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I venerdì del Babitonga: presentato l’ultimo evento della stagione

Si conclude a novembre la rassegna I Venerdì del Babitonga: tutti i venerdì spazio a un mini-live, allestito in mezzo ai libri. Cantautori e gruppi provenienti dal panorama indipendente, milanese ma non solo: dall’acustico all’elettronica, gli eventi live del Babitonga sono all’insegna del sound autentico e della varietà. In sala, o meglio, in libreria, la musica è protagonista di una serata che trascorre gustando un drink o sfogliando un buon libro. 
 

Babitonga Café
Venerdì 10 novembre alle 19.00
Libreria Feltrinelli, viale Pasubio 5, Milano
Ingresso gratuito

Slide Pistons, live per I Venerdì del Babitonga il 10 novembre.

Siete mai andati alla Festa dell’Unità? Avete presente l’atmosfera di quelle sere d’estate con l’orchestra a suonare sotto un cielo di lampadine con la birra in corpo e il profumo di fritto nell’aria? Con il loro nuovo lavoro discografico, gli Slide Pistons vogliono rievocare spirito e “mood” di quella festa che poi era quello delle sagre di paese. Pronti a lasciare la sedia e iniziare a ballare? Abituata a scatenarsi e a far divertire la gente, la band promette un concerto indimenticabile… Nel disco non c’è un filo conduttore, bensì un cocktail di generi che attraversano canzoni tradizionali e brani originali, proprio come piace ai “fratelli d’ottone” Luciano Macchia (trombone) e Raffaele Kohler (tromba). Ad assecondarli musicalmente, una band in grande spolvero: Francesco “Sandokan” Moglia alla chitarra, Giovanni “El Nino” Doneda al basso e Nicholas “Niko” Celeghin alla batteria. Perfetto ma chi canta? Come nelle feste c’è posto per tutti, specialmente per la voce degli ospiti. Per questo, due canzoni sono affidate al “Prof alla chitarra” Gianluca Grossi, una a Paolantonio, la cover di “Lu Limone” di Matteo Salvatore a Natale Tataj e Silvia Minchillo, mentre il gran finale è di Guido Fogacci con la sua personale versione di “Bella ciao”. Tendete muscoli e orecchio perché la Festa è cominciata: gli Slide Pistons stanno suonando per voi!

TRACK LIST
 
01 Sigla:
Brano d’apertura del disco composto da Luciano Macchia e Raffaele Kohler. È stato scritto immaginando una probabile sigla di un giornale radio, di una trasmissione radiofonica o di una serie televisiva.
 
02 Festa dell’Unità:
Brano composto sempre da Luciano Macchia e Raffaele Kohler con il suo ritmo incalzante balcanico vuole esprimere lo spirito gioioso delle feste dell’Unità e di tutte le sagre di paese.
 
03 Le Clarks di Berlinguer:
Scritta e cantata da Gianluca Grossi soprannominato ‘Il prof con la chitarra’. La canzone è un Invocazione alla passione politica, oggi trasformata in un teatrino di intenti formali e circostanziali. Portare le Clarks aveva un valore civile, le portavano Gaber, Guccini e… naturalmente l’ultimo vero e autorevole leader della sinistra italiana: Enrico Berlinguer.
 
04 Bombe su Kherson:
Parole e voce sempre di Gianluca Grossi e musica di Luciano Macchia. Racconta la guerra in Ucraina da un punto di vista poetico, metaforizzando i contenuti e puntualizzando la banalizzazione del male, parafrasi del potente scritto di Hannah Arendt.
 
05 Radio Popolare:
Brano composto sempre dai due fratelli d’ottone insieme al chitarrista Francesco Moglia ed è un esplicita dedica d’amore molto ritmata alla loro radio del cuore. Dal 2020 conducono su Radio Popolare la trasmissione che va in onda il sabato notte alle 23.45 Slide Pistons-Jam Session.
 
06 Gatos Borrachos:
Brano composto da Raffaele Kohler ispirato ai finali di serata quando dopo aver suonato e fatto festa si rimane a parlare e cantare in quattro gatti ubriachi e poi di colpo senza un motivo si riparte a ballare.
 
07 Vecchio tram:
Come l’amore un tram passa per le strade di una Milano piena di contraddizioni, trasportando i nostri progetti, sogni e fallimenti. Prima di salire alla fermata “giusta” alle volte bisogna sbagliarne un po’.. ma c’est la vie! Come direbbe il saggio. Musica di Francesco Moglia mentre per testo e cantato si sono avvalsi della prestigiosa complicità di Paolantonio.
 
08 Lu limone:
Divertentissima e ritmatissima canzone scritta dal cantautore pugliese Matteo Salvatore (Apricena 1925- Foggia 2005) interpretata dalle voci di Natale Tataj e Silvia Minchillo.
 
09 Bella ciao:
Brano conclusivo del disco per ricordare i valori della Resistenza e dedicata a tutti quelli che hanno sacrificato la loro vita per combattere il fascismo e il nazismo. È interpretata dallo storico amico di Luciano e Raffaele Guido Fogacci.

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Martina Zoppi si lascia andare nel brano “Questa sera”

Fuori dal 20 ottobre “Questa sera”, il nuovo singolo di Martina Zoppi. La cantautrice è tornata con un brano che racconta il desiderio e l’amore, il tutto con un sound accattivante e sensuale.

“Questa sera” racconta l’amore attraverso la metafora di una sera fuori. La lotta interna tra il desiderio di stabilità e la voglia di leggerezza. Martina Zoppi parla di un amore carico di passione e lo fa con un sound che toglie il fiato. Melodie r’n’b modernizzate con un pizzico di pop, questo è il tocco unico della cantautrice.

“E’ un canzone d’amore che parla di un desiderio incessante di condividere momenti con una persona ma questo sentimento è nascosto da uscite, divertimenti, feste svaghi. E’ orientata alla spensieratezza lontana dei problemi quotidiani. 

Ho voluto lasciare libera interpretazione affinché ogni persona si possa immedesimare come meglio crede, il testo è scritto da me, mentre l’arrangiamento pop è di Mauro Franzoso”, così lo descrive Martina Zoppi.

ASCOLTA SU SPOTIFY: https://open.spotify.com/intl-it/album/1gUDaZy5AoYy8SROGFuibt

https://www.youtube.com/channel/UCmvcK95Fc9ecjETxe_VAaQA

https://www.facebook.com/Martizoppi

https://www.instagram.com/martina___zoppi/

Biografia

Martina Zoppi è una cantautrice della provincia di Piacenza e fin da piccola trova nella musica una valvola di sfogo. Cresce ascoltando Vasco Rossi, Battisti e De Gregori. 

Crescendo Martina decide di trasformare questa passione in qualcosa di più così inizia a studiare canto pop. Nel perfezionare il suo stile sono state fondamentali anche le influenze di Joss Stone, Amy Winehouse e Alicia Keys. 

Negli anni ha avuto il piacere di collaborare con diversi musicisti della zona con band tipo “Feeling Pollock” e “I conigli Rosa Uccidono”. Nel 2016 inizia il suo percorso musicale da solista e vince il concorso internazionale “Germano Varesi” del Valtidone Festival. Nel 2018 ha il piacere di aprire il concerto di Omar Pedrini al Fillmore Summer Festival di Cortemaggiore e l’anno successivo torna sullo stesso palco in apertura dei Tedua. Sempre nel 2019 appare all’interno della trasmissione di Rai2 “Mezzogiorno in famiglia”.

Nel 2020 pubblica i suoi primi singoli “Siamo pagine”, “Oasi” e nel 2021 “Fotografia”. Dopo una piccola pausa Martina Zoppi torna nel 2022 con due brani “Avrò cura di te” e “Quello che pensate”. Nel 2023 torna con i singoli “Di Nascosto” e “Questa sera”.

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“La grande fuga” è il nuovo singolo di Viola Violi feat. Chiara Dello Iacovo

Esce venerdì 27 ottobre 2023 su tutte le piattaforme digitali (in distribuzione ADA Music Italy) il nuovo singolo di Viola Violi dal titolo “La grande fuga“. Un nuovo capitolo per la cantautrice maremmana che vanta una collaborazione, per questo brano, con Chiara Dello Iacovo: donna eclettica, attrice, cantautrice, artista multidisciplinare affermata nel panorama italiano. Due voci così diverse e due artiste così particolari, finalmente insieme su un brano altrettanto “fuori dagli schemi”.

In un mondo post apocalittico, in cui la guerra degli uomini ha vinto su tutto, una donna incinta riesce a scappare e a nascondersi nella foresta, aiutata da forze sovrannaturali. La figlia che porta in grembo è colei che forse potrà salvare l’intera umanità. Un brano intenso, che affonda in influenze elettroniche e di cantautorato indie, un film di David Lynch mai pubblicato, un brano triste che si può ballare, un piccolo manifesto dedicato a tutti gli ultimi romantici che sono costantemente in fuga.
 

Con Chiara è stato amore a prima vista, il tema del brano ci ha unite
da subito e lavorare insieme è stato emozionante

(Viola Violi)

SCOPRI IL BRANO: 
https://open.spotify.com/intl-it/album/4PIVOlF1m505Tdh5cSYsX0?si=6uG9yu1DQeSNtsSzYadODA


BIO:

Viola Violi, all’anagrafe Viola Rossi, è una cantautrice maremmana alt-R&B/soul.

Cresciuta tra le campagne grossetane, scopre la sua passione per la musica quando, finite le superiori, si trasferisce nella capitale. Contemporaneamente al percorso di studi, che svolge tra Roma, Latina e Rotterdam, intraprende la sua carriera artistica con gli Inna Cantina, insieme ai quali calca molti dei palchi più importanti d’Italia e d’Europa fino al 2019. Nel 2020 pubblica il suo primo album da solista “Alma”, un lavoro intenso che racchiude tanto del suo mondo musicale in otto tracce. Collabora negli anni con nomi come PiottaBruscoChicoria, “Re Mida Production”, Midichlorians. A febbraio 2023 si classifica seconda al Sanrito Festival di Cuneo con il brano “Dimmi cosa pensi (Pianeta)”. Il suo stile prende forma da un delicato equilibrio tra Soul, Hip Hop e Pop, e fa da cornice ad un timbro avvolgente e inconfondibile.

https://www.instagram.com/violavioli/

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“Aemilia Paranoica” è l’ultimo singolo della Banda POPolare dell’Emilia Rossa

Tratto dal nuovo album Sempre dalla parte del torto, uscito a luglio, Aemilia Paranoica è l’ultimo singolo della Banda POPolare dell’Emilia Rossa, in arrivo con un video ufficiale lunedì 30 ottobre 2023, sempre per l’etichetta Maninalto! Records. Il titolo del brano è un chiaro riferimento alla canzone-simbolo dei CCCP, così come allo stesso tempo al processo-simbolo che ha scoperchiato il vaso di Pandora sulla presenza della malavita organizzata nel Nord Italia.

“In una citazione unica si ironizza amaramente sull’Emilia Romagna e le sue ipocrisie”, spiega la Banda POPolare dell’Emilia Rossa a proposito del brano. “Una canzone contro quella ‘montagna di merda’ capitalista, per dirla con Peppino Impastato, che è la mafia. Perché la camorra, la ‘ndrangheta e la mafia sono parte integrante dell’economia, della politica e della società al Nord tanto quanto al Sud, e i mafiosi in Emilia Romagna non sono originari della Sila, di Casale o Corleone ma di Modena, Reggio o Bologna. Parlano emiliano, ballano il liscio e mangiano i tortellini.

“La canzone è in solidarietà con i P38 – la Gang e con Marco Vicini già presidente del circolo Arci Tunnel di Reggio Emilia, vittime di un’assurda persecuzione giudiziaria”, aggiunge la banda.

Sempre dalla parte del torto, il disco da cui è tratta Aemilia Paranoica, è stato finanziato interamente tramite una campagna di crowdfunding che ha superato il 150% dell’obiettivo iniziale. L’album vede una tracklist con ospiti importanti come ‘O Zulù, i Modena City Ramblers, i Gang, Kento e Marcello Coleman, fra i tanti amici e sostenitori di lungo corso della Banda.

Guarda il video di Aemilia Paranoica: 
https://www.youtube.com/watch?v=UDqcHCCDYXk

BIO

Il 25 aprile 2011 nasce la Banda POPolare dell’Emilia Rossa in piazza Grande a Modena. L’intento del progetto è stato fin dal primo momento fare politica rivoluzionaria, militante e anticapitalista attraverso una delle forme di comunicazione più diretta, efficace ed emozionate che esistano: la musica. Senza naturalmente rinunciare alla “balotta”, cioè al “fare festa” in modenese. Il nome e il simbolo della banda traggono palesemente origine da una distorsione un po’ sarcastica e un po’ warholiana del nome di quella famosa banca emiliano-romagnola che oggi rappresenta uno dei simboli del capitalismo e della degenerazione del cosiddetto “modello emiliano”. Un modello ormai NON più rosso manco a parole. La Banda è un gruppo proletario composto da delegati Rsu Fiom delle più importanti fabbriche metalmeccaniche di Modena, tra cui Ferrari e Maserati, e da musicisti professionisti che più precari di così non si può.

Definiscono il loro genere musicale col termine “internazionalista” perché vuole essere fuori da qualsiasi schema predefinito che non siano l’unità e solidarietà delle classi subalterne anche in ambito musicale e artistico oltre ogni frontiera. Fanno altresì tesoro di importanti ricerche in materia di canzoni popolari come quelle svolte da Gianni Bosio e dall’istituto De Martino negli anni sessanta. La sillaba “POP” di “POPolare” nel nome della Banda è un chiaro quanto umile riferimento e omaggio agli Area, band rivoluzionaria cui la banda non si rifà in termini di stile (“perché assolutamente inimitabili e non più riproducibili”) ma cui si rifà in quanto a spirito e a carica sovversiva e anticapitalista.

“Mai come in questa nostra epoca è necessario alzare la testa e difendere con orgoglio le tradizioni di lotta del movimento operaio anche dal punto di vista culturale e artistico. Per questo il nostro motto è quello di André Breton: <<Indipendenza dell’arte per la rivoluzione, La rivoluzione per la liberazione definitiva dell’arte>>”.

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“Nevermind” è il disco di debutto di Sete

Esce venerdì 20 ottobre 2023 per talentoliquido “Nevermind“, primo album di SETE, progetto ricco di contaminazioni a cavallo tra il rap e l’universo del  pop. 
 

Nevermind mi ricorda ciò che sono stata e ciò che sono stati tanti  vicino a me. Mi ricorda un passato di errori che non voglio più  ripetere, vie di fuga facili dai problemi. Scorciatoie. Quelle che non  portano da nessuna parte e rimani rinchiuso nel tuo loop. Perché è così che gira l’album ed è così che gira il mondo: finché non  spezzi la tua abitudine marcia rimani fermo lì. A girare in tondo. A non  evolverti mai. È l’album che mi ricorda perché ho voluto dire basta, per arrampicarmi n sulla mia strada tutta curve. Tutt’altro che facile. Ma  sicuramente più felice.


SCOPRI IL DISCO: 
https://open.spotify.com/intl-it/album/7x2M1nQfX5snKqnKa0UurV?si=ytACXKErTSOq_IcaNPPz-A



In loop“, “Lover“, “Lady“, “Din don dan“, “Ruggine
  prod by Mark Meccoli, mix e master Mauro Meddi

 “Nevermind
  prod by Turbolento, mix Turbolento e master Roberto Proietti Cignitti

  “Fiori  di Campo”
  Prod by rebtheprod, mix e master Roberto Proietti Cignitti

  “Veleno”
  prod by rebtheprod, mix e master Andrea Mattia

  “Nati cosi”
  prod by Mark Meccoli e rebtheprod, mix e master Mauro Meddi

 

BIO:

Elisabetta D’Aiuto in arte SETE nasce a Roma.
Inizia a scrivere canzoni  e suonare la chitarra sin da piccola, mentre imparerà a suonare il piano  in età adulta. Finito il liceo si laurea in canto jazz al conservatorio  Santa Cecilia di Roma e in parallelo inizia a sperimentare vari generi  musicali soprattutto a cavallo tra pop e rap e a suonare un po’ ovunque. Dopo aver suonato e cantato in varie formazioni decide finalmente di  iniziare in un progetto da solista: SETE il cui primo singolo “in loop”  è uscito a maggio 2022.

SETE è un progetto urban pop: testi e metriche derivate dal rap sia  perché molto fitte ma anche come attitude e temi trattati anche se  incontra melodie quasi sempre cantate. Una musica che tende a voler  smuovere, come il rap sicuramente è stato storicamente più di altri  generi: portavoce di verità scomode. Sonorità urban con tutto ciò che  può essere contenuto in questo sempre più grande contenitore: rap, hip  pop, pop, elettronica e synth wave, trap.

 https://www.instagram.com/sete_music/

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“Flusso” è il nuovo singolo dei The Francis

Fuori da venerdì 27 ottobre 2023 il nuovo singolo dei The Francis dal titolo “Flusso”. Dopo l’ultima pubblicazione, che risale a inizio estate, la band, nata alla facoltà di ingegneria di Milano, torna con un pezzo in cui le immagini del testo raccontano le fasi della vita umana con l’alternarsi delle stagioni. “Un dolce soffio, venuto in maggio, fiori nel campo e un cuore a metà”è l’inizio, dove la primavera viene associata all’infanzia. Il soggetto che viaggia tra i suoi ricordi è in continua evoluzione e cerca di ritrovare emozioni “sparse un po’ qua e là”. Esiste un dualismo che si confronta durante tutto il brano, le esperienze passate come luogo di rifugio e l’incertezza del futuro legata alle scelte che la vita mette di fronte. La sintesi arriva quando si dovrà scegliere tra “io penso a tutto ciò che non è andato o dico che tanto ormai è passato”. Nel ritornello, infine, si tratta il tema del ME. “E questo Flusso in testa che non so perché ma non mi lascia, Ricordarmi un po’ di Me”. Se si rimane costantemente immersi nel flusso si dimentica di vivere il presente. La possibilità di lasciare questo continuo ciclo per vivere il momento è l’ultimo messaggio con cui The Francis chiude il brano.

 

Flusso parla di ricordi andati, delle esperienze di vita che fanno parte della costruzione di ciò che siamo. Il brano non solo scorre, ma ruota nel tempo.”


Scopri il brano su Spotify

Credits:
 
Art Direction: Arianna Puccio
Foto: Riccardo Nacchi
Video: Matteo Migliaccio
Mix&Master: Davide Foti
Artwork: Arianna Puccio
Location: Villa Badalla – Via Roma, 66 – Sartirana Lomellina

Produzione: Bazar Studio & The Francis
Autore Originale: Roberto Pistacchi
Compositori: Giuseppe Coppola, Leonardo Caruso, Andrea Bracchitta, Federico Pogliani



BIO:
 

Ingegneria, Milano e post adolescenza. Sono queste le basi da cui nasce The Francis, il progetto musicale a cui cinque universitari decidono di dare vita per creare una dimensione alternativa che potesse costituirsi come rifugio tanto dalla razionalità degli studi quanto dalla frenesia della città. Rifugiarsi, ma portandosi dietro quanto appreso. Francis è infatti il nome di una turbina, macchina utilizzata per produrre energia elettrica. Per la band, la musica e lo stare insieme sono i generatori di un’energia che le equazioni non sono in grado di rappresentare.  I testi raccontano dei sentimenti umani, del bisogno di una dimensione interiore e delle tensioni e contraddizioni della società contemporanea. La musica parte dalla condivisione delle influenze di ognuno per giungere ad una sintesi di stampo pop, al fine di rendere i testi fruibili tramite sonorità fresche e spontanee. Dal 2018 ad oggi, proprio perché nata come band universitaria, al progetto hanno preso parte diverse persone, sino ad arrivare alla formazione attuale: Roberto Pistacchi/Robby (Voce) – Federico Pogliani/Poja (Chitarra), Leonardo Caruso/Leo (Tastiera + Effetti), Andrea Bracchitta/Bracco (Basso), Giuseppe Coppola/Joey (Batteria).

 
Robby prende come riferimento principalmente il cantautorato italiano e in parte quello straniero; Poja e Leo, portano un contributo più Rock/Funky/Pop; Bracco viene dal mondo Indie/Alternative/Grunge e infine Joey, metallaro con la passione per Pino Daniele e Sting. I testi raccontano dei sentimenti umani, del bisogno di una dimensione interiore e delle tensioni e contraddizioni della società contemporanea. La musica vuole invece essere una condivisione delle influenze di ognuno al fine di giungere ad una sintesi di stampo pop, così da rendere i testi fruibili tramite una musica fresca e spontanea.

The Francis pubblicano il loro primo singolo “Nu Fiore Ste Nascenne” nel giugno del 2021. Si tratta di un brano pop-rock scritto in parte in italiano in parte in dialetto pugliese. Il singolo apre la strada all’EP “Un sacco di Francis” in uscita nel settembre dello stesso anno. L’EP contiene al suo interno 5 brani: “La Felicità”, “Nu Fiore Ste Nascenne”, “Ashlim”, “Alzare lo sguardo” e “Venditi”, quest’ultima scritta e cantata da Jacopo Rosettani, ex membro del gruppo. Nella prima metà del 2022 vengono pubblicati due nuovi brani: “Cuando se Pone el Sol”, con tendenze funk cantato in lingua spagnola e “On a oublié” di stampo electro-pop cantato in lingua francese. Dopo l’uscita dell’EP e dei singoli, questi vengono presentati prima a Radio Popolare nel programma “il suggeritore night live” condotto da Ira Rubini e poi in alcuni locali di Milano come ExAlge e Anarres. Successivamente, Il brano “Nu Fiore ste Nascenne” arriva finalista del contest Sanremo Rock e nel settembre del 2022 The Francis suonano al teatro Ariston di Sanremo. La band, nel frattempo, evolve e vede la sostituzione di alcuni componenti al suo interno fino a raggiungere l’attuale formazione. Ad aprile 2023 esce il singolo “Una strana condizione” con il quale otterranno, nel settembre dello stesso anno, il 3° posto della categoria Trend ed il premio come miglior brano radiofonico per il concorso Sanremo Rock & Trend. Il secondo brano, “Pianeta Blu” esce a giugno 2023 e prende ispirazione dal libro, “Quelli di Anarres” di U.K. Le Guin (Anarres è anche il nome di un locale milanese a cui i The Francis sono molto affezionati). “Flusso” è il loro nuovo singolo. 

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Pop

Cosa c’è nella camera di Roberto Benatti

Già anticipato dal singolo “Tu dove sei“, il cantautore e musicista del Teatro alla Scala Roberto Benatti condivide finalmente il suo album di debutto dal titolo “Aspettando Ribot“, fuori su tutte le piattaforme digitali (in distribuzione Artist First) da venerdì 13 ottobre 2023. Luoghi periferici e quotidiani, animali (cavalli, strolaghe, vespe), l’Inter e il tennis, figure umane amate, a volte rimpiante. Understatement, sincerità, un velo di malinconia. Roberto Benatti ci offre una sua personalissima autobiografia musicale dal sapore dolce-amaro: Milano, Silvia, il ruolo di padre e molto altro…

Noi abbiamo voluto conoscere Roberto in un modo un po’ diverso, e gli abbiamo chiesto di mostrarci casa sua. Ecco gli oggetti su cui si è soffermato!

Il mio arco 

D’accordo, il mio è un arco francese, però ha nome buffo, che mi dà modo di smontare in un secondo tutta quell’odiosa prosopopea sulle macchine tedesche, la cucina italiana, gli archi francesi, appunto; si chiama Gillette, come le lamette usa e getta. 

L’ho acquistato, un sacco di anni fa, da un contrabbassista un po’ speciale; già un contrabbassista è un musicista un po’ a modo suo, ma lui lo era ancora di più; aveva un bellissimo nome antico, Sante, ed era un orchestrale cacciatore, che si presentava alle prove dopo essersi svegliato alle 4.00 per andare a cacciare le pernici nelle pianure mantovane di cui era originario, come mio nonno, che anche lui aveva un bel nome antico, Emilio. 

Una volta l’ho dimenticato sulla cappelliera del treno e poi, ragionando in pochi minuti sul quando, sul come e sul dove, come in una partita a scacchi con Trenitalia, l’ho ritrovato; poi l’ho venduto, l’ho ricomprato, l’ho prestato, e adesso mi è ritornato qui, con la punta un po’ spuntata, però. 

Fossi meno negato in matematica proverei a fare il calcolo dei chilometri che ho percorso tirandolo in su e in giù, approssimando partendo dalla sua lunghezza, dalla media delle ore in cui suono al giorno e dalle arcate di un minuto di musica; credo ne verrebbe fuori una cifra di quelle astronomiche, con tanti zeri che non riesci neppure ad immaginartela, una distanza così. 

Io spero che non se la prenda a male, se non gliela aggiusto, quella punta spuntata; mi piace di più così. È che assomiglia un po’ ai peli bianchi della mia barba, sul mento. E mi ricorda papà, che diceva che non vedeva l’ora che la barba gli diventasse tutta bianca. E anche su questo aveva ragione. 

La piccola scatola di Silvia 

Silvia, la mia compagna, ha vissuto tre anni a Minorca. Faceva, all’epoca, delle scatoline dove ricreava dei mondi con piccoli oggetti trovati in giro. In questa ci sono i nostri ricordi di un periodo in cui eravamo “noi due soli, e nel mare aperto”, come canta una canzone che ascoltavamo tanto in quei giorni. 

Palloni

Appartengo a quella categoria di persone per le quali la felicità è prendere a calci un pallone. Non gioco a calcio da più di trent’anni (anche se sogno prima o poi di rifarlo) ma quando vedo una palla non posso fare a meno di correrle dietro e di fare una telecronaca immaginaria di un’azione. Io Silvia e le bambine teniamo sempre un sacco di palle in giro per casa perché non è mica sempre vero che la felicità vale di meno se è a portata di mano. 

I mappamondi

In casa, ovunque mi giri, ho atlanti, mappe, mappamondi di ogni misura. Mi piace un sacco guardare l’incastro tra America del Sud e Africa e pensare a quanto insignificanti siano le nostre beghe, su una terra così antica. E poi cerco il piccolo puntino che è Cernusco Lombardone e dico a me stesso che davvero non vorrei essere in nessun altro posto di tutto il nostro sconfinato pianeta.

I miei protettori 

Nella stanza dove suono, e dove sto scrivendo anche ora, ho alla mia sinistra questa parete con i miei protettori. Perché se tutta l’umanità ha da sempre bisogno di qualcosa in cui credere, beh, io ho loro; e poi c’è Georges che mi guarda sempre con quella faccia bonaria che pare dirmi che in fondo è tutto uno scherzo, di non prenderci troppo sul serio, e allora continuo a scrivere anche se non sono uno scrittore, perché in fondo tutto è un gioco. 

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Il TRUTH CAFE’ di Lissone (MB) ospiterà una serie di serate in cui racconterà la storia di un artista e della sua arte

A partire da lunedì 30 ottobre 2023, il TRUTH CAFE’ di Lissone (MB) ospiterà una serie di serate in cui racconterà la storia di un artista e della sua arte, un momento in cui potersi confrontare e passare così delle fredde sere d’inverno.

Il primo ospite della rassegna sarà il cantautore lombardo MIKE ORANGE, che racconterà di se stesso e del recente proprio nuovo album, “SENSIBILE”.

La rassegna ha come scopo il finanziamento del centro di aggregazione giovanile BOTTEGA DEGLI ARTISTI e sarà affiancata da FINDYOURLIVE.COM, la nuovissima piattaforma che mette in contatto diretto artisti e organizzatori di concerti.

In un mondo sempre più complicato, una delle speranze possibili per migliorare la situazione è la sensibilità. E questa è proprio la risposta di MIKE ORANGE, giovane, talentuoso e spesso ironico cantautore lombardo che ha pubblicato il proprio nuovo album, SENSIBILE, otto canzoni pop che si offrono a un ascolto attento ed empatico, perché parlano di realtà comuni e di sentimenti che condividiamo tutti (o quasi).

Il centro di aggregazione giovanile BOTTEGA DEGLI ARTISTI accoglie preadolescenti, adolescenti e giovani in situazioni di disagio minorile e/o familiare di età compresa tra 11 e 25 anni.

Uno spazio di accoglienza, protezione e promozione affettiva e relazionale per dare una risposta ai bisogni delle famiglie del territorio, con l’obiettivo di accompagnare i minori nella loro crescita e nella ricerca personale, promuovendo lo sviluppo delle competenze e la ricerca identitaria attraverso attività artistiche ed espressive strutturate.

FINDYOURLIVE è la risorsa economica, immediata e indipendente per reperire artisti e organizzare esibizioni live in locali, festival o house concert. Un database di artisti molto vasto e in continua crescita, ma anche un modo completamente nuovo di concepire il booking per la musica, tagliando gran parte dell’intermediazione che appesantisce costi e lavoro.  

SERE DI LUNE,TRUTH CAFE’, VIA XX SETTEMBRE 126, LISSONE (MONZA BRIANZA)

PAGINA FACEBOOK DI SERE DI LUNE
PAGINA INSTAGRAM MIKE ORANGE
IL SITO DI BOTTEGA DEGLI ARTISTI
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“Limine” è il primo album dei Macadamia

Dopo la pubblicazione del singolo di debutto “Pollock“, e dei successivi brani “Prendi fiato” e “Frutta fresca”, venerdì 20 ottobre 2023 esce finalmente “Lìmine”, il primo album dei Macadamia.

Il disco esce per Sangita Records / Sputnik Music Group e distribuito da Altafonte. Il termine “lìmine“, che è stato scelto per identificare questo primo album, è il varco per cui si entra in un luogo o in un ambiente [Treccani]. “Lìmine” è quindi una transizione, la soglia del cambiamento, quella che fiorisce in inverno e che ti gela d’estate. È l’abbandono dei nostri “ma” e la ricerca nei nostri se. È mettersi di fronte ad uno specchio per riconoscere una persona diversa da quella che pensavamo appartenerci.


 

Lìmine è la conclusione del passato.
Un viaggio verso spazi inesplorati.
Un’esigenza interiore.

Limine è l’inizio.
 

SCOPRI IL DISCO: 

Autori: Alessandra Guidotti, Andrea Cascini, Emanuele Fusaro, Loris Iannamico, Emilio Gallo 
Compositori: Andrea Cascini, Emanuele Fusaro, Alessandra Guidotti. 
Prodotta da: MACADAMIA
 

TRACKLIST
1. mcdm1.0
2. Pollock
3. Frutta Fresca
4. Ritornerai
5. Anna
6. Hey Mon Amour
7. Prendi Fiato
8. Adele


BIO:

Attivo dal 2021, MACADAMIA è il progetto psycho pop / dream rock della nuova scena musicale italiana. L’approccio moderno ed il loro vortice di suoni si attraggono nell’unica miscela dalla quale origina il loro universo imprevedibile, in continua evoluzione. Le menti creative del progetto sono Alessandra Guidotti, Andrea Cascini, Emanuele Fusaro ed hanno come obiettivo quello di navigare in paesaggi sonori sconosciuti narrando storie di vita in cui perdersi e ritrovarsi.  A turno caoticamente dinamiche o atmosferiche, euforiche o malinconiche, le loro opere sono sostanza di sogni retrofuturistici. 

Andrea Cascini: Produttore e polistrumentista lucano classe ’92. Cresciuto a metal e De Andrè, dopo la laurea con lode in chitarra Jazz al conservatorio G. Martucci di Salerno, si trasferisce a Roma dove attualmente vive, con Mia (la mascotta dei Macadamia) e Fafy (Stefania, compagna da ormai 10 anni). Colleziona vinili ed ha ultimato diversi master come quello di “Electronic music producer” presso la NUT Academy di Napoli e quello di Sound Engineer presso Master Suono Tor Vergata. Oggi, dopo alcuni anni in un negozio di strumenti musicali ha finalmente deciso di intraprendere la carriera di produttore musicale e tra un progetto musicale e l’altro insegna chitarra e produzione musica elettronica.

Alessandra Guidotti: Cantante e Sound Designer Ascolana, classe ’92. Laureata in Scienze della Nutrizione, dopo l’esame di stato decide di prendersi una pausa e dar spazio alla sua indole. Si iscrive alla Scuola Internazionale di Comics dove nel 2021 consegue il diploma di alta formazione in Sound Design e Composizione per il Cinema. A quindici anni ammaliata da un’esibizione della Callas inizia gli studi del bel canto. Non è un mondo che fa per lei ed i suoi primi amori adolescenziali diventano Mina, Norah Jones, Aretha e i Radiohead. Non smette mai di studiare canto moderno. 
Oggi vive a Roma, dividendosi tra i Macadamia ed occasionali lavori di assistenza alla composizione. Collabora come segretaria presso uno studio medico-legale per mantenersi ed è sulle metro e sui bus e tra una telefonata e l’altra che scrive testi immaginando di porteli condividere un giorno con un grande pubblico.

Emanuele Fusaro: batterista, romano classe ’90. A 14 anni intraprende gli studi in percussioni a Viterbo dal maestro Alberto Corsi che prosegue per tre anni, continuando poi gli studi come autodidatta ed esibendosi nei locali della zona laziale con le sue band rock, pop e jazz. Nel 2010 studia a Roma come tecnico del suono da Marco Lecci. Nel 2015 si iscrive all’università Sapienza per gli studi in Medicina e Chirurgia che ad oggi si stanno concludendo fra composizioni musicali ed altri progetti artistici.
 

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Comunicato stampa

“Notti nere” è il nuovo singolo degli Ave Quasàr

Esce giovedì 19 ottobre 2023 su tutte le piattaforme digitali, il nuovo singolo degli Ave Quasàr dal titolo “Notti Nere” (pubblicato per Ohimeme – www.ohimeme.com), il capitolo del duo che fonde cantautorato ed elettronica. In un universo di algoritmi, numeri e regole ferree per rientrare in playlist e per scalare i social, il power duo di Alessandria formato da Luca Grossi e Fausto Franchini, torna con un mix unico di generi, che vanno dall’alternative rock alla techno, passando per influenze à la Iosonouncane e Verdena, e tratti lo-fi. Incatalogabili, senza genere, senza posto.

Benvenuti in un nuovo tunnel sonoro e ossessivo, come il canto notturno di una sirena in un club berlinese: una nuova ossessione raccontata come solo gli Ave Quasàr sanno fare, immergendoci in una tristezza inevitabilmente ballabile. Possiamo insomma ballare “Notti nere” in un club oppure su un dance floor privato che appartiene ai nostri momenti più intimi. Trasformare quella che potrebbe essere una prigione in una piccola oasi è possibile. Lo abbiamo già fatto.
 

SCOPRI IL BRANO: https://distrokid.com/hyperfollow/avequasr/notti-nere/


Gli Ave Quasàr si esibiranno in uno showcase che si terrà a Milano
venerdì 24 novembre nella Music Room La Capsula per il Festival LineCheck
(Via Bergognone 34, Base)

BIO: 

Ave Quasàr è un progetto creato da Luca Grossi e Fausto Franchini.

Luca e Fausto affondano le radici nella migliore elettronica tedesca e inglese degli anni zero, nei coraggiosi dischi dei cantautori italiani anni sessanta e settanta e nelle più belle sperimentazioni e divagazioni della musica strumentale. Ave Quasàr rappresenta la naturale conseguenza delle precedenti esperienze musicali di Luca e Fausto. Insieme hanno fatto parte di Sintomi di gioial’ultimo loro disco è uscito nel 2012 ed è stato prodotto insieme ad Umberto Giardini, ex Moltheni. Hanno collaborato con Cristiano Lo Mele (Perturbazione) e con Tony Pagliuca (Le Orme).

AQ, il loro album di debutto pubblicato nel 2022, è prodotto e mixato da Luca Grossi e Fausto Franchini (www.flatscenario.com) tranne ”Folla Foglia” e “La Provincia” mixate da Raffaele Stefani,”Bene e pace” mixata da Ivan Antonio Rossi, “Acqua” e “Onore al dubbio” mixate da Lorenzo Cazzaniga e masterizzato da Andrea “Berni” De Bernardi.

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