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“Faithfully” è il nuovo video di Clio and Maurice

Dopo l’anteprima sul sito di Sky TG24, esce finalmente il video per “Faithfully” del duo Clio and Maurice, brano contenuto nel loro disco d’esordio dal titolo “Fragile” pubblicato nel 2020. Loro sono un duo impossibile formato solo da voce e violino, rispettivamente Clio Colombo e Martin Nicastro (dei Pashmak). La loro musica è frutto dell’unione di diverse influenze, fuse nel minimalismo della loro formazione atipica: dal soul di Nina Simone, fino al pop sperimentale degli ultimi lavoro di ArcaBjörk e James Blake. Qui gli archi vengono orchestrati e manipolati grazie all’utilizzo di effetti e pedali, formando i paesaggi sonori dove la voce è protagonista.


 

Il concetto è quello del frammento e della ricomposizione: collage animati di volti e parti del corpo di diverse persone prendono forma nel corso del video, spezzati, incompleti se non fosse per l’incontro e la fusione con l’altro. Queste strane chimere, ogni tanto anche grottesche, rappresentano a nostro parere la necessità di nutrirci e completarci di qualcosa che sta al di fuori di noi, di nuove esperienze e incontri; quello che, insomma, più ci è mancato durante la pandemia.

Fragile è stato scritto e registrato nell’arco di quasi due anni e rappresenta diversi momenti della nostra vita e del nostro percorso musicale. Il filo conduttore è quello di emozioni e identità fragili, a partire dal punto di rottura per arrivare alla presa di coscienza di un’inevitabile incompletezza (Clio and Maurice)


Clio and Maurice è un duo impossibile: voce e violino si scontrano e si fondono, alla ricerca di una dimensione comune. Composto dalla cantante soul Clio Colombo e dal violinista Martin Nicastro (Pashmak) il progetto nasce nell’agosto 2017 e si esibisce nei mesi successivi in alcuni dei più noti locali di Milano (Arci Biko, Mare Culturale Urbano, Love, Gattò). Nel 2018 sono in tour in Francia, Germania e Olanda. All’inizio del 2019 si trovano in Marocco per un tour di otto concerti, mentre nella seconda metà dell’anno suonano a Londra, Berlino e Glasgow. A gennaio 2020 esce il loro primo singolo, “Lost”, il cui video viene pubblicato in esclusiva su Rolling Stone Italia e poi trasmesso in alta rotazione su MTV Music Italia. In occasione del secondo singolo, “Friend”, Rockit li definisce “la via italiana all’avant-pop”.

https://www.facebook.com/ClioandMaurice/
https://www.instagram.com/clioandmaurice/
 
Prodotto, registrato e mixato da Giuliano Pascoe al Santa Clara Studio di Milano.
“Stay” prodotta, registrata e mixata da Antonio Polidoro al Blap! Studio di Milano.
Masterizzato da Claudio Giussani presso Energy Mastering di Milano.

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“Guarda come me ne vado” è il nuovo singolo di Kimerica

Esce venerdì 4 marzo 2022 per Lost Generation Records “Guarda come me ne vado“, il nuovo singolo di Kimerica. Si tratta del terzo singolo che anticipa il disco della cantautrice e producer che uscirà nella primavera 2022.  Una sottile trama di chiaroscuri racconta la storia di una rinascita.  Ricordi ormai lontani, echi confusi che un tempo sarebbero stati dolorosi, fanno visita e suscitano sentimenti completamente diversi, non fanno più paura. Voci eteree in contrasto con i bassi profondi e determinati creano un ambiente sospeso, un limbo in cui emerge un messaggio potente: non ho più bisogno di te, guarda: me ne vado, anzi non guardarmi nemmeno.

BIO:
Kimerica è una cantautrice e producer padovana.
Studia canto, pianoforte, produzione elettronica tra Roma e Milano, in scuole come il CPM Music Institute e il SAE Institute.  Nell’ottobre 2018 partecipa al “Premio Bianca D’Aponte” e riceve i premi Soundinside Basement e Rai RadioLive/Rai Italia.  Nella fine del 2021 “Coro per la fine del mondo” entra in rotazione su Radio 2 Indie, mentre con il singolo successivo uscito a Gennaio 2022, “Not Anymore“, viene scelta come artista della settimana di MTV New Generation.  E’ tra i selezionati a Musicultura 2022.

https://www.instagram.com/kkimerica/

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Fuori ora il nuovo album di Pier Adduce “La bottiglia Blu”

Primo album in solo per Pier Adduce (voce, autore dei testi, chitarrista e fondatore dei Guignol nati a Milano nell’ormai lontano 1999), la BOTTIGLIA BLU rompe – anche se solo temporaneamente – un’inerzia fatta di dischi, tour, suoni, versi e vicende condivise con la sua storica formazione nell’arco di quasi 23 anni – nelle varie e diverse incarnazioni succedutesi nel tempo – pur conservando con essa, in parte, quella continuità narrativa e di attitudine, che caratterizzano da sempre la cifra stilistica dell’autore. 

“Contenitore trasparente e insieme torbido: contiene un nettare dall’aroma e dal gusto che inebria, ed esalta, ma poi tradisce e schianta: vino o veleno, nettare o fiele…”.

Piena e vuota di messaggi, spiriti e demoni –  un po’ come il mitologico vaso di Pandora – esala il gusto e l’aroma di assortite solitudini, irrinunciabili vizi, insaziabili avidità, divoranti ambizioni, manipolazioni impercettibili, dipendenze psicologiche e fisiche, sottomissione, prevaricazione, razzismo, vendetta, rivolta, riscatto.

La BOTTIGLIA BLU brinda – e getta la sua benzina! – sul fuoco perenne di questi anni fatti di alienazione (vera o indotta) e reale o finta mobilitazione (dai toni sempre più guerreschi e grotteschi) lasciando intravedere perfino una possibile luce sul fondo della stessa…

Non prima di averla vuotata per bene.

Canzoni scritte e composte da Pier Adduce tra il 2020 e il 2021 ( tranne la traccia 9*).

Suonate e arrangiate da Pier Adduce e Giovanni Calella, che ne ha curato anche la produzione, il missaggio e il mastering al Diabolicus Studio, Milano, tra il settembre 2021 e il dicembre 2021.

Si ringraziano poi i vari ospiti: Luca Olivieri ( piano e mellotron su traccia 3 “Se ci manchiamo”), Barbara Eramo (voce e armonizzazioni su traccia 3 “Se ci manchiamo”), Massimiliano Gallo (viola su traccia 1 “Rimani tu” e traccia 4 “Non per amore”), Sarah Stride (voce su traccia 2 “La bottiglia blu” e 5 “La scommessa”).

*Il testo del brano “Additivo” è dello scrittore ed editorialista Maurizio Baruffaldi.

Si ringraziano poi Paolo Libutti per il progetto grafico e Leonardo Adduce per i disegni.  

Tracklist

Rimani tu

La bottiglia blu

Se ci manchiamo

Non per amore

La scommessa

Canzone del teppista

Carta moschicida

Fino in cima

Additivo*

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“Our Lights” è il nuovo singolo di Say Twine

Esce venerdì 4 marzo 2022 per Ohimeme “Our Lights” il nuovo singolo del progetto solista del violinista, musicista e compositore elettronico Alessio Cavalazzi (già del Trio Cavalazzi). Il brano è stato prodotto insieme a Luca Grossi (Flat Scenario) ed è  distribuito da Artist First. 

Our Lights è un sentiero da percorrere a occhi chiusi.
Inizia da una passeggiata pastorale puntellata di luci e sound design, ma poco dopo si inoltra in un vortice incalzante di colorature fatate e allo stesso tempo urbane. Così, decostruendosi e ricostruendosi, si susseguono i paesaggi sonori di Our Lights, guidati dalle corde degli archi e da un lontano coro perso nella memoria. L’ossatura ritmica ed elettronica, oltre a donare una pulsante direzione al percorso, trascina i contrappunti classici al di fuori del loro contesto naturale creando così un ecosistema unico, che potrà ricrearsi concretamente solo dietro le palpebre dell’ascoltatore.

Successivamente agli studi tradizionali conseguiti nel conservatorio di Milano in violino e in musica elettronica, ha iniziato a esplorare un genere musicale di sua visione, che comprendesse sia il mondo acustico, appartenente già al suo percorso lavorativo, e sia quello elettronico: una partitura dove l’orchestrazione, anche se composta da strumenti e suoni contemporanei, è pensata in modo sinfonico, con stratificazioni e contrappunti, i quali lasciano spazio anche a momenti aleatori di pura improvvisazione. Il tutto contestualizzato in armonie malinconiche e ritmi delicatamente pulsanti. Così è nato il progetto Say Twine, il quale live set comprende un complesso e moderno sintetizzatore modulare affiancato al suono antico di un’ensemble barocca.
 

BIO 
Parallelamente la sua carriera da violinista è nata diplomandosi con il massimo dei voti al Conservatorio G. Verdi di Milano nel 2014, e conseguendo il diploma LRSM della Royal Academy School di Londra nel 2018. Nel 2020 ha ultimato gli studi con il diploma in Biennio di Alta formazione di Musica Elettronica al Conservatorio di Milano. Dato il suo interesse per ogni genere musicale, ha collaborato con diverse realtà: da importanti orchestre classiche e cameristiche (Orchestra dell’Accademia della Scala di Milano, Orchestra LaVerdi, Orchestra I solisti di Milano, con cui ha partecipato ad un tour in Cina come spalla dei violini secondi, etc.), a tournèe con band di fama internazionale (Einstürzende Neubauten e Blonde Redhead). Ha sempre dimostrato curiosità e trasporto verso la ricerca di nuovi suoni. Per questo motivo collabora da diversi anni con numerosi ensemble di musica contemporanea, tra i quali il Divertimento Ensemble e il Dèdalo Ensemble. Nel 2019 ha suonato nel ruolo di konzertmeister per il progetto Hymnen di Stockhausen diretto dal Maestro Pedro Amaral

TRIO CAVALAZZI
Con i fratelli Elisa e Andrea ha fondato il Trio Cavalazzi con cui si esibisce in numerosi concerti in Italia e all’estero (Svezia e Cina).  Nell’aprile del 2021 i fratelli hanno partecipato al programma televisivo “Nessun Dorma”, condotto da Massimo Bernardini e in onda dal 4 ottobre 2021 in prima serata su Rai5, in qualità di band di residenza, proponendo in ogni puntata una trascrizione originale in chiave classico/elettronica di una composizione classica e collaborando con artisti di fama internazionale come Irene Grandi e Massimo Venuti. 

Nel 2018 è uscito il CD “Acustica <> Elettrica” con Riccardo Sinigaglia e Trio Cavalazzi (Etichetta Alma De Nieto).  Ha vinto il Concorso internazionale di composizione musicale (sezione leggero-pop) “Ilaria Rambaldi” ed è risultato finalista al Concorso nazionale “Premio delle Arti”, Sezione Pop Rock, Composizione musiche originali.

https://www.instagram.com/saytwine/
https://www.instagram.com/trio_cavalazzi/

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“Giovane Cagliostro” è il nuovo EP di Vinnie Marakas

Esce venerdì 25 febbraio 2022 “Giovane Cagliostro“, il primo EP di Vinnie Marakas sotto l’egida Dischi Sotterranei, per la produzione di Richard Floyd.  

Un genere poliedrico, ibrido, che potremmo chiamare ‘ITALIAN TOUCH” in cui più urgenze espressive chiedono il proprio spazio vitale, o almeno il proprio lessico per essere ascoltate. Vuoi la gravità, vuoi il tempo: ogni cosa cade e decade. E non è né un bene né un male, ma semplicemente un fatto, che può essere banale, spaventoso, emozionante, o spettacolare:, proprio come i sogni. “Giovane Cagliostro”, oltre che un omaggio al celebre alchimista imbroglione di cui porta il nome, è soprattutto un inno scapigliato e allucinato alla decadenza, in cui tra citazioni, reiterazioni e calembour viene sviluppata un’eccentrica dialettica  tra il “vero” e il “possibile verosimile”, che richiama in chiave retrofuturistica e pop-apocalittica, il “Dualismo” di Arrigo Boito e le “Penombre” di Emilio Praga.
 

SCOPRI IL DISCO SU SPOTIFY: https://spoti.fi/36E96yy

Il disco circolarmente si apre e si chiude con una caduta: dal mantra “ed io cado” della meditazione prog-rave “Aleppe”, all’incontrovertibile ermetismo polivoco di “cadono anche i fichi”  che chiude l’ultima traccia “Fantasia Obscura” (unico brano con featuring, con la strofa di Padre Bio che ha curato anche la grafica dell’artwork). Ma ogni caduta, a ben guardare (o forse a guardare dalla prospettiva degli astri), non è che lo specchio di un’ascensione, un volo tragicomico e prodigioso che unisce ciò che sta in alto a ciò che sta in basso, in un avvicendarsi ciclico che ricorda il susseguirsi di tramonti e albe, della distruzione e della creazione: “e cade, e cade, ma sempre risale”, come viene suggerito nella synth-ballad impressionista “Enrosadira”.

Come il rigenerarsi della fenice, così fluisce il fiume eracliteo che danzando lungo le sponde di una chimerica “Torino Tropical” porta a un mare visibile solo con l’immaginazione, così come lo sono l’illusorio fascino del “Disagio Mediterranée” e la magia dadaista di “Rrose Sélavy”, i due singoli estratti dall’EP, già pubblicati nei mesi scorsi e accompagnati dai suggestivi videoclip neosurrealisti diretti da Tommaso Ferrara. Un’opera simbolista, non solo musicale, che celebra il tramonto degli idoli e della cultura Occidentale come un after party crepuscolare e scanzonato. 

BIO:

Vinnie Marakas è profeta, imbroglione, sciamano, alchimista e impostore: il nome della sua opera è scritto sul manto delle tigri. Secondo alcuni esegeti è  un mago metropolitano che da sempre attraversa i secoli presentandosi con diversi nomi: Ermete, Cagliostro, Faust. Secondo altri un illusionista, un operatore del sottosuolo, un poeta.  Per altri ancora un baro, un giocatore di dadi.  Un imbroglione, un truffatore che si cela dietro a un linguaggio criptato, fatto di visioni, riferimenti, allegorie e calembour, facendo gioco di spleen sulle atmosfere nostalgicamente sognanti, intessute da Richard Floyd (fine producer e abile addestratore di testudinati d’acqua dolce, NdA).

https://m.facebook.com/vmarakas
https://instagram.com/vinniemarakas

Foto di Lorenzo Ubertalli

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“Tremo” è il nuovo singolo di Leanò

Esce giovedì 3 marzo 2022 per Stazione Musica Records Tremo, il nuovo singolo di Leanò, un nuovo brano dalle atmosfere subacquee che parla di quei sentimenti così intensi da far quasi paura. Una canzone pop e non per questo leggero, che segue il precedente disco d’esordio “Tempio” e che racconta anche di quando si mette in stand-by la consapevolezza che una storia non può continuare: un incontro-scontro innanzitutto corporeo, di crescita, tra due persone che nonostante si conoscano bene, non riescono più a raccontarsi. A quel punto le parole si perdono nelle idee che uno ha dell’altro, “tu vomiti parole io vedo solo la tua lingua che si muove”: quello che l’altro dice non ha più  importanza perché tutto diventa incomprensibile.

Infine, un forte momento di autodeterminazione, per ribadire che i problemi personali, le paure, i sensi di colpa, non devono ricadere sull’altro. A questo segue una consapevolezza: capita di sapere bene il motivo per cui qualcosa ci fa fremere, ma a volte si sceglie di ignorare questa sensazione, lasciando in dubbio un possibile distacco. Insieme il pensiero, un po’ irrazionale che niente si aggiusta, ma le cose importanti sono quelle che vanno avanti.


Un vecchio amico una volta mi ha detto: “Non posso decifrare te perché non so come tu decifri me”. Credo che questa frase sia un po’ il fulcro di questa sensazione: la confusione, l’incertezza, godersi il momento, dicendosi che è l’ultima volta anche se non si è certi che lo sarà per davvero.




BIO: 

Leanò colora città e campagna di suoni fatti di gioco e ricerca personale.
Un po’ milanese, un po’ cilentana, la sua scrittura esplora sonorità indie-pop e urban, unendo melodie di impronta tradizionale-popolare a una ricerca sonora più sperimentale. La sua musica si ispira al legame che ha con la natura e col corpo. Ciò che vive si traduce in un linguaggio semplice e onirico, che riflette una lettura curiosa e attenta sia del mondo che la circonda sia del proprio mondo interiore.

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“Luna Raccolta” è il nuovo singolo di Sarah Stride

Esce martedì 1 marzo 2022per Record Y Luna raccolta, il singolo che segna il ritorno di Sarah Stride (che si legge “stride”, come il verbo stridere). Un nuovo nuovo inizio che la cantautrice sembra dedicare a chi ha molte cicatrici e che ancora riesce a trovare la bellezza anche in un momento difficile. Dopo la pubblicazione dell’ultimo album Prima che gli assassini, e ormai a proprio agio tra parole taglienti, atmosfere subacquee e movenze elettroniche, Sarah Stride si riconferma uno dei nomi più interessanti della scena underground. 

La produzione del brano è affidata a Frank Martino, fondatore della stessa Record Y.
 

Bisogna guardare il mondo con gli occhi della meraviglia per raccontarne le storie, soprattutto quelle che nessuno vuole.  Vecchiaia, solitudine, povertà, tutto ciò che non si uniforma è da proteggere. Sempre. Questa “Luna raccolta” mi è venuta addosso così, camminando per la strada, fuori dal tempo e dal conosciuto, sgangherata e bellissima ad insegnarmi ancora una volta che l’unica cosa che conta è stare svegli, aperti all’altro e celebrarne la poesia, soprattutto quando è più difficile trovarla.

BIO: 

Sarah Stride è una cantautrice italiana attiva sulla scena indipendente con album, performance, live, video arte, happening e piece teatrali, ricerca, pubblicazioni e laboratori nel campo dell’arte-terapia in ambito psichiatrico, pubblicità e collaborazioni sia dal vivo sia in studio con artisti italiani e internazionali tra cui Ivano Fossati, Aldo Nove, Carlo Boccadoro, La Crus, Renato Garbo, Masbedo, Howie B, e altri ancora.  Sarah Stride è il primo album solista (Cramps-Edel), pubblicato nel 2012 e che ha attirato l’attenzione della stampa di settore per l’imponente personalità vocale. Nello stesso anno viene pubblicato Canta Ragazzina (FB22records) un album di celebri brani maschili anni ’60 riarrangiati in chiave alt-rock. L’intensa attività live, proposta in varie declinazioni (da quintetto a duo) ha portato la formazione ad aprire importanti concerti di artisti italiani e internazionali tra cui Eugenio Finardi, Rokia Traoré, Erlend Oye(King of Convenience), Television.

Nel dicembre del 2016 esce Il Figlio di Giove, primo estratto dall’album previsto per l’autunno 2018 nato in collaborazione alla produzione di Kole Laca (Il Teatro degli Orrori, 2Pigeons) e Manuele Fusaroli (The Zen Circus, Nada, Andrea Mirò), lavoro che abbandona le consuetudini alternative rock dei precedenti per affidarsi all’elettronica più minimale e violenta dei nuovi produttori artistici. Nell’aprile 2017 in anteprima per Rockit esce Schianto il nuovo EP di 4 brani scritti insieme a Simona Angioni, lavoro che incuriosisce e interessa molto la stampa di settore, dove vengono messi in connessione mondi decisamente diversi, quello della melodia italiana ed il mondo dell’industrial rock.

Il singolo Megasentimento è stato presentato in anteprima su Rolling Stone.Nel giugno 2017 è vincitrice del primo premio giuria del concorso nazionale Musica da Bere e nel 2018 e tra i  finalisti di Musicultura, aprendo i concerti di importanti artisti nazionali ed internazionali (Morgan, Morcheeba, Joan As Police Woman). Il 23 novembre 2018 è uscito il suo ultimo album Prima che gli Assassini ed i primi due singoli, I Pensieri Assassini e L’Uomo d’Oro, sono stati presentati in anteprima rispettivamente da Billboard Italia e Rumore. Nell’aprile 2021 è stato pubblicato il suo ultimo lavoro Sarah Stride Remix con la partecipazione di Howie B., Davide Ferrario, Godratta, Holograph, Kornami e Coclea.

https://www.facebook.com/sarahstridemusic
https://www.instagram.com/sarahstride_project

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“A boy needs to grow” è il nuovo singolo di Henry Beckett

Esce venerdì 25 febbraio 2022 “A boy needs to grow”, il nuovo singolo di Henry Beckett e primo capitolo in attesa di un album di debutto (che seguirà l’EP Heights del 2017). Con un immaginario a metà tra le influenze di Kerouac e le atmosfere à la Into The Wild, “A Boy Needs To Grow” racconta un momento della vita in cui si avverte la pressione del dover scegliere tra due strade radicalmente diverse. Da una parte la strada del sognatore che, pur di realizzare i propri desideri, rischia. Dall’altra, la strada di chi, nonostante l’amarezza, sarebbe disposto a rinunciarvi per abbracciare un pensiero più pragmatico e razionale. Fino a questo bivio i due percorsi parevano poter proseguire per sempre parallelamente.

Tuttavia, osservando con più attenzione, si intravede il punto in cui potrebbero definitivamente separarsi. A questo punto è facile rimanere bloccati. Mossi dall’apparente esigenza di una maggiore sicurezza, il percorso più concreto sembrerebbe essere il più corretto da intraprendere. C’è, però, chi avverte la necessità di concedersi maggior tempo per rimanere ancorato ai propri sogni, con la convinzione che potrebbero essere vissuti appieno e concretizzati grazie alla maturità acquisita negli anni. Forse, quindi, il tempo di sognare non è ancora terminato. Forse non lo sarà mai.
 

It’s dreaming time, so go on” 

La produzione di questo brano e di quelli che seguiranno è un sogno che mi sono regalato. A boy needs to grow racconta proprio questo, e non poteva esserci brano migliore con cui tornare a farmi ascoltare


SCOPRI IL BRANO SU SPOTIFY: https://spoti.fi/3sfPJ75




BIO: 
Henry Beckett è un cantautore italiano nato a Milano, ma di anima americana. È proprio il mondo dell’alternative rock, tinto da chitarre riverberate e atmosfere d’oltreoceano, ad averlo attirato verso la musica e ispirato a comporre i suoi pezzi. Nel 2017 autoproduce il suo EP di esordio “Heights”, che presenta nello stesso anno al MI AMI Festival di Milano. In questo primo lavoro emerge una sensibilità profonda, intima e romantica, contornata allo stesso tempo da sfumature più tenebrose proprie di una personalità irrequieta quanto riflessiva.

Nel 2019 Henry avvia la produzione di un album di 9 brani inediti, intitolato “Riding Monsters”. In questo introspettivo nuovo viaggio, il suo sguardo rimane rivolto verso il panorama artistico del cantautorato americano (Bruce Springsteen, Ryan Adams, Jonathan Wilson). Henry accompagna dolcemente l’ascoltatore in un immaginario fatto di viaggi on the road, lungo sconfinate autostrade circondate dal deserto o bagnate dalle coste. Lo spirito sognatore del cantautore milanese riecheggia in ogni brano, ma è ora plasmato da una maggiore maturità e consapevolezza. I testi parlano di passati amori, di crescita e di ricerca, attraverso i quali l’artista si interroga sul proprio futuro e sulla direzione da dargli. Dopo un lungo periodo di silenzio a seguito della pandemia, Henry si prepara a pubblicare il suo primo album, anticipato dall’uscita di tre singoli. Il primo intitolato “A Boy Needs To Grow”.

https://www.instagram.com/_henrybeckett_/

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“Low Lights” è il primo singolo di Material Fields

LOW LIGHTS, in uscita venerdì 25 febbraio 2022,è il singolo di debutto di MATERIAL FIELDS, il nuovo progetto solista di Lorenzo Pasini che ci presenta la sua nuova creatura: il brano tratta il tema del rapporto con la spiritualità e lo sviluppo personale, della sensazione costante di essere immersi in qualcosa che non si percepisce che un suggerimento. La musica tradisce l’amore per il progressive moderno e song-oriented di Steven Wilson e dei Porcupine Tree, filtrato dalla malinconia del rock anni ’90 e tinto delle atmosfere pop-rock contemporanee. Disponibile dal 25 febbraio sulle principali piattaforme streaming e store online. Ogni percorso, commenta Lorenzo Pasini, necessita di un primo passo, di un’idea che per prima si accende e apre la strada alle successive.

BIO: 

Material Fields è il nuovo progetto musicale di Lorenzo Pasini. Classe 1994, Lorenzo è principalmente conosciuto per essere il chitarrista della band Pinguini Tattici Nucleari, della quale fa parte dal 2011. Col precedente progetto prog rock Marsyas ha pubblicato un album a gennaio 2020.

Material Fields non si inscrive in un genere musicale: parte dal progressive più moderno di Steven Wilson e Porcupine Tree per contaminarlo con i Nine Inch Nails, assorbendo poi ogni influenza dell’artista, dal pop contemporaneo al rock degli anni ’90, fino alla musica elettronica e al rap. Il primo album “Material Fields” è in uscita questa primavera sulle piattaforme di streaming e gli store online.

https://www.instagram.com/material_fields/

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“Frigo vuoto” è il nuovo singolo dei Moscova

Esce, venerdì 25 febbraio 2022 per Le Stanze DischiFrigo Vuoto, il singolo di debutto dei Moscova. Un brano nato quasi per caso dedicato a tutti i fuorisedi e indie-lovers che hanno il frigo vuoto e poche idee per la cena. Ciò che esprime però non è univoco, il brano può raccontare la vita, o uno, o più giorni di essa, in cui un turbinio di eventi inaspettati prende il sopravvento e le cose non vanno come ci si aspetta; a volte la voglia di agire manca o semplicemente si è troppo stanchi per combattere una battaglia in cui non si crede più. Altre volte invece si fa parte “dell’altro lato della luna” che ha la voglia di vivere necessaria per “partire all’improvviso per Miami”.

Il brano può raccontare una storia d’amore in cui i due amati sono troppo “distanti” tra di loro nonostante siano uniti, la voglia di rimettersi in gioco, giorno dopo giorno, ripartendo da un Lunedì qualsiasi per riprendersi in mano la propria vita, ferma ormai da troppo tempo in coda in tangenziale. Le chiavi di lettura son diverse, e perché no, quella ragazza può rappresentare la dualità della vita di ognuno di noi, che ci porta ad affrontare momenti di sconforto intervallati a momenti di felicità.



BIO: 

Moscova sono una di quelle band che nascono per caso (o forse grazie al caso).

La band deve la sua origine all’incontro tra Stefano Radice e Giuliano Cento nel Gennaio del 2020;  All’iniziale duo, poco dopo, si aggiunge il chitarrista Domenico Giordano. Ambiti musicali differenti portano la band al cantautorato indie, con sonorità rock miscelate a suoni elettronici e ad atmosfere syntheggianti, rhoodes ed altri strumenti musicali dell’epoca ’70s. 

Lo stile che ne deriva è quindi la somma di tre modi diversi di intendere la musica che, incontrandosi, danno vita ad un particolare sound che coesiste solo nell’unione degli stessi. Le storie raccontate dai Moscova nascono dalla semplice vita quotidiana nel suo incessante scorrere e, ripercorrendo a livello sonoro le proprie esperienze personali, suggeriscono all’ascoltatore una chiave di ascolto nostalgica ma positiva, dicotomia molto attuale nella odierna società. Durante il periodo di pandemia i tre, proprio per questo, non si sono fatti frenare dagli eventi ed hanno scritto oltre 10 brani inediti, tra i quali il singolo “Frigo Vuoto”. 

Prossimamente in uscita con l’etichetta indipendente Le Stanze Dischi.

https://www.instagram.com/mosc0va_/