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Comunicato stampa

Fuori anche il video per “L’Abc”, il nuovo singolo di Eusebio Martinelli

È ufficialmente fuori anche il videoclip de L’abc, il nuovo singolo di Eusebio Martinelli uscito il 22 marzo 2024 per l’etichetta Maninalto! Records. Così come suggerito dal titolo del brano, che gioca sul doppio significato de “l’abc” e “la bici”, il video è un omaggio alle meraviglie della bicicletta, ed è stato girato interamente con l’ausilio dell’intelligenza artificiale. “La bici ci porta in un posto speciale”, come recita il testo del brano.

“La realizzazione di questo video musicale è stato un processo molto creativo, soprattutto grazie alle nuove tecnologie e in particolare all’intelligenza artificiale, racconta Eusebio Martinelli. “L’AI ha ascoltato il brano e ha in seguito generato molte clip video. Tra queste alcune sono risultate fantastiche, hanno portato a percepire il brano in modo diverso da come era stato pensato in origine, hanno aggiunto nuove e diverse suggestioni. Vedere questo video musicale con attenzione ritengo sia un’intensa esperienza data dalla grande quantità di elementi che si rincorrono e che si fondono a ritmo di musica e seguendo armonie e parole”.

Guarda il video de L’abc
https://www.youtube.com/watch?v=i632MaioO6Y

ISRC: IT ZB5 24 00013
Autore e compositore: Eusebio Martinelli
Etichetta: Maninalto! Records

Ha collaborato all’arrangiamento Tiziano Bianchi

BIO

EMGO (Eusebio Martinelli Gipsy Orkestar) è il frutto della geniale mente di Eusebio Martinelli, un musicista con una carriera di lungo corso caratterizzata da collaborazioni con grandi artisti del panorama internazionale, tra cui Vinicio Capossela, Goran Bregović, Negramaro, Sud Sound System, Biagio Antonacci, Modena City Ramblers, Calexico, Demo Morselli, Mark Ribot, Kocani Orkestar e molti altri. Deciso a concentrare la sua vasta esperienza in un progetto unico, Eusebio ha fondato EMGO, che da ormai 15 anni è sinonimo di energia e festa sulle scene di Italia ed Europa. Con i suoi primi quattro album, la band ha stretto importanti collaborazioni e ha intrapreso tour che l’ha portata a esibirsi in tutti i principali Paesi europei, da Marsiglia a San Pietroburgo. Questi successi hanno solidificato la reputazione di EMGO come una delle formazioni più vibranti ed eclettiche del panorama musicale contemporaneo, capace di infiammare le piazze e i festival con la sua coinvolgente musica.

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Pop

Cosa c’è nella camera di Lidia Vitrano

Dopo essersi laureata in canto Pop Rock al CPM Music Institute, la cantautrice siciliana Lidia Vitrano pubblicherà il suo nuovo singolo “STANZA VIOLA“, in uscita venerdì 15 marzo e distribuito da The Orchard. “Stanza viola”, racconta la storia reale di una ragazza che per anni ha sofferto di disturbi alimentari. Una ragazza, ormai donna, cresciuta troppo in fretta. Una ragazza che non ha mai provato su di sé la spensieratezza di essere soltanto una bambina e per questa ragione sfogava le sue frustrazioni nel cibo.

Per conoscerla meglio, abbiamo deciso di farci invitare a casa sua, ed ecco cosa ci ha mostrato.

Disco “Mind How You Go” di Skye:

Se mi chiedessero quale album ha segnato la mia infanzia penserei sicuramente a “Mind How You Go” di Skye. Non ricordo cene tra amici organizzate dai miei genitori senza la voce di questa magnifica cantante brittanica come sottofondo. Ringrazio mio papà per avermela fatta scoprire e apprezzare negli anni.

Il diario segreto di Lidia:

Tra i tesori più preziosi che conservo gelosamente nella mia casa c’è senza dubbio il diario dentro al quale conservavo pensieri, stralci delle prime canzoni, poesie. Come si può notare dalla scrittura ero davvero piccola quando ho iniziato a mettere su carta le mie emozioni, ed è sempre emozionante rileggere certe parole.

L’amico pianoforte:

A casa non può di certo mancare il mio compagno di viaggi. Ne ha viste di tutti i colori: pianti, urla, risate isteriche.

Poesia “Zagara per fanciulla”:

L’amore per la scrittura l’ho, senza alcun dubbio, ereditata inconsciamente da uno zio di mia mamma che si dilettava a scrivere poesie. Questa poesia in particolare l’ha scritta in occasione del matrimonio dei miei genitori. Il regalo più bello che potesse far loro.

Il magnifico lettoremp3:

Sono scesa in Sicilia per le vacanze di Pasqua e ho ritrovato a casa questo meraviglioso lettore mp3. Non mettevo piede fuori casa senza di lui con in cuffia la queen Madonna. Ho sbloccato dei ricordi incredibili.

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Comunicato stampa

“Tu (e la cocaina)” è il nuovo singolo dei Bosco

Esce venerdì 22 marzo 2024 il nuovo singolo dei Bosco, fuori per McFly Dischi / Ingroovesdal titolo “Tu (e la cocaina)“, disponibile su tutte le principali piattaforme di streaming e in radio. 

Tu (e la Cocaina)” è una canzone che si addentra nelle profondità delle dipendenze, con un focus particolare sulle relazioni tossiche e l’isolamento. Attraverso un testo potente e melodie ipnotiche, i Bosco aprono una finestra su un mondo costellato di eccessi e desiderio di evasione. L’ispirazione arriva dalle atmosfere inquietanti e decadenti di Caligari e dalla periferia di Roma. Il risultato è una narrazione cruda e intensa che rispecchia il disagio delle relazioni moderne. Il singolo è un autentico viaggio emotivo, che guida gli ascoltatori attraverso un percorso pieno di alti e bassi nelle relazioni umane: momenti di pura gioia alternati a profonde riflessioni sulla malinconia.

Tu (e la cocaina)” anticipa la pubblicazione del nuovo EP della band romana, che vende la produzione artistica di Matteo Cantaluppi (TheGiornalisti, Dimartino, Ex Otago, Canova, Fast Animals and Slow Kids, Dardust, Tommaso Paradiso, Bugo, Dente), Andrea Messina (Bartolini, Cost, Levriero) e Gianluca Danaro (Sadside Project, 1789, Supernova Collective).
 

SCOPRI IL BRANO:
https://open.spotify.com/intl-it/album/7LoQjZY3NjvfcluDq8YPiN?si=RQtCnd5iQYmwkK2KRuPrnQ
 

BIO:

Bosco è nato a Roma e ci vive, ne parla, ne respira l’aria viziata sognando Berlino e Parigi.
Bosco crea:  scrive ballate in bilico sui synth, tra le voci che si intrecciano ed i loop elettronici.
Bosco ascolta, assimila, prova, si prende sul serio quel che basta prima di farsi mandare affanculo.
Bosco è innamorato e non ne fa mistero, soffre, ride, si stona e vorrebbe non finisse.
Bosco è Daniele, Giulia, Francesco e Alessia.

Il progetto Bosco è nato a Roma da Daniele, Giulia, Francesco e Alessia e dal 2015 suona in giro per l’Italia. La band ha all’attivo un album (Era) e un tour nelle principali città italiane. 

Nel 2024 i Bosco pubblicano per McFly Dischi / Visory Records i singoli  “Leica” e “Tu (e la cocaina)”, che faranno da apripista al nuovo lavoro: un EP di 6 tracce, di cui 3 realizzate in collaborazione con Matteo Cantaluppi (TheGiornalisti, Dimartino, Ex Otago, Canova, Fast Animals and Slow Kids, Dardust, Tommaso Paradiso, Bugo, Dente) e altre 3 con la produzione artistica di Andrea Messina (Bartolini, Cost, Levriero) e Gianluca Danaro (Sadside Project, 1789, Supernova Collective).

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Pop

Le 5 cose preferite di Mica

Fuori dal 29 marzo “Nascosta”, il singolo di debutto della cantautrice Mica. La passione per la musica è stata il fil rouge della sua vita, ma è rimasta sempre nascosta fino a quest’anno. Un segreto che ha custodito e che ora ha trasformato in una canzone. “Nascosta” si muove su melodie r’n’b e una spolverata leggera di pop elettronico, elementi che rendono il brano sensuale, emozionante ma soprattutto molto accattivante. Strofe delicate che trovano il loro apice in un ritornello orecchiabile e su cui è impossibile restare immobili.

Questa canzone è il risultato di un lungo e significativo percorso interiore in cui vengono riconosciuti i propri limiti e le proprie insicurezze.

Il nostro modo di conoscerla meglio è stato chiederle quali fossero le sue cinque cose preferite.

MICROFONO

Da buona aspirante cantante, il microfono non poteva mancare.  Il microfono sin da piccola ha rappresentato per me un oggetto del desiderio, che bramavo ma non avevo il coraggio di usare. O di ammettere di voler usare. Ad oggi rappresenta una rivalsa personale, nonché lo strumento che mi permette di fare ciò che amo, quindi ha molteplici significati profondi ed importanti.

LA SOLITUDINE

Amo la Notte, la luna, mi ricordano quant’è bello restare soli.
La solitudine non va sofferta, va goduta. Se nella solitudine c’è sofferenza, significa che va esplorata più approfonditamente. Non è sentirsi soli, ma è stare da soli. Riflettere, conoscersi, esplorare, capire.  E’ un momento molto intimo che ogni tanto mi obbliga a risultare asociale agli occhi di chi non capisce che stare in compagnia è tanto importante quanto saper stare da soli. Dobbiamo saper riconoscere che la nostra energia sociale può avere un limite che non siamo costretti a superare (per nessuno).



IL BRICOLAGE

Amo creare, in ogni form. Spesso capita che in occasione di compleanni o feste di amici cari o familiari, una parte dei miei regali possa consistere in qualcosa fatto da me: peluches, letterine, acchiappasogni, adesivi… Tendenzialmente realizzati con oggetti che altrimenti butterei. Insieme al bricolage, amo scrivere lettere e bigliettini. È gratificante vedere che oggetti sconnessi tra loro prendano forma e realizzino qualcosa con un senso. 

SOLE

Il sole mi trasmette una pace che sarebbe inarrivabile senza. Dall’alba al tramonto.
Il sole ravviva l’ambiente, ricorda la bellzza della natura, rende belle cose che altrimenti non si vedrebbero neanche. Colora la vita.
Quando il sole entra a contatto con la mia pelle. sento tutti i pianeti dentro di me allinearsi (sotto i 30° però).  Se poi il sole ti scalda durante il freddo, oppure è abbinato al profumo del mare, o ancora alla leggerezza del vento, non c’è nessun’altra sensazione che possa pareggiare questa pace dei sensi.

RIDERE

Sorridere, ridacchiare, ridere fino alle lacrime e non respirare più!  Ridere sinceramente coinvolge necessariamente la presenza di qualcuno con cui si condivide un momento memorabile. È la cosa più preziosa che c’è. Non riuscire a smettere di ridere è in assoluto la condanna che preferisco. Dopo aver riso di gusto, mi rendo proprio conto che il mio corpo si alleggerisce, la testa si svuota e gli occhi sono tremendamente felici. Io mi rendo proprio conto che il mio corpo si alleggerisce dopo aver riso di gusto, la mia testa si svuota e gli occhi sono tremendamente felici. È la terapia migliore di tutte : ridere è lasciarsi andare. 

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Internazionale

“Gyarados” è il primo singolo dei Jamilla Dischi

Esce venerdì 29 marzo 2024 su tutte le piattaforme digitali il singolo “Gyarados“, debutto discografico del duo musicale e collettivo Jamilla Dischi, una nuova realtà della provincia di Milano nata dalla volontà di Federico Villa (Villa Psicosi) e Dario Bonafè che si impone di aiutare nuove realtà a imporsi sulla scena indipendente. I Jamilla raccontano l’invidia, l’infamia, la caduta e la rivalsa con un mix unico di generi, affondando nell’urban e risalendo verso quella che loro chiamano la nu hybrid hyper – trap.
 

Frate li sento che parlano parlano sì ma la scena sestese la imparano (…)
Che ci vuoi fare compare ho la testa che fa male, io che sto pieno di pare uso la clozapina per…



SCOPRI IL BRANO: 
https://open.spotify.com/intl-it/album/5wKDLcyMFBbbGjJlTD7dN4?si=apTDVZxATPW-KXZeAGyBeQ



Testo e musica: Villa Psicosi, Dario Bonafé
Prodotto da: Villa Psicosi e Dario Bonafé
Eseguito da: Villa Psicosi e Dario Bonafé



BIO:
Jamilla Dischi è un duo artistico, collettivo giovanile e booking indipendente di Sesto San Giovanni, fondato da Federico Villa (Villa Psicosi) e Dario Bonafè. La mission è quella di aiutare nelle produzioni e nel booking i nuovi giovani che si vogliono approcciare al rap e alla musica in generale. I due ragazzi portano in Italia un genere crossover: la nu hybrid hyper – trap. Attraverso testi sconnessi, vogliono trasmettere il no-sense della vita, che tanto ti bastona quanto ti limona. L’accettazione e la lotta sono la chiave di tutto. “Gyarados“, traccia autoprodotta, è il loro primo singolo. I Jamilla narrano dell’invidia, dell’infamia, della caduta e della rivalsa. Spleen et Ideal.

https://www.instagram.com/jamilladischi/

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Comunicato stampa

“Il dorso della mando di Dio” è il nuovo singolo Giovanni Carnazza

Esce giovedì 21 marzo 2024 su tutte le piattaforme digitali (in distribuzione Believe Music Italy) il nuovo singolo dal titolo “Il dorso della mano di Dio”, un nuovo capitolo per il cantautore e produttore Giovanni Carnazza che ci accoglie in uno dei brani più personali e intensi che abbia mai pubblicato: la storia del suo dolore cronico e del suo rapporto con esso. 

Ogni dolore ha dignità di essere vissuto, affrontato e sconfitto, non solo quello della carne, e questa canzone è un modo per dare forza a chi sta combattendo, come l’autore, Giovanni Carnazza, ma in maniera diversa, la sua battaglia di non perdere la speranza. Accettare di avere e non di essere qualcosa è forse la sfida più difficile che ognuno di noi ha di fronte, ma probabilmente è l’unica sfida che vale la pena vincere.
 

C’è una maniera semplice per raccontare il dolore cronico? C’è un modo per sfuggire in qualche modo dal suo tocco? Ci ho messo tanto tempo a capire che io non ero il mio dolore, ma avevo un dolore. Questa differenza tra essere e avere è tutto, perché la cronicità di un male ci porta alla sua identificazione. Soffro da dieci anni di dolore cronico per un duplice intervento chirurgico andato male e, dopo tanti anni passati a vergognarmi di ciò che stavo vivendo, ho deciso di raccontare, a modo mio e negli spazi concessi da una canzone, il rapporto con il mio dolore. Il dorso della mano di Dio è un dialogo tra me e ciò da cui non posso fuggire, la storia di una co-abitazione forzata, un mio modo per salutare ciò che per tanto tempo mi aveva rinchiuso in una gabbia senza luce e speranza. 

(Giovanni Carnazza)


SCOPRI IL BRANO: 
https://open.spotify.com/intl-it/album/5rEa2u41a4T9OCf2TleRcu?si=LUZqrfRhRGWkonurK0L_NA




Autore, compositore e produttore: Giovanni Carnazza

Essere toccati dal diavolo è come essere toccati dal dorso della mano di Dio. 
Ti rende sacro in qualche modo. Non è vero? Ti rende unico.
Ti conferisce una sorta di gloria. La gloria della sofferenza, persino.
La mia domanda è questa: vuoi davvero essere normale?

(Penny Dreadful, Prima stagione, Episodio 8)



BIO:

Giovanni Carnazza insegna Scienza delle Finanze presso il Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Pisa. Ha conseguito il dottorato in Economia a Roma, la sua città natale. I suoi interessi di ricerca si focalizzano su temi di macroeconomia pubblica, sulle disuguaglianze nell’ambito dell’economia sanitaria e sulla dipendenza energetica e sulla transizione ecologica. Nell’ambito musicale, è stato tante cose – cantautore, produttore, label manager (Le Siepi Dischi) – fino a un punto di rifiuto in cui ha chiuso tutto ma il richiamo della musica, alla fine, ha vinto ed ora è qui a raccontare nuove storie.

https://www.instagram.com/giovanni.carnazza/

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Pop

Cosa c’è nella camera di Errico Canta Male

É uscito giovedì 21 marzo 2024, il primo giorno di primavera, il nuovo singolo di Errico Canta Male, un nuovo capitolo estratto dal disco “Elèison”, di prossima uscita. Quello di Errico è l’alter ego musicale di Angelo Mossi, che dopo aver militato nella scena indipendente di Torino, torna con una nuova creatura che chiama Errico Canta Male.

Anni dopo il suo primo EP, contenente il brano “Vanchiglia“, una canzone diventata nota negli ambienti politici antagonisti, Errico ritorna con un disco che tocca tematiche più personali ed intime. “Elèison“, questo il titolo del nuovo EP in uscita ad aprile, sarà un mondo subacque e ipnotico, l’elaborazione di un trauma in formato musica, partendo dal titolo che è una parola greca che vuol dire pressappoco “pietà”. La traduzione è incerta, e anche nel rito cattolico latino la parola era lasciata in greco, per mancanza di parole adatte. 

Questo brano, in particolare, che anticipa il nuovo disco, è un dialogo impossibile tra un frangiflutti e uno scoglio. Il tema è uno dei più cari alla canzone popolare di tutte le latitudini. Qui ci sono due affetti (e non per forza due amanti, racconta Errico) separati da una distanza apparentemente incolmabile. “Rocce” è nata periodo pandemico e iniziata a registrare con mezzi di fortuna per poi essere perfezionata grazie all’aiuto di Federico Bertaccini.

Ci siamo fatti invitare a casa sua, curiosi delle sue cose e delle sue storie.

Chitarra
Eleison nasce con la registrazione, durante il lockdown di “Rocce”. Rocce è stata registrata con questa chitarra. Questo strumento ha una storia particolare, in quanto è una specie di frankenstein salvato dai rifiuti e messa a posto dalle abili mani di Amedeo, mio grande amico, e, ai tempi della registrazione, coinquilino. Il suono è particolare, con poco corpo ma molto carattere. L’abbiamo preferita, anche nel resto del disco, a chitarre più blasonate.

Occhiali da sole
Il secondo oggetto è il primo esemplare della mia personale collezione di occhiali strani.
L’ho trovato all’Outcider, fantastico festival in Inghilterra dove ho avuto l’onore di suonare con i Dirty Artichokes, gruppo punk folk dove milito da anni.
Da lì è iniziata questa mia passione di collezionare occhiali da sole brutti e stravaganti. Regole? Mai pagare più di 5 euro.

Autografo di Wallis Bird
Maglia del Merchandise del mio primo disco “Quartieri: volume 1”, autografata da Wallis Bird e dalla sua band. Raramente capita di incontrare artisti e persone del suo calibro. Ho avuto l’onore di farle da backliner, da apertura, da cuoco. Per lei, andrei in capo al mondo.

Scrivania
Tornando a Rocce, la registrazione del brano è avvenuta su questa scrivania. Non avevo aste, quindi ho dovuto incastrare un microfono in maniera molto approssimativa nel cassetto e tenere la chitarra ad un’altezza non usuale.
Quando si ascolta Rocce, si percepisce rilassatezza, ma posso assicurare che non è stato per niente rilassante registrare decentemente quell’arpeggio.

Trapano/martello demolitore
Tecnicamente non è un mio oggetto, ma della ditta dove lavoro. Nell’estate 2022, avevo appena iniziato questo lavoro e sono stato messo a fare delle demolizioni.
La totale assenza di formazione e abitudine, ha fatto sì che sviluppassi in sole 3 settimane una tenosinovite alle mani. Questa malattia professionale, di solito, i muratori la riscontrano dopo 30 anni di lavoro.
Io ci ho messo solo 3 settimane.
Questa sfortuna ha fatto sì che, per un paio di settimane, non ho potuto usare le mani: non potevo cucinare, non potevo scrivere e soprattutto non potevo suonare.
É in quel momento che ho iniziato a mettere le cose in prospettiva: ho deciso che Eleison avrebbe visto la luce.
Bisognava solo da stringere i denti, mettere soldi da parte e, soprattutto, far ripartire l’inossidabile Federico Bertaccini, che aspettava solo quella mia chiamata.

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Comunicato stampa

“lacrime che” è il nuovo singolo di chesma

“lacrime che” è il nuovo singolo di chesma in uscita venerdì 29 marzo 2024 per Takabisha Dischi (parte di talentoliquido). Una dolce dedica e presa di consapevolezza è il significato più nascosto di “lacrime che”, dove chesma ci racconta della sua storia d’amore e di come veder soffrire l’altra metà è sempre difficile, soprattutto quando non riusciamo a fare niente nel concreto per poter allietare il ‘male’ che soffre chi amiamo con tutto il nostro cuore. In questo racconto dove le lacrime sono come meteore e il bedroom pop ne fa da padrone, chesma ci lascia un suo racconto personale che ci racconta di come la musica può davvero esorcizzare le emozioni più tristi.
 

Scopri il brano: https://bfan.link/lacrime-che



Fuori per Takabisha Dischi (parte di talentoliquido)
Testo e musica – Marta Adducci
Prod – rebtheprod
Mix e Master –  Roberto Proietti Cignitti
Shooting – Sergio Augusto Sannipoli
in distribuzione Believe
 

BIO:
chesma, classe ’96, torna nel 2024 con un nuovo singolo urban pop dalle venature indie. Dopo il debutto con “Non so spiegarti questa cosa che” e l’uscita di “ventidue”, il suo secondo singolo in collaborazione con nudda che le porta numerose approvazioni editoriali sulle piattaforme di digital streaming come l’inserimento in “Fresh Finds (Mondo)”, “Indie Italia”, “New Music Friday Italia” e la copertina di “Scuola Indie” su Spotify e poi l’ultimo singolo del 2023 “paranormale che” che le porta numerosi inserimenti in varie playlist editoriali di Spotify tra cui “New Music Friday Italia”, “Scuola Indie”, “EQUAL Italia”, “Fresh Finds Italia” e “GLOW Italia” è ora il momento di “lacrime che”.

https://www.instagram.com/chesmadi_/

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“Branko” è il nuovo singolo di Munendo

Fuori venerdì 29 marzo 2024 su tutte le piattaforme digitali il nuovo singolo di Munendodal titolo “Branko”. Il cantautore romano ci regala un nuovo brano dalle influenze pop incentrato sul tema del libero arbitrio. Un pezzo perfetto per cominciare a ballare in questo inizio primavera, dedicato a tutti coloro che almeno una volta, nei momenti di difficoltà, si sono ritrovati a sfogliare l’oroscopo in cerca di risposte.
 

“Il libero arbitrio che ci dà quella libertà a volte difficile da gestire, ma da cui siamo dipendenti, pagando spesso il conto delle nostre azioni. Facile cercare la risposta negli astri che ci diranno sempre ciò che siamo già predisposti a sentire. Le giornate no capitano spesso e non ci sono stelle o ascendenti che saranno in grado di farcele evitare. Tanto vale guardare il sole e, con le mani ben ferme su un blocco di ghiaccio, accettare quello che viene ballando il più forte possibile.”


Scopri il brano su Spotify

Composer: Munendo ( @munendo ) / Davide Malvi ( @unbertoprimo )
Chitarre Elettriche: Alessandro De Carli ( @khitara )
Clapper pattern: Valerio Nero ( @valerionero )
Foto: Luca Secchi ( @oni_bakuu)
AD: Arianna Puccio ( @_cookiecrumbles )
Graphic: Arianna Puccio ( @_cookiecrumbles )
Prod: UNBERTOPRIMO ( @unbertoprimo )
Mix: Marco Federico @ StudioMiriam ( @marcofederico_soundawake @studiomiriam_rec)
Master: Marco Federico @ StudioMiriam ( @marcofederico_soundawake @studiomiriam_rec)
 

BIO:

Munendo nasce a Roma, e già questa è una condanna all’agrodolce. Inizia a studiare piano perché tra i genitori andava di moda iscrivere i figli, ma anche lui segue la moda e si stufa di fare le scale e i saggi di fine anno, quindi smette. Poi trova una chitarra e inizia a suonarla, poi a cantare, poi a scrivere. Infine decide di provare a fare tutte e 3 le cose contemporaneamente e, trovandolo divertente, tira su un po’ di band e si butta nella movida dei live romani. In tempi più recenti affianca il tutto con live più intimi nei quali condivide il palco con una loopstation a cui chiede sempre sforzi superiori rispetto alle sue possibilità, quindi decide di chiedere qualcosa in più anche a se stesso e di tirare fuori molte delle cose che ha scritto ultimamente. Da un paio d’anni mette la testa fuori e inizia a pubblicare diversi singoli.

https://www.instagram.com/munendo/

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Comunicato stampa

“Deltacortene Blues” è il nuovo singolo degli Iron Mais

A un paio d’anni dall’uscita del singolo My Friends Are Gone, gli Iron Mais sono pronti a tornare in campo, o meglio nei campi, con il nuovo brano Deltacortene Blues, fuori venerdì 29 marzo 2024 per l’etichetta Maninalto! Records. La canzone, cantata in italiano, è un energico e aggressivo pezzo blues rock raccontato dalla prospettiva di una rockstar in declino.

“Benvenuti nel mondo decadente di una rockstar, ormai sul viale del tramonto senza aver mai visto l’alba. Un racconto di resistenza, dove il barcollare è parte del viaggio senza cedere alla caduta. Dopo i 40, niente droghe sfrenate: solo cortisone e un sorso di bourbon di qualità. Il suono? Un ritmo delta blues, saturato e ad alto dosaggio! La storia di un musicista che brucia lentamente, come una candela che non si spegne mai del tutto. Nonostante il tramonto sulla sua carriera, continua a suonare con l’anima, senza mai arrendersi al crepuscolo. DELTACORTENE blues. 25kg compressi”.

Ascolta Deltacortene blues: 
https://open.spotify.com/intl-it/track/794YUDsxNpxc3dlMepWXJ8?si=22668964669c4f62


https://www.youtube.com/watch?v=qCmT6fLCFuY

CODICE ISRC: IT ZB5 24 00014

si autorizza utilizzo per trasmissione radiofonica

Autori e compositori: Francesca Arancio e Daniele Canali
Registrato e mixato da Daniele Canali
Masterizzato da Andrea De Bernardi @ Eleven Mastering 

Gli Iron Mais sono:
Daniele Canali aka Jack Pannocchia / Jack Latreena – voce, chitarra elettrica, vanga slide 
Francesca Arancio aka La Contessina – voce, violino
Marco Golinelli aka Burrito – batteria 
Luca Ronchetti aka Luchino Topo di Campagna – chitarra acustica, banjo
Davide Ambrogi aka Dave the Hammer – contrabbasso

BIO

Gli Iron Mais sono la più famosa band cowpunk italiana, che mescola folk, bluegrass, country e sonorità western per dare vita a una reinterpretazione dei grandi successi rock. Il loro spettacolo è una combinazione di ironia, look distintivo, carisma divertente e un groove energico che spazia dall’hardcore al folk radicato nel sud degli Stati Uniti. Hanno ottenuto visibilità grazie a XFactor, mostrandosi come un’alternativa unica e introducendo un genere poco conosciuto in Italia. Hanno partecipato a Extra-Factor su Sky e dal 2017 sono gestiti da Maninalto! The Rhythm of the Night” ha visto la collaborazione con Corona. Nel 2018 hanno suonato al Live Music Club per festeggiare i vent’anni del locale insieme ad altre band italiane e internazionali, come Steve ‘N’ Seagulls e Hayseed Dixie. Hanno condiviso il palco con artisti come Piotta, Cisco, Tonino Carotone e tanti altri.

IRON MAIS

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