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Pop

Inghy ci dà tutti i consigli necessari per uscire da una relazione tossica

Fuori da venerdì 15 ottobre per Visory Indie (distr. Believe) l’ultimo singolo di Inghy, cantautrice romana classe 1996. Circolo vizioso è un pezzo dalle sonorità delicate ed avvolgenti con cui l’artista ci racconta la sua esperienza con un amore tossico e distruttivo, un brano per incoraggiare i suoi ascoltatori a rimettere insieme i cocci della propria vita e andare avanti a testa alta. La produzione del brano è stata realizzata con la collaborazione di rebtheprod e Sala.

Si tratta di un pezzo puramente autobiografico e, per questo motivo, abbiamo chiesto all’autrice di darci 5 consigli per guarire da una relazione tossica:

5 consigli per uscire da una relazione tossica? Di solito sono abbastanza brava a dare consigli, però questa domanda, devo dire la verità, mi ha un po’ messo in crisi. Il fatto è che è un argomento talmente vasto. Perché una relazione è tossica? Può esserlo per mille motivi… ed io che consigli potrei mai dare? Alla fine (e per fortuna) ne ho vissuta solo una di relazione così. 

Quando si è talmente presi da una persona, non ci si capisce più niente, diventi scemo, ma proprio scemo! Non vedi, non ragioni, per questo secondo me è necessario avere qualcuno che ogni tanto ti ricordi che il tuo mondo deve essere basato su te stesso e su nessun altro. Si tratta di sano egoismo, di amor proprio.  E se tu che stai leggendo, non hai nessuno che ti ricordi questa cosa, spero che queste parole possano servirti a qualcosa. A volte dimentichiamo di amarci, perché concentriamo tutto il nostro amore su un’altra persona… ma secondo me, prima o poi, è inevitabile accorgersi di quello che sta succedendo. 

Tu guardati allo specchio un istante, domandati se ti stai dando tutta l’importanza che meriti, e poi   agisci in base alla tua risposta! Dopo averle provate tutte, una volta toccato il fondo, ci sono due possibilità: o rimani giù, o torni su, anche con difficoltà, perché nessuno dice che sia semplice, però torni su. Come dice il grande Lucio Battisti :“che non si muore per amore è una gran bella verità, perciò dolcissimo mio amore, ecco quello che da domani mi accadrà: io vivrò senza te” 

Quindi credo che il mio primo consiglio sia proprio questo: provale tutte, tocca il fondo se è necessario a ricordati di amare te stesso!  Un’altra cosa fondamentale sono gli amici, quelli veri intendo, non l’amico del bar! Gli amici ci salvano la vita! Prima di fare l’ultimo gesto “d’amore” per il mio circolo vizioso, ero con i miei amici, hanno provato in tutti i modi a dirmi di non andare. Se non gli avessi dato ascolto, forse starei ancora in quella stessa situazione. Però poi sono stati presenti, e non è stato necessario dare troppe spiegazioni, è bastata la loro presenza, capire che ero importante per qualcuno e trovare la pace e la leggerezza nelle risate e nelle birre insieme a loro, nelle piccole cose della vita, che sono le più importanti! Sono stata fortunata!

Il secondo consiglio mi sembra chiaro: affidiamoci a chi ci ama veramente! 

Mi sembra doveroso dare la giusta importanza alle passioni! La musica mi ha aiutato tanto! Scrivere questo brano è stata una liberazione. Dal momento in cui ho iniziato a mettere nero su bianco, ho iniziato veramente a realizzare cosa mi stesse succedendo. Ogni parola che scrivevo  era un pezzetto di sofferenza lasciata indietro.  Quindi mi sento di dire: aggrappiamoci alle nostre passioni, ai nostri sogni , a quello che sappiamo che ci fa stare bene. Anche se difficile, sforziamoci! Concentriamoci su ciò che è veramente importante per noi. Mi sento di consigliare di imparare ad amare se stessi e portarsi rispetto!

Penso che sia fondamentale per uscire dalle situazioni dolorose che la vita ci presenta. Penso anche che questo sia un valore che si apprende con il tempo, piano piano. Un valore che ci dovrebbero trasmettere fin da bambini, al quale dobbiamo essere educati. Se non hai imparato ad amarti, se nessuno te l’ha insegnato, se da solo non sai da dove iniziare, fatti aiutare! Non dobbiamo mai vergognarci di chiedere aiuto, siamo essere umani e come tali abbiamo bisogno di altre persone per sopravvivere e tirare avanti! Fidarsi degli altri è molto difficile in un mondo come il nostro, in cui tutto va velocissimo e ognuno pensa alle proprie cose, un mondo che a volte sembra così superficiale. Però c’è sempre qualcuno che ci somiglia, disposto ad andare oltre la superficie. Crediamo nelle persone !

Nessuno ha mai capito veramente bene cos’è l’amore, neanche chi pensa di essere innamorato!  È un concetto così astratto, difficile da interpretare. Se cerchiamo su internet l’etimologia della parole AMORE, è strettamente collegata a sensazioni di desiderio, passione, attrazione. Sensazioni apparentemente positive, ma che possono diventare deleterie, se non gestite bene. Secondo me, l’amore è una cosa bellissima, e come tale, dovrebbe trasmetterci sensazioni bellissime… quando notiamo che iniziano a diventare pesanti, iniziamo a farci qualche domanda!

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Pop

5 canzoni da portare con sé durante un eremitaggio secondo Moderno

Nel video per il suo nuovo singolo S.E.R.E.N.A., il cantautore romano Moderno si ritira in eremitaggio in un casolare abbandonato del Seicento, in fuga dalla società contemporanea. Durante il ritiro spirituale, trascorso tra letture ed esercizio fisico, l’artista scopre però che non potrà trovare la propria rinascita nell’isolamento o nei libri, ma nel buttare le lenti che distorcono la realtà e tornare a guardare le cose per quello che sono: imperfette sì, ma in mutamento. Ci siamo fatti consigliare da Moderno i cinque brani ideali da “portare con sé” in un eremitaggio.

Rodriguez – Cause

Ho scoperto questo cantautore grazie al docu-film Sugar Man. Storia di un emarginato, di un uomo anonimo, resa romantica da questa chitarra acustica e da questa voce calda e trainante che racconta. È la colonna sonora ideale di chi cerca una propria identità. Da ascoltare quando il sole è alto.

Soko – We Might Be Dead Tomorrow

La sentirei al tramonto o mentre sto cercando di studiare le stelle. Come dice una persona molto importante per me, questa canzone è come il “sollievo dopo aver pianto”, una riflessione, sorridendo, sul senso dell’esistenza.

Nick Murphy – I Work for the Universe

È un po’ così che mi sento quando mi faccio da parte. Sto lavorando per un ri-equilibrio personale e quindi un ri-equilibrio delle forze che spingono da una parte all’altra quest’universo, verso il suo destino naturale. Più c’è equilibrio, più il sistema rimane in piedi, in armonia, e balla un lento. 

Touché Amoré – Come Heroine

“From peaks of blue / Come heroine / And I’m just a risk / A colossal near miss / Prone to resist what is best for me”. Ci vuole anche un po’ di rabbia e di distorsione, nei momenti più cupi in cui devi toglierti da dentro scogli e scorie dannose. Un pezzo liberatorio.

Franco Battiato – Io chi sono?

Io sono. Ma io “chi sono?” È sufficiente citare il Maestro: “qui non si impara niente, gli stessi errori, inevitabilmente, da sempre, come sempre. Però in una stanza vuota, la luce si unisce allo spazio. Sono una cosa sola”.

Potete guardare qui sotto il video di S.E.R.E.N.A:

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Indie

Il Corpo Docenti ci consiglia qualche canzone bagnata e poco sobria

Dopo averli ritrovati con il singolo Sottotitoli, da subito presenza costante nella playlist Rock Italia di Spotify, a quasi due anni dall’uscita del loro album d’esordio Povere bestie (gennaio 2020) i ragazzi de Il Corpo Docenti fanno doppietta con un nuovissimo brano intitolato Entrambi. Anch’esso prodotto da Divi de I Ministri, Entrambi vede la band perlustrare campi musicali fino ad ora per lei inesplorati, con gli arrangiamenti che calzano una forte componente new wave inedita per Il Corpo Docenti.

Entrambi è una canzone che la band stessa definisce “bagnata e poco sobria”. Per capire meglio questa definizione ci siamo fatti raccontare dal trio milanese che cosa sia una canzone “bagnata e poca sobria”, e quali altri brani possano rientrare a pieno titolo in questa ambita (e mabigua) categoria.

Oltre a Entrambi, che ci ha dato lo spunto per questa piccola lista, abbiamo scelto le canzoni più significative dei nostri momenti “bagnati e poco sobri”, quelle che ci fanno scendere una lacrimuccia o cantare a squarciagola di ritorno dalle nostre date. Non avendo la benché minima idea di come dividerle equamente in “bagnate” e “poco sobrie” abbiamo fatto quello che ci riesce meglio: andare completamente a caso.

I Ministri – Sabotaggi

Per la categoria “canzoni poco sobrie” iniziamo con Sabotaggi visto che è quella che mette sempre d’accordo tutti e tre, che non manca mai e viene urlata con quel poco di voce che rimane appena saliamo in macchina per i ritorni a casa a notte fonda.

Bugo – Quando impazzirò

Ci ricordiamo benissimo il periodo in cui uscì Quando impazzirò perché fu un mese prima del lockdown (circa) e a ogni data che facevamo la sentivamo almeno quattro o cinque volte, sempre – o quasi – in situazioni poco sobrie. 

The Cure – Homesick

Parlando invece di momenti “bagnati”, Luca ha un aneddoto per Homesick: un giorno stava tornando a casa e, trovandosi nel bel mezzo di un diluvio, parcheggiò la macchina poco vicino la porta di ingresso. Dato che la pioggia non accennava a diminuire decise di tirare giù il sedile e godersi questa canzone. Purtroppo la canzone finì prima del temporale e il nostro si bagnò lo stesso. Fine aneddoto non molto interessante.

Cigarettes After Sex – K.

Altro brano per momenti “bagnati” è sicuramente K. che consigliamo vivamente di ascoltare da soli, quando piove e – perché no? – quando si ha in corpo una modesta dose di alcol.

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Comunicato stampa

Neve (Anna) è il nuovo singolo di Sesto

Esce giovedì 18 novembre 2021 per Le Siepi Dischi (e in distribuzione BelieveNeve (Anna), il nuovo singolo di Sesto. Un nuovo capitolo che segue la pubblicazione, da indipendente, di Sbalzi, brano d’esordio del progetto solista di Alessandro Giorgiutti, che l’ha portato tra i finalisti dell’ultima edizione di Musicultura, e del suo secondo singolo Galleggianti che ha sancito la collaborazione con Le Siepi Dischi. Un nuovo mondo che si svela per pian piano e ci accompagna verso la pubblicazione del disco d’esordio. 

Neve (Anna)” mette a confronto i due piani esistenziali dell’ essere umano. Da una parte il  cuore e la spontaneità delle emozioni e  dall’altra, invece, “solo mezze verità”, più legate alla ragione. È l’ elemento naturale, la neve,  ad aiutare Anna a colmare le distanze tra questi due mondi.  “Le strade sono bianche per chilometri, le case e i suoi confini si confondono “. Una corsa liberatoria ci può allontanare dalle gabbie della mente, magari anche solo per un attimo. 

SCOPRI IL BRANO SU SPOTIFY: https://spoti.fi/3wWaWnm



Credits Neve (Anna)
Prodotta da Sesto e Paolo Baldini.
Masterizzato da Giovanni Versari 
Sesto (piano chitarre basso batteria) 
Backing Vocals Chiara Vidonis


BIO:
Sesto è lʼalias di Alessandro Giorgiutti, già conosciuto produttore e autore di Trieste. Sesto sceglie questo pseudonimo perché, in questa corsa disperata a chi arriva primo, lui preferisce camminare, senza guardare a classifiche, a graduatorie, senza voler neanche salire su un podio. Nel basket, il sesto uomo è lʼoutsider, pur ricoprendo un ruolo importantissimo per la squadra senza esserne la stella. Sesto è anche quel senso in più, che non tutti hanno, lʼintuito, lʼistinto.

Attivo come produttore e sound engineer, sfrutta le esperienze in studio e dal vivo, che lo hanno portato negli Stati Uniti, Sudamerica e quasi tutta Europa, per assorbire nuove sonorità e farsi contaminare il più possibile. In 4 anni scrive senza sosta ma a dare linfa vitale al nuovo lavoro è lʼincontro con Paolo Baldini, bassista, produttore e dub master di fama internazionale che ha portato Sesto a riscrivere, riarrangiare e poi riscrivere ancora gran parte dei brani. Da questo lavoro escono i brani che faranno parte dellʼalbum dʼesordio, “Pianosequenza”, in uscita a inizio 2022 per Le Siepi Dischi con il supporto di WAVES Music Agency. Dodici brani che vanno a toccare stili diversi, da Lucio Dalla a Bon Iver, passando per i The National, ma che mantengono un unico filo conduttore: la sua voce. Lʼalbum è una raccolta di storie di personaggi quasi cinematografici che non appartengono alla categoria dei vincenti, un album quasi neorealista che porta allʼattenzione dellʼascoltatore la realtà che ci circonda. Dunque, “Pianosequenza” rappresenta appieno la filosofia di fondo del progetto Sesto, per cui non è importante essere i vincenti: la vecchina, i migranti, i tassisti, i senzatetto sono i suoi veri e soli eroi.

https://www.instagram.com/sestomusica/

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Pop

Le cinque cose preferite di Kimerica

Fuori da venerdì 5 novembre 2021 per Lost Generation Records  (e in distribuzione Believe) Coro per la fine del mondo”, il nuovo singolo della cantautrice e producer Kimerica. Atmosfere crepuscolari e metropolitane e un sound che oscilla tra dark e indie tratteggiano i contorni di un incontro al limite del sovrannaturale, alienante, autodistruttivo, che si risolve con l’arrivo, comunque, di una nuova alba

Ableton Push

Questo è Ableton Push, il mio fidato supporto nelle mie sessioni di produzione. Da quando l’ho comprato (ci ho fatto il filo per anni) non so più come facevo prima, con questo oggettino fantastico ci ho scritto un sacco di pezzi divertendomi il triplo, e poi mi fa sentire una vera producer 🙂

Poster

É stato appena a svariati muri per poi finire “provvisoriamente”, all’ennesimo trasloco, appoggiato per terra in corridoio. Amo profondamente quello che rappresenta questo poster: quattro artisti incredibili nel culmine del loro percorso creativo, la buona musica, la mia infanzia. Ah, Abbey Road è uno dei dischi migliori della storia della musica, se non sei d’accordo non possiamo essere amici.

Biografia di Marina Abramovic

Questo libro (un po’ vissuto, si è preso la pioggia) ha avuto un impatto enorme sulla mia vita, sia perché la storia di Marina Abramovic è incredibile ed estremamente d’ispirazione, sia perché l’ho letto in un momento delicato e instabile per me, mi ci sono tuffata dentro e ne sono uscita arricchita.

Scarpe

Queste scarpe assurde le ho prese per un videoclip, che poi è la scusa che uso sempre per comprare qualsiasi capo d’abbigliamento e simili che chiaramente non metterei per andare a fare una passeggiata in centro. Rosse, esagerate, eccentriche: Kimmosissime.

Gatti

Ultimi ma non per importanza, non potevo non menzionare Ciuco e Codamozza, i veri padroni di casa. Per me casa è dove stanno loro, insieme abbiamo già affrontato 4 traslochi in 4 città diverse, loro sono il mio punto fermo. Oltre a fornirmi pet terapy gratuita 365 giorni l’anno, sono parte della famiglia, anche se mi mordicchiano tutti i cavi audio.

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Elettronica

Cosa c’è nella camera di Ulisse Schiavo

Esce mercoledì 17 novembre 2021 il nuovo singolo di Ulisse Schiavo dal titolo Precious Silver Grace. Un nuovo capitolo e un cambio di direzione per il cantante e chitarrista padovano classe 1994. Un brano che è un tormento elettronico, che suona come la colonna sonora di una fuga notturna, come perdersi all’interno di un club sotterraneo berlinese: un feat fantascientifico tra Jeff Buckley e Apparat.
 

Così abituati a sostare, sicuri della forza che ci attacca al suolo, saliamo e ci eleviamo caricandoci il peso. Pesiamo con le nostre suole le nostre caviglie, le rotule e la spina dorsale, i nostri capelli, le nostre palpebre. Stiamo.
Eretti e fieri, in equilibrio sulle nostre estremità, ci agitiamo per non cadere.

Inermi, di fronte a certe angolazioni di noi stessi.

Inspira a pieni polmoni e dai silenzi e dalle pause e dalle esplosioni e i dirottamenti e l’intimo in vetrina e nel tuo buio lasciati percorrere dal mancamento. Abbandonati alle sabbie mobili del pavimento liquido su cui da sempre combatti. Ora correggi la luce per essere dal lato giusto dell’inquadratura, col tuo nuovo sguardo, la tua nuova prospettiva. Finalmente vivo. E quando sei dall’altra parte, piegato, accogli il dolore nel ventre e nello stomaco. Accoglilo come tuo compagno fino alla caduta. E ascolta la calma del corpo esausto.

Riparti dal piano terra ed ascendi con lo sguardo ben fisso su di te.
Perché è nel momento della noia che inizia l’attacco. Per una nuova difesa.

Segui le tracce di chi porta con sé lo stendardo della grazia. La grazia preziosa. La grazia d’argento dell’armatura riposta. Segui le tracce di chi ha con sé la memoria dell’esperienza, imparane il linguaggio e lasciati guidare verso il fuoco per essere in luce, sotto la giusta luce a cui sei stato affidato, dalla quale sarai plasmato d’energia già caricata in altri corpi, pronta ad essere sfruttata, per aumentarti.

P S G è la parte più sensibile di forze non violente, pronte a mostrarsi a chi è dalla parte giusta dell’inquadratura, disposto a guardare e a cercare l’altra parte. Ed è il corpo di più voci nude. Lo stesso corpo che si moltiplica pronto a guardarsi da fuori. Un corpo a corpo meticoloso fra le voci della stessa gola che si lascia addomesticare per potenziarsi.

Come sempre, non abbiamo saputo resistere, e gli abbiamo chiesto di fare un giro a casa sua!

Inizio dal basso, da questi splendidi Marsell che non mi toglierei mai. Sono uno a cui piace tenere le scarpe ai piedi, mi fanno sentire pronto. Ricordo che da bambino prima di suonare la mia chitarra giocattolo sentivo l’esigenza di mettermi le scarpe. Io faccio tutto con le scarpe, l’unica cosa che faccio senza è scopare.

Questo è decisamente uno dei miei dischi preferiti, e non solo per come è registrato e suonato, ma soprattutto per la delicatezza e la grazia che trasmette. Quella voce è così fragile che non sai che cazzo dire.

La prima parrucca che ho comprato circa due anni fa, ovviamente dai cinesi. L’ho anche colorata con una bomboletta fuxia con scarsi risultati. Purtroppo si sono persi i frisè che aveva sulle lunghezze. In fondo ho sempre pensato di volermi rasare per poter indossare ogni giorno una parrucca diversa: questa sarebbe quella del lunedì mattina.

Questo libro è un regalo di Gina. Anche di Marco. E pure di Massimo. Devo loro tanto, e questa copertina è meravigliosa.

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Comunicato stampa

“Seta” è il nuovo singolo di Forse Danzica

Esce venerdì 18 novembre 2021 in distribuzione Believe Seta, il nuovo singolo di Forse Danzica. Un nuovo capitolo electro-pop dalle venature post-punk che affronta il tema della dipendenza affettiva: un nuovo brano dedicato a tutti quelli che amano ballare sulle canzoni tristi e che conferma il progetto Forse Danzica tra i più interessanti della scena underground.

È un pezzo che ho scritto in un periodo in cui mi sentivo emotivamente dipendente da alcune persone che per motivi differenti erano inevitabilmente distanti da me, e quindi c’è dietro l’idea della ricerca di una distruzione interiore, di qualcosa che più fa male, più è indispensabile e totalizzante, di un’indagine del dolore ad ogni costo, che porta a sospendere ogni altra azione e rinunciare a ogni altro interesse per esiliarsi in un letto. Abbiamo cercato di rendere questa idea attraverso atmosfere rarefatte e malinconiche, ma anche di restituire l’idea di una doppia faccia, come la luna, attraverso il drop centrale, momento di sfogo isolato e estemporaneo, che sembra condurre a qualcosa di diverso ma che invece finisce per esaurirsi in se stesso per ritornare a malinconia e rassegnazione. 

SCOPRI IL BRANO SU SPOTIFY: https://spoti.fi/3CxYbRm

Autore: Matteo Rizzi (Forse Danzica)
Testo: Matteo Rizzi (Forse Danzica)
Produzione: Matteo Rizzi (Forse Danzica) + Marco Boffelli (Forse Danzica)
Additional Production: Davide Foti (alone.nowhere x Studio Cemento)
Mix&Master: Davide Foti (alone.nowhere x Studio Cemento)

Direzione Artistica: Puccio Arianna x Studio Cemento
Foto: Andrea Venturini
Assistente: Alberto Ricchi
MUA: Chiara Ottonello
Styling: Giada Restelli
Clothes: Dr. Martens
Guest: Fatima Brunengo
Location: Istituto Italiano di Fotografia

Mgmt: Filippo Duò x Nevada Production
Distribuzione: Believe Music Italia


Forse Danzica è il progetto di Matteo Rizzi, cantante, musicista bergamasco classe ’97, nato durante un viaggio a Danzica insieme a Marco Boffelli, produttore e amico fin dal liceo, con cui sono stati co-prodotti tutti i brani. Dopo le prime pubblicazioni indipendenti, nel 2021 sono usciti due singoli per Believe, dopo aver avviato la collaborazione con Studio Cemento relativamente alla parte grafica del progetto. Raffinatezza fashion addicted e paranoie (new) romantiche si sintetizzano nelle atmosfere rarefatte, dolci e lunari che dialogano con un recupero di un’elettronica ricercata e “filologica” di matrice dark, su cui falsetti e melodie incalzanti trasportano liriche di angoscia e di rassegnazione, con punte di ironia dal gusto letterario

https://www.instagram.com/forsedanzica/

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Pop

Cosa c’è nella camera di Nyco Ferrari

Esce mercoledì 17 novembre 2021 (in distribuzione Sony Music e prodotto da Golpe MusicZingaro, il nuovo singolo di Nyco Ferrari. Un nuovo capitolo per il cantautore di stanza a Milano: un brano sfacciatamente pop anche per chi non ascolta pop, per chi spesso cede ai clichè e per tutti quelli che si ritrovano sempre agli aperitivi, ma anche per chi ama il cinema d’autore e i circoli letterari. Qui Nyco Ferrari offre una versione ironica ed ossimorica di sé stesso: un’anima impegnata che si ritrova a ballare con poco. 
 

Zingaro.
Un po’ distanti dalla città.
Musica leggera in periferia. Ballare soli fregandosene di tutto. Ballare con poco.

Zingaro è una canzone con due anime.
C’è quella spensierata, che canta “popporoppò” sui tetti di Milano a ritmo di reggaeton.
E c’è quella impegnata, che chiede, senza cortesia, di non sprecare tempo alienandosi nel virtuale, ma di tornare alle immagini concrete della vita vera: una schitarrata alla luna, un viaggio esotico, una scelta coraggiosa come quella di cambiare tutto.
Cliché, forse, ma quanto mi piacciono i cliché.

 

Per l’occasione, non abbiamo resistito, gli abbiamo chiesto se potevamo un giro a casa sua.

Per la categoria “pollice verde”:

Io parlo con le piante. Ok, freak. Ma i discorsoni che ci facciamo… Questo cactus ha un nome, ma non posso dirlo perché è omonimo dell’allieva di canto che me l’ha regalato. Era poco più di un cetriolo verde quando me l’ha portato dicendomi “ti assomigliava, e te l’ho preso”.  Mi sta simpatico perché non sapendo se preferiva le foglie o le spine se le è tenute entrambe.

Per la rubrica “arte contemporanea”:

Glenda. In arte Glenda Es Feliz, l’artista dell’autoritratto. Per chi non la conoscesse, Glenda dipinge prioritariamente se stessa, e ad ogni autoritratto va sempre più giù, gli occhi dei suoi quadri sono sempre più profondi. E questo quadretto è un unicum. Qui Glenda sorride! E mi fa impazzire come ride perché è il riso di qualcuno che ha appena realizzato qualcosa di fantastico, ha appena capito che dentro di sé c’è qualcosa di meraviglioso che non lo abbandonerà mai. Poi con ‘sti capelli colorati mi sembra una Amie Winehouse appena arrivata a Camden Town che ha deciso di voler essere quello che le pare.

Dipartimento “Arte Africana”:

L’essenza. Arrivare all’essenza delle cose. Toccarle con mano, sentire la terra a contatto con la pelle. E poi il caldo. Sentire il caldo che ti veste come un abito e il mondo che emana afrori estatici. Scusa mi perdo quando ci penso. Ma diciamo che le maschere africane mi riportano a questo universo che poi alla fine sfocia nello spirituale, che è un po’ l’orizzonte a cui punto. Questa è una statua Bambara dal Congo comprata con i soldi di una giornata di busking a Milano. Il ragazzo che me l’ha venduta mi ha assicurato che purifica gli ambienti dalle cattive energie.

From New York with Love:

Questa è un’opera di James Hill, che si firma 1471, ma chiamatelo 14, Fourteen se siete suoi amici. Lo trovate spesso vendere le sue opere, nella stazione della metropolitana di Times Square. È probabilmente la reincarnazione di Basquiat. E questo guantone è un casino, giuro, servirebbe un libro per descrivere l’impalcatura concettuale che lo definisce. Ma in breve: vi campeggia “555” che per 14 è il numero della transizione, e nel suo alfabeto segreto c’è scritto “THE EMPTINESS IS ENOGH”: poca grammatica per dire una cosa: “il vuoto basta.” È l’oggetto più emblematico della mia vita, perché riassume l’insegnamento più grande che mi ha dato New York.

Infine, posiamo per la categoria “Saturday Night Ball”

La Disco Ball. È un oggetto che ho riscoperto da pochissimo, trovandola per caso in un mercatino dell’usato. Non significa più molto a noi notturni del 2022, e invece è l’epitome della nostra società: è un oggetto che attira la nostra attenzione non facendo altro che riflettere tutto ciò che ha attorno, continua a cambiare, non riusciamo mai ad avere un’immagine precisa di quello che riflettono i suoi mille piccoli schermi, e ballandoci sotto nella trance dei nostri rituali moderni alziamo le braccia verso di lei come in adorazione di una divinità. Ti ricorda qualcosa? Filosofia a parte, metti la tua canzone preferita, spegni la luce, e puntaci addosso una torcia. 

Buon viaggio.

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Comunicato stampa

“Frammenti” è l’album di debutto di Jamila

Esce venerdì 12 novembre 2021 FRAMMENTI l’album di debutto di JAMILA per Ferramenta Dischi in distribuzione The Orchard. Un nuovo e definitivo capitolo per la cantautrice italo-algerina di stanza a Firenze che, complice la produzione di ZIBBA, si sviluppa come un flusso di coscienza, un’autobiografia musicale composta di frammenti sinceri e puri, immersi in brani di cantautorato pop al femminile. Frammenti sono brani che si muovono in equilibrio perfetto tra acustico elettronico, tra introspezione e voglia di condividere il più possibile con gli ascoltatori.

Frammenti. Frammenti di me, frammenti di vita, frammenti di luce, di ombra, di conoscenza. E’ fra i frammenti che ho cominciato ad unirmi al mondo e sono i frammenti il modo che ho di portarmi il mondo sempre dentro. Piccoli angoli, dolci e sbiaditi ricordi, altalene fra il presente e l’eterno passato. Frammenti, in ritardo per come sono ora, in tempo per come sarò sempre. (JAMILA)

BIO:
Jamila Kasraoui, classe 2001, nasce a Scandicci, in arte Jamila. Padre algerino, madre italiana. Jamila è musicista, scrittrice e cantautrice. Il suo rapporto con la musica e la scrittura inizia molto presto. Nel 2018 esce il suo primo album completamente autoprodotto dal titolo “Ego”. Durante il suo percorso incontra i ragazzi di Ferramenta Dischi, etichetta discografica fiorentina con la quale è attualmente sotto contratto. ZIBBA diventa mentore e produttore artistico del nuovo album .

La Dottrina delle Piccole Cose” è il primo singolo estratto dall’album, restituendo agli ascoltatori un mondo personale fatto di esperienze individuali, ma universali allo stesso tempo. Ad Agosto 2020 inizia il suo “Tour delle Piccole Date” in cui ha avuto modo di fare da apertura ai concerti di Brunori Sas e Dente. A Dicembre 2020 viene chiamata dalla rivista Vanity Fair perché selezionata tra vari artisti emergenti under 30 per partecipare alla campagna pubblicitaria “Jackie’s Garden” promossa da Gucci, un corto realizzato da Beniamino Barrese, il cui obiettivo è quello di raccontare la storia degli artisti chiamati a parteciparvi, valorizzandone la diversità con un’accezione positiva, come sottolinea la stessa Jamila. Ha vinto recentemente il Premio De André e il Premio de Premi 2021 organizzato dal MEI a Faenza ad ottobre.

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Comunicato stampa

“Battuta/Bazooka” è il nuovo singolo di Ponee

Esce venerdì 19 novembre 2021 Battuta/Bazooka (in distribuzione Believe), il nuovo singolo di Ponee, un nuovo capitolo e un nuovo inizio sfacciatamente pop per il cantautore urban di Milano. Battuta/Bazzoka è presentato insieme alla realtà creativa “Caramello”, di cui Ponee è co-fondatore e con la quale dà sfogo alle proprie idee, tra showcase, concerti e format musicali. 

Il brano si lancia verso nuovi orizzonti sonori e nuove sfumature vocali, tra melodie pop e testi un po’ amari un po’ ironici, dal sapore fresco, dal sapor di Caramello

SCOPRI IL BRANO SU SPOTIFY: https://spoti.fi/3kQEuxY

Prodotto da Simone Manzotti 
Mixato presso Blap Studio
Master di Claudio Giussani
Cover di Roberto Redondi 


BIO: 
Ponee 
è il principale alter ego musicale di Antonio Schiano, che si contorce tra ulteriori mutevoli personalità: event manager, dj, autore per sé e per altr*. Ponee è però quella verità più nascosta, sommersa tra i pensieri, in bilico tra il reale e l’immaginato; un modo per raccontarsi senza i filtri della quotidianità più superficiale. Esordisce con il primo singolo “Excalibur” nella primavera del 2020, poi un Ep di 5 tracce in multi-color, poi la scelta di camminare su nuove strade, con il supporto e il sapore della propria realtà Caramello che, contemporaneamente, muove i primi passi verso il proprio concetto di creatività a 360 gradi; ovunque ci sia musica.

https://www.instagram.com/ponee_suona/