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Abbiamo ascoltato “Amore vincit Omnia” dei Miqrà

In una qualsiasi giornata primaverile arriva il nuovo disco dei Miqrà come a ricordarci che anche l’inverno più freddo e problematico viene spazzato via da una sferzata di bellezza.

“Amor vincit Omnia” ci ricorda proprio questo, che alla fine, l’amore vince su tutto, che la bellezza viene a galla e che bisogna mostrarla a tutti i costi.

L’album anticipato dal singolo “La Catastrofe in me” ci mostra una band rinnovata, matura, caparbia, con archi ed orchestra a supporto, come a dire che ciò che si è ascoltato prima in “Ultimo piano senza ascensore” altro non era che una serie di reminiscenze “adolescenziali”. Bellissima la cover di Battiato “Stranizza d’amuri” che ci conduce in una dimensione del cantautore catanese moderna, fresca e piena di forza.

Tra i brani che più ci hanno colpito troviamo “Ossa” e “Calicanto”, quest’ultimo poetica e visionaria come tra l’altro sono anche i Miqrà. In conclusione i Miqrà hanno sfornato un disco che attesta lo stato di grazia e maturità della band, che davanti a sè non avrà altro che un futuro splendente, dove con molta probabilità avremo qualche tentativo di sperimentazione. Un ottimo disco che custodiremo con avidità.

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Comunicato stampa

Miqrà: “La Catastrofe in Me” il nuovo brano

“La catastrofe in me” è il nuovo brano della band siciliana Miqrà che anticipa il loro nuovo album di prossima uscita “Amor Vincit Omnia”.

“La catastrofe in me” è un brano che parla di dipendenze di ogni tipo con cui ognuno di noi si trova prima o poi a fare i conti.


Il nuovo singolo della band arriva dopo un lungo periodo di pausa della band che ritorna con un nuovo lavoro contro ogni logica commerciale. Come dichiarato infatti da Giovanni, paroliere della band: “Credo sia, all’interno del disco, il brano più rappresentativo di quello che è l’universo Miqrà. Per questo lo abbiamo scelto come singolo di lancio dell’album, andando contro la logica commerciale del brano dal più facile approccio all’ascolto. Volevamo un ritorno in pieno stile nostro, con i suoni acidi e crudi di chitarre elettriche, basso e batteria. Però per la prima volta abbiamo dato un ruolo fondamentale al suono classico, infatti c’è un’importante parte orchestrale (un quartetto d’archi) curata da Fabio Agosta.” – continua Timpanaro “Volevamo aprire il nostro mondo a qualcosa di nuovo, sperimentando e crescendo, con la nostra peculiarità di collettivo musicale che, ancora una volta, ci vede collaborare con musicisti di ogni provenienza.

Sarà un disco pieno di suoni, sarà un disco che come sempre racconterà storie di confine per dare voce a quei mondi che, troppe volte, non ne hanno. E questo brano, che in fondo è una sorta di inno alla sconfitta, era il modo più onesto di ripresentarsi dopo la lunga assenza”.

BIOGRAFIA

I Miqrà nascono dalla scena musicale indipendente della Sicilia orientale nel 2012. Nell’Agosto 2017, dopo lunghe sessioni live, entrano in studio affiancati dalla produzione artistica di Carlo Barbagallo per registrare il loro primo disco: Ultimo piano senza ascensore.

Il disco è il frutto di un lungo percorso le cui radici sono immerse nel mondo del cantautorato ma con riferimenti elettronici pregni di indie rock. “Ultimo piano senza ascensore” è un disco costruito in un periodo lungo quattro anni, scalino dopo scalino. Sono diverse le strade che hanno influenzato questo album ispirato alle periferie ed a chi le vive, scritto tra Catania, Roma e Siracusa con lo sguardo del cantautore Giovanni Timpanaro rivolto alla lirica d’oltreoceano

di Tom Waits e le sonorità scure e spesso incentrate sul concetto di loop sviluppate dal polistrumentista Mario Giuffrida che ha curato tutta la parte ritmica (basso e batteria) e l’esperienza di Gaetano Santagati alle chitarre e lap steel.

Dopo l’ingresso nella formazione del batterista Alberto Mirabella, nel settembre del 2022, presentano il brano inedito dal titolo “Aretusa” al Festival Nazionale città di Leonforte, vincendo il premio come miglior testo.

I Miqrà entrano quindi in studio per realizzare un nuovo disco, questa volta la produzione artistica è

affidata a Gaetano Santagati, con l’inizio del 2024 vedrà quindi la luce “Amor Vincit Omnia”, secondo album del gruppo che ospiterà molteplici musicisti all’interno di questo lavoro discografico dando sfogo alla propria natura di “collettivo musicale” più che di band.

Credits & Collabs

Foto – Mirko Panuzzo
Label – Jonio Culture
Produzione artistica – Gaetano Santagati

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