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Le 5 cose preferite dei Kensho

Rotta del diavolo” è l’EP d’esordio di una giovanissima band, i Kensho, quartetto dai gusti raffinati che riempie le proprie canzoni di riferimenti vintage e di gusto. “Kenshō” è un termine giapponese che letteralmente si traduce con “vedere” (ken) e “essenza” (shō), e significa “momento fugace di illuminazione improvvisa”. Abbiamo chiesto loro quali siano le cinque cose che preferiscono. 

GIULIA

Il pianoforte mi ha fatto avvicinare al mondo della musica. Mi ha sempre affascinato guardare l’eleganza dei pianisti, le loro mani, e in me è nata la voglia di vivere anch’io quell’esperienza introspettiva e liberativa che è diventata poi per me indispensabile. Quando guardo un pianoforte nasce la voglia in me di sentire il peso di quei tasti sotto le dita, di immergermi in una dimensione in cui non mi sento protagonista, ma più uno dei tanti attori in una scena. Non mi sembra di fare musica, sento più come se fosse la musica a prendermi, e l’unica cosa che posso fare è lasciarmi trascinare da essa.

MIRKO

Da sempre trovo affascinanti le fumetterie, un luogo di ritrovo di tante persone diverse ma con un’unica passione, il fumetto e la cultura nerd, mi piace il fatto che in un posto così piccolo, ci siano così tante storie da raccontare e mondi da scoprire,chiunque può trovare quello che gli piace e per un po’ di tempo può evadere la realtà, che molte volte è triste e deludente

GIORGIA

La pioggia e le nuvole ,sono sempre state mie amiche, mi ricordano tante cose , belle e non, ed è come se riuscissi a fondermi con le gocce d’acqua a volte. Non riesco a descrivere l’emozione che provo quando sento il rumore della pioggia , ma vi posso assicurare che è la cosa più poetica e rilassante che abbia mai sentito nella mia vita. Mi aiuta a scrivere e a “sognare”, rappresenta un po’ il momento perfetto nel quale spegnere il cervello e distendersi a occhi chiusi a pensare . Toglietemi tutto ma non la mia amata pioggia, toglietemi tutto ma non i miei occhi.

DAVIDE

Per me è sempre stata come una seconda casa, il fatto di trovarti lì seduto davanti a uno strumento così imponente e vario, ti fa capire quanto alla fine conti davvero la dedizione che metti in ogni colpo di bacchetta che fai, questa dedizione che mi ha regalato lo strumento è un modo di approccio alla vita. Mi emoziona suonarla come fosse la prima volta

L’arancione è sempre stato un nostro compagno, e fin dal primo giorno ci ha accompagnato in questa avventura. Oltre che a stimolare la creatività è anche un colore caldo che suscita tranquillità e pace, allo stesso tempo assomiglia molto al rosso passione e questo ci spinge un po’ a trovargli anche un significato legato all’amore, amore che noie esprimiamo attraverso la musica. È un po il nostro filtro, è come affrontiamo le canzoni, la musica la vita.

(la foto sopra è una delle prime volte in cui abbiamo suonato assieme, e il colore arancione è dato dalle tende della sala prove)

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Comunicato stampa

“Rotta del diavolo” è il nuovo EP dei Kensho

Qual è la strada che dobbiamo imboccare se vogliamo rimanere umani? Forse, contro ogni pronostico, è la ROTTA DEL DIAVOLO, come da titolo del nuovissimo ep dei KENSHŌ.

Una band giovanissima e di grande talento che si presenta calando subito un asso importante: quattro canzoni che pescano dal blues e dal rock per suscitare sensazioni forti e pensieri profondi. 

KENSHŌ significa “momento fugace di illuminazione improvvisa”: un modo, per la band, per esprimere la propria interiorità tramite parole e soprattutto suoni, arrivare alle persone cercando di creare in ognuno sensazioni, emozioni, ricordi.

La musica deve suscitare un segno indelebile e permettere a ognuno di vivere un’esperienza unica e individuale.

“Immaginate di dover arrivare al punto di affrontare ciò che ci rende umani: la paura. Aggiungete a quest’ultima la solitudine, la malinconia, il rimorso, ma anche la pace, di spensieratezza. Mescolate il tutto, mettete le cuffie e immergetevi nella nostra musica. Meritiamo di sbagliare e di capire, siamo umani”.

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BIO

Siamo quattro ragazzi di 20 e 21 anni che da poco hanno riscoperto insieme la passione per la musica: scriviamo inediti cercando di esprimere al meglio le nostre emozioni, esperienze o il nostro pensiero.

Una piccola curiosità: “KENSHŌ” è un termine giapponese che letteralmente si traduce con “vedere” (ken) e “essenza” (shō), e significa “momento fugace di illuminazione improvvisa”. Ed è proprio nei momenti di immersione totale nella realtà, tramite suoni e sensazioni, che scriviamo i nostri brani.

GIORGIA SORIGA: basso e voce 

GIULIA SPARTANO: tastiera e cori 

DAVIDE RICCI: batteria 

MIRKO SERGIAMPIETRI: chitarra 

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