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Pop

Le cinque cose preferite di Nicomi

Fuori dal 3 febbraio “Buio”, il primo EP di Nicomi anticipato dal singolo “Ad un passo da te”. Il disco contiene tutti i brani pubblicati fin ora più tre inediti. “Buio” parla di Nicomi. Un disco che dopo un anno di lavoro vede finalmente la luce e dentro ritroviamo pezzi del cantautore. La sua vita, la sua filosofia. Cinque brani emozionanti che si muovono tra indie pop ed elettronica. Accattivante ed emozionante. La penna di Nicomi si abbraccia a un sound irresistibile.

Troviamo brani frizzanti dal retrogusto estivo come “Quanto costa” e “Ti porterò con me”, per passare a pezzi invece più intimi e delicati come “Buio” e “Ad un passo da te”. Non mancano ballad soft pop come “L’ultima volta”. “Buio” è un disco completo che ci permette di conoscere un po’ meglio Nicomi e il suo stile.

Per conoscerlo meglio, gli abbiamo chiesto quali fossero le sue cinque cose preferite.

Brasile: amo il Brasile per vari motivi. Uno dei tanti è proprio la loro musica che ha una ritmica particolare e che al 90% delle volte ti emana positività,tanta energia e una voglia di ballare unica. Un altro motivo è per il carnevale di Rio nel quale possiamo vedere una marea di colori,abiti e tanta gente sfilare e ballare a ritmo di percussioni. Adoro tutto ciò!

Palestra: non riesco a farne a meno. Quando vado in palestra ad allenarmi mi sento libero e,nonostante si perdono molte energie,quando finisco mi sento più forte e rilassato. È un luogo dove posso socializzare con altra gente,ascoltare musica in totale relax e scaricare tutte le energie negative e lasciare nel corpo soli quelle positive.

Spaghetti all’assassina: questo è uno dei tipici piatti Baresi. Quando vado in una pizzeria o ristornate dove è possibile ordinarla non ci penso due volte a prenderla. È un piatto molto forte da un sapore che oscilla tra il bruciato e il piccante e quando lo mangio mi sento felice e il fatto del troppo piccante mi mette adrenalina.

Amici: ci sono dei momenti in cui non posso fare a meno dei miei migliori amici che tuttavia sono dei pezzi del mio cuore viventi. Per qualsiasi cosa,bella o brutta,so che ci sono loro a condividere con me tutto quello che passo. Sono davvero molto importanti e molto spesso mi domando “come farei a vivere senza determinati amici?”.
Sono la mia seconda casa e ringrazio davvero il destino di avermeli fatti incontrare.
P.s. Vi amo da morire!

Musica: per ultima ma non di certo per importanza perché supera tutti i punti precedenti. La musica per me è tutto,è amore,passione,gioia,dolore,sofferenza e tanto altro. Non saprei davvero spiegare a parole cos’è per me la musica. Una cosa è certa…senza di lei sarei una persona nulla e senza senso di vita.

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“Living has consequences” è il nuovo singolo degli Stanis

Dopo l’esordio sulla lunga distanza con Tales from Modern Society (2019), gli Stanis tornano alla ribalta con il loro nuovo lavoro Living Has Consequences. Il disco mette insieme sette tracce, tutte accomunate dalla particella “to” come a indicare le intenzioni e lo scopo del brano, e naturalmente dalle sonorità punk rock che il gruppo bolognese ha sempre perseguito. Il sound è diretto, veloce e naturale, senza iper produzioni proprio per trasmettere la maggior autenticità d’esecuzione possibile, e i brani arrivano in modo dirompente e immediato.

“Quest’album a nostro parere rappresenta una crescita rispetto a quello precedente, sia nella forma che nei contenuti. Le tematiche affrontate nei testi, pur trattando sempre situazioni di vita vissuta, manifestano una maggior emotività e un’attenzione particolare nella definizione di sentimenti comuni a tutti noi”, raccontano gli Stanis a proposito di Living Has Consequences“Riteniamo che questo disco sia una tappa importante perché definisce sempre di più il legame tra di noi e rispecchia in pieno la gioia e la passione che sprigioniamo quando suoniamo assieme”.

La tracklist di Living Has Consequences:

1. To Realize (1:44)
2. To Be Short (0:30)
3. To Repeat (3:05)
4. To Live (2:46)
5. To Cover (Grau Grau Grau) (2:52)
6. To Forget (2:49)
7. To Remember (3:22)

Ascolta Living Has Consequences
https://open.spotify.com/album/4VYBAb3RGQqtyp5WGt4vgO

Registrato, mixato e masterizzato da Marco Paradisi al Boat Studio Recording

Tutte le grafiche legate sono realizzate da Marco Divertimenti  

BIO

Gli Stanis sono una band punk hardcore melodica formata a fine 2016. Il loro sound richiama band quali Propagandhi, NOFX, Lagwagon e Good Riddance. Hanno all’attivo 2 EP, un album uscito nel 2019 intitolato Tales from a Modern Society e un nuovo album uscito a gennaio 2023 intitolato Living Has Consequences. Il loro habitat naturale sono i concerti: ne hanno fatti in giro per tutta Italia e in festival internazionali tra cui il Punk Rock Holiday in Slovenia, il KNRD Fest in Germania e il celeberrimo The Fest negli States.

STANIS

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“Wave goodbye” è il nuovo singolo di Castelli

É in uscita venerdì 3 febbraio 2023 per l’etichetta di Amsterdam Bordello a Parigi, il nuovo singolo del progetto solista di Stefano Castelli, in arte, più semplicemente, Castelli. “Wave Goodbye” è un concentrato di sintetizzatori, citazioni e melodia. Un cocktail  che da vita ad un singolo ballabile. Scritto da Castelli e prodotto da Luca Urbani (Soerba, Garbo, Fluon) il brano vuole rivisitare i classici del synth pop portandoli negli anni ‘20 del 2000. Ospite alla voce Bornajeans (Talento) per aggiungere un ulteriore tocco di freschezza pop.
 

Se vuoi far restare 
Tutto così com’è 
Spegni gli Smiths 
Take me out tonight




SCOPRI IL BRANO SU SPOTIFY: 
https://open.spotify.com/album/1LEqc8HX1qeQr0GRZtBE5z?si=1YEhodYRSyKgeljZaFijdw
 

BIO:

Castelli è il progetto solista di Stefano Castelli, già cantante della band post punk milanese Clone Culture (Cold Transmission, DE) e con un passato più o meno recente in varie band in cui ha esplorato principalmente generi synth pop e punk (Nerd follia, the Phonograph, Nails and castles). Castelli suona synth pop e new wave d’ispirazione anni ’80 con richiami al più classico cantautorato. Castelli scrive e suona tutto da solo, aiutato nella produzione da Luca Urbani (Soerba, Garbo, Fluon) che è da considerarsi parte stabile del progetto anche per la parte live e dal chitarrista Claudio Chiodi.

Nel corso del 2021 Castelli ha rilasciato il suo primo EP contenente 3 singoli: “1984“, cantato in coppia con il pioniere della new wave italiana Garbo, “Paneuropea” remixato in seguito da A copy for collapse e Luca Urbani e “Chiusi” il cui video è stato in premiere sul sito post-punk.com. I singoli sono stati inseriti in varie playlist e suonati in vari radio show internazionali e l’EP è stato citato da Ondarock tra i dischi dell’anno.

Nel tra il 2021 e il 2022 Castelli ha prodotto nuovo materiale sempre in coppia con Luca Urbani e ha iniziato una nuova collaborazione con l’etichetta di Amsterdam Bordello a Parigi. L’uscita del primo singolo Festa” è prevista per il 9 dicembre, a cui segue il secondo singolo estratto “Wave goodbye” a febbraio, mentre la release dell’album è prevista per primavera 2023 (vinile e digital).

Castelli con i suoi progetti, ha avuto il piacere di condividere il palco con: Molly Nilsson, Metronomy, She Past Away, Kap Bambino, CJ Ramone, 2Many Djs, Shitdisco, Architecture in Helsinki, Porches, The GO! Team, Giuda, Planet Funk, Etienne de Crécy, Il Teatro degli Orrori, Ministri, Motel Connection e altri ancora e ha partecipato a due edizioni del Miami Festival.
 

Instagram: @castelli_84
FB: https://www.facebook.com/castelli84

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Pop

Cosa c’è nella camera di Sergio Melone

É uscito venerdì 27 gennaio 2023 il singolo di debutto di Sergio Melone, dal titolo “With me“. Un brano che mette a nudo il cantautore (già noto per il suo fortunato percorso come attore e ballerino) che racconta di come i fantasmi del passato possano farci sfuggire delle grandi occasioni. Con questo primo capitolo autobiografico, Sergio Melone si impone nella scena musicale indipendente senza filtri, con un pezzo intimo, diretto (e anche un po’ sfacciato) dedicato agli ultimi romantici, a chi combatte con i rimpianti e a chi, nonostante tutto, torna ad esporsi. Siete pronti?

Noi sì, e siamo stati a casa sua, ed ecco cosa ci ha mostrato.

Questo è il piatto di Peter pan che è sempre stata la mia fiaba preferita da bambino (e da adulto). E’ un piccolo reminder che nonostante la maturità e l’età adulta non è mai troppo tardi per sognare in grande e fare scelte migliori. Ogni volta che lo guardo mi scende una lacrima.

Loro sono la mia famiglia (quasi) al completo. Vivo a Roma da quando ho 17 anni e non c’è stato giorno in cui non li sentissi con me. Vengo dal profondo sud e ho avuto la fortuna di crescere con loro. E’ sempre bello avere una spalla in più su cui piangere. Loro sono questo per me. La parte più bella di me.

Questo libro è “The Catcher in the Rye” (in italiano si chiama il Giovane Holden) di Salinger. E’ sempre e da sempre stato il mio libro preferito. Holden sono un po’ io che non riesco a trovare il mio posto nel mondo, girovaga tentando di trovare la sua serenità.

Questo portachiavi sono io, o meglio il personaggio che ho interpretato in una serie tv che ha avuto tanto successo. Quando lo guardo ricordo di aver tenuto fede alla promessa con me stesso e di aver semi-realizzato il mio sogno. Sono grato sia accaduto

Penso che non bisogni aggiungere altro visto che è ho rilasciato il mio primo singolo qualche giorno fa. Sì, quella che vedete sotto il piano digitale è la raccolta differenziata della plastica. Mi attengo alle regole. Fatelo anche voi. Per chi se lo stesse chiedendo il pezzo sullo spartito è “Breaking Free” di High School Musical. Robbba seria.

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“E poi chissà” è il nuovo singolo di Romeo&Drill

Dopo “Giorno di Scuola”, il brano che li ha portati alla finale di Sanremo Giovani, ROMEO & DRILL tornano con il nuovo singolo “E Poi Chissà”, disponibile dal 27 gennaio su tutte le piattaformedigitali per Leave Music in distribuzione ADA Music Italy.

In questa ballad urban pop il duo romano consolida il proprio storytelling fatto di immagini ed emozioni fotografate tra i palazzi e i negozi della città, uno sfondo urbano dove è difficile fermarsi a riflettere sui propri sentimenti. “E Poi Chissà” è un brano intimo, passionale, sensibile e intenso; una canzone che fa risvegliare i ricordi di chi ascolta semplicemente perché parla di amori e solitudini comuni a tutti. 

“Ci chiediamo spesso come andranno le cose in futuro e come sono andate in passato. Chiediti dove sei e non dove vorresti essere, se in un vintage market o nel bel mezzo di una città, se in mezzo ai versi di una poesia o tra cerchi nel grano.
E adesso parliamo di noi: siamo in posti diversi e vorremmo andare dove possiamo trasformarci in luce. Camminiamo ma in realtà restiamo fermi, come cretini. E questa scintilla, la luce, alla fine non arriva mai. E ora vorremmo non piangerci addosso. Ed essere capiti quando soffriamo.”


Romeo & Drill hanno un’innata attitudine pop, incorniciata da suoni moderni e ricercati, sublimata da testi che non perdono mai di introspezione. A ottobre 2022 hanno vinto Area Sanremo, distinguendosi tra le oltre 1.200 proposte pervenute e accedendo alla finale di Sanremo Giovani con il brano “Giorno di Scuola”.CREDITI SINGOLO

Testo: Patrizio Romeo, Francesco Manfredi
Musica: Patrizio Romeo, Francesco Manfredi, Marco Taurisano
Prodotto e registrato da Mr.Brux
Mix / Mastering – Pierangelo Ambroselli – Pro Cube Studio
Etichetta: Leave Music
Distributore: ADA Music Italy

CREDITI FOTO

Foto di Giacomo Gianfelici
Styling: Luciana Potito
Hair Styling: Dario D’Elia e Ilenia Vernini per RiccioCapriccio ecoparrucchieri Roma

CREDITI COPERTINA

Artwork di Emanuele D’Amico da una foto di Giacomo Gianfelici

BIO
Patrizio Romeo (in arte Romeo) e Francesco Manfredi (in arte Drill), sono un duo romano e iniziano la loro collaborazione a dicembre 2019 dopo l’incontro con il loro produttore Mr.Brux.

Fanno il loro esordio con il brano CHISSENEFREGA e da quel momento amplificano la loro connessione musicale e umana. Dopo aver lavorato a diversi brani, usciti su ogni piattaforma online, a dicembre 2021 iniziano la collaborazione con Leave Music con il singolo SONO ANCORA MORTO.

A febbraio 2022 Romeo & Drill lavorano a nuovi progetti, seguiti sempre da Mr.Brux. Il duo è ospite nel 2022 di Radio2 Social Club, dove presenta dal vivo gli ultimi singoli e i brani vengono trasmessi da decine di radio fm, tra cui Radio2 Indie. A giugno e luglio si esibiscono in Sicilia ed entrano nella line-up dell’Indiegeno Fest.

Nell’autunno 2022  sono ospiti di Flaza al concerto di Halloween a Cinecittà World, salgono sul palco anche Noyz Narcos e Ketama126. A novembre 2022 vincono Area Sanremo con il brano inedito “Giorno di Scuola” e vengono scelti per partecipare alla finale di Sanremo Giovani del 16 dicembre 2022.

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Pop

Cosa c’è nella camera di Pellegatta

É uscito venerdì 27 gennaio 2023 per Adesiva Discografica, “Linate“, il nuovo singolo del progetto solista di Manuela Pellegatta, più semplicemente Pellegatta, in attesa di un nuovo album di prossima uscita. La cantautrice di stanza a Modena torna con un nuovo capitolo, vantando ancora la produzione di Paolo Iafelice (già al lavoro con artisti del calibro di Fabrizio De André, Luciano Ligabue, Fiorella Mannoia, Eugenio Finardi). Le chitarre del disco sono state registrate da Sara Velardo, cantautrice e compositrice, i cori dalla cantautrice Francesca Sabatino in arte LAF.

In questo brano, Pellegatta riassume molti aneddoti autobiografici, riportando in musica la sensazione comune che si prova osservando gli aerei e tutte le emozioni potenti che portano con sè, intrecciando le storie di nuvole e passeggeri. Pronti a partire?

Per conoscerla meglio, le abbiamo chiesto di portarci a casa sua, ed ecco cosa ci ha mostrato.

I miei oggetti sono davvero semplici, non hanno niente di particolare, ma non posso fare a meno di loro, sono oggetti che mi hanno visto crescere, cambiare casa e GUAI se qualcuno li butta via, anche se sono rotti o non funzionanti.

Partiamo con il primo che mi ha visto nascere: 

IL CATINO DEGLI ANNI 80 

Forte, resistente, una plastica così elastica ora non la fanno più, ha vinto su tutti i catini degli anni 2000 che si frantumano appena li appoggi. Quando ero piccola ho delle foto dove ci facevo il bagnetto, poi l’ho usucapito dai miei genitori, utilissimo per stendere, una volta ho anche imbiancato, ottimo oggetto percussivo ed ora lo usa Gabri nella doccia, lo riempie di schiuma e quando si siede inonda il bagno d’acqua e la mamma asciuga Evviva!!!

Secondo un ordine cronologico arriva la BIALETTI HIGHLANDER

 Vanta 20 cambi di guarnizione e filtro. Ha resistito a tutte le dimenticanze sul fuoco senza farsi bruciare il manico. Anche lei mi ha accompagnato nelle notti insonni quando studiavo e bevevo litri di caffè, il suo gorgoglio inconfondibile mi ricorda casa dei miei, credo che sia degli anni 90. Tutt’ora preparo degli ottimi caffè.

LA LAMPADA DEI RICORDI

Anche lei mi ha accompagnato in molti momenti della mia esistenza da studentessa universitaria a cantautrice ad impiegata. Sul piano in basso ci sono scritte le mie date storiche più importanti così quando vado a dormire le leggo per ricordarmi quei momenti importanti, l’incontro in sala prove con Fabri, l’ultimo esame, la laurea, l’uscita dell’album, la nascita di Gabri sono piccole cose e c’è ancora spazio per il nuovo album e nuovi traguardi.

LA TAZZA DI AMSTERDAM XXX

Quando abitavo a Lambrate la mia collega e coinquilina Elisa dopo la laurea è andata ad Amsterdam. Al rientro mi ha raccontato del viaggio . La tazzona di terracotta capiente per tutte le mie colazioni XXX  . Da allora regge molto bene tutti i miei traslochi, ho notato una crepa sul manico e non vorrei che mi cadesse per terra quindi l’ho messa sulla mensola delle tazze dei viaggi. 

Il PORCELLINO SALVADANAIO? NO E’ UN IPPOPODANAIO!

Risale a quando abitavo zona Porta Romana un regalo delle mie coinquiline Maria e Conny. L’ippopodanaio è caduto per sbaglio molte volte durante i turni di pulizia, gli ospiti si confondono sempre e lo scambiano per un porcellino forse perché è rosa. E’ pieno di crepe incollate e Fabri lo vorrebbe buttare o far cadere definitivamente per sbaglio. Guai!!! Adesso  l’ippopodanaio è di Gabriele e ci mette i soldini quando li trova sparsi in casa.

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Pop

Le 5 cose preferite di Jhonny Cannuccia

Fuori dal 20 gennaio 2023 “Follow Me”, il nuovo singolo di Jhonny Cannuccia. Un excursus nella vita del cantante e non solo, un viaggio attraverso le decadi dagli anni ’80 fino ad oggi. “Follow Me” è il bigliettino da visita di Jhonny Cannuccia. In questo brano racconta la sua vita con gli eventi più tipici degli anni ’90. Una presentazione ma soprattutto un invito a godersi la vita. 

Jhonny Cannuccia non perde la sua verve ironica e mantene un sound frizzante che strizza l’occhio agli Articolo 31, ma ha anche un qualcosa in più, un retrogusto classico. La melodia rimane fresca e avvolgente, un ritmo su cui è impossibile restare immobili.

A quasi quarant’anni dovremmo avere la consapevolezza di essere cresciuti, soprattutto quando quando hai tre figlie, poi ti specchi e cominci a vedere i capelli bianchi, ma, più mi guardo e più voglio godermi ogni minuto. Seguimi alla scoperta di alcune tappe fondamentali nella mia vita. Avvenimenti che ti formano, radio dj, gli articolo 31, la ferilli e tanto altro.

Per conoscerlo meglio, gli abbiamo chiesto quali fossero le sue cinque cose preferite.

Le mie figlie. C’è poco da spiegare, sono parte di me. Sempre.

La grande punto. La prima macchina comprata nuova era marzo 2008. Oggi ha più di 400 mila km, il contachilometri un anno fa si è rifiutato di contare ulteriormente e ha smesso di funzionare. Con la punto ho girato tutta italia, da nord a sud

La cucina romana. Sono una buona forchetta, amo bere e mangiare (non per forza in compagnia), il mio piatto preferito?! Amatriciana, obbligatoriamente e pasta corta

La musica. Fin da bambino è sempre stata una valvola di sfogo. Dopo un’interrogazione andata male ( ad essere onesto piú di qualcuna), tornato a casa Mi chiudevo in saletta per ore. Adesso mi capita di stare sveglio la notte per via delle bimbe, mi metto in cuffia e tento di farle addormentare

L’estate. È la mia stagione, amo il mare ed i ricordi legati ad esso. Sono di luglio, segno cancro ho bisogno di stare ammollo.

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“Dark room” è il nuovo video di In.visible

L’ambiguità e la decadenza hanno un fascino al quale è molto difficile resistere. Che cosa c’è nella vostra DARK ROOM? ANDREA MORSERO, in arte IN.VISIBLE, in un nuovo video e un nuovo brano ci apre la sua stanza oscura, ricca di segreti inconfessati e di suoni trascinanti.

DARK ROOM (LEVEL UP DISCHI, distribuzione FEIYR), che esce anche in versione remix, racconta di mondi oscuri, non necessariamente notturni, ma celati da ombre, nebbie e maschere: parla di segreti, di attori improbabili e improvvisati che si succedono sul palco della vita, occasionalmente, in modalità randomica. Volti sconosciuti, occhi spalancati e assetati, in cammino nella cecità delle onde del buio; dove si perdono rotta e sensi, dove la destinazione è sconosciuta e, forse, nemmeno così importante.

Musicalmente la traccia è una composizione a quattro mani tra ANDREA MORSERO e GIANLUCA MANINI, producer e tastierista, da anni coinvolto nel progetto IN.VISIBLE, e rappresenta la cristallizazione definitiva verso sonorità completamente digitali, dopo la svolta sintetica di THE SUBTERRANEA SESSIONS, terzo disco uscito nel 2021. Beats oscuri, sintetizzatori sincopati, cantato sussurrato per un incedere ipnotico, malato e sensuale.

IL VIDEO

La periferia suburbana, il vuoto delle città notturne, i club: scenari noti in cui raccontiamo l’irraccontabile. Teatro di incontri casuali dove lasciamo ogni aspettativa e ci rifugiamo nell’oblio, un po’ per deresponsabilizzarci e per narrare di storie mai vissute: raccontare le nostre imperfezioni non è mai stato un atto così puro.

Il clip è diretto da ELEONORA ROARO (http://www.eleonoraroaro.com/), visual artist e figura trasversale che collabora con ANDREA MORSERO da diversi anni (attrice nel video di FINGERS, video maker di GOLDEN SILENCE, del progetto parallelo PØLAAR). I due hanno anche lavorato su sonorizzazioni di alcune opere dell’artista milanese come FREGUJA e CORVETTO 1954 (quest’ultima, protagonista di una live exhibition alla Triennale di Milano nell’estate del 2022).

IN.VISIBLE è il progetto solista di ANDREA MORSERO (musicista, DJ, performer piemontese). Pubblica il primo album autoprodotto HAVE YOU EVER BEEN? nel 2014, prodotto registrato e mixato da LELE BATTISTA (La Sintesi – Morgan – Violante Placido, etc.)

Il disco riceve ottimi attestati dalla critica musicale e viene proposto in diversi palchi italiani prestigiosi. Nel 2016 esce il singolo PEOPLE ARE STRANGE, arrangiamento del classico pezzo dei DOORS, che apre la strada a IN.VISIBLE verso il mondo della new wave italiana e gli offre la possibilità di esibirsi live a Berlino nel febbraio 2017, aprendo così la via verso sinergie con realtà artistiche della città e dando la giusta dimensione internazionale al progetto.

Nel novembre del 2016, Morsero entra in studio per registrare il secondo disco EXOTIC WHITE ALIEN, continuando la collaborazione con Battista. Il disco viene mixato da PAOLO IAFELICE (Fabrizio De Andrè, Ligabue, Stewart Copeland, Silvestri, Casino Royale, etc.)

Il disco segna una svolta rispetto al precedente, inserendo, pur mantenendo fede alla matrice synth elettronica del progetto, speziature orientaleggianti e psichedeliche.

Il disco esce nel gennaio 2018 per Prismopaco Records (Self Distribuzione – Believe Digital) e raccoglie da subito consensi di critica e di vendita. Spinto dal video di SENSATION girato per le strade di Berlino.

Dopo una serie di concerti che portano IN.VISIBLE nuovamente su palcoscenici europei (su tutti il Synthetic Snow Festival di Mosca), a maggio 2020 è tempo di un nuovo remake: CAN’T GET YOU OUT OF MY HEAD di Kylie Minogue , con l’importante featuring della band icona dark wave dei CLAN OF XYMOX.

A febbraio 2021 arriva THE SUBTERRANEA SESSIONS, album di reworks con collaborazioni artistiche internazionali (l’attrice Mariaelena Masetti Zannini, Alphamay, TC75) anticipato dal singolo FINGERS, prima prova di Morsero nel ruolo di regista.

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“Mille viole” è il nuovo singolo di Felix Rovitto

MILLE VIOLE è il nuovo singolo di FELIX ROVITTO:attendendo una primavera non lontana, ecco un nuovo capitolo di una storia in musica, ricca di sentimento e di pop. Dopo due brani spensierati come MARINELLA e MARIPOSA, FELIX ROVITTO non rinuncia al ritmo ma chiude una trilogia con qualche rimpianto e una certa malinconia.

“Questo pezzo – racconta FELIX ROVITTO – chiude una sorta di ciclo/cerchio delle “M” personale, iniziato con “Marinella”, proseguito con “Mariposa” e che oggi atterra a “Mille Viole”.

La canzone inizialmente voleva essere ancora una volta divertente dal punto di vista testuale, alla stregua delle due precedenti “M” (l’idea di festa in “Marinella”, la nottata sexy e spensierata in “Mariposa”), ma durante la lavorazione in studio ho deciso una cosa diversa, vale a dire: affrontare la tristezza che può derivare dalla fine di un rapporto con una base ritmica comunque ballabile, che in un certo modo lasci ai 2 protagonisti del brano voglia di riscatto e ricerca di sensazioni positive, nonostante la separazione tra i due.

Ho cercato di “limare” leggermente la voglia reggaeton dei miei ultimi tempi (anche se un bravo ascoltatore a tratti si accorgerà lo stesso di questo ritmo), definendo in studio col mio fedele amico e producer Michele Casalini una sezione ritmica sfacciatamente pop commerciale/da club, al fine di scuotere i bacini lo stesso, nonostante l’argomento affrontato.

La canzone è nata dalla mia chitarra, quindi in acustico, e rielaborata dunque in studio con batterie elettroniche e arrangiamenti ad hoc per indirizzarla verso un sound più pop e moderno.

Il protagonista non si rende conto che la storia d’amore con la sua partner è veramente giunta al capolinea; pertanto, per cercare di evitare la sofferenza derivante dalla fine della relazione, si consola raccogliendo fiori (le viole): nel linguaggio dei fiori le violette indicano la timidezza, il pudore e la profondità di sentimenti, ma tra gli antichi Greci e Romani venivano anche associate alla morte e alla sofferenza.

Le violette inoltre hanno un richiamo anche di blu, che evidenzio nella frase del ritornello dove cito il mare e le sue onde. Ho cercato di unire la semplicità delle parole giovanili (“chat”, “spunta blu” per esempio) con il significato più profondo dei colori viola e blu, e del fiore relativo”

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“Lost In Translation” è il nuovo singolo di Casx

É in uscita venerdì 27 gennaio 2023 il nuovo singolo di Casx dal titolo “Lost in translation“, in distribuzione Stage One. Prosegue il progetto solista dell’alter ego musicale di Arianna Puccio (founder di Studio Cemento), di recente anche sulla copertina della playlist di Spotify Rock Italia. Tra influenze dark e alternative, Casx ci presenta una nuova favola urbana, un piccolo manifesto in difesa dell’ecosistema degli hotel e del mondo notturno che vive delle voci nei corridoi, dei programmi televisivi della stanza accanto e del clichè di svuotare un mini bar…
 

SCOPRI IL BRANO SU SPOTIFY: 
https://open.spotify.com/album/2nKEOPy3lV9DpUbSPytjt5?si=xISqyZNRRHWNxVklDZSefA
 

É una canzone che ho scritto in hotel a New York, una delle prime che ho scritto in italiano. Ho sempre trovato liberatorio viaggiare, ma soprattutto ho sempre trovato affascinante l’ecosistema degli Hotel. La prima sera in un Hotel la passo sempre sveglia, amo ascoltare le voci nei corridoi, i programmi televisivi della stanza accanto, rimanere incantata dalle ombre dei passi sotto la porta. Vivo un po’ il clichè di svuotare un mini-bar, l’idea di innamorarmi per una notte e scappare per cambiare vita. Le notti insonni di Bob Harris con Charlotte in quell’Hotel di Tokyo, due amanti che forse non si incontreranno mai più e quella strana sensazione di tristezza ma anche di pienezza che si ha ogni volta che lasci un luogo che hai appena visitato. Lost in Translation sono tutti i segreti che nascondiamo nelle stanze, a volte fisiche, a volte mentali; quelle stanze che apriamo e chiudiamo ad ogni viaggio, ad ogni persona che incontriamo, ad ogni fuga dalla monotonia.


 

BIO: 

Arianna Puccio, in arte Casx (classe 93), è una cantautrice italiana.
Nata in mezzo alla musica: padre musicista e insegnante di musica, madre insegnante e organizzatrice di eventi, e zio sassofonista, prende lezioni di canto e danza sin da piccola. Si laurea in cinema e in seguito in web marketing, lavorando da prima come grafica e in seguito come art director per i cantanti, fondando nel 2020 “Studio Cemento”. Scrive da quando è piccola, prima diari, poi blog, pensieri e infine canzoni. Nel 2020, grazie alla collaborazione con Matteo Rizzi, frontman dei Forse Danzica, comincia a lavorare alla musica e alle produzioni del suo progetto, rifinito poi in studio da Davide Foti. La sua musica unisce sonorità che vanno dal post-punk allo shoegaze, respirando influenze come Joy Division, The Smiths, Nirvana, Editors, Daughter e tanti altri. Arianna, come “Casper, The Friendly Ghost” da cui il nome d’arte, racconta la paura di essere invisibili e la difficoltà di volersi bene. Nelle sue canzoni parla ai nostalgici, agli amanti del cinema, delle serie tv, della musica, ma sopratutto a chi almeno una volta si è sentito inadatto o pieno di difetti.
 

https://www.instagram.com/casxmusica/