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Comunicato stampa

LaFeltrinelli | Ecco gli appuntamenti di ottobre del Babitonga Cafè di Milano

Proseguiranno per l’intero mese di ottobre I Venerdì del Babitonga: tutti i venerdì spazio a un mini-live, allestito in mezzo ai libri. Cantautori e gruppi provenienti dal panorama indipendente, milanese ma non solo: dall’acustico all’elettronica, gli eventi live del Babitonga sono all’insegna del sound autentico e della varietà. In sala, o meglio, in libreria, la musica è protagonista di una serata che trascorre gustando un drink o sfogliando un buon libro. 
 

Babitonga Café
Tutti i venerdì alle 19.00
Libreria Feltrinelli, viale Pasubio 5, Milano
Ingresso gratuito

Eileen Rose & The Legendary Rich Gilbert, live per I Venerdì del Babitonga il 6 ottobre.

6 ottobre – Eileen Rose & The Legendary Rich Gilbert

Eileen Rose con una serie di acclamati album si è imposta come un’artista eclettica, di livello assoluto e difficile categorizzazione. Le sue canzoni melodiche e dal forte impatto emotivo e i suoi show elettrizzanti le hanno garantito numerosi fan sulle due sponde dell’Atlantico. Originaria di Boston, Eileen Rose Giadone (il cognome tradisce chiare discendenze italiane), penultima di 9 figli, cresce in una famiglia di appassionati di musica e danza che le ha permesso di entrare in contatto fin da bambina con i generi più disparati: dalla musica tradizionale irlandese al folk, dai crooner alle big band da ballo. Incomincia a scrivere canzoni a 14 anni e successivamente abbandona una non molto promettente carriera universitaria negli studi di Legge e il suo cognome (“Rose era sicuramente più facile da memorizzare per il pubblico e poi volevo evitare alla mia famiglia l’imbarazzo di un mio eventuale fallimento”). È di questo periodo l’uscita di un disco autoprodotto utile per garantirsi ingaggi nei vari locali di Boston. Nel 1991 si trasferisce in Inghilterra, dove ha inizio la sua carriera da professionista. In un locale di Candem Town viene notata da Geoff Travis, capo della Rough Trade che produrrà i suoi primi due cd Shine Like It Does (2000) e Long Shot Novena (2002). Alle session partecipano personaggi del calibro di Glen Matlock dei Sex Pistols, i Del Amitri e i The Ruts. L’accoglienza della critica è molto favorevole:

…sensational… (Sunday Times),
…una gemma… (The Guardian).

In questo periodo suona in tour con Ryan Adams, frequenta Ozzy Osbourne e lo scrittore Nick Hornby, che la cita nel suo romanzo 31 canzoni. Nel 2003, Eileen ritorna a vivere a Boston dove registra il suo terzo album Come The Storm cui segue nel 2008 At Our Tables, registrato a Detroit. Nel 2009 Eileen cambia ancora una volta residenza e approda a Nashville, iniziando un sodalizio artistico e personale con “The Legendary” Rich Gilbert. Il nomignolo è ironico, ma fino a un certo punto, perché Rich è davvero qualcosa di molto vicino a una leggenda per la scena bostoniana da cui proviene e dove ha fondato ben tre tra le più acclamate band dell’area. Inoltre Rich è stato per 7 anni il chitarrista di Frank Black and the Catholics, al fianco del mitico cantante e fondatore dei Pixies. La città di Nashville ha influenzato moltissimo la musicalità di Eileen Rose che per diversi anni si è esibita tutte le al Robert’s Western World, uno dei locali più cult della città sulla lower Broadway, dove si suona per 4 ore tirate honky tonk e classici country senza tempo da Loretta Lynn a Willie Nelson. In questi anni Eileen Rose ha saputo miscelare sapientemente rock, pop, blues, folk, gospel, rockabilly, roots e country per approdare a un suono molto personale e caratterizzato dalla sua possente voce. È stata salutata dalla critica, a seconda dei momenti come la nuova Patti Smith, la nuova Lucinda Williams, la nuova Ani Di Franco, la nuova Sheryl Crow, ma nessuna di queste definizioni le rende giustizia, perché Eileen è Eileen con la sua personalità musicale unica e originale. 
 

“…datemi un pubblico, la mia chitarra, un microfono e un bicchiere di vino e non potrei essere più felice!” (Eileen Rose)

13 ottobre – Carlo Ozzella

Carlo Ozzella, classe 1981, cresciuto alla scuola del rock americano e dei grandi cantautori italiani. Rock d’autore declinato in italiano, 3 dischi all’attivo (“Demoni”, del 2017, presentato sul prestigioso palco dell’Alcatraz di Milano) e altrettanti EP, l’ultimo uscito a novembre 2021, intitolato “Aspettando Qualcosa”. Centinaia di concerti all’attivo, collaborazioni con numerosi artisti della scena indipendente italiana e una costante presenza nei festival di settore dedicati al mondo del rock made in USA.

L’effetto notte è una tecnica cinematografica che veniva utilizzata in passato per simulare un’ambientazione notturna anche se le riprese erano effettuate di giorno e consisteva tra le altre cose nell’applicazione di un filtro, solitamente blu, davanti all’obiettivo. “Effetto Notte” è anche un film del 1973 di François Truffaut, un omaggio e una dichiarazione d’amore per il cinema, arte che come la musica può diventare un luogo sicuro, in cui le difficoltà, gli ostacoli, le fratture della vita si ricompongono e acquisiscono un senso. Sono questi i riferimenti che hanno guidato la scrittura di queste canzoni. Parlano del buio, forse solo apparente, davanti agli occhi e della speranza che “al di là del filtro” ci sia la luce del giorno. Della musica come passione, desiderio di vita, condivisione, e a volte anche rifugio. Degli sbagli che si fanno, delle paure e dei desideri. Della ricerca, giorno dopo giorno, della propria felicità.

20 ottobre – Danny Michel & Gordie Tentrees

In arrivo il tour europeo dei due pluripremiati cantautori ed interpreti canadesi con tappe in Olanda, Belgio, Italia e Spagna. Il piacere di scambiarsi canzoni, l’emozione di narrare storie e suonare insieme note su storie di spedizioni artiche, dei ring di boxe dei golden gloves, di attivismo, riconciliazione, amore, perdite, in una parola, di vita. 

Dalla musica pop, al rock, alla world, fino alla classica, il più grande segreto della musica canadese non è più tale. Con varie nominations per il Juno (i Grammy Awards del Canada), chiamato dall’astronauta Chris Hadfield a registrare durante una spedizione artica, così come ad esibirsi per la festa dell’85° compleanno di Jane Goodall, niente è ormai sorprendente di ciò che fa Danny Michel, tranne il suo stesso spettacolo. Danny Michel propone le sue canzoni e le sue sonorità musicali uniche al suo pubblico in ogni parte del mondo, con straordinario carisma.
 

 Danny deve essere un po’ stanco a questo punto di essere considerato uno dei tesori musicali da scoprire del Canada, ma è vero “ Toronto Star

 È uno dei lavori musicali più belli del nostro tempo “ Billboard Magazine


Capace di sviscerare musica blues, folk, country e bluegrass partendo da un angolo remoto del Canada settentrionale, è al tempo stesso considerato il poeta girovago più attivo nel paese. Questo maestro di intrattenimento e narrazione è contagioso, cattura il pubblico mentre si destreggia tra l’oscurità e la luce, senza mai ripetersi sul palco. Gordie Tentrees ingloba tutto questo proponendo un concerto – con già 3.000 spettacoli in 11 paesi alle spalle – in cui si esibisce con armonica, chitarra slide resofonica, chitarra acustica e percussioni a pedale.

 Impossibile non lasciarsi coinvolgere nel suo mondo, che sembra un giovane John Prine “ No Depression  

 Scrittura maestosa, intuizione incredibile, genuina autenticità “ Americana UK


27 ottobre – Tim Grimm

Tim Grimm ha suonato e collaborato col suo grande idolo e amico Ramblin Jack Elliot, ha recitato al fianco di Harrison Ford e ha diviso il palco con il poeta Wendell Berry. Ha pubblicato una dozzina di dischi che hanno raggiunto la cima delle classifiche di musica folk e roots, ricevendo molti premi e riconoscimenti. Il suo genere spazia dal folk al country, mantenendo una forte matrice rurale sia nei testi sia nell’accompagnamento delle canzoni. La sua calda voce da narratore si circonda di strumenti tradizionali e la critica lo ha spesso paragonato a Johnny Cash, Woody Guthrie, John Prine e lo Springsteen di Nebraska. Dopo alcuni anni passati a Los Angeles, dove ha lavorato moltissimo come attore, Tim Grimm è ritornato nella sua fattoria di 80 acri nell’Indiana, per dedicarsi alla musica e alla sua famiglia. Nel 2000 Tim Grimm pubblica il suo disco d’esordio che è l’album manifesto della sua scelta di vita di dedicarsi alla campagna, di prendersi tempo e cura delle piccole cose dei grandi valori, nel cuore della sua terra. Così nasce Heart Land che contiene canzoni meravigliose come 80 Acres, Better Days, Stayin in Love, That old man, Pumpkin the Cat, She remebers e Snowin on the mountain del suo grande mentore Ramblin Jack Elliott.
 
Tim Grimm inizia a pubblicare dischi con costanza ricevendo premi e consensi da parte di critica e pubblico. Nel 2023 pubblica The Little In-Between, soltanto un anno dopo l’uscita del capolavoro Gone, album concepito durante il covid che affronta il tema della perdita con una dedica speciale a John Prine. Ancora una volta Tim prende spunto dalla quotidianità, dai dettagli delle piccole cose con un forte interesse per la Storia e l’impegno sociale. Le canzoni sono tutte in prima persona e gli arrangiamenti sono scarni per evidenziare le liriche, il violoncello e la chitarra slide di Sergio Webb, che accompagnerà Tim nel suo tour europeo. Le canzoni sono state scritte in una fattoria dell’Oklahoma, la terra di Woody Guthrie, per poi essere registrate a Santa Fe New Mexico nello studio di Jono Manson.

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Feltrinelli || Ripartono a Milano i live al Babitonga Caffè

A partire dal prossimo 22 settembre riprenderanno I Venerdì del Babitonga, che vedranno protagonisti artisti musicali della scena nazionale e internazionale: tutti i venerdì spazio a un mini-live, allestito in mezzo ai libri. Cantautori e gruppi provenienti dal panorama indipendente, milanese ma non solo: dall’acustico all’elettronica, gli eventi live del Babitonga sono all’insegna del sound autentico e della varietà. In sala, o meglio, in libreria, la musica è protagonista di una serata che trascorre gustando un drink o sfogliando un buon libro. 
 

Babitonga Café
Tutti i venerdì alle 19.00
Libreria Feltrinelli, viale Pasubio 5, Milano
Ingresso gratuito


La cantautrice La Mandirola, live per I Venerdì del Babitonga il 22 settembre

22 settembre – La Mandirola, inizio ore 19.00

Cantautrice emergente dell’Oltrepò Pavese, classe 1992, si avvicina al mondo artistico fin dall’infanzia, formandosi nel teatro e nella musica, approcciandosi allo studio del pianoforte e del canto dall’età di quattro anni. Scrive dal 2008 ma solo nel 2020 costituisce ufficialmente il progetto solista come cantautrice sotto lo pseudonimo “La Mandirola” prodotto da Giorgio Depetri e Luca Sparagino (Hifunk). Dal 2021 viene supportata e sostenuta anche dal progetto “Cantautrici” creato da Rossana Casale, Grazie di Michele e Mariella Nava. A Ottobre 2021 viene invitata nella trasmissione “Il circo volante del barone rosso” di Red Ronnie, insieme a Grazia di Michele e a Settembre 2022 è ospite della serata conclusiva del Sele D’oro ( Oliveto Citra) insieme a Lucariello e Raphael Gualazzi. A Luglio 2023 si è esibita a Roma come semifinalista del Premio Lunezia”. 

Un set minimal per la presentazione del disco “Fai cose belle”: le canzoni scritte da Elisa Mandirola, in arte La Mandirola, e prodotte da Hifunk nelle figure di Giorgio De Petri e Luca Sparagino in collaborazione con Matteo Piazzi. Un disco che racconta la tragicomica esistenza di una Millennial che attraversa i suoi vent’anni per approdare ai trenta. Un percorso a ostacoli tra vita, morte, crisi finanziarie, amore e tanta speranza in un futuro migliore che possiamo costruire solo noi stessi con volontà e incrollabile autoironia”.
 

 29 settembre – Daniele De Gregori, inizio ore 19.00

Cantautore e chitarrista romano, pluripremiato nei maggiori Festival italiani (Premio dei Premi ’22, Premio Bertoli ’21, Musica contro le mafie ’20, L’artista che non c’era ’20, Lunezia ’19) e con una lunga esperienza Live. Ha collaborato con grandi musicisti tra i quali Nathalie, Lucio Bardi, Paolo Giovenchi, Alberto Laurenti ed è stato invitato ad aprire i concerti di Enrico Ruggeri, Simona Molinari, Paolo Jannacci ecc. È apprezzato per il suo impegno sociale, in particolare sui temi dell’ecologia e della disabilità, per i quali è stato premiato al Green Music Fest ’21 ed è spesso ospite del programma “O anche no” su Raidue.

“Cura” è il nuovo album di inediti del cantautore romano Daniele De Gregori, in uscita giovedì 13 aprile 2023 per l’etichetta Goodfellas, con il Contributo di NUOVOIMAIE Tutti cercano una cura, per il male di vivere, per la malattia, per il dolore, per l’amore. Questa ricerca può essere salvifica oppure una terribile distrazione che allontana da sé stessi. L’album è figlio di un periodo antropologicamente unico in cui alcune consapevolezze hanno subito un’accelerazione repentina. Mentre il mondo globalizzato cercava una cura, si scopriva giorno dopo giorno che non poteva esistere senza collettività, così uscire fuori da sé stessi, combattere i propri pregiudizi, cercare il vaccino per il proprio ego era l’unica via d’uscita. “Cura” è un disco che racconta di un abbandono attraverso 8 passaggi sviluppati in 3 atti (anni). L’abbandono faticoso di una parte di sé, quella più egoriferita, mai autocritica, pugnace, (auto)conservatrice e spietata (Sempre la stessa canzone/ Le case mangiate dal sale). In seguito, l’abbandono doloroso e necessario di un affetto, l’accettazione dell’inaccettabile, l’imparare a ridere diversamente (Qualcosa di me/Nebraska). Infine, il dolce abbandono all’altro, la consegna della propria vita in mani diverse per poi vederla tornare migliore (Luglio e Milano/ Eleonora/ Cruise Control). In mezzo vive “Il re del mondo”, capolavoro di Franco Battiato (che non a caso cantò “La cura”), legame superiore che tiene insieme le vicende materiali, a riportare la riflessione verso termini assoluti. Una voce intangibile che soffia il ricordo di qualcosa di più alto. C’è dell’altro, noi siamo altro.