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Comunicato stampa

“Trapeze” è il nuovo singolo di Galapaghost

Esce giovedì 11 gennaio 2024 il nuovo singolo del progetto Galapaghost, l’alter ego musicale del musicista e songwriter di Woodstock Casey Chandler, attualmente residente nelle valli sopra Torino, un progetto stratificato e complesso che, tra le altre cose, ha composto le musiche per “Il Ragazzo Invisibile” di Gabriele Salvatores e contribuito alla promozione della serie Netflix “Tredici“.  Il nuovo brano, dal titolo “Trapeze” è stato scritto quasi tre anni fa, quando Casey viveva ancora in Colorado, (ed è un brano che ci introduce al mondo di “Peach Fuzz“, un nuovo disco in uscita quest’anno): una di quelle canzoni registrate mille volte, lasciata in sospeso e ripresa dopo l’acquisto di una chitarra nuova, una Godin stupenda. 
 

Se non avessi comprato quella chitarra, sono certo che la canzone sarebbe rimasta semplicemente a prender polvere. Essendo un papà a tempo pieno, è più semplice per me registrare tutto a casa. E così ho fatto, ho registrato e mixato tutto da solo qui in Italia, a casa mia, metà nel mio studio e metà nella mia camera da letto.


Il video musicale di “Trapeze“, di prossima uscita, ha invece recentemente vinto tre premi ai Rome Music Video Awards (edizione di gennaio 2024), inclusa la categoria principale “Miglior Video Musicale”. Inoltre, ha ottenuto il premio come “Miglior Video Musicale” all’IndianIndependent Film Festival, nella sua edizione di novembre-dicembre 2023, e il premio “Migliori Effetti Visivi” all’ International Music Video Underground Festival per l’edizione di dicembre 2023.


 

Written, recorded and mixed by Casey Chandler in Italy
Mastered by Simone Squillario
Artwork by Jasper Speier
Music video for “Trapeze” by Elisa Tron

BIO:

Galapaghost è il progetto solista di Casey Chandler, originario di Woodstock (USA) e attualmente residente nelle valli sopra Torino (ITA).

Chandler ha iniziato la sua carriera come musicista turnista per John Grant, promuovendo “Queen Of Denmark”, eletto album dellʼanno dalla rivista Mojo. Ha poi eseguito tour negli Stati Uniti, in Canada ed in Europa, partecipando anche a rinomate trasmissioni televisive come “Later… with Jools Holland”. Successivamente, Chandler ha intrapreso la carriera da solista con lʼalbum “Runnin”, promosso attraverso un tour in Italia. In questo tour è stato accompagnato da Federico Puttilli (Nadàr Solo, Levante, Kiol) e Ru Catania (Africa Unite, Tre Allegri Ragazzi Morti, Wah Companion).

Galapaghost ha successivamente realizzato altri sette album e sei EP, collaborando anche nel campo cinematografico e televisivo. Ha composto musiche per “Il Ragazzo Invisibile” di Gabriele Salvatores, “Una Relazione” di Stefano Sardo, contribuito alla promozione della serie Netflix “Tredici“, e creato una colonna sonora per una campagna pubblicitaria di “Quiksilver” featuring il celebre snowboarder Travis Rice. Il video musicale “Trapeze” ha recentemente vinto tre premi ai Rome Music Video Awards (edizione di gennaio 2024), inclusa la categoria principale “Miglior Video Musicale”. Inoltre, ha ottenuto il premio come “Miglior Video Musicale” all’Indian Independent Film Festival, nella sua edizione di novembre-dicembre 2023, e il premio “Migliori Effetti Visivi” all’International Music Video Underground Festival per l’edizione di dicembre 2023.

https://www.instagram.com/galapaghoster/

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Il cantautore e musicista Roberto Benatti ci racconta il Don Carlo di G. Verdi, dal punto di vista del contrabbasso

L’opera che inaugurerà la stagione 2023/2024 del Teatro alla Scala è probabilmente una delle opere più dark che siano mai state scritta: il Don Carlo di Giuseppe Verdi. Se Carlo V vantava un impero dove il sole non tramontava mai, be’, ascoltando Verdi pare che Filippo II, il figlio, avesse più appropriatamente ereditato un impero dove il sole non sorgeva mai. Roberto Benatti, cantautore che ha esordito lo scorso ottobre con il suo album Aspettando Ribot, è anche contrabbassista dell’orchestra della Scala, e in questo episodio delle Situazioni di Contrabbasso, attraverso il racconto del ruolo del suo strumento, re dei registri cupi, ci introduce alcuni aspetti chiave del capolavoro verdiano che potremo tutti ascoltare il 7 dicembre. 
 

Quale strumento avrà mai utilizzato il Peppino nazionale per descrivere un impero dove “non sorge mai il sole”? Tra padri che sposano le fidanzate dei figli, figli che sguainano la spada contro i padri, sommosse represse brutalmente, grandi inquisitori e autodafé noi contrabbassi sguazziamo come neanche Peppa Pig nelle pozzanghere di fango in una giornata di pioggia”.

Le Situazioni di contrabbasso, l’opera vista dal basso, sono un progetto di video divulgativi disponibili in rete che il contrabbassista Roberto Benatti ha ideato per raccontare il mondo dell’opera attraverso un punto di vista molto particolare: quello del contrabbassista dalla buca d’orchestra. Roberto infatti lavora da più di vent’anni nell’orchestra della Scala e col tempo ha sviluppato un grande interesse per il ruolo che i compositori hanno attribuito al suo strumento nelle rare volte in cui questo diviene protagonista e assume una funzione drammaturgica. Attraverso questi video potrete approcciarvi ad opere di Verdi, Strauss, Wagner, in un modo inconsueto e che non pone al centro dell’attenzione gli abiti indossati dalla star nel foyer o gli acuti più o meno azzeccati dei cantanti, ma le storie che ci vengono raccontate e la musica scritta dai compositori.


Roberto Benatti ha esordito di recente come cantautore, con il disco “Aspettando Ribot“, fuori su tutte le piattaforme digitali (in distribuzione Artist First) da venerdì 13 ottobre 2023. Luoghi periferici e quotidiani, animali (cavalli, strolaghe, vespe), l’Inter e il tennis, figure umane amate, a volte rimpiante. Understatement, sincerità, un velo di malinconia. Roberto Benatti ci offre una sua personalissima autobiografia musicale dal sapore dolce-amaro: Milano, Silvia, il ruolo di padre e molto altro…

SCOPRI IL DISCO: 
https://open.spotify.com/album/4FjAuA7t8UWvtNZgDVbs2N?si=_znYQQXvS0iylwyc13ShzA

Ho vissuto, per tre anni, a fianco dell’Ippodromo di San Siro. Eppure, non so per quale ragione, dalla mia finestra al primo piano, che permetteva di superare con lo sguardo il muro che si alza tra via Diomede e le piste, non si è mai visto un cavallo. Ciò nonostante, ogni giorno, una squadra di operai si dedicava alla cura dell’erba, dei percorsi, degli ostacoli. E pensavo a quanto sia giusto provare a fare le cose bene, pur sapendo che forse il migliore di tutti i cavalli, il cavallo superlativo, non tornerà mai più.


Ma il cavallo superlativo – quello che non solleva polvere e non lascia tracce – è qualcosa di evanescente e fuggevole, elusivo come l’aria impalpabile.  
Apologo taoista raccontato in J.D. Salinger, Alzate l’architrave, carpentieri.

TRACKLIST

1. Aspettando Ribot
2. Airuno
3. Una Volée
4. Tu dove sei
5. Il valzer degli animali di papà
6. Cernusco
7. Silvia Spaesata
8. QT8
9. Da Po alla Breda
10. La mia parte
11. Saluto a QT8
12. Brivio
 

BIO:

Nato a Lecco, si approccia agli studi musicali in adolescenza, mentre frequenta ragioneria, grazie alla passione per la musica indipendente degli anni ’90 maturata attraverso le cassette passategli sotto banco dal suo insegnante di economia aziendale. Fonda una band, i Clerici Vagantes, con altri contabili improbabili e, grazie a questa esperienza, decide di abbandonare i conti per iscriversi al conservatorio di Milano dove si diploma nel 2001 in contrabbasso e al liceo musicale. Nel 2005 entra a far parte dell’Orchestra del Teatro alla Scala; da allora svolge la professione di contrabbassista d’orchestra nel teatro milanese.  In ambito classico, inoltre, collabora con gli Esecutori di Metallo su Carta, incide regolarmente per l’etichetta discografica 19’40’’ di Sebastiano De Gennaro, Enrico Gabrielli e Francesco Fusaro,  fonda insieme all’inseparabile percussionista De Gennaro il Micro Collettivo Pisolini, ed è l’autore delle Situazioni di Contrabbasso, l’opera vista dal basso, serie di video divulgativi, disponibili in rete, che raccontano il mondo dell’opera attraverso il punto di vista più basso, quello del contrabbassista nella buca d’orchestra.

L’amore per la canzone d’autore lo porta a partecipare, nelle vesti di esecutore e arrangiatore, a diversi spettacoli teatrali sulle musiche e la poetica di Fabrizio De André e a scrivere e cantare accompagnandosi con la chitarra, strumento amato e da lui inseparabile; da un gruppo di canzoni scritte tra il 2022 e il 2023, nel quale confluiscono i suoi diversi interessi, il cantautorato, la letteratura e la poesia, è nato un disco, Aspettando Ribot. 

Ha pubblicato “Poesiola” per la casa editrice Pulcino Elefante di Alberto Casiraghy. 

https://www.robertobenatti.org/
https://www.instagram.com/robertobenatti.dovesei/

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“Tutto se ne va” è il nuovo singolo di Leiden

Esce venerdì 5 gennaio 2023 il nuovo singolo di Leiden dal titolo “Tutto se ne va“, un brano alternative pop con produzione orchestrale/cinematica, prodotto da VIANI. La canzone nasce subito dopo il rientro dalle vacanze estive dell’artista, qui Leiden, originario di Pescara ma di stanza a Milano, descrive la lontananza dalla propria città e dalla propria famiglia.

Le strofe sono frasi breve e dirette che fotografano esattamente la quotidianità malinconica e turbata dell’artista fuori sede. Nel bridge Leiden sussurra una parola dopo l’altra rendendolo così un discorso in crescendo d’intimità e vulnerabilità, che sfocia poi in un grido disperato nel ritornello. Quest’ultimo è un salto nell’immenso vuoto che prova ogni volta che parte e saluta casa, la strumentale ne è lo specchio, da delicata e flebile diventa epica, quasi apocalittica.

BIO:

Nasce nel ’98 a Pescara, fin da piccolo appassionato di musica, in prima adolescenza grazie al freestyle si avvicina al rap e nel 2017 pubblica il suo EP di debutto “Chi sono”. Nel 2019 prende vita il progetto “Sottosopra”: band inedita crossover, di cui Leiden è il frontman.

Nello stesso anno conosce Micromega, produttore EDM con il quale collaborerà e che indirizzerà Leiden verso la musica elettronica: dopo aver sperimentato per anni, il progetto finalmente inizia a prendere una piega chiara. Fra il 2020 e il 2021 pubblica: “Ghiaccio dentro”, “Vino Rosso” “Cosa Manca” e “Martae”. Dopo l’uscita di quest’ultima Leiden si trasferisce a Milano. La vita in metropoli e la lontananza da casa diventano i principali stimoli espressivi per l’artista.

Nel 2022 pubblica “Ti amo”, “Le stelle” e “Voglio abbracciare il mare”, brani sperimentali autoprodotti, connessi fra loro visivamente grazie alla direzione artistica di Ragno236. Milano apre le porte a nuove collaborazioni, così conosce VIANI, compositore e produttore Mantovano. Nel 2023 con lui pubblica “Mosca bianca” e “Leggerezza” singoli con stampo alternative pop entrambi con la direzione artistica di Alessio Santapaola ed Ela Falone.

https://www.instagram.com/borhleiden/

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Pop

Federico Cacciatori ci racconta il suo nuovo singolo “No Escape From You”

Fuori dal 23 novembre “No Escape From You”, il nuovo singolo di Federico Cacciatori. Il brano seguendo la filosofia dei precedenti lavori non uscirà sulle piattaforme digitali, solo su Youtube e sarà scaricabile dal sito ufficiale dell’artista.

Federico Cacciatori sceglie una strategia diversa dal solito mettendo al primo posto la musica e non i numeri. “No Escape From You” mescola melodie elettroniche con un pop sognante ed etereo. Un viaggio attraverso la psiche umana accompagnato da una delicata voce femminile.

Si può scappare da tutto, ma non da se stessi. Questo è il concetto attraverso cui ruota il brano. E noi abbiamo deciso di approfondire con lui.

Ciao Federico, bentornato tra le nostre pagine. E’ uscito da poco il tuo nuovo singolo “No Escape from you”. Vuoi raccontarci il significato di questo brano?  

Ciao a tutti, assolutamente si, “No escape from you” è una riflessione profonda sulla natura umana, credo che l’essere umano, nel corso della sua esistenza, sia costantemente alla ricerca di sfuggire da situazioni complicate, da se stesso, o da ciò che lo tormenti. Questo desiderio di fuga può manifestarsi in molte forme: attraverso viaggi fisici, mentali distrazioni quotidiane o persino nell’abuso di social network, che di social oggi hanno ben poco, non credete? Tuttavia, c’è un fatto inevitabile che l’esperienza umana ci insegna: non possiamo mai veramente scappare da noi stessi e dalla nostra storia.”

Ti abbiamo conosciuto la prima volta nel 2020, come si è evoluta la tua musica nel frattempo? Come ti hanno cambiato questi tre anni?

Più che evoluta la mia musica, mi sono evoluto io, nel senso che più si va avanti più cose si imparano, più esperienze sia esse negative che positive in qualche modo ci formano, ci informano e ci cambiano. La mia musica è sempre in continuo cambiamento, oggi posso scrivere un brano in un certo modo, domani posso scriverne un altro completamente diverso, è nella mia indole, ogni giorno mi sento cambiato dal giorno prima e questo si riflette sulla mio viaggio musicale.

Non per caso ho scelto la parola “Viaggio”, che con ogni probabilità è tra le parole che adoro di più.

Nel senso che ogni giorno della mia vita sono o mi sento sempre in viaggio, basti pensare che la gran parte delle ore della giornata le passo in treno o comunque mai in casa. Non essendoci mai o comunque rimanendo abbastanza distante da una comune vita sociale, la mia casa in questi tre anni è stata la mia musica.

E per casa intendo quel luogo in cui in qualche modo puoi sempre sentirti libero di fare un pò quello che si vuole, dove si può camminare nudi senza provare nessun tipo di vergogna, quel luogo dove si può osare, dove si possa trovare conforto ispirazione e quel senso di appartenenza che fatico a trovare al di fuori di essa. Sicuramente questi tre anni mi hanno cambiato sia in positivo che in negativo , ma a questa domanda dovrebbero rispondere le persone che mi stanno vicino.

Come dicevo, sono e mi sento in costante cambiamento e soprattuto ho un rapporto con il passato di amore e odio.

Sicuramente rispetto al primo album “Moments from space”, mi sento più maturato sotto vari aspetti sia compositivi, artistici e soprattuto umani. 

Un po’ controcorrente scegli di pubblicare la tua musica in maniera alternativa, quasi mai attraverso i digital store. Come sta andando la promozione in questo modo?

La promozione direi sta andando molto bene, essendo diverso il viaggio che intraprendono le canzoni per arrivare a chi mi ascolta diverse sono altrettanto le modalità con cui vengono “Promosse”, diciamo che i Live sono la miglior fonte per promuovere le canzoni, l’approvazione o meno delle canzoni la leggo nelle facce e soprattutto negli occhi di chi ho di fronte, è anche comodo per il pubblico che non deve alzare o abbassare il pollice per un mi piace. Le facce, parlano molto più di qualsiasi dato analitico di qualsiasi social. Il mio sito web e i concerti sono come dei luoghi “fantastici” in cui posso condividere la mia musica. Questo non è solo un modo per ascoltare le mie creazioni, ma anche un modo per costruire una relazione più intima. Voglio che ciò che produco sia molto  più di una semplice esperienza sonora; voglio che sia un viaggio condiviso. So che questa scelta può sembrare controcorrente in un’epoca in cui la visibilità sugli store digitali è fondamentale. Ma credo che la qualità della connessione sia più importante della quantità di clic. 

C’è un artista con cui ti piacerebbe duettare?

Assolutamente si, con Dardust, credo che ci possa essere un interscambio  sia umano che artistico molto interessante 

Prossimi progetti?

Lo dico solo in esclusiva per tutti gli amici di perindiepoi : sto lavorando ad un nuovo album che uscirà allo sbocciare dei fiori in primavera.

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“Indecifrabile” è il nuovo singolo di Twik

Esce giovedì 14 dicembre 2023 su tutte le piattaforme digitali il nuovo singolo dei Twik, band abruzzese nota per la sua sperimentazione musicale, dal titolo “Indecifrabile“. Il brano, che si distingue per la sua struttura non convenzionale e la varietà di elementi musicali che lo compongono, racconta l’eterna lotta tra i desideri e i propri fantasmi più nascosti. Il testo del brano affronta le sfide di un ragazzo ai margini della società, distrutto dalla lotta contro le sue dipendenze che ne hanno compromesso la forma fisica. Il pezzo è un’immersione nella confusione percepita attraverso rumori indecifrabili e luci sfocate, un mondo distante e ovattato in cui il protagonista si trova solo e sperduto.

La canzone si apre con un tema di chitarra misterioso, introducendo una strofa dalle tonalità svogliate e maledette. Una scala tetra di chitarra distorta accompagna l’ascoltatore verso sonorità più decise, mentre nel ritornello gli strumenti si compattano in un groove martellante, con la voce distorta che esprime le sue sensazioni fino a fondersi con il tema principale. Quando il brano sembra ormai essere vicino alla conclusione, sorprende con l’ingresso repentino di una parte rap dai tempi non regolari, su un tappeto morbido di suoni psichedelici che contrasta con le sonorità più aggressive della batteria. Il tutto sfocia in un ultimo ritornello con melodia e testo completamente diversi, accompagnando l’ascoltatore verso un finale inaspettato. “Indecifrabile” rappresenta il punto di svolta tra la vita e la morte, la libertà e la prigione, la luce e il buio, il bisogno e il rifiuto. Il brano cattura l’intercambio tra l’io e l’alter ego del protagonista, affrontando le avversità e rimanendo in bilico fino alla fine.

SCOPRI IL BRANO: 
https://distrokid.com/hyperfollow/twik/indecifrabile 



 

BIO:

Twik nascono dalla collaborazione tra Vincenzo “Vik” Di Santo e Laura “Twelle” Morelli, che durante il lockdown hanno iniziato a creare musica a distanza. Da questo esperimento è nato un progetto ambizioso, caratterizzato dalla libera fusione di generi come rock, pop, alternative, hip hop ed elettronica. La band, che ha preso forma con l’ingresso di Filippo Maria Di Nardo e Lorenzo Marcozzi, si muove tra melodie accattivanti, testi riflessivi e una combinazione di suoni innovativi. Dopo i singoli “Gerhard Kremer”, “Fammi Volare” e “Bla Bla Bla (Oceani)”, nell’autunno del 2023 arriva il quarto capitolo “Indecifrabile”.

https://www.instagram.com/twik_music/

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“Oltre il tempo che avremo” è il nuovo singolo di Giovanni Carnazza

Esce venerdì 15 dicembre 2023 in distribuzione Believe Music Italia, il nuovo singolo di Giovanni Carnazza, che torna dopo tanto tempo con un nuovo inedito, a distanza di cinque anni dal suo primo singolo da solista “Per sempre”. Se il primo brano parlava di una promessa di amore poi disattesa, “Oltre il tempo che avremo” ci restituisce l’idea di un amore reso concreto da una rottura e dalla successiva consapevolezza che l’improvvisa mancanza può essere molto più rumorosa della presenza. È un brano che parla tra le righe delle parole, a voler rimarcare che spesso il silenzio è l’arma più potente che abbiamo per la comprensione di ciò che ci accade. Gli estremi esistono per potersi definire e, così come non potremmo conoscere la pace senza guerra, l’amore stesso non può essere davvero capito se non nella sua improvvisa assenza. Tutto ritorna ma non torna mai uguale a se stesso ed è in questo circolo senza fine che la vita può essere accolta in tutta la sua imperfezione.

Oltre il tempo che avremo” è un brano scritto in un freddo sabato di febbraio dopo una rottura e un immediato riavvicinamento. Ci parla d’amore, un amore che non vorrebbe mai finire, un amore da custodire e proteggere, un amore da alimentare oltre il tempo che avremo.
 

SCOPRI IL BRANO: 
https://bfan.link/oltre-il-tempo-che-avremo



BIO:

Giovanni Carnazza insegna Scienza delle Finanze presso il Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Pisa. Ha conseguito il dottorato in Economia a Roma, la sua città natale. I suoi interessi di ricerca si focalizzano su temi di macroeconomia pubblica, sulle disuguaglianze nell’ambito dell’economia sanitaria e sulla dipendenza energetica e sulla transizione ecologica. Nell’ambito musicale, è stato tante cose – cantautore, produttore, label manager (Le Siepi Dischi) – fino a un punto di rifiuto in cui ha chiuso tutto ma il richiamo della musica, alla fine, vince sempre.

https://www.instagram.com/giovanni.carnazza/

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“Dröna” è il nuovo singolo di Casx

Esce venerdì 15 dicembre 2023, per l’etichetta V4V, il nuovo singolo del progetto CASX dal titolo “Dröna“. Continua il percorso dell’alter ego musicale di Arianna Puccio (founder della realtà Studio Cemento) che aggiunge un capitolo alla sua autobiografia musicale dove convivono influenze alternative rock, dark e infinite citazioni cinematografiche che vanno a formare un’intensa autobiografia musicale.

Dröna che in Svedese significa ‘Contenitore’, è il brano più personale e più intimo del disco in uscita. É una confessione. Essere eccessivamente altruisti è il modo migliore per rischiare di distruggere qualsiasi parte di te e annullarsi completamente. Custodisco le vite degli altri da quando ne ho memoria, mentre la mia la custodisco da molto poco.


SCOPRI IL BRANO: https://orcd.co/casxdrona

Scritta da Arianna Puccio e Matteo Rizzi (@casxmusica ; @forsedanzica )
Testo di Arianna Puccio (@casxmusica)
Prodotta da Forse Danzica (@forsedanzica ) e Armo (@maybearmo )

Mix & Master: Davide Foti (@alone.nowhere ) 

Batterie: Omar Ghezzi (@sad_lovers_and_omar)

Chitarre, Basso e Tastiere: Francesco Tribbia Azzola @muddy_oter
e Matteo Rizzi @forsedanzica  e  Marco Boffelli @maybearmo
 

Art Direction: Studio Cemento (@studiocemento) 
Foto e Video:: Davide Saleri (@davidesaleri) 
Assistente: Emanuele Bodei (@bodeiemanuele) 
MUAH: Monica Crosta (@_monica.crosta )
Styling: Federica Furfaro (@fe___fy )
Clothes: @ninnapicola @drmartensofficial @hubcommnet @marsell.official @dollskill 

MGMT: @v4vrecords  
 Distribution: @the_orchard_



BIO:

Arianna Puccio, in arte CASX (si legge ‘Casper’, come il fantasma), è una cantautrice di Milano. Laureata in cinema, media design e web marketing, nella vita di tutti i giorni lavora come Art Director per i cantanti con la sua agenzia ‘Studio Cemento’. Scrive da quando è piccola, ma è nel 2020, dopo aver conosciuto Matteo Rizzi (aka Forse Danzica) il suo produttore, che comincia a lavorare a questo progetto, rifinito poi in studio da Davide Foti (Studio Cemento). La sua musica unisce sonorità che vanno dal post-punk allo shoegaze, respirando influenze come: Joy Division, Citizen, Brand New, Nirvana, Editors, Daughter, Ethel Cain e tanti altri.

A Maggio 2023 rilascia “Nessuno Vuole Essere Mio Amico” il suo disco d’esordio, preceduto da 5 singoli. Due volte scelta da Spotify Italia come copertina della playlist Rock Italia, nel corso del primo anno di attività è stata intervistata e recensita da alcune testate come: The WomRockit,BossySky TG24.

Dopo una pausa estiva, CASX lavora alla scrittura del suo secondo album in uscita nel 2024. Il suo prossimo disco, sempre prodotto da Forse Danzica, racconta un’altra faccia del progetto, una versione più adulta di Arianna. Sonorità post-punk/midwest emo si uniscono ad un mondo più indie-folk/alternative rock, attraverso quello che sarà un concept album profondo che intinge dalla storicità passata fino ad arrivare alla contemporaneità dell’oggi, rivelando contraddizioni mai scomparse e ancora oggi attuali.

https://www.instagram.com/casxmusica/
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“Cosa fare da vivi” è il nuovo singolo di Zanna

Arriva due giorni prima della fine del 2023, ma guarda decisamente avanti COSA FARE DA VIVI, il nuovo singolo firmato da ZANNA.

Che cosa c’è nelle cose non dette, nelle occasioni perse, nelle frasi fatte e nelle bugie perfette? Ce lo spiega il cantautore toscano, che prosegue il suo percorso musicale grazie a un brano che sa di pop e di filosofia, con l’immancabile ironia che contraddistingue la sua penna. Del resto, l’ironia e la musica sono due tra le migliori opzioni alla questione: COSA FARE DA VIVI?

“La canzone è nata come ballad voce e pianoforte… – racconta ZANNA – Finché non ho avvertito che potevo e volevo trarre da questa prima stesura un’energia diversa, lasciando al centro del testo il tema del silenzio. Con Marco Carnesecchi, produttore del brano, ci siamo subito sintonizzati su chitarre ed elettronica, contrapponendo l’atmosfera sospesa della strofa all’energia ballabile del ritornello”.

– o –

COSIMO “ZANNA” ZANNELLI nasce nel 1977 a Castelfiorentino (FI). Dal 2002 al 2011 è co-autore e chitarrista dei MARLA SINGER, con i quali pubblica due album e suona in vari festival con THE CURE, SIMPLE MINDS, PRODIGY, AUDIOSLAVE, CHEMICAL BROTHERS fra gli altri. Dal 2008 collabora, come chitarrista in tour, con PIERO PELU’, LITFIBA, GIANNI MORANDI, PATTY PRAVO, BIANCA ATZEI. Con I SOCI realizza due ep e comincia il suo percorso di cantautore, arrivando al debutto solista nel 2018.

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Drum N’ Jack, fuori il semplice ma toccante lyric video di “Usa e Getta”

“Usa e getta” è il nuovo singolo dei Drum N’ Jack pubblicato il 15 dicembre e dal 27 dello stesso mese è online su Youtube anche il videoclip ufficiale.

Un lyric video accompagnato da immagini attuali che riprendono e richiamano il testo della canzone. I Drum N’ Jack sanno come toccare le corde giuste e con un pizzico di nostalgia ci portano nella realtà di tutti i giorni, in una società che mantiene l’attenzione meno di una storia di Instagram.

“Usa e Getta” è la canzone che mette d’accordo millennials e nuove generazioni. Un pop punk che ricorda i grandi della fine degli anni ’90 accompagna un testo molto attuale che racconta un amore che dura il tempo di una storia sui social. I Drum N’ Jack sanno emozionare con un mix di elementi che ci ricordano di dar più valore alle cose che contano e non lasciarci trascinare da questa società frenetica.

Usa e Getta racconta una storia di passione destinata a morire in poche ore come una storia di Instagram o la vita di una canzone. Oggi infatti siamo abituati a skippare freneticamente tra un brano e l’altro su Spotify o tra una storia e l’altra su IG. La soglia dell’attenzione è molto bassa, c’è urgenza di arrivare subito al punto senza troppi giri di parole o introduzioni. 

Nella musica non si fanno quasi più album, ma prevalentemente singoli sfornati a raffica con una costanza imposta dagli algoritmi. Ecco così che anche una canzone diventa “usa e getta” come una sigaretta o una notte di sesso, consumata per appagare un bisogno momentaneo e fugace”, così il duo descrive il proprio brano.

GUARDA SU YOUTUBE:

https://www.instagram.com/drumnjack

https://www.facebook.com/drumnjack/

https://www.youtube.com/@drumnjack

Biografia

Drum N’ Jack sono Riccardo Chiaravallo (batteria) e Giacomo Panattoni (voce, chitarra e basso). Amici dall’infanzia che tornano a fare musica insieme dopo alcuni anni.

Cresciuti gomito a gomito sui soliti banchi di scuola, nella stessa squadra di calcio e ascoltando i blink-182. All’età di 14 anni prendono in mano i rispettivi strumenti ed entrano in sala prove, iniziando a condividere anche i loro progetti artistici, che si evolvono e cambiano veste nel corso del tempo.

Trascorso un lungo periodo dedicato alle rispettive vite private e professionali, nel 2022 si risvegliano dal letargo e fondano i Drum N’ Jack. Affiancati dal produttore e amico di vecchia data Simone Ferroni.

Il duo pop-punk rilascia in pochi mesi i primi singoli tra i quali spicca “Ricominciamo da noi,” brano simbolo della loro rinascita. A settembre 2023 esce “Millennials”, un esplosivo e nostalgico tributo alla loro generazione, mentre in autunno è il turno della ballata folk-rock “Sembra Impossibile”, inedito con il quale la band raggiunge la finale di Sanremo Rock & Trend 2023 al teatro Ariston.

Il 15 dicembre pubblicano il nuovo singolo “Usa e Getta”, brano che racconta una storia di passione destinata a morire in 24 ore come una storia di Instagram.

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Internazionale

Leonardo Visioli: 6 canzoni in 6 birre

Leonardo Visioli è un chitarrista e cantante proveniente da Casalmaggiore (CR), diplomato al Conservatorio Arrigo Boito di Parma. Dopo anni di esperienze live con vari progetti musicali Leonardo Visioli decide di intraprendere un percorso solista che nel novembre 2022 lo porta a pubblicare “Musa Rosa”: un concept EP autoprodotto che comprende 4 brani composti con la collaborazione di alcuni colleghi del conservatorio tra cui Pablo Caroleo che insieme a Leonardo ha seguito le riprese in fase di registrazioni. L’EP “Musa Rosa”, sancisce l’inizio della collaborazione con l’artista Camilla Bozzini Garzi, che ad oggi continua a curare la parte visuale del progetto. Tra il 2022 e il 2023, Leonardo porta dal vivo il suo EP assieme ad altri brani inediti. Nell’ottobre 2023 Leonardo Visioli pubblica il singolo “Simposio Moderno”, autoprodotto. Nel novembre 2023 Leonardo entra nella famiglia di Risorgiva Dischi, microetichetta di base a Casalmaggiore. Oltre al percorso solista, Leonardo è voce principale dei Koomari.

Il 14 dicembre è uscito su tutte le piattaforme digitali il nuovissimo singolo “Musica nella stanza”. Il progetto è stato sponsorizzato da Mad One, birrificio artigianale anch’esso con base a Casalmaggiore. Prendendo spunto da questa originale comunione, abbiamo dunque chiesto a Leonardo di portarci a fare un giro al Mad One e, tra malto e decorazioni natalizie, abbiamo scoperto qualcosa di più tanto sulla genesi dei suoi pezzi quanto su suoi gusti in fatto di birra. Ecco cosa ci ha raccontato durante questo percorso di degustazione multisensoriale: scopriamo 6 brani di Leonardo Visioli attraverso gli aromi di 6 birre Mad One.

GENESIS (pils) – Musica Nella Stanza

Genesis, la mia birra preferita, una classica pils che Mad One produce con maestria! Il colore paglierino e la schiuma persistente viaggiano in sintonia con “Musica nella stanza”, un ritornello leggero e dal profumo mielato che nelle strofe ha un retrogusto amarognolo ed erbaceo che induce di più̀ all’introspezione.

BEVR’ n’ BIR (Italian grape ale) – Paravento

Cuore di tradizione, dalle nostre parti si dice che “bevr in vin” allunghi la vita dell’uomo: significa versare un bicchiere di Lambrusco nei Marubini (una pasta ripiena tipica della mia zona, il Cremonese. Sono simili a quelli che in altre regioni vengono chiamati agnoli, tortellini o cappelletti). Mad One aggiunge alla sua birra il mosto di Lambrusco tipico delle nostre zone come se fosse un piatto di marubini, creando un crossover incredibile di tradizioni e sapori. Allo stesso modo in “Paravento” descrivo un mondo idilliaco, che nel ritornello fa riferimento a un “chiodo fisso che non corre, ferma il cuore e lo rapisce” proprio come le nostre tradizioni fanno con i nostri cuori. L’altra analogia è che in “Paravento” si parla di “carezze o schiaffi va bene uguale”, ecco la Bevr’n’Bir fa la stessa cosa: una birra rossa con sentori di vino ma che passa tra le note maltate delle birre Mad One e termina con un dolce sapore di frutti rossi, tutto buonissimo, una carezza! Ma con uno schiaffo di 7.2% gradi alcolici, enjoy ma responsabilmente.

HOME (weiss/helles) – Simposio Moderno

Avete presente quando dite: “dammi una bionda”? Quella bionda è la HOME!
Avete presente quando chiedete: “suonamene una bella rock”? Quella rock è “Simposio Moderno”. La Weiss è Home per Mad One tanto quanto il rock è casa per me: in questo brano escono le influenze rock che sono le mie radici musicali più importanti.

LOCHTRIP (ipa) – Ballo Liquido

“Ballo Liquido” si trova nel mio EP Musa Rosa, prima uscita da solista, auto-prodotto da me e Pablo Caroleo, uscì il 25 novembre 2022. Il brano parla di una figura a noi estranea, che arriva da un altro pianeta, che precipita sul nostro e si lancia con noi in un “Ballo Liquido”. Un attimo effimero di libertà, uno piccolo squarcio di momenti perfetti portati da un extraterrestre che non vogliamo vada più via. E quando se ne va chissà se tornerà. La Lochtrip è l’entità esterna che viene da un altro pianeta… Avvicinando il bicchiere si è subito travolti dal suo profumo, il sapore è una valanga di aromi che parte dai frutti tropicali fino ad arrivare ad un amaro intenso.

PAINT IT BLACK (stout) – Brilla

“Brilla” è l’ultimo brano presente nell’EP Musa Rosa ed è proprio una bella stout: anima rock decisa e di carattere. La Paint It Black è una birra che si presenta nera e profonda nel bicchiere. Al naso arrivano note di caffè, crema al cacao e note tostate. “Brilla” è un brano molto distorto che parla di giochi di sguardi, di profumi, di corpi che si stringono e che insieme brillano. La Paint It Black può sembrare scura ma ha lo splendore e il profumo di una birra dal cuore rock n roll

MARCH HARE (marzen) – 0578

0578 è un brano evocativo, che ci fa tornare in mente tante cose belle che abbiamo provato. Proprio come la March Hare ci fa apprezzare tanti aromi che ci ricorderanno: nocciola, crosta di pane, noce e uva passa e altri. Nella seconda strofa parlo di un “tramonto rosso fuoco” e di canzoni che dal buio illuminano un colle intero. La March Hare è proprio questo: può essere il vostro tramonto rosso fuoco, dato il suo colore ramato, o la birra che, bevuta al buio su un panchina a chiacchierare con una persona a cui vogliamo bene, può̀ illuminare la serata e un colle intero.