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“Un attimo” è il nuovo singolo di Caspio

Esce giovedì 7 ottobre 2021 un attimo, il nuovo singolo di caspio (tutto rigorosamente minuscolo) fuori per Le Siepi Dischi e in distribuzione Believe Digital. caspio torna con un singolo più intimo, più ricercato, quasi chill, che ricorda le sonorità soft dei Portishead. Il brano è stato prodotto in collaborazione con Cristiano Norbedo il quale, oltre ad aver co-prodotto i precedenti singoli “mai” e “bilico”, ne ha curato il mix. Il master è stato affidato a Ricky “Lo Zio” Carioti del One Eyed Jack Studio.
 

È notte e state camminando da soli per la città addormentata. Durante il giorno c’è ancora un lontano sentore d’estate ma, alla sera, complice il buio che arriva prima, l’aria si è fatta più fresca e vi ha sorpresi impreparati con un brivido. In giro non c’è un’anima viva. Si sentono solo rumori lontani: una televisione ancora accesa, un’insegna malandata che cigola nel vento, un cane che abbaia lontano. Nessuna paura perché il cervello è più forte.

Atmosfera notturna per un brano che non racconta una storia ma una situazione: il silenzio, il buio, la malinconia, riempiono la testa di nugoli di idee e ricordi che comprimono sonno e stanchezza e impediscono di addormentarsi. Come sempre, la notte rende tutto più complicato, i problemi si fanno insormontabili, il pensiero ossessivo. Tanto vale camminare, pensare. Per cercare di risolvere, di capire. E, mentre, cercate di sbrogliare la matassa, s’è già fatto giorno.


(caspio)

(cover artwork Eugen A.Bonta / Giulia Canala)
 

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BIO
caspio
 vive a Trieste, città di confine che si si sviluppa sul, intorno e grazie al mare. Suona da sempre, da subito. Batteria, basso, chitarra. Nel 2019 esce Giorni Vuoti, il primo album maturo, sfogo di anni di soffocamento, di inibizione. Rockit ha detto di caspio che “il suo stile e il suo pensiero rimangono impressi facendo riecheggiare la voce di un artista che ha davvero qualcosa da dire”. caspio non racconta mai storie, ma esplora concetti che gli sono cari per trasmetterli a chi lo ascolta in modo chiaro, esplicito, meno criptico. caspio fa musica elettronica, con influenze anni ’90, in una veste completamente nuova e attuale.

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Pop

Intervista a Cranìa: ricominciare da una magica live session

Dopo la pubblicazione dei singoli Stomachion e A fondo, la cantautrice bresciana (ma trapiantata a Milano) si svela in una nuova e intima live session, più disturbante e sincera che mai, e ci regala anche l’inedito Cosa è cambiato?. QuiCranìa (con lei sul palco Sidi e Vito Gatto), fragile come le lampadine che la sovrastano, ci porta direttamente nel più freddo degli inverni e si conferma essere una delle voci più interessanti della scena underground che seguono quest’estate atipica. 

Cranìa nasce in Val Camonica, tra le montagne della provincia di Brescia, e si trasferisce nell’hinterland milanese, dopo la laurea in musicologia del 2017. In seguito all’esperienza ad “Attico Monina” a Sanremo, ad ottobre 2020 esce il primo singolo, Stomachion, apripista di un progetto cantautorale dark a tinte alternative, ambient ed elettroniche. È reduce delle audizioni live di Musicultura 2021, dove ha presentato altri inediti.

Ecco cosa ci ha raccontato!

Perché questa nuova live session che hai realizzato con Sidi e Vito Gatto è il modo migliore per conoscerti? 

ASC, il nome della live, mostra la mia dimensione più intima perché mette in gioco non solo l’udito, ma anche la vista. È, quindi, un’esperienza sensoriale più completa: una chiave per entrare nel mio mondo. 

Che importanza ha per te la musica live per un progetto musicale? 

Penso che i concerti siano la parte più nuda e senza filtri di un progetto musicale. Qui mi mostro nel modo più libero possibile, grazie anche alla presenza di Sidi e Vito, che non sono semplici musicisti, ma ne sono parte integrante. 

In che modo questa live session è un nuovo inizio per te? 

Rispetto a “Stomachion” ed “A fondo”, così come lì ascoltate, ASC è uno step avanzato di sperimentazione: dodici minuti circa di tre brani suonati in un unico respiro, con code ed intro che si mescolano le une con le altre. La versione di “Cosa è cambiato?”, brano presentato alle audizioni live di Musicultura 2021, è un inedito. Un regalo 🙂 

Com’è stata la tua estate? Quali sono i luoghi che ti hanno fatto compagnia in questo periodo? 

È stata un’estate di lavoro, di presa coscienza ulteriore di me stessa e della mia direzione. Ho viaggiato tra le montagne della mia Val Camonica, Milano ed il mare dell’Abruzzo. Con un po’ di sadness, mi auguro di raccogliere il tutto per affrontare al meglio ciò che arriverà. 

Quali sono i prossimi step a cui stai pensando? 

Voglio portare in ogni dove ASC e poi… 

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“Sono come suono” è il nuovo singolo di Pellegatta

Esce lunedì 4 ottobre 2021 per Adesiva Discografica e in distribuzione SELF Suono come suono, il nuovo secondo singolo di Pellegatta (nome d’arte per Manuela Pellegatta). Il brano è un nuovo capitolo che ci avvicina sempre di più alla pubblicazione di un nuovo album: un brano di electro-pop che suona dolce-amaro, per chi non ha timori di suonare sfacciatamente pop e di fare di Sono come suono un vero e proprio manifesto musicale, per chi ha preso qualche chilo e sta attento al colesterolo.

Il singolo, prodotto da Paolo Iafelice  già al lavoro con Fabrizio De André, Ligabue, Fiorella Mannoia – è un brano che rispecchia lo stile semplice e diretto della cantautrice che racconta“sono come suono è la sveglia delle sei, il caffè bollente che ti  tiene in pista per quattro anni, un periodo in loop e porte spazio temporali di istanti irripetibili. Il brano è stato registrato in tre momenti differenti, prima durante e dopo un trasloco, l’apri pista dell’album fluorescente. Da maggio 2020, ho deciso di concludere tutte le registrazioni del nuovo album attraverso una collaborazione a distanza insieme al produttore Paolo Iafelice e Sara Velardo alle chitarre, la squadra non si cambia”

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BIO: 

PELLEGATTA (Manuela Pellegatta) è una cantautrice e compositrice italiana. Nata a Garbagnate Milanese e cresciuta ad Arese, fin da piccola si avvicina alla musica iniziando a prendere lezioni di pianoforte e flauto traverso per poi avvicinarsi anche a chitarra, basso ed armonica da autodidatta. Dopo aver conseguito la laurea in Giurisprudenza non può fare a meno di riprendere la sua passione per la musica per farne una professione partecipando a diversi festival (MTV Music Week, Brianza Open Jazz Festival, Milano Music Week, Ferrara Busker Festival).

Grazie ad una borsa di studio Smartit riesce a concretizzare il suo album d’esordio TRE MINUTI DI SBAGLI” con il produttore Paolo Iafelice per l’etichetta Adesiva Discografica. Tre minuti di sbagli è stato pubblicato il 7 ottobre del 2016 e presentato il 20 ottobre al Rock’n’ Roll di Milano. Collabora con le cantautrici dell’etichetta per realizzare lo spettacolo musicale“Vita da cantautrice”, patrocinato dalla Fondazione Fabrizio De André. Prima della maternità parte per una tournée italiana per presentare assieme alle altre cantautrice dell’etichetta un tributo a Luigi Tenco.

Nel 2018 è tra i finalisti di Area Sanremo Giovani e il Premio Via Emilia “La strada dei cantautori” con il brano “Sulla spiaggia di Rimini”. Nel 2019 si lascia alle spalle Milano e si trasferisce a Modena. Il cambiamento la porta a scrivere un nuovo concept album che tocca tematiche ambientali e sociali, ricercando sonorità elettroniche. Inizia così un nuovo progetto, fatto di sperimentazioni vocali e sonore con loopstation e synth. Nel febbraio del 2020 presenta l’inedito “Compro e butto” all’Attico Monina durante il Festival di Sanremo e successivamente al Teatro Storchi di Modena aprendo il concerto a Francesco Baccini durante una serata di beneficenza del Team Enjoy. Tra i brani inediti “Tarantiran” arriva in semifinale per il Premio Pierangelo Bertoli ed in finale per il Premio Autori Emergenti 2020. Nel 2021 fa parte di due realtà Unisona Collettiva per creare progetti musicali con altre cantautrici e Unica Cantautrici Unite, i progetti nati durante il primo look down.

Il 4 ottobre 2021 esce il suo nuovo singolo Sono come suono

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“Elba” è il nuovo singolo di Aliperti

Fuori da oggi venerdì 8 ottobre per Formica Dischi (distr. Artist First) il nuovo singolo di Aliperti, cantautore originario di Lucca che con Elba anticipa l’uscita di un album che vedrà la luce nei prossimi mesi. Con questo pezzo tipicamente indie-pop l’artista si fa strada attraverso le sensazioni che accompagnano la fine dell’estate, tra nostalgia e ricordi d’amore.


Elba rappresenta il desiderio di ricordare con leggerezza i momenti più belli
 di una storia d’amore che si spegne insieme all’estate
tra i mille impegni e la frenesia quotidiana.


(Aliperti)


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Presskit (link privato da non diffondere)

Autore: 
Daniele Aliperti
Etichetta: Formica Dischi
Produzione: Formica Dischi
Publishing: Gianni Rodo Edizioni
Distribuzione: Artist First


BIO:
Daniele Aliperti, in arte Aliperti, nasce a Lucca nel 2000 e incontra la musica fin da bambino, quando inizia a prendere lezioni di pianoforte. Durante l’adolescenza prende forma la sua passione per la composizione che nel corso degli anni si consolida, affiancata anche dallo studio della chitarra e del canto. Riguardo alla sua passione per la musica dichiara: “La musica e la composizione sono un’ottima cura per i momenti peggiori e una perfetta compagna nei momenti euforici, entrambi fonte di ispirazione per le mie canzoni”. Nell’estate del 2021 prende parte a diversi eventi live tra cui il Beat Festival di Empoli e il Deejay On Stage di Riccione nella sezione emergenti. Aliperti ha già all’attivo cinque singoli, tutti pubblicati per Formica Dischi. Elba è il suo ultimo brano, primo capitolo musicale che anticipa l’uscita di un album.

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“Pornopunk” è il nuovo album della Babbutzi Orkestar

Pornopunk è il titolo del nuovo album della Babbutzi Orkestar, in uscita l’8 ottobre 2021 e anticipato dai singoli Pornoamore e Il ballo di Cha Cha. Di porno ha una libido musicale trascinante; di punk, inteso come eterno apice di libertà, sicuramente ha il cuore. Il titolo vuole provocare una reazione: necessaria oggi più di ieri. È l’estremo tentativo di evadere dagli schemi. Costruire un disco libero di contaminarsi di idee, suoni e generi musicali che normalmente si guarderebbero con sospetto. Nuotare tra il punk e il surf. Affogare dentro una ballad blues. Farsi shakerare da ritmi balcanici, per poi caracollare in un reggaeton dedicato a Cinisello Balsamo. Ancora, pop, rock e un pizzico di trap (Sinatra). Infine tuffarsi insieme ai Cacao Mental in una (cata)cumbia libera di suonare alla Babbutzi maniera. Un disco che la sa lunga su amore, tormenti, sesso, libertà, festa e balli. Ma anche sulla bellezza nella diversità. Essere diverso. Essere punk. Estremamente punk. Pornopunk.

Ascolta Pornopunk: https://open.spotify.com/album/0jh9E1PwllJ5GrpoDl6OXT

BIO

Dal campo nomade una balcanica voce raminga smuove l’aria, trasportando con sé una nota che urla: “Cigani!”. Il prof., impegnato a ingollare la vita, e il suo compagno di bevute Lele, colgono il messaggio. Insieme con il fedele cane RegoleO prendono a dimenarsi: un movimento, da blando, diventa sempre più frenetico e percuote le membra. Le gole si gonfiano a sproloquiare gramelot d’Est Europa…

La Babbutzi Orkestar nasce nel 2007 e ha solcato importanti palchi quali Hidrellez Festival a Istanbul, Alcatraz a Milano, Parco Tittoni a Desio, I Am Art Festival in Umbria, Festoria a Saronno, MEI a Faenza, Guca Na Krasu a Trieste, Auditorium La Flog a Firenze, Bloom a Mezzago, BalkanbeatsLondon a Londra, Laborbar a Zurigo, Tipi Festival a Bolzano, Balkan Caravan, Magnolia a Milano, End Summer Fest a Varese, Sonic Ballroom a Colonia in Germania, e molti altri. Nel corso degli anni ha concepito quello che l’ensemble definisce un nuovo modo di fare musica balcanica, ovvero la “Balkan Sexy Music”. Ha suonato sugli stessi palchi di Shantel, Modena City Ramblers, Dubioza Kollectiv, Boban & Marko Marcovic, Goran Bregovic, Magnifico, Figli di Madre Ignota, Brooklin Funk Essential, Baba Zula, Can Bonomo, Fanfare en Petard, Robert Soko, Kocani Orkestar, Mad Sound System, Ghiaccioli e Branzini, Motel Connection e molti altri.

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Indie Pop

Le canzoni a comando dei Diletta

Un piccolo sogno? Avere di fronte a sè una band, una di quelle che ci hanno accompagnato durante i nostri viaggi in autubus e passeggiate verso l’ennesima lezione che non avremmo seguito, una band che privatamente e a comando ci può deliziare con un brano suonato solo per noi. Lo hanno fatto i Diletta la scorsa domenica 19 settembre durante L’Isola che non c’è @ Villa Guardia (CO), qui infatti la band lombarda si è esibita sul palco come una qualsiasi band di provincia, e poi sono stati anche una sorta di lettore mp3 vivente: un banchetto, delle sedie e delle cuffie, una band a tua completa disposizione per un concerto privato solo per te, che lì davanti puoi indagare, incrociare sguardi e, ovviamente, fare richieste. Un ottimo e intimo modo di prepararci all’uscita del loro album di debutto dal titolo Sacro Disordine, in uscita proprio oggi. Finalmente è completamente svelato il mondo del duo lombardo, tra cantautorato ed indie pop: un disordine inevitabile e sacrosanto che è comune a tutti.

Speriamo per noi (ma non tanto per loro) che altre band copino quest’idea, perchè noi musicofili non vediamo l’ora di mettere da parte i soldi per poterci dedicare i brani delle nostre band underground preferite.

I Diletta sono un duo nato nel 2019 da un’idea di Jonathan Tupputi, voce e chitarra, e Andrea Rossini, tastiere e arrangiamenti. Da un primo approccio rock i due amici approdano a un sound più intimo e sperimentale avvalendosi prima della collaborazione di Desirée Bargna ai cori e al violoncello e successivamente di Simone Bernasconi al basso. La loro idea musicale trova compimento nel primo EP “Sacro Disordine” grazie al produttore Luca Urbani (ex Soerba, con all’attivo collaborazioni illustri fra cui Bluvertigo, Alice, Garbo e tanti altri), che dona ai Diletta quel tocco elettro-pop che stavano cercando. “Sacro disordine” concretizza il primo anno di attività passato tra prove e live nei locali del comasco, con 6 canzoni inedite, rigorosamente in italiano, a metà tra l’indie-pop elettronico e il cantautorato più intimo. La band, sostenuta da una campagna crowdfunding lanciata sulla piattaforma Ulule, ha ultimato i lavori nell’autunno del 2020 e ha pubblicato di recente i primi due singoli “Capita” e “Povera città” disponibili su tutte le principali piattaforme musicali.

I DILETTA SONO:

Jonathan Tupputi, aka Jonnyboy, chitarra e voce riccioluta.

Suona per diletto da quando alle medie lo zio lo avvicinò alla chitarra, a De Andrè, Bennato e Pink Floyd. Ama la pizza e i film d’animazione. Nella vita seria è educatore in una comunità per minori.

Andrea Rossini, aka Il Maestro, tastiere e percussioni.

In adolescenza batterista, scopre in seguito la magia di creare suoni con synth e supporti hi.tech. Abile compositore di paesaggi sonori e di hummus di ceci memorabili. Di professione videomaker.

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“Un qualcosa” è il nuovo singolo degli Aspettativa

Fuori da giovedì 7 ottobre per Under Roof il nuovo singolo degli Aspettativa dal titolo Un Qualcosa. La giovane band ci regala un nuovo freschissimo pezzo indie-pop dalle sfumature lo-fi che vede ancora una volta la produzione di Marco Carnesecchi. Un pezzo perfetto per lasciarsi l’estate alle spalle, senza però mai dimenticare le emozioni che essa ci ha regalato.
 

Le estati passano e, che piaccia o no, lasciano sempre un qualcosa che non andrà più via, come quando una nuova persona entra per un periodo a far parte della tua vita o come quando ascolti improvvisamente una canzone che ti spacca il cuore. 
Un Qualcosa è tutto ciò che, anche per un singolo istante, ti cambia la vita, sbaraglia l’ordine che si era creato lasciando un macello dentro.


(Aspettativa)


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BIO:
Aspettativa
 è più un mood che un nome per la band post 2001 che intreccia sonorità indie-pop e indie-punk per raccontare la quotidianità attraverso le loro canzoni. La band nasce nel 2014 da tre fratelli: Elia Ester e Gab, successivamente affiancati al Catta dal loro produttore Marco Carnesecchi. Nel 2020, in pieno lockdown esce il loro primo singolo Tempesta. Dopo un anno di  ricerca musicale escono i singoli Saracinesche (giugno 2021) ed Elastico (luglio 2021) che riscuote un notevole successo dopo essere stato inserito nella playlist editoriale di Spotify Sangue Giovane. Un Qualcosa è il loro nuovo singolo prodotto da Marco Carnesecchi per l’etichetta Under Roof, mixato e masterizzato da DDR Studio. C’è mai stato un qualcosa che una volta arrivato ha cambiato per sempre le regole del gioco?

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“Buongiorno a tutti” è il nuovo singolo di Kram

Da venerdì 1 ottobre sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme digitali BUONGIORNO A TUTTI” (Metro Records), il nuovo singolo di KRAM.

Buongiorno a tutti” è un brano che vuole essere una denuncia con un messaggio a metà tra l’ironia e la critica, ma anche uno stimolo, un modo per dire alla gente e a se stessi di svegliarsi, per ricordare a qualcuno lassù che esistiamo. La ritmica incalzante e la ripetizione della parola contribuiscono a questo messaggio a tratti irriverente, a tratti feroce. È un brano che dice no a tutti quelli che non sognano, che non rischiano, che non vivono, che rimandano, che non credono… Quindi, buongiorno a tutti!

Spiega l’artista a proposito del brano: «La canzone è per gran parte autobiografica e vuole essere una botta di adrenalina, un richiamo a tutti per dire: “Buongiorno, esisto!”. Con un mix di rabbia e ironia ho voluto ricordare a tutti di attivarsi, non tralasciare, non rimandare. È una canzone contro la passività e la pigrizia ma anche un modo per rivendicare la mia arte e farla risuonare bene nelle orecchie del pubblico, mantenendo sempre un certo sarcasmo pungente che porti a una riflessione profonda».

Il video di “Buongiorno a tutti” è ad opera di Fabrizio Cestari. Siamo nello studio del TGKRAM, Kram è seduto mentre stanno finendo di truccarlo prima che vada in diretta, parte il countdown, poi la sigla del TG. Inizia così il videoclip, un’interpretazione divertente e ironica che vede Kram vestire i panni sia del giornalista che di tutti i personaggi magistralmente interpretati.

Biografia

Rosario Canale, in arte Kram, cantautore e pianista, nasce a Reggio Calabria nel 1992. Ha ottenuto grandi consensi come autore collaborando con artisti del calibro di Marco Mengoni, Anna Tatangelo e Lorenzo Fragola, ma anche con artisti emergenti quali Federica Carta e il finalista di X Factor Samuel Storm. Nel 2017 ha firmato il brano vincitore di Sanremo Giovani “Ora mai” in collaborazione con Lele. Ed è proprio durante quell’anno che Rosario ha poi deciso di mettersi in gioco come cantante firmando un contratto discografico con l’etichetta indipendente Metro Records di proprietà della società ITAL SOFT SRL (società associata AFI) di Gioia Tauro (RC) e lanciando il suo nome d’arte “Kram” e il progetto artistico/discografico ad esso associato. Nel 2019 è finalista al Festival Show, finalista al Dj festival di RADIO DJ, finalista al Festival di Castrocaro con il brano “Amico mio è tutto a posto” e, sempre nel 2019, si aggiudica il primo posto al prestigioso “Premio Mia Martini 2019” per la categoria “Emergenti” grazie al brano “Come la neve”. Kram è stato inoltre uno degli autori di “8 marzo”, inedito presentato dalla giovane Tecla al Festival di Sanremo 2020 e classificatosi al secondo posto per la categoria “Emergenti”. Nel 2020 vince il primo premio del concorso Calabria Fest di Radio Rai Tutta italiana con il brano “Una certezza”. Il suo nuovo singolo, “Buongiorno a tutti”, è disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming dal 1 ottobre 2021.

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“Leoni” è il nuovo singolo dei Rumatera

RUMATERA BENETTON RUGBY, nasce una nuova coppia made in Veneto tra musica e sport.
 
La band ha scritto infatti il nuovo inno del club, LEONI. Dopo l’anteprima di oggisu Radio PiterPan, domani allo Stadio comunale di Monigo i Rumatera saranno ospiti prima del match Benetton Rugby vs DHL Stormers, match inaugurale dello United Rugby Championship. Il brano sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali dal 1° ottobre. Rumatera sono stati in grado di unire le tradizioni della propria terra e l’uso del dialetto alla scuola californiana punk-rock degli anni ‘90. Un legame indissolubile con il Veneto, di cui cantano storie e sfaccettature: culla condivisa con Benetton Rugby, eccellenza sportiva della regione. Le radici comuni hanno portato a una sinergia che vede in LEONI uno spirito, un’attitudine, una regola di vita, sopra un palco o su un campo da gioco.


 
“LEONI” fa seguito allo storico inno “Anima Bianco Verde” che ha accompagnato il Benetton Rugby dal 2007 ad oggi. Un brano composto dal trevigiano Red Canzian e da Stefano D’Orazio, arrangiato da Bruno Zucchetti e con la voce di Marco Guerzoni. Due inni quindi che calzano alla perfezione rispetto all’epoca rugbistica attraversata dalla franchigia trevigiana. Il primo, che ha rappresentato il percorso del Benetton Rugby nel passaggio tra il tramonto delle conquiste in campo italiano e gli albori dell’inserimento nella Celtic League, rappresentando i Leoni in campo internazionale, con il coronamento del successo nella Rainbow Cup. Il testimone ora passa al secondo, che configura il club biancoverde all’inizio della nuova avventura nello United Rugby Championship, in una veste nuova ed effervescente.
 
“Siamo onoratissimi di essere stati scelti per scrivere questo inno ad una squadra così prestigiosa e rappresentativa per la nostra regione e nazione. Con il rugby condividiamo molti valori ma soprattutto lo spirito di fratellanza del terzo tempo nel quale anche noi possiamo dire una parola in piazza e diventare campioni” (Rumatera)
 
 
BIO
I Rumatera rappresentano un’eccezione più unica che rara nel panorama musicale italiano. I ragazzi, tutti provenienti dalla provincia di Venezia, sono stati in grado di unire le tradizioni della propria terra e l’uso del dialetto alla lezione punkrock della scuola californiana degli anni ’90. Scriverlo oggi, dopo dieci anni di tour, concerti e dischi è senza dubbio meno speciale, ma nel 2007, quando nasce ufficialmente la band, rappresentano un’eccezione più unica che rara nel panorama musicale italiano. I Rumatera sono da sempre la voce dei Tosi de Campagna e rappresentano la rivincita di quel mondo fatto di tradizioni di provincia e di ruspante genuinità contro il messaggio omologante dei talent e della città. Ad oggi dopo quasi dieci anni di vita, con più di 500 concerti alle spalle (tra cui Sziget Festival), sei dischi ed una serie televisiva da protagonisti girata a Los Angeles (The Italian Dream), i Rumatera non si fermano e si apprestano a dare alle stampe un nuovo album dal titolo “Made in Veneto” che uscirà a Marzo 2022. 
I Rumatera sono: Bullo, Gosso, Sciukka, Rocky Giò


Discografia
Rumatera (2008)  // My Crew (2009) // 71 Gradi (2010) // La Grande V (2011) // Xente Molesta (2012) Awanti coi ammicci (2014) // Ricchissimi (2017) // Ciao Bella (2018)
 
Facebook: facebook.com/rumatera
Instagram: instagram.com/rumateraofficial/

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Indie Pop

Le cinque cose preferite di sonogiove

Dopo la recente esperienza a Deejay On Stage, Giovanni Casadei in arte sonogiove pubblica oggi venerdì 1 ottobre per Formica Dischi il primo singolo del suo nuovo progetto musicale dal titolo Aquilone. Un pezzo indie-pop dalle sfumature lo-fi che vede la produzione di Alberto Melloni e che ci parla dell’immortale concetto d’amore.

sonogiove è Giovanni Casadei, classe ’95, di Rimini. Il progetto è nato nell’effettivo nel 2020. Giovanni  ha già un progetto sotto un altro nome, all’attivo da anni che lo ha portato ad avere il proprio piccolo bagaglio di esperienza. Da un anno si cimenta invece in questo progetto totalmente in italiano, basato sull’uso della chitarra classica arpeggiata, mischiando indie, pop, e lo-fi. È seguito dal produttore di Riccione Alberto Melloni. A ottobre 2021 esce col suo primo singolo con Formica Dischi. Recentemente ha partecipato a Deejay On Stage (Radio Deejay), essendo uno dei 40 artisti selezionati che si è esibito a Riccione. sonogiove ha l’esigenza di parlare con le sue canzoni, di comunicare cio che pensa e che vive, in chiave pop agrodolce. Aquilone è il suo primo singolo e parla del concetto di amore presente in ogni persona, e anche se si prova a schivarlo o a sorpassarlo, una forza gravitazionale tira la persona verso questo concetto.

Il Cesena Calcio e la passione che ho da quando sono piccolo, poiché di metà famiglia cesenate, giocare a calcio anche con gli amici mi piace molto.

La mia sala prove in campagna costruita con gli amici nel 2016, luogo di tanti periodi, persone e abitudini diverse della mia vita. In questo posto ho scritto e registrato diverse cose.

La chitarra classica nera che ho a casa, distrutta, rotta in due pezzi più volte e poi ricucita, avrà 40 anni.

Il kebab a fine serata, ho anche scritto una canzone sul Kebab!

Il mare d’estate, quelle giornate da cazzeggio con amici al mare, dove non pensi a niente.