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“Faccio finta di niente” è il nuovo singolo di Fulvio Effe

É uscito domenica 5 febbraio 2023, il nuovo singolo di Fulvio Effe, dal titolo “Faccio finta di niente“, la maturità artistica del cantautore Anche imprenditore, creator digitale: l’eclettico Fulvio Effe torna e stupisce con un brano pop dalla struttura mai banale e con un testo che ci porta a pensare a quanto sia importante vivere il momento evitando di sprecare energie in pensieri negativi e dolorosi, il brano vede inoltre la partecipazione di Luca Colombo, è suo infatti l’assolo di chitarra presente nel brano.

A distanza di un anno esatto dal suo ultimo lavoro discografico (Jimmy, nel 2022), l’artista torna in pista con una ballad struggente, sognante, delicata: “Faccio finta di niente” è il risultato di una maturità artistica ed umana che fa di Fulvio Effe un artista a tutto tondo.
 

SCOPRI IL BRANO SU SPOTIFY: 
https://open.spotify.com/album/5NmJ07O0R3kL3GDWZtrysi?si=HhDnKkqxSa28D2TPbCHqPg

 

«I pensieri quotidianamente ci pongono di fronte a conflitti interiori e preoccupazioni che limitano inevitabilmente la nostra felicità, spesso il “guardare indietro” ci riporta a ricordi “agrodolci” che generano stati d’ansia e alimentano quei pensieri negativi che a nulla di buono possono portare, il brano racconta di questo, del bisogno, spesso curativo, che sentiamo, quel “fare finta di niente” che non è menefreghismo, anzi, è semplice e puro amor proprio dovremmo imparare ad amare la nostra vera natura, nei pregi e nei difetti,  imparando ad accettare noi stessi e gli altri per quello che sono, senza avere la pretesa di “cambiare” cose e situazioni sulle quali non abbiamo nessun tipo di potere o diritto:» dichiara il cantautore «fare finta di niente per concentrarsi solo sul proprio percorso, senza essere ostaggi del giudizio altrui che spesso è dettato soltanto da superficiali sensazioni o, peggio ancora, da passeggeri interessi personali, che trovano spazio ed aria proprio nella preoccupazione di “non essere all’altezza” di questa o quella situazione, fare finta di niente» conclude il musicista «per ricordarci chi eravamo da bambini per rammentare che i nostri sogni, il nostro percorso, i nostri talenti, ciò che siamo, devono andare oltre tutte quelle esperienze negative che con il corso del tempo rischiano solo di inquinarci e di distrarci dalle cose davvero importanti.»

BIO:

Fulvio Zangirolami, in arte Fulvio Effe, nasce ad Acqui Terme (AL) il 5 aprile 1984. Appena sedicenne muove i primi passi nel mondo della musica quando, affascinato da una vecchia chitarra del padre, si avvicina allo strumento. Nello stesso anno fonda la band Mivanez, con la quale in poco tempo riuscirà a raggiungere importanti traguardi come le due vittorie all’Accademia di Sanremo (2005 e 2006), la vittoria al Festival di Saint Vincent nel 2006 e le aperture dei tour di Irene Grandi e degli Stadio (rispettivamente nel 2006 e 2007). Con i Mivanez nel 2007 pubblica il primo singolo “Andata e ritorno”, mentre nel 2011 esce il primo EP da solista “Io non ho paura di amarti”. Dal 2013 al 2017 porta in giro uno spettacolo con la cover band Effetto 90 e, parallelamente, Fulvio Effe diventa performer di Radio Number One e fonda l’Alexandria Music School, sede certificata Trinity e Abrsm, scuola che vanta collaborazioni con musicisti ed insegnanti di assoluto livello.

Mosso da spirito imprenditoriale, produce dischi per altri artisti, realizza spot pubblicitari per grosse aziende, mette in piedi la società Gaston Studio che si occupa di produzione video e gestione immagine. Dopo nove anni di assenza dal mercato discografico, nel 2020 pubblica “L’istante di un brivido”, canzone dedicata al padre scomparso, alla cui registrazione partecipano musicisti del calibro di Luca Colombo, storico chitarrista dell’orchestra del Festival di Sanremo. Il brano fa parte del progetto discografico “Punto”, il primo album del cantautore alessandrino, che, uscito nel 2020, ha collezionato oltre 1 milione di ascolti. 

Luca Colombo – Chitarre
Andrea Girbaudo – Pianoforte
Tiziano Spigno – Cori
Daniele Focante – Arrangiamento
Francesco Salvadeo – Mix e mastering

FB: https://www.facebook.com/fulvioeffezangirolami/
IG: https://www.instagram.com/fulvio_effe/
Web: www.fulvioeffe.it



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Internazionale

Le cinque cose preferite dei Middle Disaster

“It’s ok”, il primo album dei Middle Disaster, è disponibile su tutte le piattaforme digitali dal 27 gennaio. Un disco che raccoglie i brani pubblicati finora e tre nuovi inediti, tra cui “Complesso ideale” che è accompagnato da un videoclip.

“It’s ok” è il bigliettino da visita dei Middle Disaster. Senza tanti fronzoli ogni brano parla di loro e della loro visione della vita. Un disco punk rock immediato su cui è impossibile rimanere immobili.

I Middle Disaster a un’ottima base punk rock hanno mescolato influenze di generi diversi. Ci ritroviamo pezzi più classicamente punk come “It’s ok”, title track, e “Complesso ideale”,per passare a pezzi più rock come “White Fury” sensuale e maliziosa. Un disco variegato che non stanca mai, da ascoltare tutto d’un fiato ma soprattutto perfetto per pogare!

Noi, per conoscerli meglio, abbiamo chiesto loro le cinque cose preferite.

1) i concerti

La musica live é un flusso di emozioni che scorre da chi suona a chi la sente. Noi mettiamo le nostre emozioni nei pezzi che suoniamo ed é bello e soddisfacente quando il pubblico si emoziona con noi e alla stessa maniera é emozionante sentir suonare un gruppo che ha qualcosa da trasmettere. Il coinvolgimento e l’unione che si crea tra il pubblico e la band é una cosa unica e irripetibile.

2) conoscere nuove persone

Creare nuovi legami e scoprire nuove amicizie porta sempre ad una crescita. Ci dà modo di scoprirci e arricchisce la nostra vita con nuove esperienze.

3) lo sport

Non c’è mente sana senza un corpo in armonia con se stesso. Lo sport ci aiuta a sfogare lo stress e ci dà una carica in più per affrontare la giornata. É un momento di intimità con se stessi che non deve mai mancare.

4) la birra

Oltre lo sport, c’è anche bisogno di un po’ di svago e la birra non é solo divertimento fine a se stesso ma é un nodo comune, un momento di convivialità e di apertura. Scioglie le piccole insicurezze e ci dà la carica sul palco.

5) viaggiare

La scoperta, la sorpresa e la curiosità ci traina. Tutto ciò che é nuovo é un qualcosa che ci fa indagare sul mondo e su noi stessi. Se si viaggia da soli, si ha modo di conoscere molti posti nuovi e si é spinti a cercare nuove amicizie, se si viaggia in compagnia, si ha modo di condividere delle esperienze irripetibili in luoghi mai esplorati prima. Speriamo di fare tour su tour in giro su questo bel mondo.

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Comunicato stampa

Vincenzo Parisi presenta il suo concerto impossibile, a San Valentino @ UNIMI

martedì 14 febbraio 2023
Aula Magna dell’Università degli Studi di Milano

via Festa del Perdono 7, Milano

Il compositore firma il capriccio “Le désir du désir sans fin“, per l’inusuale organico, costituito da flauto, viola, arpa e orchestra

Appuntamento martedì 14 febbraio, alle 20.30, nell’ambito della Stagione dell’Orchestra UNIMI, presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi di Milano. Per l’occasione il Trio Ravel e l’Orchestra UNIMI, diretti dal  Sebastiano Rolli, eseguiranno in prima assoluta “Le désir du désir sans fin” del compositore Vincenzo Parisi, vincitore nella categoria Composizione del Premio del Conservatorio 2021, su commissione dell’Orchestra UNIMI stessa.

La composizione, dal titolo Le désir du désir sans fin, è una metafora musicale, un ménage à trois che coinvolge tre strumenti solisti – flauto, viola e arpa – in una personalissima celebrazione del giorno di San Valentino. Prendendo le mosse dalla poesia erotica di Joyce Mansour, poetessa egiziana francofona surrealista (Bowden, Inghilterra 1928 – Parigi 1986), Le désir du désir sans fin indaga la pulsione inquieta dell’essere umano verso il richiamo inesauribile dell’amore e dell’energia creatrice che il corpo muove più della mente.

La spinta incontrollabile del desiderio messa in moto dal grande macchinario orchestrale accenderà la miccia di un ménage à trois giocato fra i tre solisti, in un’ossessiva danza che cerca di riscoprire il gusto per un groove sensuale e per intrecci melodici d’altri tempi, mescolando echi lontani che vanno dalla canzonetta anni ’30 alla musica elettronica francese anni ’90, passando per le strutture formali del prog rock anni ’70.

Il brano di Vincenzo Parisi chiuderà la serata, realizzata in collaborazione con il Conservatorio G. Verdi di Milano, il cui programma include anche l’esecuzione del Concerto per viola e orchestra in re maggiore op. 1 di Carl Stamitz e il Concerto per flauto, arpa e orchestra KV 299/297c di Wolfgang Amadeus Mozart.

L’ingresso al concerto è gratuito sino a esaurimento dei posti previa prenotazione tramite la piattaforma EventbriteInfo: 338 2444952 (h 10-14) | orchestra@fondazioneunimi.com.


info:

https://orchestra.unimi.it/content_concerti/14-febbraio-2023/

prenota qui:

https://www.eventbrite.it/e/biglietti-orchestra-unimi-terzo-concerto-sinfonico-469080932697

Alle 19.15 il giornalista Luigi Di Fronzo intervista i protagonisti del concerto sul palco dell’Aula Magna.

Photographer: Rosa Cinelli
Assistant Photographer: Bianca Vigni

Biografia Vincenzo Parisi:

Nel solco che attraversa mondi apparentemente lontani come la classica, il rock psichedelico e il canto popolare, si muove la musica di Vincenzo Parisi.

Dopo essersi diplomato brillantemente in pianoforte sotto la guida di Irene Schiavetta e laureato in Economia, presso l’Università Bocconi, fonda la rockband Kafka On The Shore, coi quali si esibisce in tutta Europa in quasi 300 concerti in appena 3 anni con l’album Beautiful But Empty, collaborando nel frattempo con artisti della scena pop-rock italiana quali Nicolò Carnesi, Gianluca De Rubertis (Il Genio), L’officina della camomilla, Mombao, Dada Sutra.

Dopo lo scioglimento della band, decide di ritornare alla sua prima grande passione, la composizione classica. Studia composizione prima con Fabio Vacchi e attualmente con Mario Garuti presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano. Frequenta da allievo effettivo i corsi di perfezionamento di Alta Composizione Musicale presso l’Accademia Filarmonica di Bologna tenuti da Azio Corghi e Mauro Bonifacio. Si perfeziona inoltre con Salvatore Sciarrino, Mark Andre, Francesco Filidei e Mauro Lanza, Beat Furrer, Ramon Lazkano, Gabriele Manca, Federico Gardella, Martin Matalon. Finalista al concorso internazionale Macerata Opera Festival 2019 per la scrittura di un’opera di teatro musicale insieme alla regista ungherese Hannah Gelesz, con la giuria presieduta dal compositore Giorgio Battistelli. Nel 2020 pubblica l’album Zolfo, eseguito al pianoforte solo e registrato dal vivo durante una performance nel quartiere di Ballarò a Palermo. Il lavoro è il frutto di anni di ricerca e di studio sulla musica antica siciliana rimescolata e filtrata dalla contemporaneità.

Nel giugno 2021 vince il 1° Premio al Concorso di Composizione del Conservatorio Verdi di Milano. Nell’ottobre 2021 vince il 1° Premio al Concorso Internazionale di Composizione Jorge Peixinho indetto dallo storico Grupo Contemporaneo de Musica de Lisboa in Portogallo, con diretta nazionale su Antena2 del suo quintetto Fulmine Randagio (AvA Musical Editions).

È vincitore della Call For Scores 2021 indetta dalla Collana Discografica 19’40” fondata da Enrico Gabrielli (Calibro35, Afterhours), Sebastiano De Gennaro e Francesco Fusaro. É poi finalista del Concorso Internazionale di Composizione “Luciano Berio” 2022 indetto dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia in collaborazione con l’Orchestra Filarmonica della Scala.

Il 2022 vede il debutto della sua musica presso la Sala Verdi del Conservatorio di Milano con il brano per orchestra intitolato Colombre e presso la Fabbrica del Vapore ospite del Festival di Milano Musica con il soliloquio per ensemble e voce intitolato C’est quoi le sexe. Membro del direttivo artistico dell’Eutopia Ensemble e del Festival Le Strade del Suono di stanza a Genova. Ha composto la colonna sonora per il lancio pubblicitario mondiale di Utopia, il nuovo e attesissimo modello di supercar firmato Pagani Automobili.

http://vincenzoparisi.com
https://www.instagram.com/vincenzoparisimusic/



Biografia Trio Ravel:

Il Trio Ravel, formato da Francesca Marini all’arpa, Giacomo Lucato alla viola e Lorenzo Messina al flauto, è nato a Milano nel 2020 e ha mosso i primi passi nello studio della musica da camera con la M. Emanuela Piemonti, al Conservatorio G. Verdi di Milano. Tra tutti i risultati ottenuti sino ad ora spiccano il Primo Premio Assoluto nella categoria musica da camera al Concorso Internazionale di Musica Città di Stresa 2022 e il Primo Premio, sempre nella categoria di musica da camera, al Premio del Conservatorio di Milano 2021, dove successivamente il Trio ha vinto anche il Premio Assoluto della competizione. 

L’ensemble ha inoltre partecipato al “World Chamber Music E-Competition 2021” organizzato dalla Associazione Napolinova e al “1st Tiziano Rossetti International Music Competition”, aggiudicandosi in entrambe le competizioni il Secondo Premio. Il Trio vanta collaborazioni e concerti presso prestigiose sedi concertistiche italiane, tra cui la Società del Quartetto di Milano, la Società dei Concerti di Trieste, la Società Umanitaria di Milano, la società Musica al Tempio di Milano, gli Amici della Musica di Padova, la Fondazione Toscanini e LacMus Festival.



Biografia Orchestra UNIMI:

Fondata nel 2000 l’Orchestra dell’Università degli Studi di Milano (Orchestra UNIMI) si è negli anni distinta sia per la peculiarità del suo progetto nella realtà universitaria italiana sia per l’attività di divulgazione in quella musicale cittadina. 

Il lavoro artistico, che sino alla stagione concertistica 2020/21 si è svolto sotto la direzione musicale di Alessandro Crudele, ha negli anni riservato, oltre che al repertorio sinfonico classico, una particolare attenzione alla musica contemporanea: l’Orchestra ha ospitato nella programmazione, tra gli altri, solisti del calibro di John Axelrod, Paul Badura-Skoda, Kolja Blacher, Mario Brunello, Enrico Dindo, Ingrid Fliter, Viviane Hagner, Karl Leister, Gerhard Oppitz, Fazil Say, Alessandro Taverna, Milan Turkovic e Lilya Zilberstein, avendo anche la possibilità di esibirsi in sale di prestigio come la Tonhalle di Zurigo, il Gewandhaus di Lipsia e il Teatro Olimpico di Vicenza. Inoltre l’Orchestra da anni viene invitata a prendere parte al Festival MITO SettembreMusica.

A partire dalla Stagione concertistica 2021/22, la gestione dell’Orchestra dell’Università degli Studi di Milano è passata nelle mani di Fondazione UNIMI che, in sinergia con la nuova Direzione Innovazione e Valorizzazione delle Conoscenze dell’Ateneo, intende dare all’attività della compagine, anche dopo il momento critico della pandemia, un nuovo slancio sia mettendo a disposizione un palcoscenico per promuovere giovani musicisti meritevoli, sia favorendo un confronto generazionale tra musicisti. A partire dalla stagione 2022/23, Sebastiano Rolli ha assunto il ruolo di direttore musicale dell’Orchestra.

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Pop

Le cinque cose preferite di Nicomi

Fuori dal 3 febbraio “Buio”, il primo EP di Nicomi anticipato dal singolo “Ad un passo da te”. Il disco contiene tutti i brani pubblicati fin ora più tre inediti. “Buio” parla di Nicomi. Un disco che dopo un anno di lavoro vede finalmente la luce e dentro ritroviamo pezzi del cantautore. La sua vita, la sua filosofia. Cinque brani emozionanti che si muovono tra indie pop ed elettronica. Accattivante ed emozionante. La penna di Nicomi si abbraccia a un sound irresistibile.

Troviamo brani frizzanti dal retrogusto estivo come “Quanto costa” e “Ti porterò con me”, per passare a pezzi invece più intimi e delicati come “Buio” e “Ad un passo da te”. Non mancano ballad soft pop come “L’ultima volta”. “Buio” è un disco completo che ci permette di conoscere un po’ meglio Nicomi e il suo stile.

Per conoscerlo meglio, gli abbiamo chiesto quali fossero le sue cinque cose preferite.

Brasile: amo il Brasile per vari motivi. Uno dei tanti è proprio la loro musica che ha una ritmica particolare e che al 90% delle volte ti emana positività,tanta energia e una voglia di ballare unica. Un altro motivo è per il carnevale di Rio nel quale possiamo vedere una marea di colori,abiti e tanta gente sfilare e ballare a ritmo di percussioni. Adoro tutto ciò!

Palestra: non riesco a farne a meno. Quando vado in palestra ad allenarmi mi sento libero e,nonostante si perdono molte energie,quando finisco mi sento più forte e rilassato. È un luogo dove posso socializzare con altra gente,ascoltare musica in totale relax e scaricare tutte le energie negative e lasciare nel corpo soli quelle positive.

Spaghetti all’assassina: questo è uno dei tipici piatti Baresi. Quando vado in una pizzeria o ristornate dove è possibile ordinarla non ci penso due volte a prenderla. È un piatto molto forte da un sapore che oscilla tra il bruciato e il piccante e quando lo mangio mi sento felice e il fatto del troppo piccante mi mette adrenalina.

Amici: ci sono dei momenti in cui non posso fare a meno dei miei migliori amici che tuttavia sono dei pezzi del mio cuore viventi. Per qualsiasi cosa,bella o brutta,so che ci sono loro a condividere con me tutto quello che passo. Sono davvero molto importanti e molto spesso mi domando “come farei a vivere senza determinati amici?”.
Sono la mia seconda casa e ringrazio davvero il destino di avermeli fatti incontrare.
P.s. Vi amo da morire!

Musica: per ultima ma non di certo per importanza perché supera tutti i punti precedenti. La musica per me è tutto,è amore,passione,gioia,dolore,sofferenza e tanto altro. Non saprei davvero spiegare a parole cos’è per me la musica. Una cosa è certa…senza di lei sarei una persona nulla e senza senso di vita.

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“Living has consequences” è il nuovo singolo degli Stanis

Dopo l’esordio sulla lunga distanza con Tales from Modern Society (2019), gli Stanis tornano alla ribalta con il loro nuovo lavoro Living Has Consequences. Il disco mette insieme sette tracce, tutte accomunate dalla particella “to” come a indicare le intenzioni e lo scopo del brano, e naturalmente dalle sonorità punk rock che il gruppo bolognese ha sempre perseguito. Il sound è diretto, veloce e naturale, senza iper produzioni proprio per trasmettere la maggior autenticità d’esecuzione possibile, e i brani arrivano in modo dirompente e immediato.

“Quest’album a nostro parere rappresenta una crescita rispetto a quello precedente, sia nella forma che nei contenuti. Le tematiche affrontate nei testi, pur trattando sempre situazioni di vita vissuta, manifestano una maggior emotività e un’attenzione particolare nella definizione di sentimenti comuni a tutti noi”, raccontano gli Stanis a proposito di Living Has Consequences“Riteniamo che questo disco sia una tappa importante perché definisce sempre di più il legame tra di noi e rispecchia in pieno la gioia e la passione che sprigioniamo quando suoniamo assieme”.

La tracklist di Living Has Consequences:

1. To Realize (1:44)
2. To Be Short (0:30)
3. To Repeat (3:05)
4. To Live (2:46)
5. To Cover (Grau Grau Grau) (2:52)
6. To Forget (2:49)
7. To Remember (3:22)

Ascolta Living Has Consequences
https://open.spotify.com/album/4VYBAb3RGQqtyp5WGt4vgO

Registrato, mixato e masterizzato da Marco Paradisi al Boat Studio Recording

Tutte le grafiche legate sono realizzate da Marco Divertimenti  

BIO

Gli Stanis sono una band punk hardcore melodica formata a fine 2016. Il loro sound richiama band quali Propagandhi, NOFX, Lagwagon e Good Riddance. Hanno all’attivo 2 EP, un album uscito nel 2019 intitolato Tales from a Modern Society e un nuovo album uscito a gennaio 2023 intitolato Living Has Consequences. Il loro habitat naturale sono i concerti: ne hanno fatti in giro per tutta Italia e in festival internazionali tra cui il Punk Rock Holiday in Slovenia, il KNRD Fest in Germania e il celeberrimo The Fest negli States.

STANIS

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“Wave goodbye” è il nuovo singolo di Castelli

É in uscita venerdì 3 febbraio 2023 per l’etichetta di Amsterdam Bordello a Parigi, il nuovo singolo del progetto solista di Stefano Castelli, in arte, più semplicemente, Castelli. “Wave Goodbye” è un concentrato di sintetizzatori, citazioni e melodia. Un cocktail  che da vita ad un singolo ballabile. Scritto da Castelli e prodotto da Luca Urbani (Soerba, Garbo, Fluon) il brano vuole rivisitare i classici del synth pop portandoli negli anni ‘20 del 2000. Ospite alla voce Bornajeans (Talento) per aggiungere un ulteriore tocco di freschezza pop.
 

Se vuoi far restare 
Tutto così com’è 
Spegni gli Smiths 
Take me out tonight




SCOPRI IL BRANO SU SPOTIFY: 
https://open.spotify.com/album/1LEqc8HX1qeQr0GRZtBE5z?si=1YEhodYRSyKgeljZaFijdw
 

BIO:

Castelli è il progetto solista di Stefano Castelli, già cantante della band post punk milanese Clone Culture (Cold Transmission, DE) e con un passato più o meno recente in varie band in cui ha esplorato principalmente generi synth pop e punk (Nerd follia, the Phonograph, Nails and castles). Castelli suona synth pop e new wave d’ispirazione anni ’80 con richiami al più classico cantautorato. Castelli scrive e suona tutto da solo, aiutato nella produzione da Luca Urbani (Soerba, Garbo, Fluon) che è da considerarsi parte stabile del progetto anche per la parte live e dal chitarrista Claudio Chiodi.

Nel corso del 2021 Castelli ha rilasciato il suo primo EP contenente 3 singoli: “1984“, cantato in coppia con il pioniere della new wave italiana Garbo, “Paneuropea” remixato in seguito da A copy for collapse e Luca Urbani e “Chiusi” il cui video è stato in premiere sul sito post-punk.com. I singoli sono stati inseriti in varie playlist e suonati in vari radio show internazionali e l’EP è stato citato da Ondarock tra i dischi dell’anno.

Nel tra il 2021 e il 2022 Castelli ha prodotto nuovo materiale sempre in coppia con Luca Urbani e ha iniziato una nuova collaborazione con l’etichetta di Amsterdam Bordello a Parigi. L’uscita del primo singolo Festa” è prevista per il 9 dicembre, a cui segue il secondo singolo estratto “Wave goodbye” a febbraio, mentre la release dell’album è prevista per primavera 2023 (vinile e digital).

Castelli con i suoi progetti, ha avuto il piacere di condividere il palco con: Molly Nilsson, Metronomy, She Past Away, Kap Bambino, CJ Ramone, 2Many Djs, Shitdisco, Architecture in Helsinki, Porches, The GO! Team, Giuda, Planet Funk, Etienne de Crécy, Il Teatro degli Orrori, Ministri, Motel Connection e altri ancora e ha partecipato a due edizioni del Miami Festival.
 

Instagram: @castelli_84
FB: https://www.facebook.com/castelli84

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Pop

Cosa c’è nella camera di Sergio Melone

É uscito venerdì 27 gennaio 2023 il singolo di debutto di Sergio Melone, dal titolo “With me“. Un brano che mette a nudo il cantautore (già noto per il suo fortunato percorso come attore e ballerino) che racconta di come i fantasmi del passato possano farci sfuggire delle grandi occasioni. Con questo primo capitolo autobiografico, Sergio Melone si impone nella scena musicale indipendente senza filtri, con un pezzo intimo, diretto (e anche un po’ sfacciato) dedicato agli ultimi romantici, a chi combatte con i rimpianti e a chi, nonostante tutto, torna ad esporsi. Siete pronti?

Noi sì, e siamo stati a casa sua, ed ecco cosa ci ha mostrato.

Questo è il piatto di Peter pan che è sempre stata la mia fiaba preferita da bambino (e da adulto). E’ un piccolo reminder che nonostante la maturità e l’età adulta non è mai troppo tardi per sognare in grande e fare scelte migliori. Ogni volta che lo guardo mi scende una lacrima.

Loro sono la mia famiglia (quasi) al completo. Vivo a Roma da quando ho 17 anni e non c’è stato giorno in cui non li sentissi con me. Vengo dal profondo sud e ho avuto la fortuna di crescere con loro. E’ sempre bello avere una spalla in più su cui piangere. Loro sono questo per me. La parte più bella di me.

Questo libro è “The Catcher in the Rye” (in italiano si chiama il Giovane Holden) di Salinger. E’ sempre e da sempre stato il mio libro preferito. Holden sono un po’ io che non riesco a trovare il mio posto nel mondo, girovaga tentando di trovare la sua serenità.

Questo portachiavi sono io, o meglio il personaggio che ho interpretato in una serie tv che ha avuto tanto successo. Quando lo guardo ricordo di aver tenuto fede alla promessa con me stesso e di aver semi-realizzato il mio sogno. Sono grato sia accaduto

Penso che non bisogni aggiungere altro visto che è ho rilasciato il mio primo singolo qualche giorno fa. Sì, quella che vedete sotto il piano digitale è la raccolta differenziata della plastica. Mi attengo alle regole. Fatelo anche voi. Per chi se lo stesse chiedendo il pezzo sullo spartito è “Breaking Free” di High School Musical. Robbba seria.

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“E poi chissà” è il nuovo singolo di Romeo&Drill

Dopo “Giorno di Scuola”, il brano che li ha portati alla finale di Sanremo Giovani, ROMEO & DRILL tornano con il nuovo singolo “E Poi Chissà”, disponibile dal 27 gennaio su tutte le piattaformedigitali per Leave Music in distribuzione ADA Music Italy.

In questa ballad urban pop il duo romano consolida il proprio storytelling fatto di immagini ed emozioni fotografate tra i palazzi e i negozi della città, uno sfondo urbano dove è difficile fermarsi a riflettere sui propri sentimenti. “E Poi Chissà” è un brano intimo, passionale, sensibile e intenso; una canzone che fa risvegliare i ricordi di chi ascolta semplicemente perché parla di amori e solitudini comuni a tutti. 

“Ci chiediamo spesso come andranno le cose in futuro e come sono andate in passato. Chiediti dove sei e non dove vorresti essere, se in un vintage market o nel bel mezzo di una città, se in mezzo ai versi di una poesia o tra cerchi nel grano.
E adesso parliamo di noi: siamo in posti diversi e vorremmo andare dove possiamo trasformarci in luce. Camminiamo ma in realtà restiamo fermi, come cretini. E questa scintilla, la luce, alla fine non arriva mai. E ora vorremmo non piangerci addosso. Ed essere capiti quando soffriamo.”


Romeo & Drill hanno un’innata attitudine pop, incorniciata da suoni moderni e ricercati, sublimata da testi che non perdono mai di introspezione. A ottobre 2022 hanno vinto Area Sanremo, distinguendosi tra le oltre 1.200 proposte pervenute e accedendo alla finale di Sanremo Giovani con il brano “Giorno di Scuola”.CREDITI SINGOLO

Testo: Patrizio Romeo, Francesco Manfredi
Musica: Patrizio Romeo, Francesco Manfredi, Marco Taurisano
Prodotto e registrato da Mr.Brux
Mix / Mastering – Pierangelo Ambroselli – Pro Cube Studio
Etichetta: Leave Music
Distributore: ADA Music Italy

CREDITI FOTO

Foto di Giacomo Gianfelici
Styling: Luciana Potito
Hair Styling: Dario D’Elia e Ilenia Vernini per RiccioCapriccio ecoparrucchieri Roma

CREDITI COPERTINA

Artwork di Emanuele D’Amico da una foto di Giacomo Gianfelici

BIO
Patrizio Romeo (in arte Romeo) e Francesco Manfredi (in arte Drill), sono un duo romano e iniziano la loro collaborazione a dicembre 2019 dopo l’incontro con il loro produttore Mr.Brux.

Fanno il loro esordio con il brano CHISSENEFREGA e da quel momento amplificano la loro connessione musicale e umana. Dopo aver lavorato a diversi brani, usciti su ogni piattaforma online, a dicembre 2021 iniziano la collaborazione con Leave Music con il singolo SONO ANCORA MORTO.

A febbraio 2022 Romeo & Drill lavorano a nuovi progetti, seguiti sempre da Mr.Brux. Il duo è ospite nel 2022 di Radio2 Social Club, dove presenta dal vivo gli ultimi singoli e i brani vengono trasmessi da decine di radio fm, tra cui Radio2 Indie. A giugno e luglio si esibiscono in Sicilia ed entrano nella line-up dell’Indiegeno Fest.

Nell’autunno 2022  sono ospiti di Flaza al concerto di Halloween a Cinecittà World, salgono sul palco anche Noyz Narcos e Ketama126. A novembre 2022 vincono Area Sanremo con il brano inedito “Giorno di Scuola” e vengono scelti per partecipare alla finale di Sanremo Giovani del 16 dicembre 2022.

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Pop

Cosa c’è nella camera di Pellegatta

É uscito venerdì 27 gennaio 2023 per Adesiva Discografica, “Linate“, il nuovo singolo del progetto solista di Manuela Pellegatta, più semplicemente Pellegatta, in attesa di un nuovo album di prossima uscita. La cantautrice di stanza a Modena torna con un nuovo capitolo, vantando ancora la produzione di Paolo Iafelice (già al lavoro con artisti del calibro di Fabrizio De André, Luciano Ligabue, Fiorella Mannoia, Eugenio Finardi). Le chitarre del disco sono state registrate da Sara Velardo, cantautrice e compositrice, i cori dalla cantautrice Francesca Sabatino in arte LAF.

In questo brano, Pellegatta riassume molti aneddoti autobiografici, riportando in musica la sensazione comune che si prova osservando gli aerei e tutte le emozioni potenti che portano con sè, intrecciando le storie di nuvole e passeggeri. Pronti a partire?

Per conoscerla meglio, le abbiamo chiesto di portarci a casa sua, ed ecco cosa ci ha mostrato.

I miei oggetti sono davvero semplici, non hanno niente di particolare, ma non posso fare a meno di loro, sono oggetti che mi hanno visto crescere, cambiare casa e GUAI se qualcuno li butta via, anche se sono rotti o non funzionanti.

Partiamo con il primo che mi ha visto nascere: 

IL CATINO DEGLI ANNI 80 

Forte, resistente, una plastica così elastica ora non la fanno più, ha vinto su tutti i catini degli anni 2000 che si frantumano appena li appoggi. Quando ero piccola ho delle foto dove ci facevo il bagnetto, poi l’ho usucapito dai miei genitori, utilissimo per stendere, una volta ho anche imbiancato, ottimo oggetto percussivo ed ora lo usa Gabri nella doccia, lo riempie di schiuma e quando si siede inonda il bagno d’acqua e la mamma asciuga Evviva!!!

Secondo un ordine cronologico arriva la BIALETTI HIGHLANDER

 Vanta 20 cambi di guarnizione e filtro. Ha resistito a tutte le dimenticanze sul fuoco senza farsi bruciare il manico. Anche lei mi ha accompagnato nelle notti insonni quando studiavo e bevevo litri di caffè, il suo gorgoglio inconfondibile mi ricorda casa dei miei, credo che sia degli anni 90. Tutt’ora preparo degli ottimi caffè.

LA LAMPADA DEI RICORDI

Anche lei mi ha accompagnato in molti momenti della mia esistenza da studentessa universitaria a cantautrice ad impiegata. Sul piano in basso ci sono scritte le mie date storiche più importanti così quando vado a dormire le leggo per ricordarmi quei momenti importanti, l’incontro in sala prove con Fabri, l’ultimo esame, la laurea, l’uscita dell’album, la nascita di Gabri sono piccole cose e c’è ancora spazio per il nuovo album e nuovi traguardi.

LA TAZZA DI AMSTERDAM XXX

Quando abitavo a Lambrate la mia collega e coinquilina Elisa dopo la laurea è andata ad Amsterdam. Al rientro mi ha raccontato del viaggio . La tazzona di terracotta capiente per tutte le mie colazioni XXX  . Da allora regge molto bene tutti i miei traslochi, ho notato una crepa sul manico e non vorrei che mi cadesse per terra quindi l’ho messa sulla mensola delle tazze dei viaggi. 

Il PORCELLINO SALVADANAIO? NO E’ UN IPPOPODANAIO!

Risale a quando abitavo zona Porta Romana un regalo delle mie coinquiline Maria e Conny. L’ippopodanaio è caduto per sbaglio molte volte durante i turni di pulizia, gli ospiti si confondono sempre e lo scambiano per un porcellino forse perché è rosa. E’ pieno di crepe incollate e Fabri lo vorrebbe buttare o far cadere definitivamente per sbaglio. Guai!!! Adesso  l’ippopodanaio è di Gabriele e ci mette i soldini quando li trova sparsi in casa.

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Pop

Le 5 cose preferite di Jhonny Cannuccia

Fuori dal 20 gennaio 2023 “Follow Me”, il nuovo singolo di Jhonny Cannuccia. Un excursus nella vita del cantante e non solo, un viaggio attraverso le decadi dagli anni ’80 fino ad oggi. “Follow Me” è il bigliettino da visita di Jhonny Cannuccia. In questo brano racconta la sua vita con gli eventi più tipici degli anni ’90. Una presentazione ma soprattutto un invito a godersi la vita. 

Jhonny Cannuccia non perde la sua verve ironica e mantene un sound frizzante che strizza l’occhio agli Articolo 31, ma ha anche un qualcosa in più, un retrogusto classico. La melodia rimane fresca e avvolgente, un ritmo su cui è impossibile restare immobili.

A quasi quarant’anni dovremmo avere la consapevolezza di essere cresciuti, soprattutto quando quando hai tre figlie, poi ti specchi e cominci a vedere i capelli bianchi, ma, più mi guardo e più voglio godermi ogni minuto. Seguimi alla scoperta di alcune tappe fondamentali nella mia vita. Avvenimenti che ti formano, radio dj, gli articolo 31, la ferilli e tanto altro.

Per conoscerlo meglio, gli abbiamo chiesto quali fossero le sue cinque cose preferite.

Le mie figlie. C’è poco da spiegare, sono parte di me. Sempre.

La grande punto. La prima macchina comprata nuova era marzo 2008. Oggi ha più di 400 mila km, il contachilometri un anno fa si è rifiutato di contare ulteriormente e ha smesso di funzionare. Con la punto ho girato tutta italia, da nord a sud

La cucina romana. Sono una buona forchetta, amo bere e mangiare (non per forza in compagnia), il mio piatto preferito?! Amatriciana, obbligatoriamente e pasta corta

La musica. Fin da bambino è sempre stata una valvola di sfogo. Dopo un’interrogazione andata male ( ad essere onesto piú di qualcuna), tornato a casa Mi chiudevo in saletta per ore. Adesso mi capita di stare sveglio la notte per via delle bimbe, mi metto in cuffia e tento di farle addormentare

L’estate. È la mia stagione, amo il mare ed i ricordi legati ad esso. Sono di luglio, segno cancro ho bisogno di stare ammollo.