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“Possibilities”, il singolo d’esordio degli Elmoor

Fuori dal 27 ottobre “Possibilities”, il primo singolo degli Elmoor. Una band che sembra venire direttamente dal Regno Unito, ma che invece è italiana al 100%. Melodie alternative rock abbracciano il british pop dei grandi artisti portando una ventata di novità. Chitarre taglienti e una voce graffiata ci portano in un mondo infinito di possibilità.

Il tema centrale del brano sono le possibilità che si dipanano nel corso della vita. Eventi Improbabili che ci portano verso mete inaspettate e insolite. Un sound che si apre con un pizzico di malinconia esplode poi in un’energia carica di speranza.

“Il brano esamina come ogni situazione che la vita ci offre abbia in serbo infinite diramazioni, anche imprevedibili e insperate. L’idea nasce da alcuni episodi poco probabili verificatosi nel mondo. 

Nel testo si fa riferimento ad esempio ad alcuni proiettili esplosi in guerra che collidendo a mezz’aria si fusero insieme (una probabilità su un miliardo), o di come un bambino cieco riuscì a trovare e cogliere fra tanti fiori proprio un quadrifoglio”.

Così gli Elmoor descrivono il proprio brano.

ASCOLTA SU SPOTIFY: https://open.spotify.com/intl-it/album/3beenb9Hb3VgL3ba735jjN

https://www.instagram.com/elmoor_band/
https://www.facebook.com/profile.php?id=100087178827623
https://www.youtube.com/channel/UCDrg93URU5quYkNTZ7PIMQQ

Biografia

Gli Elmoor sono un alternative rock band di Treviso pronta a rompere le regole per essere semplicemente se stessi. Senza etichette e preconcetti.

La band nasce dall’incontro di Nicola Marton (Batteria) ed Enrico Salerno (Chitarra) con Francesco Maciocia (Chitarra, Voce e Testi) nel Febbraio 2020, formazione completata solo dopo un anno e mezzo con l’arrivo di Pietro Galanti (Basso).

La musica si discosta da qualsiasi tipo di riferimento temporale e politico. I testi descrivono riflessioni sulla vita quotidiana della società moderna ed insieme alla musica cercano di ricreare un sentimento di consapevolezza e riscatto. Istintività e spontaneità sono i concetti alla base delle composizioni.

Ad ottobre 2023 gli Elmoor presentano il loro primo singolo “Possibilities”. Quest’ultimo è stato utilizzato all’interno del film indipendente “Sola Nina” di Massimo Libero Michieletto.

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“Cattedrali per principianti” è il nuovo singolo dei Varanasi

Esce venerdì 10 novembre 2023 su tutte le piattaforme digitali (in distribuzione Believe Digital) il nuovo singolo del progetto Varanasi dal titolo “Cattedrali per principianti“. Un nuovo capitolo che segue il precedente singolo “Lucy” per la band che nasce dalle ceneri dei Japan Suicide e che prosegue il suo percorso verso un nuovo album in uscita quest’autunno in collaborazione con l’etichetta I Dischi Del Minollo, qui convivono influenze che derivano dal cantautorato rock italiano degli anni Novanta e vibes di oscurità post-punk.
 

Nelle arcate riverberano ipotesi: maledirai, riderai, ritornerai? Storia di un matrimonio, di un fallimento annunciato o di un’impresa, di malinconia e illusioni, come si conviene. Onda su onda, incedere incerto, finale aperto.

SCOPRI IL BRANO: 
https://open.spotify.com/intl-it/album/4fiKv7ZX1eZjxnS5a7MutM?si=FmLFTFIeSCuACuUjjl4UXw

Grafica copertina – Luca Paolucci
Fotografie Varanasi – Giordano Torreggiani

BIO:

Varanasi nasce nel 2019 in seguito alla decisione della band di ritenere concluso il loro percorso come Japan Suicide, dopo dieci anni di attività e quattro LP pubblicati, tre dei quali negli ultimi cinque anni, e diversi concerti all’estero, con un progetto legato all’amore per il periodo post-punk. La band oltre a sonorità cupe e aggressive ha sempre dato spazio a sfumature diverse, già mostrate nei lavori passati, per questo ha deciso di costruire un progetto più coerente sotto questo punto di vista, insieme all’uso della lingua italiana. Il primo lavoro è l’EP omonimo “Varanasi”, in collaborazione con VolumeUp. Nel Luglio 2021 la band è stata selezionata per la partecipazione alla trasmissione di Rai Radio Live – Ticket to ride. 

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“Valeria” è il nuovo singolo dei Lyvers

É uscito giovedì 9 novembre 2023 su tutte le piattaforme digitali il nuovo singolo firmato dai Lyvers, la band milanese la cui formazione è sconosciuta anche ai componenti stessi. Questo nuovo capitolo è un brano che si intitola “Valeria“, una disperata dichiarazione d’amore non corrisposto. Ispirato ad una storia vera, narra di un giovane che si invaghisce di una conturbante imprenditrice digitale la quale però non sa nemmeno della sua esistenza; per lei è solo l’ennesimo ammiratore disperato che manda  foto del pisello nei messaggi privati.

Narrato in prima persona dal punto di vista di lui, il brano mette in luce che, nonostante i numerosi vani tentativi di conquistarla, alla fine a Valeria interessano solo i clienti paganti. 
 

SCOPRI IL BRANO: 
https://open.spotify.com/intl-it/album/2bueYsSupyT1vYb6f8Giq5?si=hHAIngfCTB6lumIPHgrZ1Q




BIO:

Lyvers sono quattro compagni di merende da tutta una vita; un gruppetto simpatico che nasce a Milano un tot di tempo fa. La data esatta della formazione è sconosciuta anche ai componenti stessi, amici da sempre che hanno deciso di fare macello insieme. Il gruppo si caratterizza per il tono scanzonato delle canzoni nelle quali affrontano tematiche che affliggono i giovani d’oggi con un linguaggio leggero e divertente.

La allegra brigata è composta da Obbofó alla chitarra a sei corde islandese, Presidente Hamburger alla chitarra normale, Bhairav alla chitarra a quattro corde e mezza e Damiano alla batteria acustica in acciaio inossidabile. Il ruolo di cantante è affibbiato a turno ai vari componenti della band in base alla canzone.

https://www.instagram.com/thelyvers/

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Indie

Cosa c’è nella vecchia cameretta di Filippo, in arte I Temporali

TRE STAGIONI. LA VITA SOGNATA, LA VITA VERA è il debut EP de I Temporali, nuovo progetto alt-folk di Filippo Ghiglione. Un ritorno alle radici dopo anni passati con il moniker f o l l o w t h e r i v e r e un grande cambiamento per il cantautore ligure, con testi per la prima volta in italiano, senza dimenticare le atmosfere musicali già precedentemente esplorate.  Questo EP parla di una stanza, un piccolo posto da arredare con cura e da fare proprio per tre stagioni, sette mesi e duecento giorni. Sei piccoli passi, sei canzoni da tenere strette da qualche parte dentro al cuore, per coltivare il dolore scaturito da una separazione. Il lutto, la perdita, il disorientamento. E poi, dentro questa stanza, imparare a fare di questo dolore qualcosa di proprio, farne una parte di sé. E finalmente uscire fuori.

Noi volevamo conoscere meglio Filippo, e per farlo gli abbiamo chiesto di farci fare un giro nella sua vecchia cameretta, con la complicità della sua famiglia. Ecco cosa ci hanno mostrato.

Grazie per la bella possibilità.

Io sono di Genova, ma dopo un po’ di trasferimenti in giro da poco tempo vivo a Roma. Dal momento che al momento non ho oggetti molto iconici nella mia nuova casa romana, e che quando ogni tanto torno a Genova mi fermo a casa dei miei genitori dove si trova la mia cameretta con tutti gli oggetti veramente iconici della mia infanzia, ho pensato di sceglierli tutti da lì. Non solo, ho pensato di chiedere alla mia famiglia di aiutarmi a sceglierli in base agli aneddoti, e di pensare a una canzone in qualche modo legata a quegli oggetti e a quel periodo. Un tuffo nei ricordi di famiglia, insomma.

Oggetto 1 (scelto da Paola, mia mamma): Collezione di Dylan Dog & PKNA

Ho pensato di scegliere questi oggetti perché mi ricordano l’ossessione di Filippo per il collezionare le cose, e il desiderio, una volta che iniziava a mettere insieme i pezzi del puzzle, di non fermarsi mai potenzialmente. Questo l’ho visto soprattutto con i fumetti e in particolare con Dylan Dog e Paperinik, che leggeva continuamente.

Per quanto riguarda la canzone invece, mi è venuta in mente Jump dei Van Halen, perché era una delle cover che suonavano più spesso in giro nei locali con la sua band del periodo post-liceo e a casa la provava sempre.

Jump: https://open.spotify.com/intl-it/track/6Fba9RZtC6vTY814JToDtP?si=088b0622690d4703 

Oggetto 2 (scelto da Roberto, mio papà): Modellino Mini

Ho scelto questo oggetto perché in camera di Filippo ci sono sempre stati tanti modellini di macchine diverse, e una passione che aveva da piccolo era di correre alla finestra per cercare di capire quale modello di macchina stesse passando sotto casa. Ho scelto la Mini perché è da sempre stata un po’ il “simbolo” di questa famiglia, un’auto che ho sempre amato fin da ragazzo e che ho fatto amare anche a Filippo.

Come canzone ho scelto La regina del Celebrità degli 883 perché faceva parte di una delle prime musicassette che Filippo e Margherita ascoltavano sempre, una piccola colonna sonora dell’infanzia.

La regina del Celebrità: https://open.spotify.com/intl-it/track/1vJVjWzlS5SZpcicOuT1er?si=d38cda460c034f1a

Oggetto 3 (scelto da Margherita, mia sorella): Televisione Gialla

Se penso alla camera di Filippo mi viene subito in mente la televisione gialla all’angolo, è un oggetto davvero iconico, è come se ci fosse da sempre. E poi è un oggetto anche un po’ simbolico del nostro rapporto, quando la sera guardavamo insieme i programmi e le serie tv (l’orso polare che compare a caso della prima puntata di Lost ce lo ricordiamo ancora!).

Per quanto riguarda la canzone invece ho scelto Neon di John Mayer, perché mi ricorda di quando io studiavo in camera e ascoltavo Filippo suonare la chitarra elettrica nella sua cameretta, accanto alla mia.

Neon: https://open.spotify.com/intl-it/track/7Kohy4v3KLWfUXlv9N3feB?si=a9610c4df615495f 

Oggetto 4 (scelto da me): Canta Tu

Il Canta Tu è stato sicuramente un grande protagonista delle nostre serate familiari di quando ero bambino. C’erano tantissime canzoni e raccolte (più o meno improbabili), e avevamo ciascuno il nostro cavallo di battaglia con il quale mettevamo in piedi sfide all’ultima canzone.

E il brano che ho scelto per l’appunto è Blue eyes di Elton John, perché mi ricordo che era uno dei cavalli di battaglia di mio papà e quando la cantava vinceva sempre lui.

Blue eyes: https://open.spotify.com/intl-it/track/4nSWloYu8D0ikKB68S1R5W?si=cc9db0c882254fa8 

Oggetto 5 (scelto da Emma, la shih tzu di famiglia): Poltroncina

Emma non poteva che scegliere naturalmente la poltroncina sotto la quale si mette sempre a dormire di notte, o si nasconde quando ci sono i tuoni o le tempeste (ma non con I Temporali!), con sopra i cuscini della Donaldson con i personaggi Disney stampati. Questo non succedeva quando ero bambino, perché all’epoca Emma non c’era ancora, ma è come se in qualche modo avesse “preso possesso” di uno spazio dandogli un nuovo scopo.

La canzone che, di nuovo naturalmente, sceglierebbe sarebbe sicuramente A lullaby for Emma, una canzone che avevo scritto con il mio moniker followtheriver perché ogni volta che la suonavo in casa lei, ancora cucciola, si avvicinava e si addormentava vicino a me.

A lullaby for Emma: https://open.spotify.com/intl-it/track/7KX7GFR8KgZNbiDuLrUZyZ?si=805472262a6e4f7b 

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Pop

Le cinque cose preferite del duo Gate66

Fuori dal 27 ottobre “La tecnica del doppio”, il primo singolo del duo GATE66 in collaborazione con Elena Cataneo. Un brano spaziale dal sound futuristico. Il primo sguardo nel mondo di questo duo di viaggiatori spazio temporali che dopo il loro viaggio nel passato hanno deciso di raccontare le loro avventure attraverso la musica.

La tecnica del doppio” ha un sound elettronico, dance che prende il meglio di altri generi come il trip hop e R&B per creare qualcosa di diverso dal solito. Una melodia coinvolgente che ha lo scopo di togliere il problemi del mondo. Una valvola di sfogo e un desiderio di leggerezza. GATE66 vogliono alleggerire il peso del mondo con la loro musica e il primo brano ne è fin da subito una dimostrazione. La tecnica del doppio è una canzone sulle identità, la propria e quella desiderata, alla ricerca l’una dell’altra, spesso in contrasto e, raramente, come per magia sovrapposte”,così il duo descrive il proprio brano.

Noi volevamo conoscerli meglio, e non potevamo che chieder loro quali fossero le loro cinque cose preferite. Ecco com’è andata!

Le rane

Amiamo le rane e il gentile gracidio che fanno soprattutto la notte d‘estate. Un po’ meno quando si mettono in testa idee strane, tipo pompare a manetta con 2 vecchi Pioneer CDJ su un impianto stereo da 3000 watt nello stagno sotto casa. Cosa purtroppo possibile dal 2080, a causa della moda assolutamente malsana tra i DJ di alterarsi i connotati con geni di altre specie per fare sempre piu tendenza.

2 – Le domeniche sul lago.

Troviamo molto rilassante recarci la domenica al lago, se e quando ne abbiamo la possibilità. Nel 2090 si possono fare anche bizzarri incontri. Qui siamo sul Lago di Caccamo (MC) dove due classe 2002 (mitica classe di ferro) e un NRA (Non Residente Anonimo) discutono su quali siano le esche migliori per pescare nonostante l’espresso divieto.

3 – La pesca (sempre su lago)

Amiamo pescare ma, dal 2050, il vizio di scaricare tutto in acqua ha iniziato a creare delle non simpatiche mutazioni/ibridazioni. In pratica, dai e dai, scarica questo, scarica quello (plastica, ormoni, vaccini andati a male e quant’altro) sono iniziati a spuntare in alcuni posti, soprattutto India e America Nord e Sud, delle nuove specie di gamberoidi semi senzienti, orripilanti a vedersi ma squisiti fatti fritti e alla brace. Nella foto, 2075 circa, possiamo vedere da bimbi l’Uomo Stokastico, Bruno J e un amichetto mentre tentano di pescarne uno, senza peraltro troppa convinzione.

4 – Dj Cotto & Condito

Il top dei top fino al 2047. Il loro flow sui piatti a 4 mani, senza capire di chi erano le mani, era diventato leggenda e i loro set ovunque sold out. Li sentiamo come padri fondatori della nuova elettronica e nessuna libreria sonora è degna di considerazione senza la loro discografia completa. Scomparsi nel deserto del Texas nel 2047 mentre erano in tour 

5 – Camil LHA 023

Il nostro droide-guida che ci fa da ufficio stampa . Interfaccia tra reale e digitale, oracolo trasporta dati, ci consente di avere un interfaccia plausibile con il modo reale: senza di lei saremmo persi nella nebbia

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“Lungomare a Napoli” è il nuovo singolo di Eddie Brock

É in uscita venerdì 10 novembre 2023 il brano “Lungomare a Napoli“, il nuovo singolo del cantautore romano Edoardo Iaschi, in arte Eddie Brock. Il brano, che segue la pubbliazione del suo primo EP “Roma Dorme“, è stato scritto dallo stesso Eddie Brock in collaborazione con gli autori Davide SartoreDiego CecconLoris Iannamico e Vincenzo Leone ed esce per Sangita Records e sarà distribuito da ADA Music Italy.

L’improvvisa fine di una storia che getta con forza due amanti in uno stato di smarrimento e di perdita di un equilibrio precario e subordinato alla presenza dell’altro. Nel tentativo di lavare il dolore sotto un temporale, in un insolito lungomare di Napoli bagnato, resiste il desiderio di tornare insieme rischiando di perdere completamente la stabilità, incuranti di sapere se sono atomi che si legheranno ancora o si respingeranno. Tra Influenze urban accostate ad una malinconica e sognante melodia italiana, Lungomare a Napoli è una ballad intima, intrisa di una speranza onirica che esplode in un finale orchestrale ed epico.

RELEASE PARTY
giovedì 9 novembre – WISHLIST – ROMA



SCOPRI IL BRANO: 
http://ada.lnk.to/lungomareanapoli

Label: Sangita Records
Distribuzione: ADA Music Italy
Editori: Sangita Records / Umberto Iervolino Ed. Mus. / Visory SRL
Comunicazioni: Info@sangitarecords.com

BIO:

Eddie Brock, nome d’arte di Edoardo Iaschi, è nato a Roma nel 1997.

La passione per la musica nasce grazie a suo padre e ai mille tragitti fatti in macchina con la radio accesa.  Musica in macchina, fumetti e supereroi casa, Spider Man su tutti: “Da bambino sfruttavo le qualità di mio zio fumettista per farmi disegnare Venom, il mio personaggio preferito, l’alter-ego di Eddie Brock. Da quel momento è nato il mio nome Eddie”.

Edoardo lavora per 2 anni in un call center, consegna pizze in giro per Roma e il fine settimana fa volontariato per Save The Children, ma è la musica la sua vera ragione di vita. Nel dicembre del 2018 Eddie viene selezionato per partecipare al Coca-Cola Future Legend, nel Team Soul di Annalisa Scarrone partecipando al Battiti Live di Vieste, Trani e Bari. Nel 2021 il suo singolo “Lei non sa” diventa virale totalizzando 15 milioni di views su TikTok e più di 1.300.000 streams su Spotify.

Dopo la pubblicazione del suo ultimo EP “Roma Dorme”, Eddie Brock si appresta a lanciare il suo nuovo singolo “Lungomare a Napoli” che farà da apripista al suo nuovo lavoro discografico curato da Sangita Records e distribuito da ADA Music Italy.

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“Bianca” è il nuovo singolo di CASX

É in uscita venerdì 10 novembre 2023, per l’etichetta V4V, il nuovo singolo del progetto CASXdal titolo “Bianca“. Continua quindi il percorso dell’alter ego musicale di Arianna Puccio (founder della realtà Studio Cemento) che aggiunge un capitolo alla sua autobiografia musicale dove convivono influenze alternative rock, dark, infinite citazioni cinematografiche, ricordi e qualche rivincita

Bianca” come la tela su cui sarebbe bello ripartire a riscrivere la nostra vita in maniera diversa. Aprirsi, amare, dedicarsi a qualcuno è una cosa tanto bella quanto spaventosa, specie se in passato è capitato di essere totalmente demoliti da un legame. Si sa che le relazioni peggiori sono quelle che tornano sempre e non smettono mai di tormentarti come fantasmi. Per quanto si cerchi di seppellire tutto ciò che ci ha ferito, senza affrontarle, quelle cose e quelle persone in un modo o nell’altro tornano a galla, soprattutto quando cerchi la serenità di un nuovo amore. Attraverso un sound che spazia tra dream pop e shoegaze l’intento è quello di esorcizzare i dolori e gli spettri dell’amore passato per poter tornare a riemergere e vedere la luce.

SCOPRI IL BRANO: 
https://promo.theorchard.com/nvsIkKCkqsUsxXQYgNXM

Scritta da Arianna Puccio e Matteo Rizzi (@casxmusica ; @forsedanzica )
Testo di Arianna Puccio (@casxmusica)
Prodotta da Forse Danzica (@forsedanzica ) e Armo (@maybearmo )
Mix & Master: Davide Foti (@alone.nowhere ) 

Batterie: Omar Ghezzi (@sad_lovers_and_omar)

Chitarre, Basso e Tastiere: Francesco Tribbia Azzola @muddy_oter
e Matteo Rizzi @forsedanzica e Marco Boffelli @maybearmo
 

Art Direction: Studio Cemento (@studiocemento) 
Foto e Video:: Davide Saleri (@davidesaleri) 
Assistente: Emanuele Bodei (@bodeiemanuele) 

MUAH: Monica Crosta (@_monica.crosta )
Styling: Federica Furfaro (@fe___fy )
Clothes: @fraaeenk, @gaiaapoliti, @giuglia.it,
@sofia.bianchini , @drmartensofficial, @hubcommnet,  @marsell.official 

BIO:

Arianna Puccio, in arte CASX (si legge ‘Casper’, come il fantasma), è una cantautrice di Milano. Laureata in cinema, media design e web marketing, nella vita di tutti i giorni lavora come Art Director per i cantanti con la sua agenzia ‘Studio Cemento’. Scrive da quando è piccola, ma è nel 2020, dopo aver conosciuto Matteo Rizzi (aka Forse Danzica) il suo produttore, che comincia a lavorare a questo progetto, rifinito poi in studio da Davide Foti (Studio Cemento). La sua musica unisce sonorità che vanno dal post-punk allo shoegaze, respirando influenze come: Joy Division, Citizen, Brand New, Nirvana, Editors, Daughter, Ethel Cain e tanti altri.

A Maggio 2023 rilascia “Nessuno Vuole Essere Mio Amico” il suo disco d’esordio, preceduto da 5 singoli. Due volte scelta da Spotify Italia come copertina della playlist Rock Italia, nel corso del primo anno di attività è stata intervistata e recensita da alcune testate come: The WomRockit,BossySky TG24.

Dopo una pausa estiva, CASX lavora alla scrittura del suo secondo album in uscita nel 2024. Il suo prossimo disco, sempre prodotto da Forse Danzica, racconta un’altra faccia del progetto, una versione più adulta di Arianna. Sonorità post-punk/midwest emo si uniscono ad un mondo più indie-folk/alternative rock, attraverso quello che sarà un concept album profondo che intinge dalla storicità passata fino ad arrivare alla contemporaneità dell’oggi, rivelando contraddizioni mai scomparse e ancora oggi attuali.

https://www.instagram.com/casxmusica/
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Pop

Cosa c’è nella camera di Elton Novara

É uscito venerdì 22 settembre 2023 per Piuma Dischi / Hukapan e in distribuzione The Orchard il nuovo singolo di Elton Novara, dal titolo “Frantumi“, un nuovo capitolo che è anche un messaggio per l’essere umano dei nostri tempi; quello che rincorre proprio quei tempi, la cui priorità è sopravvivere, o almeno provarci, facendosi, però, risucchiare da un circolo vizioso in cui la propria vita si nullifica.

Noi ci siamo fatti portare a casa sua, in questo luogo che non riuscivamo proprio a immaginarci, e gli abbiamo chiesto quali fossero i suoi 5 oggetti preferiti.

TMNT

La collezione di action figure delle Tartarughe Ninja è qualcosa che fisserei all’infinito. Sono tutti pezzi originali degli anni 90, tra i milioni di esemplari di plastica che invadevano le giocherie a metà di quel magico decennio. Sono state tutte rigorosamente acquistate in mercatini dell’usato differenti, in momenti differenti della mia infanzia, tutti della medesima scala ma, sopratutto, tutti di linee differenti: Michelangelo è vestito da skater, Donatello un parà, Raffaello nemmeno ha la cintura. Essendo pezzi usati mancano armi ed accessori, e da mettere in piedi sullo scaffale sono un incubo, soprattutto Shredder che, congelato in una misteriosa posa accovacciata, va gestito con artefizi architettonici ingegnosi. La programmazione fininvest ai tempi d’oro del Biscione mi ha cresciuto più di qualsiasi altra figura adulta dentro casa, è quindi un miracolo che ora io non sia uno sciovinista di destra. D’altronde si sa, le Ninja Turtles sono di tanti colori, quindi non possiamo ricondurre il franchise ad alcun la forza partitica.

CLARISSA

La mia prima chitarra. Una classica di quart’ordine nera, bellissima, affascinante. Il marchio Clarissa mi affascinava già nel ‘98 quando ci misi su le mani, e il non avere mai incrociato il sentiero romantico con qualche ragazza con quel nome ritengo sia una vera occasione sprecata sul sentiero del simbolismo. Ho utilizzato questa chitarra per tutta l’età adulta per scrivere canzoni ed in modo intensissimo portandomela in giro per infinite sessioni di lezioni private, fino a che un giorno, dopo più di 20 anni, la letterale e non proverbiale tensione accumulata l’ha fatta esplodere: rincasato una sera ho trovato il ponte divelto, strappato alla sua naturale sede da quelle stesse corde che per due decadi gli erano state alleate codipendenti. C’è qualche insegnamento tra schegge e trucioli; nulla dura per sempre? La tensione ti fa esplodere? Ancora non ho capito, ma continuo a cercare. 

CARTUCCIA SONIC

Il Sega Mega Drive, monolite severo, porta della percezione, chiave del rilascio delle sostanze chimiche dedicate al sistema della ricompensa. La mia prima dipendenza, il mio boot camp (come dicono in qualche mediocre trasmissione) per l’alcolismo; esplosioni di gioia e vampate di rabbia, dipendenza, porte della percezione spalancate verso l’interno. Grazie a Sonic, il mio talismano fino ad oggi e per sempre fino alla fine della mia vita, ho iniziato a creare mondi chiuso nella mia cameretta, ho esplorato e conosciuto me stesso più di quanto disastrose sedute di analisi all’ambulatorio della mutua mi abbiano mai concesso. Un gioco che finisco ritualmente da quei lontani giorni oscuri di fine secolo, ricordo di aver battuto il primo livello con relativo bonus in una postazione di retrogaming al buio di un qualche locale, chissà dopo quanti gin tonic, chissà quando, chissà con chi. Però ho un video su Facebook dell’impresa!

COPERTA PIZZA

Un regalo stupendo e dolcissimo da parte di una persona che mi conosce più dei miei familiari, questo simpatico oggetto di arredamento mi ricorda tutti i giorni che associare la mia identità artistica ad un grande piatto della tradizione culinaria napoletana è quanto di più prossimo a divenire una tartaruga ninja avrei mai potuto fare nella vita. Una passione, questa, che non ho mai considerato caratterizzante fino a che ho capito che faceva ridere chi avevo intorno. Non solo, quando dico (o meglio, scrivo sull’internet) di mangiare quella con le patatine alcune persone arrivano addirittura ad arrabbiarsi, ma in modo serio! Un altro grande esempio del fatto che ognuno ha i propri punti sensibili e noi non sappiamo mai su quali cicatrici potremmo stare esercitando pressione.

WATER

“Ah,fedele water..” recitava sognante Bart Simpson, ed invece era proprio esso a risucchiare narrativamente l’intera famiglia in un gorgo che sbucava in un’incidente internazionale con l’Australia. Alla stessa guisa, un banale guasto a fine agosto mi ha gettato in un burrone di sconforto economico che andrò ad ammortizzare nel giro del prossimo anno e, mentre scrivo…un inquietante gocciolìo proviene dallo scarico.

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“Canzoni secsi” è il primo album DORIAH

Fuori da venerdì 10 novembre “Canzoni Secsi”, album di debutto di Doriah, autore e produttore siciliano trapiantato a Bologna. Sospese tra cantautorato classico e (post)post-moderno, le sue canzoni, spesso dissacranti e surreali, sanno anche essere insospettabilmente romantiche e, a loro modo, indubbiamente “pop”. Immerse in un mare fluttuante di sintetizzatori, oscillando tra riferimenti più disparati (da Lucio Dalla ai CCCP, dalla trap alla techno commerciale anni ’90) e in costante bilico tra iconografia e iconoclastia (da Hemingway a Sartre, da Maradona a Gesù Cristo, da PornHub a Non è la Rai), queste dieci “Canzoni Secsi” non sono altro che, nelle parole dell’autore, “un modo di affrontare le incertezze e le angosce del nostro tempo, senza la presunzione di ottenere risposte ma con la possibilità di porsi ancora delle domande”. Le categorie di ricco e povero, alto e basso si fondono senza soluzione di continuità dando vita a scenari ambigui e volutamente paradossali, in un approccio bizzarro, selvaggio, ondivago e irrefrenabile. Non esistono soluzioni, nuovi valori da affermare o vecchi da restaurare: una volta constatato il vuoto valoriale dei nostri giorni, Doriah preferisce essere quello che “sta seduto in riva al fiume e gode dell’osservare l’acqua che scorre. Il caos è progresso”.



Scopri il disco su Spotify


Credits:

Registrato tra l’home studio di Federico Doria e il Freak Studio (Bologna) di Stefano Maggiore aka Keen. Prodotto da Federico Doria e Stefano Maggiore. Missato da Stefano Maggiore presso il Freak Studio. Masterizzato da Francesco Brini presso lo Spectrum Mastering (Bologna).

Federico Doria: voci, chitarre, basso elettrico, synth, programmazione drum;

Stefano Maggiore: synth, programmazione drum;

Max Vicinelli: piano e rhodes ne “L’universo”, wurlitzer in “Domenica simpatica”;

Paolo Indelicato: batteria in “È finita la…” in “Domenica simpatica”

Carmelo Drago: basso elettrico in “Domenica simpatica”
 

BIO:

Doriah, all’anagrafe Federico Doria, è un cantautore siciliano, bolognese d’adozione, classe 1987, già attivo dalla fine degli anni Zero con il moniker El Señor Pablo. È stato vincitore di Italia Wave Sicilia nel 2015, anno in cui ha pubblicato l’EP interamente in siciliano “Comu si nun t’havissu vistu mai”; fa inoltre parte insieme a Luca Minelli del duo Gente Vergine, con cui ha pubblicato nel 2021 il singolo “Bologna Batticuore”. Definisce se stesso come “il gesto apotropaico che faresti se un dio ti dicesse che il senso della vita è che la vita non ha senso”. 

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“Oceano” è il nuovo singolo di Bonavita

Fuori da giovedì 9 novembre 2023 “Oceano”, il nuovo singolo di BonaVita, progetto solista di Mirco Miano. Un brano energico e ballabile, un mix tra Rap, Pop e Musica Elettronica. La cassa dritta vuole condurre l’ascoltatore verso un flusso di energia positiva in cui la voce cavalca la wave con melodie ritmate. Il fine di BonaVita è proprio questo: un’espressione ideologica basata sulla semplicità e sull’empatia. 
 

“Le tematiche fondamentali di cui parlo in questo pezzo sono la fiducia nei compagni di vita, paragonata all’immensità dell’Oceano, e la positività, risultato delle connessioni umane.”



Scopri il brano su Spotify



BIO:

BonaVita, nome d’arte di Mirco Miano, nasce a Roma nel giugno del 1995. Dalla prima adolescenza si approccia alla musica, in particolare alla chitarra, affezionandosi agli ambienti Rock, Metal, Hip-Hop, Crossover. Nel 2019 decide di uscire con il suo progetto solista: BonaVita. Esordisce con il brano “Pregami”, una punchline dalle sonorità Metal/Sinfoniche. Segue, poi il rilascio di un mini-album di tre canzoni, intitolato “Vivo-Solo-Odio” che rappresenta un viaggio nel conscio alla ricerca di sé stessi. Dopo un periodo di inattività molto buio, l’artista trova le sue risposte nella scrittura e negli arrangiamenti, uscendo di nuovo allo scoperto e usando la  musica come mezzo per esporre tutte le sue emozioni.

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