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Comunicato stampa Indie Pop

Che la Flower-pop Era abbia inizio: “Termoelettrica” è il manifesto del trio veneto Gin Sonic

Sono un trio, si chiamano Gin Sonic e diamine se sono freschi, esattamente come il cocktail a cui il loro nome si ispira, con tanto di sensazione di “sballo” incorporata. Vengono da Bassano del Grappa, e sono la new entry del roster Costello’s Records, che sembra puntare molto sulla loro identità e la loro estetica. Ed effettivamente il loro singolo d’esordio, “Termoelettrica”, sembra tutto fuorché una timida partenza: le idee, questi ragazzi, le hanno infatti molto chiare e sembrano essere già in grado di maneggiarle con l’esperienza di una band navigata. Un brano svincolato “dalle pose e dalle posizioni” (cit), con una dinamica tutta sua, libera e sorprendete, una produzione variopinta ma pulita, senza orpelli inutili, e una voce calda e profonda che fa reazione con la freschezza che tutto l’insieme propone, generando un vapore morbido e affascinante in cui perdersi lentamente. E fiorire.

Foto: Elia Guderzo

Queste le parole con le quali il trio presenta la traccia:
«Termoelettrica è il primo singolo dei Gin Sonic, un inno all’energia e alla leggerezza di una notte che vorremmo non finisse mai.
Racconta di quando si sfrecciava senza meta, della festa spensierata, delle amicizie di una vita.
Le sonorità calde e pulsanti si intrecciano con l’uso sperimentale dell’armonizzatore, aprendo il brano a vocalità giocose e dinamiche sintetiche libere dalla dicotomia strofa-ritornello.»

Puoi ascoltare il brano qui:

BIO
Gin Sonic prende vita nella primavera del 2025 come progetto musicale flower-pop, intrecciando elementi alt-pop, sonorità elettroniche e influenze post-rock.
La formazione — composta da Matteo Berti (batteria, drum machine), Alberto Gusi (basso elettrico, synth) e Giulio Polloniato (voce, chitarra elettrica) — lavora in modo collettivo alla scrittura e all’arrangiamento dei brani, dando vita a un linguaggio musicale condiviso, costruito su sonorità luminose, armonie vocali ariose e intrecci sonori stratificati e delicati.

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Fonte: Costello’s Records

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Comunicato stampa Indie Pop

“Triste o felice” è il canto brasileiro di Giorgio Nieloud

“Triste o felice” è il nuovo singolo di Giorgio Nieloud, uscito venerdì 13 giugno 2025. Un brano vellutato e autentico, che accarezza l’ascoltatore e ne sfiora con grazia le corde più nascoste; trovando l’ispirazione nella musica carioca, la canzone segue l’altalenare delle emozioni, oscillando tra intensità e quiete, come un ricordo che affiora e poi si ritira.

Foto: Ilaria Sabarino / Elena Mancini

Queste le parole con le quali l’artista presenta la traccia:
«Una canzone d’amore creata sullo sfondo della bossa nova italiana della Vanoni e di Toquinho, i legni della chitarra classica e del contrabbasso, le spazzole e la voce, nulla di più. Un testo semplice di affetto genuino, di un amore che non possiede ne è possessivo ma che accompagna finché può, finché c’è qualcosa da darsi.»

Puoi ascoltare il brano qui:

BIO
Giorgio Nieloud è un cantautore torinese. Scrive, compone, canta e suona dal vivo più o meno da sempre, con un orecchio sempre in ascolto, dai Beatles a Daniele Silvestri. Il suo primo album da solista viaggia su generi diversi, ma che siano bossanova, drum’n’bass o ballad, le sue canzoni raccontano storie semplici ma reali, che arrivano da istanti vissuti o pezzi di vita osservati. La priorità rimane quella di suonare, di creare melodie sempre nuove, di stupire armonicamente o di commuovere con la semplicità.

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Fonte: Costello’s Agency

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Comunicato stampa Elettronica Post-Punk rock

“Camere a gas” è la nuova ballata dei Limonov, intrisa di un’inquietudine sottile

“Camere a gas” è il nuovo singolo dei Limonov, uscito venerdì 13 giugno 2025 via Gelo Dischi. È il suono di una bellezza che si sfalda, di ricordi che si frantumano in immagini spezzate. Ne nasce un’atmosfera sospesa, carica di un’emotività che non esplode, ma pulsa sotterranea, lasciando addosso il brivido sottile della fine che avanza.

Foto: Yari Dessí

Queste le parole con le quali la band presenta la traccia:
«Tutto il male che abbiamo commesso, il dolore che abbiamo dato, gli oggetti che abbiamo bruciato, gli occhi che abbiamo chiuso, le dita che abbiamo spezzato, i bimbi che abbiamo cresciuto, il cane che non abbiamo salvato, i corpi che abbiamo ignorato. Nelle camere a gas.»

Puoi ascoltare il brano qui:

BIO
Nati e cresciuti tra l’hinterland milanese e la provincia di Como, dal 2019 i Limonov esplorano sonorità techno-rock e un’estetica dark, oscillando tra la sperimentazione elettronica e l’immaginario del mondo post-punk. La loro produzione musicale si apre inoltre al mondo dell’audiovisivo, da cui provengono essendo a loro volta registi e autori di cortometraggi. Prodotti e accompagnati da Luca Urbani (Soerba) e ispirati alla scena inglese (These New Puritans) ma con testi in italiano, nel 2019 pubblicano il primo singolo “Bimbo negativo”, che confluisce nell’EP d’esordio “Imparare a dormire” (Discipline, 2020).
Il singolo “Città di K”, contenuto nello stesso EP, ha avuto un’eco particolare grazie al videoclip realizzato da Pietro Lafiandra, Andrea Rossini, Samuele Sala e Claudia Vanacore che esplora una Milano pandemica.
La sperimentazione visiva, centrale e determinante nella poetica dei Limonov soprattutto nell’uso consapevole dell’intelligenza artificiale, si applica con il videoclip del singolo “The Eternal” (Gelo Dischi, 2020), dove hanno realizzato un deepfake di Ian Curtis utilizzandolo come alter ego impossibile.
Dopo l’EP live “Tutto sta svanendo – Studio session” (2022), nel 2023 curano la colonna sonora originale del documentario “The Mirage” realizzato per Diadora e diretto da Achille Mauri. Lo stesso anno realizzano la colonna sonora di “Miss Polly Had a Dolly”, primo cortometraggio italiano in IA e presentato al Torino Film Festival 2023, di cui Lafiandra e Rossini sono anche co-registi.

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Fonte: Costello’s Agency

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Comunicato stampa Post-Punk

Un film intimo e senza tempo: “Quello che c’era da perdere” è il nuovo singolo delle Risorse Umane

“Quello che c’era da perdere” è il nuovo singolo delle Risorse Umane, uscito venerdì 6 giugno 2025 via Notturno Dischi. Avvolto nei chiaroscuri sonori delle chitarre elettriche, tinte di un grigio che sa di pioggia e memoria, il brano scorre come la pellicola sgranata di un film intimo e senza tempo. Si muove sul crinale fragile tra fotogrammi sbiaditi di un passato che sfugge e la luce tremante di una presenza che ancora resiste, l’unico appiglio in un paesaggio emotivo che vacilla. Diretto, empatico, carico di tensione sentimentale, questo brano è una scena sospesa: dolceamara, viscerale, pronta a rimanere impressa nello spettatore-ascoltatore come un ricordo che non smette di battere.

Foto: Simone Zappacosta

Queste le parole con le quali il trio presenta la traccia:
«”Faremo altri soldi solo per spenderli in maniere stupide” è la promessa più bella che ci sia mai stata fatta e ci abbiamo fatto una canzone.»

Puoi ascoltare il brano qui:

BIO
Le Risorse Umane sono un band post punk attiva nel panorama finanziario milanese dal lunedì al venerdì, dalle 08:00 alle 18:00. Nella restante parte del tempo invece fanno i soldi veri.

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Fonte: Costello’s Agency

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Comunicato stampa Indie Pop

“Blessé” è il nuovo viaggio interiore di UnFauno

“Blessé” è il nuovo singolo di UnFauno, uscito venerdì 6 giugno 2025. Un brano pop che nasce come un sussurro elettrico nell’oscurità, dove i bagliori sintetici della produzione si infrangono contro la foschia di un’emozione incapace di incarnarsi in legame. È un viaggio interiore, un flusso di coscienza che si perde tra pensieri sparsi come foglie al vento, cercando una direzione tra i frammenti di ricordi sbiaditi e immagini che svaniscono appena afferrate. Il testo si fa specchio dell’anima, e la musica – limpida e inquieta – avvolge, seduce, scuote. Una canzone che intrattiene senza mai smettere di sussurrare qualcosa di più profondo, come un’eco che resta anche dopo il silenzio.

Foto: Eliana Giaccheri

Queste le parole con le quali l’artista presenta la traccia:
«Una canzone d’amore mascherata. Che tanto sotto la maschera si riconosce benissimo. Con un estetica street, ma che è la strada in cui vivevi da piccolo. Perché anche i rapper hanno bisogno di sbagliare e anche i gangster a volte sono costretti ad amare.»

Puoi ascoltare il brano qui:

BIO
UnFauno è un artista electro-pop fuori dagli schemi che racconta storie psicoattive sull’amore, la vita e altre sciocchezze con un sound che spazia tra new wave e lo-fi, tra meme e realtà e una originale scrittura cantautoriale (anzi, come si dice oggi? Ah sì: “indie”).

UnFauno si è fatto conoscere nel panorama indipendente italiano dal 2021 quando il suo primo EP “INSECURITY” (Phonarchia Dischi) lo ha portato a calcare i principali palchi italiani e a collaborare con artisti e produttori d’avanguardia della scena italiana e internazionale come Marta Venturini (prod Calcutta, Emma), Axel Legit (prod Psicologi, Ariete), Matteo Gabbianelli (Kutso), Lucio Castagna (batterista di Carl Brave, I Mostri), Jack Sapienza (RKH Studio) e il visual artist sloveno Oliver Takac (Sony, Vanity Fair). Ha condiviso il palco con artisti come Appino, Bobby Joe Long’s Friendship’s Party e i Kutso. Inoltre è molto attivo sul web, dove settimanalmente, tra meme e video virali, affronta con ironia argomenti musicali, sociali e di attualità.

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Fonte: Costello’s Agency

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Comunicato stampa Indie Pop

La lucida follia di SCIPPA: “Scomparire #1” è il nuovo singolo

“Scomparire #1” è il nuovo singolo di SCIPPA, uscito martedì 3 giugno 2025. Un brano pop che si muove con lucida follia, sospeso tra ironia e consapevolezza, come un funambolo che gioca sul filo teso della contemporaneità. Un abbraccio sonoro che stringe sempre più forte, fino a condurre a un finale che somiglia a un abisso – ma è, in realtà, una vertigine piena di senso. Un annullamento solo apparente, da cui sgorga una verità profonda e inquieta. SCIPPA ci offre non solo una canzone, ma un varco: una perla dissonante che brilla nel caos, costringendoci a guardare in faccia il mistero – e il paradosso – dell’esistere odierno.

Foto: Daria Addabbo

Queste le parole con le quali l’artista presenta la traccia:
«Nell’era del presenzialismo e della sovraesposizione mediatica da social, nella quale essere visibili è il nuovo comandamento, scomparire diventa l’azione più rivoluzionaria possibile. Il nuovo singolo di SCIPPA “Scomparire #1” è un invito provocatorio ad abbandonare le scene e a uscire dai radar. Un quartetto d’archi incalzante è la colonna portante di tutto il brano, nel quale si mescolano elettronica, synth e riff di elettriche distorte, dando vita a una imponente cavalcata diretta verso il nulla, o forse, il tutto. Il mantra finale è uno: scomparire, con stile!»

Puoi ascoltare il brano qui:

BIO
SCIPPA è una voce uscita da tempi incerti e carichi di possibilità, che si fa sentire con la leggerezza di uno scampato alla fine o all’inizio del mondo e l’ironia di chi non ha nulla da perdere. Canzoni come messaggi in bottiglia, che galleggiano tra sonorità indie pop e contaminazioni elettroniche, dove le chitarre si affacciano comunque sempre volentieri, perché spesso è da loro che continua a partire ogni viaggio. Dentro ci trovate pezzi di mondo presente, passato e forse anche futuro, cantati e suonati senza compromessi, come se fosse la prima o l’ultima volta nella vita.

Nella sua vita precedente pubblica nel 2012 “Vagando Dentro”, un album dalle atmosfere acustiche e minimaliste e partecipa alle fasi finali di vari concorsi musicali nazionali come Musicultura, L’isola che non c’era, Premio De André e Voci per la libertà-Una Canzone per Amnesty. Nel 2015 realizza il suo secondo lavoro d’inediti “Canzoni d’emergenza”, dove dà una decisa sterzata elettrica e visionaria al suo stile compositivo. Ad accompagnarlo, il suo fedele amico e produttore Matteo Portelli che lo segue fino ad oggi.

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Fonte: Costello’s Agency

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Comunicato stampa Elettronica Pop

“Amore Cromato” è l’inizio del viaggio interstellare dei Preghiera

“Amore Cromato” è il nuovo singolo dei Preghiera, uscito venerdì 30 maggio 2025. Un debutto brillante e sorprendente che apre un varco verso un altrove luminoso, dove i sentimenti danzano come fuochi fatui nella notte, riscaldando l’anima con bagliori di meraviglia. Un viaggio sonoro capace di teletrasportare verso mondi lontani, tra costellazioni di sogno e meraviglia.

Foto: Niccolò Baccega

Queste le parole con le quali la band presenta la traccia:
«”Amore Cromato” è il primo singolo dei Preghiera. Una canzone dal tocco vintage e con un groove ipnotico, dedicata a ciò che ci fa uscire dall’ordinario, quella cosa che rompe la monotonia della quotidianità e ci fa volare tra le stelle.»

Puoi ascoltare il brano qui:

BIO
Preghiera è un duo rock-elettronico di Bassano del Grappa (Vicenza) formato dai fratelli Alberto e Gianluca Bernardi.
Nati alla fine degli anni ’90, crescono in un ambiente dominato dalla musica grazie al padre musicista: fin da bambini vengono influenzati nei gusti musicali, nell’approccio allo studio degli strumenti da autodidatta e nell’ascolto analitico delle canzoni. Dopo varie cover band, demo e sperimentazioni, la scrittura di materiale originale diventa la naturale evoluzione del loro percorso.
Il progetto prende forma nel 2023 con il nome Vinyl Prayers, inizialmente orientato alla house. Con le prime demo in italiano la direzione si sposta verso sonorità più vintage e il duo si ribattezza semplicemente Preghiera. Il risultato è un mix di groove elettronici di drum-machines, riff minimalisti e bassi funk, arricchito da falsetti e cori. Un sound che i fratelli chiamano “fuzz disco”.

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Comunicato stampa Indie Internazionale

“Maria and the Sea” è la nuova commovente ballad di Marco Giongrandi

“Maria and the Sea” è il nuovo singolo Marco Giongrandi, uscito venerdì 30 maggio 2025 via Costello’s Records. Un intreccio sonoro d’altri tempi, un ricamo folk che, con grazia discreta, accarezza l’anima. È musica che vibra di verità e semplicità, e proprio lì trova la sua forza: nell’autenticità che commuove, nel silenzioso abbraccio delle emozioni più pure.

Foto: Margo Mot

Queste le parole con le quali l’artista presenta la traccia:
«Ho scritto “Maria and the Sea” dopo qualche giorno speso con Maria al mare, a Genova. Maria è una bambina di 2 anni, figlia di parenti stretti. Io, figlio di sardi, cresciuto a carasau, passeggiate al nuraghe e al mare, ma soprattutto trentenne alle prime armi coi bambini. Dopo 15 minuti idilliaci con Maria all’acquario, scoppia il caos. Maria ha caldo ed è arrabbiatissima. Con me, non col caldo. Disperato, spero di piacerle, di calmarla: nessun risultato, Maria è sempre più arrabbiata. La carta “impongo la mia autorità” non funziona. Mi metto a nudo: ammetto la mia incapacità a Maria, le confesso che anche io, come altri, una volta sono stato bambino. Nei giorni seguenti andiamo al mare, poi le scrivo una canzone.
“Maria and the Sea” è un pezzo folk tra luce e ombra, scrittura ed estemporaneità. Al centro c’è una chitarra acustica e una voce. Attorno un contrabbasso, una batteria, delle voci amiche, fischi e campane.»

Puoi ascoltare il brano qui:

BIO
Marco Giongrandi – isolano di origine, milanese di nascita, brussellese d’adozione – ha iniziato un progetto di canzoni. Cantati in inglese, i pezzi parlano di ciò che Marco ama e di ciò con cui litiga, di quotidianità. La musica, per lo più acustica, a volte elettrica, punta senza fronzoli all’organico. Un po’ Nick Drake, un po’ Julia Holter o Daniel Rossen, si muove tra giorno e notte, mari, soffitte, monti, cieli, libri e porte. Con Marco, troviamo Hendrik Lasure, Casper Van De Velde, Soet Kempeneer; una o due chitarre, a volte un banjo, un pianoforte, dei synth, un contrabbasso, una batteria, delle campane.
Marco Giongrandi, originalmente diplomato in jazz nei conservatori di Bruxelles e Milano, è chitarrista e banjoista in gruppi internazionali: Hendrik Lasure Warm Bad, Kettle of Kites, Martha Moore, Dear Uncle Lennie, ANK, e altri ancora.

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Fonte: Costello’s Records

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Comunicato stampa Elettronica Pop

Innamorarsi nel club: “Love” è il nuovo singolo di Camelia

“Love” è il nuovo singolo di Camelia, uscito martedì 27 maggio 2025. La libertà di un’emozione che sorge come un’alba inattesa, fragile e potente, figlia del cuore e non del pensiero. La dolce vertigine di abbandonarsi a un sentimento che danza senza catene, al di là di ogni regola.

Foto: Laura Bianchi Foto

Queste le parole con le quali l’artista presenta la traccia:
«Il brano racconta di un viaggio viscerale, un amore che nasce tra le luci al neon di un club. Invita a lasciarci andare tra gioco e passione, a vivere ogni emozione senza paura e senza filtri. Racconta l’ebbrezza di un sentimento vissuto senza regole né compromessi, una richiesta di dolcezza e follia, mentre due anime si fondono “cheek to cheek”.»

Puoi ascoltare il brano qui:

BIO
Arianna Casano, in arte Camelia, cresce nella provincia ligure e nel 2021 lancia il suo primo progetto musicale solista, spinta dalla necessità di comunicare tramite musica la sua interiorità. Camelia è un’artista e cantautrice di 25 anni che, con la collaborazione del produttore Edo Nocco, scrive brani che viaggiano tra melodie pop e sonorità elettroniche. Le ultime trovano ispirazione dai suoi viaggi all’estero, in particolare dal suo periodo trascorso in Germania, luogo chiave per le storie di alcuni suoi testi.
Il suo ultimo singolo si intitola “Birra” feat. Davide Diva.
Attualmente è al lavoro per l’uscita del suo primo EP, in collaborazione con Costello’s Agency.

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Fonte: Costello’s Agency

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Comunicato stampa Pop rock

Eros e Thanatos: Saphe torna col singolo “AmareAmorte”

“AmareAmorte” è il nuovo singolo di Saphe, uscito venerdì 23 maggio 2025. Un inno viscerale, nato dall’urgenza di trasformare una ferita in parola, un ostacolo in verità condivisa. Tra l’impeto sonoro e la delicatezza del testo, il brano vibra sospeso, come un ponte fragile tra cuore e voce.

Foto: Michele Raffoni

Queste le parole con le quali l’artista presenta la canzone:
«”AmareAmorte” è la narrazione di una presa di coscienza. So molto bene quanto il mio disturbo borderline renda quasi impossibile una relazione che non mi faccia sentire così vicina alla morte. Da qui la frase: “quando amo io muoio ogni giorno”. Non ho voce in capitolo riguardo a quanto amore e morte siano, per il mio cervello, due esperienze indissolubilmente legate. Ogni volta che intraprendo una relazione sentimentale, sono costretta a viverle entrambe. In realtà, è un concetto radicato nella storia: da sempre l’essere umano soffre mortalmente per amore. Ho voluto richiamare questa idea anche nella copertina, che è un rifacimento del dipinto seicentesco di Elisabetta Sirani, in cui Porzia si ferisce per dimostrare il proprio amore. Anche qui l’amore è una ferita mortale. Nel titolo stesso, con l’uso della A maiuscola nella preposizione voglio evidenziare la fusione tra le parole Amor e morte: due concetti destinati a non separarsi mai.»

Puoi ascoltare il brano qui:

BIO
Saphe incarna la lotta per l’autenticità. È il grido rivoluzionario di abbracciare i sentimenti senza timore. Il suo sound spazia dal pop-punk all’alternative rock ed è accompagnato da testi introspettivi che rispecchiano una personale cruda realtà.
Saphe è l’anima ribelle che sfida le convenzioni, desiderosa di strappare un “ti voglio bene” dai padri della vecchia generazione.

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Fonte: Costello’s Agency