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“Il futuro” è il nuovo album di Andrea Poggio (La Tempesta Dischi)

Esce venerdì 5 maggio 2023 per La Tempesta (e in distribuzione Believe Digital) il nuovo album di Andrea Poggio, il secondo, dal titolo “Il futuro“, già anticipato dai singoli “Il nuovo mondo” e il più recente “Parole a mezz’aria“. 

Con la complicità di una scrittura suadente, sobriamente fascinosa, “Il futuro” è un disco allo stesso tempo classico e moderno, antico e avanguardistico, in cui l’autore si diverte, quasi si compiace, a giocare coi generi e a mescolarli, come a creare un insolito ponte tra Paolo Conte e i Dirty Projectors, tra Franco Battiato Chassol. Il vecchio e il nuovo, il classico e il moderno, il passato e il futuro. Ed è proprio sui binari di questa apparente dicotomia che si muove un disco al cui titolo sembra mancare un punto interrogativo finale.

A livello musicale Andrea Poggio riesce in un’impresa non facile, coniugando con estrema naturalezza la tradizione cantautorale italiana con un approccio decisamente contemporaneo, moderno e – sì! – futuribile all’arrangiamento ad alla produzione.

Registrato tra Milano e Bristol da Federico AltamuraIvan Rossi ed Ali Chant (quest’ultimo noto per aver prodotto, tra gli altri, Aldous Harding, Perfume Genius e Yard Act), “Il futuro” è un disco all’interno del quale a volte sembra di ritrovare il Paolo Conte di inizio anni Ottanta. Come Paolo Conte si divertiva a contaminare le sue melodie antiche con suoni di Casio e drum machine (si pensi, ad esempio, a “Gli impermeabili”) così Andrea Poggio destruttura i tratti più classici del suo songwriting attraverso arrangiamenti asciutti ed essenziali (“Argentina”), frequenze quasi drum and bass (“Il futuro”) e batterie a metà strada tra il calypso e la trap (“Il nuovo mondo” e “Chilometri d’asfalto”). 

Ma le influenze non finiscono qua. Se “Amori perduti” sembra il Leonard Cohen di fine anni Ottanta, “Ombre e luci” mescola Franco Battiato con un sassofono che sembra uscito da un disco di Tyler, The Creator. Se l’irresistibile “Parole a mezz’aria” affonda le radici negli XTC, in “Fuori città” ritroviamo Modugno (!). Se “Autunni intermittenti” strizza l’occhio a St Vincent, in “Frasi a metà” sembra di ascoltare gli Air che rifanno “Max” di Paolo Conte. Ancora Conte.

E forse non è un caso che Andrea Poggio, come Paolo Conte, sia nato e cresciuto in quel Piemonte meridionale e di confine “che sta in fondo alla campagna”, stretto tra la pianura e il mare, inghiottito dalla nebbia e dalla collina. Quel Piemonte (per citare Umberto Eco, che con Andrea Poggio condivide la città natale, Alessandria) “senza retorica e senza miti”, indifferente ai valori astratti, disinteressato alla amplificazione retorica e quindi anche scettico nei confronti di una visione del futuro fidente e trionfalista.
 

BIO:

Il percorso musicale di Andrea Poggio ha inizio con i Green Like July, gruppo con cui incide tre dischi, due dei quali – “Four-legged fortune” (Ghost Records, 2011) e “Build a fire” (La Tempesta, 2013) – vengono registrati da AJ Mogis nei prestigiosi ARC Studios di Omaha, Nebraska (studi in cui hanno registrato artisti come Bright Eyes, Julian Casablancas e Dev Hynes). 

Nel 2017 esce per La Tempesta “Controluce”, il suo primo album solista. 

“Controluce” viene registrato tra Milano e New Yorkda Eli Crews, produttore statunitense che – oltre ad aver lavorato con Yoko Ono, Why? e Deerhoof – è il principale artefice del suono di “Whokill” e “Nikki Nack” di tUnE-yArDs. Il disco vede la partecipazione di Enrico Gabrielli e Adele Altro (Any Other) ed è nella cinquina del Premio Tenco – Opera Prima.

Il tour di supporto a “Controluce è un tour di più di quaranta date che porta Andrea Poggio ad aprire concerti di noti artisti italiani (Colapesce, Baustelle e Brunori Sas) ed internazionali (Erlend Oye e Jonathan Wilson). Nel settembre del 2019, ha luogo un tour di dieci date in Germania, tour che porterà Andrea Poggio a calcare palchi prestigiosi quali il palco del Maifeld Derby e del Reeperbahn Festival. 

Nell’autunno del 2019, Andrea Poggioinizia a lavorare alla colonna sonora del film “Onoda” del regista francese Arthur Harari. La colonna sonora verrà composta assieme ad Enrico Gabrielli e Sebastiano De Gennaro, oltre che al sound artist giapponese Gak Sato ed al musicista francese Olivier Marguerit. Il film viene presentato al Festival di Cannes nel luglio del 2021 in apertura della prestigiosa sezione Un Certain Regard

Nell’ottobre del 2021 iniziano le registrazioni del disco nuovo intitolato “Il futuro”,in uscita nella 5 maggio 2023 per La Tempesta. L’album è stato registrato tra Milano e Bristol da Ali Chant (PJ Harvey, Perfume Genius e Yard Act) e Federico Altamura, prodotto da Federico Altamura e Andrea Poggio e mixato da Ivan Antonio Rossi (Baustelle, Dente e Dimartino). Alle registrazioni, tra gli altri, hanno partecipato Adele Altro (Any Other), Luca Galizia (Generic Animal), Galea, Angelo Trabace, Francesco Fugazza, Caterina Sforza (Nicaragua), Lorenzo Pisoni (Tropea, Marco Castello), oltre a membri di Esecutori di Metallo su Carta (Enrico Gabrielli, Sebastiano De Gennaro e Damiano Afrifa).



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https://www.facebook.com/andreapoggioofficial

Autore: Andrea Poggio
Compositore: Andrea Poggio
Arrangiatore: Andrea Poggio
 

Producer: Federico Altamura e Andrea Poggio
(ad eccezione di “Argentina” e “Autunni intermittenti”
– producer: Federico Altamura, Ali Chant e Andrea Poggio)

Mix: Ivan Antonio Rossi
Master: Giovanni Versari

Testi e musiche di Andrea Poggio 
(ad eccezione di “Fuori città” – testo Andrea Poggio e musica Enrico Gabrielli e Andrea Poggio)

Damiano Afrifa – piano elettrico, sintetizzatori
Federico Altamura – sintetizzatori 
Adele Altro – voce
Francesco Bianconi – sintetizzatori
Peppe Burrafato – batteria
Ali Chant – chitarra elettrica, sintetizzatori 
Sebastiano De Gennaro – percussioni, batteria
Angelo Di Mino – violoncello
Enrico Gabrielli – piano elettrico, sintetizzatori, saxofono 
Luca Galizia / Generic Animal – chitarra elettrica
Claudia Guaglione / Galea – voce
Francesco Fugazza – chitarra elettrica, sintetizzatori
Yoko Morimyo – violino, viola
Lorenzo Pisoni – basso
Andrea Poggio – voce e sintetizzatori
Ivan Antonio Rossi – sintetizzatori
Gak Sato – sintetizzatori
Caterina Sforza – voce
Angelo Trabace – piano elettrico, sintetizzatori

* La partecipazione di Ali Chant alle registrazioni del disco è stata resa possibile grazie al contributo di SIAE – Italia Music Export.

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Le 5 cose preferite di Mike Orange

Come ci si sente a guardare il mondo dal basso verso l’alto? Da venerdì 21 aprile è disponibile su tutte le piattaforme PIEDI, il nuovo singolo di MIKE ORANGE. MIKE ORANGE continua a svelare piano piano i brani del suo nuovo disco. Dopo PARCO, singolo uscito circa un mese fa ora è il turno di PIEDI che sarà accompagnato da un video che uscirà nelle prime settimane del mese di maggio e che “tirerà la volata” al disco di prossima uscita, il 26 maggio, SENSIBILE.

PIEDI è una canzone che parla di come cambia la prospettiva delle cose quando diventi adulto, che si viene talmente triturati dalla propria quotidianità che i pedi finiscono al posto della testa.

Noi, per conoscerlo meglio, gli abbiamo chiesto quali fossero le sue cinque cose preferite.

  1. LA MIA CHITARRA AZZURRA

Per ogni musicista lo strumento è importante. E poi lo strumento che dà voce alla tua anima è per forza una cosa importante. Ne ho avute diverse, e ora ho questa. Mi sono innamorato del suono (anche se è “solo” una Squire) e del colore. La mia compagna di avventure

  1. IL KEBAB DI MEHMET

Da quando abito nella mia nuova casa, il mio vicino di casa è Mehmet, il proprietario del kebab che sta esattamente sotto. Ma oltre al kebab, che è probabilmente uno dei più buoni della storia, sono le chiacchiere che faccio con Mehmet a farmi piacere quel luogo. Abbiamo parlato di politica, della città dove viviamo, delle cose della vita. A un certo punto mi ha chiesto pure se conoscessi qualcuno che affittasse un appartamento per uno dei suoi dipendenti. Un pezzo di cuore.

  1. I SAGGI 

Alle persone normali piacciono i romanzi, io che sono uno che vuole sempre sapere dove sta andando il mondo leggo i saggi. L’ultimo che mi ha colpito è il libro di Yuval Noah Harari, XXI lezioni per il XXI secolo. Forse perché ho bisogno di capire, forse perché così sembra che mi do un tono, forse perché così mi sembra di non aver buttato del tempo laureandomi in Scienze Politiche. 

  1. LE RELAZIONI SOCIALI

 C’è chi per ricaricarsi ha bisogno di stare da solo, Invece io più sto in mezzo alla gente e più sto meglio. Più c’è casino e più mi piace. Da qualche anno un pochino meno, ma dove c’è relazione, un progetto, qualcosa che si fa insieme io sono preso bene. Sarà per deformazione professionale (faccio l’operatore sociale) ma più persone conosco meglio sto. Le reti non mi imbrigliano

  1. LA SALA PROVE

Hai presente quando ti raccontano che le sale prove sono luoghi polverosi, brutti, poco curati? Ecco, la nostra sala prove è così. Ha pure un buco per terra che sembra la faglia di San Andreas e dei divani recuperati in giro per le strade intorno (sì, c’era un periodo in cui le persone abbandonavano in giro i divani). Però quando attacchiamo quell’impianto che gracchia un pochino e gli amplificatori che fanno le ronze per l’impianto elettrico non proprio perfetto diventa il posto più bello del mondo. Durante il lockdown quando non ne avevo più andavo là a suonare. E ci ho portato pure un organo GEM degli anni ’70. 

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“Spiagge Bianche” è il nuovo singolo di Elias

É in uscita su tutte le piattaforme digitali da venerdì 28 aprile 2023 il nuovo singolo di Elias, dal titolo “Spiagge bianche“. Si tratta di un brano che, dai suoni alle parole, guarda indietro, attraverso un racconto di un luogo ideale che risiede dentro ogni animo malinconico, e una sonorità eighties ma moderna al tempo stesso nelle ritmiche e nei colori. Un piccolo viaggio in stile Elias, all’indietro, ma senza voltarsi completamente. Un brano dedicato agli ultimi romantici che ballano sulle canzoni tristi. Siete pronti? 



SCOPRI IL BRANO: 
https://links.altafonte.com/rxyogmk




Musica e testo: Andrea Bevilacqua (Elias)
Arrangiamento: Andrea Bevilacqua, Giuseppe Ferdinando Zito, Andrea Evangelista, Daniele Dimasi, Carlo Manzan  
Produzione: Andrea Evangelista, Delio Gallmann, Antonio Polidoro, Daniele Dimasi  
Mix e Master: Adel al Kassem 
Esecuzione: Andrea Bevilacqua, Andrea Evangelista, Carlo Manzan, Daniele Dimasi, Alberto Fiorani
Grafiche e foto: Samuele Venticinque

BIO:

Elias, nome d’arte di Andrea Bevilacqua, per il suo percorso solistico.

Pianista di formazione, inclinazione eclettica nel panorama musicale fin da bambino, non si limita agli studi classici ma partecipa a diversi progetti, sempre di stampo inedito sul panorama underground milanese, che lo vedono come principale song-writer. Elias nasce nel 2020, e vede la luce con i primi singoli nel 2021, registrati presso blapstudio con la direzione artistica di Giuseppe Ferdinando Zito (voce dei Jaspers, ex resident band di “Quelli che il calcio”. Segue un discreto numero di concerti nel milanese e non, tra cui diverse aperture ai live di Danilo Sacco (ex voce dei Nomadi) e un ingaggio di apertura ai Marlene Kuntz, non portato a termine per la necessità all’ultimo, della nota band ex sanremese, di non avere un opening per motivazioni tecniche. Attualmente Elias ha nell’ultimo anno lavorato in studio in collaborazione con Willow Production a diversi nuovi lavori, ricercando un suond che combinasse sonorità eighties con l’elettronica moderna, atmosfere malinconiche indie e ed energiche tipiche dell’alternative rock. Nell’aprile 2023 esce Spiagge Bianche, l’ultimo lavoro dell’artista, che ha l’obiettivo di trasportare in un luogo ideale di se stessi dove non si ha a volte il coraggio di andare, ma dove spesso si può, se ci si cerca, trovarsi per davvero. Pronto insieme ai musicisti che lo seguono dall’inizio, Carlo Manzan e Daniele Dimasi, per ripartire con un nuovo giro di live nel nord Italia.

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“Dance to the ground” è il nuovo singolo di Anna Soares

Dance to the ground” è il nuovo singolo di Anna Soares, in uscita per LGR –  Lost Generation Records (e in distribuzione Believe) venerdì 28 aprile 2023.

Sempre più aliena a quel che il pubblico si aspetta da lei, la cantautrice e producer regala ritmi tribali e limbici in una danza dedicata alla madre terra: farsi trascinare fino al suo centro, dalla potenza creatrice e dal suono, attraverso un cambiamento stilistico che tocca in modo inequivocabile una certa melodic techno tutta al femminile.  Cosa aspettarsi lo stabilirà il movimento ritmico dei nostri corpi in ascolto.
 

Scopri il brano su Spotify: https://spoti.fi/3LyIj8O




Prod/Recording/Lyrics/Concept – Anna Soares 
Mix – Fabio Fraschini (PlayRec) 
Mastering – Luca Fareri 
Cover art – Michele Travagli 
Produzione esecutiva – Matteo Gagliardi per LGR – Lost Generation Records 
 

BIO:
Anna Soares è una cantautrice e producer. 

Dopo aver collaborato con diversi artisti da diverse parti del mondo elabora un nuovo genere  sonoro che ruota attorno all’erotismo estremo, reinterpretando gli schemi canonici dell’elettronica. Il suo primo album “Sacred Erotic” miscela sonorità dark con testi che evocano la sacralità dell’universo sessuale, un percorso proseguito dal secondo album Dionysus, un capitolo ancor più sperimentale.  Il background stilistico attinge da artisti quali i Massive AttackLulu Rouge e Burial, in una miscela mai uguale a se stessa, nella quale l’estetica kinky racconta scenari visivi, oltre che sensoriali.  Attualmente è impegnata nella creazione di video divulgativi, podcast e speech dal vivo sulla sex positivity nei quali si affianca a scrittori, psicoterapeuti, coach ed educatori sessuali per portare alla luce tematiche che rappresentano ancora dei tabù.

https://www.instagram.com/annasoaresart/

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“LO SCERIFFO DELLA MIA CITTÀ”, feat. ‘O Zulù dei 99 Posse, è il singolo che lancia il crowdfunding per il nuovo album della Banda Popolare dell’Emilia Rossa

Presentato in anteprima a Radio Città Fujiko, la Banda POPolare dell’Emilia Rossapubblica il suo nuovo singolo, Lo sceriffo della mia città, fuori venerdì 28 aprile 2023 per l’etichetta Maninalto! Records, che vede l’importante featuring di Luca Persico alias ‘O Zulù, leader dei 99 Posse il quale canta il ritornello del brano in lingua napoletana.

Si tratta di un brano importante non solo per le collaborazioni e per il tema trattato, ma anche perché è la canzone con cui la Banda lancia ufficialmente il crowdfunding per il suo nuovo album Sempre dalla parte del torto, in arrivo prossimamente e che vedrà la partecipazione anche di Modena City Ramblers, Gang, Kento e Marcello Coleman.

Il crowdfunding, che ha già superato il 65% dell’obiettivo iniziale, è attivo sul sito di Buonacausa:
https://buonacausa.org/cause/sempredallapartedeltorto

Il nuovo singolo, attraverso il sarcasmo, denuncia la politica repressiva dei cosiddetti “sindaci sceriffi” -e anche del governo- sia nei confronti dell’immigrazione e della povertà urbana affrontata come una colpa individuale da schiacciare in nome del decoro e dell’interesse di affaristi, commercianti e palazzinari, sia nei confronti dei diritti civili visti non come un atto di progresso ma come una minaccia verso il concetto reazionario della famiglia tradizionale. “È un manifesto contro la politica non solo dell’attuale governo ma di quella degli ultimi trent’anni”, dice la Banda.

Guarda il video di Lo sceriffo della mia città
https://www.youtube.com/watch?v=UVTsmFoZcFk

si autorizza l’uso del brano per trasmissione radiofonica
CODICE ISRC: IT-ZB5-23-00036
AUTORE: Banda POPolare dell’Emilia Rossa, Luca Persico (‘O Zulù)
COMPOSITORE: Banda POPolare dell’Emilia Rossa, Luca Persico (‘O Zulù)

BIO

Il 25 aprile 2011 nasce la Banda POPolare dell’Emilia Rossa in piazza Grande a Modena. L’intento del progetto è stato fin dal primo momento fare politica rivoluzionaria, militante e anticapitalista attraverso una delle forme di comunicazione più diretta, efficace ed emozionate che esistano: la musica. Senza naturalmente rinunciare alla “balotta”, cioè al “fare festa” in modenese. Il nome e il simbolo della banda traggono palesemente origine da una distorsione un po’ sarcastica e un po’ warholiana del nome di quella famosa banca emiliano-romagnola che oggi rappresenta uno dei simboli del capitalismo e della degenerazione del cosiddetto “modello emiliano”. Un modello ormai NON più rosso manco a parole. La Banda è un gruppo proletario composto da delegati Rsu Fiom delle più importanti fabbriche metalmeccaniche di Modena, tra cui Ferrari e Maserati, e da musicisti professionisti che più precari di così non si può.

Definiscono il loro genere musicale col termine “internazionalista” perché vuole essere fuori da qualsiasi schema predefinito che non siano l’unità e solidarietà delle classi subalterne anche in ambito musicale e artistico oltre ogni frontiera. Fanno altresì tesoro di importanti ricerche in materia di canzoni popolari come quelle svolte da Gianni Bosio e dall’istituto De Martino negli anni sessanta. La sillaba “POP” di “POPolare” nel nome della Banda è un chiaro quanto umile riferimento e omaggio agli Area, band rivoluzionaria cui la banda non si rifà in termini di stile (“perché assolutamente inimitabili e non più riproducibili”) ma cui si rifà in quanto a spirito e a carica sovversiva e anticapitalista.

“Mai come in questa nostra epoca è necessario alzare la testa e difendere con orgoglio le tradizioni di lotta del movimento operaio anche dal punto di vista culturale e artistico. Per questo il nostro motto è quello di André Breton: <<Indipendenza dell’arte per la rivoluzione, La rivoluzione per la liberazione definitiva dell’arte>>”.

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Marecchia DreamFest:2023

29 e 30 aprile e Primo Maggio a Rimini al PARCO XXV APRILE

Al via la nuova edizione del Marecchia DreamFest. A Rimini la musica suona il 29, 30 aprile e il Primo Maggio!

L’anno scorso abbiamo raddoppiato, quest’anno si triplica!

Anche quest’anno il Marecchia Dream Fest ospita Il concertone del 1° Maggio che si allunga per tre giorni dal 29 aprile al 1° maggio, all’insegna di musica, divertimento e sapori della gastronomia locale.

La location è il Parco Marecchia che si trasforma in una grande arena all’aperto, con il suggestivo Ponte di Tiberio a fare da cornice.
Un evento gratuito, aperto a tutte le età, in cui poter cantare, ballare, mangiare e lo diciamo a voce alta: bere tanta, tantissima BIRRA!!!

Si parte il 29 aprile alle ore 16,00 con il Big Opening di DJSET del Satellite con CAPOZ-ACCIO, che sarà preceduto da Andy and the Dandies, Angelae, Magenta#9 e gli strepitosi Meganoidi.

Non mancheranno momenti di riflessione e solidarietà: la giornata del 30 aprile ospita infatti il “Rimini ONLIFE: un giorno da Dreamer”, raduno del terzo settore e del volontariato. Qui le associazioni saranno presenti con i loro stand e progetti.
Anche questo giorno, musica, birra e soprattutto tanto divertimento saranno assicurati. Il pomeriggio infatti accoglierà due ospiti eccezionali: Roberto Mercadini e Ascanio Celestini.

Vi aspettiamo con musica dal vivo, cibo delizioso e divertimento senza fine, in un’atmosfera allegra e festosa.
Non perdere questa occasione unica per unirti alla festa!

Sabato 29 aprile, Satellite in The Park

Il progetto SATELLITE nasce nel 2009 da un’idea di Thomas Agostini, Domenico Capozza(dj Capoz) e Matteo Diotallevi(dj Accio). La sua location invernale ancora ad oggi resta il “Life club”.
L’imprinting musicale é tendenzialmente rock nella pista di sotto, mentre il piano di sopra é stato dedicato a generi diversi che hanno spaziato dall’afro all’elettronica, dal surf allo ska, balli 80/90 all’happy music!

Ad anticipare i dj set si sono alternati numerosi gruppi live, prima tra tutti ad in augurare il progetto nel 2009 è’ stata NINA ZILLI. 

Da maggio a settembre invece il Satellite diventa itinerante con location diverse
Dal parco Marecchia a situazioni in spiaggia o piazze.

Anche per questo 2023 la collaborazione con il Marecchia Dream Fest si rinnova, per dare vita ad una giornata all’insegna della bella musica, del buon cibo e della grande voglia di stare finalmente all’aperto tutti insieme!!!

Quale posto migliore per avere tutto questo?
Ma il parco XXV Aprile ovviamente!!! 
Che noi riminesi chiamiamo affettuosamente: “Parco Marecchia” 

Sul palco, che verrà allestito per l’occasione, si avvicenderanno quattro gruppi, iniziando dal sound beateggiante dei: ANDY AND THE DANDIES, passando attraverso le sonorità dei MAGENTA#9
e di ANGELAE, per chiudere la giornata live con la grande performance dei MEGANOIDI.

A seguire, fino al termine della serata, il coloratissimo Dj Set a cura di: CAPOZ&ACCIO.

All’interno dello spazio dedicato all’evento potrete trovare: 
WC pubblici, Beverage&FoodTruck, Mercatino, Giochi per bambini. Senza dimenticare che il parco offre tanto spazio per i vostri amici a 4 zampe.

INGRESSO LIBERO

⏱️Start Live 
h17:00 ANDY AND THE DANDIES
h18:15 ANGELAE
h19:15 MAGENTA#9
h20:30 MEGANOIDI

SATELLITE DJ SET h22:00
🎧Dj Capoz
🎧Dj Accio

Domenica 30 aprile, Rimini OnLife

Il concertone del Marecchia Dream Fest  si amplia di contenuti con il villaggio solidale della Rimini OnLife 

Tre giorni di musica, spettacoli e proposte enogastronomiche dal 
29 aprile al 1° maggio al Parco Marecchia 


Gli artisti e il programma:  
Roberto Mercadini e Ascanio Celestini tra gli special guest 

Tutto pronto per il grande evento all’insegna della musica, del divertimento e della socialità Marecchia Dream Fest, in programma al Parco XXV Aprile, a due passi dal bimillenario Ponte di Tiberio, dal 29 aprile 1° maggio. Una tre giorni che è diventata un appuntamento fisso del calendario primaverile riminese e che quest’anno si estende e si arricchisce di significati, aprendo le porte a una novità assoluta, un evento nell’evento, la Rimini Onlife, la festa della comunità allargata (del terzo settore e del volontariato) – promossa dal Comune di Rimini in collaborazione con Società Ironia e VolontaRomagna – in calendario domenica 30 aprile.  

Il concertone della Festa dei Lavoratori si unisce così alle energie dei ‘dreamers’, ovvero quei sognatori che, tutti i giorni, attraverso il proprio operato, si impegnano concretamente per cambiare e migliorare la società in cui vivono. Si tratta delle realtà del volontariato e del terzo settore che saranno presenti ognuna con un proprio stand: un vero e proprio villaggio solidale en plein air dove tutti potranno fermarsi per chiacchierare, approfondire e conoscere più nel dettaglio i volti e le iniziative delle numerose associazioni che fanno parte del cuore della comunità riminese.  

La domenica sarà dunque dedicata a questa full immersion nella solidarietà, nella riflessione e nel divertimento, grazie anche ai due ospiti di eccezione della kermesse: Roberto Mercadini, noto divulgatore, narratore e poeta romagnolo, e Ascanio Celestini, tra i principali protagonisti del teatro di narrazione. 

Dalle 11 della mattina il villaggio dei ‘Rimini dreamers’, allestito al parco, sarà infatti in piena attività, con una concatenazione di micro-eventi, animazioni, dimostrazioni e presentazioni che si susseguirà tra i padiglioni predisposti nel polmone verde del Marecchia, con il Tiberio a fare da cornice.  

Dalle 11.30, poi, nella grande spianata d’erba davanti al palcoscenico, ciascun partecipante potrà stendere il proprio telo da pic-nic e godersi un brunch all’aria aperta, immergendosi nell’atmosfera e nelle emozioni delle note di Unforgettable DjSet e Trio Emisurèla, magari assaggiando nel mentre le proposte enogastronomiche dei diversi truck food d’autore presenti. In concomitanza, si potrà anche andare alla scoperta delle divertenti animazioni dei buskers e mangiafuoco che fino alle 15.30 accompagneranno a ritmo di sketch e sorrisi il primo pomeriggio.  

Sul palco, a seguire, i saluti istituzionali di VolontaRomagna e dell’Assessore comunale Kristian Gianfreda che daranno il via all’appuntamento principale della giornata: il Rimini Dreamers On Stage, un’immersione fatta di musica, interventi e spettacoli.  

Dalle 15.30, spazio alle storie del narratore per antonomasia Roberto Mercadini, che intratterrà il pubblico tra risate e racconti fino alle ore 16.30, quando saliranno sul palco il Sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad, e il Vescovo, Nicolò Anselmi, per un secondo breve saluto istituzionale. A seguire, fino alle 17.30, il secondo special guest: Ascanio Celestini, attore, sceneggiatore, scrittore e regista romano. Per finire, ancora tanta musica con il concerto a cura di Risuona Rimini (Associazione di Artisti Riminesi senza scopo di lucro). 

A seguire, fino alle 17.30, il secondo special guest: Ascanio Celestini, attore, sceneggiatore, scrittore e regista romano. Per finire, ancora tanta musica con il concerto a cura di Risuona Rimini (Associazione di Artisti Riminesi senza scopo di lucro). Alle ore 20, inoltre, si balla sulle note dello Spettacolo di Tango Argentino.


“Un’iniziativa che unisce Giovani, Sociale, Cultura, Turismo e Territorio – dichiara Andrea Montanari, Responsabile Terzo Settore RivieraBanca -. Temi che stanno molto a cuore a RivieraBanca, che supporta con convinzione questo evento, rafforzando il proprio ruolo di intermediario non solo economico ma anche sociale a sostegno del territorio.”.

Il ricco mosaico del terzo settore e del volontariato si presenterà alla città in una veste pop, informale, all’interno di un festival che ogni anno calamita migliaia e migliaia di persone – aggiunge l’assessore alla protezione sociale del Comune di Rimini, Kristian Gianfreda -. Un progetto su cui come amministrazione comunale, di concerto con VolontaRomagna, Società Ironia e gli altri partner, abbiamo messo testa e cuore, per creare una situazione che potesse trasmettere alla città la bellezza e l’importanza del volontariato, oltrepassando gli steccati convenzionali. Abbiamo bisogno di ampliare la nostra capacità di inclusione e di rafforzare sempre di più la rete sociale. Un ringraziamento speciale per il prezioso supporto a Sgr Vertical e Riviera Banca.”. 

“Momenti come questo rappresentano un’importante occasione per conoscere il volontariato e quello che fa nel nostro territorio – dice Giorgia Brugnettini, presidente di VolontaRomagna – Il Terzo settore, infatti, è un ambito di cui spesso si ha un’immagine scontata. I quaranta enti presenti al villaggio offriranno uno spaccato interessante, mostrando i mille volti della solidarietà, alcuni anche inaspettati. Un’opportunità concreta per conoscere i volontari, anche per chi, da tempo, sta pensando di mettersi in gioco.”. 

Rimini Onlife è una piattaforma digitale per il supporto psicosociale, il contrasto all’isolamento e per la promozione del benessere. Un progetto elaborato in collaborazione con Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia dell’Università di Bologna (Campus della Romagna). Fornirà risposte informative e relazionali/emotive al disagio, offrendo opportunità di ascolto, contatto e relazione con la rete dei servizi sociali e sociosanitari pubblici e dei progetti del terzo settore che hanno come scopo la promozione del benessere relazionale. 

Lunedì Primo Maggio, Il Concertone

Arriviamo senza un attimo di pausa, al tradizionale concerto del 1° Maggio, perché già dalle ore 11.00 si esibiranno clamorose band ed artisti, che ci coinvolgeranno con tanta musica ed energia.
 

La giornata clou dell’evento sarà quella di lunedì, nella quale, come da tradizione, andrà in scena il Concertone del 1° maggio, una maratona musicale gratuita insieme ad artisti, band e musicisti locali e italiani con start alle ore 11.  

Successivamente, dopo che tutti gli ospiti saranno saliti sul palcoscenico, sarà proclamato il vincitore del Marecchia Dream Factor. 

In occasione della giornata inaugurale, sabato 29 aprile, si terrà l’opening party con le vibrazioni rock dei Meganoidi per l’appuntamento di musica live organizzato dal Satellite.  
 

“Anche Rimini ha il suo concertone ed è il Marecchia Dream Fest: un evento che è ormai diventato un appuntamento tradizionale del calendario del lungo ponte del 1° Maggio – è il commento del primo cittadino di Rimini, Jamil Sadegholvaad –. Un momento di festa, aggregazione e musica che quest’anno amplia i suoi contenuti con la Rimini Onlife, proponendosi come un unicum in Italia. Una vetrina importante per dare spazio e voce alle tante associazioni locali e ai tanti soggetti che gravitano attorno al mondo del volontariato e del sociale. Un settore che rappresenta un’ossatura fondamentale della nostra città, verso il quale i ringraziamenti non saranno mai sufficienti.”. 

“Musica e voglia di stare insieme sono i due ingredienti semplici ma essenziali  di una manifestazione che anno dopo anno continua a crescere – spiegano Daniele Maggioli e Michael Frisoni, rispettivamente direttore artistico e organizzatore del Marecchia Dream Fest –Anche in questa edizione saranno tanti e di alto livello gli artisti che si alterneranno sul palcoscenico, in un mix di generi e di proposte adatte ad un pubblico trasversale, dai giovani alle famiglie. Ogni anno scegliamo di dedicare un tributo a chi ha segnato la storia della musica: dopo Rino Gaetano, Fabrizio De André e John Lennon, in questa occasione, l’omaggio sarà per Piero Ciampi, interpretato da una band tutta al femminile. Quest’anno inoltre siamo orgogliosi di poter rafforzare il rapporto con il mondo del volontariato, a cui da sempre guardiamo con attenzione. Vogliamo ringraziare sin da ora coloro che ci supportano in quest’avventura”. 

Lineup

Single Barrel (folk)
Crema (ex Camillas)
Leyla El Abiri
Sara Jane Ghiotti (omaggio a Piero Ciampi)
Pennabilli Social Club
Luca Casali
Word Rap
Funk Rimini


Infine il vincitore del Marecchia DreamFEST

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“Plastic Love” è il singolo d’esordio dei Weer

Fuori dal 14 aprile “Plastic Love”, il primo singolo dei WEER. Il brano anticipa quello che sarà il disco d’esordio della band umbra. Un viaggio attraverso i sentimenti e la ricerca della autenticità.

“Plastic Love” si apre con una chitarra che ricorda il british rock degli anni ’90 per poi esplodere di energia trascinando l’ascoltatore verso suoni più ruvidi e intensi. Un genere difficile da classificare perché prende ispirazione da diverse fonti. In altre parole i WEER rielaborano il rock in base alle proprie esigenze.

“Plastic Love” è non accontentarsi di sentimenti di plastica. E’ la ricerca della verità e dell’autenticità.

“Plastic Love è una richiesta di aiuto per non sprofondare in questa nuova e vuota visione dei sentimenti. Una visione dove tutto sembra sintentico, dove tutto sembra apparire perfetto quasi come fosse preconfezionato. Come se fosse un prodotto venduto con le istruzioni per vivere felici senza però citare le contro indicazioni, quelle che in realtà sono l’unica cosa che ci fa sentire vivi”, così i WEER descrivono il proprio brano.

ASCOLTA SU SPOTIFY: https://open.spotify.com/album/1R9XF5lYWPaksB8e3Xch6J?si=FGnfjT14QZ6vSHBjBfn4gw&dd=1&nd=1   

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Biografia

WEER sono una band alternative rock della provincia di Terni. Il loro progetto nasce dall’incontro fortuito tra Filippo e Alessandro.

I due cominciano a scambiarsi idee ed esperienze musicali dando vita ad un vero e proprio progetto dove dentro c’è di tutto: dal rock allo psichedelico e grunge, un mix di generi che inizia a dare un identità alle prime canzoni. Al duo si aggiunge anche Simone, voce del progetto, e Virginia al basso. Il progetto è così completo e giunge alla sua forma definitiva.

Nasce una band di un genere musicale tra lo stoner, il rock psichedelico e il grunge moderno. Lontani dal caos e dalla velocità dei tempi moderni. I quattro decidono di isolarsi in un casolare immerso nei boschi per dare un senso all’idea di musica e dare un nome a questa nuova identità. Tutto poi reso possibile dall’aiuto del fonico Alessandro S.

Vede la luce “Weer”, disco omonimo d’esordio, forgiato dalle differenti esperienze vitali e musicali dei quattro ragazzi che hanno sempre vissuto per la musica. Il 14 aprile uscirà “Plastic Love”, il primo tassello di quello che sarà il disco d’esordio.

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Comunicato stampa

“Itaca” è il nuovo singolo di Inartenodo

Esce venerdì 28 aprile il nuovo singolo di INARTENODO, al secolo Edoardo Bombardelli. Con il 2023 l’artista torna con un nuovo progetto, stavolta più autobiografico e slegato da un concept comune fra i singoli. “Itaca”, primo capitolo di questa nuova cinquina, ci porta lontano dall’apparente zona di comfort sperimentata da Edoardo nel pop leggero (genere legato alle ballads precedenti) per scoprire ora un sound più elettronico e frizzante. In linea con la musica, i testi sono quindi meno sognanti e più critici rispetto alla realtà che circonda l’artista, il quale appunto si interroga su “muri” e “stimoli” che questa realtà gli offre nella vita sentimentale di tutti i giorni, restando dunque con un piede nel presente e l’altro ancora nelle sabbie mobili di un nostalgico passato.
 

“ITACA la dedico al “me bambino”. Al fiume di ricordi che mi scorre in testa ogni volta che la ascolto. La nostalgia che mi fa ancora da mamma e mi riporta coi piedi per terra ma che in questo pezzo ho deciso di vestire con un abito da sera. Di quelli fatti apposta per lasciarti a bocca aperta. Di quelli da ballo delle debuttanti ma con il tacco 20 e il trucco sbagliato. E scoprire poi che di sbagliato c’è solo certa gente  che si prende troppo sul serio ma appena sente ITACA torna bambina con me. Come Ulisse che dopo vagare per terre e mari, torna finalmente al capolinea.  Perché cose come l’amore, le droghe e il lavoro possono dare problemi e forse vale la pena risolverli o aggirarli se proprio non puoi farci i conti. Ma con la nostalgia non c’è peggior cosa che voltarsi dall’altra parte. Dimenticare sarebbe come mentire a se stessi. Cedere ai ricordi non significa arrendersi al passato. Lasciarsi cullare dalle foto e dai ricordi a volte ci fa volare e sognare un presente molto più sensato di quello che ogni giorno cerchiamo di inventarci. ITACA mi fa questo effetto. E ora vado libero e a testa alta con un bagaglio che mi rende più vivo e presente di prima. Più vivo e sul pezzo che mai!”


Scopri il brano su Spotify: https://spoti.fi/421Sp7u


Prod. Marco Matrone
Rec-Mix-Master: Marco Carnesecchi
 


BIO:

La passione per la musica è seconda solo a quella del teatro dove Edoardo Bombardelli, artista sancascianese, muove i suoi primi passi a livello amatoriale sotto l’ala protettrice del teatro vernacolare di paese. Qui viene iniziato ai primi spettacoli, catapultato su un palco “da cui non è più sceso”. Di pari passo agli studi superiori frequenta anche alcuni corsi e si distingue anche in laboratori di scrittura creativa. Decide poi di cimentarsi in generi diversi quali il cabaret/varietà che gli apre una nuova stagione sia teatrale che compositiva. Sceglie poi di cercare occasioni professionalizzanti e trova un valido banco di prova in veste di animatore presso villaggi turistici anche all’estero. Da queste esperienze il percorso di Edoardo si biforca infine in due filoni: performances e scrittura che trovano in ambo le direzioni il proprio corrispettivo; musical e pubblicazione di opere di prosa/poesia dall’altra. Ed è proprio a questo punto che i due interessi instaurano un legame nuovo e tutto produttivo. Da qui l’artista fiorentino dirotta la scrittura verso la musica e così nascono le prime canzoni e il suo primo progetto musicale inedito dove debutta con il nome d’arte INARTENODO e spiega: “‘nodo’ è quel nodo alla gola che ti prende prima di andare in scena. Sintomo di ansia, Sintomo di arte”. A gennaio 2022 ha inizio il suo primo progetto musicale (CINQUE) che si rifa’ ai 5 sensi; nasce così un concept artistico che trova espressione sia nella musica che nella fotografia. Nel 2023 inizia un nuovo progetto che si apre in primavera con la pubblicazione del singolo “Itaca”

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“Segnali di fumo” è il nuovo singolo degli Almariva

Fuori da venerdì 28 aprile 2023 il nuovo singolo degli Almariva dal titolo “Segnali di fumo”. La band veneta apre il suo anno musicale con un brano dal sound energico, un rock graffiante per dare spazio al tema della salute mentale e regalare una voce a chi spesso, soffocato dall’ansia, fatica a trovarla.
 

“La canzone tratta il tema dell’ansia dal punto di vista di chi la vive come un impedimento per una quotidianità “normale“ in cui anche le cose più banali diventano una difficoltà. L’immaginario è quello di una persona che si abbandona totalmente a se stessa ma che allo stesso tempo cerca l’attenzione degli altri lanciando segnali di fumo per farsi notare. Nasce così un dualismo che trova spazio nel ritornello e che può essere inteso come la ricerca di un’altra persona oppure come un richiamo alla parte più forte di noi stessi che ci permetta di affrontare queste situazioni in cui, a volte, è molto più facile indossare una maschera di felicità piuttosto che svelarsi totalmente.”


Scopri il brano su Spotify: https://spoti.fi/447Nd3P


Prodotto, registrato e mixato da Daniele Castagnino, Daniele Favaretto, Matteo Libralesso, Federico Lo Nigro, Lorenzo Finotto

Master di Daniele Castagnino



BIO:

Nati a pochi chilometri da Venezia, gli Almariva sono una band che mischia l’energia del rock con i suoni delicati del dream pop strizzando l’occhio alla musica elettronica nelle nuove produzioni. Si formano nel 2019 e dall’estate del 2021 iniziano a pubblicare i primi pezzi fino alla release del loro primo EP “Riflessi” ad aprile 2022. Nel 2023 usciranno i singoli che anticipano il primo album in uscita nel 2024. Durante l’esperienza live hanno condiviso il palco con artisti della scena indipendente come Gazebo Penguins, Le Endrigo e Bengala Fire.

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Comunicato stampa

“Il controesodo” è il nuovo EP di Proia

Esce venerdì 28 aprile 2023 “Il controesodo”, il nuovo EP di proia, una raccolta in cinque tracce con cui con cui l’artista ci accompagna in un mondo di “musiche fragili come case antiche”. Un progetto art pop con influenze cantautorali da ascoltare senza pregiudizi, lasciando che l’orecchio si faccia testimone di una vita che altro non è che un “catalogo di storie”.
 

Un paio di orecchie distratte potrebbero subito definire tristi queste canzoni,  e comunque ne sarei lieto, perché riuscire a provocare sentimenti non è mai facile. Ma comunque invito a fare un piccolo sforzo che possa far riconoscere in questi brani un certo distacco nei confronti delle cose di cui canto, una semplice volontà di osservazione della vita, senza giudizio, qualunque essa sia. In questo caso è una vita in apparenza misera, in un posto quasi dimenticato, in cui sembra succedere poco. Ma su ‘una scacchiera, poche caselle, milioni di mosse’. E poi qualunque vita è una catalogo di storie. Come quella del protagonista di che cosa mi serve?, il filosofo stoico Diogene, che dalla sua misera casa, una botte, non si esalta per la vita e non si abbatte per la morte. 
 
Prima di iniziare a scrivere queste canzoni avevo un percorso chiaro in mente, ma poi sono andato da tutta altra parte. Questo dimostra il fatto che gli artisti non possono decidere le direzioni da prendere, ma devono assecondare una spinta che viene da non si sa dove. Mi sono ritrovato tra le mani musiche fragili come case antiche, che il tempo continua a guastare, senza comunque poter cancellare le cose che hanno da dirci. Le parole, che raccontano di paesi abbandonati, di città lontane, di povertà, di anima e morte, di fughe e di rimpianti, sono le parole che descrivono solo una porzione di esistenza, quella che sto vivendo, in una porzione di mondo, quella che sto abitando.


Scopri il disco: https://proia.lnk.to/ilcontroesodo


Tracklist:
 1 – milano
2 – il corpo di
3 – che cosa mi serve?
4 – fffff
5 – il controesodo
 
Credits:
 Tutte le canzoni sono state scritte, prodotte e registrate da Giacomo Proia
Mix di Matteo Parolini
Master di Gabriele Gramaglia (Cosmic Putrefaction, Vertebra Atlantis)
Chitarra elettrica in ‘milano’ di Gabriele Gramaglia
Cori in ‘il controesodo’ di Dajana Barbonetti e Silvia Franchi
Tromba in ‘il controesodo’ di Marco Felli
Foto di copertina di Giacomo Proia



BIO:

Giacomo Proia è nato il 31 ottobre del 1986 a L’Aquila. Come proia ha prodotto e pubblicato musica che si potrebbe definire ‘art pop’. Si può leggere di lui o ascoltarlo parlare di sé su Rockit, Rumore e Radio Popolare. É stato tra i sessanta partecipanti di Musicultura 2022. Ha pubblicato quattro o cinque anni fa il suo primo libro, Ordinari imprevisti. Ha scritto di città in mutamento, di pallone e di vacanze scadenti per le riviste La Balena Bianca, Contrasti e The Trip Magazine. Qualche suo racconto si può leggere su Pastrengo, Blam!, e Lorem Ipsum. Da poco è uscito per Saremo Alberi editore un volume scritto da lui e illustrato dalla sua compagna Ilenia Tiberti, si chiama Le canzoni italiane illustrate. È laureato forse troppe volte. Ora scrive, suona, e gestisce un ostello sul Cammino dei Briganti.

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