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“Questa canzone dovevo eliminarla” di Bipolar ha anche un video!

Dopo aver raggiunto e superato il milione di stream su Spotify, “Questa canzone dovevo eliminarla” di Bipolar ha finalmente anche un video (fuori per LaProdigy Dischi). Si tratta di un brano intimo che per un soffio ha rischiato di non venire mai pubblicato. Contrariamente al solito, questa è una traccia nata d’estate ed è frutto di un periodo in cui Matteo Guccini, l’alterego di Bipolar, riusciva a dedicarsi soltanto al lavoro. Scartata inizialmente perché troppo personale, durante la quarantena di Marzo 2020, non avendo fatto uscire nulla da mesi, decide insieme a Cloudì di pubblicarla su Instagram dandole questo nome, creando così un hype involontario che scatena una risposta del pubblico estremamente positiva. Convinto finalmente della validità della traccia, la pubblica su Spotify dove esplode raggiungendo in poco tempo i 200 mila streams, inserendosi nelle playlist editoriali di Spotify “Ragazzo Triste” e “Indie Triste”. L’intimità della canzone è chiara fin dalla prima strofa: “il piumone così grande” non è altro che un ricordo vero di una convivenza con una fine amara. “Questa Canzone Dovevo Eliminarla” nata come traccia cestinata ad oggi vanta più di un milione di ascolti.

Matteo Guccini, noto come “Bipolar”, è nato il 23 Maggio 1997. Diplomatosi al liceo delle Scienze Umane di una cittadina di 12 mila abitanti dell’Isola della Maddalena, è diventato artista per “effetto a farfalla”. Musicista autodidatta, si è affacciato al mondo della musica grazie all’aiuto del suo gruppo di amici che a 14 anni hanno fondato il collettivo “Boomsound”. Così Matteo ha coltivato la passione per quest’arte, all’inizio facendo il dj e a creando qualche base per il gruppo, e poi diventando “Bipolar”, cominciando così a muovere i suoi primi passi verso la scrittura. Nato da un litigio con un suo amico che lo definì bipolare, Matteo si rispecchia realmente in questo nome descrittivo, che è simbolo di un suo sdoppiamento anche nella vita pratica: infatti d’estate lavora come cameriere e d’inverno scrive canzoni. Dagli inizi nel 2018, la penna di Bipolar non ha mai perso il suo carattere estremamente personale, che ritroviamo nel suo singolo “Questa Canzone Dovevo Eliminarla” e nel featuring “Letto Grande”, tutt’ora in playlist editoriale. Una scrittura dettagliata e con una vena di tristezza che ha fatto comparire le sue canzoni in diverse playlists editoriali di Spotify come “Indie triste” “Novità rap italiano” “generazione Z” e “Ragazzo Triste”. Nel 2021, entra a far parte della società di management LaProdigy Dischi s.r.l.s. grazie alla quale ha l’opportunità di partecipare insieme a Cloudì, amico e membro del collettivo, all’Open Stage di RockIt, nell’hospitality di Casa Sanremo nel 2022. Insieme a LaProdigy ora sta affrontando un nuovo percorso lavorativo che prevede l’uscita a breve del suo prossimo singolo “Shampoo all’albicocca” e del suo nuovo album “Il Linguaggio dei Fiori”

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“8 AM” è il nuovo EP di Adelasia

Esce giovedì 5 maggio 2022 alle 8 di mattina “8.00 AM”, il nuovo EP di Adelasia, fuoriper Sbaglio Dischi (in distribuzione The Orchard). Il disco segue i due singoli dalle atmosfere oscure “Nelle Notte” e “Incubo”, e racconta un momento specifico delle giornate di Adelasia, quello del risveglio. Un it-pop delicato dalle venature psichedeliche conferma l’autrice tra i nomi più interessanti della nuova scena romana. ADELASIA sembra invitare tutti i sognatori a non perdersi tra le mille domande mattutine, e a riprendere in mano la propria vita.

Io mi sveglio sempre alle otto, apro gli occhi e resto mezz’ora ad occhi aperti a pensare: penso a chi sono, a dove sto andando, a cosa voglio fare. Mi riempio la testa di domande a cui non so dare risposta. Spesso il mio primo pensiero andava all’amore, pensavo alle relazioni che stavo vivendo e che avevo vissuto, pensavo all’amore come concetto, alla sua caducità, allo sforzo che richiede, ai compromessi, al dolore che provoca e al fatto che comunque ogni volta con coraggio ci buttiamo in questo spazio indefinito che è il cuore di un’altra persona sapendo che non sarà per sempre, proprio come ci buttiamo nella vita a capofitto sapendo che non sarà per sempre. Insomma, la mattina alle otto io penso, più che durante il resto della giornata. Questo EP si chiama così perché è ora che io mi svegli, smetta di pensare e inizi a vivere. (Adelasia)

Tracklist:
1. Poca Luce
2. Nella notte
3. Incubo perfetto
4.Luna

Testo di: Adelasia Lazzari
Musica di: Adelasia Lazzari e Pietro Paroletti
Piano di Benjamin Ventura su “Luna”
Prodotto da: Pietro Paroletti
Registrato da: Pietro Paroletti
Mixato da: Pietro Paroletti
Masterizzato presso La Maestà Mastering
Studio da: Giovanni Versari
Foto di: Costanza Musto

BIO:
Adelasia è il suo vero nome ed è una cantautrice.
Classe 1995, nata a Lucca ma romana d’adozione. Figlia di artisti, nella musica ha incanalato la sua vena creativa. Dopo il trasferimento a Roma si dedica allo studio della chitarra ed inizia a scrivere le prime canzoni per ciò che fa fatica a comunicare: la fine di un sentimento, l’annuncio di un addio, la descrizione di un malessere. Sempre più incuriosita dalla scrittura decide di iniziare a studiare la voce e inizia a prendere lezioni di canto. Nel 2019 dall’incontro con Sbaglio Dischi nasce il suo progetto solista che porta alla pubblicazione nel 2020 del suo primo album “2021”, anticipato dai singoli “Controcorrente”, “Acqua” e “Meglio Soli” e seguito dal brano “Giornata Storta”, pubblicato a maggio nel 2021.
Nel 2022 escono i singoli “Nella Notte”, “Incubo” e l’EP “8.00 AM”. 

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Pop

Le 5 cose preferite dei Moscova

Moscova sono una di quelle band che nascono per caso (o forse grazie al caso). La band deve la sua origine all’incontro tra Stefano Radice e Giuliano Cento nel Gennaio del 2020;  All’iniziale duo, poco dopo, si aggiunge il chitarrista Domenico Giordano. Ambiti musicali differenti portano la band al cantautorato indie, con sonorità rock miscelate a suoni elettronici e ad atmosfere syntheggianti, rhoodes ed altri strumenti musicali dell’epoca ’70s. 

Lo stile che ne deriva è quindi la somma di tre modi diversi di intendere la musica che, incontrandosi, danno vita ad un particolare sound che coesiste solo nell’unione degli stessi. Le storie raccontate dai Moscova nascono dalla semplice vita quotidiana nel suo incessante scorrere e, ripercorrendo a livello sonoro le proprie esperienze personali, suggeriscono all’ascoltatore una chiave di ascolto nostalgica ma positiva, dicotomia molto attuale nella odierna società. Durante il periodo di pandemia i tre, proprio per questo, non si sono fatti frenare dagli eventi ed hanno scritto oltre 10 brani inediti, tra i quali il singolo di debutto Frigo VuotoRoma Tiburtina è il loro secondo singolo.

Per l’occasione abbiamo chiesto loro di raccontarci le loro cose preferite:

Milano

Milano è la città che ci ha dato i natali. Anche se solo uno dei componenti ci è nato, la magia che trasmette Milano è fonte costante di ispirazione per noi. Tra le auto veloci, la gente distratta, il cielo sempre bianco e il rumore costante, Milano è una scenografia a cielo aperto, un luogo in cui va in scena h24 uno spettacolo che qualsiasi artista nn può sottrarsi dal raccontare

Birra

Nettare sacro per i Moscova. La canzone più bella? Quella scritta dopo un paio di birrette. Il live più bello? Quello con la birra più buona al locale. L’amicizia più bella? Quella che come suono ha il brindisi di boccali colmi e chiacchiere un po’ alticce ma costanti

La pipa

Stefano, il tastierista, fuma la pipa. È il suo modo di gustarsi il tabacco. Fumate che durano ore, preparazione e cura descrivono anche il suo modo di fare musica nei Moscova.

Rolex

Domenico, il chitarrista, ama gli orologi e i gioielli. Sicuramente tra tutti il Rolex resta di gran lunga il brand che più ama e che più lo descrive nel sound dei Moscova, raffinato ma concreto.

Colazione

La colazione per Giuliano, la penna del gruppo, è un rituale necessario e immancabile. Non si può pensare minimamente di parlarci se non ha fatto la sua indispensabile colazione. Citando una vecchia pubblicità potremmo dire toglietegli tutto ma non il suo latte macchiato. Però possiamo anche dire toglietegli tutto, ma non la sua penna.

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“Tra le luci” è il nuovo singolo di Solo Pietro

“Tra le luci” è il terzo singolo del cantautore Solo Pietro, in uscita venerdì 29 aprile per UMA Records e distribuito da Sony Music Italy.  “Tra le luci” arriva dopo i singoli “Maschere” e “Sipario”, delle pop ballad estremamente moderne in cui l’anima cantautorale di Solo Pietro viene cullata da chitarre e ritmi che rafforzano l’impatto emotivo del pianoforte. Il giovane cantautore ha la capacità di sciogliersi nei suoi sentimenti mentre crea melodie con il piano, catturando la luce e l’ombra del mondo e descrivendole in modo crudo e mai banale. “Tra le luci” è un brano influenzato dal nuovo pop/cantautorato italiano sia nella stesura del testo che nell’arrangiamento musicale. Il nuovo singolo racconta di quanto sia importante in un rapporto prendersi cura l’uno dell’altro, tanto da attenuare qualsiasi dolore.  “Con tra le luci ho provato a raccontare il rapporto di aiuto reciproco che avevo con questa persona. Un rapporto capace di cancellare i giudizi che io mi sentivo addosso e di alleviare le insicurezze di questa persona”



IG: https://www.instagram.com/solo.pietro/

Crediti
Autore e compositore: Pietro Bombardelli 
Prodotto da: Pietro Bombardelli 
Edizioni: Tuttomoltobenegrazie srl

Bio
Solo Pietro, pseudonimo di Pietro Bombardelli è un progetto che prende vita lungo il 2021 con diversi risultati positivi come l’esibizione a “Estate Sforsesca 2021” continua poi con l’uscita del singolo Maschere per UMA Records e distribuito da Sony Music Italy. Il 28 gennaio 2022 pubblica Sipario, il suo secondo singolo. Il 29 aprile arriva “Tra le luci”, il terzo singolo del cantautore pavese. 

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“Deja Vu” è il nuovo singolo di Maronna

Tra bassi impellenti, synth groovy e cantautorato italiano, mercoledì 4 maggio esce Deja vu, il nuovo singolo di Maronna, per l’etichetta Orto Records. L’artista latinense, membro anche del collettivo artistico Bayou Lovers, ha scritto il brano in una giornata invernale bevendo tè matcha: “suonando un po’ sui tasti del mio synth, ho trovato questo giro che continuava a ritornare nella mia testa. Una vera e propria ossessione ha dato vita a un beat basato sulla ripetizione, ma al tempo stesso a una canzone con due anime opposte”, racconta Gianmarco Bellardini. Una metà del brano è infatti ispirata all’italo disco degli anni ’80 e un’altra metà dagli ascolti di quelle giornate fredde nelle quali il brano ha trovato la propria origine, in particolar modo Aventura e Post Nebbia.

Il testo è stato scritto in collaborazione con il cantautore Etio (Orto Records), ed enfatizza le  ripetizioni sonore del beat, parlando quindi della sensazione di déjà vu che tutti abbiamo provato spesso nel quotidiano, soprattutto nel periodo monotono del lockdown, leggendo le solite notizie sui giornali e sui social.

Ascolta Deja vu: 
https://open.spotify.com/track/2hiwtCpcx0bIFaoXgv4Fgu

ETICHETTA: ORTO RECORDS – CODICE ISRC: QZPJ32165646

si autorizza utilizzo per trasmissione radiofonica

Prodotto e arrangiato da Andrea Parascandolo
Registrato presso Bayou Lovers Studio
Mix: Bayou Lovers Collective
Master: Riccardo Gruppuso

Compositore: Andrea Parascandolo
Autore: Andrea Parascandolo ed Ezio Codastefano

BIO
 Maronna è il progetto musicale nato dalla collaborazione di Gianmarco Bellardini (voce e synth) e Andrea Parascandolo (basso), già attivi nel collettivo di Latina Bayou Lovers. I due condividono il palco in diverse occasioni con molti artisti fino al 2020, quando durante la pandemia pubblicano i propri primi singoli con l’etichetta Orto Records, tra cui No Mare, Sparirai e Contromano. Il 4 maggio 2022 esce il nuovo singolo Deja vu.

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Pop

Miriam Ricordi ci racconta come si gira un videoclip in un supermercato

Miriam Ricordi è un’artista pescarese, di quelle brave davvero. Canta in italiano e fa un rock che è stato definito “sfrontato”, forse anche perché il suo nuovo disco si chiama Cibo e sesso (che sono le due cose “essenziali per saziarmi”, come dice lei stessa nella prima traccia dell’album). Non sorprende -visto il titolo dell’opera- che uno dei brani si chiami quindi Metabolismo. È quello con il ritornello più “catchy”, un vero e proprio singolone, in cui compaiono anche i Rolling Stones -sotto forma di campionamenti degli urletti di Mick Jagger e compagnia cantante in Sympathy for the Devil. Altra “non sorpresa” è forse che il video di questo brano sia stato girato completamente all’interno di un supermercato -di cui non possiamo dire il nome ma che pensiamo riconoscerete dando un’occhiata al video.

Ci è venuto spontaneo chiedere a Miriam: ma come si gira un video in un supermercato?

Ci vuole innanzitutto un supermercato del cuore con cui si è un po’ self confident e di cui si conoscono le corsie. Poi, se come nel mio caso ti viene in mente di realizzare un video in soggettiva, bisogna essere pronti a essere guardati malissimo nel momento delle prove varie, quando si va in giro per il supermercato con un’action cam attaccata sulla fronte. Da quelli preoccupatissimi che tu stia riprendendo proprio loro con minuzia, per farne non si sa cosa, a quelli che pensano che ti manchi qualche rotella.

Ho scoperto che la domenica mattina alle 8:00 (abbiamo girato a quell’ora perché era il momento di minor affluenza del negozio) c’è gente che fa la spesa. Ma non quelli in after dal sabato che comprano cibo per schimicare, no! Proprio coppie sulla mezz’età che fanno la spesa. Io sconvolta.

È successo anche che tutto lo staff del supermercato è venuto di domenica mattina, anche coloro che non erano di turno, solo per partecipare al video! Stupendi. Poi ci sono un po’ di cose burocratiche di cui tener conto, ma sono meno divertenti… devo dire che sono stata piuttosto fortunata: ho incontrato dirigenti gentili e rock ‘n roll!

E pensare che ero in quel supermercato la sera in cui Conte fece la prima diretta, a marzo 2020, per dichiarare zona rossa in tutta Italia. Ero lì beata a comprare vino e ingredienti per una cenetta, quando a un certo punto vedo arrivare un’orda di gente dall’ingresso principale. Era una situazione strana perché era sera e le persone arrivavano tutte insieme, con i carrelli, correndo… sembrava una scena apocalittica!

Ho preso le mie cose e mi sono tolta di torno. Il tempo di arrivare in macchina e fuori dal supermercato si era creata una fila di clienti di decine di metri. Poi ho preso il telefono e ho capito che di fatto era successo il finimondo… ecco, ora con il videoclip di Metabolismo girato in quel posto il cerchio si chiude, direi. Si metabolizza e si ricomincia per davvero!

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“Il tuo sorriso di mattina” ha anche un video!

Dopo la pubblicazione dell’album “Gesto atletico“, il cantautore Daniele Meneghin torna con un nuovo video per il brano “Il tuo sorriso la mattina“, fuori sempre per la fedele Adesiva Discografica. L’album è stato un omaggio all’essere umano e alla sua capacita di eseguire il “gesto atletico” che fa la differenza nel trascorrere la propria esistenza. Il gesto atletico è l’espressione perfetta di un percorso di cambiamento che porta ad un risultato efficace e ripetibile.  “Il tuo sorriso la mattina” nello specifico vuole raccontare l’amore come equilibrio e benessere, quando si riesce a trovare la propria serenità assieme ad un’altra persona. L’essenza dell’essere vive.

BIO: 

Daniele Meneghin, musicista e cantautore nato a Conegliano in provincia di Treviso, classe 1977. Coltiva la sua passione per la musica già in giovane età iniziando con lo studio del pianoforte e poi chitarra. Si esibisce in diverse formazioni artistiche avendo la così la possibilità di esplorare vari generi sonori, partecipando a festival e premi musicali. Nel 2003 incide il suo primo disco da solista “Prove d’autore”. Il titolo nasce dall’ammirazione per il lavoro degli incisori che, poco prima di decidere la colorazione finale della lastra, fanno alcune prove e le firmano appunto come ‘prova d’autore’. Nel 2004 l’incontro con Gilberto Martellieri, poliedrico musicista legato a grandi nomi della musica italiana, porterà alla realizzazione del suo secondo lavoro discografico pubblicato nel 2009 e intitolato “Bertoldo si confessa ridendo”. Con questo disco inizia anche la collaborazione con Osvaldo di Dio, noto chitarrista che suona con Franco Battiato, Alice, Eros Ramazzotti, Cristiano de Andrè. Da questo album vengono scelti due pezzi e girati due video: “Aamerica” e “Son qua”.

Le sonorità di strumenti live sono il filo conduttore dei brani contenuti nel terzo album: “Il Prossimo”(2014). Avvalendosi dalla stessa formazione base di musicisti, aggiunge percussioni, archi, fisarmoniche, contrabbasso. Vibrazioni di puro ritmo si possono ascoltare ne “Il vaso rosso”, pezzo arrangiato e registrato presso l’Egrem Studio a L’Avana(CUBA), con musicisti cubani, strumenti e sound caraibico. Vengono realizzati anche due video: “Ponti di legna” girato a Venezia e “Me gusta cuando callas”(canzone presente nel disco come ghost track, omaggio al grande poeta Pablo Neruda). Nel 2016 ritorna in studio di registrazione con Osvaldo di Dio e band e, con il prezioso supporto di Paolo Iafelice, nasce il quarto album “Animali, uomini & occasioni”, iniziando così la collaborazione con la casa editrice ‘Adesiva Discografica’. Il primo singolo dell’album è “protone” un brano intenso, parodia della vita “vista” attraverso gli occhi di un Portone appunto. Il video del brano è stato curato da Giacomo Triglia di Tycho Studio che cura tra le altre cose l’art work del cd. I video degli altri due singoli “luce (ti prego rispondi)” e “Alba” sono stati affidati alla Tofu Film e diretti dal regista e fotografo Michele Piazza. Esce anche un ulteriore video firmato dallo stesso autore della versione Spagnola di un brano contenuto nell’album “mariposas”.

Nel 2019 consolidando la collaborazione con Paolo Iafelice, rientra in studio per realizzare questo nuovo progetto discografico. Un lavoro che raccoglie dodici brani inediti che uscirà nella primavera del 2021 e che si intitola “Gesto Atletico”.

https://www.facebook.com/DanieleMeneghinOfficial
https://www.instagram.com/danielemeneghinofficial

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“Low Fi” è il nuovo video dei Little Pony!

Dopo l’anteprima su Sentireascoltare, oggi è disponibile anche su Youtube il video per “Low Fi“, il nuovo singolo della band italo-americana Little Pony, reduce dalla pubblicazione del nuovo album “Voodo We Do“, fuori per Soundinside Records e in distribuzione Believe Digital. Il videoclip, curatissimo dal punto di vista cromatico, è stato diretto da Benedetto Battipede. Il sound del brano è una sorta di versione meno post punk e più hip hop degli Sleaford Mods, con un groove e un breakbeat irresistibili a cui si aggrappano un rap svogliato ma a suo modo magnetico e il sax.

Il disco contiene canzoni scritte in viaggio, riflessioni sulle ossessioni della modernità e le stregonerie da social… Un rito magico, potente come solo i bambini possono immaginare, per scacciare via il superfluo, il compulsivo, l’ostinata arroganza dell’omologazione coatta delle interazioni nelle piccole e grandi cose del quotidiano. I Little Pony non fanno jazz, non fanno rock, non fanno hip hop nè punk o spoken words su basi funk disco rap; i Little Pony sono fuori moda e fuori dal tempo. Il disagio ha un suono ironico, cupo e rabbioso mentre balla: i Little Pony fanno Voodoo.

BIO:

Little Pony sono una band ITA / USA nata per le strade di Napoli, la loro New York, intesa come laboratorio creativo e mezcla di contaminazioni artistiche di ogni tipo. Il sound molto personale, frutto di una ricerca sonora fuori da ogni schema o definizione, deriva da influenze che spaziano tra funk, R&B, psichedelia anni ’60, rap, spoken word, worldmusic e pop. Nascono come trio nel 2014 con Ryan Spring Dooley, sax e voce, Marco Guerriero, basso e Fulvio Laudiero alla batteria, ma la line up varierà più volte nel corso del tempo per assecondare le nuove esigenze sonore.

WE ALL FALL DOWN: STRADE, RANE, PRINCIPI E DAME è il loro primo album, uscito nel 2014 per la Red Plastic Label di Pavia che aveva anche prodotto il video Devo Scappare, co-prodotto e girato da Claudia Palermiti. Un suono minimale, tra jazzy, punk e spoken word caratterizza queste canzoni nate tra treni, taverne e busking. Il secondo album è del 2017. MILKY WHITE WAY è stato prodotto in collaborazione con la Tafuzzy Records di Rimini e la napoletana Octopus Records di Peppe Fontanella (24 Grana). Il titolo fa riferimento ad una tradizione americana secondo la quale, nella scia della via lattea, finiscono a brillare le nostre anime, con le quali è possibile comunicare attraverso la musica, capace di viaggiare tra spazio e tempo.

Roberto Rup Paolini di Carboluce, realtà milanese della cinematografia indipendente, narra le atmosfere alla Jarmusch che caratterizzano l’album, curando la regia dei singoli Ciao nèCocaine, Stalker e Don’t cry. La band ha cambiato formazione nel 2018, quando il bassista Valerio De Martino (BDO, Buddhasuperoverdrive, Naphta Narcisse) è subentrato alla batteria. Con l’aggiunta di nuovi strumenti come sintetizzatori, batteria elettronica, effetti moog al sax e voci, i Little Pony cambiano totalmente il suono degli inizi. VOODO WE DO! è il risultato.

Scritto durante diversi tour tra Italia ed Europa, prodotto da Nicola Tranquillo e la band, con la collaborazione di Albino D’Amato degli Almamegretta, registrato nei Vessel Recording Studios nel febbraio 2020 e masterizzato da Giovanni Versari. Nel 2020 i Little Pony diventano un quartetto. Il contrabassista del gruppo francese Guappecartò, Pierluigi D’Amore, si unisce alla band ampliando la sezione synth. A Febbraio 2022 esce il nuovo album per Soundinside Records


https://www.instagram.com/thelittleponyband/
https://www.facebook.com/littleponynapoli/

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“Pianosequenza” è l’album di debutto di Sesto

Con “Pianosequenza” Sesto vuole farci vivere un’esperienza narrativa senza tagli né montaggio, stravolgendo le regole sociali contemporanee secondo le quali solo le storie e i personaggi di successo valgono la pena di essere raccontati. Sesto mette al centro dei propri racconti la gente comune, gli emarginati. Un disco quasi neorealista che ci fa posare lo sguardo dove non siamo più abituati.
 

SCOPRI PIANOSEQUENZA SU SPOTIFY
https://open.spotify.com/album/1apUuWqFCc2e2kwaoEtHNr?si=x2iNeC8rQDatX0RrUcoAzA


L’album ha visto la partecipazione di: Chiara Vidonis, backing vocals in “Neve (Anna)”; Francesco Candura (Stop the Weel), basso elettrico; Giulio Frausin (The Sleeping Tree, Mellow Mood) chitarra elettrica in “E scende la sera” e basso elettrico in “Meri”; Moreno Buttinar (Mike Sponza Band), batteria; Toni Bruna, batteria/sample in “Galleggianti”; Daniele Raimondi, tromba in “HOMO”; Matteo Bognolo (Matteo E. Basta), chitarra classica in “E scende la sera”.

Mixing Paolo Baldini,Mastering Giovanni Versari, La Maestà Mastering.



foto di Pietro Bettini

BIO:
Sesto è lʼalias di Alessandro Giorgiutti, già conosciuto produttore e autore di Trieste. Sesto sceglie questo pseudonimo perché, in questa corsa disperata a chi arriva primo, lui preferisce camminare, senza guardare a classifiche, a graduatorie, senza voler neanche salire su un podio. Nel basket, il sesto uomo è lʼoutsider, pur ricoprendo un ruolo importantissimo per la squadra senza esserne la stella. Sesto è anche quel senso in più, che non tutti hanno, lʼintuito, lʼistinto.

Attivo come produttore e sound engineer, sfrutta le esperienze in studio e dal vivo, che lo hanno portato negli Stati Uniti, Sudamerica e quasi tutta Europa, per assorbire nuove sonorità e farsi contaminare il più possibile. In 4 anni scrive senza sosta ma a dare linfa vitale al nuovo lavoro è lʼincontro con Paolo Baldini, bassista, produttore e dub master di fama internazionale che ha portato Sesto a riscrivere, riarrangiare e poi riscrivere ancora gran parte dei brani. Da questo lavoro escono i brani che faranno parte dellʼalbum dʼesordio, “Pianosequenza”, in uscita a inizio 2022 per Le Siepi Dischi. Dodici brani che vanno a toccare stili diversi, da Lucio Dalla a Bon Iver, passando per i The National, ma che mantengono un unico filo conduttore: la sua voce. Lʼalbum è una raccolta di storie di personaggi quasi cinematografici che non appartengono alla categoria dei vincenti, un album quasi neorealista che porta allʼattenzione dellʼascoltatore la realtà che ci circonda. Dunque, “Pianosequenza” rappresenta appieno la filosofia di fondo del progetto Sesto, per cui non è importante essere i vincenti: la vecchina, i migranti, i tassisti, i senzatetto sono i suoi veri e soli eroi.

https://www.instagram.com/sestomusica/

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“Kid’s Dream” è l’album di debutto di Mr. D

Kid’s dream è il debut album di MR. D, moniker dietro il quale si cela Daniele Fioretti, musicista marchigiano che, come musicista one man band con la sua chitarra e come tour manager per band estere per i tour europei, vive in continuo movimento tra le città d’Europa. 

Il disco, in uscita il 29 aprile per la Bloody Sound Fucktory e prodotto da Loop Collective, è stato anticipato dal singolo “Wonderful Stranger”, accompagnato dal video visibile a questo link: https://youtu.be/zJTVDHw-3rg


Kid’s dream è una raccolta intima di storie che nascono dai viaggi di Daniele, dai confronti con le centinaia di persone incontrate lungo la sua strada, dalle molteplici preziose esperienze vissute in prima persona e dalle sue radici Con Kid’s dream MR. D ci apre le porte del suo mondo fatto di Rock e di Blues, di quel suono nato in America per raccontare le proprie storie vissute sulla strada di kerouacchiana memoria. Il suono di una chitarra con il riverbero della stanza e una voce che graffia il nastro, quasi a riportarci alla sensazione delle registrazioni su nastro analogico.

Il disco si apre con “You can’t take my soul”, prima canzone composta dall’artista, una sorta di prefazione del disco e, successivamente, la tracklist segue un ordine cronologico temporale. Daniele ci fa rivivere gli anni di prigionia di suo nonno, poi ci parla dell’importanza dell’arte che è sempre stata presente nella sua famiglia, fino a raccontarci di tutte le esperienze vissute macinando km su km e girando per il mondo, sempre accompagnato dalla musica, compagna fedele.


Facendo tanta strada inevitabilmente si acquisiscono consapevolezze, talvolta queste ti fanno perdere pezzi per strada. Il blues è sempre lì a farti compagnia, ma le rotte cambiano e gli incontri ti fanno conoscere mete che neanche pensavi avresti mai visitato. Un viaggio che inizia e finisce in provincia, passa per le grandi città d’Europa e sogna tanto quelle acque da dove tutto nacque. Nella società della mercificazione ho scelto di usare il rock’n’roll come arma per combatterla e come simbolo di appartenenza e di rivoluzione personale. Non solo una cifra stilista, ma un modo di vivere.”. Mr. D

TRACKLIST
01- You can’t take my soul
02- Wuppertal
03- The artists
04- Capitalism, true story
05- I sing my song
06- Slowing down
07- Kids’ dreams
08- Don’t run
09- Hotel
10- Wonderful stranger

CREDITI ALBUM
Scritto e suonato da Daniele Fioretti
Registrato, mixato e masterizzato da Mattia Coletti at Zeno Studio Mobile
Label, Bloody Sound Fucktory
Prodotto da Loop Collective

BIO
Mr. D all’anagrafe Daniele Fioretti, suona da sempre con la Band di Famiglia The Gentlemens posizionato dietro i tamburi, un progetto che nasce sulle orme del punk blues. Negli anni esplora dimensioni diverse sempre a cavallo della matrice madre il blues. In sala prove inizia a muoversi tra le chitarre e la batteria, sposta un rullante a terra modifica un pedale e compra il supporto per armonica: nasce così MR. Deadly One Bad Man, il progetto solista che lo fece girare tutta Europa all’insegna del rock’n’roll a volumi devastanti. “Tutto questo,la strada, gli incontri e le esperienze hanno contribuito ad essere la persona che sono, ad essere Mr. D a scrivere questo disco.“.
Esce il 29 aprile il suo debut album con il nuovo progetto, dal titolo Kid’s Dream.