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Comunicato stampa Pop rock

Millefiori x Saphe è il feat. che dovresti ascoltare

“RVMORE” è il nuovo singolo di Millefiori x Saphe, uscito venerdì 31 gennaio 2025. Con i precedenti singoli Saphe ci aveva già abituato a toccare tematiche complesse con grande sensibilità, questa nuova traccia in combo con Millefiori non fa eccezione. Empatia ed intensità, da ascoltare in loop.

Foto: Michele Raffoni

Queste le parole con le quali il duo presenta la canzone:
«”RVMORE” nasce dall’incontro di due percorsi, quelli di Saphe e Millefiori, che in due ruoli diversi affrontano la realtà del disturbo di personalità borderline. Il brano prescinde dalla prospettiva di chi ha il disturbo e di chi invece lo vive come partner e sostenitore.
I due punti di vista si fondono a favore di un’intesa reciproca che regna suprema. È un racconto di bisogno di compromessi, di riguardo e di comprensione, una comprensione che da sola ha la capacità di silenziare i rumori del mondo. Entrambi fungono da silenziatore per l’altro, come se, anche durante gli spari e le esplosioni, siano pronti ad accusare il colpo, con la consapevolezza che il gesto verrà ricambiato nel corso del tempo.
“RVMORE” è un’attenzione per l’altro che è curativa, necessaria, alla pari.»

Puoi ascoltare il brano qui:

BIO
Saphe incarna la lotta per l’autenticità. È il grido rivoluzionario di abbracciare i sentimenti senza timore, in un mondo frenetico che ci spinge alla repressione emotiva. Il suo sound alternative ha sfumature hardcore, accompagnate da testi introspettivi che rispecchiano una personale dura realtà.
Saphe è l’anima ribelle che sfida le convenzioni, desiderosa di strappare un “ti voglio bene” dai padri della vecchia generazione.

Millefiori è un artista che si è imposto fin da subito nel panorama alternative e punk italiano, catturando le sfumature di problemi e relazioni personali e scrivendone in maniera sincera.
Già dal primo singolo è stato selezionato per far parte delle playlist editoriali di Spotify: “Ragazzo Triste”, “Sangue Giovane” e “New Music Friday”.

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Saphe
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Millefiori
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Fonte: Costello’s Agency

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Comunicato stampa Pop

Immaginarsi “Altrove” con Silvia Reale

“Altrove” è il nuovo singolo di Silvia Reale, uscito martedì 28 gennaio 2025. Un esordio intrigante, dove la voce vivace della cantante milanese e il groove soul pop della sua band si sposano alla perfezione.

Foto: Gianluca Gerardi

Queste le parole con le quali l’artista presenta la canzone:
«Ispirata ad uno scatto di Robert Doisneau del 1955 “1,2,3,4,5” e dalla raccolta di poesie di Patrizia Cavalli contenuta nel libro “Pigre Divinità e Pigra Sorte”, la traccia racconta della difficoltà di reagire per trovare un Altrove in cui proiettarsi e immaginarsi per andare oltre, dell’immobilità e dello sforzo di rialzarsi, della confusione nel cuore e nella testa generata dalle relazioni ambigue; confusione evocata dal netto contrasto generato da sonorità fresche e leggere che riportano a una sensazione di spensieratezza.»

Puoi ascoltare il brano qui:

BIO
Se Silvia Reale fosse un colore sarebbe il giallo, se fosse un elemento sarebbe l’aria, se fosse un pianeta sarebbe la Luna.
La sua voce inconfondibile, talvolta energica e grintosa, talvolta ariosa e delicata, è lo strumento che ha scelto per aprire le porte verso la sua interiorità. Le parole che sceglie nelle sue canzoni risuonano, giocano e si legano per esprimere concetti profondi e veri: come indossare un paio di occhiali e vedere il mondo dal suo punto di vista. Le melodie sono ricercate e il sound è carico di tutti i generi che l’hanno attraversata: il soul, il funk, l’r&b e il blues.

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Fonte: Costello’s Agency

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Comunicato stampa Indie Pop

“COMFORT” è l’LP d’esordio dei LEGRU

“COMFORT” è il nuovo album dei LEGRU, uscito venerdì 31 gennaio 2025. Dopo una manciata di singoli, la band comasca sforna il disco di debutto: un lavoro composito e convincente, in grado di narrare le incertezze che caratterizzano diverse generazioni.

Foto: Manitu Studio

Queste le parole con le quali il trio presenta il disco:
«COMFORT non è solo un titolo, è uno stato d’animo.
Il disco esplora le profondità dell’immobilismo emotivo, dove le insicurezze si trasformano in un rifugio e dove il disagio generazionale diventa un linguaggio universale. Ogni traccia è un frammento di questa zona di comfort: una culla che consola e un recinto che intrappola.
I testi parlano di esperienze quotidiane, di amore e raccontano con ironia l’intima lotta tra il bisogno di protezione e la paura di cambiare. Le relazioni, il mondo esterno, la propria immagine riflessa: tutto è messo in discussione, ma niente trova una risposta definitiva.
Musicalmente, COMFORT è un viaggio che fonde l’indie pop con la tensione del punk e la fluidità dell’urban. Gli effetti vocali diventano uno specchio deformante, amplificando l’eco di quelle emozioni che spesso restano intrappolate.
È un disco che parla di sospensione e immobilità, ma lo fa muovendosi continuamente tra suoni e parole. Un invito a confrontarsi con le proprie contraddizioni, perché forse, in fondo, la vera comfort zone è imparare a conviverci. Ma quanto possiamo restare fermi prima di doverci muovere?»

Puoi ascoltare l’album qui:

BIO
LEGRU è un progetto nato nel 2022 a Como e formato da Nick, Teo e Alba.
Il loro sound è un mix di sonorità elettroniche, tappeti ritmici ed effetti voce: anima pop, cuore punk, atmosfere urban.
Dopo una prima fase di scrittura ed attività live nei dintorni di provincia, nel 2023 la band inizia la produzione e registrazione a Livorno del primo LP insieme al producer Andrea Pachetti (Zen Circus, Emma Nolde, Brunori Sas, Dente).
Nel 2024 la band entra a far parte del roster di Costello Agency.
Nel 2025, dopo aver pubblicato quattro singoli, la band presenta il suo primo LP “COMFORT”, un album eclettico di 8 tracce in cui l’indie pop si fonde con la tensione del punk e la fluidità dell’elettronica.

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Fonte: Costello’s Agency

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Comunicato stampa Elettronica Pop

SUPERTELE e gli anni ’90: quando la techno alleviava ogni dolore

“BOOSTER” è il nuovo singolo di SUPERTELE, uscito venerdì 24 gennaio 2025. Il musicista lombardo sale sullo scooter come negli anni d’oro e tira fuori la sua anima più danzereccia, sfornando una hit electro dirompente.

Foto: Enrico Luoni
Art direction: Nicolò Bruno

Queste le parole con le quali l’artista presenta la canzone:
«La canzone è un inno malinconico e ironico sulla gioventù perduta e sui rimpianti di un amore che non ha trovato la sua strada. Attraverso immagini vivide e surreali, come viaggi improbabili in Giappone o Corea del Nord in motorino, l’autore intreccia ricordi dolci-amari con riflessioni sulla crescita e sull’inevitabile scorrere del tempo.
I temi centrali sono il senso di disillusione e la nostalgia per un passato vibrante, rappresentato simbolicamente dal “booster” e dal “pusher” della gioventù, figure metaforiche che oggi sembrano spegnersi. La techno, con il suo ritmo ipnotico e liberatorio, diventa un rifugio e una cura temporanea per le ferite emotive, simboleggiando il desiderio di sentirsi ancora vivi e in connessione.
Il brano cattura il contrasto tra l’energia del passato e l’alienazione del presente, portando alla luce il desiderio di riprendersi quel tempo perduto, anche solo per una notte di musica, sogni e vibrazioni condivise.
La musica intreccia ritmi elettronici trascinanti con linee melodiche essenziali, evocando un senso di movimento e desiderio, creando un equilibrio tra energia danzereccia e introspezione. Le sonorità, a metà tra techno pulsante e accenti più malinconici, amplificano il senso di viaggio e sospensione, evocando l’incontro tra passato e presente, accompagnano il testo in un crescendo emotivo che alterna euforia e riflessione.»

Puoi ascoltare il brano qui:

BIO
SUPERTELE inizia a suonare a 10 anni. Da quando ne ha 13 scrive canzoni. Innamorato da adolescente del punk e del grunge suona in una serie di band in giro per la Brianza, Milano e il nord Italia. Con il passare degli anni, amplia il suo orizzonte musicale, sperimentando sonorità più psichedeliche e sperimentali, contaminandole con un approccio cantautorale nei testi.
Durante la pandemia inizia a dedicarsi alla produzione musicale, gettando le basi per il suo progetto solista. In questa seconda vita artistica, mescola sample, suoni catturati dalla vita quotidiana e strumenti vintage, mantenendo lo spirito DIY che ha caratterizzato le sue origini.
Il risultato è un sound ibrido che spazia tra alternative pop e lo-fi, con influenze elettroniche e momenti più ballabili. In questo progetto, SUPERTELE scrive, produce e canta la sua musica, occupandosi anche dell’intera componente visiva.

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Fonte: Costello’s Agency

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Recensione

“passo zero”: l’eleganza contemporanea del nuovo EP dei greatwaterpressure

I greatwaterpressure sono un collettivo milanese che si ispira alle sonorità della disco e del funk degli anni Settanta e Ottanta, richiamando alla mente artisti leggendari come Quincy Jones, George Benson e Dexter Wansel. Con il loro nuovo EP “passo zero”, Edoardo Grimaldi, Gabriele Prada e soci, dimostrano una notevole abilità nel reinterpretare questi riferimenti iconici, fondendoli con un sound elettronico moderno, arricchito da sfumature di R&B.

Pubblicato a gennaio via spotless music, il nuovo EP“passo zero” si presenta come un’opera compatta e coerente checattura l’essenza di un percorso emotivo tra alienazione e momenti di introspezione: i quattro brani che lo compongono riescono nell’intento di esplorare le radici del nu-funk e dell’italo-disco, rinnovandole con una sensibilità contemporanea che si distingue nel panorama musicale attuale. Il nuovo lavoro del collettivo milanese trova equilibrio nei testi personali e negli arrangiamenti dinamici, che conferiscono profondità a questo progetto che vuole raccontare non solo di una fuga, ma anche di un ritorno, intrecciando inquietudine e romanticismo ed esplorando la frenesia della vita urbana tra momenti di rabbia e vulnerabilità.

Tra synth nostalgici e linee di basso pulsanti, “passo zero” è stato costruito con attenzione ai dettagli, bilanciando dinamiche ritmiche coinvolgenti con momenti più riflessivi: “supersenzapiombo”, brano che ha anticipato la release dell’EP, cattura l’ascoltatore e lo trasporta in una nuova dimensione vibrante e dinamica. Le atmosfere malinconiche di “topo di città” amplificano invece il senso di alienazione della vita metropolitana, offrendo una narrazione più intima.

Con “1m9g” scopriamo il lato più audace e sperimentale del collettivo, mentre la title track “passo zero” chiude il cerchio con un tono intimo, invitando ad una pausa necessaria nel caos della quotidianità. Il risultato, nel complesso, è un EP che riesce a fondere passato e presente, tradizione e innovazione, riuscendo a far ballare e riflettere. Una storia di ricerca e riconciliazione che conferma i Greatwaterpressure come una realtà interessante e promettente nella scena musicale contemporanea.

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Fonte: RC Waves

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Comunicato stampa Indie rock

Adult Matters non smette di emozionarci

“Superman” è il nuovo singolo di Adult Matters, uscito martedì 21 gennaio 2025 via Costello’s Records / Wires Records. Una ballata cruciale per definire la poetica del nuovo disco del musicista, in uscita il prossimo mese. Una traccia elegante ma ricca di pathos, con un finale travolgente.

Foto: Simona Catalani

Queste le parole con le quali l’artista presenta la canzone:
«“Superman” è la prima canzone che Luigi ha scritto per questo disco ed è quella che gli ha permesso di addentrarsi all’interno della stesura dell’album.
“Ho scritto questa canzone nel 2021, l’ho iniziata a scrivere mentre ero in tour sulle note del mio iPhone e poi una volta tornato a casa l’ho finita di scrivere. La frase che apre il brano “le cose accadono perché devono accadere e allora perché non accadono mai a me?” l’ho scritta pensando ad una conversazione che pochi giorni prima avevo avuto con una persona. Queste parole, seppur semplici, hanno smosso in me un senso di sconforto notevole: avevo 28 anni, mi sentivo perso, stavano per arrivare i miei 30 e tutti i miei tentativi di avvicinarmi alla vita che sognavo finivano sempre per frantumarsi a causa della mia insoddisfazione ed ero io l’artefice del mio malessere e potevo salvarmi solo da solo. Mentre scrivevo “Superman” ho pensato a tutte le “situationship” che di base sono rimaste a quella forma lì, al perché non fossero andate. Anche in questo caso il mio interlocutore è un uomo a cui io non sono stato in grado di donare amore e nemmeno lui è stato in grado di donarlo a me. A volte bisogna accettare che “nothing is a line”, niente è come credi, come mi ripete spesso una mia cara amica, e le relazioni umane non sono una linea, non puoi controllarle solo perché nella tua testa sembrano perfette. Le persone cambiano, evolvono e con loro cambiano i sentimenti.”
Il finale di “Superman” è pieno di emotività, un’esplosione emotiva non indifferente: ci sono le chitarre, la voce di Luigi, i fiati (Adele Altro al Sax, Beatrice Miniaci al flauto e Marcello Rotondella al clarinetto) che sostengono tutta la rabbia di Luigi.»

Puoi ascoltare il brano qui:

BIO
Adult Matters è il progetto solista di Luigi Bussotti.
Chitarre 90’s, testi onesti e brutali. La sua musica è il diario segreto di una persona queer non binaria.
Luigi cresce con l’indie rock degli anni ’90, Elliott Smith e le cantautrici americane, influenze che segnano profondamente il suo percorso artistico e gli offrono la possibilità di comunicare le proprie emozioni senza filtri. Inizia a scrivere fin da piccolissimo per scappare dalla realtà di provincia, e successivamente si dedica allo studio della chitarra da autodidatta (“ho imparato a suonare la chitarra guardando i live delle mie band preferite su KEXP”).
Nel 2016 registra il suo primo album “Endings” in un home studio. Questo disco, che porta in giro per l’Italia in power trio, gli permette di ritagliarsi un piccolo spazio nella scena bedroom-pop italiana. Nel 2021 esce “Flare Up”, il suo secondo disco, un lavoro di natura lo-fi che suona ininterrottamente in tour per 2 anni con oltre 50 date italiane.
II 21 febbraio 2025 è in uscita il suo terzo disco, pubblicato da Wires Records e Costello’s Records, registrato e suonato al VDSS studio insieme ad un team di musicisti: Anton Sconosciuto, Cecilia Pellegrini, Konstantin Gukov Borisovich, Adele Altro, Beatrice Miniaci e Marcello Rotondella.

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Fonte: Costello’s Records

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Comunicato stampa Post-Punk

Le Risorse Umane e il languore dell’anima

“Desistere” è il nuovo singolo delle Risorse Umane, uscito martedì 14 gennaio 2025 via Notturno Dischi. La presenza del sax addolcisce le classiche atmosfere tenebrose della band, ma la narrazione del routinario rimane sommersa da una foschia decadente.

Foto: Simone Zappacosta

Queste le parole con le quali il trio presenta la traccia:
«Ho pena delle stelle
che brillano da tanto tempo,
da tanto tempo…
Ho pena delle stelle.
Non ci sarà una stanchezza
delle cose,
di tutte le cose,
come delle gambe o di un braccio?
Una stanchezza di esistere […]»

Puoi ascoltare il brano qui:

BIO
“Ci duole rimarcare come la posizione di responsabile del Dipartimento F4 sia vacante da qualche mese.
Durante la conseguente autogestione, le Risorse Umane del suddetto dipartimento hanno di fatto prevaricato i ruoli a loro assegnati contravvenendo alle linee guida aziendali e formando un trio PP/NW.
L’azienda sta attualmente prendendo provvedimenti.”

Le Risorse Umane sono una band post punk / new wave nata sulla direttrice che divide le due grandi metropoli italiane di Milano ed Ancona.
Al momento in numero di tre, i membri del gruppo si sono incontrati all’inizio degli anni 20 seguendo certe rotte in diagonale.
80, 90, 00 sono le decadi di riferimento da cui le risorse attingono a piene mani per creare il loro immaginario sonoro.

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Fonte: Costello’s Agency

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Comunicato stampa Post-Punk

L’EP dei VIZIOSA è una furia

“Mandic” è il nuovo EP dei VIZIOSA, uscito martedì 14 gennaio 2025. Un distillato del post punk furente e intransigente del duo eporediese, 5 elegie corrosive che raccontano storie di emarginati sociali.

Foto: Ivan Cazzola

Queste le parole con le quali la band presenta il disco:
«”MANDIC”
(sostantivo piemontese)
Si riferisce a figura sociale di persona comunemente considerata naïf e improntata a un ottimismo non agganciato alla realtà. Per tale motivo viene spesso emarginata e derisa.»

Puoi ascoltare l’EP qui:

BIO
VIZIOSA è l’incontro malato fra generazioni punk differenti, quella del ‘77 e quella del post punk più attuale.
Le canzoni raccontano in modo crudo di persone messe ai margini dalla società, maltrattate e offese, ma anche di amore e di speranza, il tutto condito da un sound acido, potente e tumultuoso. VIZIOSA mette a nudo la parte più intima e schifosa di ognuno di noi, quella che tutti cerchiamo di nascondere dentro noi stessi.

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Fonte: Costello’s Agency

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Comunicato stampa Elettronica

“IN:titolo” è l’estroso album d’esordio di Giulia Impache

“IN:titolo” è il nuovo LP di Giulia Impache, uscito venerdì 17 gennaio 2025 via Costello’s Records. Se si dovesse stilare una classifica dei dischi più originali dell’anno appena iniziato questo allucinante debutto che mescola ingegnosamente elettronica, madrigali e glitch-pop sarebbe al primo posto, ma è molto probabile che mantenga una posizione ragguardevole anche tra 11 mesi. Una penna dallo stile unico, una voce celestiale. Giulia è la fantasia al potere.

Foto: Stefano Mattea

Queste le parole con le quali l’artista presenta il disco:
«Ho scelto questa foto scattata qualche tempo fa dalla fotografa emergente Luce Berta per vari motivi, tra cui la delicatezza di questa fotografia e l’armonia delle onde create dal velo che mi avvolge. Trovo che rendano il tutto più etereo. Io e Luce abbiamo iniziato questo percorso insieme, le ho affidato l’immagine del mio progetto fin dall’inizio. Lavorando insieme, spesso anche in simbiosi, la nostra produzione artistica si è lasciata contaminare dalle nostre rispettive ispirazioni. Penso non ci sia aspetto più prezioso nel condividere l’amicizia con un’artista. La fotografia di Luce è stata adattata da Cecilia Rolfo, graphic designer torinese per la realizzazione finale della Cover del disco. Il volto in copertina si mostra al pubblico coperto da un abito velato, il mio filtro con la realtà, il velo che mi consente di esserci con delicatezza e lasciare spazio alla mia musica. Dove mi trovo? Da dove vengo? Mi hanno appena depositato dallo spazio o mi ci stanno portando?
In:titolo dai primi ascolti ti avvolge in un’atmosfera elettro-cosmica, con i suoi suoni sperimentali che si intrecciano insieme a melodie influenzate  dall’ascolto di musica antica intersecata alla line pop e alle sonorità elettroniche. E io, un po’ aliena in questo universo, mi avvalgo dei suoni per comunicare nel modo più terrestre possibile.
“Vorrei che i testi delle canzoni che compongono il disco facciano fluttuare con semplicità chi ascolta in delle suggestioni in cui rivedersi”
Per questo i brani hanno dei testi volutamente sospesi, come quelle storie dal finale aperto che lasciano all’immaginazione delle persone la possibilità di crearselo da sé. Con le parole creo delle immagini che permettono di avvicinarsi al mio mondo e alla mia musica.
Da sempre sono affascinata dal mondo della fantascienza, mischiato agli anime giapponesi e alla passione per l’epoca medievale e la musica antica. Tutto questo si può ritrovare  nel disco “In:titolo”.
Perché ho scelto questo nome? Mi sono chiesta: “come lo intitolo? In:titolo!”
Alla fine come si fa a racchiudere un percorso, che dura da anni, di scoperta, studio e sacrifici per la musica in un’unica parola?
“In:titolo” è un modo per esorcizzare il fatto che tutto debba essere sempre preso troppo sul serio. Sono una persona ironica e mi piaceva giocare anche con il mondo dell’arte contemporanea, in cui le opere sono spesso prive di titolo.»

Puoi ascoltare l’album qui:

BIO
Giulia Impache è una cantante e compositrice italiana. Il suo suono e la sua ricerca musicale esplorano la voce in relazione al corpo su un piano tecnico ed emotivo. Si tiene lontana da etichette e generi, cercando di mantenere la sua natura ibrida, data dalla miscela di influenze che vanno dalla musica antica al folk e dall’ambient all’elettronica “spaziale”. Aperta all’ascolto, è stata in grado di plasmare una miscela stilistica e sonora che coinvolge la voce come strumento per creare suoni avvolgenti, eterei e oscuri.
La sua ricerca mira anche a rompere il legame canonico con le parole. Sperimentando con le sonorità, si trova a parlare nuovi linguaggi basati sulla connotazione, sul fonema libero da qualsiasi legame concettuale predefinito, lo stesso impasto emotivo ed evocativo che un suono può portare.

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Fonte: Costello’s Records

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Intervista

I Flowers For Boys ci hanno raccontato il nuovo singolo “Fragile”

“Fragile” è il nuovo singolo dei Flowers For Boys, pubblicato sul finire del 2024 per Mosho Dischi.
Il nuovo brano esprime il forte senso di disagio che si prova mentre si ricerca un’identità solida in un mondo in continuo mutamento, dove spesso ci si sente fragili e vulnerabili. Il singolo è un dialogo con se stessi che esplode nella voglia di urlare la propria personalità e la propria diversità, a comprenderla, accettarla senza aver bisogno che lo facciano gli altri.
Ci è sembrata l’occasione giusta per scambiare qualche domanda alla band barese e farci raccontare di più sul loro percorso artistico.

Il vostro nuovo singolo “Fragile” esplora il tema del disagio e della ricerca di identità: come descrivereste il percorso che vi ha portato a scrivere una canzone così introspettiva e personale?
Ci siamo accorti che è l’età che stiamo vivendo che ci porta ad essere fragili. Siamo tutti e quattro più o meno della stessa età, e rendersi conto del fatto che 30 anni sono l’età giusta per avere un discreto passato e non sapere nulla di certo sul tuo futuro da un lato atterrisce, dall’altro incuriosisce. Dal punto di vista musicale, tutto questo si è tradotto in una sorta di crisi d’identità, dalla quale siamo usciti decidendo di non mascherarci più dietro ad un genere, ma di avere il coraggio di mettere tutto quello che siamo, compresi i nostri contrasti.

Nel brano si percepisce un contrasto tra rabbia e malinconia, anche nella linea vocale. Come riuscite a bilanciare queste emozioni contrastanti nella vostra musica?
È relativamente facile, l’una è il motore dell’altra e viceversa. Questa oscillazione è una dinamo che si carica da sola, per questo c’è la necessità di esplodere, poi, e una valvola è appunto la musica.

Il vostro nuovo singolo fonde alternative rock e sonorità emo, con l’aggiunta di suoni sintetici. Quali reference musicali vi hanno guidato nella creazione di questo brano e quali sono le vostre diverse formazioni?
Tutto il panorama alternative contemporaneo. In fase compositiva abbiamo divorato gli ultimi lavori dei Fontaines D. C., degli Idles, i Death Poet Society, ma anche da realtà più “locali” come i Cabrera, i Gazebo Penguins. Diciamo che ovviamente, ognuno di noi ha la sua formazione e i suoi gusti principali, che rispecchiano i loro percorsi: dal funk di Fede al rock avant garde di Nico, dal synth rock di Ric al pop di Marco. I synth poi sono un po’ il marchio di fabbrica del nostro fratello, Diego Ceo, produttore del brano.

La fragilità e la forza coesistono nella ricerca di sé: in che modo questa dualità si riflette nel vostro processo creativo e nella musica che componete?
Ogni volta che parte un processo creativo mettiamo a nudo la nostra forza e contemporaneamente la nostra fragilità. Essere in una band è meraviglioso, ma può essere un equilibrio complesso, soprattutto quando, in fase compositiva, proponi qualcosa che magari ritieni possa essere una delle migliori idee per un brano, ma poi gli altri non la pensano così. È qui che si manifesta la forza nell’accettare il parere altrui, la forza di comunicare senza ferire l’altro, ma anche la fragilità, l’esposizione totale in un momento di vulnerabilità come è quello creativo.

Il brano parla di rifugiarsi in soluzioni di comodo che alla fine non portano a un vero equilibrio. Qual è il messaggio che volete trasmettere ai vostri ascoltatori?Rompere i propri limiti fa male, è spaesante, è un urlo ed è sofferenza, che il più delle volte può essere incompresa o fraintesa da chi ci circonda, anche da chi ci vuole bene. Ma alla fine, è l’unica cosa necessaria per poter continuare a crescere, evolversi, non sedersi. È come rinascere, costantemente rinascere.

Come vi approcciate alla dimensione live? Avete qualche concerto in programma? Cosa vi riserverà il futuro?
Viviamo per i live, siamo assuefatti da tutto ciò che comporta il live: il viaggio, lo stare insieme, pesino il soundcheck. Ne abbiamo fatti molti negli scorsi anni e non vediamo l’ora di riprendere a farli. Al momento, però, stiamo ancora lavorando a nuovi brani, frutto non solo di questo nostro cambiamento, ma anche delle esperienze, delle storie e dell’energia accumulata durante un intero anno intenso di live alle spalle. Non vediamo l’ora di restituire tutto questo al più presto, nella seconda parte di questo 2025 di rinascita per noi.

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Fonte: RC Waves