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Internazionale

Cosa c’è nella camera di Ali + The Stolen Boy

Da pochissimo è uscito “Garçon Raté”, il disco di debutto del progetto Ali + The Stolen Boy. Un viaggio personale attraverso la visione di Alix, cantautorə e artista cresciutə tra l’Italia e la Francia.

Alix si trasferisce a Parigi in giovane età, e studia letteratura, arti visive, recitazione e danza. Vive a Montmartre in un minuscolo appartamento, alternando mille lavori, mentre esplora lo stretto legame tra musica e performance. Parigi non è una semplice casa: diventa un luogo dove si intrecciano ricerche artistiche, personali e politiche. È da questa intersezione che nascono la sua scrittura e la sua musica. La voce di Elza Soares e Cesaria Evora, il suono di Mayra Andrade e Dino D’Santiago, e il mix musicale di Lisbona lə porteranno poi nella capitale portoghese, dove la sua scrittura si impregna degli incontri fatti con artistə, collettivi queer e attivistə. Tra Lisbona e Londra, scrive canzoni in portoghese, italiano e inglese, canta nei bar e collabora con altrə artistiə.

Noi come sempre ne abbiamo approfittato per fare un salto a casa sua, ed ecco cosa ci ha mostrato.

Questa è la mia icona profana, che mi porto nelle varie case in cui vivo. È un ritratto fatto da Peter Hujar, fotografo New Yorkese morto negli anni ’80 di AIDS. Omosessuale, persona con HIV, artista che ha ritratto le comunità trans, queer marginalizzate di New York degli anni ‘70 e ‘80. È stata una delle voci più importanti di artisti e di movimenti che si sono autoprodotti ai margini delle istituzioni, almeno in quelli anni. Insieme a personalità come Divine, Susan Sontag, William Burroughs, David Wojnarowicz e Robert Mapplethorpe, hanno inventato un’estetica che è importantissima per me. Ho preso questa riproduzione in una mostra a Londra quando vivevo lì qualche anno fa. Le fotografie di Peter Hujar hanno un lato bohémien, celebrano la bellezza di chi sta ai margini, sono sfacciate, ironiche, e mai accomodanti. È una poetica che avvicina molto Parigi a New York. 

Ce l’ho sempre vicino alla mia tastiera. Mi ricorda il mio percorso, da autodidatta. Quando compongo nuovi pezzi o suono, è un’estetica che continua a ispirarmi. È un modo per ricordarmi da dove ho imparato a fare musica, a dare un senso a quello che faccio. Le persone che mi hanno insegnato l’arte sono questə artistə 

Questo unicorno fosforescente è legato all’ultima data dell’ultima tournée nel 2019, con un colletivo di performing arts che ho co-fondato a Parigi. Ci siamo regalati questi unicorni fosforescenti prima di scioglere il collettivo. Lo sposto sempre in casa mia, quasi inconsciamente, dalla tastiera, al bagno, in cucina, me lo ritrovo accanto al letto. È una sorta di animale guida che mi accompagna e che è profondamente legato alle persone con le quali ho condiviso anni di ricerca artistica. E poi è troppo carino, no? Brilla un sacco la sera. 

Questa è la cornetta con cavo jack che utilizzo nelle call di lavoro. Odio le earbuds, mi mettono ansia e mi ricordano gli uomini che lavorano nella finanza. Una parte del mio lavoro è la direzione artistica, e con il COVID le call su Zoom si sono moltiplicate, quando parliamo di un videoclip, o parlo con la produzione, o delle residenze di lavoro in studio, o di budget di promozione… io parlo nella mia cornetta leopardata comprata anni fa a Londra. Quando si tratta di business, mi sento più Britney Spears che Steve Jobs.

Monk! La mia relazione segreta. Questo disco di Thelonious Monk è il disco che forse ho ascoltato di più, dall’adolescenza in poi, nei momenti di insonnia, di paura. È un disco che ascolto in assoluta solitudine, e ho bisogno di avere la copia fisica del cd, come un libro. Monk era un personaggio misterioso, un musicista geniale, parlava pochissimo, lasciava suonare la sua musica, la sua improvvisazione. Anche quando sembra che stia facendo le cose totalmente a caso, c’è una scrittura fortissima dietro. Quanto la sua musica e il suo personaggio fossero improvvisate o studiate a tavolino, quanto ci fosse di ironico o di serio, non lo sapremo mai. E questa cosa mi intriga, crea dipendenza. La mia relazione con Monk è molto irrazionale, il mio cervello funziona in maniera quasi jazzistica, ha il ritmo, l’armonia e la dinamica delle sue composizioni. Se il mio modo di pensare e di sentire istintivamente le cose che vivo fosse musica, sarebbe quella di Thelonious Monk. 

La mia Kitty… è una maschera a LED che abbiamo usato nel video di Garçon Raté, uscito a maggio, è un elemento che mi porto dal set. Mi diverte un sacco girare i video dei miei pezzi. Il video di Garçon Raté l’abbiamo girato a Parigi, e c’erano diverse amiche e amici. In alcuni momenti mi sembrava di essere in una delle nostre solite feste a casa di unə di noi, o a un ballo in maschera… stare insieme e divertirsi è molto importante per me. È in queste serate che ho imparato a sperimentare sul mio corpo, a giocare con la mia identità di genere. Nel video di Garçon Raté c’è un po’ questo gioco nello stare insieme. E se in questo momento mi chiedessero in che genere mi identifico, direi LED Kitty.  

Link Garçon Raté – https://www.youtube.com/watch?v=VvXthT3HxIQ 

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“Grigia provincia” è il disco di debutto di Spera

Esce venerdì 1 luglio 2022 per Giungla Dischi “Grigia provincia“, l’EP di debutto di Spera. Ecco il nuovo capitolo definitivo ed autobiografico già anticipato dal singolo “Vaniglia” feat. Paoluzi per uno dei nomi interessanti della scena underground. Spera, ex Alte Frequenze, ci fa entrare nel suo mondo di case in affitto e quartieri lontani dalla gentrificazione regalandoci la migliore malinconia estiva che potessimo desiderare. 

Il disco non segue un filo logico ben preciso nella scrittura però ogni traccia non si discosta troppo dalle altre canzoni mentre se parliamo del sound del disco c’è un evidente differenza tra le tracce e possiamo dire che lascia spazio alla sperimentazione con la scusante che è un EP. Partendo da “Grigia Provincia” il disco si ammorbidisce fino a sciogliersi in “Vaniglia” e direi che le  due tracce sono l’opposto. Tutto l’EP è stato mixato e masterizzato da Davide Pignataro (in arte Mr. Bacon) mentre l’idea iniziale delle produzioni parte quasi sempre da Spera ed è poi sviluppata sempre in studio con Davide.
 

SCOPRI IL DISCO SU SPOTIFY: 
https://open.spotify.com/album/5e6Wm156Ie89gJ1YJo36x2?si=T4FGoIo1TRWEXqfNBJvd4Q

Prodotta da Davide Pignataro (Mr. Bacon) 
Mix e master: Davide Pignataro, Maldita Pobreza Studio

TRACKLIST: 
1. Grigia Provincia
2. Cobain
3. Come Ti Pare
4. Vaniglia

 

FOCUS TRACKCome ti pare

Chiunque ha ascoltato il disco pensa che Come Ti Pare sia la hit, come Vaniglia è sia hit ed è stata scritta in poco tempo ma c’è stato un lungo lavoro sulle melodie del ritornello dove è intervenuto anche Paoluzi. A livello di produzione è quella che rispetta meglio l’idea di Spera in generale mentre per quanto riguarda l’argomento trattato si lega molto a Cobain facendo un racconto passato delle esperienze che mi sono rimaste impresse.
 

BIO:

Spera è un cantante abruzzese hip hop/rap che inizia la sua cattura nel 2014 nel gruppo rap Alte Frequenze composto da Antonio Sperain arte Ghost, Silvio Martorelli in arte Stanny e Andrea Paoluzi in arte Jolly Joker. Negli anni pubblicano due mixtape, singoli, collaborazioni e anche degli album da solisti, organizzano una serie di live nella Marsica, contest e battle freestyle riscuotendo un buon successo nella zona Marsicana.

Con il tempo la cerchia di conoscenze del gruppo cresce e da qui, con la collaborazione tra Jamrock Records (Etichetta indipendente Aquilana) e Il gruppo aprono live come “Welcome To The Jungle” a L’Aquila con Danno dei Colle Der Fomento o suonando come artisti di spicco nella zona al concerto di Gué Pequeno tenutosi ad Avezzano. Nel 2020 Alte Frequenze si scioglie ed ora Spera a lavoro con i produttori Luciano Lamanna e Samuele Ravenna, puntando ad un nuovo progetto e creando un immagine del tutto nuova. Il nuovo disco ha dalle sonorità diverse, che si discostano dal rap classico anni 90 ma è ispirato dalla musica elettronica come la Trap mischiate alle sonorità grunge e Alternative Rock dei gruppi come Nirvana e Oliver Tree e anche artisti Pop italiani e Indie. 

“Grigia Provincia” è il suo EP di debutto. 

https://www.instagram.com/spera_punkface/
https://www.facebook.com/sperapunkface

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“Soli qui” è il nuovo singolo di Johara

Dal 1° luglio 2022 sarà disponibile in rotazione radiofonica “Soli Qui”, il nuovo singolo di johara già disponibile sulle piattaforme digitali dal 17 giugno. 
 
“Soli Qui”, prodotto da Seck & Obi,  è un racconto introspettivo di johara, che vuole far emergere come, nonostante ognuno di noi alla fine sia circondato da mille distrazioni, nel suo piccolo si sente sempre solo e vuole riportare come la complicità delle persone che, anche se sole, si possono lasciar andare ad altri e generare connessioni positive. “Soli Qui” è la storia di come, in una relazione, ci si possa sentire liberi di lasciarsi andare e di fare entrare l’altra persona dentro la propria mente, per mostrarle il proprio mondo interiore.
 
Spiega l’artista a proposito del brano: “Questo brano è l’espressione di uno degli aspetti che trovo sia fondamentale nella vita: la comunicazione con chi ci sta vicino. È una richiesta di trasparenza e apertura. Soli Qui è il bisogno di abbattere muri, di non “chiudere fuori” le persone che amiamo, come se stessimo dicendo “stai tranquillə, puoi dirmi tutto, siamo soli qui”.”

Il videoclip di “Soli Qui” vuole rimandare al concetto di solitudine, dove gli scenari toscani (meta legata affettivamente al team di johara e complice di diverse creazioni della stessa artista e producer) vengono scelti come location proprio perché immensi e sperduti, in grado di suscitare emozioni perché rappresentanti di uno stato mentale in cui tutti si sono trovati, quello in cui ci si sente persi e abbandonati a se stessi.

Biografia
johara Scolaro in arte johara nasce nel 2001 nella provincia di Milano da madre marocchina e padre italiano. Si appassiona al mondo della musica sin da quando ha memoria. Crescendo inizia a scrivere testi creando uno stile tutto suo, influenzato dai diversi generi che la accompagnano da quando era piccola, R&B e Hip Hop, e aggiungendo tocchi personali che rendono il risultato un prodotto unico. Fa la sua prima apparizione nel mondo della musica nel 2021, ottenendo un featuring nell’album “Celine” dell’Artista Amill Leonardo. Firmata dall’Etichetta Discografica Platinum Label, e sotto direzione artistica del Producer Roberto Gionata La Torre in arte “Seck” pubblica il suo primo singolo “NON CI SONO PIÚ” , per poi continuare con l’uscita del secondo brano “SENSI” dove al team si è aggiunto il Producer Obed Akatiah in arte “Goldnboyobi”. Entra già con il suo secondo brano nelle playlist editoriali di Spotify raggiungendo così con i due brani più di 50.000 ascolti in pochi mesi e partecipando così fino alle audizioni di X-Factor. La caratteristica di johara è proprio la sua timbrica vocale che incorpora colori e stili di due etnie diverse creando un’unica magia, capace di dare uno stile ed un tocco unico e inconfondibile in ogni singolo brano. Questo aspetto viene maggiormente evidenziato dalla sinergia che c’è tra johara e i due Producer che lavorano con lei: “Seck” & “Goldnboyobi”, capaci di mettere in risalto tutte le sfumature dell’artista, dalla sua voce alla sua emotività e grinta, rendendo anche i più minimi dettagli dei punti di forza. Ci si tuffa quindi nel mondo Pop/R&B, con la particolarità che tutti i brani hanno un’originalità diversa, andando a rispecchiare quello che è la stessa johara nella vita, senza perdere il filo conduttore del genere ma dando in ogni brano freschezza e novità. In programma sia per i live che per gli store tanti nuovi brani in uscita. Gli ultimi singoli pubblicati sono “Sguardi”,  “Dimmi Cosa C’è” ,”Amore & Basilico” e “dreamy pills” il doppio singolo con anche la traccia “right now” in inglese.
“Soli qui” è il nuovo singolo di johara disponibile sulle piattaforme digitali dal 17 giugno 2022 e in rotazione radiofonica dal 1° luglio.

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“Havana” è il nuovo singolo di Guzzi

Esce venerdì 8 luglio 2022 “Havana”, il nuovo singolo di Guzzi fuori per ACP Recordse distribuito da Ada Music, divisione Warner Music Italia. Un nuovo pezzo del progetto solista di Alessandro Domenici che vede la produzione di Mirko Mangano e che è dedicato a tutti coloro che almeno una volta nella vita hanno desiderato avere il coraggio di mollare tutto e fuggire a Cuba con un biglietto di sola andata.
 

Ho in mente sempre una citazione di mia nonna quando litigava con mio nonno:
“Ti giuro che mollo tutto e scappo a Cuba!”. Mi sono chiesto quanto ci sia da sopportare, quanti angoli vanno smussati per far durare una relazione più di cinquant’anni. Ho anche realizzato che quelli che fuggono dall’altra parte del mondo quando le cose si mettono male, quando non si sentono più felici o apprezzati un po’ li capisco. E allora mi sono immaginato una fuga in piena notte da un posto freddo per approdare ai tavoli al sole de L’Havana, tra la musica cubana e i sigari. Prendere un tovagliolo e scriverci sopra una bugia, strappare tutto e gettarla via.
Perché quando si fanno certe scelte non ci si può più voltare.



Scopri il brano su Spotify: https://spoti.fi/3nK6xAc


BIO: 

Guzzi (Alessandro Domenici) nasce nel 1991 a Pietrasanta (LU).

Si avvicina alla musica dei cantautori da piccolo grazie ai genitori, e da lì a breve comincia a suonare la chitarra da autodidatta.Suona con alcune band della sua zona fino al 2019, anno in cui decide di mettersi “in proprio”, di cominciare a proporsi come cantautore. Ed è proprio grazie all’incontro con Mirko Mangano (Media Wave) che prende vita il progetto Guzzi. Insieme pubblicano i singoli “Lampioni” (2019), “24 Ore” (2020) e “Domenica” (2020). Nell’ottobre 2020 riescono a rientrare nei finalisti di AreaSanremo con il brano “La notte porta consiglio” (2020) Pubblicano ” Ti vedo da lontano” (2021) e “Serie A” (2021) e nel Giugno 2021 si aggiudicano un posto tra i finalisti del FattiSentire festival, che verrà trasmesso in seguito su Rai 2. Nel 2022 pubblica i singoli “Margherita (io ti odio)” e “Elvira e Modì”. “Havana” è il suo ultimo singolo.

https://www.instagram.com/therealguzzi/

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Pop

Cosa c’è nella camera di Pepp1

Concimami” è il nuovo singolo di Pepp1, in uscita venerdì 24 giugno per Hukapan Records, label di Elio e le Storie Tese. Dopo il primo singolo “Latte Fai Da Te“, il “creepy rock” di Pepp1 torna a farsi sentire con “Concimami“.  “Concimami” trasporta in una dimensione di leggerezza in cui la donna, protagonista del brano, sogna “un mondo tutto rosa al profumo di lavanda”. Il racconto è quello di una disputa d’amore che non vede ragione di continuare perchè il cantautore non riesce a resistere alla donna e a fare a meno di lei. 

Noi ancora una volta non abbiamo resistito e ci siamo fatti invitare a casa sua, ed ecco cosa ci ha mostrato.

Amici Miei (La Trilogia)

Nutro una passi1 (pronunciatelo “passiuàn) incondizionata nei confronti della grande commedia all’italiana: l’eleganza dei dialoghi, le intuizioni brillanti degli sceneggiatori ed il carisma degli attori hanno reso inimitabile ed irripetibile quella particolare stagi1 (anche a ‘sto giro: “stagiuàn”) del nostro cinema. Dopo il successo internazionale dei classici “Sedotta e Abbandonata” e “Divorzio all’Italiana”, Pietro Germi scrive una pellicola destinata ad entrare nell’immaginario collettivo (e persino sulla Treccani,  vedi alla voce “supercazzola”): il primo atto della trilogia di “Amici Miei”. Sono fermamente convinto che gran parte delle risposte ai problemi della vita siano rintracciabili nelle massime del Mascetti e del Perozzi, figure quasi mitologiche rimaste nell’immaginario collettivo.

Questo boxset contenente i tre film della trilogia arricchisce con modestia la mia stanzetta milanese e funge da antidoto per tutti i tipi di malumore, dal risentimento per il mancato acquisto di un parchimetro alla mestizia per l’assenza delle gocciole al caramello presso il Carrefour Express. 

The Rolling Stones – Let It Bleed (prima stampa italiana):

Qui si entra nell’ambito della religi1 (pron. religiuàn). Ho consumato questo capolavoro in gioventù, alternandone l’ascolto in vinile e nel formato Compact Disc. La copia in foto è appartenuta al prof. Giuseppe Zimmardi e conserva l’odore di pomeriggi post-sessantottini passati tra Villa Sperlinga ed altri loci amoeni della gioventù palermitana. 

Pochi giorni fa ho assorbito quanto ho potuto della carica dionisiaca degli Stones partecipando al gargantuesco rito collettivo di San Siro: il piglio luciferino di Mick Jagger, il sorriso sorni1 (pron. sorniuàn) di Keith Richards e le movenze di Ronnie Wood mi hanno trasportato in una dimensi1 altra, più simile ad un sequestro di persona che ad un evento storico con 57 mila persone. Proprio sulle note di “Gimme Shelter” (opening track di questa pietra miliare) ho deciso di denudarmi quasi completamente. Mi piace pensare di aver contratto una nota malattia infettiva proprio durante quello splendido urlo d’amore.

Pupo – Su Di Noi/Lucia (45 giri)

È difficile spiegare in poche parole l’originale estetica filosofico-musicale di Enzo Ghinazzi (in arte Pupo) senza poter tirare in ballo Søren Aabye Kierkegaard e gli studi della scuola minimalista di Steve Reich. Da decenni il Nostro porta avanti un magnifico triangolo amoroso con la moglie Anna e la compagna Patricia, difendendo strenuamente il suo vissuto ed il suo status intangibile di pioniere. Le scelte radicali di Pupo, dettate da anni di eccessi tra sesso e gioco d’azzardo, hanno contribuito a renderlo un oggetto altro della musica italiana, un simbolo di apparente leggerezza nel turbine indistinto del piacere. Questo 45 giri comprende uno dei suoi più grandi successi (“Su Di Noi”) ed è esposto in alto nella mia collezi1 di “LP dell’età adulta”. Lo sguardo pacato di Enzo mi guida giornalmente fra le tante sfide della quotidianità, regalandomi incontrollabili slanci di passi1 e lunghi momenti di meditazi1.

Poco tempo fa ho deciso di rendere omaggio alla figura di Ghinazzi insieme ad un complesso chiamato Il Trio Esatto Quartet: la suite composta con i colleghi in onore del Maestro è stata intitolata “L’insostenibile Leggerezza del Ghinazzi”. Ad oggi resta l’omaggio più sincero e sentito a cui abbia preso parte.

Peep Show (The Complete Boxset)

Tra i ricordi più piacevoli e divertenti della mia formazione accademica conservo con bramosia e sorrisi sinceri i cinque mesi trascorsi in Erasmus a Birmingham (UK) come studente del Royal Conservatoire. La mia curiosità morbosa su singoli argomenti (traducibile in una leggerissima forma di monomania, ma niente di cui preoccuparsi) mi ha portato a prendere molti appunti sui gusti dei giovani inglesi nell’ambito dell’intrattenimento televisivo. Il nome di questa serie usciva quasi sempre all’interno di qualsiasi conversazi1.

Tornato in Italia riuscì a recuperarla e ne rimasi stregato: un format impossibile da trasporre in qualsiasi altro paese, reso stellare da un linguaggio privo di censure e di qualsiasi dettame del politically correct. I due protagonisti (uno paranoico e uptight, l’altro incosciente ed infantile) vivono insieme in un flat londinese e condividono avventure folli in compagnia di personaggi estremi e discutibili.

Sam Bain e Jesse Armstrong, i due autori della serie, sono tra le menti più geniali in circolazi1: i fan di Peep Show conoscono ed apprezzano la sagacia con cui i due sono riusciti a rendere fluidi e sensati i numerosi passaggi da citazioni storiche colte a scene al limite dell’imbarazzo. 

Credo che questa serie abbia influenzato parecchio la scrittura di molti brani presenti nel mio primo LP di prossima uscita. Pochi mesi fa ero persino intenzionato ad inserire una citazi1 del protagonista Mark (“stalking’s a very loaded term, I prefer to think of it as extreme liking”) al termine di “Frangette”, una mia canz1 d’amore di stampo voyeuristico. Le garbate richieste di danaro da parte di Channel 4 mi hanno fatto desistere. 

Vittorio Gassman – Un Grande Avvenire Dietro le Spalle (Longanesi & C.)

Un paio di anni fa sono riuscito a trovare questa splendida autobiografia in un chioschetto di viale Romagna a Milano. Ho avuto la fortuna di beccare la primissima edizione della Longanesi & C, non proprio semplice da reperire. Ad oggi si conferma come una delle letture più forti e coinvolgenti che abbia fatto dall’inizio dell’era Covid. 

Entrare nel mondo del mattatore per eccellenza è un’esperienza straordinaria e maestosa: il racconto della gavetta e dei primi successi ti resta incollato addosso nel suo essere privo di quell’aura di mediocre informalità che caratterizza molte autobiografie contemporanee. Gassman è un vero maestro e non perde mai il rigore che si confà al più grande attore italiano della sua generazi1, persino nel racconto dei piccoli insuccessi o delle sue follie organizzative. 

Una storia che coinvolge ed emoziona, uno degli oggetti che osservo sempre con cupidigia e puro affetto di padre putativo.

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“E uscimmo infine a riveder le stelle” è il nuovo singolo di Stona

Dal 1° luglio 2022 è disponibile in rotazione radiofonica “E uscimmo infine a riveder le stelle” (PSR FACTORY LABEL), il nuovo singolo di Stona.

“E uscimmo infine a riveder le stelle” è la title-track del nuovo disco di Stona che prende in prestito il famoso passaggio dell’Inferno Dantesco tratto dalla Divina Commedia, storpiandolo un po’ (l’originale recita infatti “e quindi uscimmo a riveder le stelle” – Inferno XXXIV, 139), ma il significato resta lo stesso: ritornare alla normalità dopo un periodo di angoscia, di difficoltà o di pericolo; in questo caso specifico s’intende il ritorno alla normalità dopo gli anni del Covid, dopo vicissitudini e problematiche personali.
La copertina dell’album mostra un ragazzo con indosso un visore per la realtà virtuale, come a chiedersi se le nuove generazioni saranno davvero mai in grado di tornare a riveder le stelle dopo tutto questo passato oppure ciò che rimane è qualcosa di surrogato, di finto?
La copertina del singolo omonimo, invece, mostra un frame estratto dal videoclip ufficiale del brano con due astronauti intenti ad esplorare un pianeta, a rappresentare l’uomo intento ad indagare sul proprio futuro, mai come adesso così nebuloso, alla luce anche degli ultimi eventi in Ucraina.
Il brano è stato registrato presso il PSR Recording Studio di Peveragno e prodotto da Guido Guglielminetti e vede Stona alla voce, chitarra e tastiere e lo stesso Guglielminetti al basso, chitarre e programmazioni.
 
Spiega l’artista a proposito del brano“… la cosa più incredibile dopo una tempesta e tornare alle proprie vite e saper accettare il fatto che probabilmente non saranno mai più le stesse comunque…”
 
In collaborazione con la community di MART Production, Stona prende in mano la regia e il montaggio per questo nuovo videoclip ambientato in un possibile futuro di esplorazione marziana o su di un qualunque altro pianeta.
Il messaggio è il saper costruire il proprio futuro al meglio delle proprie possibilità: i due esploratori protagonisti del video rappresentano l’uomo alla ricerca continua del proprio domani, con il rischio di tralasciare ed abbandonare il presente. Sono anche il simbolo delle maschere e dei filtri che ci poniamo ogni giorno addosso per il fatto di non saper affrontare le nostre paure e di non avere il coraggio, troppo spesso, di saperci mostrare per come siamo realmente.
Girato fra California, Nevada e Arizona, il clip vede protagonista il “Mojave”, uno dei più grandi deserti statunitensi con al suo interno parchi naturali come la famosa Death Valley (Zabrinskie Point) o il Joshua Tree, reso famoso dal celebre scatto sulla copertina dell’omonimo album degli U2.
 
Guarda il videoclip
Biografia
Stona, artista in equilibrio fra la musica d’autore e il pop nostrano, è prodotto da Guido Guglielminetti. Vincitore del BIELLA FESTIVAL e del premio di NUOVO IMAIE nel 2017, ai FIM AWARDS 2018 conquista il premio P.A.E. come miglior artista emergente. Con l’album “Storia di un equilibrista” contenente dieci tracce fra cui il singolo “Santa pazienza”, raggiunge la TOP 20 della INDIE MUSIC LIKE. In aprile 2019 vince il premio come miglior arrangiamento a BOTTEGHE D’AUTORE XXIII edizione per “Santa Pazienza”, è fra i vincitori del VARIGOTTI FESTIVAL CANZONE D’AUTORE e finalista di 1M NEXT, il contest legato al concertone del 1° Maggio 2019 a Roma. È finalista nazionale, inoltre, a L’Artista che non c’era, Premio Donida e al Premio Mario Panseri. A gennaio 2020 è sul palco dell’Auditorium Parco della Musica di Roma per la finale del PREMIO DE ANDRE’ mentre ad aprile 2020 esce il nuovo singolo ufficiale, “Io sono Marco”, canzone che tocca il delicato tema dell’autismo e che gli consente di essere per la seconda volta di seguito fra i finalisti di 1M NEXT, e di raggiungere la TOP 30 della INDIE MUSIC LIKE. “Io sono Marco” porta Stona sul palco del Teatro Ariston di Sanremo per la finalissima di SANREMOROCK 2020, il Premio della Critica in occasione del festival campano AQUARA MUSIC FESTIVAL e per la seconda volta, il premio P.A.E. come miglior autore emergente del 2020. A Ottobre 2020 è fra i quattro superfinalisti nazionali del PREMIO PIERANGELO BERTOLI dove viene accompagnato per l’occasione dalla storica band dell’artista emiliano. Nel 2021 è fra i 15 vincitori selezionati da “ESTRO MUSICALE”, Fondazione creata a sostegno della cultura e della musica di qualita;  vince il premio come “miglior artista originale”in occasione de “La settima Nota”, premio patrocinato da Luca Bonaffini, storico collaboratore di Pierangelo Bertoli; sempre nel 2021 pubblica due Ep: “Abbiamo perso tutti” e “Buona Speranza”; i brani dei due Ep vengono ricongiunti, a chiusura di un percorso, nel nuovo album “E uscimmo infine a riveder le stelle” uscito il 21 aprile 2022 anticipato dal singolo “Vietato abbandonare i sogni”.
“E uscimmo infine a riveder le stelle” è il nuovo singolo di Stona disponibile dal 1° luglio in rotazione radiofonica.
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“Lei va” è il nuovo singolo dei Provinciale

Tra emo e alternative, dal Vicentino si presentano i Provinciale con il loro primo singolo intitolato Lei va, in uscita mercoledì 6 luglio 2022. È un brano intenso e sentito, dove le chitarre portano a galla tutte le emozioni del disagio post-rottura: si sente la rabbia, si sente la tristezza, si sente il dolore. Musicalmente è un pezzo che sarebbe potuto nascere nel mondo anglosassone sotto l’egida di qualche etichetta di nicchia come Run for Cover, ma si sentono anche influenze di gruppi italiani che hanno importato questo modo di fare musica, dai Cosmetic ai Gazebo Penguins.

Era fine luglio ed ero pieno di rancore. Presi la chitarra, tirai fuori un giro veloce ma malinconico, il testo venne immediato, di conseguenza”, racconta il cantante e chitarrista Gian. “Il titolo è volutamente ambiguo, infatti “lei” può essere intesa come la persona che ci sta abbandonando, ma non solo. Ascoltando il testo si capisce come in realtà “lei” sia soprattutto il tempo o la vita, in questo caso rappresentati da una stagione: l’estate”. Il brano vuole quindi rimarcare come tempo e vita proseguano imperterriti per la loro strada, mentre noi restiamo fermi a piangerci addosso e a rimuginare sul perché le cose siano andate in un certo modo.
Ascolta Lei va: 
https://open.spotify.com/track/2NKLUW94Wq5FHqa5kKqGZU

I Provinciale presenteranno il singolo dal vivo:

16 luglio @ Life Is Strage Festival, Brogliano (VI) con Viva Belgrado, Amalia Bloom, Jaguero & more 

CODICE ISRC: ITYBK2200092

si autorizza utilizzo per trasmissione radiofonica

I Provinciale sono:
Gianmarco Rossato – Voce e chitarra
Lorenzo Colombo – Chitarra e cori
William Pieropan – Basso
Riccardo Guiotto – Batteria e cori

Prodotto, registrato e mixato da Cristopher Bacco presso lo Studio 2 di Padova
Masterizzato da Riccardo Pasini presso lo Studio 73 di Ravenna
Copertina a cura di Arianna Pizzolato

BIO
 Provinciale è un progetto alternative / emo nato a fine 2020 nella dispersa provincia di Vicenza da 4 ragazzi: Gian, William, Lollo e Riccardone. In provincia tutto è più distante: i compagni di band, la sala prove, gli studi di registrazione, i posti in cui suonare. Il loro nome vuole sottolineare come si possa comunque uscire da queste piccole realtà marginali e portare ad altri le proprie idee, nonostante le maggiori difficoltà rispetto all’ambiente cittadino. Provenienti ciascuno da diversi e ampi background musicali, trovano foce comune nella scena emo-punk italiana.

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Pop

Cosa c’è nella camera de Le Vie Delle Indecisioni

Esce martedì 28 giugno 2022 per Alti Records “Mr. Cellophane“, il nuovo singolo del progetto Vie Delle Indecisioni. Un nuovo capitolo per la band con già alle spalle due album, un ep ed oltre duecento date dal vivo, che torna con un pezzo pop che racconta la fine di una relazione vissuta tra viaggi in treno, sigarette e musical. Le vie delle indecisioni ci proiettano, utilizzando la retorica delle immagini e di personaggi come Charles Bovarye Bazarof, in un viaggio che è a metà tra l’onirico ed il razionale, dove ogni storia d’amore è un susseguirsi di possibili inciampi lungo una traversata da fare su un muretto, mano nella mano, con Humpy Dumpty

I riferimenti ad opere d’arte sono tanti, dall’uomo uovo di matrice carroliana ai dipinti di Hopper, chi canta cerca di raccontare la sua storia, interrotta come una celeberrima puntata della Melevisione, provando ad immedesimarsi, per sentirsi meno solo, con tutti quei personaggi che, tra film, libri e quadri, hanno fatto della fragilità, della mancanza, una loro forma di unicità. 

Noi come sempre non abbiamo saputo resistere, e ci siamo fatti portare nelle loro camere, ed ecco cosa ci ha mostrato ciascuno di loro.

Paride – Canzoni, di Edmondo Berselli, anche detta “la bibbia”. Il volume che racconta la musica pop italiana, dalla rottura di Mina a Sanremo ’61 con le mille bolle all’accoppiata vincente Mogol/Battisti, fino ai Lunapop. In quelle pagine c’è tutta la santità del pop nostrano, alla quale inevitabilmente ci ispiriamo

Federico – Palla da Baseball. Wilson, come la palla amica di Cast Away, però in versione ridotta. Perché in fondo c’è sempre bisogno di un buon amico, in una camera da letto o in un’isola deserta

Marco – Un sacco di giochi e Ih-Oh. Costruirsi mondi diversi, differenti, costruire castelli mentali e possibili scenari, tutti su un tavolino, per poi finire di giocare e rendersi conto che il modo migliore per affrontare la vita, quella vera, è coprirsi gli occhi con le orecchie come Ih-Oh

Fabrizio – Controcorrente, come ai pesci, a cui tocca risalirsa. Vivere su una tavola, con la consapevolezza che la prossima onda potrebbe darti la scossa definitiva e farti cadere. Che poi, lo stare in bilico, è uno dei temi preferiti dei nostri brani. La fragilità è la caratteristica principale dell’essere umano

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Comunicato stampa

“Nè santo nè killer” è il nuovo singolo di Luca Gemma

É uscito giovedì 30 giugno 2022 per Adesivadiscografica “Nè santo nè killer“, il nuovo singolo di Luca Gemma. Un nuovo capitolo che è il secondo brano, dopo “Sul precipizio” (pubblicato a fine aprile), ad anticipare il nuovo album che uscirà a settembre. È un pezzo lunare e un po’ marcio in cui un basso distorto, un piano elettrico ostinato e le percussioni minimali della strofa sfidano gli archi distesi, la chitarra acustica e un beat elettronico creato da Paolo Iafelice – che ha mixato il disco – sul ritornello. La canzone si regge su questa tensione che si scioglie in una coda strumentale in cui il fischio prende il posto della voce: quello è il duello finale! 



Sì, perché “Né santo né killer è un duello tra il buono e il brutto e cattivo che convivono in (quasi) ognuno di noi, è un’anima divisa in due che si ricompone solo grazie alla musica e alla natura, magnifiche e ‘inutili’ cose nell’era dell’utile, con il loro potere salvifico. Perché, come dice il ritornello, ‘la nostra più grande fortuna è stata l’idea di chiudere nelle canzoni violenza e paure’, in attesa della ‘grazia che fiorisce quando meno te lo aspetti’. 

BIO:

Luca Gemma 
è un cantautore e musicista di origini romane, nato per caso a Ivrea, che, dopo aver vissuto sei anni in Germania, si trasferisce a Milano per iscriversi all’università.

Proprio a Scienze Politiche negli anni 90 fonda con Pacifico i Rosso Maltese, di cui è cantante e autore dei testi.  Muovendosi nella nascente scena  indipendente di quegli anni la band pubblica due album fondendo rock, folk, indie pop e canzone d’autore, suona – quasi sempre bene e divertendosi molto – oltre 350 concerti in Italia e Francia, gode di preziose collaborazioni con Mauro Pagani, Tony Bowers (Simply Red), Vittorio Cosma e il Consorzio Produttori Indipendenti (Materiale Resistente, 1995) e infine si scioglie per stanchezza e per insoddisfazione, ma lasciando almeno un album di (bellissime) canzoni inedite in diversi cassetti.

Finita l’esperienza con i Rosso Maltese, Luca scrive canzoni per altri, Fiorella Mannoia, Malika Ayane, Bobo Rondelli, Patrizia Laquidara, Cesare Malfatti, per la tv, Fabio Volo, per la radio, Radio3Rai e Radio 24, per il cinema, Roberta Torre, Sud Side Stori, con Militant A degli Assalti Frontali e per il teatro. Partecipa come autore e cantante a molti progetti di musica e parole in studio e dal vivo, collaborando con Steve Piccolo dei newyorkesi Lounge Lizards eGak Sato, Aldo Nove, Emidio Clementi dei Massimo Volume, Patrizia Laquidara e Istituto Barlumen.

Da solista, insieme ai grandi musicisti con cui suona e con la costante collaborazione di Paolo Iafelice (engineer e produttore già al lavoro con De André, Pfm, Silvestri, Casino Royale e molti altri), Luca insegue la sua idea di canzone, mischiando indie pop, soul, folk, rock sbilenco e cantautorato, ‘come Modugno  suonato da Paul Weller al compleanno di David Byrne’, avendo in mente melodie cantabili, groove leggeri e parole pesanti. Così facendo nel 2003 pubblica il suo singolo d’esordio Luca (CGD Warner) e poi gli album Saluti da Venus (2004), Tecniche di Illuminazione (2007) e Folkadelic (2010) con Ponderosa Music & Art e ancora Supernaturale (2012), Blue Songs (2015) e La Felicità di tutti (2017) con Adesivadiscografica, tutti sempre ben accolti da pubblico e critica. Con l’ultimo a Luca è stato assegnato il prestigioso Premio Giorgio Lo Cascio 2017 alla canzone d’autore da una giuria di 40 giornalisti, presieduta da Enrico Deregibus.

Costante negli anni la sua attività live – con una line up composta da voce, chitarra, basso, batteria, fiati e percussioni – in Italia e Francia, Inghilterra e Lussemburgo, una tournée in Australia nel 2016 e la partecipazione a importanti festival (Tora Tora, Villa Arconati, Festival della Musica di Mantova, Le corde dell’anima di Cremona, Rocksteria).  Nell’anno pandemico 2020 sono uscite altre due canzoni sulle piattaforme digitali, Prima di parlare, con Edda e Volwo, e Elettro domestico, brano al quale hanno partecipato i suoi due figli, anche loro costretti in casa dal lockdown.

Il 26 aprile 2022, a cinque anni dal suo ultimo disco, Luca Gemma ha pubblicato Sul precipizio, il primo brano, accompagnato dal video, estratto dal nuovo album in uscita a settembre per Adesivadiscografica.  Il 30 giugno 2022 è in uscita su tutte le piattaforme la seconda canzone Né santo né killer.

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https://www.instagram.com/lukianogemma
https://www.lucagemma.it

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Comunicato stampa

Presentato il calendario dei live di luglio
presso le Librerie Feltrinelli

Proseguiranno per l’intero mese di luglio negli spazi delle Librerie Feltrinelli di Milano gli appuntamenti con artisti musicali della scena nazionale e internazionale, all’interno della cornice dei format LiveInRed e I Venerdì del Babitonga, che uniscono l’esperienza della musica dal vivo con quella enogastronomica all’ora dell’aperitivo. Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito.


Tornano gli aperitivi in musica di RED: nella cornice unica del Bistrot Libreria, un momento unico di cultura e convivialità in cui ospiti internazionali si alternano ad artisti emergenti in una proposta musicale sempre nuova, che non si pone limiti di genere.
RED Bistrot Libreria
Tutti i giovedì, dalle ore 19:00
Libreria Feltrinelli, piazza Gae Aulenti 1, Milano
Ingresso gratuito

Il cantautore Tonino Carotone, che si esibirà per LiveInRED giovedì 21 luglio
7 luglio – Raffaele Kohler Swing Trio

Lo swing trio del trombettista Raffaele Kohler, diventato durante il 2020, con la musica suonata dalla sua finestra, uno dei simboli milanesi della reazione alla paura, è un trio ‘portatile’ che insieme a Kohler include Luciano Macchia al trombone e Francesco Moglia al banjo. I tre si sono esibiti sui grattacieli di Milano, su una gondola nel naviglio, sui rifugi di montagna e in piazze e teatri di tutta Italia, alternando brani swing originali tratti dagli album della Raffaele Kohler Swing Band (“Musiche di scena”, “Una sera in Balera” e “Rondini”) a grandi classici della musica italiana, francese e americana.

14 luglio – John Strada

Songwriter emiliano attivo dagli anni ‘90, ha all’attivo otto album e svariati tour fra Italia, Stati Uniti e Inghilterra, nel corso dei quali ha condiviso il palco con artisti quali i Jefferson Starship, Southside Johnny & the Asbury Jukes e i Commitments. Il suo ultimo album, Fra rovi e rose, si discosta dal blue collar rock delle precedenti produzioni per abbracciare il cantautorato italiano, mantenendo sonorità roots rock e sfiorando atmosfere francesi di inizio ‘900

21 luglio – Tonino Carotone

Tonino Carotone è uno dei cantautori più apprezzati in Italia negli ultimi vent’anni. L’artista spagnolo ha di recente proseguito la propria navigazione controcorrente, lontano dalle mode del momento e coerente ai propri valori che lo vedono ancora una volta tra la gente, nei quartieri popolari, seduto al bar raccontando e ascoltando storie di vita: è quanto ha fatto con il suo nuovo album Whisky facile, in cui Tonino ha voluto omaggiare il suo idolo e beniamino Fred Buscaglione, in occasione dell’anniversario della nascita con un album ricco di brani rivisitati nel pieno stile istrionico del maestro dell’ora brava. 

28 luglio – Chiara Vidonis

Cantautrice triestina, fermamente radicata nella propria identità culturale fatta di scambi di umanità varia e di lingue, scrive testi di grande respiro, capaci di affrontare le diverse sfaccettature dell’intimo umano, su un tessuto musicale dai confini abbattuti, che guarda l’orizzonte a polmoni gonfi. Debutta nel 2015 con Tutto il resto non so dove e ottiene un ampio consenso da parte della critica specializzata. Anticipato dai singoli Lontano da me e Quello che ho nella testa, nell’aprile del 2022 pubblica il suo secondo lavoro, La fame, prodotto da Karim Qqru (The Zen Circus). L’album è una prova di maturità, profondo nelle parole che declinano amore ed esistenza, accurato nei suoni, contemporaneo e dall’attitudine rock, incisivo ma anche intimo; uno scossone e una carezza.


Tutti i venerdì spazio a un mini-live, allestito in mezzo ai libri. Cantautori e gruppi provenienti dal panorama indipendente, milanese ma non solo: dall’acustico all’elettronica, gli eventi live del Babitonga sono all’insegna del sound autentico e della varietà. In sala, o meglio, in libreria, la musica è protagonista di una serata che trascorre gustando un drink o sfogliando un buon libro.
Babitonga Café
Tutti i venerdì
Libreria Feltrinelli, viale Pasubio 5, Milano
Ingresso gratuito

La cantautrice americana Eileen Rose, live per I Venerdì del Babitonga il 15 luglio
8 luglio – Luca Marino, inizio ore 18:00

Classe 1981, cantautore errante, “una carriera alla rovescia”: Luca Marino esordisce al festival di Sanremo nel 2010, calca il palco di XFactor come autore l’anno successivo e infine sceglie la strada come suo palco principale diventando busker. A oggi ha all’attivo quattro album, uno con una major (Warner Music) e tre da indipendente con relativi singoli. L’ultima sua uscita discografica, Una musica più umana, risale a novembre 2021.

15 luglio – Eileen Rose, inizio ore 20:00

Definita di volta in volta come la nuova Patti Smith, la nuova Lucinda Williams, la nuova Ani DiFranco e la nuova Sheryl Crow, Eileen Rose si è imposta negli anni come un’artista eclettica, di livello assoluto e di difficile categorizzazione, guadagnandosi numerosi fan su entrambe le sponde dell’Atlantico grazie alle sue canzoni dal forte impatto emotivo e ai suoi show elettrizzanti. Originaria di Boston, Eileen Rose Giadone (il cognome tradisce chiare discendenze italiane) è penultima di nove figli e cresce in una famiglia di appassionati di musica e danza. Inizia a scrivere a 14 anni e pubblica il suo primo disco autoprodotto nel 1991. La sua carriera professionista inizia con il trasferimento in Inghilterra, dove è notata in un locale di Camden Town da Geoff Travis della Rough Trade, con cui pubblica i suoi primi due album, a cui partecipano personaggi del calibro di Glen Matlock dei Sex Pistols, i Del Amitri e i The Ruts. In questo periodo suona in tour con Ryan Adams, frequenta Ozzy Osbourne e lo scrittore Nick Hornby, che la cita nel suo romanzo 31 canzoni. Nel 2003 torna negli stati uniti, prima a Boston e poi a Nashville, città che influenza moltissimo la sua musicalità: in questi anni Eileen Rose ha saputo miscelare sapientemente rock, pop, blues, folk, gospel, rockabilly, roots e country per approdare a un suono molto personale e caratterizzato dalla sua possente voce.

22 luglio – Open Road, inizio ore 19:00

Il progetto Open Road nasce dalla collaborazione fra la cantautrice e violinista Lucia Comnes e il cantautore John Palmer, incontratisi a Nashville sotto l’egida di Rodney Crowell, e propone musica originale dei due musicisti insieme ad una selezione di grandi classici che portano la firma di Larry Campbell, Emmylou Harris, Rodney Crowell e Townes Van Zandt.

29 luglio – Lorenzo Bertocchini, inizio ore 19:00

Lorenzo Bertocchini scrive canzoni da sempre e suona dal vivo dal 1990. Le sue canzoni sono profondamente radicate in tutta la grande musica americana – il folk, il country, il rockabilly, il blues. I suoi brani sono originali – per davvero: ascoltate Whatever Happens Next…, I Left My Pants in Buguggiate, Happy Island o You Like, I Like per averne la prova. Lorenzo suona chitarra, ukulele e armonica, si è esibito ovunque in Italia, Europa e USA, ed ha pubblicato sei CD, cinque di brani originali e uno con canzoni di Bruce Springsteen, artista con il quale si è ritrovato sul palco qualche anno fa, nel New Jersey. Tra gli altri artisti che Lorenzo ama “rivisitare” dal vivo ci sono Bob Dylan, Cat Stevens, gli Eagles, Jerry Lee Lewis e Chuck Berry. Il 29 si esibirà accompagnato dal virtuoso Giorgio Caserini alla chitarra, cajon e cori.