebridge di Cesena, che vede la partecipazione di Davide “Divi” Autelitano, cantante de I Ministri, in qualità di produttore artistico. Lo stesso team si occupa della produzione del nuovo singolo Ekomostro, fuori il 2 settembre.

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“Lake Pacid” feat. INS6N

Esce venerdì 2 settembre 2022 “Lake Placid” di Decrow (in distribuzione Believe Digital), il nuovo singolo per il folle progetto romano in collaborazione con IN6N. Un brano ispirato all’omonimo film di Steve Miner che parla di una nottata di sesso ed eccessi in riva a un lago narrata mediante il doppio senso dato dalla trama dell’opera horror del 1999. È un pezzo che fonde l’aggressività del Grunge con l’Emo: il ritornello fa strillare, le strofe sono fatte per piangere.

BIO:

Giulio, in arte “Decrow” nasce a Roma il 19 marzo 1995. Fin da piccolo il padre lo fa appassionare alla musica spaziando dal Rock anni 60 a quello dei primi 2000, che risultano essere tutt’oggi le sue più grandi influenze. Il nome d’arte ha origine dalla sua passione per il cinema e in particolare a quella per il film “Il Corvo”. Con le sue atmosfere Goth, i brani dei Cure e l’irrefrenabile storia d’ amore che racconta, il film “Il Corvo” è come se fosse una trasposizione in immagini della musica di Decrow. Esordisce nel 2017 pubblicando singoli da cui conseguono i primi live e i primi dj set nei principali club romani. Nel 2021 pubblica il suo primo EP “Summer Rain”, che unisce le sonorità rock che lo hanno influenzato per tutta l’infanzia con suoni elettronici e sperimentali. Il 25 Marzo 2022 pubblica “Kill Me” in collaborazione con yuksUale Rich Meyer mentre due mesi dopo esce “Laser”, “Cuore Aperto” e “Tatuaggi“. 

https://www.instagram.com/decrowilcorvo/

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Internazionale

Dada Sutra è la cosa più assurda che ascolterete oggi, ma anche domani

E sto passando questo periodo assurdo dove non mi piace niente, dove mangio svogliatamente, mi annoia tutto, ho riprovato a leggere Misery che aveva riempito la mia vita qualche estate fa, ma alla fine sono sopravvissuto giusto qualche pagina, per poi morire definitivamente davanti all’ennesimo programma su Real Time. Ho aspettato questo momento di vuoto per davvero tanto tempo, volevo riposarmi, leggere tutti i libri che avevo comprato durante l’anno, vedere tutti i film che avevo salvato su Netflix e invece niente, sono qui a morire. E, con quello che è stato forse l’ultimo e unico sprint che agosto mi ha concesso, sono andato a scavare ancora una volta tra i dischi che mi sono stati inviati, ma che ho inevitabilmente perso nella mia apatia da ufficio.

E rieccomi qui, ancora una volta, attratto da un nome strano e da un disco breve, come impone la mia soglia dall’attenzione piuttosto bassa: Dada Sutra e il suo EP 1, un primo capitolo, una presentazione, un biglietto da visita che porta ad un mondo di alieni multiformi, nudità, sentimenti esposti. Un mondo che Ryu Murakami avrebbe apprezzato, ma anche Chuck Palahniuk ne avrebbe volentieri scritto. Quattro tracce di cui fa parte che il precedente singolo “big boy“, che vedono finalmente la luce e inquadrano così uno dei progetti più unici e meno collocabili della scena indipendente. Un mix unico di generi ed influenze dal respiro internazionale che finalmente svelano il mondo alieno di Caterina Dolci. “EP 1” contiene un mondo pieno di orrori ma anche la voglia di trovare un angolo di bellezza, non farsi schiacciare, continuare a vivere, sentire, evolvere. 

Dada Sutra ha creato la sua personalissima Fabbrica Di Cioccolato, con i suoi umpa lumpa, rigorosamente schiavizzati e seviziati, che viaggiano in un tunnel di droghe e allucinazioni. Insomma, se siete pigri come me e volete andare a un rave… ecco!

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“Fandango” feat. Las Migas è il nuovo singolo di Cordio

Fuori da venerdì 26 agosto per Mescal (distr. ADAFandango, l’ultimo singolo di Cordio prima della prossima pubblicazione del nuovo album. Il fandango è una musica popolare spagnola che va in crescendo e che si balla in coppia come le danze della vita e dell’amore; passi infiniti. 
 

Dopo l’ultimo singolo “Pane, olio e sale”, in cui ha raccontato con disarmante intimità i suoi ricordi di infanzia, in Fandango Cordio ci porta nelle strade dell’Andalusia, per raccontarci la storia di un “lui” e una “lei”: due personaggi solitari e indefiniti, che si incontrano per caso o per destino e si riconoscono sulle note di un fandango. Per l’occasione sono state coinvolte le Las Migas, camaleontico quartetto spagnolo di sole donne (Marta Robles e Alicia Grillo alla chitarra, Carolina “La Chispa” alla voce e Roser Loscos al violino), famose in tutto il mondo per il loro flamenco chiaro e moderno, per cui sono state candidate più volte ai Latin Grammy. Non il classico duetto: le Las Migas infatti non si sono limitate a cantare una parte in spagnolo – scritta per l’occasione da Lorenzo Vizzini, produttore del brano – ma hanno anche suonato e arrangiato le parti di chitarra e di violino, oltre che l’iconico battito di mani tipico della musica flamenco. 
 

Fandango è la storia di un incontro tra due solitudini che in un istante si riconoscono complici. È una danza notturna, polverosa, che comincia in un bar di tangueros e finisce sulla riva dell’oceano, nelle spiagge di Puerto De Santa Maria. È la storia di una notte comunemente straordinaria, impreziosita dalla partecipazione delle Las Migas, icone della musica flamenco, che mi hanno onorato della loro partecipazione.”

(Cordio)


Scopri il brano su Spotify: https://spoti.fi/3R7Tsxi


“Siamo come una danza amica mia
un passo per uno, sai
non possiamo cadere mai
In questa notte di polvere e di sangria
la tua malinconia
è così simile alla mia”

 


BIO:
Pierfrancesco Cordio, in arte Cordio, è un cantautore nato a Catania nel 1995.
Scoperto da Ermal Meta, che ne ha curato la produzione artistica nella sua parte di carriera e che lo ha portato in tour come opening act nei suoi concerti per oltre 50 date in tutta Italia, ha partecipa a Sanremo Giovani 2019 con il brano “La Nostra Vita”. Ospite della IX edizione di “Meraviglioso Modugno” viene premiato dalla Federazione Autori per “l’intensità e la fluidità di scrittura con cui dipinge nella canzone uno stato d’animo”. Tra il 2019 e il 2020 apre alcuni concerti del tour “Abbi cura di me” di Simone Cristicchi e del tour “L’altra metà” di Francesco Renga. Pubblica per Mescal/Sony tre singoli e due EP digitali, poi confluiti in un unico disco in formato fisico dal titolo “Ritratti Post Diploma”, che ha presentato dal vivo a Roma, Milano e Catania. Il 19 Novembre è stato consegnato il nuovo singolo “Mezza Mela” (Mescal/ ADA) e seguito il 24 dal video. A due mesi esatti di distanza, arriva a tutti “Cose che si dicono”; una telefonata che si trasforma in canzone e che viene affiancata un video online – come il brano – dal 19 Gennaio 2022. La primavera, stagione di rinascita per eccellenza, porta nuovi appuntamenti live e nuovi singoli: “Hey Vittoria”, pubblicato l’8 Aprile, è il terzo tassello del mosaico che creerà il nuovo album e che chiude idealmente il cerchio aperto da “Mezza Mela” e continuato da “Cose che si dicono”.
 
Si cambia stagione e mood: dal 21 Giugno “Pane, Olio e Sale”, ballata che riapre i cassetti della memoria, foto scattate “nei pomeriggi della mia infanzia, quelli pigri delle estati calde…” che ha accompagnato anche i concerti di Cordio, conditi da tanto calore, sopra e sotto al palco; i primi 2 appuntamenti sono stati fissati a Susa (To) – Borgate Dal Vivo (3 Luglio) e a Bergamo – Spazio Polaresco (8 Luglio); a seguire, il 27 ha suonato nella sua Catania, per poi partecipare all’Human Rights International Film Festival di Baschi (5,6,7 e 8 Agosto). I prossimi appuntamenti a Settembre per celebrare la pubblicazione di Fandango, singolo realizzato con la collaborazione delle Las Migas, camaleontico quartetto spagnolo di sole donne, famose in tutto il mondo per il loro flamenco chiaro e moderno, per cui sono state candidate più volte ai Latin Grammy, in uscita per Mescal/ADA Venerdì 26 Agosto.

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Comunicato stampa

Martedì 30 agosto torna finalmente APE NEL PARCO a Milano

MART. 30 AGOSTO 2022
@ PARCO SEMPIONE, MILANO
dalle 18.30 fino a 00, ingresso gratuito


APE, dopo il successo degli eventi tenutosi in Piazza degli Affari, è pronto per iniziare la stagione più bella dell’anno al Parco Sempione (Arena Civica) a partire da martedì 31 maggio dalle ore 18 all’01. Il concept di questa stagione di APE è “A NEW CLASSIC”, che celebra il decimo anniversario dalla fondazione, creando un ponte tra l’attività che l’associazione ha svolto in passato e quello che ha in programma per il futuro. Una sfida a trovare nuove soluzioni, adattandosi al cambiamento e dialogando con esso.

Nel corso degli anni APE si è consolidata come una delle principali realtà milanesi, creando eventi all’aperto con l’obiettivo di valorizzare l’aggregazione sociale. In questa nuova stagione ritroveremo come sempre l’accesso gratuito, street food e drinks per l’aperitivo, concerti, djset e tanto divertimento. APE promuove da sempre tutte le forme di espressione artistica, coinvolgendo artisti indipendenti e realtà affermate nella creazione di contenuti originali. Ma APE è anche musica e intrattenimento, un luogo di incontro tra novità musicali locali e internazionali, un palco su cui esibirsi per i nuovi talenti, ma soprattutto uno spazio da vivere e condividere insieme.
 

ABOUT

APE è un’associazione culturale che dal 2012 organizza eventi sul territorio milanese. Il nostro obbiettivo è valorizzare l’aggregazione sociale in spazi pubblici e all’aperto in città. Il format APE si distingue per l’accesso gratuito, l’aperitivo e la musica dal vivo. Sia nella selezione artistica e musicale, che per le collaborazioni e la scelta dei fornitori, APE sceglie di premiare la qualità e di incentivare l’attività di realtà locali ed emergenti. APE è organizzato da Associazione APE con il patrocinio e il contributo del Municipio 1 di Milano.



BIO GRILL BOYS: 

Siamo i Grill Boys: Cony Valentino, Giovane Giovanni e Fredperry Ruben. Tutti e tre cantiamo, ma in più ognuno ha un ruolo preciso nel gruppo: Cony registra e mixa tutti i brani, Giova produce le strumentali e Ruben si occupa di tutta la parte di comunicazione. Nati nel 2017 facciamo musica senza etichette di genere, la nostra musica però, è caratterizzata da testi che raccontano della vita di tutti i giorni, delle ragazze e degli amici. Tutto quanto espresso con leggerezza e tanta autoironia.



BIO ALIGI: 

Aligi nasce a Milano, città nella quale cresce e dà inizio alla sua formazione di musicista e dj. Fondatore e frontman per anni di una rock-band emergente (Revo Fever), si appassiona in seguito sempre più al mondo della musica elettronica. Negli ultimi anni diventa membro e leader del progetto musicale “Apple Jacks”, con il quale si esibisce in eventi dal respiro internazionale. Viaggiando, assorbe e sperimenta, creando un’identità forte che lo porta attualmente a vivere in Svizzera (Zermatt), dove lavora come dj resident e direttore artistico, in un club e in uno ski resort.  Quando suona ama spingersi oltre, alla ricerca continua di melodie luccicanti e percussioni infuocate, un incrocio tra sonorità che volteggiano tra una techno sognante e piene di groove e sintetizzatori caldi in pieno stile eighties. Mentre mixa, imbraccia la sua chitarra, arricchisce e va oltre, creando un immaginario forte e sognante. Il palco si consuma e l’energia si trasforma, ogni volta in qualcosa di magico e irripetibile.

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“Trentagiga” è il singolo di debutto di IononsonoErika

Esce venerdì 19 agosto 2022, in pieno agosto, “Trentagiga“, il singolo di debutto del progetto IononsonoEriKa. Un primo capitolo per il progetto dell’atipica e magnetica cantautrice classe 1999, un pezzo spensierato e giocoso, esattamente come questa prima estate che potremmo definire finalmente “normale, un brano che parla delle relazioni che vanno e vengono, parla della vita e del suo cambiare multiforme, parla di amore, di quell’amore al di là di tutto, parla di gratitudine e c’è anche un pizzico di mal de vivre… che senza quello non esisterebbe niente di bello. 
 

L’ho scritta un sabato, il 13 febbraio 2021, giorno prima di San Valentino.

Quel giorno e il giorno successivo sono nate le prime strofe, poi settimane successive ero in treno stavo andando  a fare dei provini per scegliere i tre primi pezzi da produrre, e mi é venuta un’illuminazione, ovvero di prelevare un pezzo di canzone, che avevo composto la sera prima e di inserirla come ritornello nelle strofe di quella che era Giga, a cui mancava per l’appunto un ritornello. La mia idea è stata confermata, Giga alla fine è stato uno dei primi tre pezzi che abbiamo prodotto. 

Spero tanto vi piaccia, io ce l’ho messa tutta.


SCOPRI IL BRANO SU SPOTIFY: 
https://open.spotify.com/album/2P1aCLGQSZOD4sVWw3SUAH?si=PK7dXUfaTZm23EnphaY0KQ

Suonato, prodotto e arrangiato da: Alessandro Marton e Damiano Ferrari
Mixato e Masterizzato da Alessandro Marton @ FirstlineStudio


BIO: 

Impasto emozioni, mangio carbo, vomito melodie

Campionessa olimpica in vasche di ricordi a stile libero, classe 1999, Erica Meneguzzo, in arte IononsonoeriKa. Costante di vita lividi di gioia, ha respirato da sempre arte in casa, suo papá è un artista, e le ha sempre dato degli ottimi spunti di riflessione e di visione analitica e sensibile sul mondo.  La casa dove vive è stata progettata e costruita da lui, è una casa artistica, è un’opera d’arte in sé. Collocata nel verde vicino ai boschi di un paesino nella provincia vicentina, domina su tutto il paese. Questo ambiente aiuta Erica ad essere libera di esprimersi senza vincoli.

“Trentagiga” è il suo primo singolo. 

https://www.instagram.com/iononsonoerika/

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“Windows of my house” è il nuovo EP dei Baseball Gregg

Lunedì 29 agosto 2022 è in uscita per Z Tapes e La Barberia Records Windows of my house“, il terzo EP tratto da “Pastimes”, il nuovo album dei Baseball Gregg composto per la prima volta con la band al completo e in uscita venerdì 23 settembre. Dall’arrivo di Sam in Italia a fine 2021, infatti, la formazione italo-californiana ha realizzato venti brani che verranno distribuiti nel corso di tre mesi in altrettante release discografiche per poi confluire in un Full Length. Se “Parrots and the Park“, il primo EP della serie, uscito a giugno, offriva uno sguardo inedito su un’atmosfera tranquilla e silvestre, e il successivo “A Life Designed for Fun” riportava le sonorità del duo nei territori a loro più cari, il terzo ed ultimo capitolo della trilogia di EP rischia territori inesplorati per i Gregg, che si concedono a seduzioni soviet-wave, twee-punk e in generale a BPM elevati per il pogo. La colonna sonora di un viaggio estivo verso terre inesplorate. 

Windows of My House” è – come per I due titoli precedenti – un verso di un brano contenuto nell’EP: nello specifico si tratta di “Holobiont“, un brano scritto a quattro mani da Sam Regan e Luca Lovisetto che indugia ancora una volta sul rapporto tra noi e gli altri, il significa di unità e corporalità, e l’unione tra noi e gli organismi che ci compongono.

“Relatively recent technological advances of the last 20 or so years have allowed for much more extensive research into the human microbiome, and microbiologists are seeing that many aspects of humans health and well being, both physical and mental, are directly related to the biodiversity of our microbiomes. Our personal microbiomes are simultaneously inhereted genetically from our ancestors, and influenced by our daily to day actions: what we eat, what viruses are present in out bodies, who we have sex with. This has led to a view of people as being their own little ecosystems, or holobionts, that interact organically with the various holobionts and environments with which they are in contact  Margaret Thatcher once infamously said that “there is no society, only individuals,” but it now seems that there is scientific evidence to refute her claim: there are no individuals, only collections or living, bustling ecosystems constantly swapping microbes.”  – Sam Regan



foto di Giacomo Manghi
 

Pastimes“, il titolo dell’album completo in uscita a settembre, è una citazione del passo “Pastimes are past times” presente nel Finnegans Wake, e la figlia di Joyce è raffigurata nei quattro artwork che accompagnano i lavori. Sam Regan ha reintepretato le foto che Berenice Abbott scattò a Lucia Joyce (all’epoca una stella della danza, poco prima della triste fine in manicomio dove verrà rinchiusa fino alla fine dei suoi giorni) nella Parigi dei ruggenti anni Venti. 

BIO:

Baseball Gregg sono Samuel e Luca. Il primo arriva dalla città dei Pavement, il secondo è compaesano di Guglielmo Marconi: si incontrano a Bologna nel 2013 e diventano amici. Le prime canzoni prendono forma in una piccola stanza in affitto all’inizio di via Mazzini e vengono registrate in una dozzina di torride sere di tarda primavera all’ultimo piano di un palazzone alla Bolognina. Sam – dopo un anno trascorso in Italia – ritorna in America a fine maggio: Luca saluta l’aeroplano stringendo nel pugno una cassettina piena di canzoni. L’EP omonimo dei Baseball Gregg è uscito su cassetta in contemporanea in Italia (La Barberia Records – Modena) e negli Stati Uniti (Harlot – Brooklyn) il Cassette Store Day 2014. 

A luglio 2015 i due si incontrano nuovamente, questa volta per una vacanza in California. Trascorrono però gli assolati pomeriggi di Luglio e Agosto chiusi nella camera da letto di Sam a scrivere, produrre, e suonare. Registrano così in poco più di un mese l’esordio su LP, Vacationappunto: mezz’ora abbondante di mellotron tropicali ed armonie vocali che nuotano attraverso l’Oceano Pacifico, dal Garage della Baia al City-pop Nipponico. Vacation, registrato a Stockton (California) nell’estate 2015 e masterizzato da Dylan Wall (Weed, Craft Spells), è uscito il 30 aprile 2016 sempre per La Barberia in cassetta (negli Stati Uniti) e in CD (in Italia).

Dopo aver pubblicato Ciao for Now (2016) – una piccola stravaganza pop sperimentale registrata durante le vacanze in Italia nell’estate 2016 – e Sleep (2018), il loro secondo LP, che presenta come copertina un’opera d’arte originale di Apichatpong Weerasethakul, regista e artista tailandese, vincitore della Palma d’Oro al Festival del cinema di Cannes nel 2010, la band ha iniziato a girare in lungo e in largo per gli Stati Uniti e l’Europa, esibendosi al SXSW e ad Iceland Airwaves.

Nel 2019 la band ha iniziato un lungo tour negli Stati Uniti e in Europa, apparendo al SXSW e all’Iceland Airwaves. Ogni mese del 2019 i Baseball Gregg hanno pubblicato una nuova canzone: il progetto, intitolato Calendar, si è dispiegato lentamente, una canzone alla volta. Questi 12 singoli sono stati raccolti in un album fisico, pubblicato il 28 febbraio 2020 via Z Tapes (Slovacchia) su vinile e cassetta, mentre La Barberia ha pubblicato un “Calendar companion book” in edizione limitata di 120 pagine. Durante i mesi di lockdown del 2020 scrivono e registrano a distanza Indoors, un EP di 6 tracce in collaborazione con la leggenda del bedroom pop di Chicago Boy Romeo, pubblicato a dicembre 2020. 

Il 16 giugno esce per Z Tapes e La Barberia Records Parrots and the park, il primo EP tratto da Pastimes, il nuovo album dei Baseball Gregg composto per la prima volta con la band al completo. Dall’arrivo di Sam in Italia a fine 2021 la formazione italo-californiana ha realizzato venti brani che verranno distribuiti nel corso di tre mesi in altrettante release discografiche per poi confluire in un Full Length la cui pubblicazione è prevista il prossimo 23 settembre.


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Internazionale

Cosa c’è nello Studio 2 di Cristopher Bacco

Realtà ormai ben radicata a Padova, lo Studio 2 di Cristopher Bacco compie 10 anni emergendo dalla pandemia più forte che mai: uno studio di registrazione e non solo che fin da subito si è affermato come di riferimento per ogni tipo di artista. Nel corso degli anni infatti, lo studio ha raggiunto artisti e gruppi provenienti da tutta Italia, lavorando con nomi del calibro di The Winstons, Bobby Solo e Marco Cocci ampliando sempre di più la clientela e i servizi per chi è in cerca di un Recording Studio all’avanguardia.

Noi siamo stati lì, ed ecco cosa ci ha mostrato Cristopher.

Questo Farfisa Compact Duo suona dal 1967. Attraverso i suoi circuiti sono passati più di quarant’anni di musica. Mi affascina il fatto che questo strumento, prodotto a Recanati, venisse usato dai Pink Floyd e da tantissime altre band in alternativa all’organo Hammond perché più economico e “leggero”. Ora trova moltissimi estimatori nel pop e nel lo-fi, ci sono addirittura case di software che ne fanno dei virtual instrument. Questo poi è numerato, il 75 su 370.

A questo gatto giapponese (il cui nome, a quanto pare, sarebbe Maneki Neko) sono molto affezionato. È entrato in studio come regalo da parte di Marco Cocci durante le sessioni di registrazione dell’album Steps. Da allora non ne è più uscito, e saluta chi entra nella sala di regia dal fondo della stanza. Una delle cose più bizzarre che mi abbiano mai regalato.

Questa targhetta me l’ha regalata la mia fidanzata e la custodisco gelosamente sopra il mio mixer. Venne a trovarmi a Londra durante una sessione di mix che stavo tenendo allo Studio 3 negli Abbey Road Studios, e per ricordo di quei giorni meravigliosi decise di acquistarla allo shop ufficiale. È una cosa facilmente acquistabile, ma ci sono affezionato perché mi ricorda quel periodo pazzesco tra Padova e Londra.

Questo microfono mi arrivò tramite uno scambio di strumentazione da studio con un collezionista di Milano. L’Akg d19 è uno dei microfoni più importanti della storia del rock. La sua membrana ha vibrato con i suoni di The Beatles, Rolling Stones, David Bowie e molti altri. Era uno standard negli anni 60/70 e per me lo è tutt’ora. Pensare che era il microfono usato per registrare la batteria di Ringo Starr mi da i brividi.

Il Vox AC30 l’ho selezionato perché è il mio amplificatore da chitarra preferito, e questo esemplare, in particolare è l’unico ad essere nello Studio 2 dal giorno uno. È sempre lui ed il suo suono è presente nel 90% delle produzioni uscite dal mio studio.