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Una sciarpa di fuoco per coprirsi dal freddo della discografia: i Malmö

Conoscete i Malmö? Non ancora? Non vi preoccupate, qui siete nel posto giusto per poter ovviare alle vostre mancanze. Esattamente come abbiamo fatto noi, una settimana fa, all’uscita del loro nuovo singolo “Sciara”.

No, non è esattamente il brano che potete aspettarvi in questi tempi di canzoni e playlist strappalacrime: a noi, qualche lacrimuccia ce l’ha strappata in effetti, ma senza il bisogno di dover cantare nemmeno una parola. Sì, perché i Malmö (che non sono proprio degli esordienti, anzi: di strada e dischi ne hanno già fatti eccome) hanno deciso di lanciarsi in un’operazione complessa e avventurosa, quella che passa attraverso la narrazione strumentale.

Un rischio, nell’era del “deficit d’attenzione”, ma allo stesso tempo il modo migliore per sfidare l’ascoltatore e avvicinarlo a qualcosa di finalmente diverso, di finalmente nuovo. Seppur dotato di un cuore estremamente antico.

Benvenuti sulle nostre colonne, Malmö! “Sciara” è un brano che non ti aspetti, nella densità dei venerdì di pubblicazione: un lavoro che non nasconde un coraggio che sembra voler prendere slancio proprio dall’anomalia di una proposta diversa… come nasce l’idea di un lavoro strumentale?

In verità in entrambi i nostri precedenti album c’era un brano strumentale ed entrambi erano la title track, quindi l’approccio a questo tipo di lavori è sempre stato nelle nostre corde. Siamo assolutamente consapevoli della scelta estrema e rischiosa nel pubblicare un brano strumentale, ma siamo anche molto consapevoli su cosa e chi vogliamo essere e il messaggio che vogliamo trasmettere.

L’evoluzione del brano è magmatica, continua: l’incedere ritmico dell’arpeggio iniziale di perde e si ritrova costantemente, seguito dal continuo sovrapporsi delle parti. Cosa volevate raccontare con questo brano?

É un brano che ha diversi momenti, quello iniziale con le chitarre classiche che riporta un po’ ai mari del Sud fino al finale ossessivo quasi tribale nel quale basso e timpani scandiscono il tempo. E’ il racconto di un’eruzione in tutte le sue fasi, dalla quiete all’esplosione!

Il nome del brano ha un’origine geografica: ce la spiegate?

Sciara (la sciarpa del fuoco) è un luogo dell’Isola di Stromboli dove la lava cola a picco nel mare. Stroboli è uno di quei vulcani che fortunatamente non ha esisti funesti e anzi le sue attività appaiono spettacolari, la contemplazione del pianeta che fa il suo corso.

Dal vivo sarà complesso portare tutta la densità sonora di un lavoro come “Sciara” e, ci immaginiamo, di un potenziale album in uscita. Avete già pensato a come portare in giro il vostro lavoro? Avete intenzione di promuoverlo dal vivo?

Questo brano anticipa l’uscita di un ep, interamente strumentale, dal titolo Zolfo.

Nell’approccio a questo lavoro abbiamo un po’ cambiato rotta, dato che nei precedenti album abbiamo sempre cercato di registrare quello che noi quattro suonavamo dal vivo. Stavolta non ci siamo posti limiti, come per esempio il grosso apporto dei timpani e delle percussioni, ma siamo già a lavoro per adattare e rendere la nuova produzione gradevole ed efficace anche in contesti live.

Malmö, grazie per il vostro tempo: quando sentiremo di nuovo parlare di voi?

Speriamo molto preso, il 20 Ottobre usciranno gli altri 3 brani dell’ep Zolfo e stiamo preparando un live in doppio set. Una prima parte dove suoneremo il nuovo lavoro strumentale e una seconda in cui faremo brani del vecchio repertorio cantato.